La racchetta del vostro battesimo tennistico

Promemoria primo messaggio :

Ricordate con quale racchette avete colpito le prime palle su un campo da tennis e che fine ha fatto?

Insieme a tutto il primo necessario per iniziare a giocare, i miei genitori mi comprarono una Snauwaert Jan Kodes in offerta.
La racchetta, infatti, presentava una falla, una sorta di crepa sana, così la definì il negoziante, lungo l'asse longitudinale del fusto, proprio in corrispondenza della decalcomania del nome del campione cecoslovacco, ma bella compatta e senza apparente aria di divisione tra le due parti del legno diviso.
Me la ricordo bellissima e, forse, non solo per nostalgia, la racchetta nell'immagine seguente è effettivamente accattivante, con un bell'azzurro a fare contrasto con il legno naturale della restante parte del telaio e l'oro del nome di Jan Kodes.
Inoltre, stranamente, quella crepa me la faceva diventare una sorta di cimelio di guerra, infatti a molti dicevo che  si era prodotta solo dopo un mio deciso colpo! 
Usandola sin dalle prima sbracciate, la collego alle tante steccate che mi regalava, probabilmente indice della forse poca adeguatezza per l'iniziazione di un adolescente, ma ai tempi non si era molto sofisticati e quello che non strozzava, si diceva, ingrassava  .
Che fine ha fatto?
Crescendo le steccate diminuirono e durante una decisa vole sotto rete, la racchetta si aprì letteralmente a metà  , un po' troppo tardi per tornare dal negoziante.
Fosse ora, sicuramente provvederei per un intervento di incollaggio e restauro, almeno per tenermela quale trofeo da parete, ma si sa, da ragazzi la testa ragiona diversamente e, probabilmente, alla fine di quella giornata tennistica la racchetta non ritorno neanche a casa gettata nel fondo di qualche cestino del circolo di tennis .
Peccato ...

@ Dagoberto buon sabato
se mai potesse accadere...
buon tennis

[Devi essere iscritto e connesso per vedere questo link] grazie per avermi segnalato il post.

Allora... Era il lontano 1978 ed il corso si teneva al Camping Paradiso in un paese vicino a dove vivevo.
La prima volta in cui sono entrato piuttosto che in un campo da tennis, nel mondo del tennis. 
Ancora non avevo una racchetta mia, me la prestava il maestro (maestro fit sul serio, non di quelli improvvisati).
Ed ho iniziato così. Finito il corso, ho avuto in regalo "la Maxply Fort". Impatto di altri tempi, tennis di altri tempi, incordata a tensioni basse, tranne il periodo agonistico in cui li facevo incordare a 30 kg   ho sempre giocato a tensioni basse tra i 18 ed i 20 con le racchette in legno e qualcosa di più con i telai maggiori in seguito.
Ma il piacere di giocare con il legno è tutta un'altra cosa.
Io sono riuscito a conservarla, cosa che non sono riuscito a fare con la maxply McEnroe   che in seguito ad una pioggia si è totalmente deformata.
Peccato...

Primi anni 80; una Donnay rossa in legno regalatami per il mio compleanno dal fratellone. Usata qualche volta per doppi con compagni di classe e poi ho abbandonato il tennis. Ripreso poi a 25 anni con un'altra Donnay grigia in grafite con piatto da 85 o 90. Non ricordo che modelli erano

Caspita, mi sono perso questo argomentone!
Prima racchetta, una Donnay da femmina (di mia madre) che domani cerco nel sottotetto. Però, ogni tanto, di nascosto, rubavo la PZ Imperial (incordata in budello) di mio padre che mi sembrava un'astronave... Non per la tecnologia, ma perché pesava proprio come un'astronave!

la maxima

andyvakgj ha scritto:la maxima

Chiamata anche semplicemente la Max ...   
Per molti un must, non fosse altro perchè italiana.
Io la trovavo veramente troppo elastica, ma a quei tempi era stato fortemente introdotto il concetto di rigidità quale plus (se avessimo immaginato solo vagamente dove saremmo finiti  ), la tendenza era quella e si sa, da giovani si segue la corrente, anche contro la ragione ...

kingkongy ha scritto:Caspita, mi sono perso questo argomentone!
Prima racchetta, una Donnay da femmina (di mia madre) che domani cerco nel sottotetto. Però, ogni tanto, di nascosto, rubavo la PZ Imperial (incordata in budello) di mio padre che mi sembrava un'astronave... Non per la tecnologia, ma perché pesava proprio come un'astronave!

Non è da te perderti questi argomenti! 

