WTA News 2010

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"WTA News 2010"

UbiTennis 9 giugno 2010

Russia, dov'è finito il dominio?

Negli ultimi anni la Russia ha potuto contare sempre su una o più rappresentati nei tornei che contano. Ultimamente le cose sono cambiate: le tenniste della vecchia guardia hanno subito un calo, mentre le nuove leve non sono all'altezza. Dopo un anno di digiuno si può parlare di crisi.

C'è stato un tempo in cui il vento dell'est soffiava forte, c'è stato un lustro durante il quale la Russia schierava una truppa ben nutrita di tenniste che affollavano i tabelloni, capaci di conquistare tornei importanti e imperversare in massa nelle classifiche. Quel tempo sembra ormai finito, o meglio, la super potenza russa non riesce più a confermare quello status. Non tanto nella quantità ma nella qualità, come dimostra il numero di top 10 e top 100 confrontati con gli anni precedenti.

GIGANTE DI CRISTALLO

Nell'ultimo anno, tra le russe, vincono gli inforuni. Maria Sharapova, la punta di diamante, da un paio di anni è martoriata dai guai fisici. Prima la spalla, che l'ha tenuta lontana per quasi 10 mesi, poi un rientro zoppicante e un nuovo infortunio al gomito che l'ha costretta a saltare più di due mesi in questo 2010.
Elena Dementieva ha subìto un vistoso caso dopo essere partita in quarta, forse troppo in forma per essere solo gennaio. Va dato però atto alla moscovita che nonostante uno strappo muscolare al polpaccio sinistro, e un aiuto consistente dal tabellone, è riuscita ad arrivare in semifinale al Roland Garros, dove però si è dovuta arrendere dopo un set.
Svetlana Kuznetsova, dopo la vittoria di Parigi di 12 mesi fa, non ne ha più infilata mezza. Qui i malanni fisici c'entrano poco, l'unico torneo esente è Miami, quando si è ritirata contro Marion Bartoli per un dolore alla spalla destra. Tutti gli altri (scarsi) risultati raccolti quest'anno sono solo frutto della sua poca forma. Nel 2009 sulla terra rossa aveva fatto sfaceli, quest'anno a malapena è riuscita a vincere due partite di fila, l'uscita dalle top 15 era inevitabile.
Dall'agosto scorso Dinara Safina continua a lottare con un infortunio alla schiena da cui non si è ancora del tutto liberata. In campo è nervosissima, e mancando le vittorie manca inevitabilmente la fiducia. Anche lei, come Svetlana, dopo il Roland Garros è crollata in classifica fino alle 20esima posizione.
Vera Zvonareva è stata vittima di vari infortuni che non le hanno permesso di allenarsi con continuità e riprendere la forma, inoltre la testa è quella che è, insomma non è mai stata un mostro di solidità mentale, e per lei la ripresa sembra davvero lenta e macchinosa.
L'unica che sembrava essere in forma era Nadia Petrova, che quest'anno si era già tolta qualche soddisfazione. Allo slam parigino aveva a portata di mano il rientro nella top ten, se avesse superato la Dementieva, ma anche lei è rimasta vittima di un infortunio che l'ha costretta a finire il quarto di finale praticamente giocando da ferma.
Inoltre mancano i ricambi. Si nutrivano speranze in Alisa Kleybanova e ancora di più in Anastasia Pavlychenkova. Entrambe quest'anno hanno vinto il loro primo titolo nel tour maggiore, Kuala Lumpur e Monterrey, ma ai grandi appuntamenti non hanno ancora colto nessun risultato degno di nota. Ci sono tante giovanissime alle soglie delle prime 100, ma sembra esserci proprio un salto generazionale tra quelle della vecchia guardia e le nuove leve.

COM'E' CAMBIATO LO SCENARIO

Nel 2009 la premiata ditta Kuznetsova-Safina si era spartita quasi l'intera torta dei tornei sul rosso. Quest'anno le vincitrici sono state Henin (Stoccarda), Martinez Sanchez (Roma), Rezai (Madrid), Schiavone (Roland Garros): di una russa nessuna traccia. Inoltre non c'è più la nazione dominante, ma le giocatrici ad aver vinto torneo arrivano da tutte le parti del mondo: Australia, Spagna, Belgio, Romania, Danimarca, Italia, Cina. Niente più bipolarismo USA-Russia, ma un'eterogeneità di tenniste che fa capire come questo sport si sia rapidamente diffuso.

