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Esercizi da palestra per il tennis - Pagina 4 Empty Re: Esercizi da palestra per il tennis

Dom 14 Set 2014 - 21:35
Promemoria primo messaggio :

Kmore ha scritto:In linea di massima mi sembra una buona programmazione. Io pero' cercherei di inserire qualche 4.1 in piu'. Fai molta attenzione alla preparazione atletica: deve essere specifica per il tennis e non deve essere a ridosso di partite "ufficiali" ... e' un gran casino riuscire a fare un buon programma  Very Happy


Se ci riesco qualche 4.1 in più lo coinvolgo, ma è sempre difficile convincere quelli più forti a giocare, è anche vero che spesso abbiamo tutti problemi di tempo e quindi cerchiamo nelle poche ore a disposizione di allenarci con chi ci rende la vita più difficile.
Si per la preparazione atletica cercherò di fare qualcosa di più specifico per il tennis in particolare vorrei lavorare su velocità e esplosività tu hai qualche programma da suggerirmi?

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Esercizi da palestra per il tennis - Pagina 4 Empty Re: Esercizi da palestra per il tennis

Dom 9 Nov 2014 - 19:42
Sonny Liston ha scritto:
[Devi essere iscritto e connesso per vedere questo link] ha scritto:
Sonny Liston ha scritto:Il leg extension è, in assoluto, l'esercizio più DANNOSO per le ginocchia.
Sottopone le rotule a forze di taglio eccessive.
È un movimento INNATURALE (nella nostra vita quotidiana non esiste un movimento del genere).
Da evitare come la peste.
Non a caso, i calciatori, che ne abusano... a 40 anni hanno delle ginocchia come uomini di 70!
dannoso si se lo fai con 40 kg... utile se lo fai con 10 kg o meno con 3 ripetizioni da 10 per quadricipite e polpaccio, è tutto relativo al peso che si mette su, il troppo stroppia...
Non concordo.
Un esercizio dannoso ed inutile lo è a prescindere dal peso (ovvio che il danno aumenta proporzionalmente al peso).
Meglio INFINITAMENTE uno squat, eventualmente con basso carico.
Tutti gli esercizi che non riproducono movimenti naturali della vita di ogni giorno, sono da evitare.
allora spiegami perchè la fisiatra lo ha prescritto a mia moglie per problemi alla rotula per rinforzare il quadricipite femorale...delucidami tu Suspect
Anonymous
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Esercizi da palestra per il tennis - Pagina 4 Empty Re: Esercizi da palestra per il tennis

Dom 9 Nov 2014 - 20:03
Ti rispondo quello che mi ha detto un LUMINARE della materia (di cui non posso dire il nome):
"Ci sono un grande numero di fisiatri che non meriterebbero neppure di lavorare con gli animali"
E, casualmente, è stato proprio lui che mi ha detto (oltre a pubblicazioni SERIE) che il leg ext è DANNOSO.
Sono gli stessi fisiatri che dicono: " il nuoto fa bene alla schiena"...

PS: tra l'altro, in fisiotetapia, il leg ext viene effettuato ad "angoli"ridottissimi.
Anonymous
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Esercizi da palestra per il tennis - Pagina 4 Empty Re: Esercizi da palestra per il tennis

Dom 9 Nov 2014 - 20:10
Sonny Liston ha scritto:Ti rispondo quello che mi ha detto un LUMINARE della materia (di cui non posso dire il nome):
"Ci sono un grande numero di fisiatri che non meriterebbero neppure di lavorare con gli animali"
E, casualmente, è stato proprio lui che mi ha detto (oltre a pubblicazioni SERIE) che il leg ext è DANNOSO.
Sono gli stessi fisiatri che dicono: " il nuoto fa bene alla schiena"...

PS: tra l'altro, in fisiotetapia, il leg ext viene effettuato ad "angoli"ridottissimi.
appunto dipende COME lo fai, la prova è che mia moglie se non lo fa non riesce neanche a guidare, non è l'estensione completa ma il lavoro del quadricipite ad una corsa per il 75%... la prova è che mia moglie sta bene se lo fa, se salta qualche giorno cominciano i dolori... veri
condivido che ci sono fisiatri alla stregua di macellai come quelli che mi avevano dato per spacciato... ma è stata la stessa fisiatra che mi ha fatto tornare a giocare, ed è la stessa che sta aiutando mia moglie... e da medico, non credo che stia sbagliando visti i risultati... non credi?
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Esercizi da palestra per il tennis - Pagina 4 Empty Re: Esercizi da palestra per il tennis

Dom 9 Nov 2014 - 20:12
Allora ragazzi, vi riporto un pezzo tratto da personaltrainer.it:

Forza, squat e leg extension


Leg Extension


E' un altro ottimo esercizio per la muscolazione degli estensori della gamba. Oltre a non aggravare il già pesante carico dei [Devi essere iscritto e connesso per vedere questo link], permette un allenamento più selettivo dei muscoli che compongono il [Devi essere iscritto e connesso per vedere questo link], in particolar modo dei [Devi essere iscritto e connesso per vedere questo link] e [Devi essere iscritto e connesso per vedere questo link] (sia nello Squat che nel [Devi essere iscritto e connesso per vedere questo link], il retto femorale è il meno coinvolto in quanto parzialmente "deteso' a causa della inclinazione del tronco in avanti e della conseguente flessione dell'anca). 
Anche qui esiste la possibilità di un sovraccarico strutturale, questa volta però, a carico del legamento crociato anteriore (LCA), particolarmente sollecitato in tale esercizio specialmente durante gli ultimi 40° di estensione del ginocchio (vedi box). Per tale motivo si consiglia l'utilizzo del Leg Extension con carichi non eccessivamente alti, come ad esempio un lavoro di muscolazione generale con [Devi essere iscritto e connesso per vedere questo link].

