tattica contro i regolaristi

albs77 ha scritto:
Ha avuto persino il coraggio di chiedermi se "non sapevo fare altro oltre alle smorzate": gli ho risposto che si, sapevo fare un sacco di cose ma dato che non era in grado di correre in avanti non avevo alcun motivo di fare altro per batterlo.

albs77 ha scritto:Una volta "odiavo" i pallettari, ci ho pure fatto un post qui. Ma capisco ora che non era altro che frustrazione perché non avevo gli strumenti per batterli.
Ognuno ha il diritto di giocare come vuole, e sta a te trovare una soluzione al problema che ti pone. 
Quelli che si incacchiano con questi giocatori se si guardassero dentro con onestà saprebbero che è solo la consapevolezza di non saper cosa fare che li manda in bestia.

Il "pallettaro" è l'avversario meno pericoloso che ci sia: alla fine di fronte hai uno che di base non "sa giocare", non sa attaccare, non sa spingere una palla, non sa servire, sa solo correre destra sinistra e usare la racchetta come una padella.
La soluzione è metterlo di fronte alle sue lacune e fargli giocare colpi che richiedono un minimo di tennis: ad esempio chiamarlo avanti.

Settimana scorsa ne ho trovato giusto uno al torneo del circolo. Non solo pallettaro ma proprio una brutta persona: arrogante, superbo, maleducato e antisportivo.

L'ho sotterrato a furia di smorzate e gli ho distrutto così tanto l'ego che si a fine partita si è ritirato dal torneo sbraitando.

Ha avuto persino il coraggio di chiedermi se "non sapevo fare altro oltre alle smorzate": gli ho risposto che si, sapevo fare un sacco di cose ma dato che non era in grado di correre in avanti non avevo alcun motivo di fare altro per batterlo. 

Luchino 67 ha scritto:Io, come già spiegato e rispiegato, odio i pallettari per come "storpiano" il tennis.....su 20 partite con loro ne avrò perse 3 forse 4, quindi non rosico da perdente......mi ricordo una volta, che ne battei uno dopo aver perso il primo set perchè ancora stordito di prima mattina ( iniziammo alle 09.00 ) con l'aggravante di accorgermi che era un pallettaro.......mi sono svegliato e gli ho dato 6/2 6/1 facendo sistematicamente serve&volley sul suo orrendo rovescio monomane e chip&charge sempre sul rovescio e questo ha avuto il coraggio di dire "serve&volley sul rovescio, non sai fare altro"......mia risposta "ho visto che bastava quello, visto la tua pochezza di gioco"............a fine partita non gli ho stretto manco la mano, io il rispetto lo concedo a chi lo merita......

Luchino 67 ha scritto:Non a certi stronzi tipo quello.........e ne ho incontrati altri anche peggio e si è sfiorato la rissa, perchè io non mi faccio prendere per il mulo da nessuno sul campo da tennis.....non fare agli altri quello che non vorresti venisse fatto a te stesso...... indi per cui, se mi provochi trovi pane per i tuoi denti....

Luchino 67 ha scritto:Ti voglio benissimo [Devi essere iscritto e connesso per vedere questo link]         

Luchino 67 ha scritto:Non a certi stronzi tipo quello.........e ne ho incontrati altri anche peggio e si è sfiorato la rissa, perchè io non mi faccio prendere per il mulo da nessuno sul campo da tennis.....non fare agli altri quello che non vorresti venisse fatto a te stesso...... indi per cui, se mi provochi trovi pane per i tuoi denti....

Solo Tennis ha scritto:

Luchino 67 ha scritto:Non a certi stronzi tipo quello.........e ne ho incontrati altri anche peggio e si è sfiorato la rissa, perchè io non mi faccio prendere per il mulo da nessuno sul campo da tennis.....non fare agli altri quello che non vorresti venisse fatto a te stesso...... indi per cui, se mi provochi trovi pane per i tuoi denti....