LE CAUSE DELLA CRISI

Sostanzialmente i motivi potrebbero essere due.
La concomitanza di infortuni per la quasi totalità delle top player russe potrebbe essere un caso, oppure no. C'è chi sostiene che le nuove regole Wta non agevolino il compito alle giocatrici, un nuovo calendario propinato dalla Alister come una boccata d'ossigeno è risultato in realtà massacrante. Abbiamo visto tutti come le tenniste siano arrivate quasi tutte mezze rotte al Master di Doha 2009, in questa stagione la situazione è pressoché analoga con l'unica differenza che siamo ancora a metà tragitto. Regole che costringono le giocatrici a giocare tutti i tornei a cui si sono iscritte, pena uno zero in classifica. La regola applicata negli slam, che prevede zero punti per chi lo salta anche con un certificato medico, è stata estesa anche ai tornei mandatory. La stessa Dementieva, quando le è stato chiesto perché avesse scelto il torneo di Roma, non ha dato la solita risposta di elogi alla città che tutti si aspettavano, ma è arrivato un lapidaro: “Siamo obbligate a giocare questi tornei”. Sì, perchè le regole wta prevedono almeno 7 top 10 in un torneo Premier. In poche parole, il calendario è stato alleggerito solo per le giocatrici di seconda fascia, ma per le primissime è più tosto di prima.
Non ci sono più baby campionesse. Il tennis ormai è diventato molto più fisico, e le tenniste sono grandi atlete prima che giocatrici quindi il fisico ha bisogno di più tempo per svilupparsi pienamente. Inoltre la crescita costante del livello medio delle tenniste non permette più nessun calo di tensione o motivazione. Bisogna essere sempre affamate e centrate al 100% per raggiungere certi obiettivi, perché appena si molla la presa subito le avversarie ne approfittano, anche se non sono di primissima fascia. Per reggere la pressione che inevitabilmente grava sulle spalle delle top player, e poterla sostenere a lungo, si ha bisogno di qualche anno per maturare e acquisire sicurezza e consapevolezza per rimanere di più ai vertici.
L'ultimo torneo del grande slam vinto risale al Roland Garros 2009, vinto dalla Kuznetsova in finale sulla Safina. Dal Roland Garros 2004 a Wimbledon 2009 la Russia ha collezionato 5 titoli (3 Sharapova e 2 Kuznetsova), tre finali, e molte semifinali.
Il punto più basso negli slam è stato raggiunto agli Us Open 2009: nessuna russa nei quarti di finale, non accadeva dal Roland Garros 2002 (29 major consecutivi) e questo 2010 non pare ben avviato, ad ora l'unica, magra, soddisfazione è stata la semifinale raggiunta dalla Dementieva a Parigi.
Nelle ultime classifiche (07 giugno 2010) si conta solo una top ten, Elena Dementieva, due top 15 (Petrova) e cinque top 20 (Sharapova, Kuznetsova e Safina).
Se si guardano le classifiche degli ultimi 2 anni, i numeri rimangono costanti nella top 100, ma diminuiscono man mano che ci avvicina alle top player.
A fine 2008 le top 10 russe erano cinque, le top 15 sei e le top 20 sette, le top 50 undici, le top 100 quindici. A fine 2009 le top 10 erano quattro, le top 15 cinque, le top 20 sei, le top 50 dieci, le top 100 quindici.
Insomma, numeri e risultati alla mano, questo è il momento più nero del tennis russo degli ultimi anni, e le prospettive non sembrano rosee.

MaSha e Melanie


secondo "OnTheBaseLine"


Maria Sharapova avrebbe gia' siglato il contratto con Head
(da qui il telaio nero e senza logo sulle corde, utilizzato recentemente da MaSha)


mentre


Melanie Oudin

avrebbe firmato un contratto ufficiale con Wilson, che la legherebbe all' azienda americana sia per
le racchette che per l' abbigliamento.

