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la mazza da scopa ? - Pagina 2 Empty la mazza da scopa ?

Ven 7 Dic 2012 - 20:42
Promemoria primo messaggio :

questa non l'avevo mai vista...che dite la prossima volta chiedo al maestro di fare un cesto sul dritto con la mazza da scopa sotto il braccio sinistro Very Happy
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bhè se lo farà seppi ci sara un perchè Suspect

seneca85
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la mazza da scopa ? - Pagina 2 Empty Re: la mazza da scopa ?

Ven 14 Dic 2012 - 12:41
Io i DVD di Sartori in commercio (che sono due: Iniziamo con la tecnicha + piccolo manualetto cartaceo guida; Tennis... non diamo tutto per scontato) li ho, e l'esercizio della scopa visibile su Youtube è tratto proprio dal primo DVD nonché nel manualetto d'accompagnamento in cui viene proprio spiegato sia il blocco delle anche che il blocco delle spalle.

C'è da sapere che questi due DVD di Sartori sono destinati a chi sta incominciando a giocare a tennis o agli istruttori/maestri che vogliono conoscere/ampliare dei concetti base utili per il loro mestiere.

Bene per far ciò Sartori parte dal concetto di base che: per chi sta agli inizi è meglio che incominci nel colpire in posizione affiancata o neutral chiametela come volete, anche a seguito di uno spostamento più o meno lungo (sempre agli inizi si badi bene) sarebbe meglio che il giocatore arrivasse a colpire la palla affinacandosi ad essa in neutral perché in tal modo riesce a sentire il blocco delle anche e delle spalle per colpire in equilibrio e con controllo.
Colpendo in posizione affiancata si sfrutta il momentum o velocità lineare (ormai su questo forum lo sanno pure i sassi che significa questo concetto per le volte di cui se ne è parlato!!!), cioè si sfrutta lo spostamento del peso dalla gamba indietro a quella avanti, tipologia di trasferimento del peso utilizzata prevalentemente negli anni del tennis per così dire pre-moderno. E per chi sta agli inizi questo è l'approccio ancora seguito (meno nella scuola americana per la verita'), soprattutto quando si è piccoli e non si ha forza a sufficienza per colpire in open o ancora non si riesce ad avere la coordinazione e timing giusto per piazzarsi bene dietro la palla.
Quindi l'esercizio della scopa serve a sentire il blocco delle anche ed il seguente blocco delle spalle, in pratica entrambe le articolazioni anche e spalle a fine del colpo sono parallelle alla rete (per non disperdere l'energia accumulata) e cio si badi bene è funzionale quando si colpisce in poisizione affiancata.
Insomma nel movimento a colpire le spalle girano solo di 90°.

Ma, e qui ha ragione KK, quando si colpisce in open e semiopen l'esercizio del blocco delle anche e delle spalle non serve a niente, quando si colpisce in posizioni aperte in fase di caricamento (backswing) tutti noi sappiamo che c'è bisogno di una forte torsione delle spalle per accumulare energia (infatti in open o semi a fine backswing le spalle di tutti i grandi giocatori sono perpendicolari alla rete).
In fase del movimento a colpire tale energia accumulata in qualche modo deve essere rilasciata sulla palla e allora le spalle non possono limitarsi a girare per un angolo di 90° (come nella posizione affiancata) perché così facendo faremmo mezzo giro e non completeremmo il colpo. In posizioni aperte le spalle dal momento di fine apertura a quelo finale girano di norma 180° con la conseguenza che a fine colpo le spalle e le anche sono perpendicolari alla rete non più parallele, questa in sintesi è la "rivoluzione" del tennis moderno supersonico.
Si sfrutta in tal modo il momentum o velocità angolare in cui per un destrorso la gamba destra fa da perno della rotazione nel diritto (in open o semi) e sempre per un destrorso la gamba sinistra fa da perno per un rovescio (in open e semi) più facile da eseguire con quello a due mani (ma c'è chi come Gasquet è un maestro anch nel giocarlo aperto ad una).

Nelle posizioni aperte il contro-giro delle spalle (e delle anche che ci stanno sotto) varia dai 180° per chi ha una impugnatura semiwestern (ma anche strong eastern tendente alla semi) ai 240° per chi gioca con la western.

