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Gio 11 Feb 2021 - 11:07
Buongiorno. Questo post nasce perchè ho letto la discussione sulla seconda di battuta.
Leggo poi in giro sui forum discussioni sulla tattica di gioco; volevo perciò mettere a fattor comune la mia lunga esperienza di giocatore di 4. A mio parere la tattica migliore non è giocare sulle diagonali e nemmeno un generico atteggiamento difensivo della serie "buttala di là, può darsi che non torni".
A mio parere, un atteggiamento del genere è perdente; io suggerisco di essere aggressivi: bisogna intendersi su che cosa vuol dire essere aggressivi però. Aggressivo non è chi tira il servizio a 200 orari e lo manda 10 su 10 in rete, aggressivo non è chi cerca il vincente in continuazione; questa non è aggressività ma utopia.Aggressivitàper me vuol dire cercare di mettere in difficoltà l'avversario. Vi è mai capitato di giocare e di perdere con giocatori tecnicamente assai inferiori, i tipici autodidatti che non hanno mai preso una lezione?Sapete perchè avete perso?Perchè sono stati aggressivi,cioè vi hanno messo in difficoltà.Come vi hanno messo in difficoltà? Il modo più semplice è non far colpire la palla da fermi. Non importa se hanno giocato incrociato o lungolinea,vi hanno semplicemente mandato una palla a 1,5 metri di distanza, a dx o a sx,oppurepiù corta.Così facendo avete dovuto cercare la palla e vi hanno proposto una difficoltà tecnica, che avete dovuto superare e difficoltà dopo difficoltà vincono la partita.
In gergo si chiama sporcare il gioco ed è la tattica più vincente a livello di club e di quarta. In terza non so, non ci ho mai giocato Smile
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Gio 11 Feb 2021 - 12:50
malconcio ha scritto:Buongiorno. Questo post nasce perchè ho letto la discussione sulla seconda di battuta.
Leggo poi in giro sui forum discussioni sulla tattica di gioco; volevo perciò mettere a fattor comune la mia lunga esperienza di giocatore di 4. A mio parere la tattica migliore non è giocare sulle diagonali e nemmeno un generico atteggiamento difensivo della serie "buttala di là, può darsi che non torni".
A mio parere, un atteggiamento del genere è perdente; io suggerisco di essere aggressivi: bisogna intendersi su che cosa vuol dire essere aggressivi però. Aggressivo non è chi tira il servizio a 200 orari e lo manda 10 su 10 in rete, aggressivo non è chi cerca il vincente in continuazione; questa non è aggressività ma utopia.Aggressivitàper me vuol dire cercare di mettere in difficoltà l'avversario. Vi è mai capitato di giocare e di perdere con giocatori tecnicamente assai inferiori, i tipici autodidatti che non hanno mai preso una lezione?Sapete perchè avete perso?Perchè sono stati aggressivi,cioè vi hanno messo in difficoltà.Come vi hanno messo in difficoltà? Il modo più semplice è non far colpire la palla da fermi. Non importa se hanno giocato incrociato o lungolinea,vi hanno semplicemente mandato una palla a 1,5 metri di distanza, a dx o a sx,oppurepiù corta.Così facendo avete dovuto cercare la palla e vi hanno proposto una difficoltà tecnica, che avete dovuto superare e difficoltà dopo difficoltà vincono la partita.
In gergo si chiama sporcare il gioco ed è la tattica più vincente a livello di club e di quarta. In terza non so, non ci ho mai giocato Smile

E infatti non ci arriverai mai in terza se pensi di giocare così.

