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Il variegato mondo dei quarta categoria - Pagina 11 Empty Il variegato mondo dei quarta categoria

Mar 17 Apr 2012 - 17:33
Promemoria primo messaggio :

Apriamo una discussione con un argomento molto "sentito" dal Forum:

IL MONDO VARIEGATO DEI QUARTA

Avendo una vasta esperienza dei tornei di QUARTA, da quando è nata questa nuova categoria, maturata da diversi decenni di tennis giocato... penso di avere una visione (anche se non condivisa) piuttosto ampia.

Innanzi tutto occorre sottolineare che la FIT ha creato la QUARTA CATEGORIA per dare la possibilità agli AMATORI di competere in tornei ufficiali con una classifica, giocando contro pari-livello... ed eventualmente confrontarsi successivamente con quelli più forti.

Quindi, noi tutti "quarta", siamo TENNISTI AMATORIALI che si dilettano a fare tornei.

Vorrei fare ora una piccola divagazione: una volta c'erano i tennisti A, B, ed i C, che si sottodividevano in C1, C2, C3, C4.

Un C4 di 20 anni fa equivaleva ad un 4.1 vero di oggi (all'età di 30 mi fecero C4, dopo una bellissima stagione).

Questo significa che tutti i tennisti di livello inferiore ad un 4.1 odierno erano NC.

Fatta questa divagazione,occorre specificare che all'interno della "quarta" abbiamo tipologie di giocatori ESTREMAMENTE differenti: tra un 4.5 ed un 4.1 (reali, non "mascherati")la differenza di rendimento è IMMENSA: il primo è un giocatore che riesce a tenere un palleggio a velocità dignitosa per diversi scambi, e sa dove e come indirizzare la palla...e, cosa più importante, non regala troppi punti gratuiti in partita (al suo livello di quarta, ovviamente). Sa gestire lo stress di un torneo, ed ha un'idea precisa di quello che deve fare in mezzo al campo, in relazione al proprio bagaglio tenico.

Più noi scendiamo di classifica (all'interno della quarta), meno il giocatore riesce a mettere in pratica quello che ho descritto sopra.

Sempre scendendo di classifica, mi sono accorto che la MAGGIORANZA dei giocatori non riesce a valutarsi in modo obiettivo... nel senso che pensa di essere molto più forte di quello che in realtà sia.

O meglio, il quarta "basso" (consentitemi questa espressione poco elegante) riesce perfettamente a rendersi conto dello STILE delo giocatore... ma non del RENDIMENTO in campo dello stesso.

E da qui nascono delle tremende frustrazioni.

Quante volte avrete sentito dire:

"ho perso contro una PIPPA!"..."Non sapeva fare nulla, buttava solo la palla di là!"..."non ha fatto un vincente!".

Ora devo darvi una cattivissima notizia: NEL TENNIS NON SI VINCE FACENDO VINCENTI!

Solo pochissimi tennisti nella storia possono vantarsi di aver vinto facendo vincenti... e state tranquilli che non sono del nostro infimo livello.

Tra l'altro, anche la televione fa i suoi bei danni... nel senso che è bellissimo vedere Federer, ma questo può portare ad un devastante senso di emulazione che è fuorviante dalla realtà.

L'obiettivo, sempre a mio parere, di un quarta dovrebbe essere quello innanzi tutto di sviluppare un buon gioco di piedi, e conseguentemente una tecnica che gli permetta, anche sotto stress, di gestire un palleggio sulle diagonali in discreta sicurezza.

Provate a farvi filmare DURANTE UNA PARTITA (meglio se di torneo) e provate a contare quante volte riuscirete a fare più di 10 palleggi: probabilmente POCHE volte.

Ergo è chiaro che farete poca strada, in torneo: quando incontrerete un giocatore che butta di là 10 palle di seguito perderete.

Voi direte che l'avversario riesce a giocare solo 10 palle a 8 km l'ora. Bene. se voi non riuscite a tenere questo palleggio, sbagliando prima, significa che il vostro livello è INFERIORE ad un palleggio da 8 km l'ora.

Chiaro?

Perchè se non vi stampate BENE questo concetto nella capoccia, sarà molto difficile che voi possiate migliorare in modo consistente.

Ovviamente ci sarà chi mi contesta il fatto che è meglio tirare forte... e piano piano imparare a tenerle dentro.

Ma io non la penso così!

Cominciamo ad imparare a tenere uno scambio sulle diagonali a 8 km l'ora... quando acquisiremo sicurezza, aumenteremo a 10 km l'ora... poi a 15 e così via...

L'ultima cosa che vi serve è tirare a 200 all'ora sui teloni di fondo, facendo un vincente ogni anno bisestile.

La cosa che OGNI quarta (e non solo) dovrebbe inseguire è la SOLIDITA', che è imprescidibilmente legata alla TECNICA...

Occhio che ho parlato di TECNICA, non di STILE, che sono 2 cose diverse.

La tecnica è quell'insieme di azioni che ci portano ad ottenere risultati positivi in un determinato gesto sportivo.

