LA SMORZATA O PALLA MORTA, MA ANCHE CORTA …

Il drop shot, in inglese, colpo goccia, è considerato da molti amatour un po’ la morte del vero giocare a tennis, una sorta di vigliaccata, una soluzione che coglie impreparato l’avversario, una sorta d'inganno. Convincimenti che partono dal presupposto che il giocare lealmente sia connaturato dal colpire senza sotterfugi, senza espedienti che mascherino le reali intenzioni, quello che alcuni potrebbero definire, anche, giocare viso a viso … Si ignora, evidentemente, quanto bene questo colpo, interpreti lo spirito più originale, radicato, di questo sport che nella vanità, nella sfrontatezza, a volte, anche nella esternata arroganza della sfida, fine a sé stessa, trova la principale ispirazione nella competizione, nello spettacolo di un match di tennis. In una sfida duale, gli scacchi insegnano, tutte le strategie, tutte le tattiche, sono esaminate, e più sono occultate, occultabili, più sono considerate letali … ciò è anche un po’ l’anima stessa di una competizione. La palla corta, in realtà, rappresenta anche l’anima più romantica del tennis, un colpo già nato old style, un colpo silenzioso, un tocco di fioretto in mezzo a tante sciabolate e colpi di spada, un ricamo, un sospiro nel caos di una baruffa dai decibel esagerati, una delle poche espressioni artistiche rimaste in questo contemporaneo tennis muscolare, una speranza, anche, verso un tennis che non si vede più molto spesso. La migliore tattica di gioco suggerisce regole d’adozione, principi d’ingaggio … quando e se l’avversario è fuori e lontano, dalle righe di gioco, quando tu sei ben dentro il campo, meglio, ancora, se vicino al net … in realtà è la palla corta che ti chiama … lei ti suggerisce se e quando eseguirla, la vedi, la percepisci … il colpirla è quasi istintivo … come le Sirene per Ulisse ... non puoi perdere qualla ghiottà occasione, potrebbe non ricapitarne un'altra ... eccola, dolce, morbida, quasi galleggiare nell'aria … è lì pronta a farsi colpire, ops …accarezzare, non sai perché, ma il braccio parte in automatico e il drop shot è già creato … non ti resta che osservarne l'esito … controllare la traiettoria della palla … se è quella giusta, quella sperata .. se la rotazione è sufficiente … e, si, se, finalmente supera o no, il net … ecco, l’ha passato 🤪… inutile la rincorsa del tuo avversario già incupito, è già il secondo … il rimbalzo della palla … il punto è tuo, almeno questa volta!

Claudio, peccato non si veda bene dove rimbalza la palla. Più che una smorzata sembra un side spin basso e certamente corto  giocato ad un avversario poco incline alle sgambate. Ma chi fa punto ha sempre ragione!

taglia1964 ha scritto:Claudio, peccato non si veda bene dove rimbalza la palla. Più che una smorzata sembra un side spin basso e certamente corto  giocato ad un avversario poco incline alle sgambate. Ma chi fa punto ha sempre ragione!

Mi riprendo a mero scopo didattico ... triste rivedersi, anche un po' autolesionistico, ma superato ció, puó essere molto utile per cercare le criticitá da sistemare ... i mezzi usati sono quelli che sono e le successive elaborazioni permettono di ottenere realizzazioni modeste dal punto di vista qualitativo, dove la messa a fuoco dei dettagli é spesso inadeguata ... peró confermo, smorzata a circa un paio di metri dal net ... il mio avversario é tutt'altro che statico e molto atletico, nonché piú giovane per diverse primavere, ma evidentemente non si aspettava quella soluzione. Il sidespin é componente spesso presente nel mio underspin, più o meno accentuato, aiuta un più morbido finale dello swing che naturalmente muove sulla diagonale, almeno questo penso ... nella smorzata, poi, aiuta a modulare l'energia trasferita alla palla, notoriamente sotto tono ...

E questa la chiami vigliaccata?
Ho una prima molto aggressiva che costringe l'avversario ad indietreggiare parecchio e ne approfitto per servire basso e tagliato per fare arrivare dall'altro lato una palla carica d'effetto e vicinissima alla rete che non dà scampo!
Per cui, se la tua la chiami vigliaccata, come la chiameresti la mia?? 
Nel tennis ci sta di tutto, con una piccola differenza: se gioco con un amico che ha difficoltà alla gambe, di peso, età o altyro magari evito qualsiasi tipo di palla corta e/o smorzata; se viceversa gioco una competizione, allora lo sfidante che si mette in gioco DEVE accettare tutto ed io ci vado corto/lungo/tagliato di brutto!

Alessandro ha scritto:E questa la chiami vigliaccata?
Ho una prima molto aggressiva che costringe l'avversario ad indietreggiare parecchio e ne approfitto per servire basso e tagliato per fare arrivare dall'altro lato una palla carica d'effetto e vicinissima alla rete che non dà scampo!
Per cui, se la tua la chiami vigliaccata, come la chiameresti la mia?? 
Nel tennis ci sta di tutto, con una piccola differenza: se gioco con un amico che ha difficoltà alla gambe, di peso, età o altyro magari evito qualsiasi tipo di palla corta e/o smorzata; se viceversa gioco una competizione, allora lo sfidante che si mette in gioco DEVE accettare tutto ed io ci vado corto/lungo/tagliato di brutto!

Un match é un match, che sia amichevole o meno é un match, il tennis é uno sport duale, uno vince, l’altro perde ... questo é il divertimento. Io non mi pongo molti problemi, gioco quello che penso sia la soluzione migliore, se sbaglio pazienza ... poi, a quasi 60 anni, spesso dovrei io essere il tutelato   . Giocare per agevolare un avversario per evidenti suoi limiti non ha molto senso, meglio organizzare un training di palleggi per consolidare swing e ritmo, ma é altra cosa. Alla fine della partita ... amici come prima. Altra cosa, invece, giocare un tennis consistente, a basso rischio ... non facilissimo da adottare se manca allenamento e ore di gioco. Nella fattispecie era una sfida FITPRA, con punti ranking in gioco. Ciò rende la partitella molto più frizzante rispetto un training ... in campo non ci sono amici 

Bhè....in caso di torneo e comunque sfida...ovviamente (sportivamente parlando) non si deve guardare in faccia nessuno 

Alessandro ha scritto:Bhè....in caso di torneo e comunque sfida...ovviamente (sportivamente parlando) non si deve guardare in faccia nessuno 

Semmai si da il colpo di grazia con la palla corta, senza pietà  

Bueno, scusami se mi permetto ma io in questa occasione non vedo ne il momento adeguato,hai i piedi quasi sulla linea,ne la tecnica adeguata per definire quel colpo una smorzata o palla corta.....