Ti va bene solo perchè giochi contro delle piante che non sanno spostarsi.
Il primo che incontri che ha un buon footwork ti sposta da una parte all'altra e in men che non si dica sei già a farti la doccia.
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Gio 11 Feb 2021 - 13:22
che ti devo dire, all'età di 52 anni alla terza non ci penso proprio...
Però fai questo giochino:  assisti a un incontro da fuori e conta quante volte le persone hanno sbagliato  quando hanno fatto due passi prima di colpire la palla Wink
Ti assicuro che è enormemente più semplice mandare la palla a 1,5 mt di distanza dall'avversario e rendergli la vita difficile piuttosto che reggere con costanza una diagonale, con colpi profondi e arrotati che impediscono all'avversario di entrare lungolinea e di chiuderti il punto.
Oppure fai quest'altra prova: chiedi al tuo maestro la prossima ora di lezione di fare un paio di punti: vedrai che mica si mette a tenere la diagonale e quando accorci ti buca, ma ti fa spostare di quel che tanto che basta per farti sbagliare...
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Gio 11 Feb 2021 - 13:50
ovviamente non è che l'avversario sbaglia la prima volta che lo sposti, ma dopo due o tre spostamenti...
si tratta di non dargli ritmo e costanza in modo che non prenda lui in mano il pallino del gioco.
Poi se lui è così bravo che è lui che fa spostare te, non resta che fargli i complimenti!
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Gio 11 Feb 2021 - 13:57
Caro malconcio, il punto sopra di albs77, duro ma corretto, è che se trovi chi ti inchioda sulla diagonale questo giochino non lo fai più, sarai in balia del tuo avversario. Sarai poi tu a fare avanti ed indietro per colpire e recuperare la posizione finché non accorci o sbagli.
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Gio 11 Feb 2021 - 14:05
e infatti nel tennis vince chi ha in mano il pallino del gioco, però di gente che tiene la diagonale in maniera solida in quarta ne ho vista proprio poca.
Così come vedo pochi ace e pochi passanti di rovescio, ma tante seconde palle e tanti pallonetti sull'uomo a rete, tanti scambi che non superano i 5 colpi complessivi. Poi boh, ognuno ha il suo modo di pensare
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Gio 11 Feb 2021 - 14:08
malconcio ha scritto:che ti devo dire, all'età di 52 anni alla terza non ci penso proprio...
Però fai questo giochino:  assisti a un incontro da fuori e conta quante volte le persone hanno sbagliato  quando hanno fatto due passi prima di colpire la palla Wink
Ti assicuro che è enormemente più semplice mandare la palla a 1,5 mt di distanza dall'avversario e rendergli la vita difficile piuttosto che reggere con costanza una diagonale, con colpi profondi e arrotati che impediscono all'avversario di entrare lungolinea e di chiuderti il punto.
Oppure fai quest'altra prova: chiedi al tuo maestro la prossima ora di lezione di fare un paio di punti: vedrai che mica si mette a tenere la diagonale e quando accorci ti buca, ma ti fa spostare di quel che tanto che basta per farti sbagliare...

Il tuo punto di vista è lecito, ma vale fintanto che si gioca ad un livello basso, dove fondamentalmente vale tutto, tanto tra voragini tecniche e zero footwork non ci sono proprio le basi.

Il tuo assunto ".. è enormemente più semplice mandare la palla a 1,5 mt di distanza dall'avversario e rendergli la vita difficile piuttosto che reggere con costanza una diagonale" denota che non hai chiaro cosa vuole dire giocare per diagonali (che non significa giocare sempre in diagonale a chi ce l'ha più grosso) e che non hai mai provato l'ebrezza di giocare con un quarta forte.


Tutte le mirabolanti e fantastiche cose che pensi di poter fare come il tuo solito, spostare il tuo avversario di qua e di la, cambiare ritmo, giocare le smorze... quando incontri un buon avversario queste cose semplicemente non te le fa fare.


Ti arriva come primo colpo dello scambio un frullone pesante, e se non sei in grado di rimandarlo indietro  come si deve, hai già perso il punto.


L'errore è pensare che man mano che aumenta il livello vedi sempre più numeri da circo mentre è proprio il contrario: più forte è l'avversario e più facile giocherà, tanto non sei in grado di tenere la sua diagonale e prima o poi accorci.
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Gio 11 Feb 2021 - 14:14
malconcio ha scritto:e infatti nel tennis vince chi ha in mano il pallino del gioco, però di gente che tiene la diagonale in maniera solida in quarta ne ho vista proprio poca.
Così come vedo pochi ace e pochi passanti di rovescio, ma tante seconde palle e tanti pallonetti sull'uomo a rete, tanti scambi che non superano i 5 colpi complessivi. Poi boh, ognuno ha il suo modo di pensare

E questa è proprio ciò che conferma il concetto. 

