1 giorno da leone e 2 da pecorone...

Promemoria primo messaggio :

Ultimamente non riesco assolutamente ad essere costante con il gioco. Ci sono giornate in cui faccio partite da campione, altre da mollaccione, se il lunedì mi va bene dritto e rovescio, il mercoledì va via il rovesio, il giorno dopo va meglio per poi steccare tutto da inizio partita fino alla fine.
Giornate con servizi con prime quasi inafferrabili, altre giornate con qualche doppio fallo in più.
Giornate in cui perdo giocando comunque bene (quindi torni a casa mezzo positivo), giornate in cui magari perdi o vinci avendo giocato male o malissimo!
Ieri sera ad esempio, in una partita di doppio, ho fatto ca...te e steccate per circa un ora intera; alla fine ho deciso di togliere gli occhiali (sono un soggetto astigmatico e non focalizzo bene soprattutto da lontano), non vedevo benissimo ma almeno non ho più steccato.
Capitano a qualcuno questi alti e bassi?

borisbecker79 ha scritto:

Jimbo77 ha scritto:Non sono d’accordo. Per me chi gioca a tennis trattenendo i colpi, solo per vincere contro il compagno di circolo, perde l’essenza del gioco. A tennis si gioca per il piacere di sentire la palla sulle corde e di sbracciare a piu non posso. Ovvio bisogna mettere la palla in campo ma per favore godetevi dei bei palleggi serrati a piu non posso. la partita lasciatela da parte per un po e pensate a divertirvi sul campo affinando la tecnica e sfidando i vostri limiti.

Forse non hai capito oppure mi sono spiegato male. Intendevo dire che se sei in giornata no (che sia torneo o partita) e parti in quarta sbracciando ogni palla a più non posso due volte su tre torni a casa con le orecchie basse.
E se sbracci senza logica fidati che la palla non la senti...
Tenere la palla in campo, spostando l'avversario come un pupazzo, vederlo perdere la testa per tre game di fila mi dà più soddisfazione che infilare un vincente ogni dieci punti.
Non ho parlato di colpi trattenuti ma semplicemente aspettare un paio di game senza regalare punti.

Ragà...io sono d'accordo con lui.
Sbracciare al 100% in allenamento, cazzeggio e varie ci sta tutto, ma in partita lo farei solo quando sto in vantaggio o quando sono sicuro che il colpo possa andare a centro.
Specie quando becco pallettari, se bracciassi sempre, l'avversario non farebbe altro che aspettare il mio errore (che, bravi per quanto si possa essere, arriva prima o poi!).
Scorsa settimana ho perso con un 75enne (vecchio lupo del tennis che si allena coi 3.1 e che saluto affettuosamente) proprio per questo motivo; lui stava al centro e piazzava, io recueravo, sbracciavo, volavo ma...nulla, ha avuto la meglio.

Giocare una amichevole e' una cosa... una partita di torneo un'altra.
Vengo da due amichevoli giocate con piacere..una vinta 6-2 6-2  dove il mio compagno mi ha coperto di elogi, e una persa 76 al terzo... 7-5 il tie break.. dove ci siamo entrambi divertiti.
Poi ti gioco due partite di torneo..una vinta 6-2 6-2  ma il tipo era veramente scarso e dove avro' fatto si e no un paio di vincenti e una persa 6-3 6-4 con un tipo piu' scarso di me.. servizio moscio nessuna palla lunga ma tutte filo rete e senza molto peso.. ho giocato cercando di fare pochi errori.. be' alla fine ero senza fiato perche ' lui e' un arbitro e si fa 5 km al giorno di corsa minimo... 
Nessun dritto vincente..un paio di escursioni a rete .. lui giocava sul mio rovescio e io che gioco prevalentemente in back ho sofferto... 
Il servizio ho iniziato a caricarlo quando era troppo tardi... 
Tutto questo per dire che in partite di tornei viene il braccino... e il risultato e' quello che conta..ci si dimentica di giocare e sembra di assere dei veri principianti.

Chiaramente ce una bella differenza tra una partita amichevole e una di torneo.
Non ho mai creduto al braccino,che obviamente puo' capitare in determinate occasioni,ma non puo' essere una constante.
Il braccino e' causa di insicurezza técnica o di scarsa abitudine ai tornei.
Nel caso técnico ci si allena per migliorare e di conseguenza aquisire piu' sicurezza,nel secondo ammesso di avere una técnica sicura ed un piano di gioco chiaro,il braccino si cura giocando molti tornei.
Resta di fatto che in qualche caso ci possono essere dei blocchi psicológici che possono influire negativamente sulla prestacione,e vanno discussi fuori dal campo con uno psicólogo.

Sicuramente tecnica... ma anche l'approccio e il non poter giocare come si sa che frena.. a me capita spesso con quelli meno forti di me.. con quelli piu' bravi il braccio si muove quasi come in partitella.
Oramai alla mia eta' la tecnica non si migliora piu'...

Confermo per la parte tecnica.
Ho ripreso un ciclo di lezioni con l'istruttore per correggere/rettificare "brutte abitudini" acquisite nel tempo, riprendere il back perso circa tre anni fa dopo un'epitrocleite e migliorare un po' il resto e mi sono accorto della grande differenza tra applicare la tecnica soprattutto nei fondamentali (colpi più giocati) e mettere la forza: nel primo caso mi sforzo meno, piazzo meglio e comunque con una buona palla pesante, nel secondo caso palla pesante ma con braccino/muscoli irrigiditi e colpi meno precisi, con una stanchezza alla fine incredibile.
...e comunque la parte mentale gioca una componente fondamentale. Per natura mia ad esempio non riesco a tagliare la palla il slice al servizio ma, paradossalmente perchè meno facile, entro meglio in kick. Provando cmq lo slice entravo debole e insicuro per timore di non farcela ed ecco che andavo lungo e molliccio. Alla fine della lezione mi sono lasciato andare (più leva - meno forza - più spinta di gambe - meno seghe mentali) ed è entrano il mio primo vero slice!
Il tennis ... lo sport partorito dal diavolo!