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Lun 1 Giu 2020 - 23:06
Promemoria primo messaggio :

Veterano ha scritto:Agam Bernardini dice:


ciao ragazzi, vedo che vi siete dati da fare a discutere sui vari aspetti del tennis. Avete detto tutti delle cose molto giuste, ma vi chiedo una cosa? Riuscite ad entrare in campo e ricordarvi tutte quelle parole e quelle idee? Se io dovessi pensare anche a un centesima parte di tutto quello che è stato detto resterei paralizzato a pensare quale è quella giusta e quella sbagliata. Capisco la necessità di entrare in campo con le idee chiare e la voglia di sapere cosa fare. Quello che io propongo è di mettere tutta la vostra attenzione sulle tecniche di centratura e di attenzione, perché quando ci riuscite, contattate il vostro centro e allora saprete in ogni momento esattamente cosa fare, quale colpo eseguire, se attaccare o difendervi. Insomma cadrà ogni dubbio e saprete da "dentro" la cosa giusta da fare. Credo che ognuno di voi abbia provato almeno una volta quella sensazione, ha giocato la partita perfetta. Chiamiamo quella sensazione essere "In the zone" "stare nella zona". Se l'avete provata anche una sola volta vuol dire che l'avete dentro di voi e dovete solo ricontattarla facendo gli esercizi e le tecniche di centratura e di attenzione e darete il meglio di voi senza pensare. La mente è la prima nemica del tennista. Dobbiamo giocare con il corpo, non pensare, ma stare centrati, rilassati, attenti e presenti e giocheremo il nostro miglior tennis e ci divertiremo moltissimo e usciremo dal campo sempre soddisfatti e felici.
Un'ultima cosa, con un gruppo di amici stiamo cercando un posto dove creare "L'Accademia dello Zennis". Se sapete di qualche Circolo di tennis in vendita o in gestione, per favore fatemelo sapere, ciao a tutti e a presto, Agam Bernardini


Ciao ragazzi, scusate se ve lo dico, ma siete andati totalmente nella testa e nella mente. Nello zen la mente viene definita come un meccanismo nato per risolvere i problemi pratici, il guaio è che quando non ci sono problemi reali se ne inventa di inesistenti per mantenere il controllo su di noi.
L'altra cosa importante da ricordare è che il tennis si gioca con il corpo e non con la mente visto che come riconoscono anche gli scienziati moderni, la mente è molto più lenta del corpo nel decidere cosa fare quando arriva una pallina a tutta velocità. Il corpo risponde istintivamente e quasi sempre molto saggiamente, la mente si domanda:"Faccio così o il contrario di così?" e arriva l'errore. A mio avviso la cosa è molto semplice: se sono attento e centrato gioco bene, se non sono attento e centrato gioco male. Oppure si può discutere all'infinito di cose teoriche che secondo me non sono di nessun aiuto quando si è in campo. In attesa di sapere cosa ne pensate, buon gioco e buon divertimento, ciao Agam



Oggi ho giocato con un socio del mio club con cui non avevo mai giocato e so che gioca bene e tutti mi dicevano, stai attento è molto difficile giocarci contro. In palleggio non ho notato nessun punto debole, sbagliava poco o niente e non capivo se aveva meglio il dritto o il rovescio. Allora mi sono detto, quale migliore occasione per mettere tutta la mia attenzione sulla palla, guardarla fino a che tocca le corde e vedere cosa succede: ho giocato una partita quasi perfetta e ho vinto 6-1 3-1 senza nessuna fatica e nessuna tensione. Viva l'attenzione e lo Zen, ciao a tutti, Agam.



Comunque voglio condividere una mia esperienza. Ieri ho giocato con un mio amico veterano come me anche lui maestro di tennis. Fra noi c'è una bella rivalità e non ci piace perdere quando giochiamo insieme. Lui ha una bella battuta e un gran dritto con cui fa molti punti da fondo, per cui il mio pensiero fisso era:" Non giocargli sul dritto" e con mia grande sorpresa e frustrazione i miei colpi andavano tutti verso il suo dritto. Eravamo 2-0 per lui e palla del 3-0 quando mi sono fermato e mi sono chiesto: "cosa stai facendo? Stai giocando lui, la tua attenzione è tutta su di lui. Torna a giocare la palla e a guardarla fino a che tocca le corde!!!!" E' finita 6-3 3-1 per me.