Indicazioni per l'esecuzione corretta dell'esercizio
Non iniziare il movimento di estensione da una posizione di partenza a ginocchio eccessivamente flesso;
Non portare il ginocchio in iper-estensione nella fase finale; alcune macchine hanno la possibilità di regolare gli angoli di lavoro.
Non staccare [Devi essere iscritto e connesso per vedere questo link] e lombi dalla seduta durante le fasi di andata e di ritorno del movimento;

In conclusione


Sebbene gli studi piuttosto recenti di Moore e di Beynnon dissentano sulla minore pericolosità a carico del LCA, in generale possiamo dire che, se ben eseguiti, gli esercizi a catena cinetica chiusa, in modo particolare lo squat con bilanciere libero, sono meno dannosi per il ginocchio rispetto a quelli in catena cinetica aperta, apportando inoltre una serie di ulteriori lati positivi quali:
Miglior simulazione del gesto atletico di salto;
Maggior protezione dell'LCA per intervento simultaneo di quadricipite e ischiocrurali;
Inferiore stress dell'articolazione femoro-rotulea;
Stabilità maggiore per effetto della compressione data dalle forze che agiscono;
Una risposta ormonale maggiore che si ripercuote positivamente sul rafforzamento degli apparati muscolo-tendineo e osseo.




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Vi ho evidenziato i punti fondamentali
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Dom 9 Nov 2014 - 20:14
Kmore ha scritto:Allora ragazzi, vi riporto un pezzo tratto da personaltrainer.it:

Forza, squat e leg extension


Leg Extension




E' un altro ottimo esercizio per la muscolazione degli estensori della gamba. Oltre a non aggravare il già pesante carico dei [Devi essere iscritto e connesso per vedere questo link], permette un allenamento più selettivo dei muscoli che compongono il [Devi essere iscritto e connesso per vedere questo link], in particolar modo dei [Devi essere iscritto e connesso per vedere questo link] e [Devi essere iscritto e connesso per vedere questo link] (sia nello Squat che nel [Devi essere iscritto e connesso per vedere questo link], il retto femorale è il meno coinvolto in quanto parzialmente "deteso' a causa della inclinazione del tronco in avanti e della conseguente flessione dell'anca). 
Anche qui esiste la possibilità di un sovraccarico strutturale, questa volta però, a carico del legamento crociato anteriore (LCA), particolarmente sollecitato in tale esercizio specialmente durante gli ultimi 40° di estensione del ginocchio (vedi box). Per tale motivo si consiglia l'utilizzo del Leg Extension con carichi non eccessivamente alti, come ad esempio un lavoro di muscolazione generale con [Devi essere iscritto e connesso per vedere questo link].
Indicazioni per l'esecuzione corretta dell'esercizio
Non iniziare il movimento di estensione da una posizione di partenza a ginocchio eccessivamente flesso;
Non portare il ginocchio in iper-estensione nella fase finale; alcune macchine hanno la possibilità di regolare gli angoli di lavoro.
Non staccare [Devi essere iscritto e connesso per vedere questo link] e lombi dalla seduta durante le fasi di andata e di ritorno del movimento;

In conclusione




Sebbene gli studi piuttosto recenti di Moore e di Beynnon dissentano sulla minore pericolosità a carico del LCA, in generale possiamo dire che, se ben eseguiti, gli esercizi a catena cinetica chiusa, in modo particolare lo squat con bilanciere libero, sono meno dannosi per il ginocchio rispetto a quelli in catena cinetica aperta, apportando inoltre una serie di ulteriori lati positivi quali:
Miglior simulazione del gesto atletico di salto;
Maggior protezione dell'LCA per intervento simultaneo di quadricipite e ischiocrurali;
Inferiore stress dell'articolazione femoro-rotulea;
Stabilità maggiore per effetto della compressione data dalle forze che agiscono;
Una risposta ormonale maggiore che si ripercuote positivamente sul rafforzamento degli apparati muscolo-tendineo e osseo.




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Dom 9 Nov 2014 - 20:43
Grande Kmor...bene ,domani prima leg extensio basso carico e alte ripetizioni diminuendo l'angolo di estensione e poi squat libero...ragazzi in primavera ginocchio a posto e tanto tennis x difendere la 4/2...
Giacche' ci siamo avete notizie sul beneficio o meno del leg curl?
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Dom 9 Nov 2014 - 20:57
Avevi gli stessi problemi vostri alle ginocchia. Condropatia e bisogno di potenziare il vastomediale. Ho sentito tanti pareri autorevoli. Mi sono accorto da solo che la leg extension era dannosa se non praticata "a piccolissimi angoli", magari tenendo il carico sollevato con il muscolo contratto. Enormi vantaggi ho trovato invece con gli affondi e con lo squat. Poi ho iniziato a giocare a tennis e i continui piegamenti delle gambe hanno potenziato la mia muscolatura. Dolori passati, zero palestra, tanto tennis e mia moglie che deve stare zitta di fronte all`evidenza! Very Happy
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Dom 9 Nov 2014 - 20:58
Bhe leggendo l'articolo sul sito inviatoci gentilmente da Kmore direi che abbiamo ragione tutti:lo squat ,esercizio a catena cinetica chiusa,e' sicuramente piu' utile e meno dannoso x il ginocchio...ma il leg extensio se fatto con poco carico e ampiezza di movimento ridotta e' anch'esso utile e poco dannoso cheers
Allora mi date notizie sul leg curl?
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Lun 10 Nov 2014 - 0:08

