Paradosso nei Tornei di 4a Categoria
- ValeBertFrequentatore
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Paradosso nei Tornei di 4a Categoria
Salve a tutti ragazzi,
sono nuovo del forum come iscritto, anche se lo visionavo da diverso tempo.
Ho aperto questo post per domandarvi cosa ne pensate riguardo una caratteristica dei tornei di quarta cat.
Premetto che sono stato un paio di anni fermo per problemi fisici e ho ripreso i tornei solo quest'anno, come NC, mi alleno di consueto con giocatori di categoria più alta (4.2 - 4.1) a dei ritmi abbastanza veloci...
Ok basta parlare e arriviamo al sodo... Non è paradossale che in partita mi è capitato di perdere contro dei giocatori che tecnicamente e tennisticamente non sanno neanche cos'è un affiancamento nel dritto e nel rovescio e non sanno neanche cos'è una eastern o una continental... E giocano tutte affettate da spadaccino ad una velocità di 2 km/h???
E' paradossale che una persona si allena a dei ritmi e ad un livello che cerca di essere tecnicamente professionistico, e poi arriva a perdere di fronte a certe persone?
Se fai il suo gioco lo avvantaggi, se spingi le sue palle rischi di commettere piu errori non forzati che punti.
Odio i pallettari da circolo!
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- Darren CahillFrequentatore
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Re: Paradosso nei Tornei di 4a Categoria
sì, ti sei spiegato, o almeno così mi parePintia ha scritto:comprensibile e corretto il pensiero...ma quella di cui parli tu non è "tecnica" ma "tattica" di gioco...la tecnica è un'altra cosa...la tattica è proprio la capacità di avere una modalità di gioco che alla fine paga o per lo meno è la "tua" tattica...se ne vedono molti dotati tecnicamente e di "bello stile" come dici tu che a prescindere proprio dalla tecnica sono privi di tattica in partita e rischiano di fare brutte figure...il discorso a parere mio è che se sei dotato di tecnica superiore non puoi non prendere in considerazione la tattica per fare rendere il tuo gioco al meglio il relazione all'avversario di turno e proprio perchè sei dotato di maggiore tecnica che devi fare valere la tattica ... spero di essermi spiegatoDarren Cahill ha scritto:perdere contro il rag. Filini fa sempre male, ma l'esperienza porta consiglio e dopo tanti anni che giochi
ti rendi conto che l'incipit della sconfitta risiede in una cattiva autocritica/autovalutazione
cioè in pratica tendiamo a sopravvalutarci sempre e comunque, se solo l'avversario ci pare
"sprovvisto" dal punto di vista tecnico
dice bene chi a pag 1 mette l'accento sulla questione del rispetto per chi riesce a mettere
la palla una volta di più oltre la rete,
perché poi di questo si tratta in ottica di torneo, tutto il resto vale zero.
io ho un amico che conosco da mezza vita, che corrisponde perfettamente al profilo del pallonettaro affettatore,
e l'ho visto una quantità di volte uscire vincitore da scontri contro qualificati di quarta variegata, decisamente più capaci di lui
dal punto di vista dello stile (quindi mi riferisco al lato estetico del gioco)
come ci riesce? guardate, è semplice e al contempo illuminante
ha sviluppato negli anni un sistema di gioco fortificato dall'esercizio continuo del match contro gente che tira
bene, ma sbaglia anche molto
la sua seconda palla è un esempio fulgido di come si portano a casa i quindici e al contempo si smontano mentalmente gli avversari.
Una palla che a vederla fa davvero vomitare (ci si scherza da sempre) ma che nella pratica, se quello "forte" prova ad attaccarla
in modo brutale, ti porta punti tre volte su quattro.
E qui sta il punto... contro di lui la gente si sente legittimata ad attaccare, come a dire "sei troppo scarso e non posso perdere
del tempo a palleggiare con te, ti devo mandare!"
quello che i suoi avversari spesso ignorano, e non comprendono, è che il rag.filini ha sviluppato delle doti non comuni
e meno appariscenti, perché è tutta la vita che cercano di farlo a pezzi prendendolo a mazzate.
ad esempio ha la capacità di un rabdomante nel capire in anticipo dove tirerai, ad esempio quando spadella
un pallonetto, perché lo hai quasi buttato fuori dal campo, ti mette la palla quasi sulla riga di fondo,
perché è da una vita che si ritrova n quel tipo di situazioni e sa come uscirne.
a vederlo non sa giocare, ma in pratica ha una tecnica tennistica pure lui, che poi nei fatti spesso si rivela
superiore alla tua che gli giochi contro
da questo tizio ho imparato molto e non me ne vergogno
ed anzi, ancora oggi quando facciamo un match amichevole il risultato è sempre incerto,
perché io non ho mai smesso di provarlo a batterlo "in bello stile" e lui non ha mai smesso
di difendersi in modi poco ortodossi ma efficaci.
