Identifica i punti deboli del tuo avversario
- drichichiVeterano
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Identifica i punti deboli del tuo avversario
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Voi come riuscite di solito a "leggere" la partita e "studiare" l'avversario?
Grazie
- framanFedelissimo
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Re: Identifica i punti deboli del tuo avversario
Lo si fa provando palle, e cercando di conseguenza la combinazione da usare, di solito uso i primi tre game, al quarto sono già sulla buona strada, poi adatto la cosa man mano che il gioco prosegue. È comunque qualcosa che si evolve durante tutta la partita.
Non è sufficiente trovare il punto debole, ma la sequenza di colpi necessaria per arrivare al punto debole, e le sequenze di scambi necessari per ottenere vantaggio al momento opportuno dal punto debole.
- drichichiVeterano
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Re: Identifica i punti deboli del tuo avversario
- framanFedelissimo
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Re: Identifica i punti deboli del tuo avversario
Esempio, livello principianti, carenza rovescio, tirerò sempre sul rovescio, identica situazione a livello maggiore, vedo di tirarti due dritti incrociati e ti faccio colpire il rovescio in corsa,
o magari provo variazioni sul rovescio che alcuni giocatori la soffrono di più.
Ma il tutto è esperienza di gioco, non uno schema ben preciso
- drichichiVeterano
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Re: Identifica i punti deboli del tuo avversario
- drichichiVeterano
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Re: Identifica i punti deboli del tuo avversario
- drichichiVeterano
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Re: Identifica i punti deboli del tuo avversario
- AlessandroAmministratore
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Re: Identifica i punti deboli del tuo avversario
Ma c'è un piccolo particolare che secondo me, fa la differenza: abbiamo tutti quella preparazione atletica, esperienza in campo e bravura nell'essere costanti a martellarlo sempre in quel punto? O siamo bravi a capire il punto debole e poi magari abbiamo difficoltà nella costanza e va a finire che ci scoraggiamo, andiamo in panne e andiamo sotto?
- framanFedelissimo
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Re: Identifica i punti deboli del tuo avversario
Ho trovato il tuo punto debole, ancor prima di scendere in campoAlessandro ha scritto:O siamo bravi a capire il punto debole e poi magari abbiamo difficoltà nella costanza e va a finire che ci scoraggiamo, andiamo in panne e andiamo sotto?
Si perché, non necessariamente il punto debole è tecnico
- drichichiVeterano
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Re: Identifica i punti deboli del tuo avversario
Esatto! Se scendi in campo con l'idea già di avere perso beh...framan ha scritto:Ho trovato il tuo punto debole, ancor prima di scendere in campoAlessandro ha scritto:O siamo bravi a capire il punto debole e poi magari abbiamo difficoltà nella costanza e va a finire che ci scoraggiamo, andiamo in panne e andiamo sotto?
Si perché, non necessariamente il punto debole è tecnico
- framanFedelissimo
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Re: Identifica i punti deboli del tuo avversario
E nel caso specifico che strategia adotteresti ?drichichi ha scritto:Esatto! Se scendi in campo con l'idea già di avere perso beh...framan ha scritto:Ho trovato il tuo punto debole, ancor prima di scendere in campoAlessandro ha scritto:O siamo bravi a capire il punto debole e poi magari abbiamo difficoltà nella costanza e va a finire che ci scoraggiamo, andiamo in panne e andiamo sotto?
Si perché, non necessariamente il punto debole è tecnico
- drichichiVeterano
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Re: Identifica i punti deboli del tuo avversario
- framanFedelissimo
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Re: Identifica i punti deboli del tuo avversario
- drichichiVeterano
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Re: Identifica i punti deboli del tuo avversario
- PistolPeteFedelissimo
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Re: Identifica i punti deboli del tuo avversario
Come si muove, come colpisce, se cerca di spostarsi sul dritto anche quando la palla gli va verso il rovescio, se ha voglia di venire a rete a provare le volée, e in quel caso provo a fargli giocare le volée a diverse altezze. Verso la fine del riscaldamento da fondo provo qualche colpo un po' più forte o più complesso, sia per provarlo sia per vedere come lo rimanda. Cerco anche di rispondere a un paio dei suoi servizi oltre a provare i miei.
Insomma alla fine del riscaldamento è meglio essere già scaldati anche "tatticamente".
