Complimenti in partita

Una volta capitava, non dico spesso, di assistere a tennisti di primissimo livello applaudire l'avversario che aveva effettuato un gran colpo. Mi sembra di vedere questo gesto di grande signorilità sempre meno volte specialmente se chi subisce il bel colpo sta perdendo. Vorrei sbagliarmi ma a livelli dilettantistici, dove lo stress è minore ma la combattività è la stessa, questo gesto di apprezzamento del bel colpo subito non sempre produce un complimento all'avversario  ma spesso una denigrazione del colpo effettuato. Mi spiego: in una partita tra due 4.3 (credo) uno dei contendenti attacca sul rovescio avversario con un classico colpo in back  non eccessivamente profondo. La risposta è un buon passante incrociato che però è arpionato con una bellissima volée bassa di rovescio  che scavalcava morbidamente la rete e si posava nell'angolo opposto. Un bel punto, specialmente per questi livelli, che ha portato all'applauso dei radi presenti. Ebbene colui che ha subito il punto ha cominciato a prendersela contro se stesso reo di non avere passato l'avversario, testualmente: " Come faccio a sbagliare il passante su un attacco di merda" . Innanzi tutto il l'attacco non era malaccio, il passante era buono ma la volée è stata sopra  le righe, insomma uno di quei colpi che ti riescono ogni qualvolta nasce un politico onesto    . A proposito, la partita era appena iniziata e quindi il risultato non era in bilico. 
Onestamente non mi piace questo tipo di comportamento che  non é maleducato in se però non è il massimo in fatto di sportività anche se alcune volte giocando con avversari antipatici non si ha voglia di complimenti . La mia abitudine è sempre quella di complimentarmi con l'avversario ma capisco che le mie partite non hanno particolare tensioni. Nelle vostre partite più importanti, nei momenti di massima concentrazione qual'è il vostro comportamento in campo in casi come questo? Ti  scappa un bravo o non sia mai detto che lo abbia detto?

Purtroppo si perde di vista la cosa più importante, ossia che lo sport è agonismo non offese, è sportività non cattiveria. A me piace divertirmi e giocare a mente libera anche il punto più complicato, tanto resto dell'avviso che anche se perdo, certi colpi miei se li sognano. A volte il commentare a voce alta e non riconoscere la bordata con cui l'avversario ha fatto punto è semplicemente pochezza d'animo. Quando giochiamo l'onestà di riconoscere un punto spettacolare non ci toglie alcun merito o non vuol dire che noi siamo degli scarsoni, anche se chi fa certi commenti normalmente lo è... "quando la volpe non arriva all'uva dice che è acerba"...

sicuramente è sotto gli occhi di tutti e l'avrete già rimarcato milioni di volte:  purtroppo la mancanza di tutto ciò si nota sempre di più e peggio:  in tutti gli ambiti della vita.
buon tennis

mattiaajduetre ha scritto:purtroppo la mancanza di tutto ciò si nota sempre di più e peggio:  in tutti gli ambiti della vita.
buon tennis

condivido pienamente...

Penso sia causato dallla visione (errata) di giocare contro qualcuno e non con qualcuno, per cui ci si distoglie dal divertimento e si pensa solo a vincere (anche in modo sporco).
Inoltre l'idea di star giocando contro qualcuno porta immancabilmente ad una cosa: giicare contro se stessi per cui non si da merito all'avversario ma demerito a se stessi.

andreatennis98 ha scritto:Penso sia causato dallla visione (errata) di giocare contro qualcuno e non con qualcuno, per cui ci si distoglie dal divertimento e si pensa solo a vincere (anche in modo sporco).
Inoltre l'idea di star giocando contro qualcuno porta immancabilmente ad una cosa: giicare contro se stessi per cui non si da merito all'avversario ma demerito a se stessi.

