Giocare "ultradifensivo" può essere considerato spotivamente scorretto?
Giocare "ultradifensivo" può essere considerato spotivamente scorretto?
- DurbansNuovo arrivato
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Giocare "ultradifensivo" può essere considerato spotivamente scorretto?
Per "ultradifensivo" non intendo semplicemente fare il pallettaro (nella categoria ci sono anche quelli ma non solo), ma chi gioca sempre una palla senza peso in totale sicurezza abbastanza profonda e due metri sopra la rete (quindi non facilmente attaccabile), non rischiando mai assolutamente niente e vincendo una partita facendo zero vincenti e con 200 errori dell'avversario.
Vorrei sapere che ne pensate.
- kingkongyVeterano
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Re: Giocare "ultradifensivo" può essere considerato spotivamente scorretto?
E poi avevo un nonno "Ardito" Medaglia d'argento al VM...
- OspiteOspite
Re: Giocare "ultradifensivo" può essere considerato spotivamente scorretto?
kingkongy ha scritto:Solo un po' di "riserva attiva" per 2 anni.
E poi avevo un nonno "Ardito" Medaglia d'argento al VM...
Azzo!
Un "Ardito"
Chapeau!
- VeteranoVeterano
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Re: Giocare "ultradifensivo" può essere considerato spotivamente scorretto?
- kingkongyVeterano
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Re: Giocare "ultradifensivo" può essere considerato spotivamente scorretto?
- Roger66Utente attivo
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Re: Giocare "ultradifensivo" può essere considerato spotivamente scorretto?
zuck ha scritto:Questa discussione è bellissima perché mostra come ognuno di noi, quando scende sul maledetto campo da tennis, si ponga degli obiettivi diversi, ma in sintesi riassumibili in mix in dosi diverse di queste 3 volontà:
- Chi vuole vincere
- Chi vuole migliorare
- Chi vuole divertirsi
A seconda che a prevalere sia una di queste tre scuole di pensiero si avranno diversi tipi di giocatore.
1) chi vuole divertirsi non può migliorare ed è meglio che eviti tornei,partite,tornei sociali.
2) Chi vuole migliorare deve fare tornei,migliorando inizia a vincere,se vinci aumenti la fiducia,migliori e ti diverti pure (chi non si diverte se vince è solo un BUGIARDO )
zuck ha scritto:Io ne ho 44/45 e la competizione mi piace tantissimo (tanto che non mi piace fare palleggi per migliorare) ma della competizione mi piace soprattutto l'adrenalina che ti si sprigiona dentro e il fatto che, volente o nolente, solo con il confronto con gli altri si possono misurare le proprie capacità. Ma nonostante tutto mi piace divertirmi più che migliorare e all'ultimo posto metto vincere perché vincere senza divertirmi o migliorare il mio gioco non mi va affatto.
E a testimonianza posso portare tutte le volte che ho vinto giocando male, ero molto più arrabbiato di quando ho perso giocando il mio miglior tennis (accostare me alla frase miglior tennis mi fa sogghignare ).
E penso che molti siano così come me. Mentre ci sono altri che sono soddisfatti solo quando vincono (e li compatisco) oppure altri ancora che hanno come obiettivo il miglioramento (e io mi stresserei troppo)
quelle 4 cose evidenziate sono contraddizioni secondo me ,rileggiti perchè non è chiarissimo
come dicevo sopra va benissimo se uno gioca solo per divertirsi,basta che non si lamenti poi se perde dai pallettari
Sonny Liston ha scritto:zuck ha scritto:
E penso che molti siano così come me. Mentre ci sono altri che sono soddisfatti solo quando vincono (e li compatisco)
Vedi, Zuk. questa frase potrebbe dare adito "cattive interpretazioni".
Io, per esempio, sono un rude militare... e DA SEMPRE sono abituato a ragionare per "TASK".
Se io entro in campo, e si gioca una PARTITA con i PUNTI... il mio TASK è vincere la partita.
Altrimenti, mi metterei tranquillamente a palleggiare.
Se perdo, giocando bene, posso essere anche soddisfatto (ed è capitato), ma non ho raggiunto "il task".
La partita di tennis è la rappresentazione simbolica di un duello: uno vince, l'altro muore.
Ce lo abbiamo scritto nel DNA, Zuk, da migliaia di anni.
Se il mio avversario mi "uccide" a forza di lob, importa poco: perché MI HA UCCISO.