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Questo è il lavoro principale da fare: appena vediamo che la nostra attenzione si sposta su un qualunque elemento esterno, torniamo a fare l'esercizio di attenzione che abbiamo scelto e che possiamo cambiare a piacimento a seconda della situazione che stiamo affrontando. L'attenzione va allenata continuamente, anche quando non giochiamo: mentre camminiamo mettiamo l'attenzione sul camminare ecc. ecc.

Ciao e a presto e attendo altri contributi, Agam



Non mi interessa fare polemiche che sia ben chiaro a tutti..... ne di fare guerre tra forum.....non ho bisogno di nessuna conferma sui contenuti che scrivo......sulla forma a volte si.....son quasi trenta anni che sono fuori dall' italia e parlo per la maggior parte Inglese e Spagnolo anche in casa, non ho la tv italiana e leggo poco niente in italiano, percio' a volte quando scrivo in italiano mi possono venire dei dubbi sulle parole usate, ma non sui contenuti.
Non ho mai voluto offendere nessuno e parlo sempre in generale, anche perche' se non lo facessi la patente dell' idiota me la darei da solo.
Dopo aver chiarito questo se  per qualche motivo qualcuno si puo' essere sentito chiamato in causa per qualche motivo, il problema e' solo suo, e a me non interessa proprio.
Mi sono anche scusato prima di lasciare la discussione, e se questo non basta, lascio il campo libero a qualsiasi tipo di insinuazione nei miei confronti,che scivola sui binari della mia indifferenza senza colpirmi benche' minimamente.
Se tutta la questione e' nata dal fatto che  per qualcuno io dicessi che la mente a livello di " attenzione" non conta nulla, dovrebbe andare a rileggersi per bene cosa dico,perche' non ho mai fatto un affermazione simile.
Comunque per quello che mi riguarda la questione si era gia' conclusa credo almeno 25 post fa.
Ho postato i messaggi di Bernardini l'autore di Lo Zen E l'arte di giocare a Tennis perche' trovo che sia un buon libro per chi a problemi di concentrazione, non parla molto di tecnica e tattica ma e' molto interessante per quello che riguarda l'aspetto mentale inteso come attenzione.
Saluti a tutti e veramente senza rancore per nessuno.
Buon proseguimento
Vet.
Ciao veterano, mi fa piacere che sei tornato a scrivere qui, veramente. Quello che ho evidenziato in grassetto, è esattamente, quello che mi è riuscito di fare per quasi un anno intero, ed esattamente quello che non riesco a rifare. Nel 2015, ho avuto il mio anno magico e grazie ai risultati raggiunti, passai in terza categoria. Ricordo che anche prima di entrare in campo, avevo piena consapevolezza di quello che sapevo fare, ed in partita, riuscivo a mettere in pratica il 90% di quello che mi proponevo di fare. Purtroppo, a tutt'oggi, non sono più riuscito a richiamare quella condizione mentale se non per brevi periodi, 3-4 partite al massimo, poi ritorno a giocare in maniera insicura.
Io intendevo proprio una cosa come questa, quando insistevo che la mente influisce sulla prestazione....poi, hai ragione tu, a dire che più sei allenato e meno rischi di cadere in questa condizione, ma comunque, il rischio che un qualche stato di ansia ti prenda, anche se sei un grande professionista, esiste sempre....a maggior ragione, a livelli più bassi, dove la scarsa consapevolezza tecnica, mette nella testa dei "poveri" giocatori, i dubbi delle proprie capacità.....
Questo è un campo, dove non esiste la ragione assoluta.....troppe variabili......e come dici tu, la discussione si poteva considerare finita già parecchie pagine fa...ci siamo intestarditi in parecchi, ma alcune cose utili, ne sono uscite fuori comunque....
Ciao e buon tennis e buon lavoro alla tua accademia..... Wink Wink

