Libro "Lo zen e l'arte di giocare a tennis"
- DrDivagoVeterano
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Libro "Lo zen e l'arte di giocare a tennis"
Perché la mente e le emozioni influenzano in maniera così determinante i nostri risultati? Come possiamo neutralizzare le forze negative e raggiungere il successo? Grazie a cosa possiamo esprimere il nostro massimo potenziale? Dopo aver incontrato la filosofia di Osho, il tennista Romano Agam Bernardini ne applica benefici e insegnamenti al gioco del tennis, che in queste pagine diventa metafora di ogni sfida che la vita ci propone. Leggendo questo libro scoprirai: come controllare la mente e le emozioni; tecniche e gli esercizi di rilassamento e di concentrazione; cosa fare prima e durante la partita; chi sono i veri avversari; come prepararsi atleticamente e quale alimentazione seguire per giocare in maniera ottimale a tennis.
D'accordo con @agambernardini, l'autore del bel libro "Lo zen e l'arte di giocare a tennis", apro questo thread. Buona conversazione!
agambernardini ha scritto:ciao a tutti, una domanda per provocare una bella discussione. Diciamo la verità, a parte che con lo Zen giochiamo soprattutto per divertirci, a tutti piace anche vincere, tirare bei colpi e giocare bene.
La domanda da un milione di dollari è: Cosa ci fa giocare bene, tirare bei colpi e quindi di conseguenza vincere?
In attesa delle vostre risposte un saluto pieno di simpatia a tutti, ciao e a presto, Agam
- mattiaajduetreVeterano
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Re: Libro "Lo zen e l'arte di giocare a tennis"
- albs77Fedelissimo
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Re: Libro "Lo zen e l'arte di giocare a tennis"
Secondo la mia sperienza Il desiderio di vincere, o alternativamente la paura di perdere (che secondo me sono la stessa cosa) portano a giocare male, e quindi a perdere spesso.
Secondo me, il migliore modo per giocare bene è elimuinare qualunque aspettativa sul risultato e puntare tutto sul nostro tennis.
Passare dal giocare "volendo vincere" a giocare esclusivamente per vincere.
Quando subentra la volontà al desiderio è più facile concentrarsi.
Ritengo che Per vincere una partita l'unica soluzione statisticamente conveniente sia mettere in condizione l'avversario di sbagliare il più possibile, giocando sui suoi punti deboli e facendo in modo di evitare i nostri, facendo la minor fatica possibile e gestendo con furbizia le fasi del punteggio.
- Masterix1968Frequentatore
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Re: Libro "Lo zen e l'arte di giocare a tennis"
Marcotop65 ha scritto:Mah, io passerei oltre l' argomento " sponsor di se stesso "....
A me interessa avere spunti per migliorare il mio tennis : puo' essere la Head con il suo Graphene, puo' essere Mario con i suoi consigli sulle corde, puo' essere il sig. Agam con le sue considerazioni.
L'importante e' che io ne sappia fare tesoro, sempre pronto a mettere in discussione me stesso e quello che affronto.
Ti straquoto in toto!!
Quando ho sentito parlare del libro di Agam l'ho preso subito.
Lo leggo e rileggo in continuazione ed ogni volta la mia attenzione si focalizza su un concetto diverso e cerco di farne tesoro
- Masterix1968Frequentatore
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Re: Libro "Lo zen e l'arte di giocare a tennis"
nw-t ha scritto:ne ho trovato uno anch'io anni fa che diceva sempre vamos x farmi giocare "nervoso" ... io invece gli dicevo "chiappala..." e di vincenti ne facevo molti di più io...s'è incazzato lui da quell'incontro... al club mi evitava con "cura"massimiliano.derespinis ha scritto:no non parlo mai quando esulto al massimo str. Ampo-su e chiappalago il pugno. Ho giocato l'anno scorso con un ragazzo 18enne una partita di oltre 3 ore e ti giuro che dall'inizio alla fine ogni punto che faceva gridava: "vamos", gli avrei lanciato la racchetta sui denti....ma non l'ho fatto!
