Esercizi per migliorare

novizio del tennis, che esercizi consigliereste ad una persona che si avvicina al tennis , intendo sia esercizi a casa che in campo con o senza racchetta ecc, (premetto che non parto completamente da zero ma che gioco molto ad intuito senza sapere in effetti cosa faccio). 

Grazie in anticipo 

Ciao. Ti consiglio sicuramente di cercare un bravo maestro (anche un buon corso collettivo in qualche ottima scuola va sicuramente bene).
Riguardo il lato fisico e per fare un pò di fiato puoi iniziare intanto a metterti in forma con un pò di sport base (corsa a piedi, tapis roulant, ellittica...) accompagnato da esercizi di stretching mirati.

@Giampytott, un'indicazione sulla tua età e sul tuo stato fisico/atletico attuale sarebbe d'aiuto.
Relativamente alla tecnica invece, almeno 5 lezioni individuali e inserimento in un corso collettivo.

taglia1964 ha scritto:@Giampytott, un'indicazione sulla tua età e sul tuo stato fisico/atletico attuale sarebbe d'aiuto.
Relativamente alla tecnica invece, almeno 5 lezioni individuali e inserimento in un corso collettivo.

grazie di aver risposto , Sono un ragnano 23 anni in forma, in realtà  siamo due amici che vorrebbero migliorare oltre ad alcune lezioni da seguire chiedevo se ci fossero esercizi prettamente tecnici che riguardano il tennis non la forma fisica, tu puoi consigliarmi qualcosa ?

@Giampytott, esercizi ce ne sono a bizzeffe e li puoi trovare online. Quasi tutti però danno per scontato che uno conosca la tecnica.  Imparare da autodidatti non è impossibile ma il tempo necessario è sicuramente maggiore e vi è il forte rischio di consolidare errori di base che diventa poi difficilissimo correggere.

Relativamente a quello che si può allenare senza tecnica, tieni conto che nel tennis ci si muove quasi esclusivamente con corse laterali e su distanze brevissime per cui andrebbe allenata l'esplosività deli adduttori/abduttori ma anche la loro resistenza. In sostanza correre in linea allena il cuore ma non allena il modo di correre di un tennista che deve invece allenare il recupero. Ripetute a gogo su distanze di 10-20-30 metri massimo sia con corsa in avanti che con corsa laterale (laterale 5-10 metri)

Restando sulle gambe, imparare ad accompagnare i movimenti del tennis con la flessione e distensione delle gambe è importantissimo, per cui tanti piegamenti sulle gambe e tanti salti dopo il piegamento, anche con pesi moderati (5-10% del peso corporeo)

la mobilità del busto/spalla contribuisce alla spinta soprattutto nel diritto, per cui l'esplosività e la resistenza sulle torsioni del busto sono basilari.

Il braccio dominante è quello che subisce i maggiori maltrattamenti ed è importante che sia dotato di una muscolatura che possa dare stabilità al polso  (flessori ed estensori dell'avambraccio) durante il gioco.

La spalla del braccio dominante tende a dare fastidi quando il servizio ed il rovescio non sono portati nel modo corretto. Un buon allenamento specifico della cuffia dei rotatori è sicuramente auspicabile.

E ripetendo quanto già detto, se il tennis già vi appassiona, imparatelo con un maestro: farlo con un corso collettivo non costa più che prenotare un'ora con un amico e l'intensità ed efficacia è sicuramente maggiore

buon tennis

taglia1964 ha scritto:@Giampytott, esercizi ce ne sono a bizzeffe e li puoi trovare online. Quasi tutti però danno per scontato che uno conosca la tecnica.  Imparare da autodidatti non è impossibile ma il tempo necessario è sicuramente maggiore e vi è il forte rischio di consolidare errori di base che diventa poi difficilissimo correggere.

Relativamente a quello che si può allenare senza tecnica, tieni conto che nel tennis ci si muove quasi esclusivamente con corse laterali e su distanze brevissime per cui andrebbe allenata l'esplosività deli adduttori/abduttori ma anche la loro resistenza. In sostanza correre in linea allena il cuore ma non allena il modo di correre di un tennista che deve invece allenare il recupero. Ripetute a gogo su distanze di 10-20-30 metri massimo sia con corsa in avanti che con corsa laterale (laterale 5-10 metri)

Restando sulle gambe, imparare ad accompagnare i movimenti del tennis con la flessione e distensione delle gambe è importantissimo, per cui tanti piegamenti sulle gambe e tanti salti dopo il piegamento, anche con pesi moderati (5-10% del peso corporeo)

la mobilità del busto/spalla contribuisce alla spinta soprattutto nel diritto, per cui l'esplosività e la resistenza sulle torsioni del busto sono basilari.

Il braccio dominante è quello che subisce i maggiori maltrattamenti ed è importante che sia dotato di una muscolatura che possa dare stabilità al polso  (flessori ed estensori dell'avambraccio) durante il gioco.

La spalla del braccio dominante tende a dare fastidi quando il servizio ed il rovescio non sono portati nel modo corretto. Un buon allenamento specifico della cuffia dei rotatori è sicuramente auspicabile.

E ripetendo quanto già detto, se il tennis già vi appassiona, imparatelo con un maestro: farlo con un corso collettivo non costa più che prenotare un'ora con un amico e l'intensità ed efficacia è sicuramente maggiore

buon tennis

Grazie mille del consiglio, Si per obiettivi di resistenza forza ecc ecc sono molto ferrato essendo laureato in questo, punterò sicuramente a migliorare e seguirò i tuoi consigli per quanto riguarda il maestro mi sembra la soluzione migliore  grazie ancora forum fantastico 

Giampytott ha scritto:... Si per obiettivi di resistenza forza ecc ecc sono molto ferrato essendo laureato in questo ...

Sei nel posto giusto...preparati ad essere "violentato" da tutti gli assetati di informazioni!!
Materia molto interessante e di sicuro interesse per questo meraviglioso (DIABOLICO!) sport 

Alessandro ha scritto:

Giampytott ha scritto:... Si per obiettivi di resistenza forza ecc ecc sono molto ferrato essendo laureato in questo ...

Sei nel posto giusto...preparati ad essere "violentato" da tutti gli assetati di informazioni!!
Materia molto interessante e di sicuro interesse per questo meraviglioso (DIABOLICO!) sport 

Sarò felicissimo di aiutare e rispondere a quelle domande di mia competenza.