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Ven 10 Lug 2020 - 9:55
si danno troppe cose per scontate. ad esempio piccolit non tiene in considerazione che per passare in terza categoria è necessario un livello fisico che va di pari passo con quello tecnico. qui invece stiamo parlando di persone quasi tutti over 40 chi con la pancia, chi con un ginocchio malconcio, chi non può fare il servizio per un problema alla spalla, chi ha il tendine d'Achille infiammato. per non parlare di tutti quelli che non solo non si tengono in forma ma nemmeno trovano 20 minuti per fare stretching e riscaldamento prepartita. quindi posso fare anche un back discreto, il problema poi è prendere tutti i back che arrivano dalle mie parti
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Ven 10 Lug 2020 - 10:34
drichichi ha scritto:
kingkongy ha scritto:
Sull'open stance e palle davvero alta, bisogna stare attenti a non rimanere sui talloni, altrimenti si esce dal tennis e si entra nel campo della "artiglieria aerea"...
Ecco perché a volte se sei veramente in ritardo e non essendo noi novelli Federer ci arrangiamo come possiamo vedi anche cambiando per uno stato di necessità l'impugnatura... Vedi esercizi che mi ha fatto fare il mio maestro.... Nulla al caso...
Credo sia più facile lavorare sulla ricerca della palla che lavorare sul gestire varie impugnature a seconda della altezza del punto di contatto... opinione personale
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Ven 10 Lug 2020 - 10:48
Iron ha scritto:
drichichi ha scritto:
kingkongy ha scritto:
Sull'open stance e palle davvero alta, bisogna stare attenti a non rimanere sui talloni, altrimenti si esce dal tennis e si entra nel campo della "artiglieria aerea"...
Ecco perché a volte se sei veramente in ritardo e non essendo noi novelli Federer ci arrangiamo come possiamo vedi anche cambiando per uno stato di necessità l'impugnatura... Vedi esercizi che mi ha fatto fare il mio maestro.... Nulla al caso...
Credo sia più facile lavorare sulla ricerca della palla che lavorare sul gestire varie impugnature a seconda della altezza del punto di contatto... opinione personale

Ma certo che lo è.
Non siamo capaci di ricercare la palla in maniera corretta, però siamo in grado di usare 3 impugnature che richiedono punti di contatto e impostazioni diverse. E quindi una diversa ricerca della palla.
Solo io vedo il controsenso?
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Ven 10 Lug 2020 - 10:59
ma che cavolo c'entra ? pure il rovescio in top richiede una diversa impugnatura dal dritto ma non è quello il motivo che lo rende facile oppure ostico
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Ven 10 Lug 2020 - 11:04
E se ul campo è un po' più corto e lo spazio sia limitato, mi arrampico sulla rete di fondocampo o cambio impugnatura?
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Identifica i punti deboli del tuo avversario - Pagina 16 Empty Re: Identifica i punti deboli del tuo avversario

Ven 10 Lug 2020 - 11:08
dove una persona vi dice che esiste un problema lo fate sparire, dove vi dice che non esiste lo fate apparire. siete incredibili. Copperfield al confronto è un maghetto da strapazzo
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Ven 10 Lug 2020 - 11:30
Expecto Patronum

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Ven 10 Lug 2020 - 13:45
drichichi ha scritto:E se ul campo è un po' più corto e lo spazio sia limitato, mi arrampico sulla rete di fondocampo o cambio impugnatura?
Quindi è un allenamento per una situazione estrema in un campo non regolamentare?

Comunque in una situazione simile uso la stessa impugnatura degli altri dritti, impugnatura che prendo senza pensare ,ma semplicemente con un gesto automatico
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Ven 10 Lug 2020 - 13:47
Iron ha scritto:
drichichi ha scritto:E se ul campo è un po' più corto e lo spazio sia limitato, mi arrampico sulla rete di fondocampo o cambio impugnatura?
Quindi è un allenamento per una situazione estrema in un campo non regolamentare?