Io normalmente gioco per divertirmi con agonismo alle stelle, gioco con 4.1 o 4.2 e non perdo mai 6-0 6-0 ma 6-4 7-5 o finisco al tie break, ma mi devo d i v e r t i r e perchè gioco CON e non CONTRO A... quindi condivido anche quello che dici tu...

concordo con voi... io faccio sempre i complimenti all'avversario di turno quando fa un bel punto, sia in torneo che in amichevole...
preferisco tra l'altro subire un bel punto che sbagliara una ciofeca io...  

io di solito dico "bravo" o mimo il gesto del paluso con mano e racchetta, ma qualche anno fa, giocando con un under, ora classificato di 2a categoria, ad ogni mio punto corrispondeva una bestemmia o una minaccia da parte del genitore fuori dal campo..
per mia fortuna non è capitato tante volte, anzi poche, ma mi capita spesso di incontrare avversari che non capiscono o che non accettano lo sport per quello che è, un momento di confronto costruttivo, basato su regole scritte e non scritte!

Mi complimento sempre con il mio avversario.
Mi rilassa e mi fa giocare molto meglio

In genere, a prescindere dall'antipatia/simpatia che provo per l'avversario, gli dico "bravo" o applaudo con la racchetta, poi chiedo scusa se mi capita di far punto col nastro o se una steccata clamorosa si tramuta in vincente inguardabile.

Inoltre, ad un errore gratuito del mio avversario difficilmente esulto o esclamo sonoramente qualcosa, al massimo lo faccio tra me e me sottovoce, no lo ritengo rispettoso nei suoi confronti...

Se sbaglia il mio avversario, normalmente io gioco ancora condiversi amici, gli dico: non ti permettere di farlo più, qui l'unico autorizzato a sbagliare sono io, sono io la pippa, tu sai giocare bene, quindi vedi di non sbagliare più!!!" ed il più delle volte si mettono a ridere come matti!!!    

[Devi essere iscritto e connesso per vedere questo link] ha scritto:Se sbaglia il mio avversario, normalmente io gioco ancora condiversi amici, gli dico: non ti permettere di farlo più, qui l'unico autorizzato a sbagliare sono io, sono io la pippa, tu sai giocare bene, quindi vedi di non sbagliare più!!!" ed il più delle volte si mettono a ridere come matti!!!    

Beh, in certi casi dipende, se però sbagliano cose tipo rigore a porta vuota esco con frasi tipo "Natale è in anticipo quest'anno?", "Clamoroso al Cibali!" o "Grazie del regalo!"

Quando invece nel doppietto della domenica io ed il mio compagno facciamo punti a suon di nastri non chiediamo scusa, anzi, urliamo "QUESTI SONO I PUNTI CHE CI PIACCIONO, PESANTISSIMI!"

Muttley ha scritto:

[Devi essere iscritto e connesso per vedere questo link] ha scritto:Se sbaglia il mio avversario, normalmente io gioco ancora condiversi amici, gli dico: non ti permettere di farlo più, qui l'unico autorizzato a sbagliare sono io, sono io la pippa, tu sai giocare bene, quindi vedi di non sbagliare più!!!" ed il più delle volte si mettono a ridere come matti!!!    

Beh, in certi casi dipende, se però sbagliano cose tipo rigore a porta vuota esco con frasi tipo "Natale è in anticipo quest'anno?", "Clamoroso al Cibali!" o "Grazie del regalo!"

Quando invece nel doppietto della domenica io ed il mio compagno facciamo punti a suon di nastri non chiediamo scusa, anzi, urliamo "QUESTI SONO I PUNTI CHE CI PIACCIONO, PESANTISSIMI!"

Altra frase..." la direzione ringrazia"...

Sabato scorso in un torneo FIT su campo ridotto adatto a bimbi di 6-8 anni, il maestro/arbitro ha (molto gentilmente) cazziato mio figlio perchè sul match point ha fatto un net clamoroso (palla a goccia a casa dell'avversario) e invece di chiedere scusa, ha fatto un saltello di gioia con pugnetto stretto. Rimproverato, mio figlio ha subito chiesto scusa (poco convinto per la verità dato che lì per lì non aveva ben capito, ma è un inizio) ed ha imparato qualcosa. Questo mi piace del tennis.

