BNP Paribas Open - WTA Indian Wells (15)

- Indian Wells - USA

9-13 marzo 2011

Tier: Premier
Prize Money: $4,500,000
Surface: Hard/Outdoors

Campionessa uscente: Jelena Jankovic

- Indian Wells - USA


Main Draw
(ancora suscettibile di variazioni)


Wozniacki, Caroline;Zvonareva, Vera;Clijsters, Kim;Stosur, Samantha;Schiavone, Francesca;Jankovic, Jelena;
Azarenka, Victoria;Li, Na;Peer, Shahar;Radwanska, Agnieszka R;Petrova, Nadia;Sharapova, Maria;Bartoli, Marion;
Pavlyuchenkova, Anastasia;Kirilenko, Maria;Ivanovic, Ana;Kanepi, Kaia;Rezai, Aravane;Kleybanova, Alisa; Wickmayer, Yanina;Pennetta, FlaviaKuznetsova, Svetlana;Zheng, Jie;Kvitova, Petra;Martinez Sanchez Maria Jose;Dulgheru, Alexandra;Hantuchova, Daniela;Cibulkova, Dominika;Petkovic, Andrea;Groth, Jarmila;
Safarova, Lucie;Pironkova, Tsvetana K;Vinci, Roberta;Goerges, Julia;Szavay, Agnes;Zakopalova, Klara;
Shvedova, Yaroslava;Errani, Sara;Schnyder, Patty;Kerber, Angelique;Sevastoa, Anastasija;
Hercog, Polona;Mattek-Sands, Bethanie;Makarova, Ekaterina;Bacsinszky, Timea;Arvidsson, Sofia;
Dulko, Gisela;Vesnina, Elena;Peng, Shuai;Baltacha, Elena;Date-Krumm, Kimiko;Chakvetadze, Anna;
Jovanovski, Bojana;Arn, Greta;Benesova, Iveta;Dushevina, Vera;Suarez Navarro, Carla;Zahlavova Strycova, Barbora;Oudin, Melaine;Tanasugarn, Tamarine;Kudryavtseva, Alla;Rodionova, Anastasia;Parra Santonja, Arantxa;
Oprandi, Romina;Bammer, Sybille;Larsson, Johanna;Amanmuradova, Akgul;Govortsova, Olga;
Morita, Ayumi;Safina, Dinara;Radwanska, Urszula;Lepchenko, Varvara;Halep, Simona;Gallovits-Hall, Edina;
Barrois, Kristina;Voracova, Renata.

- Indian Wells - USA


le Italiane 'stanotte


Sara Errani (Ita ) def. Greta Arn (Ung.) 66 (ritiro per infortunio / ginocchio sx )
incontrera' al 2° turno l' aussie Jarmila Groth

Sania Mirza (Ind) def. Romina Oprandi (Ita) 21 (ritiro per infortunio / ginocchio dx)

gli altri incontri di 1° turno
Lucie Safarova (CZE) d. Kristina Barrois (GER) 76(9) 67(5) 60
Anastasija Sevastova (LAT) d. Polona Hercog (SLO) 75 76(6)
Bethanie Mattek-Sands (USA) d. Vera Dushevina (RUS) 64 64
Timea Bacsinszky (SUI) d. Olga Govortsova (BLR) 75 26 63
Gisela Dulko (ARG) d. (WC) Vania King (USA) 26 63 62
Kimiko Date-Krumm (JPN) d. Yaroslava Shvedova (KAZ) 64 75
Barbora Zahlavova Strycova (CZE) d. (WC) Alison Riske (USA) 62 61
Alla Kudryavtseva (RUS) d. (Q) Sorana Cirstea (ROU) 36 63 63
Melanie Oudin (USA) d. Elena Vesnina (RUS) 76(2) 62
Zuzana Ondraskova (CZE) d. (WC) Lauren Davis (USA) 62 61
Sybille Bammer (AUT) d. Johanna Larsson (SWE) 62 36 63
(Q) Monica Niculescu (ROU) d. Anastasia Rodionova (AUS) 63 61
(Q) Alizé Cornet (FRA) d. Patty Schnyder (SUI) 61 64
(WC) Coco Vandeweghe (USA) d. Edina Gallovits-Hall (ROU) 46 63 64

da TWI (n.d.r.)

Sara Errani supera il primo turno del prestigioso torneo sul cemento americano, approfittando del ritiro dell’ungherese Greta Arn, n. 53 del mondo e vincitrice quest’anno del torneo di Aukland. Match combattuto fino al tiè-break del primo set, prima che un problema al ginocchio costringa la Arn al ritiro.
Battaglia. Nonostante non si concluda nemmeno un set, Errani e Arn rimangono in campo oltre 1 ora, per un primo parziale intenso e molto equilibrato. Gioco simile per le due giocatrici, che si annullano a vicenda, rimanendo incollate nel punteggio con fasi altalenanti per entrambe e con molti game chiusi ai vantaggi. Sara prova a scappare sul 2-0, prima di subire la rimonta dell’ungherese, che trova 3 game di fila per il 3-2 e servizio. Sara ricuce subito lo strappo, riportando il match in parità sul 5-5. Qui ancora qualche errore di troppo per l’azzurra, che paga delle percentuali non altissime al servizio, subendo un nuovo break per il 6-5 ungherese. La magiara gira campo pronta a servire per il primo set, ma la tenacia di Sara viene premiata con il secondo controbreak, che le vale l’inevitabile quanto meritano tiè-break. Dopo appena 3 punti però, l’ungherese accusa un fastidio al ginocchio sinistro, e dopo l’intervento del trainer, decide per il ritiro, lasciando alla Errani la vittoria finale. Per Sara una sorta di rivincita, vista la sconfitta patita pochi giorni fa a Monterrey, che le permette di tornare in testa nelgli scontri diretti per 2-1. Prossima sfida tutta inedita contro l’australiana Jarmila Groth, testa di serie n.29 e 30 del mondo, reduce anche dalle semifinali raggiunte a Kuala Lumpur.

