influenza superficie-gioco

ciao

la domanda è questa:

quanto influenza la superficie sul gioco di un amatore-4a categoria...
o
o meglio

è palese il fatto che la palla rimbalzi in modo molto differente, ma quanto il tipo di gioco e tattica di un pallettaro costante venga influenzato realmente dal terreno, e quante sono invece le pippe mentali che uno si fa cercando delle scuse?
davvero al nostro livello il terreno influisce?

Io credo che influisca a tutti i livelli...non per niente anche fra i campioni c'è una certa predilezione per una superficie piuttosto che un'altra

ma è proprio qui il nesso della domanda...un campione ci credo, ma un amatore anche?
e quanto è rilevante?

A mio avviso influisce di più sull'amatore. Quest'ultimo ha difficoltà a valutare la pallina e posizionarsi correttamente sul campo preferito.. se aggiungiamo la necessità di modificare molti parametri (angolo di uscita, velocità, rotazioni..) derivanti dal cambio di superficie.. beh, va oltre i limiti che è in grado di gestire.
Il professionista ha tutta una serie di automatismi e di esperienze che gli consentono una rapida modifica del proprio gesto tecnico e posizionamento sul campo.
Accidenti, sembra quasi una riflessione seria

Il discorso scritto da Neytiri per me era sottinteso dalla mia risposta...come dire...se soffrono loro...figurati noi!!

Neytiri ha scritto:A mio avviso influisce di più sull'amatore. Quest'ultimo ha difficoltà a valutare la pallina e posizionarsi correttamente sul campo preferito.. se aggiungiamo la necessità di modificare molti parametri (angolo di uscita, velocità, rotazioni..) derivanti dal cambio di superficie.. beh, va oltre i limiti che è in grado di gestire.
Il professionista ha tutta una serie di automatismi e di esperienze che gli consentono una rapida modifica del proprio gesto tecnico e posizionamento sul campo.
Accidenti, sembra quasi una riflessione seria

Mi piace anche a me sicuramente i NON professionisti accusano di più il cambio di superfice ...

io se posso evito la terra e le superfici lente...
mi trovo male con la palla che non viaggia.

de gustibus, ovviamente

per cui faccio molta più fatica a giocare in terra che non sul veloce e il tipo di fondo influenza decisamente il risultato finale, sopratutto nel primo set.

f4b

Io dopo mesi di terra ho fatto 2 ore la scorsa settimana su un fondo in similgomma (boh..) la passa invece di rimbalzare schizza via. Di certo è un fondo che concede di meno e secondo me x imparare è meglio; la terra concede molto e si ha più tempo, col rischio di avere uno stile da anti-purista del tennis.
Che poi non ho problemi di velocità, anzi sul veloce sono gli altri che tribolano; ma per tipo di gioco, temperatura estiva, ginocchia e caviglie dico terra tutta la vita.

Ci ho giocato su quel tappeto di gomma liscia...o meglio...vi ho fatto una partita di torneo...ovviamente non sarebbe stata regolare...mi hanno chiesto se facevo questo favore visto la calura estiva e l'orario...mi pare fossero circa le 15.30 del pomeriggio...di giugno....io va beh...bimba di 11 anni...tendenzialmente non mi piace infierire quando ho piccoletti...vuoi da mamma....psicologicamente tendo a essere bloccata....vuoi io che stavo agli sgoccioli col ginocchio...sta di fatto che andava troppo per le lunghe...perché lei era abituata a quella superficie...oltretutto non ho ben capito se era figlia del maestro o figlia del proprietario....ma comunque sia di uno dei due...dentro di me ho pensato....ahimé che son sempre accondiscendente! ...bella furbata loro invece....la piccolina aveva un rovescio a due mani che dire stupendo a dir poco...lo caricava benissimo...e la palla scendeva e se ne andava.....sta di fatto che ho dovuto concentrarmi sul suo dritto....e arrivata al tie break del primo set....mi son detta ora basta Alessa'...ed ho inizato a picchiare col servizio....quindi poi portato a casa facile anche il secondo set....è stato il torneo dove poi ho fatto gli ultimi punti per diventare 4.3...anche perché poi a luglio mi son operata ...comunque mai più!! ...mannaggia a me!