Ovvio che i pro in partita a seconda della palla che devono colpire colpiscono egregiamente sia in neutral che in open ecco perché prendere un singolo filamato su youtube di un colpo giocato da un campione può essere fuorviante perché quel colpo fa contestualizzato al tipo di palla che il giocatore sta per colpire.
Infatti per tornare a Federer ci sono volumi e volumi di libri tennistici e DVD che hanno studiato il suo diritto in open e la caratteristica principale che ne esce fuori è proprio questa grandissima escursione di rotazione che le spalle effettuano dal momento di fine apertuta, a quello a colpire per finire al momento finale o di chiusura.
L'aumento di velocità della racchetta o c.d. racquet speed la si ha proprio colpendo in open (ecco da cui deriva la velocità del gioco moderno, oltre che dai meteriali diversi soprattutto le corde, e la preparazione fisica dei giocatori) infatti durante il giro delle spalle in fase di impatto la racchetta punta diritta verso l'obiettivo, il target del campo avversario, ed acco perché si sente dire in giro anicipo di anca ma non c'è nessun anticipo voluto è una conseguenza della grande escursione angolare che fanno le spalle soprattutto e le anche che stanno sotto ad esse.
Sono noti in fase di apertura (in semo e open) i famosi angoli di separazione, cioè la linea delle spalle gira maggiormente di quella delle anche quindi nel controgiro le anche partono prima ma poi chi gira molto di più sono proprio le spalle che a fine colpo puntano perpendicolarmente la rete.

Per finire, dove sta la vera difficoltà di colpire in open o semi allora? Nel piazzare al posto giusto e al momento giusto la gamba che fa da perno alla rotazione (c.d. fase di carico o loading). Trovare la distanza giusta, saper prevedere il rimbalzo e dove si deve impattare, avere la forza di farlo quando il gioco va veloce (esser rapidi e veloci) e la forza nella gamb perno per caricare energia dal terreno, facendo tutto con il massimo equilibrio.
Piazzato il perno al momento giusto, al posto giusto e con la forza giusta incomincia il controgiro delle anche ma soprattutto delle spalle per rilasciare l'energia accumulata sulla palla.
Ovvio che mentre ci stiamo dirigendo nel posto giusto in cui piazzare il perno dobbiamo nel frattempo anticipare la rotazione delle spalle in fase di apertura ecco cosa signica allora il famoso "apri in tempo" o "unit turn". Non possiamo arrivare, piazzare la gamba perno ed ancora non abbiamo aperto, pure se carichiamo come si deve ma ancora non apriamo la racchetta (giro in fase di backswing del torso e delle spalle che girano con la racchetta) la palla ci ha sorpassati.
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Ven 14 Dic 2012 - 12:58
Seneca ti voglio bene!
Per tante ragioni:
1) Sartori e' un eccellente professionista e io rischiavo di fare la figura del saputello. Il fatto che le lezioni siano ben "accompagnate" da spiegazioni...chiarisce tutto.
2) La tua spiegazione e' esemplare.
3) Mi sono risparmiato una lunga spiegazione io che sarebbe partita da un presupposto sbagliato...l'ho scritto 3 volte che lo stance del video era importante...
4) Il tuo intervento evita ulteriori equivoci.
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Ven 14 Dic 2012 - 13:12
kingkongy ha scritto:
4) Il tuo intervento evita ulteriori equivoci.

