Art 22, ma vi prego non ridete...

Promemoria primo messaggio :

ho fatto il bravo ed ho cercato ma vedo che siete già tutti sicuri della questione, io no:

REGOLA 22. Palla che cade sulla linea
1. Una palla che cade sulla linea è considerata come caduta nel campo
delimitato da quella linea.


Da quando c'è l'occhio di falco ho interpretato questa regola con :
se la proiezione della pallina al momento del rimbalzo cade sulla linea allora la palla è buona.

Oggi però ho il sospetto che non sia così, ma che dipenda piuttosto dal fatto che fisicamente la pallina (che è sì una sfera ma elastica e non di marmo e perciò quando cade sul pavimento ha una deformazione) tocchi la linea al momento del rimbalzo.

Quindi chiedo ai tecnici: va bene la regola della proiezione o quella dell'effettivo tocco della linea? oppure - a conti fatti - sono la stessa cosa? (chi ha visto Jenny la tennista sa che le palline si deformano parecchio
)

ciao

ho seguito con interesse la discussione perchè anche io mi sono posto la stessa domanda di bvzpao, e vi spiego il motivo:
la mia domanda nasce dal fatto che mi ricordo che da piccolo nel regolamento c'era scritto che si doveva considerare la proiezione della palla, non il punto di contatto... ora ho riletto il regolamento e questa cosa non esiste più, quindi la domanda non ha più significato, ma per me era ben lecita visto che il vecchio regolamento lo specificava parlando di proiezione e non di punto di contatto...

bvzpao ha scritto:

Oggi però ho il sospetto che non sia così, ma che dipenda piuttosto dal fatto che fisicamente la pallina (che è sì una sfera ma elastica e non di marmo e perciò quando cade sul pavimento ha una deformazione) tocchi la linea al momento del rimbalzo.

ciao

Questa è l'interpretazione corretta.
Nelle regole FIT cmq non viene ne contemplato ne riconoscito strmenti quali "l'occho di falco".

sinnet, da quanto sei arbitro?
mi ricordo bene che negli anni ottanta nel regolamento c'era scritto la proiezione della palla? o la mia memoria ha stravolto la regola?

alba77 ha scritto:

@sinnet - Ma il regolamento non dice che in caso di dubbio la palla è da considerarsi BUONA e che il punto non va MAI rigiocato?
Personalmente lo troverei più giusto, ma se si vuole rispettare.... Però se c'è una regola di fareplay non scritta che consente di rigiocare così farò in futuro...

E' vero, ma il dubbio dovrebbe essere il mio dopo la chiamata, e qui si tratta di onestà e dare il punto all'avversario se effettivamente si scopre di essere stati ingannati dalla propria percezione constatando che la palla tange la linea .
In genere nei campi veloci la tendenza generale è quella di giocare molti più colpi al limite delle righe piuttosto che fare delle chiamate azzardate, quindi la palla viene chiamata FUORI quando lo è di 2 o 3 cm .

@sinnet

l'importante è che lo si faccia da entrambe le parti del campo!

(è come il fuorigioco nel calcio: mica si può sperare che l'arbitro abbia gli occhi divergenti per vedere contemporaneamente palla e giocatore e quindi si rimette alla sua esperienza,
idem per noi che giochiamo: se sto correndo verso la palla per prenderla ...ah no
proprio ieri sera il maestro mi ha detto 4 volte che devo guardare solo la pallina...quindi sbaglierò la valutazione, ma di molto poco!)

bvzpao ha scritto:
chiarito il termine,
resta che per me la correttezza viene prima di tante cose, perciò anche se sto giocando per passare un'oretta divertendomi, non vedo perchè dovrei chiamare dentro delle palle fuori e vicevers, e mi hanno insegnato che quando non si sa, si chiede
comunque non mi sento nemmeno l'unico ad avere dei dubbi in proposito...

Sono contento che ci siamo chiariti, lungi da me offendere qualcuno!!!
Comunque, il sunto di tutta la discussione è la correttezza,perchè come sosteneva qualcuno, correndo mentre si gioca, è difficile vedere dove va la palla, l'importante essere fiduciosi e corretti sperando che anche per il tuo avversario sia la stessa cosa e se si dovesse sbagliare involontariamente una chiamata....non è la fine del mondo!!!