Epicondilite, quello che in Italia non dicono...
- letyoursoulNuovo arrivato
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Epicondilite, quello che in Italia non dicono...
Seguite il link, è in francese, ma molto, molto interessante per chi soffre di questa patologia.
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Se qualcuno è interessato e non capisce il francese posso tradurre.
In estrema sintesi:
- l'epicondilite è una malattia professionale in crescita che causa un grave danno all'economia dei paesi industrializzati;
- dall'analisi di tutte le fonti scientifiche pubblicate non esiste una vera e propria cura accertata!;
- non è necessario fare esami strumentali per diagnosticare l'epicondilite (RM, RX, Ecografia);
- l'epicondilite passa da sola e dura da 9 a 24 mesi (mediamente 12 mesi);
- non vi sono evidenze scientifiche condivise sul fatto che le terapie possano davvero accorciare i tempi di guarigione;
- le infiltrazioni di cortisone hanno beneficio limitato nel tempo, ma non curano a lungo termine;
- non è sicuro che le terapie fisiche siano efficaci anche se sembra che possano aiutare;
- onde d'urto, laser, tecar e chi più ne ha più ne metta non pare abbiano alcuna efficacia;
- pazienza, riposo, ghiaccio, qualche FANS ogni tanto e ascoltare l'evoluzione della patologia, questi i consigli.
A scrivere e divulgare queste cose sono i cugini Francesi, in particolare sono raccomandazioni dell "observatorie de la médicine générale" che conta più di 1500 medici iscritti. Loro hanno fatto queste raccomandazioni proprio per informare i pazienti (documento scaricabile via internet) e per evitare che la patologia finisca nelle mani dei sancta sanctorum degli specialisti. Avessi letto queste cose 9 mesi fa, non avrei certamente guarito la mia epicondilite ma avrei risparmiato quasi 1.000 euro e soprattutto evitato le chiacchere di tanti.
l’Observatoire [size=9]de la Médecine Générale
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- insideoutFrequentatore
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Re: Epicondilite, quello che in Italia non dicono...
per integrare il thread, magari per essere utile a qualcuno provo a integrare con la mia esperienza...
1) A settembre dopo un'estate di bagordi tennistici, tante ore, tanti telai, arriva la "bestia"; incredibile dopo circa 22 anni di tennis giocato con pochi problemi (due anni prima problemi al polso conseguente stop di circa due mesi), non mi fermo e porto la situazione al limite = fare il rovescio equivaleva a vedere le stelle e non solo, ovviamente mi fermo...e acquisto una Yonex ai 98 (ottima scusa per provare un bel telaio)
2) da settembre a oggi;
2.1) prima fase, quella della barra rossa , della fascia e di alcune sedute fisioterapiche a due mesi dallo stop stavo meglio al punto da provare a rientrare (sindrome da superman) conseguenza 5/6 ore giocate e dolore che ritorna in forma acuta;
2.2) stop totale anche dalla barra; faccio a fasi alterne un pò di tutto: onde d'urto costose e, a mio parere, di scarsa utilità (a circa tre mesi dalla comparsa); tecar,meno costosa e di media utilità (a circa 4/5 mesi dalla comparsa), esercizi di circa 30 minuti prima con bottiglia poi con racchetta simulando il movimento in modo rapido e sciolto;
2.3) a circa sei mesi, inizio marzo, provo a rientrare: il dolore non si presenta in forma acuta mai quando gioco, talvolta nei movimenti di ogni giorno fa male per un istante; dopo l'ora mi massaggio da solo, ormai i punti critici li conosco...abuso della barra rossa e altri esercizi di potenziamento dell'articolazioni superiori
Conclusione parziale:
gioco da circa tre settimane con regolarità (3/4 ore a settimana) tengo le dita incrociate perchè la situazione non si è ancora stabilizzata, sembra in miglioramento. Come letto altrove e anche in questo thread l'approccio con soluzione rapida ha scarsi riscontri, questa infiammazione sembra avere un suo decorso naturale.
La prima fase, la più critica a livello psicologico, visto che tutti cerchiamo di non smettere ci porta a spendere valanghe di soldi, queste risorse temo siano letteralmente gettate al vento...secondo il mio parere i primi 2/3 mesi dovrebbero essere spesi per interessarsi ad altri sport (io personalmente mi sono buttato sul nuoto)
Ho trovato utile in fase di rientro l'uso di un farmaco in forma di schiuma cutanea (non azzardo a scrivere il nome) dopo aver giocato...(o con impacchettamento prima del sonno)
Non ho molto altro da dire, spero di essere stato di qualche utilità, un saluto a tutti.
- marco_dlyNuovo arrivato
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Re: Epicondilite, quello che in Italia non dicono...
Marco
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Re: Epicondilite, quello che in Italia non dicono...
