WTA News 2010

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UbiTennis 9 giugno 2010

Russia, dov'è finito il dominio?

Negli ultimi anni la Russia ha potuto contare sempre su una o più rappresentati nei tornei che contano. Ultimamente le cose sono cambiate: le tenniste della vecchia guardia hanno subito un calo, mentre le nuove leve non sono all'altezza. Dopo un anno di digiuno si può parlare di crisi.

C'è stato un tempo in cui il vento dell'est soffiava forte, c'è stato un lustro durante il quale la Russia schierava una truppa ben nutrita di tenniste che affollavano i tabelloni, capaci di conquistare tornei importanti e imperversare in massa nelle classifiche. Quel tempo sembra ormai finito, o meglio, la super potenza russa non riesce più a confermare quello status. Non tanto nella quantità ma nella qualità, come dimostra il numero di top 10 e top 100 confrontati con gli anni precedenti.

GIGANTE DI CRISTALLO

Nell'ultimo anno, tra le russe, vincono gli inforuni. Maria Sharapova, la punta di diamante, da un paio di anni è martoriata dai guai fisici. Prima la spalla, che l'ha tenuta lontana per quasi 10 mesi, poi un rientro zoppicante e un nuovo infortunio al gomito che l'ha costretta a saltare più di due mesi in questo 2010.
Elena Dementieva ha subìto un vistoso caso dopo essere partita in quarta, forse troppo in forma per essere solo gennaio. Va dato però atto alla moscovita che nonostante uno strappo muscolare al polpaccio sinistro, e un aiuto consistente dal tabellone, è riuscita ad arrivare in semifinale al Roland Garros, dove però si è dovuta arrendere dopo un set.
Svetlana Kuznetsova, dopo la vittoria di Parigi di 12 mesi fa, non ne ha più infilata mezza. Qui i malanni fisici c'entrano poco, l'unico torneo esente è Miami, quando si è ritirata contro Marion Bartoli per un dolore alla spalla destra. Tutti gli altri (scarsi) risultati raccolti quest'anno sono solo frutto della sua poca forma. Nel 2009 sulla terra rossa aveva fatto sfaceli, quest'anno a malapena è riuscita a vincere due partite di fila, l'uscita dalle top 15 era inevitabile.
Dall'agosto scorso Dinara Safina continua a lottare con un infortunio alla schiena da cui non si è ancora del tutto liberata. In campo è nervosissima, e mancando le vittorie manca inevitabilmente la fiducia. Anche lei, come Svetlana, dopo il Roland Garros è crollata in classifica fino alle 20esima posizione.
Vera Zvonareva è stata vittima di vari infortuni che non le hanno permesso di allenarsi con continuità e riprendere la forma, inoltre la testa è quella che è, insomma non è mai stata un mostro di solidità mentale, e per lei la ripresa sembra davvero lenta e macchinosa.
L'unica che sembrava essere in forma era Nadia Petrova, che quest'anno si era già tolta qualche soddisfazione. Allo slam parigino aveva a portata di mano il rientro nella top ten, se avesse superato la Dementieva, ma anche lei è rimasta vittima di un infortunio che l'ha costretta a finire il quarto di finale praticamente giocando da ferma.
Inoltre mancano i ricambi. Si nutrivano speranze in Alisa Kleybanova e ancora di più in Anastasia Pavlychenkova. Entrambe quest'anno hanno vinto il loro primo titolo nel tour maggiore, Kuala Lumpur e Monterrey, ma ai grandi appuntamenti non hanno ancora colto nessun risultato degno di nota. Ci sono tante giovanissime alle soglie delle prime 100, ma sembra esserci proprio un salto generazionale tra quelle della vecchia guardia e le nuove leve.

COM'E' CAMBIATO LO SCENARIO

Nel 2009 la premiata ditta Kuznetsova-Safina si era spartita quasi l'intera torta dei tornei sul rosso. Quest'anno le vincitrici sono state Henin (Stoccarda), Martinez Sanchez (Roma), Rezai (Madrid), Schiavone (Roland Garros): di una russa nessuna traccia. Inoltre non c'è più la nazione dominante, ma le giocatrici ad aver vinto torneo arrivano da tutte le parti del mondo: Australia, Spagna, Belgio, Romania, Danimarca, Italia, Cina. Niente più bipolarismo USA-Russia, ma un'eterogeneità di tenniste che fa capire come questo sport si sia rapidamente diffuso.