L'anno scorso nei tornei FIT dei grandi, ho invece incrociato alcuni ragazzini tra i 14-17 anni. E tutti si sono comportati in maniera impeccabile, onestissimi ed educatissimi. Questo mi piace del tennis.

signorspock ha scritto:Sabato scorso in un torneo FIT su campo ridotto adatto a bimbi di 6-8 anni, il maestro/arbitro ha (molto gentilmente) cazziato mio figlio perchè sul match point ha fatto un net clamoroso (palla a goccia a casa dell'avversario) e invece di chiedere scusa, ha fatto un saltello di gioia con pugnetto stretto. Rimproverato, mio figlio ha subito chiesto scusa (poco convinto per la verità dato che lì per lì non aveva ben capito, ma è un inizio) ed ha imparato qualcosa. Questo mi piace del tennis.

L'anno scorso nei tornei FIT dei grandi, ho invece incrociato alcuni ragazzini tra i 14-17 anni. E tutti si sono comportati in maniera impeccabile, onestissimi ed educatissimi. Questo mi piace del tennis.

Quoto alla grande!

Per il 99% di noi il tennis non è un lavoro bensì un divertimento e come tale dovrebbe essere considerato e fatto considerare ai nostri figli e/o amici.  
Se poi diventa un lavoro bisogna farlo sempre rispettando gli avversari e le regole.
In campo l'unica persona che tratto male è me stesso .
Il massimo accadutomi: Il mio avversario stecca la risposta, palla carica di effetto e nettamente fuori. Tocca il nastro e passeggia per circa trenta centimetri su di esso per cadere lemme lemme sulla riga del mio campo..... Io guardandolo : " C'è altro? " .... Finita a ridere ovviamente (era il torneo sociale, nulla di importante) .

In torneo i complimenti preferisco farli alla fine,raramente quando sono in vantaggio,mai quando sono in svantaggio. Se proprio l'avversario se li merita mi limito a un piccolo gesto. diverso è il discorso in allenamento ma non più di tanto.

Fare i complimenti,magari su punti importanti, lo trovo quasi un segno di resa e per questo mi piace molto riceverli   
Sminuire le scelte tecnico-tattiche dell'avversario lo trovo sbagliato e , a meno che non conosca molto bene il mio avversario cerco di non farlo. 

Trovo entrambi i fenomeni un segno di debolezza mentale,scorciatoie facili da imboccare per deresponsabilizzarsi di ciò che succede in campo.

GAVEmarco ha scritto:Fare i complimenti,magari su punti importanti, lo trovo quasi un segno di resa e per questo mi piace molto riceverli   

capisco, ma invece a me piace fare i complimenti all'avversario, lo considero segno di rispetto e non di resa...

GAVEmarco ha scritto:Sminuire le scelte tecnico-tattiche dell'avversario lo trovo sbagliato e , a meno che non conosca molto bene il mio avversario cerco di non farlo. 

scusami ma non ho capito: a cosa ti riferisci?   

incompetennis ha scritto:Mi spiego: in una partita tra due 4.3 (credo) uno dei contendenti attacca sul rovescio avversario con un classico colpo in back  non eccessivamente profondo. La risposta è un buon passante incrociato che però è arpionato con una bellissima volée bassa di rovescio  che scavalcava morbidamente la rete e si posava nell'angolo opposto. Un bel punto, specialmente per questi livelli, che ha portato all'applauso dei radi presenti. Ebbene colui che ha subito il punto ha cominciato a prendersela contro se stesso reo di non avere passato l'avversario, testualmente: " Come faccio a sbagliare il passante su un attacco di merda"

intendevo questo....

Certo,puoi anche fare i comlimenti senza "arrenderti",ma a ogni tuo segno di apprezzamento l'avversario si sentirà più forte e tu sempre meno in grado di metterlo in difficoltà.

capito... mi ero perso!
capisco bene quello che dici, ma non applaudire un bel colpo dell'avversario mi sembrerebbe una mancanza di rispetto... non mi sentirei a posto con la mia coscienza... ma capisco benissimo quello che dici marco!   