Esperienza, anche nelle tempistiche, che quasi ricalca la tua.insideout ha scritto:Buongiorno,
per integrare il thread, magari per essere utile a qualcuno provo a integrare con la mia esperienza...
1) A settembre dopo un'estate di bagordi tennistici, tante ore, tanti telai, arriva la "bestia"; incredibile dopo circa 22 anni di tennis giocato con pochi problemi (due anni prima problemi al polso conseguente stop di circa due mesi), non mi fermo e porto la situazione al limite = fare il rovescio equivaleva a vedere le stelle e non solo, ovviamente mi fermo...e acquisto una Yonex ai 98 (ottima scusa per provare un bel telaio)
2) da settembre a oggi;
2.1) prima fase, quella della barra rossa , della fascia e di alcune sedute fisioterapiche a due mesi dallo stop stavo meglio al punto da provare a rientrare (sindrome da superman) conseguenza 5/6 ore giocate e dolore che ritorna in forma acuta;
2.2) stop totale anche dalla barra; faccio a fasi alterne un pò di tutto: onde d'urto costose e, a mio parere, di scarsa utilità (a circa tre mesi dalla comparsa); tecar,meno costosa e di media utilità (a circa 4/5 mesi dalla comparsa), esercizi di circa 30 minuti prima con bottiglia poi con racchetta simulando il movimento in modo rapido e sciolto;
2.3) a circa sei mesi, inizio marzo, provo a rientrare: il dolore non si presenta in forma acuta mai quando gioco, talvolta nei movimenti di ogni giorno fa male per un istante; dopo l'ora mi massaggio da solo, ormai i punti critici li conosco...abuso della barra rossa e altri esercizi di potenziamento dell'articolazioni superiori
Conclusione parziale:
gioco da circa tre settimane con regolarità (3/4 ore a settimana) tengo le dita incrociate perchè la situazione non si è ancora stabilizzata, sembra in miglioramento. Come letto altrove e anche in questo thread l'approccio con soluzione rapida ha scarsi riscontri, questa infiammazione sembra avere un suo decorso naturale.
La prima fase, la più critica a livello psicologico, visto che tutti cerchiamo di non smettere ci porta a spendere valanghe di soldi, queste risorse temo siano letteralmente gettate al vento...secondo il mio parere i primi 2/3 mesi dovrebbero essere spesi per interessarsi ad altri sport (io personalmente mi sono buttato sul nuoto)
Ho trovato utile in fase di rientro l'uso di un farmaco in forma di schiuma cutanea (non azzardo a scrivere il nome) dopo aver giocato...(o con impacchettamento prima del sonno)
Non ho molto altro da dire, spero di essere stato di qualche utilità, un saluto a tutti.
Io nuoto da qualche anno, la fisioterapista che mi segue ora (ennesima ) e che mi ha praticato le onde d'urto il mese scorso, mi ha però invitato a sospendere la pratica natatoria.Lo stile libero in particolar modo va' a gravare sulle fasce muscolari e tendinee interessate. Non credo abbia torto.
- foggyFrequentatore
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Re: Epicondilite, quello che in Italia non dicono...
- Giulio MarinoFedelissimo
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Re: Epicondilite, quello che in Italia non dicono...
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Re: Epicondilite, quello che in Italia non dicono...
- foggyFrequentatore
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Re: Epicondilite, quello che in Italia non dicono...
- foggyFrequentatore
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Re: Epicondilite, quello che in Italia non dicono...
- Michele ForniVeterano
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Re: Epicondilite, quello che in Italia non dicono...
- OspiteOspite
Re: Epicondilite, quello che in Italia non dicono...
dalle caratteristiche non sembra propriamente un telaio facile. peso oltre i 320 grammi, piatto 95, inerzia alta e schema corde fitto. la rigidità è bassa, quindi ulteriore penalizzazione alla spinta. la exo rebel 98 credo sia molto più alla portata di tuttiMichele Forni ha scritto:Difficile?? Sicuro?? Non spinge un accipicchiolina ma metti la palla dove vuoi.... Ti perdona pure le steccate!!! Riprovala con un buon multi, dammi retta....
- tispringoUtente attivo
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Re: Epicondilite, quello che in Italia non dicono...
Credo però che sarebbe più saggio rientrare col multi.foggy ha scritto:grazie per le risposte ma io con il multi non riesco a giocare. l'ho provato, ma proprio non mi trovo.
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Re: Epicondilite, quello che in Italia non dicono...
- Michele ForniVeterano
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Re: Epicondilite, quello che in Italia non dicono...
Vabbhè.... Ma un minimo saprà pure giocare a tennis...VANDERGRAF ha scritto:dalle caratteristiche non sembra propriamente un telaio facile. peso oltre i 320 grammi, piatto 95, inerzia alta e schema corde fitto. la rigidità è bassa, quindi ulteriore penalizzazione alla spinta. la exo rebel 98 credo sia molto più alla portata di tuttiMichele Forni ha scritto:Difficile?? Sicuro?? Non spinge un accipicchiolina ma metti la palla dove vuoi.... Ti perdona pure le steccate!!! Riprovala con un buon multi, dammi retta....