Come spiegavo in un altro post, esse non sono necessariamente legate, (Federer le sposa alla perfezione)... , ma noi possiamo anche osservare gesti tennistici "brutti" ma tremendamente efficaci (pensate ad dritto di Bruguera, o Berasategui).

Divente essenziale quindi sapersi valutare in base alla propria CONSISTENZA TENNISTICA, e non in funzione del bello stile.

Vi ricordate l'impareggiabile Bruce Lee?

Una volta, durante un torneo di arti Marziali, stese con facilità più campioni di Karate, usando una tecnica veloce e personale da lui sviluppata.

I "puristi" la contestarono ferocemente, dicendo che non fosse ortodossa, lontana dai canoni "puri".

Bruce, per tutta risposta disse: "Io devo tirare pugni e calci, e stendere l'avversario. E lo faccio bene."

Prendete esempio da Bruce Lee: il vostro tennis potrebbe guadagnarne!

Ed infine un'ultima raccomandazione:

Quando uscite dal campo "bastonati" dal vostro avversario... rendetegli onore, anche (e soprattutto) se ha giocato "straccetti".

Ricordatevi che gli sono bastati quelli per battervi... e vi ha dato una lezione che vale 10 volte quella che pagate profumatamente al vostro Maestro.

Ricordandovi che lui, in quel momento, è stato il migliore.



Scusate se mi sono dilungato.

Un saluto dal vecchio Sonny. Basketball

LaRana
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Dom 31 Ago 2014 - 18:03
Sonny Liston ha scritto:Per quanto riguarda i C4, era molto difficile trovare tra loro gente sotto un certo livello minimo...

Ciao Sonny,

mi riaffaccio qui dal mio quasi pensionamento tennistico :-)

Delle nuove classifiche mi piace il fatto che sia stato introdotto un metodo "matematico" per assegnarle, ai tempi della serie C alle volte bastava giocare nel circolo giusto per avere la classifica dal comitato regionale.

Per tornare al topic del tuo messaggio io amo quando il coetaneo con cui sto giocando esulta con un "vamos!", lo trovo splendidamente surreale :-)

Ciao
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Dom 31 Ago 2014 - 18:05
Concordo con Sonny, proprio perché il bagaglio tecnico di base era completa.
Ma c'è un'altra considerazione da fare. Non marginale.
A fine Anni '70 e inizio '80, la maggior parte dei C4 eran ragazzini assatanati e in crescita. Io ricordo pochissimi over 25...over 40 proprio no, o stavan sul C.1 o in B. In pratica, giocare con un C4 a Milano (o in Lombardia) era come trovarti a sorpresa tutta la Terza di oggi. Giocare con un C4 significava avere le stesse probabilità statistiche di affrontare un C2...
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Dom 31 Ago 2014 - 20:00
...certo che avete una bella memoria...io mi ricordo appena quegli anni... Very Happy... e dite un po' sbaglio o si giocava ancora con le racchette in legno? e i medici sportivi sconsigliavano il tennis prima dei 12 anni? e se iniziavi dopo i 12 anni eri vecchio? e arrivato ai 28 eri pronto per un esodo pensionistico? ah no gli esodi all'epoca non esistevano Cool e la preparazione atletica? e i pesi? beh questi forse solo per i culturisti... e i telai in grafite pro room o semplicemente le profilate? e i monofili? 
Dai non scherziamo i raffronti sono quasi impossibili da farsi... e' cambiato tutto
Ricordo i primi anni ottanta quando con racchetta in legno mi allenavo con un coetaneo C3 emulo di Borg, io ero NC (anche se facevo pochi tornei), ma non c'era una differenza cosi' abissale - la palla a pensarci bene sembrava viaggiare a meta' della velocita' di oggigiorno.
A 50 anni suonati (saro' 4.1 a fine stagione), ma con una preparazione fisica come si deve, un po' di programmazione, telai e corde adeguate che si sposano bene con il tipo di gioco praticato, sto ottenendo risultati che 30 anni fa' mi sognavo. Tanto per dire ieri, in un torneo O45 libero ho portato al tie break del 3° un 3.4
Adesso qualcuno dira': ecco vedi un NC dell'epoca adesso fa partita con un terza. Si ma oggi e' tutto diverso - e non confrontabile - tant'e' di recente mi sono fatto un partitone con un coetaneo attualmente pariclassifica ex C1   What a Face ...ovviamente come accennavo sopra i materiali e l'impatto atletico hanno favorito il mio tipo di gioco farcito di topspin rispetto al gioco classico del mio avversario e hanno reso possibile tale risultato. Per cui capite bene che i raffronti - a tutti i livelli - sono difficilissimi.
L'impatto dei materiali e della preparazione fisica ha scombinato le carte in tavola: ha giovato a tutti, ma a chi pratica un certo tipo di gioco... di piu'  cheers
Fatte le debite proporzioni e' come mettere Federer e Nadal in campo con le racchette di legno...immaginate bene  che sembrerebbe vedere il n°1 contro il n° 100 , quando con i materiali moderni fanno gioco pari.
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Dom 31 Ago 2014 - 20:17
Inquadri il problema in una prospettiva a mio parere non corretta...

Non si tratta di capire se un 4.1 di oggi vincerebbe con un C4 di ieri...