Spero di aver reso con questa metafora (esagerata) l'idea.
quoto e concordo con mister Sonny
- ZiryabVeterano
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Re: Giocare "ultradifensivo" può essere considerato spotivamente scorretto?
Come non straquotarti?!?!zuck ha scritto:Questa discussione è bellissima perché mostra come ognuno di noi, quando scende sul maledetto campo da tennis, si ponga degli obiettivi diversi, ma in sintesi riassumibili in mix in dosi diverse di queste 3 volontà:
- Chi vuole vincere
- Chi vuole migliorare
- Chi vuole divertirsi
A seconda che a prevalere sia una di queste tre scuole di pensiero si avranno diversi tipi di giocatore.
Per me al primo posto c'è imparare, al secondo divertirmi e al terzo ovviamente vincere.
- ZiryabVeterano
- Numero di messaggi : 1946
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Re: Giocare "ultradifensivo" può essere considerato spotivamente scorretto?
Divertirsi è fondamentale per un pro, figuriamoci per le pippe come noi.Roger66 ha scritto:zuck ha scritto:Questa discussione è bellissima perché mostra come ognuno di noi, quando scende sul maledetto campo da tennis, si ponga degli obiettivi diversi, ma in sintesi riassumibili in mix in dosi diverse di queste 3 volontà:
- Chi vuole vincere
- Chi vuole migliorare
- Chi vuole divertirsi
A seconda che a prevalere sia una di queste tre scuole di pensiero si avranno diversi tipi di giocatore.
1) chi vuole divertirsi non può migliorare ed è meglio che eviti tornei,partite,tornei sociali.
2) Chi vuole migliorare deve fare tornei,migliorando inizia a vincere,se vinci aumenti la fiducia,migliori e ti diverti pure (chi non si diverte se vince è solo un BUGIARDO )zuck ha scritto:Io ne ho 44/45 e la competizione mi piace tantissimo (tanto che non mi piace fare palleggi per migliorare) ma della competizione mi piace soprattutto l'adrenalina che ti si sprigiona dentro e il fatto che, volente o nolente, solo con il confronto con gli altri si possono misurare le proprie capacità. Ma nonostante tutto mi piace divertirmi più che migliorare e all'ultimo posto metto vincere perché vincere senza divertirmi o migliorare il mio gioco non mi va affatto.
E a testimonianza posso portare tutte le volte che ho vinto giocando male, ero molto più arrabbiato di quando ho perso giocando il mio miglior tennis (accostare me alla frase miglior tennis mi fa sogghignare ).
E penso che molti siano così come me. Mentre ci sono altri che sono soddisfatti solo quando vincono (e li compatisco) oppure altri ancora che hanno come obiettivo il miglioramento (e io mi stresserei troppo)
quelle 4 cose evidenziate sono contraddizioni secondo me ,rileggiti perchè non è chiarissimo
come dicevo sopra va benissimo se uno gioca solo per divertirsi,basta che non si lamenti poi se perde dai pallettariSonny Liston ha scritto:zuck ha scritto:
E penso che molti siano così come me. Mentre ci sono altri che sono soddisfatti solo quando vincono (e li compatisco)
Vedi, Zuk. questa frase potrebbe dare adito "cattive interpretazioni".
Io, per esempio, sono un rude militare... e DA SEMPRE sono abituato a ragionare per "TASK".
Se io entro in campo, e si gioca una PARTITA con i PUNTI... il mio TASK è vincere la partita.
Altrimenti, mi metterei tranquillamente a palleggiare.
Se perdo, giocando bene, posso essere anche soddisfatto (ed è capitato), ma non ho raggiunto "il task".
La partita di tennis è la rappresentazione simbolica di un duello: uno vince, l'altro muore.
Ce lo abbiamo scritto nel DNA, Zuk, da migliaia di anni.
Se il mio avversario mi "uccide" a forza di lob, importa poco: perché MI HA UCCISO.
Spero di aver reso con questa metafora (esagerata) l'idea.
quoto e concordo con mister Sonny
Chi vuole migliorare non fa tornei, piuttosto si allena; certo anche i tornei ti fanno migliorare ma non nella tecnica bensì nella tenuta mentale e nella gestione della partita.
Se si vuole migliorare il gesto tecnico ci vogliono i cesti e i maestri di tennis.
Riguardo al fatto di vincere o perdere io preferisco perdere giocando bene piuttosto c'è vincere spallettando.