AP Female Athlete Of The Year 2010


Serena Williams al 4° posto tra le atlete migliori del 2010, nella classifica redatta dai membri dell' Associated Press International (non ostante abbia partecipato a soli 6 tornei).

Serena aveva raggiunto il 1° posto nelle edizioni 2002 e 2009.

Associated Press Female Athlete Of The Year 2010:

1 - Lindsey Vonn, sci (77 voti)

2 - Zenyatta, ippica (33 voti)

3 - Maya Moore, basket (29)

4 - Serena Williams, tennis (14 voti)

5 - Rachel Alexandra, ippica (5 voti)

da MP (n.d.r.)


Henin: "A Melbourne? Non sarò tra le favorite". L'obiettivo è Wimbledon

L’anno scorso era appena tornata alle gare dopo un’assenza di oltre un anno e mezzo e raggiunse subito la finale, cedendo in tre set soltanto di fronte a Serena Williams.
Ai prossimi Australian Open la pantera di Compton non sarà presente, causa infortunio, ma Justine Henin non si sente ancora in grado di competere per il titolo.
La fuoriclasse belga, ferma dallo scorso Wimbledon per un problema al braccio, inizierà la sua preparazione allo Slam di Melbourne sabato a Perth, con la tradizionale Hopman Cup, ma ritiene di non potersi esprimere sui propri livelli, almeno per il momento.

“Sono passati quasi sei mesi dall'infortunio e non posso certo dire di essere al 100 per cento”, ha dichiarato l’ex numero uno del mondo. “Ho lavorato duro per ritornare in forma, dedicando ogni giorno due ore alla riabilitazione. Ci vorranno ancora settimane, però, forse mesi, per rivedermi al meglio. Certo, Serena non parteciperà agli Australian Open e nessuna giocatrice sta davvero dominando, tutte hanno alti e bassi: quindi il pronostico è molto aperto. Ciò nonostante, non credo di essere tra le favorite. Spero di essere al top per giugno e luglio: sarebbe fantastico”. Giugno e luglio: guarda caso, il periodo di Wimbledon, ossia l’unico trofeo Major che manca alla sua affollatissima bacheca…






da TWI (n.d.r.)

Justine Henin:´ Ci vorranno ancora mesi prima che possa tornare al meglio della condizione´



Justine Henin si sbilancia confessando di non essere al cento per cento, mentre si prepara a tornare alla competizioni per la prima volta dopo l'infortunio occorsole ad un gomito a Wimbledon:
"Non mi sento ancora completamente guarita del tutto dal dolore, ma sto andando nella direzione giusta", ha affermato la Henin, parlando ai giornalisti a Perth in vista dell'imminente Hopman Cup.
"Sto lavorando molto duramente e ho passato due ore al giorno per la mia riabilitazione.
Ora posso migliorare giorno dopo giorno, ma ci vorranno probabilmente alcune settimane e forse mesi prima che io possa essere al cento per cento.
Nessuno sta dominando il tennis femminile, ci sono molti alti e bassi.
Nonostante agli Australian Open manchi Serena Williams, non mi considero una delle favorite".
Justine Henin ha conseguito la finale dell'Australian Open della passata edizione, al secondo torneo giocato dopo un'inattività di 18 mesi.

Caroline e Turkish Airlines


Dal 2011 Istanbul sarà la sede del Masters femminile e, proprio in vista di questo evento, nasce l' accordo tra Caroline Wozniacki e Turkish Airlines, la compagnia di bandiera turca.



Tale accordo triennale (da circa 1 milione di US$), prevede che Caro sia il volto della TA sia per le iniziative pubblicitarie che per le PR.

FitNews (n.d.r.)


La stagione di Sara Errani

Stagione senza titoli Wta in singolare ma con molti buoni piazzamenti per Sara Errani
che ha chiuso l’anno quattro posizioni più su in classifica rispetto a dodici mesi fa,
ancora lontano, però, dal suo best ranking.

