Roland Garros 2010: Grazie Francesca!

Promemoria primo messaggio :

WTA Open de France

RD/Wikipedia 14 maggio 2010

... un po' di storia...

parlare dell' Open de France - Roland Garros - significa parlare di uno dei miti della storia del tennis, tornare indietro nel tempo, entrare nella "storia" , parlarne per ore, giorni...

Mi affidero' pertanto ad alcune note tratte da Wikipedia (n.d.r.), lasciando a chi e' interessato, l' approfondimento dei vari argomenti specifici

L'Open di Francia di tennis, ufficialmente Torneo di tennis del Roland Garros, si tiene normalmente dopo la metà di maggio agli inizi di giugno a Parigi.
È il secondo dei tornei del Grande Slam in ordine cronologico.
La prima edizione si svolse nel 1891 e da allora si tiene con cadenza annuale.
È comunemente chiamato anche solamente Roland Garros prendendo il nome dallo stadio, intitolato ad un pilota dell'aeronautica francese nella Prima Guerra Mondiale.

Superficie di gioco

Il Roland Garros si gioca sulla terra rossa, superficie di gioco caratterizzata da rimbalzi più alti e quindi più lenti rispetto ai campi in erba, cemento e sintetico.

L'Open di Francia ha impedito finora uno Slam in carriera a Martina Hingis e Lindsay Davenport.

Organizzazione e curiosità

Le partite del torneo si svolgono al meglio dei 3 set per le donne, in asenza di tie-break.

Lo stadio centrale della struttura tennistica può ospitare 16.000 spettatori tutti seduti.

Albo d' oro (ultimi 10 anni)

2009 Swetlana Kutznezowa
2008 Ana Ivanovic
2007 Justine Henin
2006 Justine Henin-Hardenne
2005 Justine Henin-Hardenne
2004 Anastazja Myskina
2003 Justine Henin-Hardenne
2002 Serena Williams
2001 Jennifer Capriati
2000 Mary Pierce
e via via... tra le "tante", Steffi Graf, Iva Majoli, Arantxa Sanchez, Monica Seles, Chris Evert, Martina Navratilova, Margareth Smith Court, Billie Jane King, Evonne Goolagong...fino alla mitica Suzanne Langlen

WTA Open de France - Roland Garros

Tit 2 giugno 2010 (n.d.r.)

Pericolo "aussie" per Serena

La n.1 del mondo rischia oggi contro Samantha Stosur, che ha già eliminato la Henin. Incassati i complimenti della belga, l’australiana è lanciatissima verso un altro scalpo di lusso: “Non voglio fermarmi ora”. Il rispetto di Serena: “Sulla terra lei è straordinaria”


Il Roland Garros si avvia verso le battute finali di questa edizione da ricordare, e non solo perché martoriata dalle intemperie atmosferiche.
La giornata di ieri ha infatti mandato in estasi milioni di tifosi italiani grazie a Francesca Schiavone, capace di realizzare un’impresa titanica che la proietterà per la prima volta in carriera nella top ten (sarà numero 9), trainando con sè l’amica Flavia Pennetta (numero 10).
È stata anche la giornata dell’imprevista eliminazione di Roger Federer, sconfitto dai comodini tirati dal vichingo Soderling, e della definitiva incoronazione di Tomas Berdych, per la prima volta in semifinale in uno Slam.
Il programma odierno si aprirà sul Philippe Chatrier con l’incontro che vedrà opposte Serena Williams e Samantha Stosur, rispettivamente numero 1 e numero 7 del tabellone parigino.
Una sfida che, al di là del ranking e delle statistiche, si preannuncia molto equilibrata, sul filo del rasoio.

La corsa ai quarti.
La strada che ha condotto Serena Williams e Samantha Stosur al match-clou dei quarti di finale non è stata sin qui solo rose e fiori.

La numero 1 del mondo ha stentato all’esordio assoluto contro la giovane svizzera Stefanie Voegele, rischiando di perdere il primo set per poi vincere in scioltezza il secondo parziale (7-6 6-2 il punteggio).
Al turno successivo, Serena ha ritrovato colpi e determinazione per annientare in poco meno di un’ora la tedesca Julia Georges (6-1 6-1).
Una Williams altalenante è stata invece quella che ha ceduto il primo e fin qui unico set nel torneo, “favore” concesso alla russa Anastasia Pavlyuchenkova, regolata in tre set (6-1 1-6 6-2).
La tennista afroamericana ha poi ritrovato la giusta concentrazione e aggiustato il mirino per infliggere una severa lezione a Shahar Peer, superata con un periodico 6-2.

Anche la Stosur, dal canto suo, ha avuto qualche problemino al debutto, quando ha dovuto carburare un po’ nel primo set per poi superare in scioltezza la rumena Simona Halep (7-5 6-1).
Un altro inizio in sordina ha caratterizzato il suo incontro di secondo turno, dove ha ceduto il set d’apertura all’esperta paraguaiana Rossana De Los Rios, salvo poi ridicolizzarla nei due restanti parziali (4-6 6-1 6-0).
Ridimensionate le velleità della giovane russa Anastasia Pivovarova al turno successivo (6-3 6-2 il punteggio per l’aussie), la Stosur ha poi realizzato l’impresa sovvertendo il pronostico contro Justine Henin, più indietro di lei in classifica ma data per favorita per il suo background a Parigi.
Aggiudicatasi il primo set con il netto punteggio di 6-2, la belga si è dovuta piegare alla distanza al tennis spumeggiante di Samantha, capace di vincere il match con il punteggio di 2-6 6-1 6-4.

Head to head. Il bilancio dei confronti diretti vede Serena condurre 3-1.
La tennista di Saginaw ha vinto alle Olimpiadi di Pechino (2008), Sydney (2009) e Melbourne (2010), mentre l’australiana si è imposta lo scorso anno a Stanford. Bisogna però precisare che le due giocatrici non si sono mai affrontate sulla terra, superficie più congeniale alla Stosur, già capace lo scorso anno di raggiungere le semifinali a Parigi.
Il livello di gioco espresso dall’australiana induce a pensare che possa esserci partita, anche perché Serena ha mostrato solo a sprazzi il suo miglior tennis.
Il servizio ha funzionato bene, ma ha sbagliato parecchio con i colpi di inizio gioco (quelli su cui costruisce le sue vittorie).
La Stosur, che nel solo match di secondo turno contro la De Los Rios ha dato spettacolo realizzando ben 53 colpi vincenti, ha sin qui servito benissimo ricavandone un’alta percentuale di punti vinti con la prima (superiore al 70%) e anche con la seconda (di poco inferiore al 70%).
Il dritto è pesantissimo e il rovescio è molto solido. Buona la condizione atletica.