Utilità e controversie della Leg extension

La leg extension è un esercizio molto popolare nel culturismo e nel fitness[size=12][Devi essere iscritto e connesso per vedere questo link], nonché uno dei più popolari macchinari con sovraccarichi utilizzati nei centri benessere, nelle palestre delle scuole e nelle cliniche dedicate alla terapia riabilitativa[Devi essere iscritto e connesso per vedere questo link]. Una delle principali qualità dell'esercizio è probabilmente il massimo isolamento del quadricipite, altrimenti impossibile con altri esercizi dedicati allo sviluppo dei muscoli della coscia. La leg extension è stata anche proposta da molti ricercatori per una fase riabilitativa da infortuni al ginocchio[Devi essere iscritto e connesso per vedere questo link][Devi essere iscritto e connesso per vedere questo link][Devi essere iscritto e connesso per vedere questo link], anche se questo utilizzo è stato da alcuni discusso[Devi essere iscritto e connesso per vedere questo link], e può dipendere dal tipo di trauma articolare[Devi essere iscritto e connesso per vedere questo link]. Le controversie sull'utilità della leg extensioncomunque non riguardano solo l'aspetto traumatico e riabilitativo. Diversi popolari coach e preparatori infatti non hanno espresso pareri positivi riguardo alle potenzialità del macchinario[Devi essere iscritto e connesso per vedere questo link][Devi essere iscritto e connesso per vedere questo link]. Uno dei motivi plausibili secondo alcuni di questi, è che, negli allenamenti mirati alla preparazione atletica, essa non migliora il gesto atletico degli sport praticati[Devi essere iscritto e connesso per vedere questo link](come potrebbero essere lo scatto, il salto, la coordinazione o l'equilibrio). In altri termini la leg extension non darebbe alcun contributo nel migliorare la performance sportiva.[/size]
[/size]
« Quando si cammina o si [esegue lo] squat, il femore (l'osso della coscia) si muove attraverso la tibia (un osso della gamba). Per fare ciò, il corpo deve bilanciare il suo centro di gravità sulla base di appoggio (o con una fase di recupero della posizione), la quale richiede delle azioni di forza concomitante da parte di una varietà di gruppi muscolari. Al contrario, la posizione fissa e stabile imposta dalla leg extensionnon richiede il reclutamento dei numerosi muscoli sinergici che vengono coinvolti nella camminata. In altre parole, a causa dell'azione unidimensionale della leg extension, il cervello può reclutare in maniera sproporzionata i muscoli agonisti [quadricipiti] in relazione agli stabilizzatori e neutralizzatori. Così, questi muscoli più piccoli [stabilizzatori e neutralizzatori] non ricevono l'opportuno allenamento che avrebbero ottenuto con uno squat.[Devi essere iscritto e connesso per vedere questo link] »
(Charles Poliquin)
[size]
Le critiche dei coach sono orientate soprattutto sull'aspetto funzionale, il cui sviluppo dall'esecuzione della leg extension risulta carente poiché il gesto non si avvicina minimamente ai movimenti degli arti inferiori compiuti nella vita reale o nelle prestazioni sportive. Alcune ricerche sembrano dare conferma alle posizioni dei preparatori atletici. Stiene et al. (1996) esaminarono i differenti effetti degli esercizi a catena cinetica aperta (leg extension) con quelli a catena cinetica chiusa (squat) sul picco di forza (peak torque) e sulla capacità funzionale in 23 pazienti con dolore femoro-rotuleo. Tutti i pazienti sono stati sottoposti ad un test su step-up (catena cinetica chiusa e più funzionale nel mondo reale) e su leg extension (catena cinetica aperta e meno funzionale) sul picco di forza. I ricercatori rilevarono che, sebbene entrambi i gruppi avessero ottenuto significativi miglioramenti sul test a catena cinetica aperta, solo il gruppo a catena cinetica chiusa migliorò sul test step-up e, soprattutto, migliorò lo stato funzionale percepito[Devi essere iscritto e connesso per vedere questo link]. In altre parole, un allenamento a catena cinetica chiusa migliora la prestazione sia sugli esercizi a catena aperta che a catena chiusa, sia la capacità funzionale, ma l'allenamento a catena cinetica aperta (leg extension) migliora solo la prestazione sulla catena aperta, senza influire sulla catena chiusa o sulla capacità funzionale.[/size][/size]
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Lun 10 Nov 2014 - 6:51
Sindrome femoro rotulea
[size=14] La sindrome femoro-rotulea è un disturbo che coinvolge l’articolazione tra femore e rotula, è caratterizzata da iperpressione della patella verso l’esterno o l’interno, cioè la rotula non è allineata.
Durante la flessione del ginocchio, la rotula scorre su un canale compreso tra i due condili femorali che si adatta alla forma della patella, in questo modo il movimento avviene in maniera fluida e indolore, con il minimo attrito possibile.[/size]
Un alterazione anatomica (come la tibia ruotata o un eccessivo valgismo) possono modificare la biomeccanica dell’articolazione, la conseguenza è che il paziente è predisposto alla sindrome femoro rotulea.
In questa patologia la rotula è spostata esternamente rispetto alla sua zona anatomica e durante il movimento striscia contro un condilo femorale con notevole attrito.
Tra i pazienti che si presentano in ambulatorio con fastidio al ginocchio, il 25% circa soffre di questa patologia.
La sindrome femoro rotulea può essere unilaterale, ma spesso è bilaterale (colpisce entrambe le ginocchia).