LE CAUSE DELLA CRISI

Sostanzialmente i motivi potrebbero essere due.
La concomitanza di infortuni per la quasi totalità delle top player russe potrebbe essere un caso, oppure no. C'è chi sostiene che le nuove regole Wta non agevolino il compito alle giocatrici, un nuovo calendario propinato dalla Alister come una boccata d'ossigeno è risultato in realtà massacrante. Abbiamo visto tutti come le tenniste siano arrivate quasi tutte mezze rotte al Master di Doha 2009, in questa stagione la situazione è pressoché analoga con l'unica differenza che siamo ancora a metà tragitto. Regole che costringono le giocatrici a giocare tutti i tornei a cui si sono iscritte, pena uno zero in classifica. La regola applicata negli slam, che prevede zero punti per chi lo salta anche con un certificato medico, è stata estesa anche ai tornei mandatory. La stessa Dementieva, quando le è stato chiesto perché avesse scelto il torneo di Roma, non ha dato la solita risposta di elogi alla città che tutti si aspettavano, ma è arrivato un lapidaro: “Siamo obbligate a giocare questi tornei”. Sì, perchè le regole wta prevedono almeno 7 top 10 in un torneo Premier. In poche parole, il calendario è stato alleggerito solo per le giocatrici di seconda fascia, ma per le primissime è più tosto di prima.
Non ci sono più baby campionesse. Il tennis ormai è diventato molto più fisico, e le tenniste sono grandi atlete prima che giocatrici quindi il fisico ha bisogno di più tempo per svilupparsi pienamente. Inoltre la crescita costante del livello medio delle tenniste non permette più nessun calo di tensione o motivazione. Bisogna essere sempre affamate e centrate al 100% per raggiungere certi obiettivi, perché appena si molla la presa subito le avversarie ne approfittano, anche se non sono di primissima fascia. Per reggere la pressione che inevitabilmente grava sulle spalle delle top player, e poterla sostenere a lungo, si ha bisogno di qualche anno per maturare e acquisire sicurezza e consapevolezza per rimanere di più ai vertici.
L'ultimo torneo del grande slam vinto risale al Roland Garros 2009, vinto dalla Kuznetsova in finale sulla Safina. Dal Roland Garros 2004 a Wimbledon 2009 la Russia ha collezionato 5 titoli (3 Sharapova e 2 Kuznetsova), tre finali, e molte semifinali.
Il punto più basso negli slam è stato raggiunto agli Us Open 2009: nessuna russa nei quarti di finale, non accadeva dal Roland Garros 2002 (29 major consecutivi) e questo 2010 non pare ben avviato, ad ora l'unica, magra, soddisfazione è stata la semifinale raggiunta dalla Dementieva a Parigi.
Nelle ultime classifiche (07 giugno 2010) si conta solo una top ten, Elena Dementieva, due top 15 (Petrova) e cinque top 20 (Sharapova, Kuznetsova e Safina).
Se si guardano le classifiche degli ultimi 2 anni, i numeri rimangono costanti nella top 100, ma diminuiscono man mano che ci avvicina alle top player.
A fine 2008 le top 10 russe erano cinque, le top 15 sei e le top 20 sette, le top 50 undici, le top 100 quindici. A fine 2009 le top 10 erano quattro, le top 15 cinque, le top 20 sei, le top 50 dieci, le top 100 quindici.
Insomma, numeri e risultati alla mano, questo è il momento più nero del tennis russo degli ultimi anni, e le prospettive non sembrano rosee.

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OdT 9 giugno 2010 (n.d.r.)


Nadal si complimenta con la Schiavone: “Ha disputato un torneo stupendo”


I complimenti a Francesca Schiavone sono arrivati anche dal numero uno del tennis mondiale, Rafa Nadal.
Impegnato al Queen’s, il tennista di Manacor ha commentato il successo dell’italiana al Roland Garros.
«È una vittoria molto importante per lei – le parole di Nadal -.
È una lottatrice e ha un gioco perfetto per la terra rossa.
Non l’ho incontrata dopo la vittoria, ma ho visto tutta la finale.
E prima che scendesse in campo le avevo fatto i miei auguri».
«Ha disputato un torneo stupendo, mi complimento per questo grande risultato», ha concluso.

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La Repubblica Napoli


...continua l' onda mediatica del successo della Schiavone...

e Francesca ... entra nella storia del Presepe Partenopeo





Incredibile!!

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RD 10 giugno 2010


10 giugno 2010 (n.d.r.) flash


MaSha





Viene da chiedersi come lo "sponsor" possa continuare a "mortificare" una Donna come la Sharapova, vestendola cosi' com' e' apparsa ieri a Birmingham:
colore e vestito in stile "amish" (senza offesa per gli Amish) , a mio avviso inguardabili, inadatti ad un evento sportivo e, sopratutto, che non rendono certo giustizia ad un fiore come MaSha.