Il 2010 di Sara comincia con una semifinale ad Hobart, fermata dall’israeliana Peer, poi terzo turno a Melbourne, quarti a Bogota ed ancora terzo turno ad Indian Wells (dove batte la slovacca Cibulkova prima di cedere di misura alla serba Jankovic) e Miami (dove supera la russa Kleybanova prima di arrendersi all’altra russa Zvonareva).

Sulla terra rossa di Marbella centra la sua seconda semifinale stagionale (sconfitta da Flavia Pennetta), poi i quarti a Varsavia, Birmingham e Palermo.
Poche luci nell’estate americana se si esclude New York, dove batte ancora la Kleybanova prima di uscire per mano dell’australiana Stosur. In chiusura di stagione i quarti a Linz, fermata dalla compagna di doppio Roberta Vinci.

La Errani è stata molto regolare anche nei tornei dello Slam, tranne che sulla terra parigina del Roland Garros (sconfitta all’esordio dalla kazaka Shvedova): terzo turno all’Australian Open, fermata dalla belga Wickmayer, terzo turno a Wimbledon, battuta dalla polacca Agnieszka Radwanska, e terzo turno pure agli Us Open, dove elimina Garbin e Kleybanova prima di cedere a “Sam” Stosur.

Ottimo davvero il 2010 di Sara in doppio: tre i trofei messi in bacheca - Barcellona e Marbella, in coppia con Roberta Vinci, e Palermo, insieme ad Alberta Brianti - oltre a due semifinali ed a quattro semifinali.
Chiusura di stagione da protagonista grazie al trionfo con la squadra azzurra in Fed Cup nella finale di San Diego contro gli Stati Uniti: per Sara è il secondo trofeo.

Il 2010 di Sara in pillole

Sara Errani

Ultima classifica Wta: 43
Best ranking Wta: 31 (23/02/2009)
Semifinali: Wta Marbella (- Pennetta), Wta Hobart (- Peer)
Quarti: Wta Linz (- Vinci), Wta Palermo (- Kanepi), Wta Birmingham (- Rezai), Wta Varsavia (- Li Na), Wta Bogota (- Parra-Santonja)
Vittorie: Wta Barcellona e Wta Marbella (con Vinci), Wta Palermo (con Brianti)
Finali Doppio: Wta Mosca (con Martinez Sanchez), Wta Acapulco (con Vinci)
Semifinali Doppio: Wta Linz, Wta ‘s-Hertogenbosch, Wta Monterrey, Wta Hobart (con Vinci)
Piazzamenti negli Slam: 3°t Australian Open (+ Zakopalova, + Makarova, - Wickmayer), 1°t Roland Garros (- Shvedova); 3°t Wimbledon (+ Coin, + Parra-Santonja, - A.Radwanska), 3°t Us Open (+ Garbin, + Kleybanova, - Stosur)
Vittorie da ricordare: Alisa Kleybanova (Wta Miami e Us Open), Zheng (New Haven), Dominika Cibulkova (Wta Indian Wells)

FitNews (n.d.r.)


La stagione di Roberta Vinci


Quinta stagione di fila chiusa abbondantemente tra le top-100 per Roberta Vinci.