Quelli che sanno tenere la diagonale.. vanno in terza e ci salutano con un bel "CIAONEEEE"
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Gio 11 Feb 2021 - 14:18
"Il tuo punto di vista è lecito, ma vale fintanto che si gioca ad un livello basso, dove fondamentalmente vale tutto, tanto tra voragini tecniche e zero footwork non ci sono proprio le basi."
Ma è appunto questo il punto: ci sono due tipi di quarta, il quarta vero che è solo un giocatore di club che fa qualche torneo e che ha grossi limiti tecnici e il quarta falso, che magari è solo un terza che fa pochi tornei.
Probabilmente tutto nasce dalle classifiche che uno ha visto: quando io avevo 18 anni un c4 era un signor giocatore! Pensa che al mio circolo c'è un ex c2 che a oltre 50 è 2.6!!
Il tennis che descrivete voi non è un tennis di quarta e chi gioca in quel modo in quarta ci rimane poco.
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Gio 11 Feb 2021 - 14:32
malconcio ha scritto:"Il tuo punto di vista è lecito, ma vale fintanto che si gioca ad un livello basso, dove fondamentalmente vale tutto, tanto tra voragini tecniche e zero footwork non ci sono proprio le basi."
Ma è appunto questo il punto: ci sono due tipi di quarta, il quarta vero che è solo un giocatore di club che fa qualche torneo e che ha grossi limiti tecnici e il quarta falso, che magari è solo un terza che fa pochi tornei.
Probabilmente tutto nasce dalle classifiche che uno ha visto: quando io avevo 18 anni un c4 era un signor giocatore! Pensa che al mio circolo c'è un ex c2 che a oltre 50 è 2.6!!
Il tennis che descrivete voi non è un tennis di quarta e chi gioca in quel modo in quarta ci rimane poco.

Anche se posso capire il tuo punto di vista non lo condivido perché a mio modo di vedere non ha senso.
Di fatto tu stai affermando che è più facile fare mille cose diverse che farne bene una sola, il che è illogico.

Prova un'attimo a riflettere: parli di semplicità nel cambiare ritmo, cambiare direzione, profondità, rotazione ... ma non sai tenere una diagonale.

Quindi trovi difficile colpire cinque palle consecutive in top senza sbagliare, però sai fare tutto il resto del tennis spumeggiante?

Allora io fossi in te mi porrei una seria domanda: sei davvero sicuro di saper fare tutte le cose che pensi servono a spostare l'avversario?
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Gio 11 Feb 2021 - 14:41
Forse c'è un equivoco: io non sto dicendo assolutamente di giocare alla Santoro, tutt'altro. Io sto dicendo che quando l'avversario mi manda una palla, io non mi metto a pensare "ora lo metto sulla diagonale, devo evitare assolutamente il lungolinea"; io faccio una cosa più semplice e cioè rimando la palla dall'altra parte cercando di mandargliela almeno a 1,5 metri di distanza. Cerco poi di evitare di dare ritmo; ho scoperto che è meglio giocare un back di rovescio piuttosto che un top di rovescio. Allo stesso modo non servo mai piatto, cerco uno slice.
Insomma cerco di evitare che il mio avversario si appoggi sul mio colpo, ma deve fare un paio di passi e tirare lui la palla. Se uno è in grado di farlo, complimenti vivissimi!
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Gio 11 Feb 2021 - 14:45
Qualche anno fa, perdevo dai giocatori da club che facevano della variazione il loro cavallo di battaglia. Allora come oggi su questo forum leggevo di lavorare sulle diagnonali ed e' vero: fai bene la cosa che e' meno rischiosa e vinci. Gli stessi avversari non vollero piu' giocare, dicevano che la mia palla era troppo arrotata. In realta' dovevano colpire fuori dal campo e smorzate o lob da li non venivano piu'.
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Gio 11 Feb 2021 - 14:56
"Quindi trovi difficile colpire cinque palle consecutive in top senza sbagliare, però sai fare tutto il resto del tennis spumeggiante?"
"smorzate o lob da li non venivano piu'"

Virgoletto queste frasi perchè forse fanno capire l'equivoco in cui forse siete caduti (lo dico con tutto il rispetto, nessuno si dispiaccia!).

LA mia lezione tipo con il maestro è prorpio tenere le diagonali e ti assicuro che IN PALLEGGIO CON IL MAESTRO ne sbaglio proprio poche.
Il problema è che non posso pensare alla mia età di mettermi a giocare di ritmo; finirei spompato in breve; quello che devo fare è cercare di non dare ritmo e il modo più sempolice è quello di non fare colpire da fermo l'avversario: mica dico di mandargliela a 3 mt di distanza una a dx e una sx, dico di mandargliela a 1,5 metri di distanza e di preferire il back al top in modo da far piegare l'avversario
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Gio 11 Feb 2021 - 15:11
vi porto la mia. Lo scorso anno sono passato 4.2 giocando di rimessa (che è un modo elegante per dire pallettaro): sbagliare il meno possibile, back profondi, gambe e polmoni. Che funziona benissimo con tutti i quarta che hanno limiti tecnici o atletici e anche con i giovanissimi che hanno poca pazienza.
Però già giocando con i quarta alta e soprattutto con i terza non funziona più, inizio a perdere campo e a giocare in difesa finchè sbaglio o mi bucano.