Comunque in una situazione simile uso la stessa impugnatura degli altri dritti, impugnatura che prendo senza pensare ,ma semplicemente con un gesto automatico
A me viene automatico il cambio di impugnatura in caso di necessità.
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Ven 10 Lug 2020 - 15:36
VANDERGRAF ha scritto:ma che cavolo c'entra ? pure il rovescio in top richiede una diversa impugnatura dal dritto ma non è quello il motivo che lo rende facile oppure ostico
Scusami ma qua non posso ignorare,visto che parliamo di tecnica.....
il rovescio ed il dritto sono due colpi differenti e non si possono mettere a confronto,invece si possono mettere a confronto le diverse impugnature per il medesimo colpo......swing diversi,punto d'impatto diverso,cioe' difficolta' enormi.....che una semplice ricerca palla ben fatta farebbero sparire (visto che parliamo di Copperfild).....
Poi visto che parliamo di quarta credo che sia' gia molto riuscire ad utilizzare come si deve un tipo di impugnatura,e visto che anche i pro utilizzano sempre la stessa ,e cambiano solo in caso di emergenza credo che possiamo imparare qualcosa da loro in questo caso,poi ce chi riesce a giocare con tutte le impugnature con efficacia anche in quarta .....io in tutta la mia carriera di allenatore non ricordo di aver visto in quarta un giocatore tanto eccletico da poter usare a modo due diversi tipi di impugnature, ma comunque le eccezzioni ci sono, e se il risultato ce ben venga......
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Ven 10 Lug 2020 - 16:08
a me pare che [Devi essere iscritto e connesso per vedere questo link] stia spiegando con pazienza e competenza come giocare bene a tennis e affrontare bene diverse situazioni.
Nel caso dei video ha proprio fornito un'analisi (gratuita) di quello che c'è di giusto e di sbagliato nelle esecuzioni, e di cosa va bene, cosa va meno bene, e perchè. bisogna solo ringraziarlo.
Giocare bene a tennis purtroppo è difficile, e mi pare che a volte si cerchino un sacco di motivi per giustificare le nostre personalizzazioni (ho la pancia, non mi piace correre, ho l'impostazione fatta così e via discorrendo).
Giocare per divertirsi è giusto e sacrosanto e in tal senso vale sempre tutto, possiamo anche decidere di giocare con due dritti e passare la racchetta da una mano all'altra se ci piace..
Non è corretto però pensare che ci siano 100 modi diversi di fare la cosa giusta. Non ci sono. 
Le palle alte si affrontano come ha detto Veterano, con open stance eccetera eccetera
Siamo liberissimi di fare il contrario di quello che dice e di inventare il nostro modo di colpire, ma poi hai voglia a "individuare i punti deboli dell'avversario" ...
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Ven 10 Lug 2020 - 16:18
piccolit ha scritto:a me pare che [Devi essere iscritto e connesso per vedere questo link] stia spiegando con pazienza e competenza come giocare bene a tennis e affrontare bene diverse situazioni.
Nel caso dei video ha proprio fornito un'analisi (gratuita) di quello che c'è di giusto e di sbagliato nelle esecuzioni, e di cosa va bene, cosa va meno bene, e perchè. bisogna solo ringraziarlo.
Giocare bene a tennis purtroppo è difficile, e mi pare che a volte si cerchino un sacco di motivi per giustificare le nostre personalizzazioni (ho la pancia, non mi piace correre, ho l'impostazione fatta così e via discorrendo).
Giocare per divertirsi è giusto e sacrosanto e in tal senso vale sempre tutto, possiamo anche decidere di giocare con due dritti e passare la racchetta da una mano all'altra se ci piace..
Non è corretto però pensare che ci siano 100 modi diversi di fare la cosa giusta. Non ci sono. 
Le palle alte si affrontano come ha detto Veterano, con open stance eccetera eccetera
Siamo liberissimi di fare il contrario di quello che dice e di inventare il nostro modo di colpire, ma poi hai voglia a "individuare i punti deboli dell'avversario" ...
Ma siamo noi l'avversario di noi stessi e dobbiamo individuare i nostri punti deboli. Very Happy 
Scherzi a parte è ovvio che se sei in recupero mille volte più facile in open stance.
Tutto il resto al nostro umile livello avviene d'istinto. Come va, va.
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Ven 10 Lug 2020 - 16:22
drichichi ha scritto:
piccolit ha scritto:a me pare che [Devi essere iscritto e connesso per vedere questo link] stia spiegando con pazienza e competenza come giocare bene a tennis e affrontare bene diverse situazioni.
Nel caso dei video ha proprio fornito un'analisi (gratuita) di quello che c'è di giusto e di sbagliato nelle esecuzioni, e di cosa va bene, cosa va meno bene, e perchè. bisogna solo ringraziarlo.
Giocare bene a tennis purtroppo è difficile, e mi pare che a volte si cerchino un sacco di motivi per giustificare le nostre personalizzazioni (ho la pancia, non mi piace correre, ho l'impostazione fatta così e via discorrendo).
Giocare per divertirsi è giusto e sacrosanto e in tal senso vale sempre tutto, possiamo anche decidere di giocare con due dritti e passare la racchetta da una mano all'altra se ci piace..
Non è corretto però pensare che ci siano 100 modi diversi di fare la cosa giusta. Non ci sono. 
Le palle alte si affrontano come ha detto Veterano, con open stance eccetera eccetera
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Ma siamo noi l'avversario di noi stessi e dobbiamo individuare i nostri punti deboli. Very Happy 
Scherzi a parte è ovvio che se sei in recupero mille volte più facile in open stance.
Tutto il resto al nostro umile livello avviene d'istinto. Come va, va.

