Tempo nel servizio
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Re: Tempo nel servizio
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Re: Tempo nel servizio
Dani, il problema è la distinzione tra tempo e timing. Nel tennis è un po' meno marcata, nel golf (parente stretto) è fondamentale.
Tempo = è quanti millesimi di secondo, minuti o ore impieghi per eseguire completamente lo swing del servizio.
Timing = è come sono suddivise percentualmente le varie fasi dello swing.
In pratica puoi tirare un servizio in 1 secondo oppure in 5 secondi e farlo con lo stesso timing.
Viceversa, puoi tirare un servizio con lo stesso tempo, mettiamo 4 secondi (per le varie fasi di apertura, lancio e impatto con la palla) ma con timing completamente differenti. Ovvero una lunga preparazione e poi lancio basso e mulinello velocissimo senza stallo, oppure una Trophy Position lunga due secondi e poi la palla colpita...etc etc all'infinito.
Se vuoi usare il metronomo, quelli elettronici sono piccolissimi, stanno in tasca (o in cintura) e li trovi a 10 euro.
Se vuoi puoi usare una filastrocca, una frase, il ritornello di una canzone. In genere funziona. Si usa la musica proprio perché ha il "senso del ritmo".
- gabr179Veterano
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Re: Tempo nel servizio
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Re: Tempo nel servizio
- dani81Utente attivo
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Re: Tempo nel servizio
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Re: Tempo nel servizio
Percio' senza un lancio accettile in termini di altezza,direzione e velocita' e' quasi impossibile avere un buon timing di esecuzione.
IL lancio puo essere piu o meno lento,ma tanto non e' da li che si prende il timing, il timing che serve a te e quello che parte dalla trophy pose per andare a colpire la palla,teoricamente tu potresti avere un ottimo timing a colpire che pero' si fa a far benedire se il lancio palla non e' sempre preciso........piu che di timing io mi preoccuperei di lanciare sufficentemente alto....per poi avere il tempo sufficente per andare a colpire......cioe presa la trophy pose si puo aspettare di piu' o di meno per andare a colpire...percio' il timing e' abbastanza variabile......si dice che quel giocatore ha un bouon timing quando capisce a che velocita' deve viaggiare il braccio per andare a colpire.......ma da li ad
avere dei parametri fissi come usare il metronomo ce ne passa...
- dani81Utente attivo
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Re: Tempo nel servizio
Sono d'accordo con Veterano sul metronomo, infatti avevo subito detto che poteva essere un accorgimento di difficile utilizzo con troppe variabili ed utile principalmente ai pro (legato a movimenti automatizzati da anni e con impercettibili variazioni). Un passo difficile nel servizio (comune a molti giocatori) è "il saltare verso l'alto" per prendere la palla più in alto possibile. La consuetudine nel tennis è di avere gli appoggi saldi a terra per essere in equilibrio e riuscire a trasferire bene il peso del corpo in avanti...nel servizio mi trovo in difficoltà (so che saltare verso l'alto è la soluzione più corretta per prendere la palla più in alto e trovare gli angoli) ma mi trovo in una posizione di squilibrio (non sento la stabilità a terra).Veterano ha scritto:Nel caso del servizio piu che di timing parlerei di ritmo,il timing come lo definisci tu ha troppe variabili percio' e quasi impossibile da calcolare,anche perche' per trovare la perfezione bisognerebbe lanciare sempre alla stessa velocita' ed alla stessa altezza e colpire sempre con la stessa velocita'...parametri che sono quasi impossibili da ripetere costantemente.
Percio' senza un lancio accettile in termini di altezza,direzione e velocita' e' quasi impossibile avere un buon timing di esecuzione.
IL lancio puo essere piu o meno lento,ma tanto non e' da li che si prende il timing, il timing che serve a te e quello che parte dalla trophy pose per andare a colpire la palla,teoricamente tu potresti avere un ottimo timing a colpire che pero' si fa a far benedire se il lancio palla non e' sempre preciso........piu che di timing io mi preoccuperei di lanciare sufficentemente alto....per poi avere il tempo sufficente per andare a colpire......cioe presa la trophy pose si puo aspettare di piu' o di meno per andare a colpire...percio' il timing e' abbastanza variabile......si dice che quel giocatore ha un bouon timing quando capisce a che velocita' deve viaggiare il braccio per andare a colpire.......ma da li ad
avere dei parametri fissi come usare il metronomo ce ne passa...
