come vincere contro i pallettari forti

VANDERGRAF ha scritto:quindi potrebbe benissimo succedere che si perde una partita pur avendo complessivamente giocato meglio dell'avversario.

Adolfo ha scritto:

VANDERGRAF ha scritto:quindi potrebbe benissimo succedere che si perde una partita pur avendo complessivamente giocato meglio dell'avversario.

ma infatti non parlavo di perdere o vincere ma di come valutare in genere la prestazione (si può perdere anche con una prestazione di livello).

Quando si dice "io preferisco giocare bene" invece che speculare come i pallettari, bisognerebbe mettersi d'accordo sul significato di quel "giocare bene". Forse è meglio dire "a me da più soddisfazione tirare un vincente si e un vincente no anche se finisce sui teloni... e del resto non me ne importa nulla".

detritus ha scritto:Avevo inserito un video ma preferisco rimuoverlo... non è giusto criticare il gioco degli altri pubblicamente.

kingkongy ha scritto:xxxx Detritus, il Terza semi-pallettaro sei tu che critichi il tuo gioco? Mi sembra un'idea carina!!!!!

No non sono io.

Oltre a colpire la palla solo ad altezza ginocchio con schiena storta e peso tutto all’indietro, (se io colpisco così non mi ricoverano dall’ortopedico dopo una settimana ) pensa di colpire alla Nadal con delle movenze inguardabili, ma guai a dirglielo dato che anche se non è più giovincello, si incazza e si gasa per i punti come fosse un bambino. Data la sua classifica inoltre pensa di essere un ottimo giocatore e dare lezioni. I suoi movimenti sono talmente scoordinate e strani che più volte si è dato la racchetta in faccia… (non sto scherzando!) una volta si è aperto pure il sopracciglio.   Le sue traiettorie sono talmente strane ed imprevedibili (anche per lui stesso) che è classificato 4.2.

kingkongy ha scritto:Boh? Stiamo perdendo un po' il senso del discorso.
Vediamo di "semplificare" l'equazione in senso logico.

1) C'è chi gioca in una maniera, chi in un'altra. Non c'è giocatore che abbia lo stesso swing, non c'è giocatore che abbia identico "stile di gioco".
2) C'è chi rischia negli scambi e chi tende a non rischiare.
3) Non c'è "bene" o "male" nel rischiare.
4) C'è chi soffre il "non rischio" altrui.
5) C'è chi è gratificato dal proprio rischio.
6) Non c'è il "rischio assoluto": questo è proporzionale al livello tecnico del giocatore.
7) Tecnica e rischio (nell'eseguirla) sono concetti disgiunti nel tennis, perché la corretta esecuzione passa attraverso la pratica, l'esperienza, le capacità fisiche e quelle mentali. Pertanto "saper fare" NON è "saper giocare" quel colpo.
Giocare, vincere, perdere sono valori o non-valori che rientrano nella sfera personale e intima di ognuno di noi.
9) Non guardare il fuscello nell'occhio di tuo fratello ma guarda la trave che sta nell'occhio tuo.
10) Ma chi se ne frega di mettere un'etichetta alla gente: pallettaro, regolarista, attaccante, moribondo, cinico di talento etc... Se è per ridere vale tutto ma per le "crociate"....grazie, abbiamo già dato.

Circa le tecniche per battere i pallettari forti...abbiam scritto tsunami d'inchiostro...ma se c'è qualche novità, ben venga!!!

detritus ha scritto:

kingkongy ha scritto:xxxx Detritus, il Terza semi-pallettaro sei tu che critichi il tuo gioco? Mi sembra un'idea carina!!!!!

No non sono io.

Cmq per concludere ridendo (dove non c’è agonismo da come la vedo io ci deve essere solo divertimento!) c’è un pallettaro al mio circolo che è fantastico!

Oltre a colpire la palla solo ad altezza ginocchio con schiena storta e peso tutto all’indietro, (se io colpisco così non mi ricoverano dall’ortopedico dopo una settimana ) pensa di colpire alla Nadal con delle movenze inguardabili, ma guai a dirglielo dato che anche se non è più giovincello, si incazza e si gasa per i punti come fosse un bambino. Data la sua classifica inoltre pensa di essere un ottimo giocatore e dare lezioni. I suoi movimenti sono talmente scoordinate e strani che più volte si è dato la racchetta in faccia… (non sto scherzando!) una volta si è aperto pure il sopracciglio.   Le sue traiettorie sono talmente strane ed imprevedibili (anche per lui stesso) che è classificato 4.2.

 E’ un mistero tennistico a livello della Gelmini Ministro…

Muster63 ha scritto:sto forum mi sta far  venendo la cosiddetta ansia da prestazione

stasera un ora di gioco come al solito... pallettaro di turno che avrà avuto almeno 60 anni,parto come un eurostar,3 a 0 per me,serve lui palla per me per  il 4 a 0,sbaglio uno smash facilissimo con palla all'altezza di come la colpisco quando servo,sparandolo 3 metri dopo la linea di fondo,buio completo,si fa notte,di più vado in catalessi 3 pari,ragà hò perso il set 7 a 5,in macchina parlavo da solo meno male che con sti cell pensavano che avessi l'auricolare...