È una questione di atteggiamento mentale me per me non è affatto deto c'è uno che pensa solo a vincere migliori più di uno che pensa solo a divertirsi o a imparare la tecnica.
- OspiteOspite
Re: Giocare "ultradifensivo" può essere considerato spotivamente scorretto?
"A tennis, per vincere NON bisogna divertirsi: occorre giocare sempre il solito, noiosissimo, colpo sicuro"
- zuckFrequentatore
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Re: Giocare "ultradifensivo" può essere considerato spotivamente scorretto?
è chiaro che vincere è meglio di perdere, migliorare è meglio di peggiorare e divertirsi è meglio di annoiarsi ma i tre obiettivi (divertimento, miglioramento e vittoria) non vanno valutati in sé e per sé ma in competizione fra loro:
Esempio: preferisci vincere contro un 13enne con padre che gli urla contro di tutto (true story) o perdere con categoria superiore giocando bene?
Io sceglierei la seconda, ma può darsi che qualcuno sceglierebbe la prima opzione.
Come dice Sonny, dipende dal TASK che ti proponi quando scendi in campo: per Sonny è vincere (ma anche lui, a dispetto del duro che è, ogni tanto ha soddisfazione anche nel perdere), per me no.
Faccio una metafora (ops): a me pare che quelli che pensano solo a vincere siano come quelli che pensano solo a sopravvivere, ci sono invece persone che preferiscono una fine gloriosa e prematura a una vita lunghissima e insulsa.
Mi sa che ho esagerato con la metafora...
- zuckFrequentatore
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Re: Giocare "ultradifensivo" può essere considerato spotivamente scorretto?
Sonny Liston ha scritto:Vic Braden, uno dei migliori allenatori di tennis viventi (ha un'accademia in Florida) scriveva, nel suo insuperato libro di tennis:
"A tennis, per vincere NON bisogna divertirsi: occorre giocare sempre il solito, noiosissimo, colpo sicuro"
Sono d'accordo, infatti prendo certe bastonate!
- OspiteOspite
Re: Giocare "ultradifensivo" può essere considerato spotivamente scorretto?
zuck ha scritto:
Esempio: preferisci vincere contro un 13enne con padre che gli urla contro di tutto (true story) o perdere con categoria superiore giocando bene?
Mi è successo: e mi è piaciuto.
Non tanto vincere, quanto dire al padre urlante: "Sei una emerita TESTA DI CAXXO"!
(verità sacrosanta)
Faccio una metafora (ops): a me pare che quelli che pensano solo a vincere siano come quelli che pensano solo a sopravvivere, ci sono invece persone che preferiscono una fine gloriosa e prematura a una vita lunghissima e insulsa.
Mi sa che ho esagerato con la metafora...
Come metafora... piuttosto "spinta"
- Paolo070Veterano
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Re: Giocare "ultradifensivo" può essere considerato spotivamente scorretto?
zuck ha scritto:Cerco di spiegarmi meglio:
è chiaro che vincere è meglio di perdere, migliorare è meglio di peggiorare e divertirsi è meglio di annoiarsi ma i tre obiettivi (divertimento, miglioramento e vittoria) non vanno valutati in sé e per sé ma in competizione fra loro:
Esempio: preferisci vincere contro un 13enne con padre che gli urla contro di tutto (true story) o perdere con categoria superiore giocando bene?
Io sceglierei la seconda, ma può darsi che qualcuno sceglierebbe la prima opzione.
Come dice Sonny, dipende dal TASK che ti proponi quando scendi in campo: per Sonny è vincere (ma anche lui, a dispetto del duro che è, ogni tanto ha soddisfazione anche nel perdere), per me no.
Faccio una metafora (ops): a me pare che quelli che pensano solo a vincere siano come quelli che pensano solo a sopravvivere, ci sono invece persone che preferiscono una fine gloriosa e prematura a una vita lunghissima e insulsa.
Mi sa che ho esagerato con la metafora...