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Ven 10 Lug 2020 - 16:44
ho sbagliato a scrivere, volevo dire il rovescio a una mano in top con presa eastern in confronto al rovescio back slice e volée che generalmente si gioca con la Continental
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Ven 10 Lug 2020 - 16:56
piccolit, forse non è chiara una cosa fondamentale. tu al mio posto e al posto di tanti altri amatori come quelli descritti ormai decine di volte faresti esattamente le stesse osservazioni, ma non per ottusità o presunzione, ma semplicemente perché, proprio in virtù della complessità del tennis, un percorso determina tante differenze, sia grandi che piccole. nessuno e ripeto NESSUNO ha mai messo in dubbio la competenza e le soluzioni di veterano. stiamo parlando di altre cose, di quello che facciamo anche sbagliando da una vita, di quello che succede, di come potremmo compensare certe carenze dovute a limiti di sostanza o di approccio. di questo stiamo parlando.... ormai da 3 mesi circa....ma ancora non si è capito !!!
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Ven 10 Lug 2020 - 17:00
siccome tu stai iniziando ora ti rivedi perfettamente in tutto quello che dice veterano. e ci mancherebbe altro che non fosse così. ma un forum di appassionati non è un monopolio di pensieri ed esperienze, è una moltitudine. senza capacità di immedesimarsi non può esistere dialogo comprensivo delle varie possibilità e della loro natura
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Ven 10 Lug 2020 - 17:09
Il mondo dei criteri seguiti per la scelta del grip da usare è variegato e complesso, spesso criptico, apparentemente anche irrazionale ... molto anche empatico. Edberg, citato poco sopra, usava la eastern di rovescio anche per colpire in backspin, ma anche per eseguire le volèe e, aggiungo, avendo anche un senso logico ... lo swing del basckspin si muove dall'alto al basso prima di impattare, analoga situazione per una volèe sopra il net ... bene, un piatto corde meno rivolto verso l'alto, come accadrebbe in continental, può agevolare una traiettoria più decisa verso il terreno, insomma, produrra una palla più agressiva, meno flottante nell'aria ... ma era Edberg, evidentemente la maggiore sensibilità che offre una continental per lui non era così importante  (ogni tanto ci provo anch'io ad eseguire il backspin d'attacco con un grip più girato verso la easter, fatico un po' a scaricare energia sulla palla, abituato all'impatto con la continental, ma se impattata bene davanti la palla parte molto più radente, anche se meno lontana dal net ..., ottimo nell'incrociato). Un grip, poi, come già detto da molti, condiziona tutto lo swing, anche, in fondo, la stance più ricorrente, insomma, determina in buona misura il proprio tennis, cambiare è molto complicato, richiede voglia di investire molte ore per ricostruire sensibilità e automatismi ... difficile consigliare cosa sia meglio se, in fondo, le cose proprio male non vanno ... certo usare proprio tutti i grip esistenti a seconda delle circostanze è tanta roba ... parlando di punti deboli dell'avversario, vedendo questa esigenza, cercherei di giocare palle sempre diverse per costringere il continuo cambio di impugnatura al fine di farlo, prima o poi, ingrippare ... sbaglio?
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Ven 10 Lug 2020 - 17:48
ti metti dalla parte di un maestro super e vieni a darci contro a noi dicendo che troviamo giustificazioni. uno sta prendendo lezioni assiduamente e segue i consigli di un altro maestro e l'altro ha imparato a giocare sempre con un maestro. ma che ruolo è il tuo ? lo sappiamo anche noi cosa è giusto e cosa è sbagliato, non siamo dei millantatori ipocriti.
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Ven 10 Lug 2020 - 18:41
piccolit ha scritto:
drichichi ha scritto:
piccolit ha scritto:a me pare che [Devi essere iscritto e connesso per vedere questo link] stia spiegando con pazienza e competenza come giocare bene a tennis e affrontare bene diverse situazioni.
Nel caso dei video ha proprio fornito un'analisi (gratuita) di quello che c'è di giusto e di sbagliato nelle esecuzioni, e di cosa va bene, cosa va meno bene, e perchè. bisogna solo ringraziarlo.