Colpisce soprattutto le [size=14]femmine e gli sportivi, in particolare saltatori e corridori che soraccaricano l’articolazione con le flessioni ripetute del ginocchio.[/size]

Quali sono le cause dalla sindrome femoro rotulea?
Questa sindrome può essere causata da alterazioni ossee,[Devi essere iscritto e connesso per vedere questo link] oppure da retrazione o lassità dei legamenti, in quest’ultimo caso si parla di iperpressione rotulea.
Il [Devi essere iscritto e connesso per vedere questo link] da sindrome femoro-rotulea è dovuto all’[Devi essere iscritto e connesso per vedere questo link] della cartilagine articolare tra le due ossa, qui ha uno spessore di circa 5/6 millimetri.
Questo malallineamento può essere causato da diversi fattori:
[/size]
1.            Intrarotazione femorale o rotazione esterna della tibia.
2.            Ginocchio valgo.
3.            Aplasia dei condili femorali, presupposto per la sublussazione della rotula.
4.            Displasia o ipoplasia rotulea.
5.            Alterazioni della forma della rotula.
6.            Piede pronato.
7.            Angolo “Q” (cioè l’angolo tra due linee immaginarie tracciate: la prima dalla spina iliaca antero-superiore verso il centro della patella e la seconda dal centro della patella al tubercolo tibiale.) superiore ai 10° nei maschi e 15° nelle femmine.
8.            Traumi diretti o indiretti.
9.            [Devi essere iscritto e connesso per vedere questo link] Vasto Mediale rispetto al Vasto Laterale
10.        Retrazione della bendelletta Ileo-Tibiale, del Bicipite Femorale o del Legamento Alare esterno.
 Quali sono i sintomi della sindrome femoro rotulea?
Il sintomo più importante e sempre presente è il [Devi essere iscritto e connesso per vedere questo link] tra la rotula e il femore, soprattutto nella zona mediale del ginocchio.
I sintomi si sentono:

·                     Durante la flessione,
·                     Quando il paziente si alza dopo essere stato parecchio tempo seduto,
·                     Il movimento può causare crepitii articolari (ginocchio che scricchiola).
In certi casi si può vedere il [Devi essere iscritto e connesso per vedere questo link], cioé l’infiammazione delle strutture posteriori e superiori delal patella:[Devi essere iscritto e connesso per vedere questo link] sinoviale, tessuto adiposo.
Il dolore riferito si può avvertire anche lungo la coscia.
Alcuni pazienti che non effettuano subito le terapie possono sviluppare la [Devi essere iscritto e connesso per vedere questo link] e limitazione articolare oltre alla debolezza del quadricipite.
Non ci sono sintomi a riposo, ma la posizione seduta è spesso dolorosa.
Di solito, la corsa è uno degli sport che provoca più dolore.
Il ciclismo può dare fastidio perché in bicicletta il ginocchio deve piegare oltre i 90°.
[/size]
 
Diagnosi dalla sindrome femoro rotulea
È necessario che la diagnosi sia fatta da un medico specialista che dopo aver controllato la storia clinica, preme sul ginocchio cercando l’esatta localizzazione del [Devi essere iscritto e connesso per vedere questo link].
La diagnosi differenziale serve per distinguere questa sindrome dalla [Devi essere iscritto e connesso per vedere questo link] e dalla [Devi essere iscritto e connesso per vedere questo link]-condormalacia.
Un’attenta osservazione del ginocchio mentre si piega potrebbe mostrare uno spostamento laterale della patella.
Si mettono a confronto l’arto sano con quello malato per vedere eventuali differenze in piedi o mentre si cammina.
Successivamente il medico esegue il test di compressione, cioè preme sulla rotula mentre il ginocchio passa dalla posizione di massima estensione a quella di massima flessione possibile, il test è positivo quando si avvertono rumori tipo scrosci articolari o dolore, quadro compatibile con l’usura cartilaginea.
Se il paziente avverte i sintomi durante la flessione o lo stretching del quadricipite è possibile che soffra di sindrome femoro-rotulea, in caso di dubbi lo specialista può prescrivere una lastra laterale con la gamba flessa sulla coscia a diverse angolazioni oppure una risonanza magnetica che evidenzia anche eventuali riduzioni della cartilagine.

Il dolore nella parte posteriore del ginocchio non è provocato dalla sindrome femoro rotulea.
 Cosa fare? Qual’é la terapia più adatta?
Nei casi gravi con lussazione della rotula o con un allineamento scorretto dovuto a malformazioni ossee può essere indicato l’intervento chirurgico in artroscopia, mentre se lo scorrimento più esterno della rotula è provocato solo da uno squilibrio dei tendini e dei muscoli, il trattamento consiste nella fisioterapia e negli esercizi in palestra.
La terapia farmacologica prevede [Devi essere iscritto e connesso per vedere questo link] nell’articolazione del ginocchio, generalmente si effettua un ciclo da 3 sedute.
[Devi essere iscritto e connesso per vedere questo link] si possono prendere per ridurre i sintomi temporaneamente.

Il trattamento che indica lo specialista è personalizzato in base al dolore e alla possibilità di fare gli esercizi di rinforzo muscolare.
Gli obiettivi della terapia sono la riduzione del dolore e dell’infiammazione, il recupero della funzionalità del ginocchio, il riallineamento della rotula, il rinforzo di alcuni muscoli e il ritorno all’attività sportiva per gli atleti.

Nella [size=14]fase acuta bisogna tenere l’arto a riposo evitando gli allenamenti e le attività che riacutizzano il fastidio, si può fare crioterapia e tenere la gamba a riposo per pochi giorni.
Il medico può prescrivere un [Devi essere iscritto e connesso per vedere questo link] che tiene centrata la rotula all’interno della gola intercondiloidea ed eventualmente un bendaggio tipo McConnell, che però non è universalmente ritenuto in grado di mantenere la rotula in asse.
Passati i primi 2/3 giorni sono indicate terapie fisiche per eliminare il dolore e l’infiammazione, a questo scopo i risultati migliori si conseguono con la [Devi essere iscritto e connesso per vedere questo link] e la [Devi essere iscritto e connesso per vedere questo link]®.[/size][/size]
Se il paziente non può piegare il ginocchio a causa del dolore, è consigliata una terapia di mantenimento del tono e trofismo dei muscoli che agiscono sull’articolazione dell’anca e della caviglia oltre a tutto l’arto inferiore sano.
 