Quest'anno il mio obiettivo è passare 4.1 (ambiziosamente anche 3.5) e sto lavorando solo per avere un gioco più aggressivo. Che non vuol dire (come avete detto anche voi) cercare i vincenti ma aumentare la "velocità di crociera" e giocare in avanzamento per guadagnare campo: non per scendere a rete, ma per giocare un metro dentro e controllare il gioco. Non sono dotato del winner naturale, perciò devo giocare di manovra.

Negli ultimo mesi mi sto allenando con una "ragazzina" 3.3 (classe '76) e con un amico 30enne 3.4. Paradossalmente gioco meglio con il 30enne perchè tira più forte e mi appoggio sui sui colpi (ma vince sempre lui); la 3.3 è un'atleta eccezionale ma è una "pallettara evoluta" i colpi devo spingerli io e sebbene ogni tanto ci vinca tecnicamente faccio più fatica.

Torno al topic sul giocare aggressivo: per me vuol dire imparare anche a spingere su palle senza peso (chiaro che è un mio limite tecnico).
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Gio 11 Feb 2021 - 16:08
Lo sbaglio e' valutare il tipo di gioco da fare in base alla classifica.
Il tennis si gioca solo in un modo ,che significa, fare lo split step,preparare, cercare la palla,caricare gli appoggi,uscire dal colpo bene con i piedi per recuperare in copertura,e stare bassi.
Il tutto ad una velocita' di crociera costante e sostenibile per tutta una partita ad errori praticamente zero,  almeno di non essere forzati all' errore.
Le diagonali sono l'abc del tennis e il discorso che ad un certo livello "basso" di gioco non servano puo' essere assolutamente vero.
Ma il problema e' che se per qualche ragione gioco senza tener conto della diagonale,primo non imparo nulla,si magari porto a casa la partita,perche' dall' altra parte del campo ho davanti il signor platano,ma non sto imparando a giocare a tennis,perche' non seguo le inevitabili logiche  del gioco, che  con un avversario piu' preparato sarebbero evidenti,percio' non seguendo le logiche delo gioco non sto ancora giocando a tennis.
E da li possono nascere tutti i suggerimenti possibili in base alle proprie esperienze di gioco.
Che anche se valide e descritte a fin di bene ,rimangono esperienze personali che  purtroppo lasciano il tempo che  trovano.
Comunque interessante il discorso del non far muovere bene l'avversario,argomento di agonistica di ottimo livello,sempre che  sia visto nella giusta ottica.
Saludos y Buen Tennis
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Gio 11 Feb 2021 - 16:08
"Torno al topic sul giocare aggressivo: per me vuol dire imparare anche a spingere su palle senza peso (chiaro che è un mio limite tecnico)."
Ecco, appunto: è più facile giocare con chi ti dà ritmo che chi non te lo dà, perchè è più facile appoggiarsi che spingere.Ecco perchè io cerco di non dare ritmo, il che non vuol dire che gli faccio la smorzata o l'attacco in contro tempo, ma solo che cerco di non farlo giocare da fermo o quasi e preferisco il back al top. Se poi l'avversario mi batte, vuol dire che sa giocare anche su palle senza peso, quelle che al mio circolo chiamano la mezzapalla, ed è giusto che vada a giocare in terza (e infatti Eros dice che vuole passare in terza e per farlo deve imparare a spingere di suo).
In altre parole, se io gioco con Eros e gli dò palle sporche forse, ripeto forse, me la gioco, se inizio a giocare di ritmo, mi seppellisce, forte di una maggiore prestanza fisica.
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Gio 11 Feb 2021 - 16:13
Veterano, il tuo discorso ha senso in una prospettiva di crescita tennistica.
Se devo crescere temmisticamente, accetto di perdere pur di imparare, diciamo che qualche sconfitta è il prezzo da pagare per imparare.
Ma siccome il tipico giocatore di quarta non ha nè l'età nè le potenzialità fisiche e di talento per crescere e nemmeno il tempo per allenarsi, ecco che a mio parere è preferibile vincere subito qualche partita e divertirsi piuttosto che essere bastonato.
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Gio 11 Feb 2021 - 16:22
malconcio ha scritto:Veterano, il tuo discorso ha senso in una prospettiva di crescita tennistica.
Se devo crescere temmisticamente, accetto di perdere pur di imparare, diciamo che qualche sconfitta è il prezzo da pagare per imparare.
Ma siccome il tipico giocatore di quarta non ha nè l'età nè le potenzialità fisiche e di talento per crescere e nemmeno il tempo per allenarsi, ecco che a mio parere è preferibile vincere subito qualche partita e divertirsi piuttosto che essere bastonato.
Sono daccordo con te....sul portare a casa la partita con qualsiasi mezzo lecito possibile.
Meno sul resto, o meglio sul tempo,le potenzialita' fisiche , ed il talento,che  credo siano cose strettamente personali.
Io penso sempre che  si possa migliorare a qualsiasi eta',ma chiaro come dici tu bisogna averne la voglia, il tempo etc etc etc
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Gio 11 Feb 2021 - 16:32
Veterano ha scritto:
malconcio ha scritto:Veterano, il tuo discorso ha senso in una prospettiva di crescita tennistica.
Se devo crescere temmisticamente, accetto di perdere pur di imparare, diciamo che qualche sconfitta è il prezzo da pagare per imparare.
Ma siccome il tipico giocatore di quarta non ha nè l'età nè le potenzialità fisiche e di talento per crescere e nemmeno il tempo per allenarsi, ecco che a mio parere è preferibile vincere subito qualche partita e divertirsi piuttosto che essere bastonato.
Sono daccordo con te....sul portare a casa la partita con qualsiasi mezzo lecito possibile.
Meno sul resto, o meglio sul tempo,le potenzialita' fisiche , ed il talento,che  credo siano cose strettamente personali.
Io penso sempre che  si possa migliorare a qualsiasi eta',ma chiaro come dici tu bisogna averne la voglia, il tempo etc etc etc
Ottimo intervento, e' quello che mi fa allenare in casa da mesi..
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Gio 11 Feb 2021 - 16:32
d'accordo con voi che per crescere bisogna mettere in conto di poter perdere delle partite. O come dicevo nell'altro thread di rischiare qualche doppio fallo in più per poter migliorare il servizio.
Insomma come in ogni cosa della vita per migliorare bisogno uscire dalla propria zona di confort.