..... aspettiamo King..... qualcuno potrebbe portare qualche spunto costruttivo.... aspettiamo
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Ven 14 Dic 2012 - 13:24
Beh, io parlavo di "equivoci".
Gli spunti costruttivi son bene accetti.
Per esempio...le leve del rovescio... Io sono un po' "vintage" e per me, a una mani, il destro fa da pivot e il piede sinistro spinge. Hehehehe
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Ven 14 Dic 2012 - 14:23
Idem anch'io, il rovescio ad una mano è sempre preferibile quando si può giocarlo con la gamba destra in avanti (per un destrorso) in posizione affiancata.... ma saperlo giocare anche in semi-open (total open lo si può fare per lo più in risposta al servizio) è utile quando si viene pressati o si è spinti qualche metro lontano dalla linea di fondo, sono quelle palle di qualità che fanno la differenza in alcune situazioni cruciali.
Infatti, per esempio, nell'esercizio della X spagnola da fondocampo quando si va a giocare il rovescio (anche quello ad una mano) indietreggiando dietro la linea di fondocampo lo si fa giocandolo in semi-open caricando per lo più sulla gamba sinistra (per un destrorso) con un maggior intervento della rotazione delle anche e del busto/spalle in fase di movimento a colpire.
Ovvio che non deve diventare un'abitudine quella di idietreggiare su palla spinte e cariche dell'avversario ma solo quando si è costretti dalla qualità del colpo avversario.
In un gioco propositivo si dovrebbe sempre tagliare l'angolo ed andare contro la palla e quindi soprattutto nel rovescio ad una mano giocarlo sfruttando il momentum lineare. Tuttavia saper alternare la posizione (e questo insegna l'X spagnola) da difensiva ad offensiva allena il giocatore a gestire il punto in fase di costruzione e a cercare di prendere il pallino del gioco poiché dall'altra parte c'è un altro giocatore che cerca di tenerlo.
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Ven 14 Dic 2012 - 14:31
Vero sulla semi open...per me in open e' un trick shot...
In semi open, però, appena attui la transizione del peso in avanti, la gamba destra recupera la funzione di appoggio e il sinistro passa a spingere. Ammesso che io abbia inteso correttamente cosa intendevi. Però io lo so fare solo così... Sulla palla, "spingo" sempre il peso da "dietro"... Tieni presente che il passaggio di carico aiuta a recuperare più velocemente la posizione se incroci il passo...se sei in allungo...si sta sulla sinistra.
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Ven 14 Dic 2012 - 15:04
Sì intendevo quello che hai scritto, carichi sulla sinistra e nell'effettuare il colpo scarichi sulla destra in tal modo sfrutti il movimento naturale del corpo ed entra in gioco ancora una buona componente di spinta lineare.
Quello che cercavo di dire è che nel rovescio ad una mano (ma anche a due) dietro la linea ci si sofferma maggiormente nel sentire proprio il caricamento sulla gamba sinistra (per undestrorso) ovvio che poi nello scaricare tale caricamento il peso viene trasferito sulla destra per così dire in fase aerea poiché tatticamente il rovescio in semi open, anche ad una mano, lo si gioca quando si è spinti fuori o si è pressati e si è costretti ad adeguarsi alla palla avversaria e quindi si carica il sinistro mentre la palla arriva e bum si esplode il colpo e durante l'esecuzione c'è il trasferimento del peso sulla gamba destra.
Infatti l'X spagnola che alterna un rovescio dietro ed uno avanti è un esercizio proficuo se fatto con un buon ritmo (dato da chi lancia la palla) soprattutto quando si gioca il rovescio dietro la linea si deve sentire la necessità di stare in tempo sulla palla e di eseguirlo in fase difensiva essendo pressati.
Ovvio che se invece si ha più tempo perché la palla avversaria ha meno "qulità" e non si è pressati si gestisce il tutto con un timing meno esasperato e più cadenzato.

Infine anche nel rovescio in semi ad una mano in fase di movimento a colpire la rotazione delle spalle è più marcata cioè a fine colpo sono più parallele alla rete ciò perché in teoria si dovrebbe di norma cercare l'incrociato e quindi per giocare incrociato, lungo e carico bisogna cercare più potenza così da pressare a nostra vola l'avversario e cacciarlo lui fuori dal campo con palle cariche e lavorate. E per raggiungere tale obiettivo ci vuole più potenza per cercare un traiettoria più lunga mixata a controllo. Insomma per fare ciò oltre al momentum lineare che da solo non basterebbe (nell'incrociato c'è più campo da coprire) ci vuole un spinta aggiuntiva di momentum angolare data appunto dall'apertura delle spalle in fase di forwardswing più accentuata che così a fine colpo sono più parallele alla rete.
Infatti, viceversa, quando si gioca il rovescio ad una mano in avanzamento si ricerca più la precisione che la potenza (abbiamo meno campo avversario a disposizione per far cadere le palla appunto nelle linee) e quindi nella fase di movimento a colpire le spalle rimangono più chiuse, più perpendicolari alla rete sino all'ultimo per sfruttare maggiormente la spinta lineare ed essere più precisi.
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Ven 14 Dic 2012 - 15:25
Beh sì, anche se il buon Emilio Sanchez fa giocare apposta lungolinea per avere il "massimo disagio" nello spostamento. Infatti, la "sua" croce fa spostare da dritto a rovescio in arretramento: la classica "V" rovesciata. Per poi riproporla in avanzamento ma con colpo incrociato. E qui il rovescio in top è col passo "carioca", proprio per mantenere le anche in linea (ortogonali alla rete)...mentre sul chip&charge...pure. hehehheheh
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Ven 14 Dic 2012 - 15:49
signori... riuscite a mettere qualche schemino, altrimenti qui tra X spagnole, V carioca, Z italiane non ci si capisce più nulla!!!

ma vale di tacco?!?!? [Devi essere iscritto e connesso per vedere questa immagine]+

secondo voi a ivanisevic gliele facevano fare queste cose??? per me avrebbe risposto che lui con 4 ace o con 4 risposte vincenti non si sarebbe posto il problema delle lettere dell'alfabeto!!! Shocked
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Ven 14 Dic 2012 - 15:55
seneca85 ha scritto:Io i DVD di Sartori in commercio (che sono due: Iniziamo con la tecnicha + piccolo manualetto cartaceo guida; Tennis... non diamo tutto per scontato) li ho, e l'esercizio della scopa visibile su Youtube è tratto proprio dal primo DVD nonché nel manualetto d'accompagnamento in cui viene proprio spiegato sia il blocco delle anche che il blocco delle spalle.

