La partita.... questo mostro....

Promemoria primo messaggio :

Ciao a tutti,

volevo spiegarvi cosa mi capita e se qualcuno riesce a darmi una mano....

molto semplicemente: in palleggio me la cavo egregiamente, mi posiziono bene, arrivo con i tempi giusti sulla palla... insomma me la cavo.

parliamo della partita??  meglio di no... ....  completa confusione, sempre addosso alla palla, senza idee, sempre con l'ansia di arrivare tardi... (ma dove poi??)  Insomma lo avete capito: un disastro totale!!!

in più la beffa dei colleghi del circolo... " tranquillo con quello ci vinci..." ed io ci perdo regolarmente... insomma un tunnel infinito.... 

mi aiutate ad uscirne? 

...E' che mostro...l'altra sera partita di torneo tenendo lo scambio e il pallino del gioco, mi porto 6-1 3-0 (penso" cavolo questa la porto a casa").poi il buio...PERDO 4-6 3-6...a chi mi ha visto mi ha riferito che meglio non potevo giocare...(ovviamente prima del buio)...ancora non riesco a capacitarmene...

alberto25 ha scritto:...E' che mostro...l'altra sera partita di torneo tenendo lo scambio e il pallino del gioco, mi porto 6-1 3-0 (penso" cavolo questa la porto a casa").poi il buio...PERDO 4-6 3-6...a chi mi ha visto mi ha riferito che meglio non potevo giocare...(ovviamente prima del buio)...ancora non riesco a capacitarmene...

bhe benvenuto nel club !!!!

ne fondiamo uno... tipo....  "...quelli del vorrei ma ancora non riesco!!! " 

Anch'io mi unisco al coro di chi in palleggio fà pochissimi errori e in partita non ne azzecca una.
Ora capisco bene che la partita è partita (tenzione, stress, ecc. ecc) però diventare una completa pippa mi sembra veramente troppo.

In palleggio, anche sostenuto e per sostenuto intendo colpi profondi in back e/o in top in diagonale e in lungolinea và per l'80% dove e come voglio io. In partita 1 o due scambi è il punto è perso, errori madornali a go go, doppi falli a mai finire (mentre se faccio un carrello di servizi oltre a mettere dentro un buon 70/75% di prime butto pure giù anche i birilli posizionati).

Gioco da un paio di mesi con un coetaneo che alle prime partite vincevo agevolmente (6-1 / 6-2) adesso perdo regolarmente in modo fisso 6-4 il più delle volte non per merito mio ma per errori suoi.

Mi sento frustrato e tra l'altro mi sembra di fare un torto al mio compagno che magari non si diverte pure ..... si lo sò che mi faccio troppe pippe mentali ma la cosa mi dà parecchio fastidio e tra l'altro stà ledendo ancora di più la mia autostima tennistica !!!!

perro ha scritto:

silvan66 ha scritto:

kingkongy ha scritto:Per non rompere più racchette, la ricetta di sempre è la stessa: impari a giocare a tennis. hehehehehhehe

Sono d'accordo con te ma:

quando nel tiebreak sei 2/0  prendi il nastro e la palla ricade dalla tua parte 2/1

Vai sotto 3/5 lui prende il nastro e la palla si aggrappa e rotola dalla tua parte  3/6

poi vai sul 5/6 e spari una palla facile da centro campo pero' senza peso  in rete perdi 5/7

qui la racchetta al 99% va spaccata io per l'1 % ho resistito solo perche' avevo in mano la Regna 
se avessi avuto una aeropro come il mio avversario l'avrei fatta in mille pezzi

voi no ?????(?

La Regna è indistruttibile forgiata probabilmente nella fucine di Thor
se l'avessi scagliata a terra con gli steli a molle nei migliore dei casi ti sarebbe ritornata in fronte e un fulmine ti avrebbe colpito per punire l'atto sacrilego!

porca miseria è vero scrivo solo puttanate... falco tiene ragione!