però però, almeno a questi livelli non è semplicissimo operare un distinguo tra tattica e tecnica,
e cerco di spiegarmi
voglio dire, il ragioniere che spadella un pallonettazzo sulla linea di fondo ogni volta che è in difficoltà
mette in mostra due aspetti ben distinti, i quali però si traducono sinergicamente in un gesto efficace
(e così mi allaccio anche all'intervento di albs77)
arriva sulla palla perché ha la capacità di intuirne la direzione (studio dell'avversario)
alza un pallonettazzo (tattica)
la mette vicino alla riga di fondo (tecnica)
se dai a me ( e a molti altri giocatori "estetici e non percentuali" ) la stessa palla, succedono due cose :
1 non hai capito la direzione e la guardi e bon, non ci arriverai mai a prenderla
2 ti sei prodotto in uno scatto prodigioso, oppure ti sei mosso in anticipo, in ogni caso arrivi sulla palla
e cerchi la risposta lungo linea flash, alla Lendl dei tempi d'oro tanto per intenderci, col risultato
di avere appagato il (tuo) senso estetico del gioco, una volta su tre fai un grande punto e per il resto
perdi il 15.
- PintiaFedelissimo
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Re: Paradosso nei Tornei di 4a Categoria
- tennistamatoriale23Utente attivo
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Re: Paradosso nei Tornei di 4a Categoria
-giornata no
-stress da esame
-stress da lavoro
-palla troppo sgonfia
-racchetta incordata male
-vento
e poi quella più simpatica, la madre delle scuse: "eh ma il mio avversario era un pallettaro, non ha fatto un vincente e ha vinto lo stesso".
Se perdo sono più scarso, prima metabolizziamo questo concetto e prima mi metto al lavoro per rimediare.....fin quando resterò con la convinzione che la mia sconfitta è causata da una delle scuse che ho appena elencato allora continuerò a prendere "mazzate" fino alla fine dei tempi! Questo è quello che penso!
- RovescioneUtente attivo
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Re: Paradosso nei Tornei di 4a Categoria
bhe , non è proprio così, dipende anche e soprattutto dalla qualità dei colpialbs77 ha scritto:Il tennis è un gioco di pecentuali, come il poker.
Finchè non entra in testa questo, non si va avanti.
Quando si perde da quelli che non sanno tenere in mano una racchetta non è vero che loro sono più bravi di te, BALLE, queste sono solo scuse.
La vera differenza è che ,nella loro ultrapippaggine, tirano palle con percentuali di entrare in campo maggiori del 90%.
Al contrario, il tecnicamente migliore, spesso per poca pazienza, comincia a giocare un tennis troppo rischioso, fatto di accelerazioni brucianti e vincenti sulle righe.
A cbhe percentuali giochi quindi?
Se spari razzi aria terra ma tieni il 30% di stare in campo, c'è il 70% di perdere la partita...
Tutto molto semplice, è colpa tua ed esclusivamente tua.
Prendere meno rischi non vuol dire fare il pallettaro, vuol dire sostituire il vincente con il colpo aggressivo.
è cmq fondamentale sbagliare poco, a tutti i livelli
- AndrasFedelissimo
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Re: Paradosso nei Tornei di 4a Categoria
quoto sull'onore al merito, un po' meno sulla prima parte. Per un 4a categoria cambia molto se invece di affrontare uno che da peso alla palla effettuando colpi allo stato dell'arte o quasi devi invece affrontare un salumiere che colpisce tagliando tutto magari col pregio di darti da colpire palle profonde, senza peso e con un rimbalzo eufemisticamente "incerto"raiden82 ha scritto:Scusa se ti alleni così tanto questi soggetti "non tennisti" li dovresti battere agevolmente. Onore al merito a loro che pur non avendo una tecnica accurata riescano andare avanti e vincere le partite anche tirando a 2 km/h.
voglio dire, col primo dei due ti puoi appoggiare sui suoi colpi e contare su rimbalzi "normali", sui colpi del secondo non ti appoggi mai, devi dar peso tu alla palla e gestire un rimbalzo alla "spera nel Cielo che non rimbalzi verso la rete anche se è una palla lunga"
poi voglio dire, tu sei un terza categoria e quindi posso capire che queste siano quisquilie per chi sa giocare davvero a tennis (detto seriamente e senza alcuna ironia o sarcasmo)
Ciao!
- RovescioneUtente attivo
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Re: Paradosso nei Tornei di 4a Categoria
penso sia capitato al 99% dei tennisti di perdere da un pippone,ValeBert ha scritto:Salve a tutti ragazzi,
sono nuovo del forum come iscritto, anche se lo visionavo da diverso tempo.
