Per chi c'era nell'epoca di Panatta e compagnia è un giorno di rivalsa.
Son passati 40 anni da quando il tennis italiano se la giocava alla pari con i Borg, i McEnroe ecc. ecc.
Abbiam tifato psicoCane', Camporese, Furlan e quanti altri nella speranza, vana, per 40 anni tutti comprimari e niente di più.
Si è cercato un motivo, una colpa, una qualsiasi giustificazione per tale scarsezza, si è letto addirittura di DNA, si insomma che cavolo ci è mancato dai tempi d'oro ?
Berretta ci ha riportato lì, a inizio anno nessuno se lo poteva immaginare, ha divorato le tappe, è migliorato in tutto, ha abbattuto muri, ha sgretolato avversari uno dietro l'altro, con quel servizio bomba (ma da quanto tempo non vedevamo un italiano, si italiano servire così?), con quel drittone preso e coperto dall'alto, con una tenacia e serietà teutonica.
Son commosso, davvero, son commosso, son tornato adolescente all'improvviso tifando Berretta come tifavo Pietrangeli e Bertolucci.
Mi frega niente ora che combinerà a Londra, quello che conta è che sia li, che ci sia uno della scuola italiana, vera, non un emigrato a imparare 8n Spagna a tener alta la nostra bandiera tennistica, siam vivi di nuovo, finalmente !