[Devi essere iscritto e connesso per vedere questo link] per la sindrome femoro-rotulea: Azione: stabilizzante. Forma: Una striscia ad ”I”. Lunghezza: 15cm. Posizionare il ginocchio a 20-30° di flessione e ancorare la porzione centrale del nastro sul margine esterno della rotula. Applicare gli estremi del nastro con tensione 25-50% passando sopra e sotto alla rotula, verso la parte interna del ginocchio.
In alternativa al taping, la [Devi essere iscritto e connesso per vedere questo link] può tenere la rotula nella sua posizione, ma non è sempre tollerata dal paziente.
[Devi essere iscritto e connesso per vedere questo link] possono aiutare perché migliorano l’allineamento delle caviglie e delle ginocchia.

Appena il paziente è in grado di eseguire gli esercizi in palestra si inizia un programma di [size=14]allungamento dei muscoli esterni e il rinforzo muscolare del Vasto Mediale obliquo.
Dopo un adeguato riscaldamento si inizia lo stretching del polpaccio (gastrocnemio e soleo) perché una retrazione di questo causa il piede pronato e peggiora il quadro clinico.
Se la pronazione del piede è la causa della sindrome femoro-rotulea l’ortopedico prescriverà un plantare o una scarpa adatta.
[/size]
Tra le cure per la sindrome femoro rotulea, si consiglia lo [size=14]stretching dei muscoli ischio-crurali, del tensore della fascia lata e della benderella ileo-tibiale.
Il paziente o il terapista allunga anche il retinacolo esterno e il legamento alare laterale che “tirano” la patella fuori dal suo spazio anatomico, si tiene premuta la rotula verso l’interno.
[/size]
Il [size=14]rinforzo muscolare è la parte più importante del trattamento perché uno squilibrio tra i muscoli del quadricipite è il fattore principale di iperpressione esterna della rotula.
Per rinforzare solo il vasto mediale senza contrarre il Vasto Laterale è necessario eseguire gli esercizi con delle varianti.
Innanzitutto il ginocchio non si deve piegare molto, il movimento dev’essere compiuto nell’intervallo 0°-30° di flessione, inoltre è necessario contrarre anche i muscoli adduttori della coscia perché così si rilassa il vasto laterale.
[/size]
La [size=14]prima fase della riabilitazione dev’essere fatta con esercizi a catena cinetica chiusa (con il piede in posizione fissa) oppure in modalità isometrica, in piedi, con le ginocchia piegate e con la schiena contro il muro o una fit ball per 20/30 secondi.[/size]
 
.
Si può iniziare subito con la Leg-Press e con il mini squat ricordando sempre di tenere i talloni più vicini delle punte dei piedi.
Il rinforzo muscolare dev’essere fatto con [size=14]tante ripetizioni e un carico non eccessivo
, io generalmente consiglio 20 ripetizioni per ogni serie.
Per tenere gli adduttori della coscia contratti durante gli esercizi consiglio di stringere una palla di gomma tra le ginocchia.
Nella seconda fase è possibile inserire esercizi in catena cinetica aperta, cioè con il piede libero di muoversi durante l’esecuzione, sempre solo l’ultima parte del movimento con la contrazione degli adduttori e con il piede supinato.
L’esercizio tipico che si esegue in palestra è la leg-extension con i pesi o con un elastico che ha il pregio di diventare più duro proprio negli ultimi gradi del movimento.
[/size]
Alcuni autori consigliano di [size=14]piegare il busto in avanti per escludere anche il muscolo retto femorale, in modo da utilizzare ancora più selettivamente il VM, io preferisco evitarlo per non causare o aggravare il [Devi essere iscritto e connesso per vedere questo link].
Alcuni ortopedici prescrivono esercizi di tipo propriocettivo sulle tavolette basculanti per rinforzare il vasto mediale.
[/size]
 
Quali sono i tempi per il ritorno allo sport? E per la guarigione completa?
 
Premesso che non si può stabilire una prognosi valida per tutti perché ogni paziente risponde in maniera diversa alla terapia, per i pazienti che non si devono operare, generalmente dovrebbero essere necessari circa due mesi per eliminare il dolore e ritornare alle gare, ma bisognerà continuare a rinforzare i muscoli per evitare recidive.
Per ritornare alle normali attività con poco o nessun dolore, se non eravamo in presenza di limitazione articolare, i tempi di recupero sono di due settimane nelle quali si svolge un ciclo di fisioterapia strumentale mirata.
Nel caso in cui il paziente non riesca a piegare il ginocchio nemmeno a 90°, bisogna aspettare più tempo.

Generalmente il nuoto è permesso, ma lo stile a rana è da evitare.
 
 
ine;"��od�`< trong> è possibile inserire esercizi in catena cinetica aperta, cioè con il piede libero di muoversi durante l’esecuzione, sempre solo l’ultima parte del movimento con la contrazione degli adduttori e con il piede supinato.
L’esercizio tipico che si esegue in palestra è la leg-extension con i pesi o con un elastico che ha il pregio di diventare più duro proprio negli ultimi gradi del movimento.

Alcuni autori consigliano di piegare il busto in avanti per escludere anche il muscolo retto femorale, in modo da utilizzare ancora più selettivamente il VM, io preferisco evitarlo per non causare o aggravare il [Devi essere iscritto e connesso per vedere questo link].
Alcuni ortopedici prescrivono esercizi di tipo propriocettivo sulle tavolette basculanti per rinforzare il vasto mediale.