C'è da sapere che questi due DVD di Sartori sono destinati a chi sta incominciando a giocare a tennis o agli istruttori/maestri che vogliono conoscere/ampliare dei concetti base utili per il loro mestiere.

Bene per far ciò Sartori parte dal concetto di base che: per chi sta agli inizi è meglio che incominci nel colpire in posizione affiancata o neutral chiametela come volete, anche a seguito di uno spostamento più o meno lungo (sempre agli inizi si badi bene) sarebbe meglio che il giocatore arrivasse a colpire la palla affinacandosi ad essa in neutral perché in tal modo riesce a sentire il blocco delle anche e delle spalle per colpire in equilibrio e con controllo.
Colpendo in posizione affiancata si sfrutta il momentum o velocità lineare (ormai su questo forum lo sanno pure i sassi che significa questo concetto per le volte di cui se ne è parlato!!!), cioè si sfrutta lo spostamento del peso dalla gamba indietro a quella avanti, tipologia di trasferimento del peso utilizzata prevalentemente negli anni del tennis per così dire pre-moderno. E per chi sta agli inizi questo è l'approccio ancora seguito (meno nella scuola americana per la verita'), soprattutto quando si è piccoli e non si ha forza a sufficienza per colpire in open o ancora non si riesce ad avere la coordinazione e timing giusto per piazzarsi bene dietro la palla.
Quindi l'esercizio della scopa serve a sentire il blocco delle anche ed il seguente blocco delle spalle, in pratica entrambe le articolazioni anche e spalle a fine del colpo sono parallelle alla rete (per non disperdere l'energia accumulata) e cio si badi bene è funzionale quando si colpisce in poisizione affiancata.
Insomma nel movimento a colpire le spalle girano solo di 90°.


.

Bene, allora ci ho preso! Sto diventando bravino (a parole [Devi essere iscritto e connesso per vedere questa immagine]).
Magari l'ho capito perchè pure io sto cominciando a giocare a tennis [Devi essere iscritto e connesso per vedere questa immagine]
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Ven 14 Dic 2012 - 16:18
...hihihihiihi quasi Chiros.... hai nominato la parola "blocco" associandola al nome Federer: anatema su di te! Però puoi sempre pentirti e pagare il caffé al povero KK che cercava di far capire alcune cosette... hehehehehe
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Ven 14 Dic 2012 - 16:31
hehheeh Nano. Niente di strano o di esoterico.
La "croce spagnola" è un esercizio di "scuola spagnola". Secondo me la paternità è di Sanchez...perché è stato il primo a videoriprenderlo hahahahhahah Per intenderci non ha nulla a che fare con Guernica e la Guerra Civile.
L'etimologia è questa: "croce" perché, visto dall'alto, il movimento che fa l'allievo è a X, dove all'estremo di ogni ramo della letterà si va a colpire la palla. Sanchez però gli aggiunge lo spostamento in linea, parallelo alla riga di fondo: in tal modo, i punti in cui si colpisce la palla diventono 6.
L'idea è quella di partire dal centro della X (croce) e colpire delle palle in arretramento e in avanzamento, sia di dritto sia di rovescio.
Le varianti son date dalla scelta di giocare incrociato o lungolinea e dal giocare sia il dritto sia il rovescio "inside in" o "inside out".
Il passaggio da dritto e rovescio DEVE vedere l'allievo passare per il centro della X, pertanto si muove sempre in diagonale (avanzando o arretrando).
Il "Passo carioca", di cui si è discusso tanto con Veterano...è quel movimento dei piedi in cui le falcate in avanzamento (più raro in arretramento) si incrociano dietro. Questo ti permette di spostare linearmente il bacino/piattaforma di tiro in posizione di apertura.

Tutto qui. E' l'ABC del footwork. Smile
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Ven 14 Dic 2012 - 16:36
immaginavo qualcosa del genere per la X, ma ora è più chiaro...

per il passo carioca non riesco ad immaginarlo, ma penso sia più facile farlo che spiegarlo...
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Ven 14 Dic 2012 - 16:38
Lo scambio di note tra me e Seneca, riguardava invece il carico di peso. Il riferimento era così allo stance, visto che la Croce spagnola prevede la diagonale in arretramento che "induce" a uno stance semi-aperto anche nel rovescio.
Se il primo appoggio è sul sinistro (per i destrimani), io notavo che il trasferimento di peso in avanti comportava un "ritorno" al naturale appoggio su piede destro e piede sinistro che spinge.
Non per nulla, nella Croce spagnola "cattiva", il rovescio da giocare in arretramento è lungolinea e non incrociato.
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Ven 14 Dic 2012 - 16:50
Nano, il Carioca te lo spiego in un attimo.
Mettiti in posizione di apertura di rovescio.
Per spostsrti in avanti o indietro cosa fai?
1) muovi le gambe a compasso = aperto - chiuso - aperto
2) incroci le gambe.