     

silvan66 ha scritto:

porca miseria è vero scrivo solo puttanate... falco tiene ragione!

     

E' vero, Perro, come me scrivi un sacco di puttanate.

Ma almeno ci facciamo capire!

giuseppedona ha scritto:Anch'io mi unisco al coro di chi in palleggio fà pochissimi errori e in partita non ne azzecca una.
Ora capisco bene che la partita è partita (tenzione, stress, ecc. ecc) però diventare una completa pippa mi sembra veramente troppo.

In palleggio, anche sostenuto e per sostenuto intendo colpi profondi in back e/o in top in diagonale e in lungolinea và per l'80% dove e come voglio io. In partita 1 o due scambi è il punto è perso, errori madornali a go go, doppi falli a mai finire (mentre se faccio un carrello di servizi oltre a mettere dentro un buon 70/75% di prime butto pure giù anche i birilli posizionati).

Gioco da un paio di mesi con un coetaneo che alle prime partite vincevo agevolmente (6-1 / 6-2) adesso perdo regolarmente in modo fisso 6-4 il più delle volte non per merito mio ma per errori suoi.

Mi sento frustrato e tra l'altro mi sembra di fare un torto al mio compagno che magari non si diverte pure ..... si lo sò che mi faccio troppe pippe mentali ma la cosa mi dà parecchio fastidio e tra l'altro stà ledendo ancora di più la mia autostima tennistica !!!!

... sempre ragionando.... fare tante partite abitua ad essere aggressivo sulla palla... imparare quella propensione a "spingere" la palla di là .... non so se sono riuscito a descrivere bene cosa intendo....

passatemi l'esempio....  durante il palleggio sto | (dritto) e se ci sto anche in partita non va bene... è come essere "scarichi" ... bisogna essere /  (in avanti)....  e credo che qualcosa cambi....

che ne pensate? è giusto?

Mi viene da sorridere quando leggo questi post.......perche' prima o poi nella nostra "carriera" tennistica  andiamo tutti a sbattere la faccia contro il muro,partita contro palleggio.
Sono due cose totalmente differenti,il pallegio se fatto con uno scopo ben preciso e' allenante per la partita,ma non e' un esercizio completo al fine di migliorare in partita.
Mi spiego meglio,la partita si incomincia con il servizio o con la risposta cosa che nel palleggio non si fa,percio' non e' cosa da poco iniziare il punto in fase offensiva con il servizio a favore od in fase difensiva magari dovendo ribattere il servizio.Pallegiando solo senza uno scopo ben preciso o magari con uno anche molto piu' bravo ci si puo 'illudere sulla  vera realta' del vostro valore in campo,se il vostro partner e' piu bravo e probabile che in pallegio,visto che vuole allenarsi anche lui,magari muovendo un po le gambette,vi "faccia" palleggiare facendovi sembrare piu' bravi di quello che siete,cosa che so fare anche io con i miei allievi dipendendo dall'obbiettivo del palleggio.Ora tutto serve per carita' ma dopo il servizio e la valutazione del tale ce una posizione ben precisa da prendere in campo in base al servizio che si ha effettuato,e ovviamente muoversi di conseguenza.In parole povere servo in quel punto li e se il mio servizio e' stato efficace,"probabilmente" la risposta mi arrivera' dove voglio esattamente che mi arrivi,poi chiaramente il discorso va valutato in base alla qualita' del servizio e del ribattitore che si ha di fronte,ma di base ce il fatto che  almeno di non avere un servizio di pura rimessa e di trovarsi dall altra parte del campo Agassi io devo avere l'idea di dove muovermi dipendendo dal servizio che ho fatto......in palleggio questo non si allena......stesso discorso in risposta, chiaramente in risposta sara' meno aggressivo che al servizio,ma anche li dipendendo da cosa mi arriva e dove, almeno di non dover rispondere ad un missile terra aria,devo  indirizzare la palla dove voglio e con una logica ben precisa,percio' si, ci si puo allenare a tutto,ma la partita mette in evidenza delle carenze di gioco che il solo pallegio od allenamento non possono sicuramente mettere in evidenza,in ultimo la differenza di tipo di palla che si incontra in partita rispetto al palleggio in allenamento.In pallegio in allenamento si ha uno scopo che  e quello di tenere lo scambio il piu' a lungo possibile (palleggiare) magari con un bel overnet ed una palla rigiocabile dal nostro compagno di allenamento,anche se magari pesantuccia.In partita tutto questo si stravolge perche' lo scopo non e' piu' far palleggiare l'avversario abbastanza comocdamente,ma vincere il punto percio' tutto vale per riuscire a far giocare male il mio avversario.........e dali in cominciamo con i candelotti,con le palle senza peso,con i tiri sporchi, etc etc etc,cose al quale in pallegio non siamo abituati ad affrontare,almeno lo scopo del palleggio non e' qullo di portare a casa il punto a tutti i costi,magari mi arriva una palla sporca e la sparo sui teloni,tanto lascia il tempo che trova,oppure non ci vado perche' che  me ne frega tanto non conta nulla....tutto questo si allena e ci si fanno le ossa solo facendo partite emglio ancora in torneo,perche anche li ci sono differenze,in amichevole a me il risultato puo anche non interessare piu' di tanto,e posso far cadere una palla che in torneo rincorrerei come un  assatanato pur di non perdere il punto, per ultimo non credo nella differenza di prestazione da mostro in palleggio a pippa in torneo,tennisticamente parlando che piaccia o meno voi siete quello che valete in torneo niente di piu' niente di meno,e no ci sono ne se ne ma......solo abitudine al torneo e buona solidita' tecnica,che se non ce in torneo dove dovete rigiocare di tutto, non ce neanche in palleggio dove vi sentite piu' bravi.
Buon tennis a tutti.