Quello che io dico che una volta era più difficile diventare C4 che non 4.2 oggi.

Mentre una volta tutti i C4 avevano un livello discreto, oggi ci sono dei 4.2 IMBARAZZANTI!

Che, con una pippa come me fanno al massimo 2 giochi...

Tanto per dire un mio amico, ex C1 a 28 anni, nel suo massimo splendore agonistico, oggi è un 2.7, a 50 anni.

Secondo voi, a 50 anni è (in proporzione) più forte che a 28?

Direi di no!
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Dom 31 Ago 2014 - 20:24
E chi è, Paolino Cané ? Shocked Shocked Shocked
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Dom 31 Ago 2014 - 20:34
Marcotop65 ha scritto:E chi è, Paolino Cané ? Shocked Shocked Shocked
Te lo scrivo in pvt, perché non so se vuole essere nominato
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Dom 31 Ago 2014 - 21:28
Beh forse casi particolari come quel maestro di Toirano che oggi e' un 2.3 e all'epoca dei Caratti, Furlan & co e' stato a ridosso dei primi 100 ATP...
E' vero altresi' che le pieghe del regolamento attuale permettono delle "anomalie imbarazzanti"... Very Happy Quantomeno, anche se complesso ed imperfetto, abbiamo un criterio oggettivo per gli avanzamenti che ha sicuramente contribuito alla diffusione delle competizioni anche a bassi livelli fra noi appassionati. 
P.s.
noto solo ora:...credevo che anche tu fossi una pippa...come si fa a diventare..."decisamente paternalistico"? geek lol!
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Dom 31 Ago 2014 - 21:52
Bravo Sonny, è bello sapersi accettare.
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Dom 31 Ago 2014 - 22:00
Kmore ha scritto:Very Happy
P.s.
noto solo ora:...credevo che anche tu fossi una pippa...come si fa a diventare...
"decisamente paternalistico"? geek lol!

È un segreto militare.
Se te lo svelassi, ti dovrei uccidere!

Ma, se hai pazienza ed intuito, forse potresti scoprirlo...

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Dom 31 Ago 2014 - 22:33
Sonny Liston ha scritto:Cool


Wetton: quindi credi davvero che Brad Gilbert, top 10 ATP, avesse solo testa, e con questa battesse Agassi e McEnroe?
Brad Gilbert era in PRO con i contro-cazzi!
Non aveva il talento di Mc, o l'anticipo di Agassi...
Ma era UN TOP 10.
Il suo libro è una mera trovata commerciale per le PIPPE DA CIRCOLO (come te, e me) che credono di poter vincere "con la testa" e non migliorando la tecnica e la preparazione fisica.

In questo caso Gilbert è stato un vero genio, visto le copie che ha venduto.

Senza contare che, per attuare le sue strategie, bisogna essere capaci di buttare la palla dall'altra parte, con un minimo di capacità.

Cosa non assolutamente scontata, nel VARIEGATO MONDO DEI QUARTA CATEGORIA!

Ciao Giovanni,
non dico che Gilbert era uno "scarso" a tennis, ma sono sicuro che se qualche nostro tennista italiano degli anni '80 o '90 avesse avuto un briciolo del suo acume tattico e forza mentale avremmo avuto forse qualche campioncino e invece giocatori tipo Canè, Camporese, o Nargiso (tutti con maggior talento tennistico di Gilbert) si sono persi nel loro momento migliore.
Il libro di Gilbert è stato sicuramente un successo commerciale, ma è stato altrettanto un successo il contributo che lui ha dato ad Agassi per farlo ritornare al n.1 del ranking dopo la terribile stagione del 1997, che lo aveva portato sopra la 100° posizione, cosa per esempio non immaginabile per uno come Federer (lo stesso Agassi a inizio carriera aveva un gioco molto più istintivo e meno ragionato, e sappiamo tutti che ha buttato via 3 finali dello Slam partendo da favorito, aveva sì la tecnica e l'anticipo ma forse pretendeva un po' troppo dal suo gioco spettacolare).

Concludo dicendo che sì, siamo tutti PIPPE (per me lo sono anche i seconda cat. rapportati ad un semplice numero 500 atp), ma se usiamo un po' di testa il nostro tennis potrebbe fare dei notevoli progressi, mantenendo anche gli altri elementi sostanzialmente invariati.
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Dom 31 Ago 2014 - 22:52
Prima di pensare "alla testa" occorre (a mio avviso) cercare di imparare a buttare qualche palla al di là della rete...

Ed a sapersi muovere senza sembrare IMBULLONATI nel campo da gioco.