Ho aperto questo post per domandarvi cosa ne pensate riguardo una caratteristica dei tornei di quarta cat.
Premetto che sono stato un paio di anni fermo per problemi fisici e ho ripreso i tornei solo quest'anno, come NC, mi alleno di consueto con giocatori di categoria più alta (4.2 - 4.1) a dei ritmi abbastanza veloci...
Ok basta parlare e arriviamo al sodo... Non è paradossale che in partita mi è capitato di perdere contro dei giocatori che tecnicamente e tennisticamente non sanno neanche cos'è un affiancamento nel dritto e nel rovescio e non sanno neanche cos'è una eastern o una continental... E giocano tutte affettate da spadaccino ad una velocità di 2 km/h???
E' paradossale che una persona si allena a dei ritmi e ad un livello che cerca di essere tecnicamente professionistico, e poi arriva a perdere di fronte a certe persone?
Se fai il suo gioco lo avvantaggi, se spingi le sue palle rischi di commettere piu errori non forzati che punti.
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per battere un pippone, devi riuscire a metterlo in difficoltà e chiudere il punto
altrimenti hai perso!!
il pippone che tira a 20km/h è stra-abituato a correre e rispondere palle che gli arrivano a 60km/h,
allora o tiri a 80/90 con buone percentuali e vinci 6-1 6-1 o perdi
o trovi un punto debole, ad esempio attaccando sul rovescio ti alza il pallonetto, se sei forte sullo smash vinci 6-1 6-1
fare il gioco del pippone porta solo a giocare peggio del pippone e perdere,
ti viene il braccino, tiri a 2km/h , il pippone va a nozze e vince
- albs77Fedelissimo
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Re: Paradosso nei Tornei di 4a Categoria
La differenza l'ha fatta la sua grande capacità di difesa: una volta vistosi in seria difficoltà ha cominciato ad alzare candelotti profondi che mi sbattevano sul telone di fondo, sfruttando il fatto che sono basso e che quindi palle ben sopra le spalle sono di difficile gestione.
Aggiungici che è pure mancino...
Io, stupidamente, per contenere il mio vantaggio, ho accettato quel gioco che non è nelle mie corde visto la poca pazienza di cui sono dotato e gli ho lasciato ,senza quasi rendermene conto, 4 game di fila dopo essermi portato avanti 3 a 0.
In quel caso onore al merito suo, ha saputo trovare la tattica corretta per rendermi inoffensivo e impedirmi di fare il mio goco, che è molto più aggressivo e fatto di pochi scambi.
Sicuramente non sarà stato uno scontro tra titani del tennis, ma non ho nulla da dire se non che dovrò allenarmi per cercare di uscire con più facilità dalla morsa del lobbone.
Il fatto che lui abbia vinto non lo mette sul piano tecnico sopra di me.
Semplicemente la sua tattica difensiva ha pagato di più della mia.
Tattica, non tecnica.
Il "pallettaro" vince perchè usa una tattica che richiede molta meno tecnica per essere eseguita rispetto alla tecnica rischiesta a chi deve controbattere.
- PintiaFedelissimo
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Re: Paradosso nei Tornei di 4a Categoria
- albs77Fedelissimo
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Re: Paradosso nei Tornei di 4a Categoria
ergo pazienzaPintia ha scritto:tattica ... infatti ... come dicevo prima ed anche nel post sul video di sonny ... tattica ... ergo testa
- kingkongyVeterano
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Re: Paradosso nei Tornei di 4a Categoria
Di tattica ne parlerei con dei Terza, di strategia con i Seconda.
Questo senza voler assolutamente dare etichette o voler dividere in gironi danteschi il tennis! Per carità, proprio no! E' solo la mia opinione scimmiesca.
- PintiaFedelissimo
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Re: Paradosso nei Tornei di 4a Categoria
- tennistamatoriale23Utente attivo
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Re: Paradosso nei Tornei di 4a Categoria
Hai detto di essere più forte tecnicamente rispetto al tuo avversario....ti credo...però una domanda te la devo fare.Mi spieghi come hai fatto a rimanere nella morsa del "lobbone" alto senza trovare una soluzione?Altra domanda. Mi spieghi cosa vuol dire "gioco aggressivo , fatto di pochi scambi"???albs77 ha scritto:Riporto la mia esperienza fersca fresca: ieri ho giocato con uno tecnicamente inferiore a me,e ho perso di misura.
La differenza l'ha fatta la sua grande capacità di difesa: una volta vistosi in seria difficoltà ha cominciato ad alzare candelotti profondi che mi sbattevano sul telone di fondo, sfruttando il fatto che sono basso e che quindi palle ben sopra le spalle sono di difficile gestione.
Aggiungici che è pure mancino...