Se posso, io trovo anche una differenza enorme.i tempi. 
Palleggio, se sbaglio tiro subito un altra palla, se la palla é lunga di 5 cm continua comunque il palleggio.... Si è sempre in ritmo
In partita spesso si tira un dritto, si sbaglia e passano 30 secondi per ritoccare la palla...é molto difficile trovare il ritmo

vet però il servizio e la risposta al servizio si allenano. quante caxxe di risposte al sevizio mi ha fatto fare il mio maestro negli anni non saprei dirlo.
poi è vero che la partita e la tensione e la necessità di non sbagliare e e e e...sono tutta un'altra cosa.
ma allenare e allenare il servizio e la risposta è comunque importantissimo.

ciao
andy

La cosa veramente inspiegabile nelle scuole tennis è l'importanza che viene data al servizio.

E' l'unico colpo che NON dipende dall'avversario e che ti procura, mediamente, il 30% dei punti.

Ma, stranamente, all'allenamento dello stesso, vengono lasciati gli ultimi 10 minuti di un'ora e mezzo di lezione col maestro (almeno questa è stata la mia esperienza), quando peraltro sei bello cotto dalla stanchezza.

Per fortuna, nel mio TC, possiamo andare quando vogliamo, acchiappare il carrello delle palline e provare il servizio, in tutte le varianti, per quanto tempo vogliamo, disponibilità del campo permettendo.

... a sentire vet ( e mi posso anche fidare) sarei una pippa....

ma quello che posso dire dalla mia esperienza, il palleggio fatto in un certo modo mi è servito per migliorare la tecnica...
certo .... mi manca l'attitudine alla partita...

per quantoriguarda il servizio ho la mia sacca di palline e passo intere ore a servire ed a cercare di migliorare questo colpo... certo è che mi manca "ragionare" su questo colpo (sempre rimanendo a quello che dice vet)

ci lavorerò .....