Oprandi ko. La maledizione continua. La stagione da incubo per la numero 83 Wta sembra non avere fine. A Indian Wells, infatti, arriva la settima sconfitta consecutiva al primo turno nel circuito Wta: ad avere la meglio su di lei, stavolta, è stata l’indiana Sania Mirza alla quale è bastato rimanere in campo 14 minuti per poter conquistare l’access al secondo turno. A causa di un problema al ginocchio destro, infatti, Romina, è stata costretta al ritiro dopo appena 3 giochi (sul punteggio di 2-1 per la sua avversaria). In attesa di verificare l’entità del fastidio, registriamo dunque l’ennesimo ko stagionale per la giocatrice italo-svizzera, sempre eliminata all’esordio nei tornei in cui quest’anno ha preso parte (Auckland, Hobart, Australian Open, Pattaya City, Acapulco, Monterrey e Indian Wells appunto). Dopo uno splendido 2010 (che ha visto la Oprandi risalire più di 160 posizioni nel ranking) è indubbio che quest’anno ci sia qualcosa che non va, anche perché le sconfitte sono spesso arrivate contro avversarie non irresistibili (vedi Voracova, Voskoboeva o Zahlavova Strycova).

Da Tit (n.d.r.)
Big Yanina.
Il circuito femminile, dunque, riaccoglie il ritorno ad alti livelli di una delle rivelazioni della passata stagione. La ventunenne di Lier, infatti, sembra aver ritrovato colpi e convinzione nei propri mezzi per poter tornare a dire la sua sul circuito maggiore. Dopo aver fatto fuori Oudin, Kanepi e Cibulkova (giocatrici ostiche sul cemento) la furia Wickmayer ha travolto anche la Peer, letteralmente spazzata via da una Yanina in giornata di grazia. Dopo un inizio equilibrato e dominato dai turni di servizio, la belga ha ottenuto il primo break nel sesto gioco, strappando il servizio a 15: da lì in poi è stata un’autentica mattanza e, in un baleno, la Wickmayer è volata sul 6-3 5-1. La Peer ha un sussulto d’orgoglio e risale 3-5 prima di capitolare ancora sul suo servizio ad una Yanina straordinaria in risposta. I numeri sono impietosi per Shahar: se gli errori gratuiti sono comparabili (20 per la belga, 22 per l’israeliana) il gap sui vincenti è perentorio (19 a 7). Da lunedì, grazie a questo successo la Wickmayer rientrerà nelle prime venti (dove ha trascorso 50 settimane tra il 2009 e il 2010). Giustamente euforica la belga a fine match: “Stamane mi ero svegliata positiva. Mi sentivo bene. Mi sono allenata nel migliore dei modi e sono entrata in campo sicura e determinata. Una bella sensazione“. Quanto alla Peer, nonostante la sconfitta, rimane comunque la probabilità che possa entrare nelle prime dieci sebbene ora dipenda tutto dalle altre giocatrici: in tal caso, Shahar sarebbe la prima israeliana nella storia a infrangere il muro delle top ten.
Semifinale inattesa.
Chi l’avrebbe detto? Se, alla vigilia del torneo, qualcuno avesse ipotizzato una semifinale tra Bartoli e Wickmayer nella parte bassa del tabellone è probabile che non avrebbe riscosso molta credibilità. Ovvio, perché Marion e Yanina non erano arrivate in California al top della condizione, tutt’altro. La francese, capace di issarsi sino alla nona posizione mondiale nel 2007, non è stata poi in grado di confermarsi ad alti livelli (a causa anche di numerosi problemi fisici) sebbene l’inizio del 2011 sembra lasciar ben sperare per il suo futuro: oggi Marion occupa la posizione numero 17 del mondo. La belga, che nell’aprile dello scorso anno si arrampicò fino alla dodicesima posizione mondiale, si è poi spenta pian piano e, operatasi al gomito destro, ha perso posizioni su posizioni scivolando alla poltrona numero 25 del ranking. Bartoli e Wickmayer si sfideranno in California per la terza volta in carriera. Entrambi i precedenti risalgono allo scorso anno e fin qui si è sempre imposta la giocatrice francese: nei quarti a Miami (6-4 7-5) e nel primo turno a Tokyo (6-4 6-4)

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Vinci ... out


Elena Baltacha (Gbr) ha eliminato all' esordio la nostra Roberta Vinci 26 - 75 - 62


Concluso il primo turno

S. Peng (Chn) def.. R. Voracova (Cze) 75 - 61
S. Halep (Rou) def. N. Llagostera Vives (Esp) 06 - 62 - 64
U. Radwanska (Pol) def. B. Jovanovski (Srb) 36 - 64 - 76(86)
L. Hradecka (Cze) def. K. Flipkens (Bel) 76(86) - 62
S. Stephens (Usa) def. J.Hampton (Usa) 62 - 64
A. Szavay (Hun) def. J. Craybas (Usa) 63 – 63
C. Mchale (Usa) def. A. Amanmuradova (Uzb) 63 – 61
A. Medina G. (Esp) def. T. Paszek (Aut) 61 – 61
I. Benesova (Cze) def. V. Lapchenko (Usa) 61 – 62
L. Pous Tio (Esp) def. A. Kerber (Ger) 62 – 61
S. Zhang (Chn) def. A. Morita (Jpn) 62 – 26 76(74)
S. Ardvisson (Swe) def. J. Zheng (Chn) 63 – 62
A. Chakvetadze (Rus) def. M. Doi (Jpn) 76 – 61
E. Makarova (Rus) def. R. Marino (Can) 64 – 46 – 64
D. Safina (Rus) def. A. Parra (Esp) 63 – 63

Da TWI (n.d.r.)