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Re: Identifica i punti deboli del tuo avversario
Rispetto al palleggio di ris
caldamento occhio....si diciamo che qualcosa si puo' capire ma non piu ' di tanto.....quando si tratta di riscaldamento puoi anche trovare gente che ti butta solo la palla di la senza forzare piu' di tanto ma che poi in partita non ti fa vedere una palla .....
- kingkongyVeterano
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Re: Identifica i punti deboli del tuo avversario
Eh sì, a volte è divertente trovare quello che vuole fare terrorismo psicologico o chi crede di essere una gran volpe...Veterano ha scritto:Bueno l'identificare i punti deboli dell' avversario non sempre e' utile anzi a volte puo' essere controproducente,specialmente insistere a martellare il lato debole,senza cercare di capire come meglio sfruttare questo tipo di debolezza e senza snaturalizzare il nostro tipo di gioco,per spiegarmi meglio il mío gioco deve sempre dominare ed il tutto deve basarsi su quello che so fare io.....poi se ci sonó dei buchi ne gioco avversario ben venga....
Rispetto al palleggio di ris
caldamento occhio....si diciamo che qualcosa si puo' capire ma non piu ' di tanto.....quando si tratta di riscaldamento puoi anche trovare gente che ti butta solo la palla di la senza forzare piu' di tanto ma che poi in partita non ti fa vedere una palla .....
Come dici bene tu, giocare sulle debolezze altrui può rivelarsi pericolosissimo perché significa “distorcere” il proprio gioco, perdere certi automatismi collaudati e stra allenati, non usare schemi di gioco che ci vedono forti e, in ultimo, ancor peggio, “andare fuori palla”, ovvero andare fuori ritmo o fuori timing. Anche perché non stiamo parlando di APT...
COME STAI VECCHIO MIOOOOO????!!!!!
- drichichiVeterano
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Re: Identifica i punti deboli del tuo avversario
GrazieVeterano ha scritto:Bueno l'identificare i punti deboli dell' avversario non sempre e' utile anzi a volte puo' essere controproducente,specialmente insistere a martellare il lato debole,senza cercare di capire come meglio sfruttare questo tipo di debolezza e senza snaturalizzare il nostro tipo di gioco,per spiegarmi meglio il mío gioco deve sempre dominare ed il tutto deve basarsi su quello che so fare io.....poi se ci sonó dei buchi ne gioco avversario ben venga....
Rispetto al palleggio di ris
caldamento occhio....si diciamo che qualcosa si puo' capire ma non piu ' di tanto.....quando si tratta di riscaldamento puoi anche trovare gente che ti butta solo la palla di la senza forzare piu' di tanto ma che poi in partita non ti fa vedere una palla .....
- drichichiVeterano
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Re: Identifica i punti deboli del tuo avversario
E grazie...kingkongy ha scritto:Eh sì, a volte è divertente trovare quello che vuole fare terrorismo psicologico o chi crede di essere una gran volpe...Veterano ha scritto:Bueno l'identificare i punti deboli dell' avversario non sempre e' utile anzi a volte puo' essere controproducente,specialmente insistere a martellare il lato debole,senza cercare di capire come meglio sfruttare questo tipo di debolezza e senza snaturalizzare il nostro tipo di gioco,per spiegarmi meglio il mío gioco deve sempre dominare ed il tutto deve basarsi su quello che so fare io.....poi se ci sonó dei buchi ne gioco avversario ben venga....
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caldamento occhio....si diciamo che qualcosa si puo' capire ma non piu ' di tanto.....quando si tratta di riscaldamento puoi anche trovare gente che ti butta solo la palla di la senza forzare piu' di tanto ma che poi in partita non ti fa vedere una palla .....
Come dici bene tu, giocare sulle debolezze altrui può rivelarsi pericolosissimo perché significa “distorcere” il proprio gioco, perdere certi automatismi collaudati e stra allenati, non usare schemi di gioco che ci vedono forti e, in ultimo, ancor peggio, “andare fuori palla”, ovvero andare fuori ritmo o fuori timing. Anche perché non stiamo parlando di APT...
COME STAI VECCHIO MIOOOOO????!!!!!
- AlessandroAmministratore
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Re: Identifica i punti deboli del tuo avversario
PistolPete ha scritto:Io un buon 50% di analisi dell'avversario lo faccio già nei palleggi di riscaldamento.