E' vero ed ha ragione chi asserisce che il vero valore di un tennista si vede soltanto quando il "punto" conta veramente. E' solo lì che si materializza il proprio livello. Purtroppo anch'io da questo punto di vista sono MOLTO debole. Anche se sto facendo notevoli progressi, quando gioco la partita che conta, non riesco a fare quello che so che si deve fare. Sono troppo condizionato dalla prestazione, non riesco quasi mai ad essere distaccato e giocare con scioltezza. Morale perdo anche da chi normalmente riesco a battere quando la partita non conta. E questo mina talmente la mia autostima che mi demoralizzo così tanto che mando a puttane le partite, anche deliberatamente. Non riesco proprio ad essere forte di carattere, mi faccio sopraffare dal malumore e la mia capacità di concentrazione se ne va!! L'ultima partita di torneo sociale l'ho persa ritirandomi... Ho perso il 1° set 1/6 e sul 2/2 all'ennesimo pallonettone del mio avversario ho rinunciato, senza nemmeno provare a colpire la palla e mi sono ritirato. Pensate che fino a quel punto i punti fatti dal mio avversario sono stati 3, li ho contati, tutto il resto l'ho fatto io. Purtroppo non riesco a rassegnarmi a questo stato di cose. vorrei fare meglio, ma non ci riesco. Col maestro faccio un lavoro che mi piace e mi gratifica. Riesco a trovare la giusta carica e quando entro in campo per la partita di torneo sono sempre molto motivato e convinto di farcela, purtroppo questa convinzione dura talmente poco che nel giro di pochi scambi vado nel pallone e non ragiono più. La cosa più negativa di tutte è che non mi diverto MAI!! Sono molto vicino alla rinuncia totale. Mi trattiene il fatto di essere consapevole che il vero tennis è durante la partita, e per ora ho ancora un po' di orgoglio verso me stesso per volermi dimostrare di poterci riuscire. Vedremo.

scusa ma chi te lo fa fare a disputare i tornei? il tennis che si gioca in partita è già un altro sport rispetto a quello che si fa in palleggio, e la differenza si acuisce ancora di più se la partita è un match di torneo.

So che probabilmente questa affermazione non troverà tutti d'accordo, ma in un torneo non si va per divertirsi ma si va per vincere.
Questo non vuol dire che poi non puoi anche divertirti, ma non è certamente lo scopo primario del tipo di attività.

Tu adesso ti chiederai: ma allora la gente non professionista che li fa a fare i tornei? molto semplice... c'è che si "diverte" (e le virgolette sono d'obbligo perchè è un tipo di divertimento diverso) solo all'interno della competizione, chi si nutre e trova stimoli da questa, chi gode a trovarsi davanti momenti difficili e problemi da risolvere (come lo è il pallettaro ad esempio), chi non aspetta altro che affrontare una battaglia all'ultima goccia di sudore.
Per tutti questi giocatori disputare dei match con un punto in palio pesante è una grande soddisfazione, per tutti gli altri invece solo uno stress, ognuno ha facolta di scegliere quello che più gli aggrada

Adolfo ha scritto:scusa ma chi te lo fa fare a disputare i tornei? il tennis che si gioca in partita è già un altro sport rispetto a quello che si fa in palleggio, e la differenza si acuisce ancora di più se la partita è un match di torneo.

So che probabilmente questa affermazione non troverà tutti d'accordo, ma in un torneo non si va per divertirsi ma si va per vincere.
Questo non vuol dire che poi non puoi anche divertirti, ma non è certamente lo scopo primario del tipo di attività.

Tu adesso ti chiederai: ma allora la gente non professionista che li fa a fare i tornei? molto semplice... c'è che si "diverte" (e le virgolette sono d'obbligo perchè è un tipo di divertimento diverso) solo all'interno della competizione, chi si nutre e trova stimoli da questa, chi gode a trovarsi davanti momenti difficili e problemi da risolvere (come lo è il pallettaro ad esempio), chi non aspetta altro che affrontare una battaglia all'ultima goccia di sudore.
Per tutti questi giocatori disputare dei match con un punto in palio pesante è una grande soddisfazione, per tutti gli altri invece solo uno stress, ognuno ha facolta di scegliere quello che più gli aggrada

Eh bè Adolfo, penso che tu abbia proprio ragione!!