Nano,anche io penso che fare un complimento all'avversario sia un segno di rispetto,anche i campioni lo fanno,ma non deve essere un'abitudine.
Ti faccio un'esempio : se vado a rete con un attacco scadente e il mio avversario mi passa non gli dico "bravo",mi avrebbe passato anche mia nonna (lo penso ma non lo dico ad alta voce  ) per cui non ha fatto niente di eccezionale anche se magari ha tirato un fulmine in top a tutto braccio.
Altra situazione potrebbe essere questa : attacco in modo perfetto sulla riga,sono ben posizionato a rete,metto in condizione il mio avversario di dover fare un miracolo per farmi il punto e lui lo fa. "Bravissimo" non solo bravo.

Cioè,io te lo faccio anche il complimento ma prima devi avere la terra rossa fino dentro le mutande per farmi il punto.
Gioco contro un avversario che tira solo fiamme e non sbaglia nulla senza che io riesca a metterlo in difficoltà? I complimenti glieli faccio alla fine,anzi,gli dico anche che è stato più bravo di me e gli faccio in bocca al lupo per il prossimo turno   

Secondo me tutto dipende da quanto riesco a metterlo in difficoltà...  

chiarissimo marco... io ho un tennis antipercentuale... basato su pochi bei colpi e molti "perdenti" (contrario di vincenti)... sto cercando di cambiare questo stato di fatto... ma è talmente insito nella mia testa che il bel colpo ha ancora la prevalenza sul punto finale...
domenica scorsa ho vinto un doppio giocando molto male, di solito perdo giocando bene, e sono uscito dal campo con la consapevolezza del punto fondamentale portato a casa, ma con l'amaro in bocca per la prestazione esibita... è una strana sensazione, a cui non sono abituato...   

GAVEmarco ha scritto:

incompetennis ha scritto:Mi spiego: in una partita tra due 4.3 (credo) uno dei contendenti attacca sul rovescio avversario con un classico colpo in back  non eccessivamente profondo. La risposta è un buon passante incrociato che però è arpionato con una bellissima volée bassa di rovescio  che scavalcava morbidamente la rete e si posava nell'angolo opposto. Un bel punto, specialmente per questi livelli, che ha portato all'applauso dei radi presenti. Ebbene colui che ha subito il punto ha cominciato a prendersela contro se stesso reo di non avere passato l'avversario, testualmente: " Come faccio a sbagliare il passante su un attacco di merda"

intendevo questo....

Certo,puoi anche fare i comlimenti senza "arrenderti",ma a ogni tuo segno di apprezzamento l'avversario si sentirà più forte e tu sempre meno in grado di metterlo in difficoltà.

 Parlo per me; Se  tiro bel colpo e l'avversario si complimenta, in me non scatta alcuna convinzione di sentirmi "più forte " in virtù dell'apprezzamento ricevuto. Viceversa se subisco un bel punto mi complimento (non sempre ovviamente) e tutto finisce lì. Non vedo e non vado oltre.  

Io dico "bravo" abitualmente quando ritengo che l'avversario abbia fatto un bel punto, per i giocatori "di età"   è una prassi abbastanza comune.
Non sempre quelli con cui gioco fanno altrettanto, non pochi tendono ad imitare la trance agonistica che vedono in tv con urla e gesti di stizza, anche se è una partita fra pippe...

E comunque si può giocare in modo "tenace e fortemente orientato alla vittoria" anche rispettando l'avversario e senza dare in escandescenze, Federer, Sampras, Edberg etc. docent...

Comunque non sempre complimentarsi con l'avversario lo avvantaggia in qualche modo, anzi a volte si sente più "responsabilizzato" a fare bei punti e si arrischia di più e sbaglia. Cristiano Caratti (ve lo ricordate? spero di sì) raccontò di un incontro con un avversario che prima della partita si profuse in complimenti professandosi un suo ammiratore, ma poi perse la partita con questo qui proprio perché aveva cercato di essere all'altezza dei complimenti...

OT quest'anno al torneo di calcetto aziendale, che è quanto di più ricreativo mi possa venire in mente, ho visto la quasi totalità dei partecipanti accaniti come se stessero giocando la champions league... mah...