Previsioni.
Dopo la vittoria sulla Henin, definita dal suo coach “il match della vita”, la Stosur ha chiosato: “Finalmente riesco ad esprimere il mio potenziale. Sono in fiducia e credo di poter avere le mie ciance anche contro Serena”. Serena riconosce le qualità di Samantha mostrandosi leggermente preoccupata sull’esito dell’incontro: “Non posso sottovalutarla, è una grandissima giocatrice sulla terra battuta. L’ ha dimostrato lo scorso anno mentre quest’anno ha perso solo due volte su questa superficie. È incredibile”.

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Eurosport 2 giugno 2010 (n.d.r.)


"Ora Francesca può farcela"

Il giorno dopo l'impresa al Roland Garros, per Francesca Schiavone arriva l'investitura di Martina Navratilova:
"Glielo dicevo già anni fa: giochi bene, ma fai troppi errori. Adesso non sbaglia più i colpi che non deve sbagliare".



MARTINA CI CREDE - "Francesca può farcela. Ora è più solida mentalmente e quindi il suo tennis è più solido. Glielo dicevo già anni fa: giochi bene, ma fai troppi errori. Adesso non sbaglia più i colpi che non deve sbagliare. E quello da sempre è il confine fra le fuoriclasse e le bravi giocatrici". L’investitura è di quelle che può far tremare i polsi, perché queste sono le parole con cui il successo di Francesca Schiavone nei quarti di finale del Roland Garros è stato commentato da sua Maestà Martina Navratilova. Semplicemente una delle 4-5 tenniste più grandi di sempre, oltre che personaggio che conosce la Schiavone molto da vicino, avendola allenata per qualche mese prima del Torneo di Wimbledon del 2007.

MAI COSI ' FORTE - Forse quello della grande Martina è un giudizio distorto dall'affetto, ma quel che è sicuro è che la Schiavone vista in campo con la Wozniacki è stata probabilmente la più forte mai vista. Per la capacità di trovare subito e mantenere in ogni singolo istante del match una concentrazione feroce, senza perdersi d'animo nei (rari) momenti in cui la bambolina danese è riuscita a metterla in difficoltà, come nel contro-break del 2-3 nel secondo set. E per l'abilità tattica con cui ha gestito gli scambi, concretizzando in campo quello che era stato attentamente studiato a tavolino. Tutto un repertorio di colpi tagliati e accelerazioni violente che ha mandato completamente fuori ritmo l'avversaria, continuamente chiamata a rete dalle palle corte dell'azzurra, per poi essere puntualmente infilata. La duttilità e la varietà di gioco sono sempre state caratteristiche della Schiavone, che mai però era riuscita a metterle in pratica con simile continuità ed efficacia.

CON LA DEMENTIEVA IMPRESA POSSIBILE - E questa potrebbe davvero essere la chiave anche con la Dementieva, numero 5 del mondo, che però soffre abbastanza il gioco di Francesca, come dimostrano i precedenti (6-4 per la russa), non così favorevoli alla Dementieva come la classifica delle due giocatrici fino a ieri avrebbe lasciato pensare. Quella classifica che a breve sancirà l'altra impresa di Francesca, capace di salire là dove nessuna tennista del Bel Paese era mai arrivata, il nono posto della classifica Wta. Non male per chi, dopo essere stata numero 11 nel 2006, nel corso del 2008 era scesa attorno al 40esimo posto. E potrebbe non finire qui: l'accesso in finale potrebbe permetterle di scalare un ulteriore gradino nel ranking, in caso di vittoria nel torneo diventerebbe addirittura sesta. "E' il momento di godersela", ha detto Francesca nell'intervista ai microfoni di Eurosport al termine del match di ieri. L'approccio giusto, a patto che non significhi accontentarsi di quanto fatto finora. Perché domani con la Dementieva c'è l'occasione di una vita, quella che davvero potrebbe permettere a Francesca di fare quel salto da bravissima giocatrice a fuoriclasse, che anche la Navratilova si aspetta da lei.

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2 giugno 2010 flash


...dopo un primo set senza storia, a favore di Samanta Stosur...

...che battaglia...nei due successivi...



G R E A T

Samanta



def. 62 - 67 - 86


Serena

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PTNews 2 giugno 2010 (n.d.r.)

Serena: addio Slam! Stosur in semifinale.

Samanta Stosur b Serena Williams
6-2 6-7(2) 8-6


Continua la favola di Samantha Stosur, che dopo essersi resa protagonista della più grande sorpresa del torneo col successo su Justine Henin, elimina in 2 ore e 24 minuti anche la numero uno del mondo.

Sammy avrebbe potuto chiudere prima quando ha servito per il match sul 5-3 del secondo set.
Ha però dovuto annullare un match point nel terzo.

E così, come accaduto per Federer, anche Serena


deve dire addio al sogno Grande Slam.

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OdT 2 giugno 2010 (n.d.r.)

La Stosur fa fuori Serena. Semifinale con la Jankovic


La numero uno del mondo e del tabellone del singolare femminile al Roland Garros, alla fine, si è dovuta arrendere.
A fare fuori Serena Williams, oggi, ci ha pensato l’australiana Samantha Stosur, che ha così ripetuto il risultato dello scorso quando, un po’ a sorpresa, raggiunse le semifinali di questa seconda prova dello Slam.
Oggi, però, la Stosur non è più una sorpresa e Serena Williams lo ha capito sulla propria pelle: 6/2 6/7 8/6, con un matchpoint anullato sul 5-4 nel terzo set, il punteggio di un match che si è consumato in due ore e ventiquattro minuti di autentica battaglia.
E, dunque, nella parte alta del tabellone, la Stosur affronterà la giocatrice sicuramente più “calda” del momento, quella Jelena Jankovic che sembra davvero fare sul serio qui al Roland Garros.
Per lei, dopo quelle ottenute nel 2007 e 2008, la terza semifinale al Bois De Boulogne a spese della kazaka, Yaroslava Shvedova: 7/5 6/4 in un’ora e trentuno minuti di gioco.