In un’annata divisa in due - prima parte (con l’eccezione di Barcellona) da protagonista assoluta in doppio, seconda parte da singolarista vera - la 27enne tarantina ha conquistato sul veloce indoor di Lussemburgo il suo terzo titolo Wta della carriera dopo Bogotà 2007 e Barcellona 2009.
Nella prima parte dell’anno Roberta è stata finalista a Barcellona, stoppata da Francesca Schiavone, ed ha raggiunto il terzo turno sia ad Indian Wells che a Miami. Da settembre in poi ha invece infilato una bella serie di risultati: ha battuto la russa Nadia Petrova e la bulgara Tsvetana Pironkova a Tokyo ed eliminato l’altra russa Svetlana Kuznetsova a Pechino (partendo dalle qualificazioni in entrambi i tornei), ha superato l’ucraina Alona Bondarenko e la compagna di doppio Sara Errani a Linz, dove si è fermata in semifinale di fronte all’ex numero uno del mondo Ana Ivanovic, ed a Lussemburgo ha centrato la settimana perfetta battendo in finale l’emergente tedesca Julia Goerges.
Grazie a questi risultati Roberta a chiuso l’anno al numero 38, ad un passo soltanto dal suo best ranking - n. 37 - datato 6 maggio 2006.
Nei tornei dello Slam la Vinci è andata avanti solo sul cemento di Melbourne dove ha sconfitto Groenefeld e King prima di cedere alla Kirilenko, mentre si è fermata al secondo turno sia al Roland Garros (contro Flavia Pennetta) che a Wimbledon, ed al primo turno agli Us Open.
In doppio, come detto, grande 2010 della pugliese che, sempre in coppia con Sara Errani, ha vinto il titolo a Barcellona e Marbella, è stata finalista ad Acapulco e semifinalista a Linz, ‘s-Hertogenbosch, Monterrey ed Hobart. In chiusura di stagione il trionfo con la squadra azzurra in Fed Cup nella finale di San Diego contro gli Stati Uniti: per Roberta è la terza della carriera.

Il 2010 di Roberta in pillole

Roberta Vinci
Ultima classifica Wta: 38
Best ranking Wta: 37 (06/05/2006)
Vittorie: Wta Lussemburgo (+ Goerges)
Finali: Wta Barcellona (- Schiavone)
Semifinali: Wta Linz (- Ivanovic)
Vittorie: Wta Barcellona, Wta Marbella (con Errani)
Finali Doppio: Wta Acapulco (con Errani)
Semifinali Doppio: Wta Linz, Wta ‘s-Hertogenbosch, Wta Monterrey, Wta Hobart (con Errani)
Piazzamenti negli Slam: 3° t Australian Open (+ Groenefeld, + King, - Kirilenko), 2°t Roland Garros (+ Razzano, - Pennetta), 2°t Wimbledon (+ Bammer, - Pavlyuchenkova), 1°t Us Open (- V.Williams)
Vittorie da ricordare: Nadia Petrova e Tsvetana Pironkova (Wta Tokyo), Svetlana Kuznetsova (Wta Pechino), Aravane Rezai ed Alexandra Dulgheru (Wta Barcellona), Daniela Hantuchova (Wta Indian Wells)

FITNews (n.d.r.)



La stagione di Flavia Pennetta


Una stagione non all’altezza della precedente per Flavia Pennetta



che nel 2009 (il 17 di agosto) era stata la prima giocatrice nella storia del tennis femminile italiano a sfondare il muro delle top ten del ranking Wta per poi chiudere l’anno al numero 12.
Dodici mesi dopo la 28enne brindisina si ritrova in 24esima posizione, anche se ha riassaporato per un paio di settimane (dopo il Roland Garros) il ritorno tra le prime dieci. L’anno comincia nel migliore dei modi per la pugliese che ad Auckland batte la Schiavone in semifinale prima di cedere in finale alla belga Yanina Wickmayer.
Bene anche a Sydney dove elimina l’australiana “Sam” Stosur e la cinese Li Na prima di arrendersi alla francese Rezai.
A Melbourne incappa già al secondo turno nella Wickmayer mentre, tornata in Europa, a Parigi (indoor) si ferma in semifinale davanti alla ceca Safarova.
Non fa troppa strada né a Dubai, né ad Indian Wells, né a Miami, ma sulla terra di Marbella Flavia ritrova il sorriso sollevando il nono trofeo della carriera.
Implacabile nella semifinale di Fed Cup contro la Cechia al Foro Italico, la Pennetta incappa subito nella Azarenka a Stoccarda mentre, tornata a Roma, perde ancora dalla Safarova.
Male a Madrid, a Parigi Flavia vola fino agli ottavi e sfiora di un soffio l’impresa contro la Wozniacki (la danese sconterà la fatica il giorno dopo contro la Schiavone).
Dopo la parentesi poco esaltante di Eastbourne e Wimbledon, ecco di nuovo la terra con la semifinale di Bastad e la finale di Palermo.
La trasferta sul cemento americano non è esaltante come quella di dodici mesi prima: ciò nonostante Flavia raggiunge la semifinale a San Diego, i quarti a Cincinnati e New Haven, il terzo turno a Montreal ed agli Us Open.
Con il terzo turno a Tokyo in pratica si chiude la stagione della Pennetta, almeno in singolare (anche se c’è ancora una Fed Cup da vincere).