Io, stupidamente, per contenere il mio vantaggio, ho accettato quel gioco che non è nelle mie corde visto la poca pazienza di cui sono dotato e gli ho lasciato ,senza quasi rendermene conto, 4 game di fila dopo essermi portato avanti 3 a 0.
In quel caso onore al merito suo, ha saputo trovare la tattica corretta per rendermi inoffensivo e impedirmi di fare il mio goco, che è molto più aggressivo e fatto di pochi scambi.
Sicuramente non sarà stato uno scontro tra titani del tennis, ma non ho nulla da dire se non che dovrò allenarmi per cercare di uscire con più facilità dalla morsa del lobbone.
Il fatto che lui abbia vinto non lo mette sul piano tecnico sopra di me.
Semplicemente la sua tattica difensiva ha pagato di più della mia.
Tattica, non tecnica.
Il "pallettaro" vince perchè usa una tattica che richiede molta meno tecnica per essere eseguita rispetto alla tecnica rischiesta a chi deve controbattere.
- albs77Fedelissimo
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Re: Paradosso nei Tornei di 4a Categoria
Certo.tennistamatoriale23 ha scritto:Hai detto di essere più forte tecnicamente rispetto al tuo avversario....ti credo...però una domanda te la devo fare.Mi spieghi come hai fatto a rimanere nella morsa del "lobbone" alto senza trovare una soluzione?Altra domanda. Mi spieghi cosa vuol dire "gioco aggressivo , fatto di pochi scambi"???albs77 ha scritto:Riporto la mia esperienza fersca fresca: ieri ho giocato con uno tecnicamente inferiore a me,e ho perso di misura.
La differenza l'ha fatta la sua grande capacità di difesa: una volta vistosi in seria difficoltà ha cominciato ad alzare candelotti profondi che mi sbattevano sul telone di fondo, sfruttando il fatto che sono basso e che quindi palle ben sopra le spalle sono di difficile gestione.
Aggiungici che è pure mancino...
Io, stupidamente, per contenere il mio vantaggio, ho accettato quel gioco che non è nelle mie corde visto la poca pazienza di cui sono dotato e gli ho lasciato ,senza quasi rendermene conto, 4 game di fila dopo essermi portato avanti 3 a 0.
In quel caso onore al merito suo, ha saputo trovare la tattica corretta per rendermi inoffensivo e impedirmi di fare il mio goco, che è molto più aggressivo e fatto di pochi scambi.
Sicuramente non sarà stato uno scontro tra titani del tennis, ma non ho nulla da dire se non che dovrò allenarmi per cercare di uscire con più facilità dalla morsa del lobbone.
Il fatto che lui abbia vinto non lo mette sul piano tecnico sopra di me.
Semplicemente la sua tattica difensiva ha pagato di più della mia.
Tattica, non tecnica.
Il "pallettaro" vince perchè usa una tattica che richiede molta meno tecnica per essere eseguita rispetto alla tecnica rischiesta a chi deve controbattere.
Partiamo dalla fine: io ho la tendenza a spingere quasi tutte le palle che abbastanza comode mi arrivano sul dritto. Per spingere non intendo fare vincenti a tutto spiano, intendo cercare di accelerare quanto basta , con un pò di top, per mandare fuori giri il mio avversario e ottenere un suo errore o una risposta corta da poter poi aggredire.
Il mio avversario ha anche lui un dritto potente quando vuole, ma più falloso del mio, quindi non era molto avezzo ad usarlo ieri.
Sul 3 a zero per me, si è reso conto che qualunque palla mi avesse dato sul dritto avrebbe significato subire pressione, e ha ,giustamente, cominciato a difendersi con lob molto alti.
Io ho erroneamenet cominciato ad accettare quel gioco pensando che così avrei mantenuto il vantaggio senza rischiare troppo, rispondendo a mia volta con lob altrettanto alti.
Il problema è che la mia indole non contempla la possibilità di fare uno scambio fatto solo di colpi neutri... e così ho cominciato a perdere la battaglia sulla regolarità a lungo termine e su palle di quel tipo.
Poi ad un certo punto mi son detto "senti, così non ne vieni fuori, meglio che fai il tuo gioco e amen: se perdi perdi ma almeno hai giocato come ti viene meglio."
E infatti non appena ho ricominciato ad essere più aggressivo sono riuscito a tirare giù i lob anticipandolo un pochino e ho spostato lo scambio su un terreno a me più congeniale.
p.s. un grande ostacolo è stato poi il fatto che fosse mancino e che tutte le sue palle avessero un pò di taglio slice,a cui non sono abituato, per cui mi ritrovavo sempre ad essere un pò troppo addosso alla palla, impedendomi di essere incisivo con il dritto.