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Tit 2 giugno 2010 (n.d.r.)


STOSUR DA LEGGENDA


Sam ottiene la qualificazione alla semifinale del Roland Garros per il secondo anno consecutivo imponendosi su Serena Williams in un match vibrante nel quale ha comunque sempre tenuto in mano il pallino del gioco. L’australiana ora non può più nascondersi: è lei la favorita per la conquista del titolo

Sconfiggere due ex campionesse del Roland Garros in poco più di 48 ore non può essere certo frutto del caso.
Ha brillantemente superato (6-2 6-7 8-6), pur con qualche affanno lungo il percorso, il suo esame di maturità Samantha Stosur, sconfiggendo nei quarti di finale del Roland Garros una Serena Williams all’altezza del suo calibro solamente a sprazzi e spesso frastornata dalla grande solidità dell’australiana. I progressi fatti da Sam nell’ultimo anno sono notevolissimi. Già 12 mesi aveva raggiunto lo stesso traguardo nel secondo Slam stagionale, ma ora sembra a tutti gli effetti una giocatrice che può competere con le primissime della classifica.

Imprendibile Sam.
Anche oggi la Stosur ha dimostrato una straordinaria efficacia con il dritto e una grande sagacia con il back di rovescio. Tenendo spesso la palla bassa con questo colpo ha infatti mandato fuori giri l’americana che complessivamente ha commesso più del doppio degli errori gratuiti della sua avversaria. Sam avrebbe potuto chiudere anche più agevolmente. Ha però mancato l’occasione quando ha servito per il match sul 5-3 in suo favore nel secondo set, prima di lasciare spazio al tentativo di rimonta della n.1 del seeding che sembrava tornata in corsa dopo essersi aggiudicata il parziale al tie break.

Terzo set al cardiopalma.
Pirotecnica l’ultima partita con la statunitense che non ha sfruttato un match point sul 5-4 a causa di un lob uscito davvero di pochissimi centimetri. Standing ovation poi per l’australiana che ha ottenuto il break decisivo sul 6-6 grazie ad un cross stretto di dritto e un passante di rovescio autenticamente memorabili. La n.1 del mondo, nel corso di tutta la gara, ha inoltre sofferto molto negli spostamenti laterali e l’alto numero di slice giocati dalla Stosur. Non da ultimo va rimarcata l’encomiabile freddezza dell’australiana che ancora una volta è riuscita a dimenticare in tutta fretta nella sua testa gli episodi negativi in cui è stata protagonista.

Dopo aver battuto la Henin e la minore delle Williams sarebbe una vera e propria eresia non tenerla in considerazione per la vittoria del titolo.

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Eurosport 2 giugno 2010 (n.d.r.)

Ancora Stosur

L'australiana elimina la numero 1 del mondo al termine di un match di altissimo livello. In semifinale la Stosur affronterà Jelena Jankovic che ha superato in sue set la kazaka Yaroslava Shvedova


(7)S.Stosur (AUS) b. (1) S.Williams (USA) 6-2, 6-7(2), 8-6

Continua lo straordinario torneo di Samantha Stosur che dopo aver fatto fuori la belga Justine Henin batte anche la numero 1 del mondo Serena Williams raggiungendo una stra-meritata finale sulla terra rossa del Roland Garros. Tra lo stupore generale del Philippe Chatrier l’australiana prende a pallate Serena e in una mezzoretta mette in cassaforte il primo set, vinto alla grande 6-2. Non cambia l’inerzia del match nella seconda partita, la Stosur domina, strappa il servizio alla Williams nell’ottavo gioco e va a servire per il match sul 5-3 ma non concretizza la possibilità subendo il controbreak e perdendo il secondo set 7 punti a 2 al tie break. Nel terzo la partita è stupenda, Serena sale in cattedra con tutte le sue armi, la Stosur tiene e salva un match point sul 5-4 30-40, l’australiana strappa ancora il servizio alla Williams sul 6 pari e questa volta riesce a chiudere 8-6 in 2 ore e 24 minuti, in quella che per il momento è stata senza dubbio la partita più spettacolare del singolare femminile in questo torneo. Per la Stosur è la seconda semifinale consecutiva nello Slam parigino, lo scorso anno cadde contro la russa Svetlana Kuznetsova, quest’anno se la vedrà con la serba Jelena Jankovic e, al di là della classifica, la sensazione è che parta da grande favorita.

...e Serena si dispera...

WTA Open de France - Roland Garros

FITNews 2 giugno 2010 (n.d.r.)


Jankovic in semifinale
Stosur salva un match point e batte Serena


Dopo Federer anche Serena è fuori dal Roland Garros, per giunta avendo avuto un match point a favore. Incredibile Samantha Stosur, che ha giocato un gran match per riuscire ad eliminare la numero uno del mondo: 62 67(2) 86 lo score che ha consentito all'australiana, settima testa di serie, di raggiungere per la seconda volta di fila le semifinali a Parigi. Per la Stosur un'altra grande vittoria dopo quella negli ottavi su Justine Henin. Per la Williams, che si era aggiudicata tre dei quattro precedenti confronti diretti (nessuno giocato sulla terra) contro l'"aussie", un'altra partita dopo la semifinale al Foro Italico contro la Jankovic persa nonostante un match point a favore, sul 5-4 del terzo set con la Stosur al servizio: nell'occasione però "Sam" ha giocato due solidi diritti ed un ace. Tredicesimo game strordinario della Stosur che ha strappato la battuta a Serena giocando due cross stretti fantastici: il primo di dritto, il secondo di rovescio. Poi ha chiuso con il servizio contro una Williams oramai ko.
In semifinale la Stosur troverà Jelena Jankovic.
Nei quarti la serba, quarta favorita del seeding, ha sconfitto per 75 64 la kazaka Yaroslava Shvedova, rivelazione del torneo, raggiungendo per la terza volta le semifinali. Per la 25enne di Belgrado si è trattato del quarto successo in cinque confronti diretti contro la Shvedova brava comunque a sfruttare il corridoio creatosi dopo le uscite premature di Safina, Ivanovic, Zvonareva e Radwanska. Jelena da parte sua punta a vincere finalmente il suo primo Slam e sta dimostrando di aver ritrovato quel gioco che l'aveva portata fino alla prima posizione del ranking mondiale.
Ricordiamo che per la semifinale della parte bassa del tabellone si sono qualificate ieri l'azzurra Francesca Schiavone (n. 17) e la russa Elena Dementieva (n. 5).

