Serve&Volley

Promemoria primo messaggio :

Ma siamo così sicuri sicuri che sul veloce il serve&volley sia davvero così fuori moda e inefficace?
Anche ieri Dustin Brown ha portato (è vero un non perfetto) Stan Wawrinka al tie break del terzo...
Insomma di colpacci ne ha fatti diversi.. ed è un cavallo matto!
Uno magari più solido mentalmente, ma con quasi pari classe sotto rete.. mah...

Io penso ci sia ancora spazio per questo stile!
Mi ci illudo?

qualcuno potrebbe dire che i matrimoni perfetti non ci sono
Big Mac e la principessa zittiscono qualsiasi scettico.....nati uno per l'altro

se tra di voi ce qualcuno che si e coccolato a volleare con la principessa sa cosa dico.....

Ci sto provando con la Fusion

Personalmente ritengo che la cosa più difficile del serve & volley sia trovare il giusto posizionamento, sia in termini di distanza dalla rete che di copertura della traiettoria del colpo di risposta.
Mi piace tantissimo giocare a rete e mi diverte un sacco provarci appena ne ho la possibilità, motivo per cui ancora oggi, durante le ore di palleggio coi maestri, gioco molto il back di diritto, che poi nelle partite uso come colpo di attacco per scendere a rete.

rice ha scritto:Personalmente ritengo che la cosa più difficile del serve & volley sia trovare il giusto posizionamento, sia in termini di distanza dalla rete che di copertura della traiettoria del colpo di risposta.
Mi piace tantissimo giocare a rete e mi diverte un sacco provarci appena ne ho la possibilità, motivo per cui ancora oggi, durante le ore di palleggio coi maestri, gioco molto il back di diritto, che poi nelle partite uso come colpo di attacco per scendere a rete.

ottima idea. io preferisco servizio in slice e discesa a rete con servizio

rice ha scritto:Personalmente ritengo che la cosa più difficile del serve & volley sia trovare il giusto posizionamento, sia in termini di distanza dalla rete che di copertura della traiettoria del colpo di risposta.
Mi piace tantissimo giocare a rete e mi diverte un sacco provarci appena ne ho la possibilità, motivo per cui ancora oggi, durante le ore di palleggio coi maestri, gioco molto il back di diritto, che poi nelle partite uso come colpo di attacco per scendere a rete.

Bueno.... la riuscita del  serve and volley dipende da diversi fattori.
Primo: che il servizio funzioni a dovere,secondo: che si sappia dove andare a coprire la rete: terzo che come dicevi che la distanza dalla rete sia decente,Quarto: che ci si fermi quando l'avversario colpisce la palla e quinto che si sappia fare la vole'....

La distanza dalla rete, questa sconosciuta...
 
Di solito si riconosce subito chi ha poca dimestichezza con quella zona di campo, quando nel riscaldamento ti viene a provare le volée posizionato sulla rete come se stesse affacciato a un balcone...

Infatti ,la distanza dalla rete per la maggior parte delle volte, specialmente a livello amatoriale, e' una sconosciuta.....e ci si precipita il piu' vicino possibile alla rete senza prendersi cura di fermarsi quando l'avversario colpisce......ma come dici tu lo si capisce gia' in riscaldamento quando l'avversario si mette a due passi dalla rete per fare le vole'.

Più che altro tenevo a sottolineare che se stai col naso sulla rete ti lasci alle spalle chilometri di spazio per il pallonetto (viceversa se sei troppo lontano faciliti il passante).

Veterano ha scritto:Infatti ,la distanza dalla rete per la maggior parte delle volte, specialmente a livello amatoriale, e' una sconosciuta.....e ci si precipita il piu' vicino possibile alla rete senza prendersi cura di fermarsi quando l'avversario colpisce......ma come dici tu lo si capisce gia' in riscaldamento quando l'avversario si mette a due passi dalla rete per fare le vole'.

a metà tra il toccare la rete e il limite del rettangolo del servizio???

drichichi ha scritto:

Veterano ha scritto:Infatti ,la distanza dalla rete per la maggior parte delle volte, specialmente a livello amatoriale, e' una sconosciuta.....e ci si precipita il piu' vicino possibile alla rete senza prendersi cura di fermarsi quando l'avversario colpisce......ma come dici tu lo si capisce gia' in riscaldamento quando l'avversario si mette a due passi dalla rete per fare le vole'.

a metà tra il toccare la rete e il limite del rettangolo del servizio???