- tennistamatoriale23Utente attivo
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Re: Paradosso nei Tornei di 4a Categoria
Capisco, brutta storia i lobboni....ci sto lavorando anch'io per questo sono curioso!albs77 ha scritto:Certo.tennistamatoriale23 ha scritto:Hai detto di essere più forte tecnicamente rispetto al tuo avversario....ti credo...però una domanda te la devo fare.Mi spieghi come hai fatto a rimanere nella morsa del "lobbone" alto senza trovare una soluzione?Altra domanda. Mi spieghi cosa vuol dire "gioco aggressivo , fatto di pochi scambi"???albs77 ha scritto:Riporto la mia esperienza fersca fresca: ieri ho giocato con uno tecnicamente inferiore a me,e ho perso di misura.
La differenza l'ha fatta la sua grande capacità di difesa: una volta vistosi in seria difficoltà ha cominciato ad alzare candelotti profondi che mi sbattevano sul telone di fondo, sfruttando il fatto che sono basso e che quindi palle ben sopra le spalle sono di difficile gestione.
Aggiungici che è pure mancino...
Io, stupidamente, per contenere il mio vantaggio, ho accettato quel gioco che non è nelle mie corde visto la poca pazienza di cui sono dotato e gli ho lasciato ,senza quasi rendermene conto, 4 game di fila dopo essermi portato avanti 3 a 0.
In quel caso onore al merito suo, ha saputo trovare la tattica corretta per rendermi inoffensivo e impedirmi di fare il mio goco, che è molto più aggressivo e fatto di pochi scambi.
Sicuramente non sarà stato uno scontro tra titani del tennis, ma non ho nulla da dire se non che dovrò allenarmi per cercare di uscire con più facilità dalla morsa del lobbone.
Il fatto che lui abbia vinto non lo mette sul piano tecnico sopra di me.
Semplicemente la sua tattica difensiva ha pagato di più della mia.
Tattica, non tecnica.
Il "pallettaro" vince perchè usa una tattica che richiede molta meno tecnica per essere eseguita rispetto alla tecnica rischiesta a chi deve controbattere.
Partiamo dalla fine: io ho la tendenza a spingere quasi tutte le palle che abbastanza comode mi arrivano sul dritto. Per spingere non intendo fare vincenti a tutto spiano, intendo cercare di accelerare quanto basta , con un pò di top, per mandare fuori giri il mio avversario e ottenere un suo errore o una risposta corta da poter poi aggredire.
Il mio avversario ha anche lui un dritto potente quando vuole, ma più falloso del mio, quindi non era molto avezzo ad usarlo ieri.
Sul 3 a zero per me, si è reso conto che qualunque palla mi avesse dato sul dritto avrebbe significato subire pressione, e ha ,giustamente, cominciato a difendersi con lob molto alti.
Io ho erroneamenet cominciato ad accettare quel gioco pensando che così avrei mantenuto il vantaggio senza rischiare troppo, rispondendo a mia volta con lob altrettanto alti.
Il problema è che la mia indole non contempla la possibilità di fare uno scambio fatto solo di colpi neutri... e così ho cominciato a perdere la battaglia sulla regolarità a lungo termine e su palle di quel tipo.
Poi ad un certo punto mi son detto "senti, così non ne vieni fuori, meglio che fai il tuo gioco e amen: se perdi perdi ma almeno hai giocato come ti viene meglio."
E infatti non appena ho ricominciato ad essere più aggressivo sono riuscito a tirare giù i lob anticipandolo un pochino e ho spostato lo scambio su un terreno a me più congeniale.
p.s. un grande ostacolo è stato poi il fatto che fosse mancino e che tutte le sue palle avessero un pò di taglio slice,a cui non sono abituato, per cui mi ritrovavo sempre ad essere un pò troppo addosso alla palla, impedendomi di essere incisivo con il dritto.
Purtroppo questa nostra "lacuna" sul lobbone spesso denota carenza di regolarità nei colpi, mi spiego meglio! A parte la tecnica e la tattica(roba da terza)se sparo sul telone/rete il mio dritto perchè stufo del secondo o terzo lobbone vuol dire che sono carente dal punto di vista della regolarità nei colpi, non sono così padrone dei fondamentali.....purtroppo non c'è altra spiegazione! Se avessi un dritto davvero decente allora sarei in grado di aggredire il mio avversario sul suo rovescio e di scendere a rete sulla sua risposta impacciata (impacciata perchè gli abbiamo piazzato un dritto bello angolato e profondo)!!!! Perchè questo non succede? Probabilmente perchè il mio dritto non è così profondo e angolato come penso....questa purtroppo è un'amara realta! Se avessi un dritto davvero "consistente" il mio avversario non avrebbe nemmeno il tempo materiale di pensare al lobbone!!!! Morale della favola??? L'unica cosa che mi hanno consigliato e che sto mettendo in pratica è di essere più efficace nel dritto e nel rovescio, cercando profondità e regolarità nello scambio.....e se posso anche un agolino cattivo!!!! Contro un "alza-lobboni" non puoi permetterti il lusso di tirare a metà campo....in un baleno si fionderà sulla palla sfregandosi le mani pronto a colpire con quel maledetto lobbone!!!! L'unico trucco che sembra aver effetto è l'angolo bello profondo sul suo rovescio!