Naturalmente, te lo sto dicendo in modo
"decisamente paternalistico"


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Dom 31 Ago 2014 - 23:57

...
E' vero che se uno si ripete costantemente il decalogo della PIPPA (anche in ambito lavorativo funziona così), poi se non lo è, ci diventa per davvero PIPPA! E' quasi come mettersi in testa una "cappa di piombo", da cui non si riesce ad uscire!
Senza arrivare per questo a montarsi la testa (il post di Sonny serve fondamentalmente a questo!), ma con un atteggiamento positivo santa

Ciao wetton76,
mi fa piacere che tu capisca cosa intendo e non ti voglia sentire una pippa autofustigatrice.
Però c'è anche chi lo fa come semplice atteggiamento, senza crederci veramente, magari per sembrare più simpatico, o per non farsi dare del montato, o per poter parlare di dritti inside-out senza essere rimbrottato dal paternalista di turno.  Sleep
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Lun 1 Set 2014 - 14:39
Ma vedi carissimo MB66,il punto e' che sono tutti punti di vista chiaramente soggettivi e rispettabili.IL discorso del paternalismo che tu continui a menzionare e' un tuo punto di vista,come lo e' la visione de tennis di Sonny.Ora pero' mi viene un dubbio,visto che la magior parte degli utenti che scrive nei forum lo fa per cercare dei consigli su come migliorare,e visto che ce  anche qualche  giocatore che qualche risultato lo ha ottenuto e' ha esperienza nei tornei di quarta,perche' chiedere consigli per poi puntualmente criticare ???.
Ora i modi possono essere differenti nel cercare di spiegare il proprio punto di vista,ma il post di Sonny che piaccia o meno e' la pura realta' dei giocatori di quarta.
Leggendo il suo post piu che idendificarmi in una pippa scatenata,io cercherei di prendere vantaggio da tutto quelo che ce scritto.Alla fine se sono anni che si gioca e non si hanno dei risultati bisognerebbe incominciare a pensare che  qualcosa nel proprio gioco non va mica tanto bene.Non e' che sia proibito parlare del dritto insde out,ma per espereinza credo che con delle semplici base solide e una buona preparazione fisca,il tutto condito da un tipo di gioco semplice,i risultati arrivino.Purtroppo non potendo vedere ognuno di voi e' difficile dare dei consigli mirati,ma ritornando al discorso di Sonny troppo spesso mi capita di avere a che fare con gente che pensa che saper giocare il dritto insiede out sia il punto chiave del loro tennis,quando invece la verita' e' che non sanno muoversi bene sul campo e quel dritto le serve per coprire un evidente carenza sul rovescio.Non so saro' vecchia scuola ma se no vedo un buon movimento di piedi e dei buoni fondamentali,mi viene il bruciore di stomaco a parlare di altre cose quando so che non ci sono i presupposti per farlo.
Chiaramente identificarsi in una pippa e continuare a ripeterselo non serve a molto,ma neanche credere di essere migliori di quello che si e' serve ad un granche.
Serve invece una presa di coscienza tennistica,per idendificarsi e cercare veramente di migliorarsi.Purtroppo nel tennis non esistono scorciatoie o metodi che di facciano migliorare piu in fretta,ci sono dei passaggi obbligatori basici che purtroppo molto spesso non vengono considerati.Ora ce ne possiamo fregare o meno visto che la magior parte di chi gioca lo fa per svago o tanto per fare un po di sport,ma questo non cambia che per migliorare bisogna fare un certo percorso e non ci sono scorciatoie.
Ci sono delle cose nel libro di Gilbert che possono servire a tutti,come quando fa capire l'importanza di ogni singola situazione di punteggioe e che un punto non e' uguale ad un altro ma per il resto certe cose si vedono sul campo,o meglio ce chi le vede e ce chi non le vedra' mai,nenanche con i consigli del miglior coach del mondo.Curate bene le basi e la condizione fisica,e quando ragiungete una buona solidita tecnica,si puo' parlare di mettere una marcia in piu.Penso che ottenere un buon servizio,con una buona prima una seconda sicura e poco attaccabile,una buona risposta,e dei buoni fondamentali di dirtto e rovescio senza andare a compicarsi tanto le cose ,vuol dire aver gia' ragiunto un buon livello di giocoe fare bella figura in quarta,ma anche in terza ci si arriva senza tanti problemi con dei fondamentali solidi.
Poi come dico sempre che ognuno facia quello che meglio crede.
Un saluto e buon tennis a tutti.
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Lun 1 Set 2014 - 15:05
Il problema principale è, come ripete spesso Sonny, l'obiettività inversamente proporzionale al livello di gioco. Purtroppo, più basso è il livello, minore è la percezione della realtà e maggiore è il rischio di sopravvalutarsi. Per fare un esempio, ogni anno, al mio circolo, si organizza un campionato interno fra gli "agonisti" per stabilire le gerarchie nei campionati a squadre. Nonostante, alla fine, si qualificano sempre prima le stesse persone e gli ultimi perdono le "sfide" in maniera inesorabile, quest'ultimi creano sistematicamente problemi perchè vorrebbero giocare titolari in quanto, secondo il loro punto di vista, si sentono comunque competitivi, nonostante non vincono mai neanche un set!!!