Che caratterino  . Sicuramente quello li era uno stronzo e mano o non mano rimane uno stronzo. Permettimi di darti un consiglio non richiesto. Leggo spesso che fai riferimento al fatto di essere stato preso in giro in passato e si nota che questo ti provoca ancora molto rancore. Il consiglio è questo: giusto farsi rispettare, ma attento perché potresti scambiare per prese in giro comportamenti di persone che invece non intendono assolutamente mancarti di rispetto. Te lo dico perché ad ognuno di noi può capitare di fraintendere le intenzioni degli altri quando partiamo troppo prevenuti. Un abbraccio.

rogermaestro555 ha scritto:mah.....ci sono gia due situazioni inverse, cioe che due regolaristi (oltretutto scarsi tecnicamente) che si incazzano quando perdono con qualcuno che cerca di fare qualcosa di diverso (e molto piu difficile tecnicamente.....). 

Io come personale libera, posso dire cio che mi piace e cio che non mi piace. Normalmente non disrispetto nessuno, ma sicuramente conosco regolaristi che sono anche tecnicamente molto bravi, e su quelli ho meno mal di testa, anzi....
giocare un tennis vario e sopratutto di volo non e sempre e solo una questione di training, ma anche di talento naturale.......questo non lo dice mai nessuno.........
ripetendo che certi colpi nascono prima nella capoccia che nel braccio

e poi battere un regolarista che corre con le smorzate, mi viene da dire STI C........devi avere la precisione di un chirurgo  , vabbe che hai detto che correva frontalmente male, tipico di chi non va quasi mai a rete.

malconcio ha scritto:Dico anche io la mia.
Gli episodi raccontatici dimostrano chiaramente che non solo gli amanti del bel gioco ma anche i pallettari/regolaristi rosicano quando perdono. Il che ci sta, ovviamente; però è assolutamente brutto quando chi perde sminuisce l'avversario, dicendogli che fa solo smorzate oppure alza solo pallonetti, che sa solo remare a fondo campo oppure solo proiettarsi a rete.
Questo è il punto della discussione: perchè bisogna sminuire chi ha vinto dicendogli che ha vinto solo perchè ...? Questo è quello che non capisco e che fondamentalmente non accetto. Chi vince ha sempre ragione e bisogna accettarlo e rispettare lui e il risultato, stop! Tra l'altro, se l'avversario ha vinto, vuol dire che dobbiamo lavorare sul nostro tennis, nei limiti del possibile,  e non sminuire l'avversario. Se no facciamo come mia figlia, che ha preso un brutto voto al compito di matematica e anzihè riconoscere che non ha studiato le frazioni, mi dice che il professore ce l'ha con lei! Però mia figlia ha 11 anni, noi siamo persone (ahimè) molto più anziane!

malconcio ha scritto:C'è però da dire questo, Ragus.
Io conosco personalmente un ragazzo di 20 anni che si allena al mio circolo, che, dopo un'ottima carriera giovanile in Italia (ha vinto tutto il possibile...), ora sta provando a diventare pro. Ha già qualche punto ATP. Lui è fondamentalmente un regolarista; è dotato di un gran fisico ed è di una dedizione all'allenamento pressochè assoluta.
Però mi dice che a livello ATP la regolarità è un qualcosa di "scontato". Se a livello giovanile prima o poi uno dei due sbaglia (fondamentalmente di testa), a livello atp se vuoi vincere devi fare qualcosa di più oltre che essere regolare (perchè giocano tutti con il coltello con i denti, anche perchè a livello giovanile economicamente ti sostiene la Federazione, quando non sei più junior devi pagare tu e quindi ogni torneo va affrontato più che seriamente e se non sei in forma, meglio non andare e risparmiare). Ecco allora che si lavora molto sul servizio e sulla risposta, per prendere subito in mano lo scambio. Il giocatore alla Bruguera, che ti mette il servizio in campo e che gioca di pura regolarità, oggi non esiste più.

Però questo vale a livello pro; a livelli inferiori, la regolarità è percentualmente vincente.