Si, e per gli amatori di più, non è una scusa in questo caso.
Un agonista avanzato si adatta più o meno rapidamente, un amatore si adatta molto più lentamente non avendo nè padronanza del gesto nè le conoscenze-esperienza sufficienti per sapere intervenire dove eventualmente deve intervenire.
Poi ovvio ognuno ha una superficie preferita a qualsiasi livello.

Io credo che conti, eccome. Semmai, secondo me, è più difficile fare una valutazione oggettiva perché non abbiamo riscontri. Se tra i pro sappiamo che Roger sulla terra vale tot e sull'erba tot+++, ai nostri livelli non conosciamo quasi mai gli avversari che ci capitano e quindi abbiamo difficoltà a capire davvero come abbiamo giocato. Questo almeno per quanto mi riguarda.

Ciao

Da giocatore di quarta categoria posso dire che le superfici influenzano eccome! Personalmente sono nato come giocatore sui tappeti di erba sintetica, ma il 90% dei tornei che mi trovo a giocare sono sulla terra battuta e questo comporta un tempo di adattamento al rimbalzo e alla velocità della palla che può essere molto influente dutante i match.
Come diceva Neytiri credo anche io che tale differenza impatta maggiormente sui principianti/amatori in quanto i limiti tecnici non consentono un approccio rapido ai cambi delle condizioni di gioco

io gioco sempre sulla terra, perchè sull'erba sintetica non ci vuole giocare nessuno!
le volte che mi capita di giocare in torneo su superfici veloci io mi trovo sempre meglio, avendo un gioco d'attacco, il mio rovescino di cacca in back si alza poco e il passante avversario diventa più difficile, seguire il servizio è più semplice perchè la palla rimane bassa... e noi attaccanti ci divertiamo molto di più...
lo scorso anno sul veloce (velocissimo) ho vinto almeno 2 partite di torneo che sulla terra avrei perso...
diciamo che se sulla terra potrei valere un 4.4 circa, sul veloce probabilmente arriverei a 4.3... in doppio forse anche a 4.2... ma siccome si gioca sempre sulla terra rimango NC e forse 4.6...

A chi avesse intenzione di costruirsi un campo da tennis che sia polivalente ed asportabile consiglio questo prodotto:
http://gripper.geoplastsport.it/index.php?opt=gallery&val=outdoor&id=3
lo fanno qui dalle mie parti e dicono che sia abbastanza "morbido", poi si monta dappertutto .

sinnet ha scritto:A chi avesse intenzione di costruirsi un campo da tennis che sia polivalente ed asportabile consiglio questo prodotto:
http://gripper.geoplastsport.it/index.php?opt=gallery&val=outdoor&id=3
lo fanno qui dalle mie parti e dicono che sia abbastanza "morbido", poi si monta dappertutto .

Grazie dell'info sinnet, mi piacerebbe - ma il piazzale dei garage del condominio è troppo piccolo
Meno male direi - rischierei di farmi male per eccesso di gioco
Cmq ben venga per chi ha dello spazio a disposizione

Ecco ..a proposito di superficie, avevo visto a Desio ad Aprile un torneino giusto giusto per il mio esordio.... ma leggo superficie: TERRA E SINTETICO... come se fosse la stessa cosa !!

Rinuncio al torneino di Desio, limitato 4.4 ci poteva stare... peccato ..

Ma che te frega....è esperienza dai!!

Alessandra76 ha scritto:Ma che te frega....è esperienza dai!!

Dici che andare completamente "lisci" sulla palla possa rappresentare comunque un esperienza costruttiva ??