Zuck non ti capisco. Perchè non divertirsi giocando a tennis per migliorare e vincere le partite ? Io sinceramente non vedo nessun TRADE OFF (ossia contraddizione o correlazione inversa, meglio) tra le tre cose. Intanto ritiro fuori il detto del mio primo (ormai vecchio ma neanche tanto) maestro : IN CAMPO BISOGNA SOFFRIRE. Ce lo faceva scrivere su un foglio in stampatello (come ho scritto io) e portare dietro in torneo con l'ordine di tirarlo fuori ad ogni cambio campo e in ogni momento in cui il gioco si faceva duro. Ma non intendeva una sofferenza cosmica (ah ah ah ) di leopardiana memoria come la intendevo io a 12 ma una "sana sofferenza" di chi ha di fronte un'avversario che è li in campo a cercare di fare la stessa cosa nostra: VINCERE !
E' proprio il rapporto SANO con quella sofferenza che crea la tensione dinamica che ci permette di confrontarci con sano agonismo e di buttare tutto sul piatto per cercare di dare il meglio ed uscire soddisfatti e sicuri di aver dato il massimo. Se hai vinto giocando bene rispetto agli obbiettivi (realistici) che ti eri prefissato benone 10 punti, hai raggiunto il tuo scopo primario (best). Se hai vinto ma senza giocare al meglio (second best) va bene ma.....capire cosa potevi fare meglio e perchè non lo hai fatto. Se hai perso giocando bene perchè il tuo avversario era superiore bene....bravo lui. Cosa posso imparare da questo match ? Cosa posso fare la prossima volta che lo incontro per fare più punti e provare a batterlo ???? Se hai perso con uno che realisticamente valutavi alla tua portata....campanello d'allarme. In cosa non ha funzionato il mio gioco ???? Giornata storta...ci può stare. Errata interpretazione tattica del match ? Può essere. Bravo lui a giocare sui miei punti deboli ? Ok, come posso integrare le mie carenze ? E via discorrendo. Dimmi tu se questo non è miglioramento ???? Divertirsi giocando a tennis secondo me sta prorpio nel trovare appagamento in questo processo di lavoro attento e scrupoloso per cercare di migliorarsi sempre più in ogni aspetto e vincere più partite potendo sfidare avversari sempre più quotati e via discorerndo......
- OspiteOspite
Re: Giocare "ultradifensivo" può essere considerato spotivamente scorretto?
- Paolo070Veterano
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Re: Giocare "ultradifensivo" può essere considerato spotivamente scorretto?
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Re: Giocare "ultradifensivo" può essere considerato spotivamente scorretto?
- Paolo070Veterano
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Re: Giocare "ultradifensivo" può essere considerato spotivamente scorretto?
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Re: Giocare "ultradifensivo" può essere considerato spotivamente scorretto?
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Re: Giocare "ultradifensivo" può essere considerato spotivamente scorretto?
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Re: Giocare "ultradifensivo" può essere considerato spotivamente scorretto?
Posto che, anche a me, piaceva moltissimo il tennis anni '80, con la sua varietà di gioco e di stili...
La palla VIAGGIAVA LA META' DI ORA.
Quindi era più facile esprimere un gioco "di tocco", "di talento" e godere la visione di partite bellissime ed avvincenti.
Salvo RARISSIME ECCEZIONI, oggi questo NON E' PIU' POSSIBILE, per il semplice fatto che, l'enorme velocità degli scambi, del servizio ha modificato il gioco.
E non c'è possibilità di tornare indietro (se non, quella utopica, di modificare e depontenziare gli attrezzi).
Lo stesso lo si può vedere nel calcio: i "Funamboli" (alla Beccalossi) non possono più effettuare le loro giocate estrose: il gioco ha ritmi impressionanti (e dopati) il fattore fisico è preponderante.
Tornando al tennis: se c'è qualcuno che crede che i "robot spara-palle" di oggi non abbiano talento... IMHO, di tennis ne capisce veramente poco.
E, in conclusione, ribadisco che preferivo il tennis degli anni '80: ma non si può tornare indietro.
- OspiteOspite
Re: Giocare "ultradifensivo" può essere considerato spotivamente scorretto?
- OspiteOspite
Re: Giocare "ultradifensivo" può essere considerato spotivamente scorretto?
VANDERGRAF ha scritto:una curiosità: ma che significa sto IMHO che ogni tanto leggo dappertutto ?
In My Humble Opinion (a mio modesto parere)
- Paolo070Veterano
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Re: Giocare "ultradifensivo" può essere considerato spotivamente scorretto?
Sonny Liston ha scritto:Passano i mesi, gli anni... e nel forum si leggono sempre le stesse cose (ovviamente in buona fede...).
Posto che, anche a me, piaceva moltissimo il tennis anni '80, con la sua varietà di gioco e di stili...