Straordinario il 2010 di Flavia in doppio: lei e l’argentina Gisela Dulko hanno chiuso il 2010 al primo posto del ranking mondiale di specialità.
Nel 2010 Flavia e Gisela, oltre che nel Masters di Doha, sono andate a segno a Miami, Stoccarda, Roma, Bastad, Montreal e Mosca, e sono state finaliste a Madrid e Pechino; nei tornei dello Slam hanno raggiunto i quarti agli Australian Open, al Roland Garros e agli US Open, e le semifinali a Wimbledon.
Chiusura di stagione col botto grazie al trionfo con la squadra azzurra in Fed Cup nella finale di San Diego contro gli Stati Uniti: per Flavia, che dopo aver battuto la Mattek-Sands ha conquistato il punto decisivo contro la Vanderweghe, è la terza della carriera.

Il 2010 di Flavia in pillole

Flavia PennettaUltima classifica Wta: 24
Best ranking Wta: 10 (17/08/2009)
Vittorie: Wta Marbella (+ Suarez Navarro)

Finali: Wta Palermo (- Kanepi), Wta Auckland (- Wickmayer)
Semifinali: Wta San Diego (- Kuznetsova), Wta Bastad (- Dulko), Wta Parigi/Indoor (- Safarova)
Quarti: Wta New Haven (- Wozniacki), Wta Cincinnati (- Clijsters), Wta Sydney (- Rezai)
Vittorie Doppio: Masters Wta Doha, Wta Mosca, Wta Montreal, Wta Bastad, Wta Roma, Wta Sttoccarda, Wta Miami (sempre con Dulko)

Finali Doppio: Wta Pechino (con Dulko), Wta Madrid (con Dulko), Wta Auckland (con Schiavone)
Semifinali Doppio: Wimbledon, Wta Cincinnati (sempre con Dulko)
Piazzamenti negli Slam: 2°t Australian Open (+ Chakvetadze, - Wickmayer), 4°t Roland Garros (+ Keothavong, + Vinci, + Hercog, - Wozniacki), 3°t Wimbledon (+ Medina Garrigues, + Niculescu, - Zakopalova), 3°t Us Open (+ Falconi, + Szavay, - Peer)

Vittorie da ricordare: Vera Zvonareva (Wta Cincinnati), Stosur (Wta San Diego e Wta Sydney), Na Li (Wta Sydney), Francesca Schiavone (Wta Auckland)

Serena in campo...

... l' arto ingessato – sfavillante di Swarowki – impossibilitata a correre e perfino a camminare, Serena sta riprendendo confidenza con la racchetta e dimostrando a se’ stessa e ai suoi ammiratori che, volendo, lei c’ e’.



Al suo rientro, previsto ora in primavera, sara’ probabilmente fuori dalle Top 10 ... ma li’ vicino e, in tal caso, potrebbe richiedere alla WTA di approfittare della classifica protetta, di cui possono avvalersi le giocatrici fuori dal circuito per infortunio per un lasso di tempo > 6 mesi.

da FITNews (n.d.r.)


La stagione di Francesca Schiavone


Semplicemente fantastica: non ci sono altri aggettivi per definire la stagione di Francesca Schiavone.