Parlando di serve and volley la distanza puo' essere vicino alla riga del servizio,un passo piu' avanti uno piu' indietro non importa,per quello che riguarda il riscaldamento va bene come dici tu.
Se invece si vuole allenare qualcosa di piu' specifico tipo la prima vole' per un serve and volley oppure un approccio alla rete basta partire due tre passi dietro la linea di meta' campo.

Veterano ha scritto:

drichichi ha scritto:

Veterano ha scritto:Infatti ,la distanza dalla rete per la maggior parte delle volte, specialmente a livello amatoriale, e' una sconosciuta.....e ci si precipita il piu' vicino possibile alla rete senza prendersi cura di fermarsi quando l'avversario colpisce......ma come dici tu lo si capisce gia' in riscaldamento quando l'avversario si mette a due passi dalla rete per fare le vole'.

a metà tra il toccare la rete e il limite del rettangolo del servizio???

Parlando di serve and volley la distanza puo' essere vicino alla riga del servizio,un passo piu' avanti uno piu' indietro non importa,per quello che riguarda il riscaldamento va bene come dici tu.
Se invece si vuole allenare qualcosa di piu' specifico tipo la prima vole' per un serve and volley oppure un approccio alla rete basta partire due tre passi dietro la linea di meta' campo.

Grazie

pensa che a me piacciono le volee basde dalla terra di nessuno o quasi....le altre le trovo troppo facili

servizio slice su tutti
non si discutr

rogermaestro555 ha scritto:servizio slice su tutti
non si discute

A buttarlo fuori dal campo per chiudere a rete

e non serve manco.tirare forte.......media velocita a pescare le trote nel lago accanto
e uno skill appreso da poco, prima tiravo a tutta e basta....

Io a trote ci vado tutti i weekend, ma il mio servizio slice è na fetecchia immane  ..... soprattutto da destra, troppo lento e poi mi passano sul lungolinea....da sinistra invece, se becco la T o ci vado vicino, vedo che rende già meglio

Non sono mai stato un giocatore da servizio e rete; non era/è nelle mie corde; in compenso non mi tiro indietro se devo scendere per chiudere un punto in cui ho acquisito un vantaggio; eseguo discretamente le volée e direi bene lo smash. 
Per quanto riguarda il servizio slice, nel mio piccolo, è sempre stato un mio punto di forza (soprattutto da sinistra, essendo mancino). 
Dirò di più: a me non dispiace incontrare qualche vecchio interprete del serve & volley (parlo di terza bassetta); solitamente li impallino per benone, a meno che non siano falsi terza ed ex seconda o 3.1/3.2, ma ne conosco pochini, a parte mio fratello. 

In generale, sono sempre stato affascinato dai grandi serve&volleyer, da McEnroe a Sampras, passando per Cash, Raftar, Henman, Becker, e ovviamente Stefanello. Fra le donne, al di là di Martina Navratilova, adoravo Ana Mandlikova, talendo ineguagliabile, e anche la povera Yana Novotna. 

Credo che giocatori di altissimo livello che pratichino serve&volley puro non ne vedremo più (almeno in questo tennis); credo altresì che, tirando tutti fortissimo, le VARIAZIONI, tra cui, ovviamente, anche il serve&volley (ma non solo), saranno sempre più importanti e sempre più bagaglio di un tennista che voglia ambire ai massimi traguardi. 