Ciao Luca, dalla prossima volta che scendo in campo voglio ricordarmi solo campo-su e chiappala
- agambernardiniNuovo arrivato
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Re: Libro "Lo zen e l'arte di giocare a tennis"
Ringrazio Masterix1968 per il suo apprezzamento sul mio libro e hai assolutamente ragione quando dici che lo leggi lo rileggi perché è così che le tecniche e soprattutto il principio dello zen si fissa nella nostra mente e diventa più facile stare presenti e centrati.
Ciao e a presto, Agam
- gio962Nuovo arrivato
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Re: Libro "Lo zen e l'arte di giocare a tennis"
In effetti devo dire che ho trovato giovamento soprattutto nell'applicare la teoria di cercare di stare sempre calmo e rilassato, non farsi distrarre dalle parole dell'avversario o della gente fuori e di cercare di pensare sempre in positivo anche in situazioni di gioco o di meteo avverse.
Vorrei cercare di approfondire l'argomento sul tennis mentale, che testi mi consigliate di leggere?
- MARIO966Veterano
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Re: Libro "Lo zen e l'arte di giocare a tennis"
incompetennis ha scritto:Cosa ci fa giocare bene, tirare bei colpi e quindi di conseguenza vincere?
Mah ... Vado semplicemente a giocare portando con me i miei pregi (pochi) e con i miei difetti .
Di sicuro so cosa fa star bene Agam: vendere il suo libro ....
Onestamente mi sa di pubblicità bella e buona... ma ovviamente posso sbagliarmi
No ti sbagli .... se alleni la testa migliorerai molto.
Forse è perchè chi insegna pensa solo a dirti come si fa dritto rovescio ecc e non ti dice come farlo in modo attento e concentrato.
Molti tennisti me compreso perdono xchè si incazzano pensa solo a questo.
Il libro è utile e ben fatto e ci si riconoscono tutti per me è uno strumento come la racchetta mi ha aperto un nuovo mondo ................... fattelo prestare
- MARIO966Veterano
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Re: Libro "Lo zen e l'arte di giocare a tennis"
Per esempio sono un jazzista e suono la chitarra semiacustica ... all'inizio ne cambiavo una al mese perchè pensavo che fosse lo strumento il problema un mio amico (pure maestro ) mi ha detto suona col cuore .... facile no.
Poi mi ha dato una delle sue chitarre che a me non piacciono mi ha registrato e................ il suono era lo stesso ossia il suono stà nelle dita ma è il maestro che ti guida:D
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Re: Libro "Lo zen e l'arte di giocare a tennis"
MARIO966 ha scritto:incompetennis ha scritto:Cosa ci fa giocare bene, tirare bei colpi e quindi di conseguenza vincere?
Mah ... Vado semplicemente a giocare portando con me i miei pregi (pochi) e con i miei difetti .
Di sicuro so cosa fa star bene Agam: vendere il suo libro ....
Onestamente mi sa di pubblicità bella e buona... ma ovviamente posso sbagliarmi
fattelo prestare
- gioamirAssiduo
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Re: Libro "Lo zen e l'arte di giocare a tennis"
- OspiteOspite
Re: Libro "Lo zen e l'arte di giocare a tennis"
Masterix1968 ha scritto:nw-t ha scritto:ne ho trovato uno anch'io anni fa che diceva sempre vamos x farmi giocare "nervoso" ... io invece gli dicevo "chiappala..." e di vincenti ne facevo molti di più io...s'è incazzato lui da quell'incontro... al club mi evitava con "cura"massimiliano.derespinis ha scritto:no non parlo mai quando esulto al massimo str. Ampo-su e chiappalago il pugno. Ho giocato l'anno scorso con un ragazzo 18enne una partita di oltre 3 ore e ti giuro che dall'inizio alla fine ogni punto che faceva gridava: "vamos", gli avrei lanciato la racchetta sui denti....ma non l'ho fatto!
Ciao Luca, dalla prossima volta che scendo in campo voglio ricordarmi solo campo-su e chiappala
io vorrei giocare con la signorina che hai in foto e al diavolo la concentrazione
- incompetennisAssiduo
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Re: Libro "Lo zen e l'arte di giocare a tennis"
Accetto simpaticamente la battuta finale .... è arguta e coglie nel segnoMARIO966 ha scritto:incompetennis ha scritto:Cosa ci fa giocare bene, tirare bei colpi e quindi di conseguenza vincere?