(AEGON Classic official pic)

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RD 10 giugno 2010


Attenti ... a queste due

Ambedue si sono messe in luce all' AEGON Classic di Birmingham

Laura Robson




Laura continua a dimostrare grandi qualità in una prospettiva di breve termine. A solamente 16anni già se la gioca ad armi pari con le più forti.
Ha un enorme potenziale di crescita di cui potersi avvalere.
Piglio negli scambi da fondo, pericolosità e personalità sono le sue doti migliori


Michelle Larcher de Brito




Un' altra giovanissima da tenere attentamente monitorata.
Estremamente lucida e determinata nonostante i suoi 17 anni.
Anche di lei sentiremo sicuramente parlare in maniera lusighiera da qui ad un paio di stagioni.

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Tit 11 giugno 2010 (n.d.r.)


IL RITORNO DI LINDSAY

A 34 anni la Davenport torna a giocare un match ufficiale dal 2008. Lo farà in doppio, al torneo di Stanford in California a fine luglio, in coppia con la connazionale Linzel Huber.



Se sia un ritorno in puro stile Henin o Clijstesr ancora non è dato saperlo, fatto sta che Lindsay Davenport, a due anni dal suo ultimo match, non ha resistito al richiamo del campo e proverà a rimettersi in gioco in doppio, in un vero torneo ufficiale. La data è fissata per il 26 luglio, in cui la californiana scenderà in campo nel torneo di casa per il primo turno in coppia con la connazionale Linzel Huber.

15 anni di successi.

Straordinaria la sua carriera, con ben 55 titoli, di cui 3 dello slam; New York nel 98’, Wimbledon nel 99’ e Melbourne nel 2000, più altri 4 finali raggiunte a cui va aggiunta la splendida medaglia d’oro alle olimpiadi di Atlanta nel 1996. Sono 98 invece le settimane in vetta alla classifica mondiale, chiudendo per ben 3 volte l’anno come numero uno al mondo,(01,04,05). Con grande tecnica e splenditi fondamentali da fondocampo, la Davenport è sempre riuscita a limitare al minimo i suoi difetti di mobilità, soprattutto negli spostamenti laterali, suo classico tallone d’achille, sfruttando al meglio l’efficacia e la potenza dei suoi colpi, soprattutto sui terreni rapidi. Dopo 15 anni di attività e l’uscita al 3 turno degli US open del 2008 contro la Bartoli, la decisone di lasciare, per via della sua seconda gravidanza, senza però mai annunciare un ritiro ufficiale dal mondo del tennis.

Anche in doppio.

Adesso, a 34 anni e con due figli alle spalle, la Davenport ci riprova, e lo farà a Stanford sul classico cemento americano, in un torneo che lei stessa ha già vinto in passato, sia in singolare che in doppio. Proprio il doppio, che le ha sempre dato gradi soddisfazioni in carriera con ben 37 affermazioni in questa specialità, di cui 11 nelle prove del grande slam. Infatti tra la fine degli anni 90 e l’inizio del nuovo millennio, la Davenport ha conquistato 6 Australian open, 3 Roland Garros, e 2 Wimbledon, conquistando per diverse settimane anche la prima posizione del ranking. Diverse le compagne che si sono susseguite in questi trionfi, dalla ceca Jana Novotna alla bielorussa Natasha Zvereva, passando da Mary Joe Fernadez ,fino alla Raymond, sua ultima compagna. Adesso, accanto a lei, la sua coetanea e connazionale Liezel Huber, altra grande specialista del doppio, che in carriera vanta la bellezza di 42 titoli con 8 prove dello slam in bacheca, senza considerare i restanti titoli nel misto, tra cui uno a Parigi nel 2008 con Bob Bryan. Per loro sarà la prima volta insieme, visto che non hanno mai fatto coppia in match ufficiali nemmeno in FED CUP, in cui la Davenport ha giocato pochissimo il doppio. Viceversa invece grandi soddisfazioni per la Huber, che lo scorso aprile trascinò le sue compagne alla seconda finale consecutiva della Davis in rosa, dove ritroveranno il prossimo novembre nuovamente le nostre azzurre, ma stavolta sul suolo americano.
Una grande notizia dunque per tutti i tifosi di Lindsay, che potranno rivederla in azione su un campo da tennis, con la speranza magari che possa tornarle quella voglia che ha colpito alcune sue famose colleghe nel recente passato, strizzando l’occhio chissà anche agli US OPEN.

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TB 11 giugno 2010 (n.d.r.)


Dinara Safina

Non è un momento facile per Dinara Safina.