- albs77Fedelissimo
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Re: Paradosso nei Tornei di 4a Categoria
Uno che ha i fondamentali consistenti come li intendi te naviga in terza altatennistamatoriale23 ha scritto:Capisco, brutta storia i lobboni....ci sto lavorando anch'io per questo sono curioso!albs77 ha scritto:Certo.tennistamatoriale23 ha scritto:Hai detto di essere più forte tecnicamente rispetto al tuo avversario....ti credo...però una domanda te la devo fare.Mi spieghi come hai fatto a rimanere nella morsa del "lobbone" alto senza trovare una soluzione?Altra domanda. Mi spieghi cosa vuol dire "gioco aggressivo , fatto di pochi scambi"???albs77 ha scritto:Riporto la mia esperienza fersca fresca: ieri ho giocato con uno tecnicamente inferiore a me,e ho perso di misura.
La differenza l'ha fatta la sua grande capacità di difesa: una volta vistosi in seria difficoltà ha cominciato ad alzare candelotti profondi che mi sbattevano sul telone di fondo, sfruttando il fatto che sono basso e che quindi palle ben sopra le spalle sono di difficile gestione.
Aggiungici che è pure mancino...
Io, stupidamente, per contenere il mio vantaggio, ho accettato quel gioco che non è nelle mie corde visto la poca pazienza di cui sono dotato e gli ho lasciato ,senza quasi rendermene conto, 4 game di fila dopo essermi portato avanti 3 a 0.
In quel caso onore al merito suo, ha saputo trovare la tattica corretta per rendermi inoffensivo e impedirmi di fare il mio goco, che è molto più aggressivo e fatto di pochi scambi.
Sicuramente non sarà stato uno scontro tra titani del tennis, ma non ho nulla da dire se non che dovrò allenarmi per cercare di uscire con più facilità dalla morsa del lobbone.
Il fatto che lui abbia vinto non lo mette sul piano tecnico sopra di me.
Semplicemente la sua tattica difensiva ha pagato di più della mia.
Tattica, non tecnica.
Il "pallettaro" vince perchè usa una tattica che richiede molta meno tecnica per essere eseguita rispetto alla tecnica rischiesta a chi deve controbattere.
Partiamo dalla fine: io ho la tendenza a spingere quasi tutte le palle che abbastanza comode mi arrivano sul dritto. Per spingere non intendo fare vincenti a tutto spiano, intendo cercare di accelerare quanto basta , con un pò di top, per mandare fuori giri il mio avversario e ottenere un suo errore o una risposta corta da poter poi aggredire.
Il mio avversario ha anche lui un dritto potente quando vuole, ma più falloso del mio, quindi non era molto avezzo ad usarlo ieri.
Sul 3 a zero per me, si è reso conto che qualunque palla mi avesse dato sul dritto avrebbe significato subire pressione, e ha ,giustamente, cominciato a difendersi con lob molto alti.
Io ho erroneamenet cominciato ad accettare quel gioco pensando che così avrei mantenuto il vantaggio senza rischiare troppo, rispondendo a mia volta con lob altrettanto alti.
Il problema è che la mia indole non contempla la possibilità di fare uno scambio fatto solo di colpi neutri... e così ho cominciato a perdere la battaglia sulla regolarità a lungo termine e su palle di quel tipo.
Poi ad un certo punto mi son detto "senti, così non ne vieni fuori, meglio che fai il tuo gioco e amen: se perdi perdi ma almeno hai giocato come ti viene meglio."
E infatti non appena ho ricominciato ad essere più aggressivo sono riuscito a tirare giù i lob anticipandolo un pochino e ho spostato lo scambio su un terreno a me più congeniale.
p.s. un grande ostacolo è stato poi il fatto che fosse mancino e che tutte le sue palle avessero un pò di taglio slice,a cui non sono abituato, per cui mi ritrovavo sempre ad essere un pò troppo addosso alla palla, impedendomi di essere incisivo con il dritto.