- markraptusFrequentatore
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Re: Epicondilite, quello che in Italia non dicono...
Non è un caso infatti se colpisce molte altre categorie di sportivi e lavoratori che non sono soggetti a vibrazioni o shock similari.
Qualche pagina sopra ho letto di un signore che ne ha sofferto quando praticava wind-surf......sport dove si applica molta forza con gli avambracci.
Io per fortuna non ne soffro e sono convinto che dipenda dal gesto che faccio sul dritto.....carico il colpo con la racchetta dietro e la porto avanti distendendo tutto il braccio e non impiego mai i muscoli dell'avambraccio per dar forza alla palla. Tutto qua.
Avete mai sentito dire che un tennista professionista abbia abbandonato per epicondilite? Forse perchè loro eseguono un movimento perfetto mentre noi no.
Che ne pensate?
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Re: Epicondilite, quello che in Italia non dicono...
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Re: Epicondilite, quello che in Italia non dicono...
- moroUtente attivo
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Re: Epicondilite, quello che in Italia non dicono...
- Michele ForniVeterano
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Re: Epicondilite, quello che in Italia non dicono...
- mattiaajduetreVeterano
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Re: Epicondilite, quello che in Italia non dicono...
giusto: che senso ha?
ciao ciao
- OspiteOspite
Re: Epicondilite, quello che in Italia non dicono...
dipende da quanto e come giochi. se giochi più di 4 volte a settimana, sempre, è normale che un periodo di riposo possa far bene, ma vale per qualsiasi cosa della vita. e non ti garantisce comunque di evitare un infortunio, semmai può far rilassare dei tendini e dei muscoli troppo in sovraccarico di stress. il nuoto fa bene in generale, ma per chi è soggetto a indolenzimenti del braccio ci sono appositi esercizi "da tennis" basati soprattutto sull'uso di fasce elastichemoro ha scritto:Un giocatore di B mi ha consigliato di staccare la spina (d'inverno) 2 mesi , e dedicarmi ad un altro sport magari nuoto.Questo per evitare infortuni .Che ne pensate?
- mattiaajduetreVeterano
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Re: Epicondilite, quello che in Italia non dicono...
perché fermarsi? due mesi addirittura poi ...
lavora di elastico per prevenire e gioca per quanto ti divertirai.
ci sta che un seconda ipercaricato, senta il bisogno di " staccare " ogni tanto ma è comunque soggettivo.
buon tennis
- signorspockUtente attivo
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Re: Epicondilite, quello che in Italia non dicono...
rebs ha scritto:la mia esperienza: ho provato la prince con mono non rigido e la situazione non migliorava....passato alla ki15 con multi da controllo e spin(ripcontrol)ho risolto
La mia invece:
provato PK KI15 con ibrido mono/multi: male al gomito
provato PureDrive con multi: no male al gomito
Morale: la racchetta non conta nulla, è solo una questione di corde.
(per il mio gomito, ovviamente)
- keroxNuovo arrivato
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Re: Epicondilite, quello che in Italia non dicono...
Io ho ripreso a giocare dopo 11 anni di inattività ora mi ritrovo a convivere con questo male, dove nei periodi di dolore intenso stacco ma poi piano piano ricomincio a giocare ancora. Non ho intenzione di mollare assolutamente anche se a volte il morale è sotto la suola delle scarpe. Uso una prestige pro dopo averne provate prima di tutte le salse e la scelta è ricaduta su questa Head perchè almeno riesco a divertirmi con le altre il pensiero era "se devo giocare così meglio lasciare perdere".
Ho capito che alla fine le soluzioni al problema è la pazienza, non mollare mettere il ghiaccio e fare esercizi.
Dico la verità vedere che ci sono tante persone che soffrono di questo problema non mi consola ma leggervi mi è un pò di conforta.
Saluti
- Eiffel59Veterano
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Re: Epicondilite, quello che in Italia non dicono...
- onehandjackAssiduo
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Re: Epicondilite, quello che in Italia non dicono...
Io pure inizialmente la pensavo come te (usavo una pure drive) ma credimi alla fine la palla la ributti di là con qualsiasi racchetta, poi se usi una prestige pro non dovresti avere grossi problemi ad adattarti a racchette gentili con il braccio. Io alla fine ho cambiato tutto racchetta e corde ora gioco col multifilo che rompo dopo 6/7 ore, posso giocare anche 3/4 gg filati senza nessun dolore e ti assicuro che fa tutta la differenza del mondo
- keroxNuovo arrivato
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Re: Epicondilite, quello che in Italia non dicono...
In passato ho provato delle pro kennex (non ricordo il modello) ma non mi trovavo per niente... altri suggerimenti?