Come si muove, come colpisce, se cerca di spostarsi sul dritto anche quando la palla gli va verso il rovescio, se ha voglia di venire a rete a provare le volée, e in quel caso provo a fargli giocare le volée a diverse altezze. Verso la fine del riscaldamento da fondo provo qualche colpo un po' più forte o più complesso, sia per provarlo sia per vedere come lo rimanda. Cerco anche di rispondere a un paio dei suoi servizi oltre a provare i miei.
Insomma alla fine del riscaldamento è meglio essere già scaldati anche "tatticamente".
Io faccio esattamente l'opposto, ovvero: in palleggio non rispondo a tono, provo qualcosa che non faccio spesso e non mi preoccupo troppo di prendere palle più veloci o troppo spiazzate rispetto alla mia posizione.
Illudo il mio avversario e tengo per me i punti deboli
- VeteranoVeterano
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Re: Identifica i punti deboli del tuo avversario
- framanFedelissimo
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Re: Identifica i punti deboli del tuo avversario
Ciao Vet, e bentornatoVeterano ha scritto:Bueno l'identificare i punti deboli dell' avversario non sempre e' utile anzi a volte puo' essere controproducente,specialmente insistere a martellare il lato debole,senza cercare di capire come meglio sfruttare questo tipo di debolezza e senza snaturalizzare il nostro tipo di gioco,per spiegarmi meglio il mío gioco deve sempre dominare ed il tutto deve basarsi su quello che so fare io.....poi se ci sonó dei buchi ne gioco avversario ben venga....
Rispetto al palleggio di ris
caldamento occhio....si diciamo che qualcosa si puo' capire ma non piu ' di tanto.....quando si tratta di riscaldamento puoi anche trovare gente che ti butta solo la palla di la senza forzare piu' di tanto ma che poi in partita non ti fa vedere una palla .....
Quello che dici è giusto, ma come l'hai messo giù può essere mal interpretato.
Sempre va' fatto il proprio gioco, ammesso e non concesso l'avversario te lo lasci fare. Il proprio gioco prevede però un piano A, un piano B ed un piano C. Altrimenti ci frittiamo da soli.
Sulla base del proprio gioco, il punto debole avversario è un punto di riferimento su cui dobbiamo scoprire e applicare una tattica. Il nostro gioco non è una tattica, tattica è un sistema che in quella specifica partita adotto per tentare vincere la partita.
Pensare di vincere una partita usando un gioco che non so' fare è un suicidio, a prescindere dal punto debole avversario.
Si usa una tattica adatta al proprio gioco che sfrutta la debolezza avversaria, sempre si fa questo.
Esempio pratico, Djoko vs Nadal, dei tempi d'oro su campi veloci.
Tipo di gioco di Djoko, si basava sul mantenere ritmo basso e palleggio profondo, questo gli permetteva di mantenersi vicino alla linea per giocare il più possibile d'anticipo.
Debolezza di Nadal, coprire la minor efficenza del rovescio per spostarsi a colpire il dritto in posizione anomala. Debolezza relativa, perché sfruttando le doti atletiche si poteva permettere di rimanere lontano dalla riga e sfruttare la grande potenza del dritto per far punti da li, per cui con quasi tutti i giocatori era un vantaggio.
Ma nel caso di Djoko, capace come pochi di colpire sulla linea in anticipo di rovescio, la tattica diventava rubargli il tempo per minacciargli lo stretto incrociato di rovescio che Nadal recuperava con difficoltà.
Questo cosa comporta ? Che Djoko obbligava Nadal a non scoprire troppo il suo lato del dritto, altrimenti lo metteva in difficoltà rubandogli il tempo col rovescio. Poi in partita, di rovesci così magari se ne vedevano pochi, ma così facendo tagliava la fonte del gioco di Nadal.
Ovvero, basandosi sul proprio gioco, Djoko applicava una tattica per impedire il gioco di Nadal, basandosi su una sua debolezza.
Ovvero, non è che si batte all'impazzata sul punto debole, ma il punto debole è il punto di riferimento per costruire una tattica che lo sfrutti, basandosi sul proprio gioco
- framanFedelissimo
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Re: Identifica i punti deboli del tuo avversario
Il sistema che adottava è lasciargli tranquillamente giocare il pericoloso dritto, giocandogli quasi al centro, ma mai con forza e senza profondità, anticipando sempre il rovescio e se aveva spazio un bel lungolinea, ma solo con spazio.