Giocare bene a tennis purtroppo è difficile, e mi pare che a volte si cerchino un sacco di motivi per giustificare le nostre personalizzazioni (ho la pancia, non mi piace correre, ho l'impostazione fatta così e via discorrendo).
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Non è corretto però pensare che ci siano 100 modi diversi di fare la cosa giusta. Non ci sono. 
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Siamo liberissimi di fare il contrario di quello che dice e di inventare il nostro modo di colpire, ma poi hai voglia a "individuare i punti deboli dell'avversario" ...
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Ven 10 Lug 2020 - 18:47
VANDERGRAF ha scritto:piccolit, forse non è chiara una cosa fondamentale. tu al mio posto e al posto di tanti altri amatori come quelli descritti ormai decine di volte faresti esattamente le stesse osservazioni, ma non per ottusità o presunzione, ma semplicemente perché, proprio in virtù della complessità del tennis, un percorso determina tante differenze, sia grandi che piccole. nessuno e ripeto NESSUNO ha mai messo in dubbio la competenza e le soluzioni di veterano. stiamo parlando di altre cose, di quello che facciamo anche sbagliando da una vita, di quello che succede, di come potremmo compensare certe carenze dovute a limiti di sostanza o di approccio. di questo stiamo parlando.... ormai da 3 mesi circa....ma ancora non si è capito !!!
siccome tu stai iniziando ora ti rivedi perfettamente in tutto quello che dice veterano. e ci mancherebbe altro che non fosse così. ma un forum di appassionati non è un monopolio di pensieri ed esperienze, è una moltitudine. senza capacità di immedesimarsi non può esistere dialogo comprensivo delle varie possibilità e della loro natura.
Allora caro Vander e non e' per far polemica ma solamente un opinione personale che poi ognuno valutera' come crede.
Credo che dopo tre mesi anchei ¡ muri abbiano capito che tu ti riferisci a delle situazioni tue personali frutto della Tua esperienza e nessuno ti puo criticare in merito,ma l'esperienza e' solo  tua e tale rimarra'.
Nel senso che qualsiasi consiglio che tu possa dare sara' frutto di un tuo percorso personale, che per quello che mi riguarda va molte volte fuori dai canoni di come si giochi a tennis o almeno di come si dovrebbe giocare.
Come ripeto da molto tempo ce' un solo modo di giocare che piaccia o no ,perche' visto la complessita del gioco si cerca di minimizzare la tecnica al limite del posibile per creare un senso logico sia a livello tecnico che tattico.
Non rispettando i canoni e facendo liberamente cosa sia meglio per uno oppure per un altro, per dare un consiglio sul cosa sia meglio fare in ogni situazione, bisognerebbe andare in campo con il giocatore e spiegargli ad ogni colpo che quel colpo li data la mia esperienza personale , io lo giocherei cosi' perche' a me viene bene giocarlo in questo modo,anche se va contro tutte le logiche di quello che abbiamo parlato prima.
Se ce un metodo per imparare a giocare e ci sono dei maestri che lo insegnano ci sara' un motivo non credi ???
Se fosse differente non ci si sarebbe bisogno di un maestro,si risparmierebbero dei bei soldini, e ognuno giocherebbe come meglio le pare.....a secondo di come si muove,come sta fisicamente, cosa meglio le riesce......etc etc
Il secondo punto dell' adattarsi e di fare in certe occasioni quello che dici tu dal mio punto di vista preclude qualsiasi possibilita' di miglioramento,e gia perche' tanto leggendo il tuo consiglio l'utente che vuole impare a giocare e sa poco niente di tennis puo pensare, ma perche' andare da un maestro per imparare tanto anche se non faccio le cose bene mi aggiusto lo stesso.....e ci puo anche stare....
Io vedo in tutti sempre un possibile miglioramento......anche a 50-60 e piu' anni e mi dispiace ma penso se in 35-40 di gioco non si progredisca,almeno che non ci siano problemi fisci,e perche' non si ha la voglia di farlo......
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Ven 10 Lug 2020 - 19:04