WTA Open de France - Roland Garros

UbiT 2 giugno 2010 (n.d.r.)


Splendida Stosur: anche Serena K.O.





Dopo Henin, anche la numero 1 del mondo deve arrendersi a Sam che salva un match point per ottenere una vittoria straordinaria: 6-2 6-7 8-6.

Durante le 2 ore 24 minuti che ha impiegato per costruire un'altra splendida sorpresa, ci sono stati due momenti in cui Samantha Stosur sembrava aver perso.
Al termine del secondo set, quando si è fatta dominare nel tie break dopo che aveva servito per il match sul 5-3, cedendo il servizio per la prima volta nel match.
La seconda è arrivata sul 4-5 del terzo, quando con il braccio contratto dalla tensione ha prima malamente affossato una volèe di rovescio e subito dopo steccato un facile diritto.
Si è trovata a fronteggiare un match point contro Serena Williams. Ha attaccato, il passante dell'americana è finito lungo.
Quando due game dopo si è trovata sotto 0-30, ha infilato i primi quattro punti di un parziale di 8 punti a 1 che le ha consegnato una vittoria dolcissima, ancora più bella di quella che avrebbe potuto ottenere un'ora prima.
La numero 7 del mondo è in semifinale al Roland Garros, come lo scorso anno.
Dodici mesi fa era la sorpresa del torneo, oggi è la conferma di una maturità di un'atleta di 26 anni che gioca a tennis talmente bene da riuscire a mettere in secondo piano le sue straordinarie doti fisiche.

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...dall' Australia... 2 giugno 2010 (n.d.r.)


SAM DOWNS SERENA





Sam Stosur has shown remarkable fighting qualities to recover from a second-set collapse and defeat world No.1 Serena Williams in a three-set French Open quarter-final at Roland Garros.
Stosur was in charge, leading 5-3 in the second set and serving for the match, before tightening up and allowing Williams to launch one of her trademark fightbacks.
The Australian bounced back to produce some stunning tennis late in the deciding set to claim victory 6-2 6-7 (2-7) 8-6 in two hours and 24 minutes and move into the semi-finals for the second straight year.
She will play Jelena Jankovic for a place in the final.
“I am going to have to play my game, be aggressive and hopefully it all comes off,” she said after the match.

WTA Open de France - Roland Garros

MP 2 giugno 2010 (n.d.r.)


Stosur batte anche Serena, in semi vs Jankovic


È un Roland Garros di rinnovamento, almeno in campo femminile.
La giornata odierna, che ha completato il quadro delle semifinali, ha sancito che, in ogni caso, avremo una vincitrice di Slam nuova di zecca.
Potrà essere Elena Dementieva, che vanta due finali nei Major ormai lontane (Parigi e US Open 2004), oppure Jelena Jankovic, che arrivò al match clou di Flushing Meadows nel 2008, o, ancora, Samantha Stosur (nella foto) o Francesca Schiavone, mai arrivate a giocarsi un titolo nei Big Four.

Oggi, a fare notizia, è stata principalmente la sconfitta patita dalla numero uno del mondo Serena Williams contro la Stosur (n. 7).
La tennista australiana, che aveva già eliminato Justine Henin, ha dominato l'incontro fino al 62 5-3 in suo favore, poi ha riammesso in partita l'avversaria, che è riuscita a pareggiare i conti al tie-break.
Serena ha avuto a disposizione addirittura un match-point, avanti 5-4 al terzo, prima di cedere tre giochi di fila.
Punteggio per Samantha, già semifinalista dodici mesi fa: 62 67(2) 86, in due ore e ventiquattro minuti.

La Stosur affronterà ora Jelena Jankovic (n. 4), che ha prevalso in due set combattuti (75 64) sulla sorprendente kazaka Yaroslava Shvedova.
Per la serba è la terza presenza fra le prime quattro: nel 2007 e nel 2008, però, non riuscì a spingersi oltre, cedendo prima alla Henin e poi alla connazionale Ivanovic.

WTA Open de France - Roland Garros

TB 2 giugno 2010 (n.d.r.)


BYE BYE GRANDE SLAM


Samantha Stosur e Jelena Jankovic
si affronteranno in semifinale




Le notizie sono due: la prima è che anche nel 2010 nessun giocatore, né tra gli uomini né tra le donne, potrà concorrere per il Grande Slam.
Ieri Roger Federer è stato schiantato dai missili di Robin Soderling, mentre oggi Serena Williams si è fatta superare al fotofinish da Samantha Stosur, capace di artigliare la seconda semifinale consecutiva a Parigi.

La seconda è che, chiunque sia, per la vincitrice del Roland Garros 2010 sarà il primo Slam in carriera. Le magnifiche quattro sono Elena Dementieva (due finali all’attivo), Jelena Jankovic (una finale), Samantha Stosur e la nostra Francesca Schiavone. Tra le quattro, l’azzurra è quella di peggior classifica ma al posto suo saremmo contenti: arrivare alla Final Four senza avere “tra i piedi” le sorelle Williams, la Henin, la Clijsters o una Sharapova al 100%, è un bel colpo di fortuna.
Contro la Dementieva partirà leggermente sfavorita (anche se la russa ha ammesso che il match le presenterà parecchie difficoltà “Perché Francesca gioca molto bene sulla terra battuta, è la sua superficie migliore e sa variare il gioco come poche”), però hai visto mai…