La superficie influenza e come...a tutti i livelli.
non si tratta solo del rimbalzo ma anche degli spostamenti sul campo, che cambiano completamente in base alla superficie.
bisogna adattarsi, specie se si cambia spesso e quindi almeno nei primi game si possono avere delle difficoltà ad esprimersi al massimo delle proprie capacità.
saluti

Anch'io prima di provare superfici diverse pensavo che per un giocatore del mio (NON) livello una valesse l'altra..Invece,abituato su superfici medio/veloci,la prima volta sulla terra è stato uno spettacolo!Il doppio del tempo per preparare il colpo e posizionarsi..Direi che piu si avanza di livello e gioco più si può "puntare" ad una superficie veloce..Anche se abituarsi troppo alla terra forse potrebbe portare ad un "impigrimento" della velocità nella preparazione del colpo e trovarsi completamente spaesati sul veloce..
Che dite?

luca85domanins ha scritto:Anch'io prima di provare superfici diverse pensavo che per un giocatore del mio (NON) livello una valesse l'altra..Invece,abituato su superfici medio/veloci,la prima volta sulla terra è stato uno spettacolo!Il doppio del tempo per preparare il colpo e posizionarsi..Direi che piu si avanza di livello e gioco più si può "puntare" ad una superficie veloce..Anche se abituarsi troppo alla terra forse potrebbe portare ad un "impigrimento" della velocità nella preparazione del colpo e trovarsi completamente spaesati sul veloce..
Che dite?

Cambia la tecnica di esecuzione, l'impugnatura, l'altezza ideale di impatto, la curva del rimbalzo, il modo di costruire il quindici, la tipologia del servizio, l'ampiezza del caricamento... è proprio un'altro gioco, la pigrizia non c'entra niente: mai visto un giocatore "pigro" vincere una partita sulla terra battuta...

confermo, i pigri possono al massimo puntare a qualche vittoria sul veloce, ma sul lento devi pedalare in continuazione... e sono dolori se sei pigro!

Ci sono pro e contro, nei paesi mediterranei si è puntato il dito contro la terra e si sono fatti programmi per costruire campi veloci,
ora gli USA puntano il dito contro il cemento e stanno facendo programmi per far crescere i propri giocatori sulla terra.

La differenza fondamentale fra terra e cemento è che sulla terra la forza alla palla la devi mettere tu, per cui grandi caricamenti, uso esasperato degli appoggi e movimenti che devono essere molto redditizzi.
Sul cemento ci si appoggia molto di più per cui non è poi tanto il rendimento del movimento che conta, ma il timing sulla palla, come ci si muove in campo per andarla ad incontrare.
Secondo le ultime tendenze di pensiero crescere sul cemento pare sia meno istruttivo, mentre per perfezionarsi sembra più istruttivo il cemento.
Una volta che si è "a posto" come tecnica e si conoscono entrambe le superfici, normalmente, ma non è una regola, nei tempi stretti è più facile il passaggio da cemento a terra che viceversa.
Questo perchè comunque la terra ti consente tempi maggiori, abituato alla terra il dover fare tutto in fretta e con rimbalzo differente di solito t'incasina di più.
Stà di fatto però, parlando in termini di crescita tecnica e a lungo termine che grandi giocatori che preferiscono superfici lente si sono adattati bene al veloce e meno si vede il contrario.

No certo,chiaro che cambia moltissimo,ma direi che i problemi maggiori per chi si è fino a quel momento adattato alla terra è il rimbalzo + basso e la velocità con cui ti arriva o schizza via la palla..questo ovviamente porta ad una velocità di preparazione ed esecuzione del colpo maggiore rispetto alla terra..Per questo ho detto "impigrimento",nel senso che ad un livello basso sulla terra è tutto molto + facile avendo più tempo a disposizione per la preparazione..Anche se poi effettivamente devi sempre pedalare ed devi sudare per chiudere il punto....