Dagoberto ha scritto:da giovani si segue la corrente, anche contro la ragione ...

in realtà era la racchetta che usama mio papà e ovviamente iniziai con la sua

andyvakgj ha scritto:

Dagoberto ha scritto:da giovani si segue la corrente, anche contro la ragione ...

in realtà era la racchetta che usama mio papà e ovviamente iniziai con la sua

Chiedo gentilmente agli amministratori di chiudere questo 3D...stavo x ricomprarmi una delle mie vecchie ed amatissime Bancroft Professional 

nw-t ha scritto:Chiedo gentilmente agli amministratori di chiudere questo 3D...stavo x ricomprarmi una delle mie vecchie ed amatissime Bancroft Professional 

evvvaaaai, se d'ufficio ammesso nella confraternita dei malati di sindrome da vintage compulsivo 

No no..è stato solo un pensiero morto subito  . Il passato è passato, non mi piace vivere di ricordi. Stò benissimo nell'attuale, le mie TGT312.1 non si "battono" e x prima cosa non si...toccano (sostituiscono).

Era una Bancroft per Juniro in legno, quindi più corta delle racchette normali, era il 1980. Non ricordo il nome del modello.
Quando ho cominciato a crescere ho utilizzato temporaneamente la Maxima Torneo Delux di mio fratello maggiore, per poi comprare una Adidas in Alluminio completamente nera, dalla forma vagamente isometrica

anche io come @[Devi essere iscritto e connesso per vedere questo link] una spalding in legno

nw-t ha scritto:Chiedo gentilmente agli amministratori di chiudere questo 3D...stavo x ricomprarmi una delle mie vecchie ed amatissime Bancroft Professional 

A.A.A Vendesi  ... Correte, correte, ancora per poche ore ... Prezzo modico 

Se non ricordo male  (1976/1978), la mia prima racchetta fu una Maxima Torneo deluxe,  sostituita quasi subito per i primi tornei U12 da una BANCROFT BILLIE JEAN KING, della quale ho bellissimi ricordi.





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Era tennis d'altri tempi. Credo che anche oggi m'influenza l'aver giocato con certi pesi, ossia non riesco a giocare con telai più leggeri e bilanciati in avanti. Credo che l'imprinting di all'ora mi condizioni oggi nel swing, un movimento che non si trova bene a cambiare, vuole mantenere le stesse sensazioni per giocare al meglio nonostante lo scorrere del tempo.
Il peso di oltre 10 anni fa non lo reggo come non reggo le rigidità ed i bilanciamenti di oggi. Le Dunlop prima e le Prince dopo hanno scandito il mio tennis migliore, quando un telaio ti durava tanto e lo conoscevi meglio di te stesso. Oggi il tempo di fare 2 palleggi ed è già in vendita.
Meno male che la mia Prince è tornata....

ho imparato con una head extreme versione + leggera nel 2010 poi passato alla prima agonistica nel 2011 che fu la PD di quell anno li..

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Avevo 8 anni...

...be voi parlate già di signor racchette ...la maxply - la bancroft - la maxima
credo di aver iniziato col massimo del minimo...era il '77...vidi Panatta in tv e rimasi folgorato...per il suo stile e la sua eleganza in campo - secondo me era il federer di quegli anni...(non per i risultati ovviamente)
corsi alla Standa e comprai la "famosa"  OLympic ...8000 lire con corde che sembravano i fili per stendere la biancheria...e iniziai a tirare palle al muro nel giardino di casa imitando Adriano...come maestro non era male!!

stefano30 ha scritto:...be voi parlate già di signor racchette ...la maxply - la bancroft - la maxima
credo di aver iniziato col massimo del minimo...era il '77...vidi Panatta in tv e rimasi folgorato...per il suo stile e la sua eleganza in campo - secondo me era il federer di quegli anni...(non per i risultati ovviamente)
corsi alla Standa e comprai la "famosa"  OLympic ...8000 lire con corde che sembravano i fili per stendere la biancheria...e iniziai a tirare palle al muro nel giardino di casa imitando Adriano...come maestro non era male!!

Bellissima immagine di quel tennis dal sapore, ora, un po' agè, ma molto fascinoso ... poi, la Standa ... che ricordi 

Alla Standa vendevano la Slanzeger di Vilas, il copia/incolla della Head.

La prima lezione (ma proprio prima prima prima), avevo 8 anni...mi sa che il maestro mi aveva dato una head, bianca e rossa forse...
Però la prima racchetta tutta mia è stata una maxima comprata al supermercato per 15.000 lire...   quanti ricordi...la possiedo ancora...

Trovate!!! Eccole qui...
Donnay la prima, con tanto di "corde del pasticciere"!
La PZ "di nascosto" e per provare l'ebbrezza del budello.

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