 
[size=16]Quali sono i tempi per il ritorno allo sport? E per la guarigione completa?[/size]
Esercizi da palestra per il tennis - Pagina 4 Leg-extension-con-elastici-per-vasto-mediale1-249x300
Leg extension con elastico
Premesso che non si può stabilire una prognosi valida per tutti perché ogni paziente risponde in maniera diversa alla terapia, per i pazienti che non si devono operare, generalmente dovrebbero essere necessari circa due mesi per eliminare il dolore e ritornare alle gare, ma bisognerà continuare a rinforzare i muscoli per evitare recidive.
Per ritornare alle normali attività con poco o nessun dolore, se non eravamo in presenza di limitazione articolare, i tempi di recupero sono di due settimane nelle quali si svolge un ciclo di fisioterapia strumentale mirata.
Nel caso in cui il paziente non riesca a piegare il ginocchio nemmeno a 90°, bisogna aspettare più tempo.

Generalmente il nuoto è permesso, ma lo stile a rana è da evitare.
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Esercizi da palestra per il tennis - Pagina 4 Empty Re: Esercizi da palestra per il tennis

Lun 10 Nov 2014 - 6:57
Comunque sia qualunque esercizio o pratica sportiva se usate male faranno sempre male. Ci deve essere sempre indicazione per esercizio con scopo ben preciso. Io lo faccio per vecchio problema a collaterale posteriore ginocchio sx, mia moglie per evitare  dislocazione della rotula, ma di sicuro non è sostituibile allo squat perchè è  una cosa completamente e totalmente diversa. Non si discute su pratica di un esercizio ma sull'indicazione: il leg extension nel tennis non serve tranne se non ci sia indicazione precisa per rinforzare, curare o riabilitare nelle misure giuste e facendosi sempre seguire da uno specialista. SEMPRE!!!!
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Esercizi da palestra per il tennis - Pagina 4 Empty Re: Esercizi da palestra per il tennis

Lun 10 Nov 2014 - 8:14
[Devi essere iscritto e connesso per vedere questo link] ha scritto:
, curare o riabilitare nelle misure giuste e facendosi sempre seguire da uno specialista. SEMPRE!!!!

Fuori dubbio.
Dove ci sta patologia, è OBBLIGATORIO lo specialista...


Ma siamo leggermente OFF TOPIC: si parlava degli esercizi utili al tennis.

Io sostenevo che il leg extension, in questo caso, non serve praticamente a nulla.

E ne sono assolutamente convinto (e sono in ottima compagnia)...

Perchè sprecare tempo in un esercizio IMPRODUTTIVO e potenzialmente dannoso?

Perchè non eseguire l'esercizio più funzionale e completo che esista, lo squat?

Non è necessario caricare tonnellate sulla schiena, con lo squat, per averne benefici!

Faccio squat pesanti da quasi 25 anni (ora ne ho 52 e faccio 12 ripetizioni con 120 kg, senza cinture e fasce per ginocchia).

Non ho MAI, ripeto MAI avuto il minimo infortunio su un campo da tennis (eccetto una distorsione alla caviglia, su campo bagnato)...

Non ho dolori o dolorini di nessun genere... nonostante io pratichi un tennis "operaio" che sollecita il mio fisico moltissimo.
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Lun 10 Nov 2014 - 8:19
ANALISI accurata del LEG EXTENTION
.28 settembre 2010 alle ore 5.30

Esaminiamo il leg extension



IL LEG EXTENSION È UN ESERCIZIO PERICOLOSO e danneggia articolazione del ginocchio e suoi annessi perché si esegue su una macchina (la leg extension, appunto) dove il centro di rotazione della macchina non coincide col centro di rotazione fisiologico dell’articolazione
. Si creano, pertanto, le condizioni negative e distruttive di cui sopra.Per il leg extension è ancora peggio perché il centro di rotazione fisiologico del ginocchio non è fisso. Nella sua estensione il ginocchio combina un movimento di rotolamento con uno di scivolamento che diventa sempre più progressivo. Il ginocchio ha un moto roto-traslatorio. Il centro di rotazione fisiologico varia ogni istante!



IL LEG EXTENSION È UN ESERCIZIO PERICOLOSO e daneggia LCA(Legamento Crociato Anteriore) e menischi perché l’azione del quadricipite produce una forza che, oltre ad estendere la gamba sulla coscia, ha un effetto lussante verso l’avanti della tibia rispetto al femore (la tibia tende a sfilarsi dal femore) provocando pericolose e lesive tensioni sul LCA e sui menischi che sono caricati, di conseguenza, in modo squilibrato.Questo perché tale movimento,  che avviene in catena cinetica aperta, non permette la co-contrazione quadricipite-ischiocrurali.In questo esercizio, infatti, i muscoli ischio-crurali, biomeccanicamente predisposti per limitare la tendenza dell’effetto lussante sulla tibia dovuta all'azione del quadricipite, sono rilassati. Inoltre, per il fatto che ilLegamento Crociato Anteriore ha un decorso anatomico obliquo, la sua reazione non agisce sullo stesso piano della forza lussante.

La reazione del LCA, pertanto, crea una aggiuntiva forza parassita indotta che agisce su un piano perpendicolare al piano della traiettoria imposta dal leg extension con effetti lussanti aggiuntivi anche su quest’ultimo piano. La sommatoria delle azioni lussanti tendono a far lavorare “fuorisolco” i capi articolari distruggendo menischi e cartilagine articolare.
(mia nota: avete capito perchè i calciatori, a fine carriera, hanno le ginocchia a pezzi?)