Piccolo aneddoto riguardo Stefanello: secondo turno del Roland Garros 1996; il vecchio angelo svedese, oramai avviato alla fine della sua gloriosa carriera, incontra un giovane rampante spagnolo, Carlos Moya, che di lì ad un paio d'anni vincerà il torneo; risultato finale: Edberg vs Moya 6-2 6-2 6-1; Carlos, sommerso da un tornado di serve & volley e attacchi in controtempo sul suo servizio, non ci capisce letteralmente un caxxo. 
A fine partita, Gianni Clerici, l'immenso Scriba del tennis, se ne esce con una delle sue battute proverbiali: 
"Il povero Moya pensava che giocare in quel modo fosse vietato dal regolamento"...

stefanello ha scritto:Non sono mai stato un giocatore da servizio e rete; non era/è nelle mie corde; in compenso non mi tiro indietro se devo scendere per chiudere un punto in cui ho acquisito un vantaggio; eseguo discretamente le volée e direi bene lo smash. 
Per quanto riguarda il servizio slice, nel mio piccolo, è sempre stato un mio punto di forza (soprattutto da sinistra, essendo mancino). 
Dirò di più: a me non dispiace incontrare qualche vecchio interprete del serve & volley (parlo di terza bassetta); solitamente li impallino per benone, a meno che non siano falsi terza ed ex seconda o 3.1/3.2, ma ne conosco pochini, a parte mio fratello. 

In generale, sono sempre stato affascinato dai grandi serve&volleyer, da McEnroe a Sampras, passando per Cash, Raftar, Henman, Becker, e ovviamente Stefanello. Fra le donne, al di là di Martina Navratilova, adoravo Ana Mandlikova, talendo ineguagliabile, e anche la povera Yana Novotna. 

Credo che giocatori di altissimo livello che pratichino serve&volley puro non ne vedremo più (almeno in questo tennis); credo altresì che, tirando tutti fortissimo, le VARIAZIONI, tra cui, ovviamente, anche il serve&volley (ma non solo), saranno sempre più importanti e sempre più bagaglio di un tennista che voglia ambire ai massimi traguardi. 

Piccolo aneddoto riguardo Stefanello: secondo turno del Roland Garros 1996; il vecchio angelo svedese, oramai avviato alla fine della sua gloriosa carriera, incontra un giovane rampante spagnolo, Carlos Moya, che di lì ad un paio d'anni vincerà il torneo; risultato finale: Edberg vs Moya 6-2 6-2 6-1; Carlos, sommerso da un tornado di serve & volley e attacchi in controtempo sul suo servizio, non ci capisce letteralmente un caxxo. 
A fine partita, Gianni Clerici, l'immenso Scriba del tennis, se ne esce con una delle sue battute proverbiali: 
"Il povero Moya pensava che giocare in quel modo fosse vietato dal regolamento"...

Grandissima interprete del gioco di rete al femminile.....e persona molto sensibile, grande perdita come tennista e persona....
Clerici immenso, ineguagliabile...

giocaando in anticipo e seguendo a rete anche dopo la prima sulla ribattuta richiede un braccio di una sensibilita e tecnica molto superiori alla media, ma come un maestro ricordava che il tennis e sport di movimento conosco tratlonisti difficilissimi da battere, ma a cui io, dico io pippa posso insegnare alcuni colpi....e da cui a volte ci perdo......(con la voglia di spaccare la racca...)
pero la goduria di certi colpi a volts nin vale un match.....
ne ho vinti alcuni di cui mi sono vergognato di come ho giocato....e a casa avevo una sensazione di totale insoddisfazione....
mentre certi doppi a livelli direi buoni mi riempono davvero l'anima
e come per chi suona e interpretare uno strumento, ma Mozart non sarebbe mai stato un pallettaro

Tutto giusto quello che ha scritto Veterano, non fa una piega.
Servizio slice esterno ovviamente è d’obbligo se vuoi seguire la battuta, poi c’è il mondo dell’attacco in contro tempo - la mia vera passione - che però eseguo con risultati piuttosto modesti perché non ho la velocità per andarmi a posizionare bene, arrivo quasi sempre quel mezzo metro dietro la riga del servizio e la pallina mi si inchioda nella racchetta….ahahah…vabbè, d’altronde se lo avessi saputo fare non mi sarei fermato 4.1

beh