Impresa Stosur

Oggi si è definito il quadro delle semifinali. Samantha Stosur ha confermato il suo stato di grazia, battendo Serena Williams al termine di un match-sparatoria in cui l’americana ha fatto tutto il possibile ma ha meritato meno dell’avversaria. E’ finita 6-2 6-7 8-6 in poco meno di due ore e mezzo, ed è giusto così. La Stosur merita un sogno per tutto quello che ha passato negli anni scorsi, quando la malattia di Lyme aveva messo in dubbio il suo futuro. Da un giorno all’altro, era passata da 4 ore di allenamento quotidiano a sentirsi affaticata dopo una breve seduta…di shopping. Ma ha avuto la forza di tornare, più forte di prima. E’ stato un match a tre facce: la prima ha visto il dominio dell’australiana, terrificante con la sua combinazione servizio-dritto. Senza mai cedere il servizio, è salita sul 6-2 5-3. Lì il braccio ha un po’ tremato. Serena, da grande campionessa, ha saputo salire sull’ultimo tram ed ha agganciato il tie-break, dominato. Questa era la seconda parte. La terza si è vissuta nell’ultimo set, in cui c’è stato un immediato break e controbreak. Da lì in poi, le giocatrici hanno tenuto ostinatamente il proprio servizio. Serena ha avuto un matchpoint sul 5-4 e 30-40 sul servizio della Stosur, ma ha messo lungo un passante di dritto in corsa. L’australiana ha trovato fiducia, confermando gli straordinari progressi sul piano mentale, ed ha trovato il break decisivo al tredicesimo game, sigillandolo con uno straordinario passante in cross di rovescio.

Semifinale aperta

E’ curioso che una giocatrice così potente e brillante renda al meglio sulla terra battuta. David Taylor, il suo coach (nonché capitano di Fed Cup dell’Australia, nostra prima avversaria nel 2011), infatti non si pone limiti. A suo dire, devono esserci ambizioni importanti in tutti gli Slam. Parigi a parte, vanta gli ottavi a Melbourne, il terzo turno a Wimbledon e un misero secondo allo Us Open. “Adesso è cresciuta moltissimo, poi con il suo ranking dovrebbe evitare grandi giocatrici almeno fino ai quarti di finale. Comunque penso che la sua migliore superficie sia il cemento, magari di media velocità. Sam deve crescere lì, perché la stagione sulla terra è troppo breve”. Secondo Taylor, l’erba resta la sua peggiore superficie perché i rimbalzi bassi la mettono a disagio. “Nonostante tutto, però, ha migliorato molto lo slice. Unito al servizio, sono armi che possono essere molto utili sull’erba”.

Ma adesso è tempo di Roland Garros, di semifinale contro Jelena Jankovic. I precedenti dicono 3-1 per la serba, ma si sono giocati tutti sul cemento all’aperto. Quest’anno si sono trovate a Indian Wells e Miami, son una vittoria per parte. Pronostico difficile, perché entrambe hanno ottime credenziali e sulla terra battuta hanno fatto altrettanto bene. Nel suo quarto di finale, la Jankovic ha battuto Yaroslava Shvedova con il punteggio di 7-5 6-4, rimontando un break di svantaggio in entrambi i set.

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RD 2 giugno 2010


...pics of the day... (1)


il rovescio di Sammy









(photos officielles FFT)

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RD 2 giugno 2010


...l' emozione piu' grande...

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PTNews 2 giugno 2010 (n.d.r.)

Continua la favola di Sammy Stosur. Anche Serena Williams k.o.

Meglio di così non si può. Samantha Stosur accede per il secondo anno consecutivo alla semifinale sulla terra del Roland Garros. Questa volta il traguardo ha però un sapore diverso, e decisamente migliore! 12 mesi fa la 26enne di Brisbane arrivava tra le prime quattro battendo Razzano e la meteora Cirstea. In questa edizione ha centrato il prestigioso piazzamento rendendosi protagonista di due straordinari successi.

Dopo quello di Justine Henin, favorita della vigilia, Sammy ha messo in bacheca il secondo scalpo di lusso: quello della numero uno del mondo, Serena Williams, sconfitta dopo 2 ore e 24 minuti col punteggio di 6-2 6-7(2) 8-6, al termine di un match che si sarebbe potuto risolvere molto prima, se il timore reverenziale nei confronti di una grande campionessa come l'americana non le avesse bloccato il braccio sul 6-2, 5-3 e servizio.

C'è mancato poco che accadesse il contrario, la Williams ha anche avuto un match point nel terzo, ma alla fine il miglior gioco espresso ha prevalso, e niente ha potuto questa volta Serena, nonostante la sua inestimabile grinta, la sua capacità unica di non mollare mai anche nelle situazioni più disperate. Quelle qualità che a Melbourne le avevano permesso di trionfare recuperando da situazioni di punteggio al limite, come il quarto di finale praticamente perso (sotto di un set e 0-4 nel secondo) contro Vic Azarenka. Troppi 46 errori gratuiti, e troppo brava l'australiana, capace di giocare i punti più belli della sua partita proprio nel finale.

Stosur si stacca dopo 6 game, quando Serena incassa un pesantissimo parziale: dal 2-3 fino al 2-6, 0-1 e 0-40. L'americana si salva nell'occasione. I suoi problemi però non finiscono, perchè sui turni della Stosur si gioca pochissimo, e il mirino non è ancora aggiustato. Sembra essere un game chiave l'ottavo. Serena commette il sesto doppio fallo, Sammy fallisce malamente due breakpoints, ma sul terzo arriva l'ennesimo regalo di Babbo Natale Williams, che sbaglia malamente un diritto comodo comodo. E' 5-3.

Riagganciata l'avversaria sul 5-5, la Williams sale in cattedra, guarda a caso, quando la temperatura comincia ad alzarsi. Gioca un tie break strepitoso, vincendolo 7 punti a 2, e, facendo eccezione per un break subito nel primo gioco del parziale decisivo, ritrova efficacia con il suo colpo più letale: il servizio. Nel sesto gioco Serena spinge sull'acceleratore. Con una risposta di rovescio vincente si porta a 15-40. Ma anche l'australiana ha una gran battuta, e così le due palle break sfumano.

Al servizio per rimanere nel match sul 4-5, Stosur accusa ancora una volta la tensione del momento. Mette in rete una comoda volè di rovescio e poi spara un dritto in tribuna. 30-40 e match point Williams. La fortuna le viene incontro, il passante di Serena esce per questione di centimetri.

La Stosur dà il meglio di sè in occasione del break decisivo, maturato nel tredicesimo gioco. Arriva a palla break vincendo il punto più bello della partita. 3 randellate di dritto, poi un back corto di rovescio. Serena prende tutto, ma il passante di dritto della Stosur è chirurgico. Ancora più bello il passante seguente, che vale il break. Serena attacca sul rovescio dell'australiana, che in corsa trova un angolo micidiale (che polso!!). La palla cade sulla famosa monetina, Sammy ha la seconda occasione per chiudere, e non fallisce.