Mah ... Vado semplicemente a giocare portando con me i miei pregi (pochi) e con i miei difetti .
Di sicuro so cosa fa star bene Agam: vendere il suo libro ....
Onestamente mi sa di pubblicità bella e buona... ma ovviamente posso sbagliarmi
No ti sbagli .... se alleni la testa migliorerai molto.
Forse è perchè chi insegna pensa solo a dirti come si fa dritto rovescio ecc e non ti dice come farlo in modo attento e concentrato.
Molti tennisti me compreso perdono xchè si incazzano pensa solo a questo.
Il libro è utile e ben fatto e ci si riconoscono tutti per me è uno strumento come la racchetta mi ha aperto un nuovo mondo ................... fattelo prestare
Ho 56 anni, ho cominciato con il tennis a 16 per smettere a 30 e riprendere circa 2 anni fa. A parte le battute nelle due ultime righe delle quali abbiamo già simpaticamente discusso con Agam, confermo quanto scritto. Entro in campo e gioco con i miei colpi e la mia testa. Posso migliorare i miei colpi con l'applicazione, la frequenza di gioco. Posso migliorare il mio senso tattico usando la testa e limitando il mio gioco a quello che so fare. In conclusione dovrei giocare più spesso e non posso, dovrei buttare la palla dall'altra parte e cercare il punto debole dell'avversario e non mi interessa. Io gioco solo a livello non agonistico, max torneo sociale, ed il mio modo di giocare basta e avanza per questo. Gioco d'istinto, mi incavolo per questo, mi lamento nei forum del mio microcefalismo tennistico ma alla fine quando entro in campo ricado negli stessi errori che errori non sono; semplicemente io so giocare così ed a 56 anni (però son bello e prestante !!!) non c'è libro o Treccani del tennis che tenga e che mi possa cambiare ... magari mi piaccio così e piaccio ancora di più ai miei avversari .
Discorso assolutamente diverso per un agonista o per chi, magari "scarsetto" come me, ha velleità diverse dalle mie e cerca sempre di migliorarsi anche attraverso ricerche, a volte esasperate, di corde, di telai, piombi, racchette "truccate" ecc. ecc. . Magari per costoro un libro come quello di Agam serve a trovare quell'equilibrio e quella concentrazione che li porta a giocare meglio o a sperare di giocare meglio, a prescindere dal proprio livello gioco. Penso che l'equilibrio mentale sia direttamente proporzionale al livello di gioco. Tu dici che nel libro ci si riconoscono tutti e che ha aperto un nuovo mondo .... Allora fatelo leggere a Fognini .
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Re: Libro "Lo zen e l'arte di giocare a tennis"
Trovate tutti i dettagli qui:
http://doodle.com/vy3ta7b5pwv6nrtw
Utilizzate lo stesso link per eventuali adesioni.
Thanks.
- gioamirAssiduo
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Re: Libro "Lo zen e l'arte di giocare a tennis"
un libro sicuramente che aiuta di piu' e' "Vincere sporco"
- MARIO966Veterano
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Re: Libro "Lo zen e l'arte di giocare a tennis"
gioamir ha scritto:l'ho letto ...sinceramente lo trovo molto filo buddista troppo votato alla visione mistica,interessante ma basta leggere un qualsiasi libro sullo Zen .Per quel che mi riguarda e per il mio livello tennistico la cosa e' una soltanto o hai i colpi oppure no,hai la visione del gioco ...
un libro sicuramente che aiuta di piu' e' "Vincere sporco"
In cosa ti aiuta di più "vincere sporco".
Il titolo è già antisportivo
- MARIO966Veterano
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Re: Libro "Lo zen e l'arte di giocare a tennis"
incompetennis ha scritto:Accetto simpaticamente la battuta finale .... è arguta e coglie nel segnoMARIO966 ha scritto:incompetennis ha scritto:Cosa ci fa giocare bene, tirare bei colpi e quindi di conseguenza vincere?
Mah ... Vado semplicemente a giocare portando con me i miei pregi (pochi) e con i miei difetti .
