Libro "Tennisticamente parlando"
- SilvixBiSNuovo arrivato
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Libro "Tennisticamente parlando"
Ho letto le autobiografie di Andre Agassi, Monica Seles e Serena Williams, e so che molti altri atleti hanno impresso le loro prodigiose gesta su un libro. Quanto sarebbe meraviglioso poter scrivere di essersi fatti un gran mazzo e di aver vinto tutto quello che si sognava di vincere da bambini? Ci avete mai pensato? "Volevo vincere la Coppa del Mondo di calcio e ce l'ho fatta", o "Desideravo la medaglia d'oro alle Olimpiadi e ci sono riuscito"... Il mondo intero rimarrebbe a bocca aperta se aveste una simile dichiarazione, sareste considerati dei fenomeni, delle leggende, degli esempi da seguire.
Il problema è che di Andre Agassi ce n'è uno su un milione, forse. Gli altri 999.999 sono comuni mortali che perseguono obiettivi molto meno pretenziosi e non hanno la minima idea di cosa voglia dire avere una vita così di successo. Io sono una tra quei 999.999, e ho deciso di scrivere le mie gesta tragicomiche per tutti coloro che sono come me: appassionati, sognatori, persone alla perenne ricerca di piccole grandi soddisfazioni. Sportivi qualunque. Tennisti normali a cui non sono stati donati né il diritto di Federer, né la caparbietà di Nadal. Scrivo per quelli che entrano in campo con la paura di perdere e quando inaspettatamente arrivano al match point si rendono conto di avere il terrore di vincere, sebbene non si trovino affatto sul campo centrale di Wimbledon. Racconto la mia storia a chi non prende una multa se fracassa per terra la racchetta in mondovisione, ma due sberle dalla mamma nella privacy della sua cameretta sì.
Flavia Pennetta ha scritto la sua biografia poco prima di vincere lo Us Open, Maria Sharapova subito dopo essere stata trovata positiva al doping. Io scrivo prima di perdere il prossimo turno del torneo di Mercato Saraceno e ben consapevole di essere positiva al Voltaren. Si fa quel che si può.
Mi farebbe piacere se qualche appassionato di tennis come me lo leggesse Sperando vi possa intrattenere in questo strano inizio 2020, vi abbraccio. Fatemi sapere se vi è piaciuto!
Silvia
- SilvixBiSNuovo arrivato
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Re: Libro "Tennisticamente parlando"
mi aggiungo tra quelli che te lo invidiano!nw-t ha scritto:Invidiato...
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Re: Libro "Tennisticamente parlando"
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Re: Libro "Tennisticamente parlando"
SilvixBiS ha scritto:mi aggiungo tra quelli che te lo invidiano!nw-t ha scritto:Invidiato...
Quoto. Completo e pulito anche il servizio.
Io invece ho una prima devastante quando entra ed una seconda da superpippamegagalatticainternational! Non mi viene naturale tagliare la palla
- AlessandroAmministratore
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Re: Libro "Tennisticamente parlando"
SilvixBiS ha scritto:[quote= [...] A livello maschile è più difficile trovare persone che si divertano esclusivamente palleggiando, perché voi uomini l’agonismo ce l’avete proprio dentro.. vi divertite molto di più a competere... l’unico uomo che conosco che non mi ha mai detto “facciamo a punti?” è mio padre.. di donne che invece giocano anche solo per palleggiare e muoversi ti potrei fare una lista infinita.. per cui ribadisco, se uno si sveglia a cinquant’anni e decide di fare tornei seriamente, partendo dal suo livello non vedo perché non debba avere delle speranze.. ad ogni età e per ogni livello ci sarà un obiettivo diverso, quello è chiaro.. ma è il suo bello!]