In effetti quello che mi frega è proprio il fatto che sono consapevole che i tornei si fanno per vincere.

Devo assolutamente non farmi più convincere ad iscrivermi ai tornei di circolo, anche se in tutta onestà il pensiero di rinunciare un po' mi disturba, ma d'altronde se non troverò il modo di accettare le sconfitte è molto meglio evitare.

Grazie e a presto.

Enrico

L'annoso dilemma tra chi "gioca per vincere", chi "gioca per divertirsi" e chi "si diverte vincendo"

Credo che una risposta definitiva non ci sarà mai, in quanto ognuno prova piacere con cose diverse ( Pensiamo a D'Annunzio per esempio ), quindi anche per il tennis secondo me il discorso si riassume in:

Dato che è un HOBBY, e che non ti serve a portare a casa lo stipendio ma a passare qualche ora piacevole, fai assolutamente quello che ti fa stare bene!!! Se i tornei ti fanno innervosire, se alla fine esci più inca ato di quando hai cominciato a giocare, lascia stare per ora... fai partite con amici, e iscriviti ad un torneo quando sarai più "pronto"

b52_ste ha scritto:L'annoso dilemma tra chi "gioca per vincere", chi "gioca per divertirsi" e chi "si diverte vincendo"

Credo che una risposta definitiva non ci sarà mai, in quanto ognuno prova piacere con cose diverse ( Pensiamo a D'Annunzio per esempio  ), quindi anche per il tennis secondo me il discorso si riassume in:

Dato che è un HOBBY, e che non ti serve a portare a casa lo stipendio ma a passare qualche ora piacevole, fai assolutamente quello che ti fa stare bene!!! Se i tornei ti fanno innervosire, se alla fine esci più inca ato di quando hai cominciato a giocare, lascia stare per ora... fai partite con amici, e iscriviti ad un torneo quando sarai più "pronto"

Adolfo ha scritto:scusa ma chi te lo fa fare a disputare i tornei? il tennis che si gioca in partita è già un altro sport rispetto a quello che si fa in palleggio, e la differenza si acuisce ancora di più se la partita è un match di torneo.

So che probabilmente questa affermazione non troverà tutti d'accordo, ma in un torneo non si va per divertirsi ma si va per vincere.
Questo non vuol dire che poi non puoi anche divertirti, ma non è certamente lo scopo primario del tipo di attività.

Tu adesso ti chiederai: ma allora la gente non professionista che li fa a fare i tornei? molto semplice... c'è che si "diverte" (e le virgolette sono d'obbligo perchè è un tipo di divertimento diverso) solo all'interno della competizione, chi si nutre e trova stimoli da questa, chi gode a trovarsi davanti momenti difficili e problemi da risolvere (come lo è il pallettaro ad esempio), chi non aspetta altro che affrontare una battaglia all'ultima goccia di sudore.
Per tutti questi giocatori disputare dei match con un punto in palio pesante è una grande soddisfazione, per tutti gli altri invece solo uno stress, ognuno ha facolta di scegliere quello che più gli aggrada

Semplicemente INECCEPIBILE!


GRANDE ADOLFO!

Io perdo sempre...anche in palleggio.Per cui....:-)

la cosa migliore e'...............
-vincere divertendosi con gli amici
-vincere in torneo divertendosi
-vincere in torneo non divertendosi ma mostrando il pugnetto!!!

Ieri sera durante e dopo l'ora di corso mi sono intrattenuto a parlare (riparlare direi ;-)....) con il maestro dei miei cattivi approcci alle partite/sconfitte. E devo dire che da gran motivatore e conoscitore della psicologia tennistica è riuscito a farmi capire ed accettare quello che mi capita! Spero di riuscire a superare questo mio limite caratteriale. Mi ha fatto tornare la voglia di riprovarci. Penso che mi iscriverò al prossimo torneo sociale.