cmq, almeno per me, restare centrati in campo per non sbagliare e allo stesso tempo essere aggressivi è una fatica mentale.
Ma mi diverte avere un obiettivo davanti.

E poi mio figlio che quest'anno inizierà a cimentarsi nei primissimi tornei u12 - quante mazzate che si prenderà - deve riuscire a battermi il più tardi possibile (allo stesso tempo non vedo l'ora che lo faccia)
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Gio 11 Feb 2021 - 16:45
Eros ha scritto:d'accordo con voi che per crescere bisogna mettere in conto di poter perdere delle partite. O come dicevo nell'altro thread di rischiare qualche doppio fallo in più per poter migliorare il servizio.
Insomma come in ogni cosa della vita per migliorare bisogno uscire dalla propria zona di confort.

cmq, almeno per me, restare centrati in campo per non sbagliare e allo stesso tempo essere aggressivi è una fatica mentale.
Ma mi diverte avere un obiettivo davanti.

E poi mio figlio che quest'anno inizierà a cimentarsi nei primissimi tornei u12 - quante mazzate che si prenderà - deve riuscire a battermi il più tardi possibile (allo stesso tempo non vedo l'ora che lo faccia)
Eros, in campo e specialmente in torneo non puoi entrare con la paura di sbagliare,o almeno la mente non puo' centrarsi in quello ed in nessuna delle faccende tecniche.
L'errore fa parte del gioco e come tale va preso,e non puo' condizionare la partita.
Si va in campo con quello che  si ha ,pregi e difetti e gli errori o per meglio dire la tecnica la si fa crescere in allenamento.
Acetta l'errore senza problemi e pensa subito al punto successivo e vedrai che la mente incomincera' a rilassarsi.
Che  cosa intendi essere agressivi ?
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Gio 11 Feb 2021 - 17:12
ciao Vet,
sì sì ci sto lavorando. Ho iniziato a fare i tornei proprio per togliermi la paura della partita.
E i risultati a un certo punto si sono visti. Sono ancora in stallo con il braccini da seconda di servizio.