- kingkongyVeterano
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Re: Identifica i punti deboli del tuo avversario
Così faccio una similitudine con il titolo del post.
La questione, ciclicamente, ritorna sempre sugli stessi punti, ovvero sulla "consapevolezza" del proprio tennis e come la tattica (o ancor di più la strategia) debban fare i conti con la tecnica individuale.
Mi permetto un gioco di parole: la tecnica genera la tattica e non il contrario. E, ancora, si lavora così tanto tecnicamente per arrivare a generare qualcosa di tatticamente accettabile.
Ecco quindi schemi di gioco e sequenze ripetute e ripetute per consolidare il proprio di gioco. Quello che tutti noi consideriamo il nostro "rifugio sicuro" e che per l'avverario è "il nostro gioco". Purtroppo - troppo spesso - i giocatori confondono la tecnica con la tattica: se quel colpo non ce l'hai (tecnicamente), non lo puoi usare. Non te lo puoi inventare. Non è nella routine di colpi, nella sequenza di colpi, nella "situazione" dove hai le percentuali soddisfacenti di riuscita. E se non hai quella tecnica...NON HAI quella tattica.
Pertanto, caro Alex, devi giocare quello che sai fare. L'ATP è un'altro pianeta.
Certo che ti piacerebbe leggere il match con quel distacco da gatto sornione, a leccarti la zampetta e a lisciarti il pelo...ma così non è. Inutile illudersi.
E' proprio "la partita" a chiederti di essere "consapevole", tecnicamente consapevole. Se in allenamento non hai pianto, in partita non puoi ridere. E' il tuo gioco Alex che devi fare. Il riscaldamento è una farsa. Il primo game è il risveglio nel mondo reale. Le partite girano a favore o a sfavore non perché hai "genialmente scoperto" il punto debole avversario... Troppo bello, vero? Le partite si vincono o si perdono perché hai giocato i colpi che hai allenato. Quando "giochi bene", rilassato, con la racchetta che in mano ti sembra una piuma o, se ti piace la definizione, "giochi facile"... è perché non pensi nemmeno a quello che fai...lo fai e basta. E' il tuo cervello che riconosce la palla, i rimbalzo, la velocità, ti fa muovere i piedi e il corpo e ti fa colpire. In pratica "ti ricordi come si fa", è un déjà vu. Wikipidia dice: "insieme di fatti totalmente casuali di cose, animali o persone che entrano in contatto col soggetto, che provocano la sensazione di un'esperienza precedentemente vissuta".
Purtroppo caro Alex, il lavoro del maestro (o coach) è questo: costruire, mattone per mattone, la tua facoltà di scegliere tra tanti ricordi. Ma i ricordi sono quello che hai già fatto e sai fare: è il TUO GIOCO. Tutto il resto sono esattamente il contrario. Quello che Vet, stragiustamente considera pericoloso o controproducente: giocare sui punti deboli dell'avversario. Non ti deve proprio interessare, perché tanto ci arrivi lo stesso a quello che non sa fare. Ci arrivi, tranquillo.
Tante, tante volte si perde con l'alibi di aver cercato il punto debole dell'avversario. Ripeto: sono alibi per autoassolverci. Il tennista è bravissimo in questo: a confessarsi (in campo, con la testa nell'asciugamano). Poi fa penitenza tra una bestemmia e una parolaccia. E infine paga per i propri peccati. Peccati di vanità e arroganza.
Al cancelletto, appoggiato alla rete, c'è il maestro/coach che ti guarda (rassegnato) e ti dice: "...Ma non potevi giocare il tuo gioco anziché farti tutte 'ste pippe mentali???!!!" O, se va bene: "Bravo, finalmente hai giocato alla tua maniera!".
Sono due facce della stessa medaglia. E anche se non c'è il maestro, ci sei tu stesso Alex: la tua coscienza (sporca) te la canterà sul muso la verità. A meno che tu non sia uno psicopatico e sei convinto di essere Federer.
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Re: Identifica i punti deboli del tuo avversario
- Identifica i punti deboli del tuo avversario
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