Perde malamente Roberta Vinci nel primo turno del WTA di Indian Wells. La nostra portacolori ha subito la sconfitta dalla britannica di origine ucraina Elena Baltacha, 28 anni e numero 74 del mondo, in 2 ore e 8 minuti.
E sì che era partita benissimo, dal 2 pari del primo set un parziale di 4 giochi consecutivi le permetteva di conquistare il primo set per 6-2, senza concedere palle break e dando l'impressione di poter dominare. Nel secondo set sul 4 pari concretizzava il break del 5-4 e servizio, game nel quale aveva ben 4 match point, ma la Baltacha li annullava e riusciva a controbrekkare, per poi chiudere 7-5 con un parziale di 3 game consecutivi.
Nel terzo l'azzurra si scioglieva, andava subito sotto 5 a 1, reagiva timidamente recuperando uno dei due break di svantaggio, ma poi capitolava perdendo nuovamente il servizio nell'ottavo gioco della terza frazione.
Risultato finale: Elena Baltacha (GB) b Roberta Vinci (ITA) 26 75 62


Bene la coppia Pennetta/Dulko, che ha la meglio di Niculescu/Rodionova per 7-6(4) 6-3

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Francesca e Sara... si


K. Clijsters (Bel) def. A. Kudryavtseva (Rus) 62 - 60
V Zvonareva (Rus) d. T. Bacsinszky (Sui) 63 - 76(74)
F. Schiavone (Ita) def. Z. Ondraskova (Cze) 62 - 60
J. Jankovic (Srb) def. C. Vandeweghe (Usa) 62 - 61
B. Zahlavova (Cze) def. P. Kvitova (Cze) 36 - 62 - 75
M. Bartoli (Fra) def . M. Niculescu (Rou) 26 – 63 - 62
A Pavlyuchenkova (Rus) def. A. Sevastova (Lat) 62 - 75
Y. Wickmayer (Bel) def. M. Oudin (Usa) 64 - 63
S. Errani (Ita) def. J. Groth (Aus) 75- 46 -62
A Cornet (Fra) def.T. Pironkova (Bul) 75 -36 - 62
D. Cibulkova (Svk) def. S. Mirza (Ind) 63 – 63
J. Goerges (Ger) def. S. Bammer (Aut) 61 – 63
S. Peer (Isr) def. B. Mattek Sands (Usa) 46 – 76(75) – 36
A. Petkovic (Ger) def. L. Safarova (Cze) 76(10- – 75
L. Kanepi (Est) def. G. Dulko (Arg) 36 – 62 – 62
A. Ivanovic (Srb) def. K. Date (Jpn) 64 - 62

da Tit (n.d.r)

Giornata finalmente positiva per il tennis azzurro: due vittorie su due.
Una vittoria importante per Francesca Schiavone, che torna al successo dopo due eliminazioni al primo turno, subite rispettivamente a Doha e Kuala Lumpur. Le due settimane di riposo, ricaricano le batterie all’azzurra, che all’esordio ad Indian Wells coglie una facile vittoria contro la ceca Ondraskova, n. 87 del mondo. Match tutt’altro che impossibile per l’azzurra, che riesce comunque ad evitare cali di tensione, proiettandosi con autorità verso il terzo turno. Più impegnativa l’avversaria di Sara Errani, e si vede. In un match inedito la bolognese sfida senza indugio l’australiana Groth, n.30 del mondo, mettendo in campo grinta e carattere da vendere. Sarita trova il guizzo giusto nel primo set, prima di farsi portare al terzo per poi dominare definitivamente la scena.
Tutto facile.
La ceca, al primo confronto contro Francesca, non può rappresentare certo un problema per la n.5 del mondo, ma le ultime uscite poco felici della milanese autorizzavano ad una certa attenzione. I dubbi svaniscono però ben presto e anche se il test non è dei più probanti, si rivede a tratti la vera leonessa. Un paio di break per parte mantengono il mathc in equilibrio finao al 2-2, poi l’azzura si scrolla di dosso ogni disagio e vola via senza indugio. Percentuali davvero misere per l’azzurra al servizio, che rimangono però fine a se stesse, visto anche l’incapacità della Ondraskova di affondare i colpi in risposta. Quattro game di fila chiudo il primo set sul 6-2. Nel secondo non c’è partita, perchè i game consecutivi arrivano fino a 10, con l’azzurra che travolge con secco 6-0 la ceca in 20 minuti. La Schiavone domina ogni scambio, lasciando alla ceca appena 9 punti. Al terzo turno adesso sfida più probante contro l’ex top ten Alize Cornet, ex stellina del tennis francese, proveniente dalla qualificazioni e tornata ad un buon livello. La transalpina, arriva all’8° sfida diretta contro l’azzurra dopo la dura vittoria contro la bulgara Pironkova per 7-5 3-6 6-2.
Sarita alla distanza.
Match del tutto inedito tra le due, con Sara che accelera sin dai primi scambi, minando le certezze della Groth. L’azzurra vola 4-0, subendo proprio nel momento peggiore la rimonta avversaria. Un calo di tensione drastico, accompagnato da molti errori, che riporta il parziale sul 5-5. La Errani ritrova fortunatamente il piglio giusto, brekkando proprio nell’11° game la sua avversaria, portando il primo set a casa per 7-5. Nel secondo la Groth rientra in gara, trovando quegli appoggi che le permettono di ribaltare un secondo set quasi compromesso. La Errani infatti brekka nel 7° gioco andando al servizio sul 4-3. Un sensibile calo in fase di spinta, permette all’australiana di trovare 3 game di fila, portandosi a casa la seconda frazione per 6-4. Nel terzo e decisivo set, le cose si mettono al melglio per l’azzurra, che approfitta di un drastico calo al servizio della sua avversaria. La Groth infatti, crolla in battuta, trovando appena 10 prime, mentre su 22 seconde ne porta a casa solo 7. Numeri terrificanti per l’australiana, che non trova più energie per rimettere in piedi la baracca. La Errani non molla di un centimetro chiudendo 6-2 dopo oltre 2 ore di gioco. Per Sara adesso purtroppo c’è Kim Clijster, per un terzo turno probabilmente fuori dalla sua portata.

