Dritto in open stance incrociato

Ciao a tutti,
sono curioso di conoscere i vostri accorgimenti tecnici per giocare al meglio il dirtto incrociato in open (o semi-open) stance.

Mi riferisco in partiolare a quando l'avversario ci riesce a spostare molto verso destra (per un destro), buttandoci fuori dal campo, ma comunque con palla "disponibile", cioè non da arrivare in allungo estremo tipo recupero.

Su questo colpo normalmente si hanno due possibilità:
1. cercare un difficile lungolinea, che oltre alla complessità di esecuzione dovrà essere definitivo, altrimenti lasci tutto il campo alla chiusura del tuo avversario
2. giocare di nuovo incrociato e tentare di riguadagnare campo

In questo post vorrei focalizzarmi sul punto 2: voi come fate per rimandare una palla consistente incrociata?
Io alle volte esagero con a rotazione (e gioco corto/attaccabile) o troppo centrale.

I maestri indicano appunto di arrivare su queste palle in open e caricare bene con la destra, ma su questa tipologia di colpo dopo l'impatto tendo ad andare in rotazione e disperdere energia...
Avete qualche accorgimento da condividere o video interessanti da linkare?

Ciao e grazie

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in open è fondamentale caricare bene il busto/spalla. Caricando bene, automaticamente si carica bene anche l'appoggio esterno e, a quel punto, andare in rotazione è praticamente impossibile.
Giocare in open è molto più complesso e meno naturale che in neutral o semiopen. Certo arrivare aperti sembra meno dispendioso ma nei fatti la ricerca della palla deve essere molto più precisa e il caricamento del busto non è automatico.
Oserei dire che la direzione da imprimere alla palla non è subordinata alla stance, di certo con la open si ha meno flessibilità ma più reattività nel recupero della posizione.

Grazie per la rapidità nella risposta.
Vero, la open sembra più semplice, alle volte anche per un tema di pigrizia, ma negli ultimi mesi ho lavorato molto con il maestro su una stance più chiusa (quando sono comodo con i piedi in campo per il colpo finale) e ora mi viene più naturale arrivare chiuso anche quando non dovrei, come nell'esempio esposto sopra delle palle molto a destra.

Come punto di impatto ideale è vero che nella open è corretto colpire un po' più arretrati rispetto alla close?

se si considera il piede di appoggio (nella open è quello esterno) come riferimento per il punto di impatto allora è semmai più avanzato. in senso assoluto è invece leggermente più arretrato.

taglia1964 ha scritto:se si considera il piede di appoggio (nella open è quello esterno) come riferimento per il punto di impatto allora è semmai più avanzato. in senso assoluto è invece leggermente più arretrato.

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Scusami, mi ero perso la tua risposta.

Ciao, se non hai difficoltà con l'inglese c'è un video interessante sull'argomento:



Nella prima parte analizza la parte mentale e tattica che porta ad andare fuori giri quando colpiamo un dritto in corsa, e quindi il fatto che ci troviamo in "panico" (over-excited panic) immaginando lo scenario peggiore e ci sentiamo obbligati a tirare una randellata da circuito ATP.
Nella seconda parte analizza il footwork dicendo che la ricerca della corretta stance è controproducente perché ci obbliga a rallentare e fermarci per trovare il giusto set-up, quando invece è più efficace continuare a correre (run through the ball) e fermarci un attimo dopo aver colpito la palla

Grazie Paolo, al rientro dopo ufficio lo guardo sicuramente =)

Ciao a tutti
ho visto il video... e diciamo che di base quello che  dicono va bene.
Cioe non piantarsi ma seguire la corsa specialemte quando la distanza da percorrere e' lunga ed arrivate in corsa.
Ma non mi piace assolutamente come recupera il campo.
Cioe' si l'idea e' giusta, ma per essere completi dopo il colpo in corsa bisogna sapere come uscire dal colpo con le gambe per ritornare a coprire il campo.
Non ce una stance migliore che  un altra ma diciamo che ci sono situazioni dove e' meglio usare un tipo di stance che  un altro.
E' il tempo che  avete a disposizione per andare a colpire e le distanze che  dovete percorrere in velocita' che decidono quale sia la stance migliore.
Cioe' se' ho tempo, posso decidere come mettermi a secondo di quale stance preferisco,se non ne ho non posso decidere, ma devo adattarmi alla situazione utilizzando la stance migliore per riuscire a colpire nel migliore dei modi.
Comunque per capire il concetto il video va bene, peccato che  il rientro a coprire lascia a desisderare.
Probabilmente avranno fatto qualche altro video sul footwork per rientrare a coprire il campo come si deve.
Buon tennis.