Il 2010 della 30enne milanese inizia sulla scia del gran finale dell’annata precedente: la numero uno azzurra si presenta con una semifinale ad Auckland, fermata da Flavia Pennetta.
Poi arrivano gli ottavi a Melbourne dove batte la polacca Agnieszka Radwanska prima di cedere a Venus Williams dopo un grande primo set.
Per il resto, fino a primavera ed alla stagione sul “rosso”, da segnalare solo due terzi turni ad Indian Wells ed a Miami. A Barcellona Francesca vince, senza perdere un set, il suo terzo titolo in carriera battendo in finale la campionessa uscente Roberta Vinci. Va male, invece, agli Internazionali di Roma dove supera la Hantuchova ma al secondo turno cede alla spagnola Martinez-Sanchez in settimana di grazia al punto da vincere il torneo.
A Madrid perde ancora da “Venere”, anche questa volta in tre set, ma Parigi è oramai alle porte.
Francesca fatica non poco contro la russa Kulikova all’esordio poi cambia marcia e diventa un rullo compressore che schiaccia sulla strada che conduce al titolo Ferguson, Li, Kirilenko, Wozniacki, Dementieva e Stosur.




E’ il 5 giugno, il giorno del trionfo: di Francesca ma anche di tutto lo staff azzurro, Corrado Barazzutti in primis, che la segue da qualche mese. La Schiavone diventa la prima giocatrice nella storia del tennis italiano femminile a conquistare un trofeo dello Slam. E 48 ore più tardi Francesca fa il suo ingresso tra le top-ten, al numero 6, record assoluto per una giocatrice italiana nel ranking mondiale. La sbornia di felicità del successo parigino richiede il suo tempo per essere assimilata: Eastbourne, Wimbledon, Istanbul e Cincinnati finiscono subito per la numero uno azzurra.
Ma a Montreal le cose ricominciano a girare di nuovo per il verso giusto anche se il desiderio di rivincita della Wozniacki è più forte. A New York Francesca sfodera di nuovo un gran tennis - colpo alla Federer compreso - e marcia spedita fino ai quarti degli Us Open dove perde un match non troppo fortunato ancora con Venus. Nel finale di stagione altri due acuti con la semifinale di Tokyo, fermata dalla Dementieva, ed i quarti di Pechino, sconfitta dalla Zvonareva. Quindi la soddisfazione di essere la prima italiana a partecipare al Masters (tabellone ad otto): a Doha Francesca è la prima azzurra a vincere un match, l’ultimo della carriera giocato dalla russa Elena Dementieva prima di appendere la racchetta al fatidico chiodo.
Per quanto riguarda il doppio, Francesca gioca spesso con la russa Alisa Kleybanova raggiungendo, tra l’altro i quarti agli Australian Open, ma fa coppia anche con Flavia Pennetta, Tathiana Garbin e l’israeliana Shahar Peer con le quali ottiene le semifinali, rispettivamente, ad Auckland, Tokyo e Madrid.
Chiusura di stagione ancora da protagonista per la Schiavone grazie al trionfo con la squadra azzurra in Fed Cup nella finale di San Diego contro gli Stati Uniti: per Francesca, che batte la Vandeweghe ma cede - inaspettatamente - alla Oudin, è la terza della carriera.

Il 2010 di Francesca Schiavone

Francesca Schiavone
Ultima classifica Wta: 7
Best ranking Wta: 6 (07/12/2010)
Vittorie: Roland Garros (+ Stosur), Wta Barcellona (+ Vinci)
Semifinali: Wta Auckland (- Pennetta), Wta Tokyo (- Dementieva)
Quarti: Wta Montreal (- Wozniacki), Us Open (-V.Williams), Wta Pechino (- Zvonareva)
Semifinali Doppio: Wta Auckland (con Pennetta), Wta Madrid (con Peer), Wta Tokyo/outdoor (con Garbin)
Quarti Doppio: Australian Open(con Kleybanova), Wta Sydney (con Kleybanova), Wta Dubai (con Kleybanova), Wta Miami (con Kleybanova)
Piazzamenti negli Slam: 4°t Australian Open (+ Cornet, + Coin, + A.Radwanska, - V.Williams), W Roland Garros (+ Kulikova, + Ferguson, + Li, + Kirilenko, + Wozniacki, + Dementieva, + Stosur), 1°t (- Dushevina), Quarti Us Open (+ Morita, + Camerin, + A.Bondarenko, + Pavlyuchenkova, - V.Williams)
Vittorie da ricordare: Caroline Wozniacki, Elena Dementieva e Na Li (Roland Garros), Elena Dementieva (Masters di Doha), A.Radwanska (Australian Open)