Grazie a tutti per il tempo dedicato.

A presto

Sabato, Torneo Cat.4. Gioco benissimo fino al 5-3 del terzo set 40/15 sul mio servizio. Poi sono uscito dal campo ed è entrato il mio braccino. Ho perso 7-5.

Quello che mi ha fatto pensare è che quando gioco male, tirando schifezze e remando come non mai, riesco a uscire bene nei momenti importanti. Quando invece gioco bene, dritti vincenti e discese a rete chirurgiche, nei momenti topici mi perdo.

Cosa vuol dire?

zuck ha scritto:Sabato, Torneo Cat.4. Gioco benissimo fino al 5-3 del terzo set 40/15 sul mio servizio. Poi sono uscito dal campo ed è entrato il mio braccino. Ho perso 7-5.

Quello che mi ha fatto pensare è che quando gioco male, tirando schifezze e remando come non mai, riesco a uscire bene nei momenti importanti. Quando invece gioco bene, dritti vincenti e discese a rete chirurgiche, nei momenti topici mi perdo.

Cosa vuol dire?

Magari potrebbe anche essere merito del tuo avversario... sotto 5/3 40-15 potrebbe aver lasciato andare il braccio, entrando in fiducia e facendoti perdere i riferimenti che avevi fino a quel momento... a volte tendiamo a dimenticarci (me compreso) che non tutto dipende da noi, che dall'altra parte della rete c'è qualcuno che comunque sta lavorando per batterci...

zuck ha scritto:Sabato, Torneo Cat.4. Gioco benissimo fino al 5-3 del terzo set 40/15 sul mio servizio. Poi sono uscito dal campo ed è entrato il mio braccino. Ho perso 7-5.

Quello che mi ha fatto pensare è che quando gioco male, tirando schifezze e remando come non mai, riesco a uscire bene nei momenti importanti. Quando invece gioco bene, dritti vincenti e discese a rete chirurgiche, nei momenti topici mi perdo.

Cosa vuol dire?

Come ti direbbe Sonny: (lo cito ad esempio e con il solo intento di cogliere l'occasione per sdrammatizzare e per farci sù due risate, non è mia intenzione offendere nessuno. Oltretutto nemmeno lo conosco.)

VUOL DIRE CHE NON SEI COSI' BRAVO!!!

Un saluto e buon tennis a tutti.

zuck ha scritto:Sabato, Torneo Cat.4. Gioco benissimo fino al 5-3 del terzo set 40/15 sul mio servizio. Poi sono uscito dal campo ed è entrato il mio braccino. Ho perso 7-5.

Quello che mi ha fatto pensare è che quando gioco male, tirando schifezze e remando come non mai, riesco a uscire bene nei momenti importanti. Quando invece gioco bene, dritti vincenti e discese a rete chirurgiche, nei momenti topici mi perdo.

Cosa vuol dire?

Come ti direi io: è normale, capita....anche ai pro figurati. Tutta esperienza e non vale la pena di rimuginarci troppo limitandoti a capire che cosa è mancato al tuo gioco e cosa potresti fare in futuro in una situazione analoga per fare quei due "maledetti" punti ! Insomma sei schiantato ah aha !!! 

Non sono bravo e lo so!

Ma anche voi a capire le domande non è che siete proprio i migliori .

Mi chiedevo cosa vuol dire il fatto che:

Quando gioco male (cioè nelle partite in cui remo come un disperato) riesco a essere più cinico di quando gioco bene (cioè nelle partite in cui chiudo i punti).

Una mia ipotesi è quella che (per il mio livello) il chiudere i punti necessita una dose di 'tranquillità' che, invece, per ributtarla di là come un ignorante non serve.