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da Tit (n.d.r.)

JJ e AI alla riscossa

Vincono e convincono Jankovic e Ivanovic, ancora a digiuno di titoli nel 2011: sarà la volta del riscatto? Buona la prima anche per le tedesche Georges e Petkovic.

Terza giornata di gare femminili in California e venne l’ora delle big.
Se in apertura di programma avevamo assistito agli esordi vittoriosi di Clijsters, Zvonareva e Schiavone, qualche ora più tardi c’era molta attesa per la prima in campo di due ex reginette del circuito mondiale: Ana Ivanovic e Jelena Jankovic. Connazionali che hanno toccato la vetta del ranking Wta nella stessa estate (Ana è stata numero 1 nel giugno 2008, Jelena nell’agosto del medesimo anno), salvo poi allontanarsi dal vertice per varie e disparate ragioni.
La Ivanovic è scesa al numero 21, la Jankovic al numero 6.
La questione è: ritorneranno mai a quei livelli?



Jelena spedita.
La prima delle due a scendere in campo è stata la Jankovic che, tra le due, è forse quella che ha intrapreso la strada migliore per ristabilire le gerarchie. Jelena, infatti, è reduce sin qui da un inizio di stagione senza sussulti ma caratterizzato da una discreta continuità di rendimento: dopo un gennaio da incubo (out al primo turno a Sydney e al secondo a Melbourne) è cresciuta parecchio nel mese di febbraio, raccogliendo due semifinali (Dubai e Doha) e una finale (a Monterrey) e perdendo sempre dalle future vincitrici dei tornei (rispettivamente Wozniacki, Zvonareva e Pavlyuchenkova). In California il suo primo ostacolo era rappresentato dalla wild card statunitense Coco Vandeweghe, diciannovenne di belle speranze. Jelena ha iniziato col piglio giusto la sua avventura nel deserto piegando in due comodi set (6-2 6-1) la sua avversaria. La serba ha concesso appena 12 punti sul suo servizio mentre ha strappato per ben cinque volte la battuta all’americana. Ecco cosa ha dichiarato la numero 6 del mondo a fine gara: “Nelle ultime settimane ho spesso giocato di sera e ho sofferto un po’ il caldo torrido di oggi. Detto questo, sono felice del mio attuale livello di gioco e spero di mantenere questo stato di forma che mi accompagna da tre settimane“. Al prossimo turno la Jankovic affronterà Julia Georges, vincitrice sulla Bammer in due set (6-1 6-3).
Ana perentoria.
A seguire è stata la volta della connazionale Ana Ivanovic che, rispetto alla sua compatriota, è un po’ più lontana dal vertice a causa di un inizio di stagione più sfortunato. La numero 21 del mondo, infatti, si è dovuta ritirare già nel primo torneo dell’anno a Sydney per un problema addominale ed è stata poi sconfitta all’esordio a Melbourne (dalla Makarova); non è andata meglio a febbraio durante il quale ha collezionato un misero quarto di finale (a Monterrey), un primo turno (a Dubai) e l’ennesimo forfait (a Doha) per il solito infortunio addominale. Al di là di ogni previsione, però, la Ivanovic si è presentata in California in buone condizioni e al primo turno ha regolato agevolmente (6-4 6-2) l’esperta Kimiko Date. La serba è stata cinica e spietata, avendo concretizzato tutte e tre le palle break concesse dalla nipponica, che tornava a Indian Wells dopo 14 anni di assenza (debuttò 20 anni fa). Raggiante la Ivanovic a fine gara: “Sono molto soddisfatta del mio gioco, soprattutto nel secondo set. Sono davvero fiduciosa per il prosieguo del torneo“. Per la serba, che ha vinto a Indian Wells nel 2008 ed è stata finalista nel 2009, il prossimo ostacolo sarà la ceca Zahlavova Strycova, che ha sorpreso la Kvitova in tre set (3-6 6-2 7-5).

Gli altri match.
Detto della Georges, la Germania sorride anche con Andrea Petkovic (21) che strappa l’access per il turno successivo piegando la ceca Safarova in due set (7-6 7-5).
Vincono in rimonta Shahar Peer (10), che supera la Mattek-Sands dopo una dura battaglia (4-6 7-6 6-3), e Kaia Kanepi (14), brava a recuperare la Dulko (3-6 6-2 6-2). Facile vittoria per la Cibulkova (25), che ha regolato la Mirza con un periodico 6-3.