Dagoberto ha scritto:Il mondo dei criteri seguiti per la scelta del grip da usare è variegato e complesso, spesso criptico, apparentemente anche irrazionale ... molto anche empatico. Edberg, citato poco sopra, usava la eastern di rovescio anche per colpire in backspin, ma anche per eseguire le volèe e, aggiungo, avendo anche un senso logico ... lo swing del basckspin si muove dall'alto al basso prima di impattare, analoga situazione per una volèe sopra il net ... bene, un piatto corde meno rivolto verso l'alto, come accadrebbe in continental, può agevolare una traiettoria più decisa verso il terreno, insomma, produrra una palla più agressiva, meno flottante nell'aria ... ma era Edberg, evidentemente la maggiore sensibilità che offre una continental per lui non era così importante  (ogni tanto ci provo anch'io ad eseguire il backspin d'attacco con un grip più girato verso la easter, fatico un po' a scaricare energia sulla palla, abituato all'impatto con la continental, ma se impattata bene davanti la palla parte molto più radente, anche se meno lontana dal net ..., ottimo nell'incrociato). Un grip, poi, come già detto da molti, condiziona tutto lo swing, anche, in fondo, la stance più ricorrente, insomma, determina in buona misura il proprio tennis, cambiare è molto complicato, richiede voglia di investire molte ore per ricostruire sensibilità e automatismi ... difficile consigliare cosa sia meglio se, in fondo, le cose proprio male non vanno ... certo usare proprio tutti i grip esistenti a seconda delle circostanze è tanta roba ... parlando di punti deboli dell'avversario, vedendo questa esigenza, cercherei di giocare palle sempre diverse per costringere il continuo cambio di impugnatura al fine di farlo, prima o poi, ingrippare ... sbaglio?
A tutto questo discorso ce da aggiungere una cosa......quando un cliente viene a lezione vuole migliorare qualcosa in primis si vede quello che ce e poi si spiega il percorso da fare per migliorare un determinato aspetto del gioco.
Ora il cliente decidera' quanto vuole spendere....non a livello soldi....perche' a volte per fare un cambiamento che puo far migliorare molto non ci va neanche poi cosi tanto tempo e non bisogna neanche spendere tanto,ma decidera' se ha voglia di mettersi li a lavorare come si deve per migliorare.....
esempio banale: se vieni da me e sei sovvrapeso e ti muovi poco e male e  dici che il dritto non va, e magari riscontro che non e' vero,nel senso che non e' la tecnica del dritto che non funziona ma e' perche' ti muovi poco e male e non ci arrivi bene sulla palla,sta a te decidere cosa fare.....vuoi giocare meglio quel dritto....muy bien... perdi peso ed impara a muoverti meglio........e a volte non ci va neanche tanto tempo.....ma ci va voglia......se no la seconda soluzione e': muy bien ci adattiamo alle tue esigenze, cioe ci inventeremo qualcosa per mettere una pezza sopra,ma sapendo e rendendoti consapevole che per quante pezze ci possiamo mettere i problemi ci saranno sempre...magari qualcosina meno......ma resteranno sempre li....
Basta essere consapevoli e prendere la decisione che meglio ci si addice....
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Ven 10 Lug 2020 - 21:14
quello che tu dici ha un senso logico che ho sempre condiviso, ma qui stiamo parlando nel caso specifico di una persona drichichi che ha un percorso di apprendimento passato e attuale, quindi sta dimostrando che la voglia di progredire esiste e di un'altra persona, io, che ha imparato a giocare in modo classico usando la eastern per il rovescio top e la Continental per tutto il resto, sempre affidandoci a un maestro. io non cambio impugnature all'occorrenza, cerco di fare quello che mi è stato insegnato e ho sempre fatto. sono il primo a riconoscere che il mio livello tecnico è rimasto sempre basso perché ho deciso che mi andava bene così. e sono il primo a riconoscere che per fare tutto meglio è necessario un percorso fatto anche di autodisciplina. quindi non capisco perché si stanno accusando due utenti che hanno passione e rispetto verso questo sport arrivando a dire cose che non si possono conoscere, perché sul campo con i miei amici e avversari ci sono stato io e non sono l'unico che ha queste modalità di gioco. noi riusciamo a comprendere che nel tuo percorso esistono cose ben diverse e migliori, tu ti ostini a non comprendere che possono esistere percorsi diversi che non coincidono necessariamente con l'incompetenza totale e con l'approssimazione lasciata al caso.