Adesso c'è Jelena Jankovic, che ha rispettato il pronostico disfandosi in due set della kazaka Shvedova (7-5 6-4). La serba è una che per caratteristiche di gioco (in fase difensiva è la migliore del circuito) avrebbe tutte le carte in regola per vincere lo Slam su terra. Se il prossimo capitolo della favola sarà ancora lieto, vorrà dire che l'australiana si sarà resa protagonista di un'altra impresa.

WTA Open de France - Roland Garros

EUSport 3 giugno 2010


...il giorno di Francesca...

Tra un' ora Francesca sfida Elena Dementieva per un posto nella finale del Roland Garros: la russa parte favorita ma i precedenti dicono che l'azzurra se la può giocare


Francesca Schiavone nella storia c'è già entrata martedì: superando Caroline Wozniacki al termine della 'partita perfetta', la tennista milanese si è assicurata la semifinale dello Slam parigino, la semifinale di uno Slam in generale, impresa che il tennis azzurro attendeva da più di 50 anni. Un risultato straordinario, grazie al quale la 'Schiavo' a partire da lunedì prossimo sarà numero 9 del ranking WTA, diventando così la giocatrice italiana con la classifica migliore di sempre.

Fatte le dovute lodi ad una tennista che ci sta regalando grandi emozioni, ora c'è una semifinale a cui pensare.
La sua avversaria e' Elena Dementieva, una giocatrice che Francesca conosce bene: "Siamo praticamente cresciute insieme - ci racconta la Schiavone - abbiamo giocato tanti tornei insieme e ci rispettiamo. Elena è una giocatrice tosta, la conosciamo tutti, ma io mi sento molto bene e ho grande fiducia. Siamo entrambe in una ottima condizione, sia da un punto di vista fisico che mentale, sarà una grande partita". Sono 10 i precedenti tra Schiavone e Dementieva in 8 anni di confronti dal 2002 al 2010 e la russa guida la serie per 6 vittorie a 4. L'unico confronto sulla terra rossa risale al 2005, primo turno di Fed Cup: a Brindisi Francesca gioca una grande partita senza però riuscire a concretizzare ben 4 match point e arrendendosi alla fine in 3 set (4-6 7-6(2) 6-0). Un precedente importante e la consapevolezza di potersela giocare alla pari contro la numero 5 al mondo.

"Francesca è una specialista di questa superficie - commenta la Dementieva - gioca un tennis molto vario e per questo è un'avversaria pericolosa. Il mio match con la Petrova è stato faticoso, cercherò di recuperare in tempo perchè giovedì avrò bisogno della miglior condizione". Nei quarti di finale la 28enne moscovita ha speso molto nel derby con la Petrova, spuntandola in tre set dopo essere rimasta in campo più di 2 ore. La classifica dice che la Dementieva parte favorita, ma la storia di questo torneo, e non solo, ci insegna che la classifica spesso e volentieri è stata un'arma a doppio taglio. E noi speriamo che la tradizione continui.

WTA Open de France - Roland Garros

UbiT 3 giugno 2010 (n.d.r.)


...il giorno di Francesca... 2

Una semifinale di un torneo dello slam non è soltanto un risultato storico per il tennis italiano, è anche e soprattutto un'opportunità per il rilancio di uno sport sempre più in crisi. Un'opportunità da non lasciarsi scappare.

A sentire le sue parole si direbbe che Francesca Schiavone non si renda conto dell'effetto che la sua cavalcata parigina potrebbe avere sul tennis in Italia.
E forse è meglio così, lei fa il suo lavoro non curandosi dell'impatto che questo ha negli altri settori. Per noi però è impossibile non sottolineare come la sua impresa possa essere un'occasione unica per il rilancio del tennis nel nostro paese.

L'ultimo italiano (uomo o donna) in una semifinale di un torneo dello slam è stato Corrado Barazzutti, proprio qui a Parigi, nel 1978. Ne è passato di tempo. Dopo di allora i nostri rappresentanti non hanno raggiunto che pochi quarti di finale, in tempi recenti soprattutto grazie alle ragazze. Mai una gioia, come è solito ripetere qualche cronista ormai da troppo avvezzo alle sconfitte.
E finalmente, invece, ecco una gioia, giunta inaspettata da una tennista il cui apice si credeva passato e che invece sta vivendo, a 29 anni, la stagione più fruttuosa.
La semifinale raggiunta da Francesca Schiavone è una gioia sì, ma non è una gioia nata spontanea nel deserto, è una gioia che si inserisce in un contesto.

La semifinale di Francesca Schiavone infatti è solo il culmine di un lento movimento di progresso del tennis femminile che è partito molti anni fa (con Raffaella Reggi e Sandra Cecchini) ed ha raggiunto recentemente la maturità, con la prima vittoria in Fed Cup, passando poi per le fanfare a seguito dell'ingresso di Flavia Pennetta nelle top 10, risultato che le è valso apparizioni televisive e pagine su riviste non specializzate, e che infine è stato consolidato con la seconda vittoria in Fed Cup. Si può dire che il movimento femminile del tennis italico goda oggi della sua stagione più fortunata.

La ciliegina sulla torta verrà con la classifica che da lunedì vedrà ben due nostre rappresentanti tra le prime dieci: Schiavone e Pennetta, con la milanese addirittura al numero 9 (se non meglio). Ancora più importante della classifica (e della Fed Cup) però è questo raggiungimento della semifinale al Roland Garros, senza dimeticare che oggi Francesca si gioca l'ingresso in finale, impresa mai riuscita ad un'italiana nella storia.
Si può dire che la semifinale raggiunta dalla Schiavone ed il contesto in cui è maturata (di cui fa parte l'ingresso delle nostre atlete nell'elite del tennis mondiale) stanno dando al tennis una notorietà che il nostro sport non aveva da tempo.
Che cosa sarà di questa notorietà? Che cosa sarà di questi risultati una volta che il torneo sarà concluso e le classifiche superate da nuove graduatorie più recenti? Oltre a finire nei libri di storia i risultati delle ragazze ed in particolare lo strepitoso torneo di Francesca Schiavone sono l'occasione ideale per capitalizzare e coltivare uno sport che in Italia sta lentamente andando alla deriva da molti anni.
Questa è un'occasione da non perdere.