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Sono 3 le italiane al 3° turno


Dopo Sara e Francesca, anche Flavia raggiunge il 3° turno


F. Pennetta (Ita) def. E. Baltacha (Gbr) 64 - 36 - 64


Altri risultati
A Rezai (Fra) def. Z. Shuai (Chn) 76(75) - 60
D. Safina (Rus) def. D. Hantuchova (Svk) 76(2) - 64
U. Radwanska (Pol) def. K Zakopalova (Cze) 63 – 57- 62
A Kleybanova (Rus) def. A.Szavay (Hun) 63 - 75
S. Stosur (Aus) def. L. Pous-Tio (Esp) 62 - 62
L. Hradecka (Cze) def. A. Dulgheru (Rou) 46 - 64 - 64
V. Azarenka (Blr) def. E. Makarova (Rus) 64 - 63
A Radwanska (Pol) def. I. Benesova (Cze) 76(75) - 64
M. Kirilenko (Rus) def. A. Chakvetadze (Rus) 62 - 13 ritiro
M. J.Martínez Sánchez (Esp) def. S.Halep (Rou) 75 - 60
S. Peng (Chn) def. Li Na (Chn) 46 – 63 – 63
Caroline Wozniacki (Den) def. S. Stephens (Usa) 63 - 62
N. Petrova (Rus) def. S. Ardvisson (Swe) 64 – 76 (73)
C. McHale (Usa) def. S. Kuznetsova (Rus) 78(74) – 76(97)
M. Sharapova (Rus) def. A. Medina G. (Esp) 75 – 67(37) - 61


da TWI (n.d.r.)

Missione compiuta per Flavia Pennetta, ma che fatica! E che spavento! La numero due d’Italia, per ottenere la vittoria odierna ha dovuto sudare le proverbiali sette camicie e risalire la corrente del match, che la vedeva sotto 4-2 nel parziale decisivo contro l’ucraina, naturalizzata inglese Elena Baltacha. in 2 ore e 3 minuti Con questo successo Flavia Pennetta ha vendicato la sua connazionale e corregionale, Roberta Vinci, che era stata estromessa dal torneo proprio dalla giocatrice inglese, dopo aver sciupato ben 4 match points.

Nessuno alla vigilia si sarebbe aspettato che la bionda britannica, numero 74 del mondo, giocatrice molto potente, ma con molte meno armi nel proprio bagaglio tecnico rispetto a Flavia, avrebbe potuto impensierire la nostra connazionale. Ed invece la Pennetta, complice un passaggio a vuoto piuttosto vistoso, è stata davvero ad un passo dalla sconfitta e soltanto con il suo solito grande cuore, è riuscita a portare a casa un match che sembrava compromesso definitivamente.


Nel primo set era il break al quinto gioco a fare la differenza fino alla fine del parziale. Flavia era poi brava a difendersi dagli attacchi della valchiria inglese, annullando tutte e tre le palle break che si è trovata costretta a fronteggiare.

Il secondo parziale, dopo un iniziale scambio di break vedeva la giocatrice britannica scappare via, grazie ad un nuovo strappo operato sul 3-2 in suo favore, che le consentiva di chiudere successivamente al nono gioco.

Nella frazione decisiva tutti si aspettavano la reazione della nostra numero 2, ma incredibilmente era la giocatrice inglese ad avvantaggiarsi di un break, conquistato addirittura a zero nel quinto gioco e confermato successivamente, quando riusciva ad issarsi sul 4-2. Flavia, sull'orlo del baratro, riusciva a reagire con grande carattere, annullando prima una palla del 5-3 e conquistando poi il contro break alla seconda occasione a sua disposizione. Il 4-4 nel terzo parziale era preludio alla volata finale, che vedeva la giocatrice pugliese, finalmente, riuscire a far valere, come aveva fatto solo a tratti nel primo set, la sua maggior qualità ed esperienza. Lo strappo decisivo arrivava nel decimo gioco e consegnava la partita alla Pennetta.

Dopo questa prestazione molto chiaroscurale la nostra numero 2 è attesa da una sfida molto più impegnativa, che la vedrà opposta a Alisa Kleybanova

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Doppio

la coppia J. Jankovic / A. Pavlyuchenkova ha eliminato

la coppia F. Pennetta/ G. Dulko 75 - 75

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Francesca avanza, Sara si ferma


...passano agli ottavi (1°)

M. Bartoli (Fra) def. A. Petkovic (Ger) 64 – 62
F. Schiavone (Ita) def. A Cornet (Fra) 62 - 63
A. Ivanovic (Srb) def. B. Zahlavova (Cze) 62 – 62
K. Clijsters (Bel) def. S. Errani (Ita) 63 – 26 - 64

J. Jankovic (Srb) def. J. Goerges (Ger) 62 – 64
Y. Wickmayer (Bel) def. K. Kanepi (Est) 36 – 64 – 61
S. Peer (Isr) def. A. Pavlyuchenkova (Rus) 26 – 63 - 75

circoletto rosso per D. Cibulkova (Svk) che elimina la n° 3 del mondo Vera Zvonareva (Rus) 46 - 76(74) - 64


da TWI (n.d.r.)