Purtroppo questa nostra "lacuna" sul lobbone spesso denota carenza di regolarità nei colpi, mi spiego meglio! A parte la tecnica e la tattica(roba da terza)se sparo sul telone/rete il mio dritto perchè stufo del secondo o terzo lobbone vuol dire che sono carente dal punto di vista della regolarità nei colpi, non sono così padrone dei fondamentali.....purtroppo non c'è altra spiegazione! Se avessi un dritto davvero decente allora sarei in grado di aggredire il mio avversario sul suo rovescio e di scendere a rete sulla sua risposta impacciata (impacciata perchè gli abbiamo piazzato un dritto bello angolato e profondo)!!!! Perchè questo non succede? Probabilmente perchè il mio dritto non è così profondo e angolato come penso....questa purtroppo è un'amara realta! Se avessi un dritto davvero "consistente" il mio avversario non avrebbe nemmeno il tempo materiale di pensare al lobbone!!!! Morale della favola??? L'unica cosa che mi hanno consigliato e che sto mettendo in pratica è di essere più efficace nel dritto e nel rovescio, cercando profondità e regolarità nello scambio.....e se posso anche un agolino cattivo!!!! Contro un "alza-lobboni" non puoi permetterti il lusso di tirare a metà campo....in un baleno si fionderà sulla palla sfregandosi le mani pronto a colpire con quel maledetto lobbone!!!! L'unico trucco che sembra aver effetto è l'angolo bello profondo sul suo rovescio!
Secondo me bisogna essere un pò più pragmatici: non si può cercare la perfezione.
L'errore è sempre da tenere in considerazione, e non necessariamente significa non essere capaci.
Quasi sempre è un problema di opportunità: si giocano colpi difficili quando anndrebbero giocati colpi facili, e per la maggior parte delle volte è un problema di appoggi messi male.
bisognerebbe giocare un tennis neutro, che non è una questione tecnica, ma tattica.
Ognuno ha un ritmo entro il quale si trova a suo agio e commette pochi errori.
Oltre quella soglia invece la % di sbagliare sale: ecco bisognerebbe capire quale è questa soglia e in quale occasione spingere e in quale giocare un tennis semplice, in attesa di una palla migliore.
Ecco: schiacciare , o meglio cercare di , a tutto braccio un colpo che rimbalza sopra la mia testa pieno di top è un rischio che non vale la pena di prendere se vuoi vincere una partita.
E' un problema tecnico? forse c'è anche quello, ma di sicuro è prima di tutto una pessima idea.
- tennistamatoriale23Utente attivo
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Re: Paradosso nei Tornei di 4a Categoria
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Re: Paradosso nei Tornei di 4a Categoria
Quindi è una questione tecnica...non tattica.
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Re: Paradosso nei Tornei di 4a Categoria
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Re: Paradosso nei Tornei di 4a Categoria
Dai forse ho esagerato,però il senso è questo, se non giochi veramente profondo e angolato con questa gente il lobbone è assicurato!!!In quarta quante persone riescono a giocare 4-5 volte di fila un dritto profondo e angolato sul sistematico lobbone avversario?! poche secondo me, ecco perchè scatta l'errore! Non si hanno i colpi necessari, o meglio non si ha la padronanza dei fondamentali..... altrimenti la palla non finirebbe a rete o sul telone!!!!Restarter ha scritto:Scusate (forse ho capito male) ma chi è che tira un lob di risposta ad una palla che rimbalza alta nella propria metà campo? Un pazzo o un ubriaco.
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Re: Paradosso nei Tornei di 4a Categoria
Non potrei essere meno d'accordokingkongy ha scritto:Non sono pessime idee...sono pessime idee quando non si ha la tecnica per eseguire i colpi corretti in situazioni di gioco parecchio "standard".
Quindi è una questione tecnica...non tattica.
Quella che tu chiami "questione tecnica" per me si chiama semplicemente livello di gioco.
I livelli di gioco sono molti, ed ad ognuno di questi corrisponde una certa capacità tecnica, che si traduce in una certa percentuale di riuscita di un colpo nelle varie condizioni.
Come le cinture per le arti marziali.
Ma quando si entra nel campo, Il livello tecnico , a differenza della tattica e strategia, diventa una costante nell'equazione che porta al risultato finale.
L' unica cosa che in partita puoi modificare, è la tattica, mentre il tuo livello di gioco resta quello.
Quello che sai fare sai fare, quello che non sai fare non sai fare.
Ora, quello che ti chiami questione tecnica si verifica, secondo me, solo nel momento in cui la disparità di livello di gioco dei due tennisti è troppo marcata: in quel caso il tecnicamente inferiore soccomberà ,qualunque cosa faccia.
Ma quando lo scontro è abbastanza equilibrato, è la tattica che determina chi vince e chi perde: può essere semplice (tira sul rovescio) o un pelo più complessa (servi ad uscire spostati sul dritto ,fai l'inside out e segui a rete) ma di certo non è argomento solo per la terza categoria.
La tattica però , e su questo si che to ragione, si basa sul bagaglio tecnico, per essere messa in atto.