A tal uopo ricordo un episodio che mi è rimasto impresso nella mente e che per me è diventato "vangelo": alla grande passione per il tennis ho affiancato quella per i balli caraibici. Sono istruttore da alcuni anni a questa parte e ricordo la sete di imparare che avevo quando mossi i primi passi e andavo alle serate per provare le nuove figure imparate. Mi ritrovai ad una serata da ballo e, dopo aver fatto "poltrona" per un po', mi diedi coraggio ed invitai una ragazza (una gran bella ragazza...volli puntare in alto ) ed iniziammo a ballare. Lei vide che io ero emozionato e non scioltissimo, a tratti le chiedevo anche scusa per certe inesattezze e la mettevo al corrente del fatto che era ancora da qualche mese che prendessi lezioni. Quando finimmo di ballare mi disse: "Ricorda una cosa: se non avessi avuto il coraggio di invitarmi non avresti avuto la possibilità di confrontarti con una istruttrice di ballo (io attonito, basito e incantato!), e tieni sempre a mente che tanta gente come te ha sete di imparare ma molti mirano soltanto a competere e farsi vedere "grandi star" in pista. Và per le serate e invita tutte coloro che, per colpa di molti, fanno poltrona e prima o poi si scoraggeranno e abbandoneranno definitivamente questa bellissima disciplina. Farà bene a te e ti circonderai di tantissima bella gente alla quale avrai dato la giusta motivazione per credere in se stessi e lavorare sulla loro passione...".
E' per questo quindi che mi reputo a questo unto una mosca bianca (forse un bene nella vita da circolo ed un po' meno in quella da "tornei").
Molte volte preferisco più palleggiare che partita vera e propria con il vantaggio di:
- lasciare andare il braccio senza la fissa di stare in difesa per commettere errori
- triplico l'allenamento aerobico
- aggredisco la palla e dò sfogo al corpo ed alla mente....
e tutto questo lo condivido (e li invito pure) con chi, magari non "cima" del tennis, si ritrova ad elemosinare un palleggio per amore di applicare quanto imparato e migliorarsi un po', oltre che raggiungere gli obiettivi di cui abbiamo ampiamente discusso in questo argomento: il divertimento innanzi tutto e l'amore per la "pelosetta gialla"...
- drichichiVeterano
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Re: Libro "Tennisticamente parlando"
- SilvixBiSNuovo arrivato
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Re: Libro "Tennisticamente parlando"
drichichi ha scritto:@SilvixBis qual'è l'errore più comune che fa chi, avendo giocato per molto tempo, riprende a giocare dopo una pausa decennale e si ritrova a giocare in "tutt'altro tennis"? Ci si ricordava un tennis e se ne trova un'altro con ritmi, velocità e potenze diverse? Quindi come si affronta e si corregge il problema? Grazie
Suppongo che l’errore più comune sia quello di essere in ritardo, sia a livello di movimento di piedi che di preparazione dei colpi.. quindi semplicemente penso che per arrivare al ritmo a cui si vuole arrivare occorra arrivarci gradualmente, aumentandolo di volta in volta.. non mi è mai successo sinceramente di trovarmi di fronte qualcuno in una situazione del genere, c’è da dire che io, per mia scelta, alleno solo i bambini e i ragazzi, gli adulti no..
- drichichiVeterano
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Re: Libro "Tennisticamente parlando"
Hai mai utilizzato la musica come metodo per raggiungere il ritmo giusto dì gioco?SilvixBiS ha scritto:drichichi ha scritto:@SilvixBis qual'è l'errore più comune che fa chi, avendo giocato per molto tempo, riprende a giocare dopo una pausa decennale e si ritrova a giocare in "tutt'altro tennis"? Ci si ricordava un tennis e se ne trova un'altro con ritmi, velocità e potenze diverse? Quindi come si affronta e si corregge il problema? Grazie
Suppongo che l’errore più comune sia quello di essere in ritardo, sia a livello di movimento di piedi che di preparazione dei colpi.. quindi semplicemente penso che per arrivare al ritmo a cui si vuole arrivare occorra arrivarci gradualmente, aumentandolo di volta in volta.. non mi è mai successo sinceramente di trovarmi di fronte qualcuno in una situazione del genere, c’è da dire che io, per mia scelta, alleno solo i bambini e i ragazzi, gli adulti no..