Ritornando al post di Sonny, volenti o nolenti, pippe o non pippe, la realtà del tennis di basso livello è quello, ci si può sentire "offesi", ma è così.
Questo non toglie che si possa ugualmente essere competitivi sapendo giocare un "discreto" tennis, l'importante è saper contestualizzare il tutto!!
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Lun 1 Set 2014 - 15:08
una domanda :
secondo voi rispetto a 15/20anni fa quanto aiuto danno in piu' corde/telai/informazioni (forum,libri e videoanalisi) o addirittura sono controproducenti ed era meglio non sapere nulla e fare 4anni di scuola tennis ...
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Lun 1 Set 2014 - 15:21
gioamir ha scritto:una domanda :
secondo voi rispetto a 15/20anni fa quanto aiuto danno in piu' corde/telai/informazioni (forum,libri e videoanalisi) o addirittura sono controproducenti ed era meglio non sapere nulla e fare 4anni di scuola tennis ...
Secondo me, quella marea di informazioni riversata sulla rete negli ultimi anni ha contribuito a creare tante "pippe mentali" a noi pippe scatenate!! Razz
Indubbiamente, scuola tennis tutta la vita, anche perchè tieni conto che, salendo di livello, viene a scemare tutta l'attenzione che noi riversiamo sull'attrezzatura!!! Ci sono 2a cat. che non sanno neanche la differenza fra un monofilo ed un multifilo!!
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Lun 1 Set 2014 - 15:24
Veterano ha scritto:Ma vedi carissimo MB66,il punto e' che sono tutti punti di vista chiaramente soggettivi e rispettabili.IL discorso del paternalismo che tu continui a menzionare e' un tuo punto di vista,come lo e' la visione de tennis di Sonny.Ora pero' mi viene un dubbio,visto che la magior parte degli utenti che scrive nei forum lo fa per cercare dei consigli su come migliorare,e visto che ce  anche qualche  giocatore che qualche risultato lo ha ottenuto e' ha esperienza nei tornei di quarta,perche' chiedere consigli per poi puntualmente criticare ???.
Ora i modi possono essere differenti nel cercare di spiegare il proprio punto di vista,ma il post di Sonny che piaccia o meno e' la pura realta' dei giocatori di quarta.
Leggendo il suo post piu che idendificarmi in una pippa scatenata,io cercherei di prendere vantaggio da tutto quelo che ce scritto.Alla fine se sono anni che si gioca e non si hanno dei risultati bisognerebbe incominciare a pensare che  qualcosa nel proprio gioco non va mica tanto bene.Non e' che sia proibito parlare del dritto insde out,ma per espereinza credo che con delle semplici base solide e una buona preparazione fisca,il tutto condito da un tipo di gioco semplice,i risultati arrivino.Purtroppo non potendo vedere ognuno di voi e' difficile dare dei consigli mirati,ma ritornando al discorso di Sonny troppo spesso mi capita di avere a che fare con gente che pensa che saper giocare il dritto insiede out sia il punto chiave del loro tennis,quando invece la verita' e' che non sanno muoversi bene sul campo e quel dritto le serve per coprire un evidente carenza sul rovescio.Non so saro' vecchia scuola ma se no vedo un buon movimento di piedi e dei buoni fondamentali,mi viene il bruciore di stomaco a parlare di altre cose quando so che non ci sono i presupposti per farlo.
Chiaramente identificarsi in una pippa e continuare a ripeterselo non serve a molto,ma neanche credere di essere migliori di quello che si e' serve ad un granche.
Serve invece una presa di coscienza tennistica,per idendificarsi e cercare veramente di migliorarsi.Purtroppo nel tennis non esistono scorciatoie o metodi che di facciano migliorare piu in fretta,ci sono dei passaggi obbligatori basici che purtroppo molto spesso non vengono considerati.Ora ce ne possiamo fregare o meno visto che la magior parte di chi gioca lo fa per svago o tanto per fare un po di sport,ma questo non cambia che per migliorare bisogna fare un certo percorso e non ci sono scorciatoie.
Ci sono delle cose nel libro di Gilbert che possono servire a tutti,come quando fa capire l'importanza di ogni singola situazione di punteggioe e che un punto non e' uguale ad un altro ma per il resto certe cose si vedono sul campo,o meglio ce chi le vede e ce chi non le vedra' mai,nenanche con i consigli del miglior coach del mondo.Curate bene le basi e la condizione fisica,e quando ragiungete una buona solidita tecnica,si puo' parlare di mettere una marcia in piu.Penso che ottenere un buon servizio,con una buona prima una seconda sicura e poco attaccabile,una buona risposta,e dei buoni fondamentali di dirtto e rovescio senza andare a compicarsi tanto le cose ,vuol dire aver gia' ragiunto un buon livello di giocoe fare bella figura in quarta,ma anche in terza ci si arriva senza tanti problemi con dei fondamentali solidi.
Poi come dico sempre che ognuno facia quello che meglio crede.
Un saluto e buon tennis a tutti.