Di sicuro so cosa fa star bene Agam: vendere il suo libro ....
Onestamente mi sa di pubblicità bella e buona... ma ovviamente posso sbagliarmi
No ti sbagli .... se alleni la testa migliorerai molto.
Forse è perchè chi insegna pensa solo a dirti come si fa dritto rovescio ecc e non ti dice come farlo in modo attento e concentrato.
Molti tennisti me compreso perdono xchè si incazzano pensa solo a questo.
Il libro è utile e ben fatto e ci si riconoscono tutti per me è uno strumento come la racchetta mi ha aperto un nuovo mondo ................... fattelo prestare
Ho 56 anni, ho cominciato con il tennis a 16 per smettere a 30 e riprendere circa 2 anni fa. A parte le battute nelle due ultime righe delle quali abbiamo già simpaticamente discusso con Agam, confermo quanto scritto. Entro in campo e gioco con i miei colpi e la mia testa. Posso migliorare i miei colpi con l'applicazione, la frequenza di gioco. Posso migliorare il mio senso tattico usando la testa e limitando il mio gioco a quello che so fare. In conclusione dovrei giocare più spesso e non posso, dovrei buttare la palla dall'altra parte e cercare il punto debole dell'avversario e non mi interessa. Io gioco solo a livello non agonistico, max torneo sociale, ed il mio modo di giocare basta e avanza per questo. Gioco d'istinto, mi incavolo per questo, mi lamento nei forum del mio microcefalismo tennistico ma alla fine quando entro in campo ricado negli stessi errori che errori non sono; semplicemente io so giocare così ed a 56 anni (però son bello e prestante !!!) non c'è libro o Treccani del tennis che tenga e che mi possa cambiare ... magari mi piaccio così e piaccio ancora di più ai miei avversari .
Discorso assolutamente diverso per un agonista o per chi, magari "scarsetto" come me, ha velleità diverse dalle mie e cerca sempre di migliorarsi anche attraverso ricerche, a volte esasperate, di corde, di telai, piombi, racchette "truccate" ecc. ecc. . Magari per costoro un libro come quello di Agam serve a trovare quell'equilibrio e quella concentrazione che li porta a giocare meglio o a sperare di giocare meglio, a prescindere dal proprio livello gioco. Penso che l'equilibrio mentale sia direttamente proporzionale al livello di gioco. Tu dici che nel libro ci si riconoscono tutti e che ha aperto un nuovo mondo .... Allora fatelo leggere a Fognini . :D
Questa è bella lui in effetti più di noi dovrebbe leggerlo, in ogni modo pure io gioco al livello amatoriale e legendo il libro ho scoperto che mi posso divertire giocando senza incavolarmi per questo ed altre cose mi è stato utile. E poi faccio meno errori.
PS ora Adolfo inviterà fognini alle sessioni di Agam .......................... sarà dura insegnargli lo Zen
- SuperGeoAssiduo
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Re: Libro "Lo zen e l'arte di giocare a tennis"
MARIO966 ha scritto:gioamir ha scritto:l'ho letto ...sinceramente lo trovo molto filo buddista troppo votato alla visione mistica,interessante ma basta leggere un qualsiasi libro sullo Zen .Per quel che mi riguarda e per il mio livello tennistico la cosa e' una soltanto o hai i colpi oppure no,hai la visione del gioco ...
un libro sicuramente che aiuta di piu' e' "Vincere sporco"
In cosa ti aiuta di più "vincere sporco".
Il titolo è già antisportivo
E' tradotto male, il titolo in inglese è "winning hugly" che lo puoi tradurre "vincere piuttosto, nonostante etc", vincere sporco è una forzatura.
PS: li ho tutti e due.
- MARIO966Veterano
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Re: Libro "Lo zen e l'arte di giocare a tennis"
- MARIO966Veterano
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Re: Libro "Lo zen e l'arte di giocare a tennis"
Riassumendo per me la "classifica" delle componenti che ti fanno giocare bene sono:
Testa
Gambe e tecnica a pari merito
- SuperGeoAssiduo
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Re: Libro "Lo zen e l'arte di giocare a tennis"
MARIO966 ha scritto:Spesso davo colpa ai miei colpi alla fortuna del'avversario a chi parla o urla fuori dal campo alla racchetta alle corde ecc... Invece è solo una questione di concentrazione (oltre che tecnica e gambe ci vogliono pure questi fattori).