- kingkongyVeterano
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Re: Tempo nel servizio
La Trophy Position è un po' il cuore "ritmico" del servizio.
Lo divide in due e, al tempo stesso, unisce armonicamente due fasi.
Se si annulla completamente la TP...ovvero la pausa tra il movimento di preparazione-lancio della palla e il vero impatto con la palla... tutto lo swing compatto sarebbe impossibile! Come dice il vecchiaccio in vacanza in Spagna...solo una macchina potrebbe.
QUINDI....
Da questo si capisce a che kakkio serve la Trophy Position e un lancio bello morbido per poi arrivare "in accelerazione" e non "a strappo".
Pertanto, millisecondo più o qualche correzione più lunga...la TP serve ad "aspettare la posizione giusta della palla"!
Il metronomo serve per quelli che hanno bisogno di sentire fisicamente il "meccanismo fisico" funzionare, ovvero puoi solo metterlo molto veloce come sottofondo...NON come ritmo principle. Altrimenti sballi tutto! Il ritmo è quello che "balli" tu con lo swing, il metronomo lo puoi mettere a 120 RPM (2 battiti al secondo) e ti sembra di essere alla moviola. Il che è una sensazione che a me piaceva soprattutto per il lancio palla (ovvero rallentavo). Me lo ha messo il maestro per alcuni mesi proprio perché per la voglia di tirare sempre più forte...tendevo a strappare la Trophy Position con un lancio palla pericolosamente basso. Ovvero l'errore era contrarre tutto il tempo di esecuzione...a discapito del timing!
- kingkongyVeterano
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Re: Tempo nel servizio
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Re: Tempo nel servizio
- dani81Utente attivo
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Re: Tempo nel servizio
- albs77Fedelissimo
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Re: Tempo nel servizio
dani81 ha scritto:Sto cambiando modo di servire sulla prima di servizio, prima facevo un movimento unico mentre adesso lo preparo in due tempi (facendo una piccola pausa nel momento dell'impatto). Mi è stato consigliato perché mi consente di prepararmi prima sul colpo e di partire da una posizione "neutra" (più stabile). Ora, prima di colpire, per una frazione di secondo sono fermo...questa soluzione mi porta più potenza e stabilità rispetto ad un movimento continuo?
E' importante che tu non stia veramente "fermo", altrimenti ti scarichi.
Devi essere in tensione, quindi devi avere ancora una vagonata di inerzia pronta per essere rilasciata, ovvero non sei veramente fermo ma sei all'apice del caricamento pronto ad esplodere
- dani81Utente attivo
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Re: Tempo nel servizio
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Re: Tempo nel servizio
- prendi due tonnellate di palline ed una decina di carrelli del supermercato e passa le tue ore sul campo a fare solo cestini di servizio.
Il servizio va allenato ed automatizzato più di ogni altro colpo.
Ogni quindici, infatti, lo tiri solo una volta dentro il campo (a meno che non fai doppio fallo) e quindi giocando le partite lo eserciti meno degli altri colpi.
E' l'unico colpo che giochi da fermo e colpendo una pallina che ti tiri da solo.
Il metronomo al nostro livello serve a poco, il ritmo del servizio, dopo molto allenamento, ce l'hai nel cervello.
Cosa può aiutarti nel frattempo?
Mentre servi prova a contare uno-due-tre dove il tre coincide con l'impatto della pallina.
E' un metronomo artigianale, ma spesso funziona per non farti andare fuori tempo e trovare il ritmo giusto.
Uno è la fase iniziale, due quella di caricamento e tre quella dell'impatto.
Avere solo due fasi nel servizio significa che si serve come servono le donne, partendo già con le due braccia sollevate verso l'alto e minimizzando il passaggio dietro.