Ragus ha scritto:Allora, torno sul tema della discussione. I due giocatori piu' forti del mio club sono regolaristi veri, nel senso che corrono e tirano forte su ogni palla. Purtroppo, corrono benissimo anche in avanti. Gli scambi con loro sono estenuanti, e prevalgono spesso sul lato mentale/fisico perche' dopo due o tre punti giocati a ritmi altissimi (fin dal primo game) vincono quel 15 o due che li porta in posizione di vantaggio e li' non mollano piu' la presa.

Per me quei due sono d'ispirazione: agonismo (corretto) al massimo livello. Se non si hanno colpi solidi da ogni posizione loro smontano il tuo gioco e trovano le tue mancanze. Ho visto diversi ex junior di livello nazionale, certo adesso meno in forma ma sempre con un gran tennis, essere rullati poco a poco, colpo dopo colpo.

La mia tattica attuale e' diventare competitivo prima sul lato fisico, aggiungendo continue variazioni con palle profonde piu o meno lavorate in spin e slice. Di vincere per ora non se parla, forse un set se va bene, ma con loro mi diverto da morire, una continua partita a scacchi.

malconcio ha scritto:C'è però da dire questo, Ragus.
Io conosco personalmente un ragazzo di 20 anni che si allena al mio circolo, che, dopo un'ottima carriera giovanile in Italia (ha vinto tutto il possibile...), ora sta provando a diventare pro. Ha già qualche punto ATP. Lui è fondamentalmente un regolarista; è dotato di un gran fisico ed è di una dedizione all'allenamento pressochè assoluta.
Però mi dice che a livello ATP la regolarità è un qualcosa di "scontato". Se a livello giovanile prima o poi uno dei due sbaglia (fondamentalmente di testa), a livello atp se vuoi vincere devi fare qualcosa di più oltre che essere regolare (perchè giocano tutti con il coltello con i denti, anche perchè a livello giovanile economicamente ti sostiene la Federazione, quando non sei più junior devi pagare tu e quindi ogni torneo va affrontato più che seriamente e se non sei in forma, meglio non andare e risparmiare). Ecco allora che si lavora molto sul servizio e sulla risposta, per prendere subito in mano lo scambio. Il giocatore alla Bruguera, che ti mette il servizio in campo e che gioca di pura regolarità, oggi non esiste più.

Però questo vale a livello pro; a livelli inferiori, la regolarità è percentualmente vincente.

Solo Tennis ha scritto:

Ragus ha scritto:Allora, torno sul tema della discussione. I due giocatori piu' forti del mio club sono regolaristi veri, nel senso che corrono e tirano forte su ogni palla. Purtroppo, corrono benissimo anche in avanti. Gli scambi con loro sono estenuanti, e prevalgono spesso sul lato mentale/fisico perche' dopo due o tre punti giocati a ritmi altissimi (fin dal primo game) vincono quel 15 o due che li porta in posizione di vantaggio e li' non mollano piu' la presa.

Per me quei due sono d'ispirazione: agonismo (corretto) al massimo livello. Se non si hanno colpi solidi da ogni posizione loro smontano il tuo gioco e trovano le tue mancanze. Ho visto diversi ex junior di livello nazionale, certo adesso meno in forma ma sempre con un gran tennis, essere rullati poco a poco, colpo dopo colpo.

La mia tattica attuale e' diventare competitivo prima sul lato fisico, aggiungendo continue variazioni con palle profonde piu o meno lavorate in spin e slice. Di vincere per ora non se parla, forse un set se va bene, ma con loro mi diverto da morire, una continua partita a scacchi.

ma di che livello stiamo parlando? mi pare di capire sicuro non quarta categoria. Terza categoria o seconda categoria?