2 bis) anziché incrociare davanti...incroci dietro. Questo è il "Passo Carioca".
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Ven 14 Dic 2012 - 16:55
kingkongy ha scritto:Lo scambio di note tra me e Seneca, riguardava invece il carico di peso. Il riferimento era così allo stance, visto che la Croce spagnola prevede la diagonale in arretramento che "induce" a uno stance semi-aperto anche nel rovescio.
Se il primo appoggio è sul sinistro (per i destrimani), io notavo che il trasferimento di peso in avanti comportava un "ritorno" al naturale appoggio su piede destro e piede sinistro che spinge.
Non per nulla, nella Croce spagnola "cattiva", il rovescio da giocare in arretramento è lungolinea e non incrociato.


per me che gioco (giocavo prima dell'infortunio[Devi essere iscritto e connesso per vedere questa immagine]) solo il back ha senso lo stesso la X? o meglio altri esercizi?

kingkongy ha scritto:Nano, il Carioca te lo spiego in un attimo.
Mettiti in posizione di apertura di rovescio.
Per spostsrti in avanti o indietro cosa fai?
1) muovi le gambe a compasso = aperto - chiuso - aperto
2) incroci le gambe.

2 bis) anziché incrociare davanti...incroci dietro. Questo è il "Passo Carioca".


come immaginava sono cose che si fanno senza pensare, penso che un movimento o l'altro vengano naturali, giusto?

quali sono i vantaggi di incrociare normale o invece carioca?
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Ven 14 Dic 2012 - 16:57
seneca85 ha scritto:

In fase del movimento a colpire tale energia accumulata in qualche modo deve essere rilasciata sulla palla e allora le spalle non possono limitarsi a girare per un angolo di 90° (come nella posizione affiancata) perché così facendo faremmo mezzo giro e non completeremmo il colpo. In posizioni aperte le spalle dal momento di fine apertura a quelo finale girano di norma 180° con la conseguenza che a fine colpo le spalle e le anche sono perpendicolari alla rete non più parallele, questa in sintesi è la "rivoluzione" del tennis moderno supersonico.
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Posto qualche video dei primi 4 al monto non per fare polemica ma come spunto di discussione.
A me pare che dalle immagini emerga che la spinta data dalla rotazione del busto si esaurisca una frazione di secondo prima di impattare la palla: in quel momento la racchetta ha già raggiunto l'accelerazione massima ed è fondamentale "far passare il braccio".
Da notare che il blocco delle spalle, con conseguente passaggio del braccio, prima dell'impatto è ben evidente anche in un giocatore con un gesto estremo come Nadal.
Che poi una volta esaurito il colpo, quando la racchetta è già sopra la spalla sinistra (dx nel caso di Nadal), la spalla destra possa avanzare per rallentare più dolcemente la corsa della racchetta ci sta, ma qui non ha alcuna funzione di spinta, solo di "freno".

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Ven 14 Dic 2012 - 17:00
Meglio Carioca! Perché se incroci davanti l'anca sinistra (per destrimani) avanza.
Vista dall'alto la linea del bacino fa una "S" hahahahhaha così ti ho aggiunto un'altra lettera. hahahahahahha

Tu prova: il riferimento è sempre la piattaforma di tiro: il bacino.

Top o back...devi tirare un rovescio.
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Ven 14 Dic 2012 - 17:14
mmmm Marco, vediamo se "interpreto" correttamente, proprio perché voglio essere di aiuto e non una "contrapposizione".

Devi considerare due cose: 1) Tutti guardano la palla all'impatto; 2) Dopo il colpo son tutti in decontrazione muscolare

Il punto 1) è importante perché voglio sottolineare che non son di gomma...hahahahhahah Se guardi la palla "sembra" che la linea delle spalle si blocchi...ma così non è.
Bloccare la linea delle spalle sarebbe un suicidio.

Questo video di Federer ti aiuterà a capire molte cose perché è al netto della "ciccia" o della maglietta.
[Devi essere iscritto e connesso per vedere questo link]

Il punto 2) è scontato: esaurito il compito, tutto procede per inerzia.
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Ven 14 Dic 2012 - 17:24
No, lo scheletro di Federer mi rifiuto di commentarlo Very Happy :
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Dal secondo 18 (momento dell'impatto) in poi le spalle son immobili.
KK, si vede benissimo. Se sostieni il contrario ti do il numero di un amico tennista che è anche oculista Very Happy

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kingkongy
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la mazza da scopa ? - Pagina 2 Empty Re: la mazza da scopa ?

Ven 14 Dic 2012 - 17:34
hihihihihiih lo la moglie oculista....