Muster63 ha scritto:sto forum mi sta far  venendo la cosiddetta ansia da prestazione

stasera un ora di gioco come al solito... pallettaro di turno che avrà avuto almeno 60 anni,parto come un eurostar,3 a 0 per me,serve lui palla per me per  il 4 a 0,sbaglio uno smash facilissimo con palla all'altezza di come la colpisco quando servo,sparandolo 3 metri dopo la linea di fondo,buio completo,si fa notte,di più vado in catalessi 3 pari,ragà hò perso il set 7 a 5,in macchina parlavo da solo meno male che con sti cell pensavano che avessi l'auricolare...

abracadabra78 ha scritto:

Muster63 ha scritto:sto forum mi sta far  venendo la cosiddetta ansia da prestazione

stasera un ora di gioco come al solito... pallettaro di turno che avrà avuto almeno 60 anni,parto come un eurostar,3 a 0 per me,serve lui palla per me per  il 4 a 0,sbaglio uno smash facilissimo con palla all'altezza di come la colpisco quando servo,sparandolo 3 metri dopo la linea di fondo,buio completo,si fa notte,di più vado in catalessi 3 pari,ragà hò perso il set 7 a 5,in macchina parlavo da solo meno male che con sti cell pensavano che avessi l'auricolare...

che poi quando si parla da soli in macchina e la gente guarda,conviene continuare a parlare come se si stesse usando  l'auricolare o vivavoce........va be' che poi molte volte quelli che guardano sono piu' matti di noi 

abracadabra78 ha scritto:tornando al 3d,per me per vincere contro i pallettari forti,senza entrare in tecnicismi che nn mi appartengono,bisogna stare fisicamente meglio di loro(e' la loro caratteristica principale) e avere colpi migliori,punto!......pallettare(come cosa principale nel proprio gioco,nn solo in alcuni momenti) nel tennis nn lo concepisco,ma se ci perdo sto zitto,porto a casa e cerco di migliorare qualcosa.

Muster63 ha scritto:tranquillo,la forza mentale a tennis non è mai stato il mio forte,certo che mi aspetta gente tipo Sonny domenica...

sabato doppia seduta con lo psicoterapeuta

abracadabra78 ha scritto:tornando al 3d,per me per vincere contro i pallettari forti,senza entrare in tecnicismi che nn mi appartengono,bisogna stare fisicamente meglio di loro(e' la loro caratteristica principale) e avere colpi migliori,punto!......pallettare(come cosa principale nel proprio gioco,nn solo in alcuni momenti) nel tennis nn lo concepisco,ma se ci perdo sto zitto,porto a casa e cerco di migliorare qualcosa.

massimiliano.derespinis ha scritto:

Muster63 ha scritto:tranquillo,la forza mentale a tennis non è mai stato il mio forte,certo che mi aspetta gente tipo Sonny domenica...

sabato doppia seduta con lo psicoterapeuta

la forza mentale forse no, ma hai un ottimo approccio allo sport, sincerità ed autoironia, sei un pezzo avanti!

kingkongy ha scritto:Boh? Stiamo perdendo un po' il senso del discorso.
Vediamo di "semplificare" l'equazione in senso logico.

1) C'è chi gioca in una maniera, chi in un'altra. Non c'è giocatore che abbia lo stesso swing, non c'è giocatore che abbia identico "stile di gioco".
2) C'è chi rischia negli scambi e chi tende a non rischiare.
3) Non c'è "bene" o "male" nel rischiare.
4) C'è chi soffre il "non rischio" altrui.
5) C'è chi è gratificato dal proprio rischio.
6) Non c'è il "rischio assoluto": questo è proporzionale al livello tecnico del giocatore.
7) Tecnica e rischio (nell'eseguirla) sono concetti disgiunti nel tennis, perché la corretta esecuzione passa attraverso la pratica, l'esperienza, le capacità fisiche e quelle mentali. Pertanto "saper fare" NON è "saper giocare" quel colpo.
Giocare, vincere, perdere sono valori o non-valori che rientrano nella sfera personale e intima di ognuno di noi.
9) Non guardare il fuscello nell'occhio di tuo fratello ma guarda la trave che sta nell'occhio tuo.
10) Ma chi se ne frega di mettere un'etichetta alla gente: pallettaro, regolarista, attaccante, moribondo, cinico di talento etc... Se è per ridere vale tutto ma per le "crociate"....grazie, abbiamo già dato.

Circa le tecniche per battere i pallettari forti...abbiam scritto tsunami d'inchiostro...ma se c'è qualche novità, ben venga!!!

kingkongy ha scritto:Boh? Stiamo perdendo un po' il senso del discorso.
Vediamo di "semplificare" l'equazione in senso logico.

1) C'è chi gioca in una maniera, chi in un'altra. Non c'è giocatore che abbia lo stesso swing, non c'è giocatore che abbia identico "stile di gioco".
2) C'è chi rischia negli scambi e chi tende a non rischiare.
3) Non c'è "bene" o "male" nel rischiare.
4) C'è chi soffre il "non rischio" altrui.
5) C'è chi è gratificato dal proprio rischio.
6) Non c'è il "rischio assoluto": questo è proporzionale al livello tecnico del giocatore.
7) Tecnica e rischio (nell'eseguirla) sono concetti disgiunti nel tennis, perché la corretta esecuzione passa attraverso la pratica, l'esperienza, le capacità fisiche e quelle mentali. Pertanto "saper fare" NON è "saper giocare" quel colpo.
Giocare, vincere, perdere sono valori o non-valori che rientrano nella sfera personale e intima di ognuno di noi.
9) Non guardare il fuscello nell'occhio di tuo fratello ma guarda la trave che sta nell'occhio tuo.
10) Ma chi se ne frega di mettere un'etichetta alla gente: pallettaro, regolarista, attaccante, moribondo, cinico di talento etc... Se è per ridere vale tutto ma per le "crociate"....grazie, abbiamo già dato.

Circa le tecniche per battere i pallettari forti...abbiam scritto tsunami d'inchiostro...ma se c'è qualche novità, ben venga!!!