malconcio ha scritto:Dico anche io la mia.
Gli episodi raccontatici dimostrano chiaramente che non solo gli amanti del bel gioco ma anche i pallettari/regolaristi rosicano quando perdono. Il che ci sta, ovviamente; però è assolutamente brutto quando chi perde sminuisce l'avversario, dicendogli che fa solo smorzate oppure alza solo pallonetti, che sa solo remare a fondo campo oppure solo proiettarsi a rete.
Questo è il punto della discussione: perchè bisogna sminuire chi ha vinto dicendogli che ha vinto solo perchè ...? Questo è quello che non capisco e che fondamentalmente non accetto. Chi vince ha sempre ragione e bisogna accettarlo e rispettare lui e il risultato, stop! Tra l'altro, se l'avversario ha vinto, vuol dire che dobbiamo lavorare sul nostro tennis, nei limiti del possibile,  e non sminuire l'avversario. Se no facciamo come mia figlia, che ha preso un brutto voto al compito di matematica e anzihè riconoscere che non ha studiato le frazioni, mi dice che il professore ce l'ha con lei! Però mia figlia ha 11 anni, noi siamo persone (ahimè) molto più anziane!

rogermaestro555 ha scritto:

malconcio ha scritto:Dico anche io la mia.
Gli episodi raccontatici dimostrano chiaramente che non solo gli amanti del bel gioco ma anche i pallettari/regolaristi rosicano quando perdono. Il che ci sta, ovviamente; però è assolutamente brutto quando chi perde sminuisce l'avversario, dicendogli che fa solo smorzate oppure alza solo pallonetti, che sa solo remare a fondo campo oppure solo proiettarsi a rete.
Questo è il punto della discussione: perchè bisogna sminuire chi ha vinto dicendogli che ha vinto solo perchè ...? Questo è quello che non capisco e che fondamentalmente non accetto. Chi vince ha sempre ragione e bisogna accettarlo e rispettare lui e il risultato, stop! Tra l'altro, se l'avversario ha vinto, vuol dire che dobbiamo lavorare sul nostro tennis, nei limiti del possibile,  e non sminuire l'avversario. Se no facciamo come mia figlia, che ha preso un brutto voto al compito di matematica e anzihè riconoscere che non ha studiato le frazioni, mi dice che il professore ce l'ha con lei! Però mia figlia ha 11 anni, noi siamo persone (ahimè) molto più anziane!

sono tendenzialmente d'accordo (vedi ...oltre alla mano di fata sono anche un pragmatico)  

Non mi e mai capitato di insultare nessuno in campo, tranne un paio di volte che al terzo punto rubato ho chiesto se era proprio il caso.....con annessi e connessi......(e capita molto piu spesso di cio che si puo immaginare...)

pero mi ritrovo un po a meta strada tra il tuo punto di vista, del doc e di Luchino.....
 Quando trovo distruttori di gioco e pure scarsi, mi viene davvero difficile trattenermi e rispettarli....,i devo proprio sforzarmi, anche se ci ho anche io perso poche volte, perdo con quelli che corrono e sono anche tecnicamente almeno decenti e per limiti fisici miei che non hanno nulla a che vedere con la sensibilita e il braccio tecnico......)
ho gia precisato che quelli bravi tecnicamente mii provocano molti meno mal di testa......

concordo parzialmente che nel tennis moderno non ci sono piu pallettari, lamaggiroanza sono pallettari moderni....e per quello che il tennis dopo federer e finito........
vabbe, lasciamo laporta aperta, e in agonia.......

Veterano ha scritto:IL concetto di base e' che tutti devono essere regolari,cioe' ad un certo ritmo di gioco e  pesantezza di palla che riesco a gestire, gli errori devono essere quasi a zero. Almeno che l'avversario non mi costringa all'errore.
Piu' alto e' il livello e piu' il ritmo di gioco e la pesantezza palla sara' alto,ma la regolarita' resta.
Che poi essere regolari non vuol dire fare sempre gli stessi colpi,ma avere un repertorio completo.
Ragus il primo passo e' proprio quello che  hai detto,la forma fisica....
Se stai bene fisicamente tutto riesce piu' facile....