MARCOOOOOO, hehehhe chi se ne frega come sono le spalle dopo aver colpito la palla! All'impatto erano proprio in movimento, al massimo della velocità! Ha tirato ha mazzata da paura e le spalle hanno ruotato di 170 gradi! Povero diavolo, in Svizzera non li fanno mica col Pongo! [Devi essere iscritto e connesso per vedere questa immagine]Non è in open stance!
Sei un sadico Marco. [Devi essere iscritto e connesso per vedere questa immagine]
Dopo l'impatto con la palla è arrivato al fine corsa "fisiologico" delle sue articolazioni: perché deve farsi venire un'ernia lombare al disco? Evil or Very Mad

Scherzi a parte, non farti fregare da quello che "sembra": vai al cuore del problema. In questa clip lui spinge e rimane bello dietro alla palla. E' morbidissimo come swing, niente blocchi.
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chiros
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Ven 14 Dic 2012 - 18:30
kingkongy ha scritto:...hihihihiihi quasi Chiros.... hai nominato la parola "blocco" associandola al nome Federer: anatema su di te! Però puoi sempre pentirti e pagare il caffé al povero KK che cercava di far capire alcune cosette... hehehehehe

Per blocco, intendo un movimento che impedisce al tronco di ruotare ulteriormente. Un aiuto insomma. Come è risaputo che fa con il rovescio. è un elemento di precisione del tiro, quindi lecito anche per Sua Maestà.
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Ven 14 Dic 2012 - 18:38
marcob ha scritto:No, lo scheletro di Federer mi rifiuto di commentarlo [Devi essere iscritto e connesso per vedere questa immagine] :
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Dal secondo 18 (momento dell'impatto) in poi le spalle son immobili.
KK, si vede benissimo. Se sostieni il contrario ti do il numero di un amico tennista che è anche oculista [Devi essere iscritto e connesso per vedere questa immagine]


Infatti sono d'accordo. All'inizio del secondo 18, prima dell'impatto, la racchetta è ancora molto bassa rispetto alla pallina e le spalle sono quasi ferme. Si muovono perchè sono attaccate al braccio, un minimo si devono muovere per forza.
Però sono rallentate al massimo per evitare di continuare a ruotare durante l'impatto e perdere precisione.

"è il braccio che esce, non la spalla", dice il mio allenatore.
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Ven 14 Dic 2012 - 19:33
[quote="marcob"]
seneca85 ha scritto:

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Posto qualche video dei primi 4 al monto non per fare polemica ma come spunto di discussione.
A me pare che dalle immagini emerga che la spinta data dalla rotazione del busto si esaurisca una frazione di secondo prima di impattare la palla: in quel momento la racchetta ha già raggiunto l'accelerazione massima ed è fondamentale "far passare il braccio".
Da notare che il blocco delle spalle, con conseguente passaggio del braccio, prima dell'impatto è ben evidente anche in un giocatore con un gesto estremo come Nadal.
Che poi una volta esaurito il colpo, quando la racchetta è già sopra la spalla sinistra (dx nel caso di Nadal), la spalla destra possa avanzare per rallentare più dolcemente la corsa della racchetta ci sta, ma qui non ha alcuna funzione di spinta, solo di "freno".


Allora Marco, la questione di questo famoso blocco delle spalle + blocco delle anche non credere che non sia stata dibattuta anche a livelli molto più elevati sia tra i grandi guru che tra i grandi biomeccanici.

In primis un grosso contributo in questa tematica lo hanno dato le riprese con le più moderne telecamere capaci di riprendere frames rallentati infinitesimali e posso dirti che i filmati su youtube anche se ben rallentati non permettono di cogliere aspetti biomeccanici su cui si son basati studi più scientifici.

Per questo credo che sia opportuno partire da uno studio fatto dal Dr. Martin Baroch che partendo dalla constatazione del numero sempre più frequente di infortuni all'anca tra i pro ma soprattutto tra gli junior aspiranti pro ha analizzato specificatamente l'attività delle anche e delle spalle nei colpi al rimbalzo ed anche nel servizio. E di come un uso continuato e inappropriato di queste articolazioni nel lungo possa dare gravi problemi articolari esponendo il giocatore ad un maggior rischio di infortuni gravi.

Il concetto da cui partire è che ad alti livelli si possono giocare due tipi di palle in base alla situazione in cui ci strova:
- la prima è quando il giocatore gioca la palla "plays the ball", cioè quando è lui che spinge, che ha l'inerzia del punto, ha il pallino del gioco, insomma impatta al momento giusto all'altezza ideale;
- la seconda è quando il giocatore subisce la palla o "played by the ball" quando cioè è costretto ad arrangiarsi causa qualità della palla dell'avversario, o impatta ad un'altezza non ideale, insomma quando deve cercare di rimandare la palla dall'altra parte per tenere vivo il punto.