I precedenti parlano chiaro, Francesca è la bestia nera storica della Cornet, la cui crisi è forse iniziata dalla storica vittoria esterna delle azzurre in Fed Cup nel 2009. Solo nel 2010 si contano 4 successi per la Schiavone, per un totale di 6 vittorie ad una (in occasione degli Internazionali d'oro della francese, nel 2008).
L'inizio del match non sembra discostarsi dal trend degli ultimi scontri fra le due: Cornet spreca, Francesca lotta e si salva in più occasioni, quindi approfitta degli errori e della fragilità mentale dell'avversaria, come nel quarto game quando, dopo essersi salvata dal 30-40 nel game precedente, l'azzurra brekka la francese portandosi sul 3-1. La Cornet non riesce a riprendersi e cede per 6-2 alla prima occasione il set iniziale a Francesca.
La Cornet prova a rompere gli indugi nel quinto game, brekkando la Schiavone (grave doppio fallo sulla seconda palla break) per il 3-2 che sembra riportarla in partita. Come al solito Francesca non molla e ristabilisce subito la parità alla prima opportunità, nel successivo sesto game.
La povera Alize (che appare notevolmente più muscolosa rispetto agli anni scorsi) soffre le rotazioni, gli angoli, la corsa e la varietà del gioco della milanese, che ha bisogno di 6 palle break per spezzare le velleità della Cornet nell'ottavo game, prima di chiudere dopo 1 ora e 21 minuti per 6-2 6-3, nonostante qualche patema di troppo nell'ultimo game.
Le buone notizie sono due, oltre naturalmente al prosieguo nel torneo californiano: Francesca aveva solo un secondo turno da difendere, al contrario delle sue dirette avversarie nel ranking; e soprattutto la condizione fisica pare esser tornata a buoni livelli, la Schiavone a è sembrata pimpante e in confidenza coi suoi colpi, probabilmente conscia della ritrovata forma fisica. Ciò lascia ben sperare in vista della stagione sul rosso, che si preannuncia interessante per la nostra leonessa.

Non è bastato un match senza sbavature e una prestazione ben lontana delle migliori da parte dell'avversaria per consentire a Sara Errani di battere per la prima volta in carriera una top ten. Lo scalpo per altro sarebbe stato di quelli realmente prestigiosi perchè sul mega Centrale di Indian Wells di fronte alla piccola bolognese c'era Kim Clijsters, numero uno del mondo de facto ma non secondo il computer. A sue spese la tennista azzurra si è resa conto di come i grandi campioni riescano a gestire al meglio anche le giornate in cui non tutto fila per il verso giusto. La campionessa degli Australian Open ha infatti staccato il pass per gli ottavi del torneo californiano (dove troverà Marion Bartoli) grazie al 6-3 2-6 6-4 definitivo in un'ora e 52 minuti nonostante il suo tabellino a fine match esibisse la bellezza di 50 errori gratuiti e ben 13 doppi falli.

[quote="errex2008"] - Indian Wells - USA


Flavia si ferma qui...

...complimenti Davide!

...passano agli ottavi (2°)


C. Wozniacki def. M. J.Martínez Sánchez (Esp) 61 - 63
A Radwanska (Pol) def. M. Kirilenko (Rus) 60 – 26 - 75
A Kleybanova (Rus) def. F. Pennetta (Ita) 63 – 64
V. Azarenka (Blr) def. U. Radwanska (Pol) 76(73) - 63
M. Sharapova (Rus) def. A Rezai (Fra) 62 – 62
N. Petrova (Rus) def. C. McHale (Usa) 36 – 64 – 62
S. Peng (Chn) def. L. Hradecka (Cze) 63 – 46 - 75

...ma i circoletti rossi di questa giornata vanno ad un italiano...

che sta raccogliendo i frutti del suo nuovo lavoro ...


e alla sua "allieva" D. Safina (Rus)
che ha sconfitto S. Stosur (Aus) 76(72) - 64 e riprende fiducia in se' stessa!

da Tit (n.d.r.)
[size=9]Finisce anzitempo il torneo di Flavia Pennetta, sconfitta al 3° turno dalla russa Alisa Kleybanova n.24 del mondo. L’azzurra appare troppo remissiva, limitata, oltre che da un problema alla spalla, anche da una giornata poco proficua al servizio. La Kleybanova rimane invece molto compatta e attenta, esprimendo alla fine un gioco più continuo ed efficace, che le permette di chiudere con il punteggio di 6-3 6-4 e conquistare il primo successo contro la brindisina. In precedenza vittoria sul velluto per la n.1 Caroline Wozniacki, che vola in ottavi liquidando la spagnola Martinez-Sanchez per 6-1 6-3.
Vendetta servita….calda. Poco meno di un mese fa, Flavia demoliva la russa in quel di Dubai con un secco 6-2 6-0, aggiudicandosi il 4° successo su altrettante sfide. A distanza di 4 settimane, arriva l’immediata vendetta della Kleybanova, che approfitta di una Pennetta non al meglio della sua condizione, manifestando segnali poco confortanti già dal primo turno contro la Baltacha. Avvio in salita per l’azzurra, che va subito sotto 2-0, subendo la buona aggressività in avvio della russa. Flavia trova comunque le contromisure, ottenendo poco dopo il contro break e impattando il set sul 3-3. Ma oggi non è proprio giornata, sopratutto al servizio, dove si mantiene al di sotto del 40%; e con game scellerato, regala un nuovo allungo alla Kleybanova; quello decisivo. Avanti 5-3, la russa va a servire per il set. Sotto 40-0 Flavia prova una disperata rimonta, ma deve arrendesi al 3° set point sul definivo 6-3.
Più lotta ma non basta. Nel secondo parziale la Pennetta prova a ritrovarsi, grazie anche ad una maggiore assistenza nel servizio e nel dritto. Sale il livello della partita, e sale anche la Pennetta, che sembra reagire bene al ritmo dell’avversaria, trovando a tratti quegli appoggi a lei congeniali per impostare il suo gioco. Un paio di break per parte lanciano la partita punto a punto fino al 4-4, finché, ancora tradita dalla battuta, Flavia spinge la russa a servire per il match sul 5-4. La Kleybanova ringrazia, e dopo 1 ora e 18 minuti s’invola verso gli ottavi contro Caroline Wozniacki. Per Flavia invece uno stop non del tutto previsto, che fa seguito ad un mese non eccezionale per la n.15 del mondo, che adesso avrà 10 giorni per ricaricare le pile e preparasi al meglio al torneo di Miami
Caroline e Maria facile. Nel match odierno sul centrale, Caroline Wozniacki mostra i muscoli da n.1, liquidando la Spagnola Martinez- Sanchez (n.29), e ottenendo anche la prima vittoria in carriera. Nei 3 precedenti infatti, l’iberica ha sempre avuto la meglio sulla danese, imponendosi anche nell’ultimo confronto di Roma lo scorso anno, torneo poi dominato dalla spagnola. Stavolta la musica è ben diversa, e Caroline domina su tutta la linea, imponedosi meritatamente per 6-1 6-3. La emula poco dopo Maria Sharapova, sempre alla ricerca del suo ego tennistico, assente ormai da tempo. Il match odierno contro la francese Rezai,n.22 del mondo, si trasforma in una pura formalità per la russa che domina in poco più di un’ora con doppio 6-2. I restanti match del pomeriggio vedono protagoniste le sorelle Radwanska. La più quotata Agnieszka, n.10 WTA, passa a fatica su Maria Kirilenko con il punteggio di 6-0 2-6 7-5. Salta invece il possibile derby in famiglia con la sorella Urzula, che come da pronostico, cede alla bielorussa n.9 del mondo Victoria Azarenka.