Le responsabilità di questa deriva sono molteplici e sono state analizzate più volte da penne ben più esperte. Ci basterà qui ricordare che dopo i fasti dei vari Panatta e Barazzutti e durante la stagione di grandi campioni quali Lendl, Connors, McEnroe i praticanti in italia erano oltre 2 milioni e mezzo (fonte archivio del Corriere della Sera). Dopo di allora, complice l'assenza di campioni di italiche orgini, complice una gestione federale discutibile, complice la sparizione dello sport della racchetta dai palinsesti delle tv 'generaliste', il numero di praticanti è sceso inesorabilmente. All'inizio del nuovo millennio i praticanti erano circa un milione e trecentomila (fonte istat 2000). Quasi la metà. Nel 2007 poco più di un milione (fonte istat 2007), di cui la maggior parte di età compresa tra i 35 ed i 40 anni, a scapito di pochissimi giovani.
Negli ultimi anni una lieve ripresa di interesse si è avuta grazie alla rivalità di Federer e Nadal. Ma i due campioni, per quanto carismatici ed antitetici non possono accendere gli animi quanto un campione nostrano.

Non siamo una nazione abituata a vincere negli slam, nè siamo una nazione abituata ad exploit di alto livello.
Per questo motivo un risultato come quello di Francesca questa settimana potrebbe avere conseguenze importanti, se sfruttato con intelligenza. Per questo motivo una semifinale al Roland Garros è un'occasione da non perdere.

Cosa succede quando un'italiana (o un italiano) arriva in fondo ad uno slam?
Succede che improvvisamente il tennis acquista spazio in tv e nei giornali.
Tempo e spazio vengono dedicati a raccontare 'l'impresa' e così immagini di tennis arrivano nelle case e sulle retine di milioni di persone che fino a quel momento del tennis a mala pena conoscevano l'esistenza.
E' vero che il tennis oggi è relegato alle pay tv, ma è vero anche che i mezzi di informazione si sono moltiplicati. C'è internet e ci sono molteplici fonti da cui attingere l'informazione (non dimentichiamo che la finale di Davis in Cile nel 1976 fu trasmessa dalla rai solo in sintesi e con commento in studio da Roma). Quindi di Francesca si parla eccome ed il suo tennis in questo momento in italia si sta vedendo, eccome. Poi si sa, l'italia è paese di allenatori dicalcio, ed allora ecco che in quattro e quattr'otto gli esperti si moltiplicano. Le discussioni al bar si accendono:
"Si ma Francesca sa variare di più."
"E' vero ma Flavia quando è al top è più forte."
Ed allora, complice anche un giorno di riposo tra quarti e semifinale, si parla di tennis dove prima non si parlava, si vede tennis dove prima non si vedeva (si potrebbe chiamarlo l'effetto Luna Rossa o effetto Tomba. Chi ricorda quanti di noi non si perdevano una gara di Alberto Tomba? E quanto ne beneficiò lo sci. Sì, lo sci, che allora tutti seguivamo con passione mentre oggi... bè).
Ebbene, oggi quanti ragazzini correranno a casa per vedere il match di Francesca?
Domenica il Roland Garros finirà e non è lontano il giorno in cui anche lo straordinario momento delle nostre ragazze finirà (anche perchè sia la Schiavone che la Pennetta non sono proprio giovanissime tennisticamente parlando), ma fino ad allora chi il tennis lo conosce e lo promuove avrà il dovere di far si che questo fuoco non si spenga.
Che il ragazzino che ha seguito le partite di Francesca in tv non si dimentichi del tennis e che, quando deciderà di chiedere al papà di portarlo a giocare a tennis, trovi una struttura in grado di accoglierlo, farlo divertire e crescere. Una struttura insomma che lo invogli a continuare.

Il ragazzino che seguendo le gesta di Panatta chiese al papà di comprargli una racchetta è uno di quegli over 35 che compaiono nei dati istat di oggi. Il ragazzino che vedendo le gesta della Schiavone oggi chiederà al papà di portarlo a giocare a tennis potrebbe contribuire ad allargare la base, favorire il movimento, mettendo uno dei presupposti necessari per invertire la tendenza e magari per l'ascesa di altri campioni (perchè è vero che il campione è un dono ma è anche vero che senza una base di praticanti abbastanza larga è più difficile che questo 'dono' venga fuori).

La FIT ha gratificato Francesca Schiavone con un regalo a cinque zeri per l'impresa di Parigi.
Nobile gesto senza dubbio ma che, si potrebbe dire, esula dai suoi compiti. Lungi da noi criticare tale benevolenza, la speranza è che tale munifica disponibilità verso la campionessa milanese sia accompagnata da un altrettanto grande sforzo a sostenere lo sviluppo che questa impresa potrebbe portare.
Perchè queste gesta vanno non solo valorizzate ma anche coltivate ed una federazione accorta deve essere capace di trarre benefici a lungo termine dall'esposizione che il tennis sta avendo, negli ultimi mesi in generale e negli ultimi giorni in particolare.

WTA Open de France - Roland Garros





in bocca al lupo...Francesca!!

Ma cosa è successo ??!!

La Dementieva, ha mollato di testa o ha avuto un problema fisico ?

non sara' bello arrivare cosi' in finale...ma l'importante E' ESSERCI!!!!!!!!!

brava francesca!!!!

(guaio fisico)

WTA Open de France - Roland Garros

3 giugno 2010

Francesca Schiavone




in vantaggio nel 1° set 76...approda alla finale per il ritiro di

Elena Dementieva

WTA Open de France - Roland Garros

PT News 3 giugno 2010

SCHIAVONE IN FINALE!
RITIRO CHOC DEMENTIEVA.