- SilvixBiSNuovo arrivato
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Re: Libro "Tennisticamente parlando"
Assolutamente sì!!!drichichi ha scritto:Hai mai utilizzato la musica come metodo per raggiungere il ritmo giusto dì gioco?SilvixBiS ha scritto:drichichi ha scritto:@SilvixBis qual'è l'errore più comune che fa chi, avendo giocato per molto tempo, riprende a giocare dopo una pausa decennale e si ritrova a giocare in "tutt'altro tennis"? Ci si ricordava un tennis e se ne trova un'altro con ritmi, velocità e potenze diverse? Quindi come si affronta e si corregge il problema? Grazie
Suppongo che l’errore più comune sia quello di essere in ritardo, sia a livello di movimento di piedi che di preparazione dei colpi.. quindi semplicemente penso che per arrivare al ritmo a cui si vuole arrivare occorra arrivarci gradualmente, aumentandolo di volta in volta.. non mi è mai successo sinceramente di trovarmi di fronte qualcuno in una situazione del genere, c’è da dire che io, per mia scelta, alleno solo i bambini e i ragazzi, gli adulti no..
- drichichiVeterano
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Re: Libro "Tennisticamente parlando"
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Re: Libro "Tennisticamente parlando"
Fa parte tutto nel saper giocare a tennis ... se non muovi i piedi e sei sempre distante dalla palla e non posizionato bene...a tennis non giochiSilvixBiS ha scritto:
Suppongo che l’errore più comune sia quello di essere in ritardo, sia a livello di movimento di piedi che di preparazione dei colpi.. quindi semplicemente penso che per arrivare al ritmo a cui si vuole arrivare occorra arrivarci gradualmente, aumentandolo di volta in volta.. non mi è mai successo sinceramente di trovarmi di fronte qualcuno in una situazione del genere,
- drichichiVeterano
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Re: Libro "Tennisticamente parlando"
Quindi secondo te quale potrebbe essere la problematica che salta fuori con chi riprende a giocare dopo molto tempo ma si trova pure tecnologie e tipologie diverse? Grazienw-t ha scritto:Fa parte tutto nel saper giocare a tennis ... se non muovi i piedi e sei sempre distante dalla palla e non posizionato bene...a tennis non giochiSilvixBiS ha scritto:
Suppongo che l’errore più comune sia quello di essere in ritardo, sia a livello di movimento di piedi che di preparazione dei colpi.. quindi semplicemente penso che per arrivare al ritmo a cui si vuole arrivare occorra arrivarci gradualmente, aumentandolo di volta in volta.. non mi è mai successo sinceramente di trovarmi di fronte qualcuno in una situazione del genere,
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Re: Libro "Tennisticamente parlando"
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- drichichiVeterano
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Re: Libro "Tennisticamente parlando"
Però se non sbaglio giochi con piatto piccolo telai non proprio leggeri e bilanciati al manico, ossia hai adattato il tennis moderno al bilanciamento old style il tutto con tanto allenamento. Hai trovato il compromesso. Dico bene o dico cavolate?nw-t ha scritto:Io con le racche moderne e la tecnica che avevo con il legno ho avuto solo enormi vantaggi. Ho modernizzato le impugnature solo x il dritto da quando il braccio destro ha rifatto un pò di forza. Da più di 6 anni gioco solo con le Prestige REV PRO idem x incordatura. Poi è solo "allenamento" sul gioco in generale
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Re: Libro "Tennisticamente parlando"
Le racche moderne hanno solo permesso aumentare in meglio i vari parametri unendoli, non vedo la difficoltà, anzi vedo solo pregi,
se non quello di permettere anche agli scarsoni di batterti
- drichichiVeterano
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Re: Libro "Tennisticamente parlando"
Naturalmente ispirandomi e copiando Borg a quei tempi i TOPPONI di dritto li giocavo anche con la racca di legno...si usa la tecnica e via di swing idealedrichichi ha scritto:Però se non sbaglio giochi con piatto piccolo telai non proprio leggeri e bilanciati al manico, ossia hai adattato il tennis moderno al bilanciamento old style il tutto con tanto allenamento. Hai trovato il compromesso. Dico bene o dico cavolate?nw-t ha scritto:Io con le racche moderne e la tecnica che avevo con il legno ho avuto solo enormi vantaggi. Ho modernizzato le impugnature solo x il dritto da quando il braccio destro ha rifatto un pò di forza. Da più di 6 anni gioco solo con le Prestige REV PRO idem x incordatura. Poi è solo "allenamento" sul gioco in generale
- framanFedelissimo
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Re: Libro "Tennisticamente parlando"
Normale, ci stadrichichi ha scritto:Però per noi over 50 sicuramente i materiali nuovi ci aiutano ma ci troviamo a giocare bene piuttosto con il nostro vecchio bilanciamento piuttosto che con il nostro vecchio peso.