IL LEG EXTENSION È UN ESERCIZIO PERICOLOSO e danneggia lacartilaggine patellare perché il quadricipite contraendosi in queste condizioni si tira indietro la patella sopra il femore dove forze di compressione concentrate ed in aumento danneggiano il tessuto connettivo ed i legamenti che sostengono la giuntura di ginocchio. In particolare, danneggia la cartilagine sul retro della patella, nella sua zona più sottile
. Infatti, nel leg extension, la massima tensione sul ginocchio si ha quando sta per terminare l’estensione, proprio quando la superficie di contatto tra patella e femore è minima e il punto di contatto coincide con la zona centrale della patella dove più sottile è lo spessore della cartilagine. Le camme applicate alla macchina non risolvono il problema. In quel punto la tensione è sempre massima!



IL LEG EXTENSION È UN ESERCIZIO PERICOLOSO e crea instabilità perché stando seduti sulla macchina leforze di compressione che garantiscono una perfetta e stabile aderenza  tra il femore e la tibia sono praticamente inesistenti. Per questo i capi articolari tendono ad essere distanziati tra loro creando presupposti per aumentare il mal allineamento tra rotula, troclea femorale e faccette tibiali con conseguente drastico aumento dei danni di cui sopra.
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Lun 10 Nov 2014 - 8:24
Ci sono 3 cose per le quali, quando parlo... so cosa dico:

1. Racchette e customizzazioni
2. Allenamento con i pesi e fisiologia dell'esercizio
3. Volo su aeroplani ed elicotteri

OPS! mi dimenticavo il quarto argomento... pig
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Lun 10 Nov 2014 - 8:27
Sonny Liston ha scritto:



IL LEG EXTENSION È UN ESERCIZIO PERICOLOSO e danneggia articolazione del ginocchio e suoi annessi perché si esegue su una macchina (la leg extension, appunto) dove il centro di rotazione della macchina non coincide col centro di rotazione fisiologico dell’articolazione
. Si creano, pertanto, le condizioni negative e distruttive di cui sopra.Per il leg extension è ancora peggio perché il centro di rotazione fisiologico del ginocchio non è fisso. Nella sua estensione il ginocchio combina un movimento di rotolamento con uno di scivolamento che diventa sempre più progressivo. Il ginocchio ha un moto roto-traslatorio. Il centro di rotazione fisiologico varia ogni istante!



IL LEG EXTENSION È UN ESERCIZIO PERICOLOSO e daneggia LCA(Legamento Crociato Anteriore) e menischi perché  l’azione del quadricipite produce una forza che, oltre ad estendere la gamba sulla coscia, ha un effetto lussante verso l’avanti della tibia rispetto al femore (la tibia tende a sfilarsi dal femore) provocando pericolose e lesive tensioni  sul LCA e sui menischi che sono caricati, di conseguenza, in modo squilibrato.Questo perché tale movimento,  che avviene in catena cinetica aperta, non permette la co-contrazione quadricipite-ischiocrurali.In questo esercizio, infatti, i muscoli ischio-crurali, biomeccanicamente predisposti per limitare la tendenza dell’effetto lussante sulla tibia dovuta all'azione del quadricipite, sono rilassati. Inoltre, per il fatto che ilLegamento Crociato Anteriore ha un decorso anatomico obliquo, la sua reazione non agisce sullo stesso piano della forza lussante.

La reazione del LCA, pertanto, crea una aggiuntiva forza parassita indotta che  agisce su un piano perpendicolare al piano della traiettoria imposta dal leg extension con effetti lussanti aggiuntivi anche su quest’ultimo piano. La sommatoria delle azioni lussanti tendono a far lavorare “fuorisolco” i capi articolari distruggendo menischi e cartilagine articolare.
(mia nota: avete capito perchè i calciatori, a fine carriera, hanno le ginocchia a pezzi?)





IL LEG EXTENSION È UN ESERCIZIO PERICOLOSO e danneggia lacartilaggine patellare  perché il quadricipite contraendosi in queste condizioni si tira indietro la patella sopra il femore dove forze di compressione concentrate ed in aumento danneggiano il tessuto connettivo ed i legamenti che sostengono la giuntura di ginocchio. In particolare, danneggia la cartilagine sul retro della patella, nella sua zona più sottile
. Infatti, nel leg extension, la massima tensione sul ginocchio si ha quando sta per terminare l’estensione, proprio quando la superficie di contatto tra patella e femore è minima e il punto di contatto coincide con la zona centrale della patella dove più sottile è lo spessore della cartilagine. Le camme applicate alla macchina non risolvono il problema. In quel punto la tensione è sempre massima!



IL LEG EXTENSION È UN ESERCIZIO PERICOLOSO e crea instabilità perché stando seduti sulla macchina leforze di compressione che garantiscono una perfetta e stabile aderenza  tra il femore e la tibia sono praticamente inesistenti. Per questo i capi articolari tendono ad essere distanziati tra loro creando presupposti per aumentare il mal allineamento tra rotula, troclea femorale e faccette tibiali con conseguente drastico aumento dei danni di cui sopra.


   @MISTERROVESCIO:

Lascia perdere questo esercizio del caxxo, metti il bilancere sulla schiena e... SQUATTA!
   
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Lun 10 Nov 2014 - 11:38
Sonny mi sta facendo venire la passione per la palestra.
Non bastava la racchettie, ora la palestrite!
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Lun 10 Nov 2014 - 11:39
chiros ha scritto:Sonny mi sta facendo venire la passione per la palestra.
Non bastava la racchettie, ora la palestrite!