Più in generale, è in difficoltà tutto il movimento russo al femminile. Fino a qualche tempo fa dominavano: adesso la sola Elena Dementieva è rimasta tra le top 10, seguita da Nadia Petrova. Non sono certo due giovanissime. La Sharapova si sta riprendendo e può dire la sua a Wimbledon, ma dopo il lunghissimo stop tra il 2008 e 2009 non è ancora tornata ai livelli di un tempo. Il caso più eclatante, tuttavia, riguarda la sorella di Marat. Dodici mesi fa la si criticava perché molti la ritenevano la più scarsa numero 1 della storia. L’argomentazione principe era l’assenza di vittorie nei tornei del Grande Slam. Adesso quella pressione è scomparsa, ma siamo certi che Dinara pagherebbe di tasca sua pur di riviverla. In fondo lo scorso anno aveva raggiunto la finale a Melbourne e a Parigi, la semifinale a Wimbledon e aveva vinto due grandi tornei come Roma e Madrid. La vittoria estiva a Portorose è stato l’ultimo sorriso prima che il mal di schiena si impossessasse di lei. Da allora una sconfitta dopo l’altra, tante lacrime e tanta testardaggine. Voleva chiudere la stagione al numero 1 WTA, e per questo è ugualmente andata a Doha per giocare il Masters salvo poi ritirarsi dopo due game.

Tentativo Etlis

Quest’anno ha giocato in Australia, ma il dolore alla schiena si è fatto insopportabile. Si è fermata per tre mesi, tornando al torneo WTA di Stoccarda. Ha esordito battendo Agnes Szavay, poi ha infilato quattro sconfitte consecutive. Il fondo si è toccato a Parigi, dove ha ceduto alla 40enne Kimiko Date, che peraltro era quasi zoppa. Questi risultati l’hanno fatta precipitare al numero 20 WTA, classifica destinata a peggiorare se non dovesse rimettersi in sesto nelle prossime settimane. A Parigi è arrivata l’ufficialità della fine del sodalizio con Zeljko Krajan, il coach croato (consigliatole da Ivan Ljubicic) che le aveva fatto toccare vette mai raggiunte prima. La stessa Dinara gli aveva attribuito molti meriti. Adesso il rapporto si è concluso con qualche mistero. Interpellata dai giornalisti durante il Roland Garros, la Safina ha solo annunciato la novità senza voler entrare nei dettagli, rifiutando di parlarne. Probabile che dietro ci siano questioni personali. Il suo nuovo allenatore è l’argentino Gaston Etlis, ex discreto giocatore (soprattutto in doppio) consigliatole da Hernàn Gumy, ex coach del fratello Marat. Quest’ultimo è attualmente impegnato con Ernests Gulbis ma ha ospitato la Safina in alcune sedute di allenamento. Non potendo impegnarsi con lei, le ha messo accanto il connazionale.

Il prossimo appuntamento della Safina sarà il torneo WTA di Rosmalen/‘s-Hertogenbosch, dove lo scorso anno è giunta in semifinale prima di perdere da Tamarine Tanasugarn. I punti in scadenza sono tanti, ma le parole di Etlis sono condivisibili: quando si sarà ripresa fisicamente e giocherà senza problemi né pensieri, tornerà senz’altro su buoni livelli. Starà a lei decidere se accontentarsi di una ripresa oppure provare a tornare in cima. E’ una scommessa affascinante.

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PTNews 10.06.2010 (n.d.r.)


Il tramonto di un impero


Da sempre la storia è ricca di grandi imperi, che dopo aver raggiunto il massimo, inevitabilmente, sono caduti in rovina. Il mondo del tennis non poteva certo essere da meno.

Era l' agosto 2008 quando la Russia poteva vantare la bellezza di sei giocatrici tra le prime dieci posizioni mondiali, ovvero Svetlana Kuznetsova, Maria Sharapova, Elena Dementieva, Dinara Safina, Anna Chakvetadze e Vera Zvonareva.
Oggi, per la prima volta dal 2003, vi è una sola tennista russa tra le top ten.
Allora fu Anastasia Myskina. Oggi Elena Dementieva.
La stessa Elena però, non pare convincere più di tanto gli appassionati e in molti forum e blogs di tutto il mondo, spesso e volentieri si legge di un possibile ranking di fine stagione con zero russe tra le migliori dieci.
La Dementieva infatti, a dispetto di altre connazionali, non è una campionessa con la C maiuscola e a dimostrazione di ciò vi è il fatto che non abbia fino ad ora mai vinto nessun torneo del Grande Slam.
Proprio nel recente Roland Garros si sono evidenziati tutti i suoi limiti, specie psicologici, nella semifinale persa con Francesca schiavone.
Come dimenticare la bella Elena, che dopo aver perso il tiebreak del primo set, prendeva armi e bagagli per tornare a casa tra le lacrime?!