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Lun 1 Set 2014 - 15:26
gianlugi1978 ha scritto:
gioamir ha scritto:una domanda :
secondo voi rispetto a 15/20anni fa quanto aiuto danno in piu' corde/telai/informazioni (forum,libri e videoanalisi) o addirittura sono controproducenti ed era meglio non sapere nulla e fare 4anni di scuola tennis ...
Secondo me, quella marea di informazioni riversata sulla rete negli ultimi anni ha contribuito a creare tante "pippe mentali" a noi pippe scatenate!! Razz
Indubbiamente, scuola tennis tutta la vita, anche perchè tieni conto che, salendo di livello, viene a scemare tutta l'attenzione che noi riversiamo sull'attrezzatura!!! Ci sono 2a cat. che non sanno neanche la differenza fra un monofilo ed un multifilo!!
pero' e' triste sapere di maestri che non sanno queste cose
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Lun 1 Set 2014 - 15:40
gioamir ha scritto:una domanda :
secondo voi rispetto a 15/20anni fa quanto aiuto danno in piu' corde/telai/informazioni (forum,libri e videoanalisi) o addirittura sono controproducenti ed era meglio non sapere nulla e fare 4anni di scuola tennis ...
Informazioni e tecnologia fanno bene a chi le sa usare.
Se uno e' "mentalmente affetto da autoerotismo tennistico"...peggiorano la situazione come una secchiata di benzina su un cerino. Se sei "curioso e coi piedi per terra"...tutto grasso che cola.
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Lun 1 Set 2014 - 15:53
kingkongy ha scritto:
gioamir ha scritto:una domanda :
secondo voi rispetto a 15/20anni fa quanto aiuto danno in piu' corde/telai/informazioni (forum,libri e videoanalisi) o addirittura sono controproducenti ed era meglio non sapere nulla e fare 4anni di scuola tennis ...
Informazioni e tecnologia fanno bene a chi le sa usare.
Se uno e' "mentalmente affetto da autoerotismo tennistico"...peggiorano la situazione come una secchiata di benzina su un cerino. Se sei "curioso e coi piedi per terra"...tutto grasso che cola.
Bellissima metafora di "pippa mentale"!! Very Happy
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Lun 1 Set 2014 - 15:58
gioamir ha scritto:una domanda :
secondo voi rispetto a 15/20anni fa quanto aiuto danno in piu' corde/telai/informazioni (forum,libri e videoanalisi) o addirittura sono controproducenti ed era meglio non sapere nulla e fare 4anni di scuola tennis ...
Se il maestro e' bravo meglio 4 anni di scuola senza saper ne leggere ne scrivere.
Per quello che riguarda i materiali possiamo fare un confronto con il legno,e con il passaggio ai materiali odierni.
Senza ombra di dubbio i tennisti di oggi sono molto avvantagiati dai telai odierni,le corde servono per colpire la palla,ma almeno fino ad un certo livello non fanno gran che differenza.
A livello racchette con le racchette attuali possiamo permeterci di fare cose che con il legno e le racchette che uscirono appena dopo il legno potevamo solo immaginare,tante la facilita' di manovrabilita' e di gioco.
Pero secondo il mio punto di vista agevolano a livello facilita' di gioco,ma possono esere dannose dal punto di vista tecnico.
Mi spiego meglio,se dovessi ritornare ad allenarmi credo prorpio che userei una racchetta old style tipo la 90 di Federer,ma non per fare il figo,ma per obbligarmi a fare cose,come il guardare sempre la palla,piegarmi bene con le gambe,ed andare incontro alla palla,perche' so che quella e' una racchetta che mi regala niente o poco e devo essere io a cercare di dare il massimo su ogni palla.Con la pur drive do troppo per scontato l'aiuto che una racchetta del genere mi da,a volte no guardo neanche la palla eppure la rete la passa lo stesso.Ora dire che sia un male forse e' un po troppo,ma sicuramente una racchetta di un certo tipo puo anche non far crescere tecnicamente,se non seguiti da qualcuno che ci capisce qualcosa,purtroppo per lavoro utilizzo delle racchette che una volta non avrei neanche guardato di striscio,e mi accorgo che mi sono impigrito visto che la racchetta fino ad un certo livello mi aiuta e non poco.
Bueno le video analisi i libri i video e tutto quello che ce serve sicuramente,ma va preso con le molle nel senso che come ho gia dimostrato con certi video se non valutati da un adeto ai lavori,possono fare piu danni che altro.Come invece certi altri possono sicuramente dare una mano.Detto questo ritorniamo alla domanda principale,una volta si formavano campioni e buoni giocatori che se le chiedevi con che impugnatura giocavano non sapevano risponderti,ma in campo parlavano da soli,ora invece si sa tutto o quasi ma vedo meno buoni giocatori e troppe inutili parole.