Ore 15:32. Piange la Dementieva, conscia di questa incredibile opportunità persa. Nessuna della 4 semifinaliste ha mai vinto un grande Slam! Nessuno sa ancora cosa sia successo ma deve essere stato un problema serio per abbandonare così senza aver dato nessuna avvisaglia e senza aver chiamato il fisioterapista.
Anche Barbara Schett ha giocato contro Francesca Schiavone!
Ciò attesta da quanto tempo la nostra azzurra insegue questo ambito traguardo.
A nostro parere vincerà la più coraggiosa, chiunque ci sia in finale.
Adesso Francesca ha una concreta possibilità di vincere un Grande Slam, ma dovrà giocare con più propositività di oggi.
Ha i colpi per mettere in difficoltà chiunque, deve tirarli.
A parziale giustificazione ci sono le avverse condizioni climatiche, il vento, un giorno piove un altro fa caldo, è difficile adattarsi.

Ore 15:25. Elena Dementieva si avvicina a Francesca Schiavone e le stringe la mano. E' finita. Si ritira la russa dopo poco più di un ora di gioco.

Francesca Schiavone nella storia del tennis. Prima italiana in una finale di Slam. Vai Francesca, mangia la terra, vola in finale, da lunedì prossimo sarai minimo numero 7 del mondo. Bellissimo.

è finaleeeeeeeeeeeeeeeee

WTA Open de France - Roland Garros

ST.it 3 giugno 2010 (n.d.r.)


Francesca Schiavone è in finale





E’ arrivata in finale per ritiro di Elene Dementieva, ma questo risultato se l’è meritato tutto.
Francesca Schiavone giocherà sabato per conquistare il titolo del Roland Garros. E’ la prima italiana nella storia che raggiunge un obiettivo così prestigioso. Francesca ha giocato un primo set da favola, che ha vinto al tie-break con una prestazione sicura e solidissima. Un tennis divertente, vario e spettacolare, che le ha regalato una soddisfazione incredibile.

WTA Open de France - Roland Garros

MP 3 giugno 2010 (n.d.r.)


Schiavone in finale!





Stiamo vivendo un momento storico per il nostro tennis: per la prima volta in assoluto, una giocatrice italiana approda all'ultimo atto di una prova del Grande Slam. Oggi la leonessa, testa di serie numero 17, opposta alla russa Elena Dementieva (n. 5 del seeding), si è aggiudicata il primo set al tie-break e poi ha visto la sua avversaria ritirarsi, in lacrime, per un infortunio al polpaccio.

L'andamento dell'unico set disputato ha seguito rigorosamente i turni di battuta, tranne sul 3 pari, quando la russa ha ottenuto il break e ha poi mancato tre palle per il 5-3 sul proprio servizio, facendosi raggiungere sul 4 pari.
Nel tie-break la bionda moscovita è partita meglio, portandosi avanti 2-0, ma poi ha ceduto ben sei punti consecutivi, che hanno dato all'azzurra quattro set-point.
La Dementieva ha salvato il primo con una bella stop volley, ma, nel secondo, ha messo fuori un rovescio, sancendo il definitivo 7-3 per la Schiavone.

Poi, l'abbandono della 28enne russa, protagonista di un pianto di dolore per il problema fisico misto a delusione per l'opportunità sfumata.
Certo, una conclusione diversa avrebbe avuto ben altro sapore, ma resta la sostanza: Francesca è in finale.
E giocando bene: il suo dovere l'ha compiuto fino in fondo.
Non è colpa sua se la sfortunatissima Dementieva si è fatta male.
Ora attendiamo l'esito della seconda semifinale, che oppone Jelena Jankovic, numero 4 del seeding, a Samantha Stosur, n. 7.
Poi sarà tempo di concentrarsi sul match clou di sabato pomeriggio.

WTA Open de France - Roland Garros

OdT 3 giugno 2010 (n.d.r.)


La Schiavone è in finale


Come in un bel sogno, come in una bella favola.
Una di quelle da raccontare all’infinito.
Francesca Schiavone, ci permettiamo di dirlo, è la nostra favola, una favola azzurra che oggi possiamo raccontare.
Urlando ai quattro venti la gioia di chi si sente prima di tutto tifoso e poi testimone di una impresa senza precedenti. E allora viva il suo talento, il suo tennis, il suo essere donna dentro e fuori dal campo. Non ci ha pensato due volte la “Schiavo” ed ha riscritto la storia, non contenta di quello che aveva già fatto martedi scorso, battendo la Wozniacki e guadagnando la semifinale, prima donna dopo Silvana Lazzarino a farlo. Ha riscritto la storia, udite udite, andando in finale all’Open di Francia, seconda prova dello Slam in corso di svolgimento sul “rosso” del Roland Garros.

Prima donna in assoluto, come lei soltanto Nicola Pietrangeli e Adriano Panatta, l’ultimo italiano a vincere uno Slam, guarda caso proprio il Roland Garros, nel lontano 1976.
Ha vinto, portando Elena Dementieva a ritirarsi dopo un primo set durato un’ora e nove minuti e dopo aver dimostrato, semmai ce ne fosse stato bisogno, tutta la propria forza psicofisica.
Oggi è difficile batterla la nostra Francesca, molto difficile e di questo se n’è accorta anche la russa Dementieva, capace di salvare tre palle break nei suoi primi tre turni di battuta, prima di strappare a sua volta il servizio alla nostra tennista al settimo gioco.
Dopo il cambio di campo, la russa si portava sul 40-15, ma qui Francesca era brava a reagire, a non mollare la presa, a restare con la testa in campo. Portava la sua avversaria a commettere tre errori di diritto che, di fatto, le consegnavano il controbreak: 4-4 e tutto da rifare. In questo modo, si arrivava al tie break e qui, la tennista azzurra completava l’opera. Partiva male, andando subito sotto 2-0 con minibreak. Ma da quel momento in poi era un susseguirsi di punti, fatti di vincenti (come nel caso dell’ace che portava ai quattro setpoint consecutivi) e di colpi, utili a mettere in difficoltà la Dementieva. La russa aveva soltanto un sussulto, giocando una stop-volley incredibile.
Ma il colpo le era fatale, poco dopo il sorriso di Francesca si sovrapponeva alla disperazione di Elena.
La Dementieva usciva dal campo in lacrime.
Una smorfia di dolore sulla stop volley giocata nel penultimo punto del tie-break, era stato il segnale d’allarme che qualcosa non andava. Ma il ritiro a fine set ha colto tutti di sorpresa, a cominciare dalla Schiavone che contro la 28enne moscovita aveva perso sei dei dieci precedenti confronti diretti.

Sabato toccherà, per la prima volta ad una giocatrice.

Sarà il gran momento di Francesca.