Bene, capito questo punto fondamentale ecco cosa succede quando un pro gioca:
1. SITUAZIONE IN CUI GIOCA LA PALLA - quando ha la palla all'altezza ideale e le sta dietro con il giusto timing il giocatore pro non sta a pensare "ora faccio un bel diritto/rovescio con un bel blocco di spalle"...... no questo tipo di giocatore entra a brutto muso, l'occasione non se la fa perdere sa che quando può deve far male all'avversario, fare il punto e quindi cosa fa....... bam tira il suo miglior colpo cercando la migliore combinazione di potenza, controllo e qualità e nel far ciò, sia che gioca in open, semi o neutral, la rotazione delle spalle è totale almeno di 180°, solo così può far male perchè deve scaricare sulla palla il maggior peso che può per non offrire all'avvrsario una palla a sua volta aggredibile;

2. SITUAZIONE IN CUI SUBISCE LA PALLA - quando si trova in una situazione scomoda (palla bassa, o in ritardo, o semplicemente perché l'altro lo sta mettendo in difficoltà) il pro sa che la prima cosa che deve fare è cercare di rimandare di là la palla concedersi una chance in più, far giocare all'avversario un colpo in più, e in queste situazioni di difficoltà in cui subisce la palla non può esprimere la sua massima potenza perché nemmeno i pro sono alieni...... e di solito dato che non può spingere a tutta guarda caso la rotazione delle spalle è massimo di 90° ma anche qui nulla di voluto esce tutto naturale.

Questa la teoria andiamo alla pratica, premettendo che è meglio analizzare una serie di colpi che il singolo colpo che può dire ma fino ad un certo punto:
a) [Devi essere iscritto e connesso per vedere questo link]
Andy Murray in action, seppur in allenamento ma sottoposto ad uno bello scambio (la partita vera che conta contro un altro pro è qualcosa di simile moltiplicato x 3).
In questo video l'inglese gioca 5 diritti.
Sul primo è un po' in ritardo, la palla si è abbassata, non può spingerla perché "he is played by the ball" che fa ...... la rimanda, quanta rotazione di spalle c'è alla fine?.... 90° gradi non di più..... da cosa lo noto?...... spalle alla fine parallele alla rete...... tutto naturale, Murray non sta lì a pensare "ora le blocco" è la dinamica dell'azione ed il tipo di colpo che gliele fa bloccare.
Secondo dritto, adesso è lui che comanda "he plays the ball" è in posizione ideale in equilibrio, ora spinge (nemmeno a tutta a dir la verità sta pur sempre in allenamento ed è centrale), ora è lui che gioca la palla, quanto ruotano le spalle?..... alla fine del movimento sono perpendicolari alla rete, la spalla destra guarda la rete, quindi non meno di 180°.... tutto ciò esce naturale, non ha pensato minimamente al momento dell'impatto di bloccare le spalle. Sarebbe impossibile fermare qualcosa (segmento busto, anche e spalle + racchetta) che sta andando ad alta velocità, stopparla e poi farla ripartire con la stessa velocità di prima, è biomeccanicamente impossibile oltre che fisicamente, una volta che ho bloccato le spalle come farebbero a compiere l'ultima parte di giro per posizionarsi perpendicolari alla rete? Dove prenderebbero l'energia per ripartire dopo questo famigerato blocco alla stessa velocità di prima? E' umanamente impossibile far partire la racchetta con le spalle e le anche che in fase di movimento a colpire accelerano fino all'impatto ed in questo momento operare un blocco, e poi "dolcemente" far fare un altro po' di giro (almeo altri 90°) alle spalle stesse...... e la fluidità dove va a finire??? Avete mai visto un pro giocare come un robot cioè meccanicamente???..... Quel che succede nella raltà è che quando il pro colpisce per far male il giro delle spalle è almeno di 180° e nel far ciò lo fa naturalmente non sta a pensare minimamente di bloccare queste famigerate spalle ed anche.
Per tornare a Murray: anche nel terzo e quarto diritto gira le spalle di 180° alla fine sono perpendicolari, sta in spinta "he play the ball".
Nel quinto la palla è bassa e lui ha indietreggiato un po'...... non è in spinta..... che fa..... la rigioca e le spalle non ruotano più di 90°, "he is played by the ball".