Un saluto e buon tennis
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Lun 1 Set 2014 - 16:00
kingkongy ha scritto:
gioamir ha scritto:una domanda :
secondo voi rispetto a 15/20anni fa quanto aiuto danno in piu' corde/telai/informazioni (forum,libri e videoanalisi) o addirittura sono controproducenti ed era meglio non sapere nulla e fare 4anni di scuola tennis ...
Informazioni e tecnologia fanno bene a chi le sa usare.
Se uno e' "mentalmente affetto da autoerotismo tennistico"...peggiorano la situazione come una secchiata di benzina su un cerino. Se sei "curioso e coi piedi per terra"...tutto grasso che cola.
Ecco vedi se leggevo prima.mi evitavo di scrivere un inutile papiro.
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Lun 1 Set 2014 - 16:08
Veterano ha scritto:Ma vedi carissimo MB66,il punto e' che sono tutti punti di vista chiaramente soggettivi e rispettabili.IL discorso del paternalismo che tu continui a menzionare e' un tuo punto di vista,come lo e' la visione de tennis di Sonny.Ora pero' mi viene un dubbio,visto che la magior parte degli utenti che scrive nei forum lo fa per cercare dei consigli su come migliorare,e visto che ce  anche qualche  giocatore che qualche risultato lo ha ottenuto e' ha esperienza nei tornei di quarta,perche' chiedere consigli per poi puntualmente criticare ???.
Ora i modi possono essere differenti nel cercare di spiegare il proprio punto di vista,ma il post di Sonny che piaccia o meno e' la pura realta' dei giocatori di quarta.
Leggendo il suo post piu che idendificarmi in una pippa scatenata,io cercherei di prendere vantaggio da tutto quelo che ce scritto.Alla fine se sono anni che si gioca e non si hanno dei risultati bisognerebbe incominciare a pensare che  qualcosa nel proprio gioco non va mica tanto bene.Non e' che sia proibito parlare del dritto insde out,ma per espereinza credo che con delle semplici base solide e una buona preparazione fisca,il tutto condito da un tipo di gioco semplice,i risultati arrivino.Purtroppo non potendo vedere ognuno di voi e' difficile dare dei consigli mirati,ma ritornando al discorso di Sonny troppo spesso mi capita di avere a che fare con gente che pensa che saper giocare il dritto insiede out sia il punto chiave del loro tennis,quando invece la verita' e' che non sanno muoversi bene sul campo e quel dritto le serve per coprire un evidente carenza sul rovescio.Non so saro' vecchia scuola ma se no vedo un buon movimento di piedi e dei buoni fondamentali,mi viene il bruciore di stomaco a parlare di altre cose quando so che non ci sono i presupposti per farlo.
Chiaramente identificarsi in una pippa e continuare a ripeterselo non serve a molto,ma neanche credere di essere migliori di quello che si e' serve ad un granche.
Serve invece una presa di coscienza tennistica,per idendificarsi e cercare veramente di migliorarsi.Purtroppo nel tennis non esistono scorciatoie o metodi che di facciano migliorare piu in fretta,ci sono dei passaggi obbligatori basici che purtroppo molto spesso non vengono considerati.Ora ce ne possiamo fregare o meno visto che la magior parte di chi gioca lo fa per svago o tanto per fare un po di sport,ma questo non cambia che per migliorare bisogna fare un certo percorso e non ci sono scorciatoie.
Ci sono delle cose nel libro di Gilbert che possono servire a tutti,come quando fa capire l'importanza di ogni singola situazione di punteggioe e che un punto non e' uguale ad un altro ma per il resto certe cose si vedono sul campo,o meglio ce chi le vede e ce chi non le vedra' mai,nenanche con i consigli del miglior coach del mondo.Curate bene le basi e la condizione fisica,e quando ragiungete una buona solidita tecnica,si puo' parlare di mettere una marcia in piu.Penso che ottenere un buon servizio,con una buona prima una seconda sicura e poco attaccabile,una buona risposta,e dei buoni fondamentali di dirtto e rovescio senza andare a compicarsi tanto le cose ,vuol dire aver gia' ragiunto un buon livello di giocoe fare bella figura in quarta,ma anche in terza ci si arriva senza tanti problemi con dei fondamentali solidi.
Poi come dico sempre che ognuno facia quello che meglio crede.
Un saluto e buon tennis a tutti.