- Indian Wells - USA


... peccato......


si qualificano per i quarti:


M. Bartoli (Fra) def. K. Clijsters (Bel) 36 – 31 (ritiro per problemi alla spalla)
V. Azarenka (Blr) def. A Radwanska (Pol) 46 – 63 – 76(73)
S. Peer (Isr) F. Schiavone (Ita) 64 – 36 – 76(73)
Y. Wickmayer (Bel) def. D. Cibulkova (Svk)75 – 75
C. Wozniacki (Den) def. A Kleybanova (Rus) 26 – 63 – 61
S. Peng (Chn) def. N. Petrova (Rus) 64 – 57 – 63

circoletti rossi, per due campionesse che sembrano aver ritrovato la strada
per una riqualificazione personale:

A. Ivanovic (Srb) def. J. Jankovic (Srb) 64 – 62


M. Sharapova (Rus)

def. D. Safina (Rus) 62 - 60



da TWI (n.d.r.)

Solo una parola: peccato. A Francesca Schiavone non è bastato lottare per 2h46 per avere la meglio di Shahar Peer, e alla fine l'israeliana ha vinto con il punteggio di 6-4 3-6 7-6 approdando agli ottavi di finale del Wta di Indian Wells. La magra consolazione deriva dalla classifica mondiale, della quale alla fine del torneo Francesca tornerà ad occupare la quarta posizione.

Nel primo set la milanese si porta subito in vantaggio per 3 a 0, ma poi cede di schianto e sciupa tutto con un parziale negativo di 6 giochi a 1. Colpa del servizio, e non solo dei cinque doppi falli: a piangere è la seconda palla, con la quale la Schiavone conquista solo il 39% di punti.

Francesca però è leonessa e non subisce il contraccolpo psicologico. Anzi, nel secondo set conquista il break nel sesto gioco, per poi confermarlo fino alla fine senza concedere palle break da li in poi. Cala invece la battuta dell'avversaria, perfetta fino a quel momento.

Il campo di battaglia è pronto, gli scambi si allungano. Nonostante un servizio che continua a vacillare, con la prima che entra solo il 37% delle volte e quattro doppi falli, la Schiavone recupera da uno svantaggio di 3-1 e riesce ad issarsi al tie break. Qui l'equilibrio permane, da fondo si fa sempre più fatica, e si cambia campo sul 3-3. Poi, il black out. Quattro punti consecutivi della Peer, immediati, diretti, e Francesca saluta il torneo.

Sto guardando la partita tra Ivanovic e la Bartoli, nulla da dire sulla prima anzi, ma la seconda non la si puo' vedere! Ma che modo ha di servire con tutti quei movimenti? Sembra abbia una prassi studiata in modo da ripetere sempre gli stessi movimenti, ma che schifo.... Anti... Tutto

- Indian Wells - USA


Marion Bartoli e Yanina Wicjmayer
le prime due semifinaliste


...due ore...13 break questi sono i numeri di una battaglia in cui la francese ha prevalso su una Ivanovic che ci aveva illuso, dopo aver sconfitto la Jankovic, di poter arrivare in finale.

M. Bartoli (Fra)



def. A. Ivanovic (Srb) 64 – 76(74)


solitamente Sharar Peer e' sempre attenta e decisa a non lasciarsi scappare nemmeno un 15: questa volta, invece... c' era in campo una Peer "stanca": prestazione "opaca" la sua ... e la belga dalle lunghe leve non e' certo una giocatrice che si fa scappare le occasioni ...

Y. Wickmayer (Bel)




def. S. Peer (Isr) 63 - 63


da Tit (n.d.r.)