La palla VIAGGIAVA LA META' DI ORA.
Quindi era più facile esprimere un gioco "di tocco", "di talento" e godere la visione di partite bellissime ed avvincenti.
Salvo RARISSIME ECCEZIONI, oggi questo NON E' PIU' POSSIBILE, per il semplice fatto che, l'enorme velocità degli scambi, del servizio ha modificato il gioco.
E non c'è possibilità di tornare indietro (se non, quella utopica, di modificare e depontenziare gli attrezzi).
Lo stesso lo si può vedere nel calcio: i "Funamboli" (alla Beccalossi) non possono più effettuare le loro giocate estrose: il gioco ha ritmi impressionanti (e dopati) il fattore fisico è preponderante.
Tornando al tennis: se c'è qualcuno che crede che i "robot spara-palle" di oggi non abbiano talento... IMHO, di tennis ne capisce veramente poco.
E, in conclusione, ribadisco che preferivo il tennis degli anni '80: ma non si può tornare indietro.
PS. I primi 100 giocatori ATP sono tutti pieni di talento ! Solo che oggi prima devi essere un grande atleta (se no dopo l'under 16 se non schianti ti fermi li)...poi un tennista di talento....Però, quello che diceva il mio amico coach, che è poi la sua filosofia di allenamento, è che ogni atleta ha le sue caratteristiche psicofisiche ed è altamente sbagliato creare dei cloni secondo un modello precostituito di giocatore che va di moda, o che viene ritenuto più funzionale (vedi Djokovic al momento) cioè adattare un giocatore che ha determinate caratteristiche fisiche ad un tipo di gioco che non gli è congeniale. Questo porta, alla lunga, effetti devastanti sul fisico. Ogni giocatore giovane ha delle caratteristiche peculiari che se ha delle potenzialità vanno tirate fuori e valorizzate e l'allenamento viene cucito addosso al giocatore sulla base di questo assunto.
- VeteranoVeterano
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Re: Giocare "ultradifensivo" può essere considerato spotivamente scorretto?
Allenare e' molto semplice dipende tutto da chi ti trovi davanti........Paolo070 ha scritto:Sonny Liston ha scritto:Passano i mesi, gli anni... e nel forum si leggono sempre le stesse cose (ovviamente in buona fede...).
Posto che, anche a me, piaceva moltissimo il tennis anni '80, con la sua varietà di gioco e di stili...
La palla VIAGGIAVA LA META' DI ORA.
Quindi era più facile esprimere un gioco "di tocco", "di talento" e godere la visione di partite bellissime ed avvincenti.
Salvo RARISSIME ECCEZIONI, oggi questo NON E' PIU' POSSIBILE, per il semplice fatto che, l'enorme velocità degli scambi, del servizio ha modificato il gioco.
E non c'è possibilità di tornare indietro (se non, quella utopica, di modificare e depontenziare gli attrezzi).
Lo stesso lo si può vedere nel calcio: i "Funamboli" (alla Beccalossi) non possono più effettuare le loro giocate estrose: il gioco ha ritmi impressionanti (e dopati) il fattore fisico è preponderante.
Tornando al tennis: se c'è qualcuno che crede che i "robot spara-palle" di oggi non abbiano talento... IMHO, di tennis ne capisce veramente poco.
E, in conclusione, ribadisco che preferivo il tennis degli anni '80: ma non si può tornare indietro.
PS. I primi 100 giocatori ATP sono tutti pieni di talento ! Solo che oggi prima devi essere un grande atleta (se no dopo l'under 16 se non schianti ti fermi li)...poi un tennista di talento....Però, quello che diceva il mio amico coach, che è poi la sua filosofia di allenamento, è che ogni atleta ha le sue caratteristiche psicofisiche ed è altamente sbagliato creare dei cloni secondo un modello precostituito di giocatore che va di moda, o che viene ritenuto più funzionale (vedi Djokovic al momento) cioè adattare un giocatore che ha determinate caratteristiche fisiche ad un tipo di gioco che non gli è congeniale. Questo porta, alla lunga, effetti devastanti sul fisico. Ogni giocatore giovane ha delle caratteristiche peculiari che se ha delle potenzialità vanno tirate fuori e valorizzate e l'allenamento viene cucito addosso al giocatore sulla base di questo assunto.
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Re: Giocare "ultradifensivo" può essere considerato spotivamente scorretto?
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