Infatti dallo studio del Dr. Baroch ne è uscito fuori che quando il giocatore è nella situazione di giocare la palla e può spingere se a lungo andare non lascia che il giro di spalle di 180° proceda naturalmente ma prova a bloccare le spalle e per far ciò deve bloccare le anche che stanno sotto succede che vada incontro a seri infortuni..... perché vorrebbe tirare forte ma rompe la catena cinetica e cosa succede alle articolazioni? Nel tentativo di ricercare questo famigerato blocco delle anche e delle spalle si deve oppore all'energia sprigionata dal caricamento, dall'apertura e dalla fase esplosiva del movimento a colpire.... per bloccare le spalle deve anche bloccare le anche sotto e nel far ciò l'articolazione dell'anca destra (per un destrorso) nel diritto a seguito di questo blocco va a toccare i tessuti che le stanno davanti provocando un attrito molto forte, questo movimento di impatto ed attrito moltiplicato per migliaia di volte alla fine può comprtare il famoso dolore all'anca cui molti tennisti vanno incontro soprattutto ad alto livello con conseguente bisogo di intervento cierurgico.
Non solo problemi all'anca ma anche alla spalla destra perché se blocco il tratto anche/spalle/busto al momento dll'impatto l'ultima parte del lavoro venuta meno la spinta di controrotazione chi la fa? La spalla destra che è costretta ora da sola a condurre la racchetta dall'impatto in poi e si capisce bene che un conto è che questo "sporco" lavoro lo fanno segmenti corporei più ampli (tratto busto, spalle, anche) spinti dallo lro massa x la velocità sprigionata dall'esplosione del movimento a colpire..... un conto se lo fa la spalla da sola.

Anche qui Nadal :
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he plays the ball è in psinta giro completo, spalle alla fine perpendicolari.

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in questa serie di diritti di Nadal può farsi lo stesso discorso di cui sopra di Murray,
la particolarità di Nadal che lo rende unico perché lo fa meglio di tutti gli altri, è che lui quando "is played by the ball" chiude il movimento sempre con le spalle parallele ma grazie alla sua uncinata (con il braccio che si avvolge sopra la setta spalla che porta il colpo") riesce a giocare un colpo più ostico pur essendo in difesa o in posiizone ottimale, ciò p dovuto alla grande "abilita di mano" (proprio cosìla dfinisce Emilio Sanchez) che gli ermette d far rimbalzare la palla alta carica di top, altri ed altre provano a copiarlo ma no raggiungono la resa dello spagnolo che infatti in fase didensiva quando subisce la palla è il migliore nel ribalatare l'inerzia dello scambio.
Inoltre Nadal anche quando subisce la palla ha una capacità di rimanere sulla gamba su cui ha caricando disperdendo così poca energia o detto in gergo "rimane sul colpo"
Infatti in questa serie di diritto il colpo che spinge di più è il secondo in cui entra per far male.

Penso che il mito del famoso blocco ricercato e voluto delle spalle/anche possa essere considerato uno dei tanti miti del tennis

Per finire un altro mito è quello di "guardare l'impatto della palla con le corde".
Il momento dell'impatto è quantificabile in una frazione di secondo piccolissima nemmeno percepibile dall'occhio umano, non esiste uomo o donna che lo possa vdere nel precisio istante in cui la palla entra in contatto con le corde.
Ecco perché prima e fin dopo l'impatto i giocatori rimangono con la testa ferma, loro non guardano la palla che entra in contatto con le corde perché nessun umano riesce a cogliere questa frazione, ma sanno che l'impatto avviene nel mezzo di un prima e dopo e per questo prima e dopo l'impatto tengono lo sguardo fisso perché sanno che nel mezzo c'è l'impatto stesso.
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Ven 14 Dic 2012 - 19:41
va bene.... allora Federer secondo voi fa così:

Praparazione colpo:
Split step
Movimento in apertura verso la palla
Carico peso su gambe (indifferentemente perché usa tutti gli stance)
Bacino ruotato
Busto ruotato
Rotazione spalle
---
Chiusura colpo:
Rotazione bacino
Rotazione spalle
Braccio che parte
BLOCCO delle spalle (spalle ferme)
Braccio libero impatto palla
Finish

Ok, dite al maestro che in fin dei conti Federer è un po' idiota. Perché fa tutto quel casino per preparare il colpo quando potrebbe tranquillamente mettersi a spalle ferme di fronte alla rete e tirare il dritto SOLO di braccio. In fin dei conti "è il braccio che esce non la spalla".

Prova a dire a Federer che ha le spalle ferme quando colpisce la palla e vedi cosa ti risponde....
Daiiiii, far uscire il braccio e non la spalla vuol dire un'altra cosa! Significa "far passare" il braccio sotto il mento. Se stai caricando il peso sulla gamba destra...non possono girare più di tanto le spalle...stiamo parlando di corpo umano, non dei Transformers. Provate, fisicamente, a fare il movimento...più di tanto non gira: ci sono un po' di organi interni, costole etc etc...
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Ven 14 Dic 2012 - 19:47
Vabbé, bruciato sul tempo....
Baroch l'ho letto...e sintetizzato nelle ultime due righe. Spiegato da te, però...è meglio... hehheheheh
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