- nw-tVeterano
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Re: Libro "Tennisticamente parlando"
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Re: Libro "Tennisticamente parlando"
Non racchetta intesa come tale ma come sensazioni e maneggevolezza. Considera che fino al 2003 non sapevo né peso né corde e né tensione delle stesse però capivo che con alcune giocavo bene e con altre no. Come me lo spieghi questo?nw-t ha scritto:Nel mini video del servizio usavo un MID 18x20 TGK piatto 93 e bilanciato a 33 cm incordatura ibrido reverse....nel rovescio una Donnay Pro One XL 16x19 in full mono...ne peso ne bilanciamento ne corde ne lunghezza racca ne schema corde della racca era uguale...e te pensi che contino racca e corde x giocare bene?
- nw-tVeterano
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Re: Libro "Tennisticamente parlando"
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Re: Libro "Tennisticamente parlando"
Questo non l'avevo letto....drichichi ha scritto:Però se non sbaglio giochi con piatto piccolo telai non proprio leggeri e bilanciati al manico, ossia hai adattato il tennis moderno al bilanciamento old style il tutto con tanto allenamento. Hai trovato il compromesso. Dico bene o dico cavolate?nw-t ha scritto:Io con le racche moderne e la tecnica che avevo con il legno ho avuto solo enormi vantaggi. Ho modernizzato le impugnature solo x il dritto da quando il braccio destro ha rifatto un pò di forza. Da più di 6 anni gioco solo con le Prestige REV PRO idem x incordatura. Poi è solo "allenamento" sul gioco in generale
NO la racchetta che uso adesso me la sono fatta x il gioco "di oggi". Ed è completamente diversa dalle caratteristiche di quelle in legno...direi opposto. 340 gr XL 69,2 bil a 32,7 incordata inerzia 360...un pò diversa dalle racche di legno.
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Re: Libro "Tennisticamente parlando"
Ok, da dove inizio?nw-t ha scritto:Questo non l'avevo letto....drichichi ha scritto:Però se non sbaglio giochi con piatto piccolo telai non proprio leggeri e bilanciati al manico, ossia hai adattato il tennis moderno al bilanciamento old style il tutto con tanto allenamento. Hai trovato il compromesso. Dico bene o dico cavolate?nw-t ha scritto:Io con le racche moderne e la tecnica che avevo con il legno ho avuto solo enormi vantaggi. Ho modernizzato le impugnature solo x il dritto da quando il braccio destro ha rifatto un pò di forza. Da più di 6 anni gioco solo con le Prestige REV PRO idem x incordatura. Poi è solo "allenamento" sul gioco in generale
NO la racchetta che uso adesso me la sono fatta x il gioco "di oggi". Ed è completamente diversa dalle caratteristiche di quelle in legno...direi opposto. 340 gr XL 69,2 bil a 32,7 incordata inerzia 360...un pò diversa dalle racche di legno.
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- drichichiVeterano
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Re: Libro "Tennisticamente parlando"
- Elia.NcFrequentatore
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