- albs77Fedelissimo
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Re: Tempo nel servizio
Gomito già alti, movimento spezzato, corto, semplice, ma mica tira le mozzarelle come la Errani
- spalamaAssiduo
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Re: Tempo nel servizio
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Re: Tempo nel servizio
spalama ha scritto:
al nostro livello il 90% di noi serve peggio della Errani....quindi......
Presente: io servo tipo la Errani, ma più lento!
- dani81Utente attivo
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Re: Tempo nel servizio
- kingkongyVeterano
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Re: Tempo nel servizio
Domenica un maestro FIT esperto di bambini e ragazzini mi ha "illuminato".
Si parlava di "servizio da agonismo", ovvero come fare punto (e come non farselo fare). A un certo punto, questo maestro esce con una frase che mi ha fatto tanto pensare: "Per i ragazzini che fanno tornei e che magari sono agli inizi, la seconda palla è un problema prettamente psicologico. Non c'è american slice o kick che tenga...la seconda palla è quella che deve entrare anche se la spadellano... La seconda palla io la insegno (con metodo) dopo mesi che fanno tornei, perché tanto possono fare cesti e cersti...ma se hanno la caga da seconda palla...se la fanno addosso".
Io maliziosetto: "Hanno la caga perché non hanno la sicurezza del colpo...".
Risposta: "Ovvio che sì. Ma giocare due seconde non risolve il problema. Tanto vale che si abituino a giocare una prima e una seconda abbassando il livello di rischio piuttosto che NON giocare".
Non fa una grinza....
- spalamaAssiduo
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Re: Tempo nel servizio
Ragazzini che sono all'inizio e fanno tornei??
Spadellare??
Insegnare dopo??
Caga della seconda palla??
Se lo scopo è che si devono divertire prima di tutto, allora possono condividere qualcosa di questo discorso, altrimenti ho molte perplessità.
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Re: Tempo nel servizio
- dani81Utente attivo
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Re: Tempo nel servizio
Condivido il tuo ragionamento, spesso si fa un "tennis percentuale" ossia pochi rischi ed aspettare gli errori dell'avversario. Questo sistema di gioco è pericoloso fin dalla più tenera età perché porta a risultati immediati nel breve termine a scapito di una formazione completa di tutti i colpi del giocatore. In partita si pensa: la prima non la gioco perché posso fare il doppio fallo...i colpi di tocco? Troppo rischiosi...la rete? Non alleno mai le volè. Allora ti ritrovi a fare sempre le stesse cose come un automa, vincendo ma non divertendoti mai fino in fondo. Mai un rischio, mai uno schema atipico...capisco che certi giocatori non abbiamo i requisiti tecnici per giocare dei colpi importanti ma penso sia anche un fatto di mentalità. Lunga vita ai pallettari ma, secondo me, non apprezzeranno mai il tennis fino in fondo perché avranno sempre un bagaglio tecnico limitato e non capiranno mai la soddisfazione di tirare un vincente.kingkongy ha scritto:Guarda Dani, io sul servizio ci ho perso i capelli a forza di fare, disfare, provare e poi, ora, studiare.
Domenica un maestro FIT esperto di bambini e ragazzini mi ha "illuminato".
Si parlava di "servizio da agonismo", ovvero come fare punto (e come non farselo fare). A un certo punto, questo maestro esce con una frase che mi ha fatto tanto pensare: "Per i ragazzini che fanno tornei e che magari sono agli inizi, la seconda palla è un problema prettamente psicologico. Non c'è american slice o kick che tenga...la seconda palla è quella che deve entrare anche se la spadellano... La seconda palla io la insegno (con metodo) dopo mesi che fanno tornei, perché tanto possono fare cesti e cersti...ma se hanno la caga da seconda palla...se la fanno addosso".
Io maliziosetto: "Hanno la caga perché non hanno la sicurezza del colpo...".
Risposta: "Ovvio che sì. Ma giocare due seconde non risolve il problema. Tanto vale che si abituino a giocare una prima e una seconda abbassando il livello di rischio piuttosto che NON giocare".