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Ven 10 Lug 2020 - 21:26
e ho fatto anche l'esempio di un mio tentativo di miglioramento sul rovescio dove il maestro pensava solo alla mia racchetta e al mio dritto e di un mio amico che doveva apprendere da zero e per sei mesi nemmeno gli è stato fatto notare che giocava il rovescio a una mano top in Continental piuttosto che provare o quantomeno conoscere la possibilità di giocarlo in eastern. evidentemente i maestri disponibili su piazza non sono tutti affidabili e meticolosi come te
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Ven 10 Lug 2020 - 21:38
per non parlare di certi lavaggi del cervello sulle  racchette. a una mia amica la maestra ha fatto provare una yonex ezone 100 da 300 grammi e le ha detto che con quel tipo di racchetta la spinta la deve mettere tutta lei. quando ho parlato alla maestra di inerzia, non sapeva nemmeno cosa fosse !
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Ven 10 Lug 2020 - 21:47
VANDERGRAF ha scritto:quello che tu dici ha un senso logico che ho sempre condiviso, ma qui stiamo parlando nel caso specifico di una persona drichichi che ha un percorso di apprendimento passato e attuale, quindi sta dimostrando che la voglia di progredire esiste e di un'altra persona, io, che ha imparato a giocare in modo classico usando la eastern per il rovescio top e la Continental per tutto il resto, sempre affidandoci a un maestro. io non cambio impugnature all'occorrenza, cerco di fare quello che mi è stato insegnato e ho sempre fatto. sono il primo a riconoscere che il mio livello tecnico è rimasto sempre basso perché ho deciso che mi andava bene così. e sono il primo a riconoscere che per fare tutto meglio è necessario un percorso fatto anche di autodisciplina. quindi non capisco perché si stanno accusando due utenti che hanno passione e rispetto verso questo sport arrivando a dire cose che non si possono conoscere, perché sul campo con i miei amici e avversari ci sono stato io e non sono l'unico che ha queste modalità di gioco. noi riusciamo a comprendere che nel tuo percorso esistono cose ben diverse e migliori, tu ti ostini a non comprendere che possono esistere percorsi diversi che non coincidono necessariamente con l'incompetenza totale e con l'approssimazione lasciata al caso.
Io ho imparato a giocare a tennis da solo contro il muro e quando leggo presa eastern, continental, è arabo per me, che fino a qualche anno fa, manco sapevo che presa usavo io, finchè il maestro del circolo si azzardò a dire "quasi quasi ti provo a cambiare totalmente il tuo dritto" durante una sessione di agonistica e io gli risposi " non ci pensare neanche" e poi mi chiese che presa utilizzavo.....boh  scratch  e gli mostrai come tenevo la racchetta......"aaahh a martello", disse lui......
Ho deliberatamente scelto di non fare mai lezioni con il maestro, ma di imparare guardando gli altri e provando cose nuove durante le partite con gli amici.....non ho mai intrapreso, un vero e proprio percorso di crescita, ma ho comunque sempre cercato, di colmare le mie lacune tecniche laddove riconoscevo la possibilità di riuscirci, mentre per altre ho lasciato perdere, per paura di migliorare una cosa ma peggiorarne un'altra....questo è stato il mio percorso e non mi sento incompetente più di tanto...il tutto con la consapevolezza, che con un lavoro più mirato, con molte più ore di allenamento e sacrificio, sarei diventato un giocatore più forte, come giustamente sostiene Veterano...ma ho scelto altro e mi diverto molto anche così.....in linea con la filosofia di Vandergraf....
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Ven 10 Lug 2020 - 22:06
poi se preferisci che ti racconto una bugia e ti dico che solo io gioco in questo modo, te lo dico tranquillamente così la facciamo finita una volta per tutte, ok ??!
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