Come dicevo con giocare aggressivi intendo prendere l'iniziativa e cercare di guadagnare campo e angoli, quindi palla carica in top e variare il gioco quando l'altro accorcia.
Se mi rilasso invece tendo a giocare in difesa e a remare. Cosa che a me funziona benissimo fino a un certo livello, ma che poi non basta più.
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Gio 11 Feb 2021 - 18:24
malconcio ha scritto:Veterano, il tuo discorso ha senso in una prospettiva di crescita tennistica.
Se devo crescere temmisticamente, accetto di perdere pur di imparare, diciamo che qualche sconfitta è il prezzo da pagare per imparare.
Ma siccome il tipico giocatore di quarta non ha nè l'età nè le potenzialità fisiche e di talento per crescere e nemmeno il tempo per allenarsi, ecco che a mio parere è preferibile vincere subito qualche partita e divertirsi piuttosto che essere bastonato.

Se l'obiettivo è vincere, vale tutto, pure colpirla con il manico.

Anche io che mi alleno e punto a diventare 4.1 e possibilmente alla terza, se dovessi giocare con una pianta(leggasi giocatore dai movimenti molto limitati), non mi metto nemmeno a fare le diagonali: gioco un colpo profondo e una smorza e sei per miracolo ci arriva, pallonetto e si ricomincia, tutta la partita.

Va da se che se l'avversario ha una lacuna fisica e/o tecnica bisogna battere sul ferro, quindi se dal tuo punto di vista vedi che semplicemente buttando la palla lontana dall'avversario porti a casa le partire.. non posso fare altro che darti ragione.
malconcio
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la tattica di gioco Empty Re: la tattica di gioco

Gio 11 Feb 2021 - 19:19
Mi spiego con un esempio.
Sto palleggiando sulla diagonale di diritto. La velocità è medio bassa, cioè tipicamente di quarta; su una palla interlocutoria dell'avversario decido di cambiare; ovviamente non cerco l'angolo del rovescio ma un colpo a metà strada tra il centro del campo e l'angolo del rovescio. Ripeto che l'avversario non ha accorciato e nemmeno io ho attaccato con una botta di diritto; lui mi ha tirato un colpo interlocutorio  e io con un colpo altrettanto interlocutorio ho cambiato. Ora, se io avessi dall'altra parte Federer avrei fatto un errore perchè Federer ne avrebbe approfittato per piazzarsi sull'angolo del rovescio e massacrarmi con il diritto anomalo. Ma di là non c'è federer, c'è il signor Mario Rossi che dovrà fare due metri per prendere la palla; le sue capacità atletiche fanno sì che lui cercherà di giocare il rovescio e non certo di prendere campo con il diritto; dovrà anche avere abbastanza fiato e abbastanza velocità di gambe per arrivare sulla palla, fermarsi e colpire la palla di rovescio. Più facile che non si fermi completamente (tipico errore del giocatore di quarta che colpisce senza fermarsi) e tirare un rovescio non dico in corsa ma camminando non è proprio facilissimo. Dove ho sbagliato? Ho solo adattato i principi del gioco a chi ho di fronte che è il sig. rossi non federer. Gli ho proposto una difficoltà tecnica, cioè fare una ricerca di palla per colpire di rovescio, cosa che non è facilissima. Probabile che il suo rovescio non sarà proprio irreprensibile.
malconcio
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la tattica di gioco Empty Re: la tattica di gioco

Gio 11 Feb 2021 - 19:27
Altro esempio: sono al servizio. Non cerco assolutamente la t sulla prima, come fa Federer, e sulla seconda non cerco un kick sul rovescio come fanno i campioni. Tiro in entrambi i casi uno slice a media velocità, contando sul fatto che rimbalzi bassa e schizzi (relativamente alla quarta categoria ovviamente), perchè di là non ho Agassi che ne approfitterebbe per prendere in mano il gioco ma ho il sig. Rossi che si limiterà a cercare di rimettere la palla in gioco.

In altre parole A MIO PARERE non si può applicare al tennis di quarta la tattica che usano i campioni perchè essa pressuppone un atletismo e una tecnica che in quarta non esiste.
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