Okkio... che è un morbo! Rolling Eyes
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Lun 10 Nov 2014 - 13:11
questo thread mi interessa, mi sono iscritto anche in palestra, c'ha anche le macchine, meglio usare quelle oppure bilanciere sulla schiena e squottare?? Smile
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Lun 10 Nov 2014 - 13:13
Adolfo ha scritto:questo thread mi interessa, mi sono iscritto anche in palestra, c'ha anche le macchine, meglio usare quelle oppure bilanciere sulla schiena e squottare?? Smile

Meglio sempre bilancere, a patto di fare l'esercizio in maniera corretta.
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Lun 10 Nov 2014 - 13:27


OPS! mi dimenticavo il quarto argomento... pig
Very Happy Smile

Comunque concordo sul fatto che la palestrite e' pericolosa perché crea dipendenza . Io più mi alleno e più mi viene voglia di farlo , mi devo quasi fermare da solo . 
L'unico scoglio e' l'inizio dove di solito si ha tanta voglia di raggiungere un obiettivo e non appena ci si accorge che si fatica , si smette .  Il mio consiglio e '
Iniziare gradualmente senza faticare eccessivamente , aggiungendo ad ogni seduta qualcosina in più . Se si riescono a superare 3 mesi di adattamento ( chiamiamo lo così ) e' fatta , cominci a vedere risultati sia sul campo che sul tuo corpo e sei ancora più determinato , ma non è una determinazione diciamo a breve termine . Chi supera 3 mesi , secondo me riesce a maturare mentalmente che deve lavorare per un futuro a medio termine non per il domani. 
Es: voglio perdere peso !!
Parto con tanta voglia e propositi.
Primo allenamento : deciso di strafare e fatico molto .
Maturo che non ce la farò mai e abbattendomi su me stesso lascio perdere ancor prima di iniziare.

2 ipotesi consigliata .
Parti con voglia ma preferisco moderar la e non strafare 
Faccio tutto con calma 
Pianifico il primo allenamento molto breve in modo che non senta molto gli effetti collaterali di  stanchezza e cerco di fare meglio settimana dopo settimana 
. Passati 3 mesi vedrete che avrete raggiunto un' autonomia impressionante , fiato , muscoli , resistenza e finalmente comincerete ad abbinarvi verso il vostro obiettivo . Se vi peserete infatti noterete una diminuzione di peso . 

Quindi sconsiglio : pesarsi ogni giorno ! Avere troppa fretta di fare le cose !

Consiglio invece : pesarsi 1 volta al mese ! Fare una specie di promessa con se stessi con scadenza annua . Concentrarsi ogni volta che ci si allena sull'allenamento stesso e non sul l'obiettivo : i risultati se si lavora arrivano da soli e non sono condizionati dal nostro desiderio ( non esiste la bacchetta magica )

N.b . Se quando vi peserete noterete magari una diminuzione poco significativa o addirittura aumento di peso non preoccuparsi ! La massa muscolare pesa di più di quella grassa quindi vuol dire che state procedendo bene . Quando la mass si sarà stabilizzata e costruita continuerete a bruciare calorie anche se state dormendo e anche se saltare un allenamento  . Cosa che non sarebbe accaduta se non vi foste mai allenati in vita vostra . Quindi maggiori perdite di peso avverranno nei mesi successivi , quasi sicuramente intorno al mese e mezzo successivo. Abbinate il tutto ad una dieta sana( che non vuol dire digiunare o mangiare poco . Ricordate i che chi si allena deve avere un tornaconto di calorie altrimenti non si regge in piede ) e un regime di vita equilibrato e il gioco e' fatto 
Procedete step by step e vedrete che i risultati arriveranno. Siate regolari e costanti
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Lun 10 Nov 2014 - 13:28
Ado tu devi fare pochi carichi e maggiori  ripetizioni veloci . Il fisico ce l'hai,  devi solo definito meglio .
GIANLUINI DICA
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Lun 10 Nov 2014 - 15:34
Squat in forma libera
Affondi saggitali 
Leg extension in isometria
Salto con la corda
Questo è mio allenamento arti inferiori per recuperare esplosività dopo una lesione di 2do grado al bicipite femorale
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Lun 10 Nov 2014 - 15:35
Sonny m'hai convinto...comunque io lo facevo solo ora che ho un problema al ginocchio per poi smetterlo quando  faro'  palestra solo come  complemento al tennis ...diciamo che ora vado in palestra come fisioterapia...pero' leggendo tutti quei cavoli...poi oggi ho fatto leg extension 20 ripetizioni con 20 kg x 3 serie...bhe' sinceramente nonostante il basso carico ho sentito un po' di dolore...poi ho fatto lo squat 20 rip x 3 serie solo con bilancere di 20 kg sulle spalle...ho finito a fatica le serie ma nessun dolore...nel dubbio lo lascio sto leg extension ,magari faccio squat e leg press...CONTENTO SONNY ? Smile
Comunque io direi che i calciatori a 40 anni hanno le gambe di 70 proprio x lo sport che praticano,molto lesivo x le gambe e non solo x il leg extension...
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Lun 10 Nov 2014 - 15:38
Oh comunque vi devo ringraziare...ora mi sono fatto una cultura su leg extension e squat da fare invidia a fisioterapisti e istrutturi di palestra!!!!!
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Lun 10 Nov 2014 - 16:23
Sonny Liston ha scritto:Ci sono 3 cose per le quali, quando parlo... so cosa dico:

1. Racchette e customizzazioni
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che pero' ormai avrai dimenticato  Very Happy
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Lun 10 Nov 2014 - 16:35
ragazzi,scusate eh,senza nulla togliere a chi ne capisce qualcosa.....consultare un professionista del settore(preparatore atletico di tennisti sarebbe la cosa migliore) per cose cosi' delicate nn sarebbe meglio?il fai da te non e' sempre la cosa migliore,anzi.....ok i consigli,ma per una cosa piu' sicura e completa la vedo come soluzione migliore
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