Non fa una grinza....
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Re: Tempo nel servizio
Ueh, cosa c'è di strano?spalama ha scritto:Servizio da agonismo?
Ragazzini che sono all'inizio e fanno tornei??
Spadellare??
Insegnare dopo??
Caga della seconda palla??
Se lo scopo è che si devono divertire prima di tutto, allora possono condividere qualcosa di questo discorso, altrimenti ho molte perplessità.
Ragazzini che sono all'inizio e che stanno per iniziare a fare i tornei FIT... all'inizio vuol dire un anno per il talento e tre anni per uno normale. Le parole son sacchi vuoti, ognuno li riempie del significato che vuole.
"Servizio da agonismo", modo mio per dire che non rimettono in gioco la palla ma che giocano il colpo. Anche qui un minimo di flessibilità....daiiiiiii.... Anche perché se non giocano il servizio decentemente, cominciano a prendere bordate di risposta o cross stretti.
Spadellare: perché, mai visto appoggiare una seconda palla con movimento poco ortodosso? Basta assistere a un normalissimo torneo per Quarta. Non tutti i Quarta giocano a 178 Km/h la seconda con slice a uscire.... Ho pure scritto "insegnare con metodo", ovvero il maestro ha un programma didattico a step progressivi.
Insegnare dopo: leggasi "a lavorare la palla".
Caga della seconda di servizio: vedi punto "Tornei di Quarta".
Lo scopo è SEMPRE PRIMA si devono DIVERTIRE. C'è un "prima devono piangere"?
- kingkongyVeterano
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Re: Tempo nel servizio
Sì Dani, la questione "tecnica" secondo me rimane un problema della Scuola Italiana. Se ti va bene...ti va bene. Se ti va male...cresci a percentuali. Non che io abbia qualcosa contro le percentuali!!! Ma secondo me vanno applicate con libertà di scelta, ovvero non con un bouquet tecnico ristretto a due colpi in croce.dani81 ha scritto:Condivido il tuo ragionamento, spesso si fa un "tennis percentuale" ossia pochi rischi ed aspettare gli errori dell'avversario. Questo sistema di gioco è pericoloso fin dalla più tenera età perché porta a risultati immediati nel breve termine a scapito di una formazione completa di tutti i colpi del giocatore. In partita si pensa: la prima non la gioco perché posso fare il doppio fallo...i colpi di tocco? Troppo rischiosi...la rete? Non alleno mai le volè. Allora ti ritrovi a fare sempre le stesse cose come un automa, vincendo ma non divertendoti mai fino in fondo. Mai un rischio, mai uno schema atipico...capisco che certi giocatori non abbiamo i requisiti tecnici per giocare dei colpi importanti ma penso sia anche un fatto di mentalità. Lunga vita ai pallettari ma, secondo me, non apprezzeranno mai il tennis fino in fondo perché avranno sempre un bagaglio tecnico limitato e non capiranno mai la soddisfazione di tirare un vincente.kingkongy ha scritto:Guarda Dani, io sul servizio ci ho perso i capelli a forza di fare, disfare, provare e poi, ora, studiare.
Domenica un maestro FIT esperto di bambini e ragazzini mi ha "illuminato".
Si parlava di "servizio da agonismo", ovvero come fare punto (e come non farselo fare). A un certo punto, questo maestro esce con una frase che mi ha fatto tanto pensare: "Per i ragazzini che fanno tornei e che magari sono agli inizi, la seconda palla è un problema prettamente psicologico. Non c'è american slice o kick che tenga...la seconda palla è quella che deve entrare anche se la spadellano... La seconda palla io la insegno (con metodo) dopo mesi che fanno tornei, perché tanto possono fare cesti e cersti...ma se hanno la caga da seconda palla...se la fanno addosso".
Io maliziosetto: "Hanno la caga perché non hanno la sicurezza del colpo...".
Risposta: "Ovvio che sì. Ma giocare due seconde non risolve il problema. Tanto vale che si abituino a giocare una prima e una seconda abbassando il livello di rischio piuttosto che NON giocare".
Non fa una grinza....