Bisogna essere onesti e rendersi conto di quali strumenti si dispone e trovare il miglior gioco per il proprio bagaglio tecnico.
facciamo un semplice esempio:
Sia Tizio che Caio sono 4.4 e entrambi hanno un buon dritto e un rovescio poco consistente.
Chi riesce a impsotare il gioco sul rovescio dell'avversario vince.
Quindi è una questione tattica, e spesso strategica di base: già applicare la startegia di sfruttare i propri punti forti ed evitare quelli deboli permetterebbe di aumentare di tanto la % di vittoria contro i pari livello.
- kingkongyVeterano
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Re: Paradosso nei Tornei di 4a Categoria
Tu chiami livello di gioco quello che io chiamo tecnica.
Tu chiami tattica quello che io chiamo istinto di sopravvivenza...
In linea generale io però mi sento di essere più severo. Se non reggi uno scambio se ti da fastidio un colpo è solo questione di tecnica. Vado oltre faccio un esempio molto personale. Di fronte alle mie difficoltà a giocare palle troppo alte rispetto la spalla ho cambiato la mia impostazione tattica ovverossia ho cercato di guadagnare metri in avanti per giocare in anticipo e ho dovuto sviluppare la mia tecnica.
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Re: Paradosso nei Tornei di 4a Categoria
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Re: Paradosso nei Tornei di 4a Categoria
poi noto che nessuno ha messo in conto la pazienza... io la tecnica per gestire i pallettoni (non i lobboni) lenti e profondi ce l'ho, ma poi spesso mi manca la pazienza di aspettare il pallettone giusto da attaccare e mi ritrovo a volermi liberare dallo scambio più in fretta del dovuto, perchè non avrei problemi a giocargli indietro anche io il lobbone (non il pallettone) per farli giocare 3 metri fuori dal campo...
ho detto pazienza ma potevo dire voglia di aspettare e faticare...
io finora di gente che mi fa dei lobboni attaccandomi alla rete di fondo ne ho incontrata poca, perchè questi colpi sono tecnicamente difficili, e raramente passo abbastanza turni per giocare con gente di livello abbastanza alto da giocare questi colpi...
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Re: Paradosso nei Tornei di 4a Categoria
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Re: Paradosso nei Tornei di 4a Categoria
nano per carità, almeno io non intendo i lobboni arrotati e profondi....mi riferisco alle semplici palle alte e piatte che finiscono vicino alla linea di fondo....il colpo che hai descritto tu invece lo conosco bene,ci vuole davvero una buonissima tecnica per eseguire un lobbone arrotato, profondo e soprattutto che si alza di circa 2mt da terra all'impatto!!!Ci ho provato spesso ma con scarsi risultati,anche perchè chi uilizza questo colpo ha un'impugnatura più estrema della mia (semi o addirittura western) rispetto alla mia eastern! Parliamo come hai detto tu di un altro livello...nanobabbo8672 ha scritto:non ho capito una cosa: quando voi parlate di lobboni intendete palle alte e profonde e molto arrotate? se è così ci vuole una buona tecnica per farli, i classici "pallettari" non sono capaci di questi colpi solitamente, si limitano a palle alte e profonde ma sostanzialmente piatte, quindi molto più facilmente gestibili dei lobboni che ti attaccano alla rete di fondo...
poi noto che nessuno ha messo in conto la pazienza... io la tecnica per gestire i pallettoni (non i lobboni) lenti e profondi ce l'ho, ma poi spesso mi manca la pazienza di aspettare il pallettone giusto da attaccare e mi ritrovo a volermi liberare dallo scambio più in fretta del dovuto, perchè non avrei problemi a giocargli indietro anche io il lobbone (non il pallettone) per farli giocare 3 metri fuori dal campo...
ho detto pazienza ma potevo dire voglia di aspettare e faticare...
io finora di gente che mi fa dei lobboni attaccandomi alla rete di fondo ne ho incontrata poca, perchè questi colpi sono tecnicamente difficili, e raramente passo abbastanza turni per giocare con gente di livello abbastanza alto da giocare questi colpi...
- nanobabbo8672Veterano
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Re: Paradosso nei Tornei di 4a Categoria
tennistamatoriale23 ha scritto:nano per carità, almeno io non intendo i lobboni arrotati e profondi....mi riferisco alle semplici palle alte e piatte che finiscono vicino alla linea di fondo....
se i tuoi avversari ti giocano palle alte e piatte che finiscono vicino alla linea di fondo con costanza... gli stringi la mano e gli fai i complimenti... perchè vuol dire che giocano praticamente dei pallonetti che rimbalzano negli ultimi 50cm del campo... e allora tanto di cappello!!!
il livello non è poi così basso come sembra, fidati!!!