Ciao Veterano,
posso benissimo essere d'accordo con te.
Ti faccio presente che io ho fatto solo una banalissima critica di DUE parole.
Non è piaciuta perché troppo stringata.
Su suggerimento di KK ho spiegato meglio cosa intendevo (non mi piace il tono e come rappresenta la 4^cat).
Finita lì.

Un forum è fatto apposta per chiedere, discutere, rispondere, apprezzare e criticare.
Con Sonny non ho nessun problema, e mi pare che tutto si sia concluso sfottendoci un po'.  jocolor

A parte questo, una nota:
io frequento la Canottieri Milano dove vedo giocare e gioco con quarta, terza e seconda categoria, dagli junior ai senior.
Tutti quelli che conosco (e sono tanti) hanno il loro livello e tutti ne sono pienamente consapevoli, nessuno si considera o considera gli altri delle pippe e tutti cercano di migliorarsi.
Quando vengono sbattuti fuori da un torneo non accampano scuse e se ne vanno in spogliatoio a sbollire l'incazzatura sapendo benissimo perché hanno perso.
Quindi può darsi che io giochi in un ambiente diverso (anche se non credo) ma tutta questa gente che si sopravvaluta non la vedo.

bye,
Marco
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Lun 1 Set 2014 - 16:09
Hahaha! Vet, Scusami!!! Per auto-punirmi vado a depilarmi!!! Hahahahaha
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Lun 1 Set 2014 - 16:13
MB66...la Canottieri e' il Club dove mi sarebbe piaciuto giocare da ragazzino... Il "clima" e' importante!
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Lun 1 Set 2014 - 16:19
MB66 ha scritto:
Veterano ha scritto:Ma vedi carissimo MB66,il punto e' che sono tutti punti di vista chiaramente soggettivi e rispettabili.IL discorso del paternalismo che tu continui a menzionare e' un tuo punto di vista,come lo e' la visione de tennis di Sonny.Ora pero' mi viene un dubbio,visto che la magior parte degli utenti che scrive nei forum lo fa per cercare dei consigli su come migliorare,e visto che ce  anche qualche  giocatore che qualche risultato lo ha ottenuto e' ha esperienza nei tornei di quarta,perche' chiedere consigli per poi puntualmente criticare ???.
Ora i modi possono essere differenti nel cercare di spiegare il proprio punto di vista,ma il post di Sonny che piaccia o meno e' la pura realta' dei giocatori di quarta.
Leggendo il suo post piu che idendificarmi in una pippa scatenata,io cercherei di prendere vantaggio da tutto quelo che ce scritto.Alla fine se sono anni che si gioca e non si hanno dei risultati bisognerebbe incominciare a pensare che  qualcosa nel proprio gioco non va mica tanto bene.Non e' che sia proibito parlare del dritto insde out,ma per espereinza credo che con delle semplici base solide e una buona preparazione fisca,il tutto condito da un tipo di gioco semplice,i risultati arrivino.Purtroppo non potendo vedere ognuno di voi e' difficile dare dei consigli mirati,ma ritornando al discorso di Sonny troppo spesso mi capita di avere a che fare con gente che pensa che saper giocare il dritto insiede out sia il punto chiave del loro tennis,quando invece la verita' e' che non sanno muoversi bene sul campo e quel dritto le serve per coprire un evidente carenza sul rovescio.Non so saro' vecchia scuola ma se no vedo un buon movimento di piedi e dei buoni fondamentali,mi viene il bruciore di stomaco a parlare di altre cose quando so che non ci sono i presupposti per farlo.
Chiaramente identificarsi in una pippa e continuare a ripeterselo non serve a molto,ma neanche credere di essere migliori di quello che si e' serve ad un granche.
Serve invece una presa di coscienza tennistica,per idendificarsi e cercare veramente di migliorarsi.Purtroppo nel tennis non esistono scorciatoie o metodi che di facciano migliorare piu in fretta,ci sono dei passaggi obbligatori basici che purtroppo molto spesso non vengono considerati.Ora ce ne possiamo fregare o meno visto che la magior parte di chi gioca lo fa per svago o tanto per fare un po di sport,ma questo non cambia che per migliorare bisogna fare un certo percorso e non ci sono scorciatoie.
Ci sono delle cose nel libro di Gilbert che possono servire a tutti,come quando fa capire l'importanza di ogni singola situazione di punteggioe e che un punto non e' uguale ad un altro ma per il resto certe cose si vedono sul campo,o meglio ce chi le vede e ce chi non le vedra' mai,nenanche con i consigli del miglior coach del mondo.Curate bene le basi e la condizione fisica,e quando ragiungete una buona solidita tecnica,si puo' parlare di mettere una marcia in piu.Penso che ottenere un buon servizio,con una buona prima una seconda sicura e poco attaccabile,una buona risposta,e dei buoni fondamentali di dirtto e rovescio senza andare a compicarsi tanto le cose ,vuol dire aver gia' ragiunto un buon livello di giocoe fare bella figura in quarta,ma anche in terza ci si arriva senza tanti problemi con dei fondamentali solidi.
Poi come dico sempre che ognuno facia quello che meglio crede.
Un saluto e buon tennis a tutti.

Ciao Veterano,
posso benissimo essere d'accordo con te.
Ti faccio presente che io ho fatto solo una banalissima critica di DUE parole.
Non è piaciuta perché troppo stringata.
Su suggerimento di KK ho spiegato meglio cosa intendevo (non mi piace il tono e come rappresenta la 4^cat).
Finita lì.

Un forum è fatto apposta per chiedere, discutere, rispondere, apprezzare e criticare.
Con Sonny non ho nessun problema, e mi pare che tutto si sia concluso sfottendoci un po'.  jocolor

A parte questo, una nota:
io frequento la Canottieri Milano dove vedo giocare e gioco con quarta, terza e seconda categoria, dagli junior ai senior.
Tutti quelli che conosco (e sono tanti) hanno il loro livello e tutti ne sono pienamente consapevoli, nessuno si considera o considera gli altri delle pippe e tutti cercano di migliorarsi.
Quando vengono sbattuti fuori da un torneo non accampano scuse e se ne vanno in spogliatoio a sbollire l'incazzatura sapendo benissimo perché hanno perso.
Quindi può darsi che io giochi in un ambiente diverso (anche se non credo) ma tutta questa gente che si sopravvaluta non la vedo.

bye,
Marco
Bene vuol dire che sei in un ambiente dove si lavora bene,ma attenzione il soppravvalutarsi ed essere consapevoli del proprio gioco non lo si dimostra a parole ma sul campo.A parole posso anche essere umile e riconoscere i miei limiti,per poi sul campo smentire tutto con un tipo di gioco non adato alle mie possibilta'.Non parlo di seconda,ma di terza e di quarta,che sempre secondo il mio parere chiedono troppo alle propie possibilta' perdendo partite che potrebbero portare a casa giocando un tennis molto piu' facile.
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