Sorprende, ma non troppo, che sia Marion Bartoli, la prima semifinalista del Wta premier di Indian Wells. La giocatrice francese, una delle poche giocatrici che gioca a due mani sia il dritto che il rovescio, sta infatti esprimendo un buon tennis da un bel po’ di tempo, ed inoltre Ana Ivanovic, la sua avversaria di oggi, sebbene stia migliorando gradualmente negli ultimi tempi, non è più la giocatrice capace di conquistare la prima posizione del ranking.
Il 6-4 7-6(4) con cui la francese si è imposta oggi non esprime bene una superiorità, che sul campo è stata ben più netta di quanto si possa evincere dal punteggio. Nonostante l’equilibrio costante infatti, la giocatrice francese ha sempre fatto corsa di testa e sia nel primo, che nel secondo set è stata più volte vicina a chiudere in maniera molto più netta.
Il match è stato molto duro, non bello, caratterizzato da moltissimi scambi lunghi e da un’incidenza minima del servizio (13 break totali alla fine), oltre che da un numero molto elevato di errori, soprattutto dalla parte della ex numero 1, che ha pagato caramente una bassa percentuale di prime palle (51%) ed una scarsissima efficacia con la seconda (32%), oltre a 6 doppi falli, problema ormai costante, con cui la serba deve convivere.
Nel primo parziale la Bartoli va per due volte avanti di un break, ma in entrambi i casi viene ripresa dalla serba, che riesce a recuperare anche dei game che sembravano compromessi. Il terzo strappo è quello buono e consente alla numero 17 del mondo di chiudere al decimo gioco, non prima di aver annullato ancora due palle del contro break. La seconda frazione ha un andamento del tutto simile, con la Bartoli, che si fa recuperare per ben 4 volte un break di vantaggio prima di imporsi di misura al tie break.

Attento a non sottovalutare quella che tu chiami "la bestia"

Marion Bartoli, classe 1984, n° 17 del ranking mondiale, (best ranking 9 nel 2007), finalista a Wimbledon 2007, ha vinto 5 titoli WTA

Gennaio 2006 Auckland 62 – 62 a Vera Zvonareva
Ottobre 2006 Tokio 26 – 62 – 62 a Aiko Nakamura
Novembre 2006 Quebec City 60 – 60 a Olga Puchkova
Marzo 2009 Monterrey 64 – 63 a Na Li
Agosto 2009 Stanford 62 – 57 – 64 a Venus Williams

Certamente ha un tipo gioco non bellissimo da vedere, con uno stranissimo movimento di servizio e il gioco bimane in entrambi i colpi da fondo, ma e' efficace e, sopratutto, e’ una combattente che sta dando filo da torcere sia alle avversarie che a chi, nel team francese, l’ aveva data – a torto – in fase calante ( vero, Aravane ??)

Ovviamente la bestia era ironoico, ma sfido chiunque a darmi torto se dico che quantomeno a livello estetico, e non parlo solo di bellezza, il confronto è impietoso.

A me del tennis non piace guardare solo il risultato, anzi... preferisco una bella sconfitta ad una vittoria per così dire, concedimelo, "antiestetica".

Vogliamo parlare del servizio, e dei suoi tre molleggi?
E degli scatti ripetuti e decisamente ridicoli durante le pause tra un punto e l'altro? Ad un certo punto si è girata vs un racchettapalle e si è messa a simulare una partita con scatti e volè...

Saranno "tic" ma brutti lo sono... anche i cronisti erano perplessi e hanno commentato ironicamente.

Jasp

lungi da me anche solo il pensiero che la francese abbia un gioco degno di nota...tant' e' che non le ho assegnato il circoletto rosso

ma...la partita l' ha portata a casa lei...
e non "la bella"





...come tutti ci auguravamo...

La Bartoli ha una storia brutta e bella allo stesso tempo.
Bella perchè è arrivata, brutta perchè solo la caparbietà e la competenza di suo padre l'hanno portata lì, per tante ragioni nessuno le ha mai dato una mano, e se è arrivata è perchè lo merita davvero.

araba...

hai colto esattamente nel segno

Scusate, anche a me ieri sera è capitato di dare una sbirciatina al match della Bartoli contro la Ivanovic: sono l'unico ad aver notato che il servizio della Bartoli rispetto a qualche tempo fa è notevolmente migliorato (in senso estetico, intendo)?

lamonf82 ha scritto:Scusate, anche a me ieri sera è capitato di dare una sbirciatina al match della Bartoli contro la Ivanovic: sono l'unico ad aver notato che il servizio della Bartoli rispetto a qualche tempo fa è notevolmente migliorato (in senso estetico, intendo)?

E da un pò di tempo...

migliorato sicuramente rispetto al passato...



...ma non ancora a livelli tali da meritare una citazione...

jasper ha scritto:Sto guardando la partita tra Ivanovic e la Bartoli, nulla da dire sulla prima anzi, ma la seconda non la si puo' vedere! Ma che modo ha di servire con tutti quei movimenti? Sembra abbia una prassi studiata in modo da ripetere sempre gli stessi movimenti, ma che schifo.... Anti... Tutto

Nel tennis il rispetto per gli avversari e i giocatori è considerata una caratteristica impescindibile.
Speriamo che i barbari costumi dilaganti, questi sì schifosi, non intacchino che marginalmente il nostro nobile sport.

jagui...
forse hai perso tutti i commenti fatti prima...
Cmq ...alla fine... piaccia o non piaccia..."la prassi studiata" ...ha avuto la meglio...
per la serie "il fine giustifica i mezzi"

errex2008 ha scritto:jagui...
forse hai perso tutti i commenti fatti prima...
Cmq ...alla fine... piaccia o non piaccia..."la prassi studiata" ...ha avuto la meglio...
per la serie "il fine giustifica i mezzi"

Li ho letti, ma mi sentivo in dovere di criticare anch'io l'intervento di jasper.

in tal caso ... Jagui