Riassumendo per me la "classifica" delle componenti che ti fanno giocare bene sono:
Testa
Gambe e tecnica a pari merito
D'accordissimo.
- gioamirAssiduo
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Re: Libro "Lo zen e l'arte di giocare a tennis"
MARIO966 ha scritto:gioamir ha scritto:l'ho letto ...sinceramente lo trovo molto filo buddista troppo votato alla visione mistica,interessante ma basta leggere un qualsiasi libro sullo Zen .Per quel che mi riguarda e per il mio livello tennistico la cosa e' una soltanto o hai i colpi oppure no,hai la visione del gioco ...
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Il titolo è già antisportivo
il libro non parla di vincere con scorrettezze come si puo' fraintendere, ma spiega con esempi pratici e riportati al livello di club molti situazioni del tennis e come fronteggiarle o quale atteggiamento mentale avere.
Lo Zen del tennis e' un libro troppo votato al sistema mistico ,sappiamo tutti che in partita dobbiamo essere rilassati , respirare ecc ecc ma non se ne puo' fare una religione.
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Re: Libro "Lo zen e l'arte di giocare a tennis"
gioamir ha scritto:MARIO966 ha scritto:gioamir ha scritto:l'ho letto ...sinceramente lo trovo molto filo buddista troppo votato alla visione mistica,interessante ma basta leggere un qualsiasi libro sullo Zen .Per quel che mi riguarda e per il mio livello tennistico la cosa e' una soltanto o hai i colpi oppure no,hai la visione del gioco ...
un libro sicuramente che aiuta di piu' e' "Vincere sporco"
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il libro non parla di vincere con scorrettezze come si puo' fraintendere, ma spiega con esempi pratici e riportati al livello di club molti situazioni del tennis e come fronteggiarle o quale atteggiamento mentale avere.
Lo Zen del tennis e' un libro troppo votato al sistema mistico ,sappiamo tutti che in partita dobbiamo essere rilassati , respirare ecc ecc ma non se ne puo' fare una religione.
Sei sicuro che il libro di Gilbert non parli di come vincere con scorrettezze? guarda che il buon Brad è un furbastro, chiaramente lui non ti dice apertamente di fare scorrettezze, sarebbe stato un autogol clamoroso, però ti dice come reagire alle scorrettezze ecc. ecc., insomma indirettamente ti dice tutte le maniere possibili per fare uscire fuori dai gangheri il tuo avversario....
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Re: Libro "Lo zen e l'arte di giocare a tennis"
- Marcotop65Veterano
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Re: Libro "Lo zen e l'arte di giocare a tennis"
lmassimiliano.derespinis ha scritto:Ti faccio un esempio: lui non ti dice, presentati, con riscaldamento già effettuato, con un quarto d'ora di ritardo ad una partita di torneo, però parla di persone che fanno così...insomma capito il trucchetto?
Io giá nella vita di tutti i giorni non sopporto questa gente...figuriamoci su un campo da tennis ! Lo mando subito affaraffangala !
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Re: Libro "Lo zen e l'arte di giocare a tennis"
Marcotop65 ha scritto:lmassimiliano.derespinis ha scritto:Ti faccio un esempio: lui non ti dice, presentati, con riscaldamento già effettuato, con un quarto d'ora di ritardo ad una partita di torneo, però parla di persone che fanno così...insomma capito il trucchetto?
Io giá nella vita di tutti i giorni non sopporto questa gente...figuriamoci su un campo da tennis ! Lo mando subito affaraffangala !
è vero Marco, ma il libro di Gilbert si sta diffondendo molto velocemente tra i tennisti di 4^, ultimamente mi capita non di rado di incontrare gente che applica certe tecniche...
- gioamirAssiduo
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Re: Libro "Lo zen e l'arte di giocare a tennis"
Alcune misure sono anche dettate dall' indone umana e quindi involontarie non credi?