La Russia pare pertanto in netta caduta e un tempo nessuno avrebbe potuto prospettare simili scenari.
Anche se a dire il vero solo due decadi fa non si contava neppure una rappresentante russa tra le prime 100.
Ora la storia è destinata a ripetersi, con il solito trand di ascesa e poi discesa?
Pare, onestamente, decisamente improbabile, anche perchè attualmente tra le migliori duecento giocatrici del mondo addirittura ventotto sono made in Russia, rispetto alle quattordici statunitensi, piuttosto che alle dieci italiane o alle otto di nazionalità francese.
E' però un dato di fatto che il movimento di questa nazione sia in profonda crisi di risultati e di campionesse.
Dementieva a parte, stiamo assistendo al crollo di Safina e Kuznetsova, che in questo 2010 non ne hanno azzeccata una nel vero senso della parola. Chakvetadze e Sharapova sono poco più che comparse.
La Zvonareva è assolutamente altalenante, mentre certamente non si può puntare sulla bella Kirilenko, che a parte la specializzazione nel battere la connazionale Kuznetsova, non pare degna di rilievo.
Anche per lei, l' occasione della vita, ovvero affrontare la Schiavone agli ottavi di un grande Slam, si è tramutata in un totale fallimento.

Tuttavia il tennis in Russia resta molto diffuso e di grande successo e la patria della bella Kournikova può vantare pur sempre sulla quantità, su un esercito di giovani giocatrici dal quale attingere e sul quale puntare.
L' obbiettivo è trovare una tennista in grado di unire la tecnica della Kuznetsova, la grazia della Dementieva e il servizio della Sharapova. Se ciò potrà accadere chiaramente nessuno può saperlo, anche se in realtà, come sempre, la storia è destinata a ripetersi.
E accadrà anche questa volta. Prima o poi.

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PTNews 12 giugno 2010 (n.d.r.)


Martina Hingis

...prima a Wimbledon, poi al World Team Tennis:
preludio a un altro ritorno?


Sarà un'estate piena di impegni tennistici per Martina Hingis.



La 29enne svizzera scenderà in campo a Wimbledon, assieme ad Anna Kournikova, per un doppio di leggende, mentre a partire dal 5 luglio prenderà parte al World Team Tennis, il campionato a squadre americano, manifestazione in cui giocherà 14 match per i New York Buzz.
All'esordio dovrà scontrarsi in doppio con le sorelle Williams, arruolate per i Washington Kastles.
Vale la pena ricordare come qualche anno fa Kim Clijsters fece la stessa cosa: prendere parte al World Team Tennis prima di annunciare l'inizio della sua seconda carriera.
Secondo Billie Jean King la ex numero uno del mondo ha optato per la partecipazione al WTT con lo scopo di 'tastare il terreno' in vista di un possibile ritorno dopo la squalifica, nel 2007, per positività alla cocaina.
Un fattaccio per il quale Martina si è sempre dichiarata innocente. Peccato non abbia mai fatto ricorso contro la sentenza.
La King ne è convinta: è solo questione di tempo per rivedere il talentino elvetico giocare il doppio nel circuito maggiore.

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Tit 13.06.2010 (n.d.r.)


...torna anche la Hingis...in doppio

La svizzera, che ha in programma diversi match nella stagione estiva, potrebbe presto tornare a calcare i campi del circuito Wta… ma solo nel doppio

Il tennis è uno sport che prende, anzi rapisce. Lo sanno bene giocatori e giocatrici che dopo ritiri prematuri, non hanno saputo resistere al richiamo della racchetta. Solo nel circuito Wta negli ultimi anni abbiamo assistito al ritorno delle belghe Clijsters e Henin, seguite poi negli ultimi giorni della statunitense Davenport.
Ritorni a cui presto si accoderà, pare, anche la redidiva Martina Hingis.




Al di là del match d’esibizione che la svizzera giocherà a Wimbledon, in compagnia dell’amica Anna Kournikova, il suo calendario prevede nel mese di luglio la partecipazione al Word Team Tennis, una sorta di test in vista di un suo possibile ritorno nel circuito professionistico.

La Hingis, con i suoi 29 anni, ha in effetti tutte le chance per tornare in campo e sulle sue riflessioni avranno sicuramente influito i risultati ottenuti dalle sue colleghe in questi mesi. Si tratta ovviamente di un ritorno-bis per la giocatrice elvetica: ma se il primo stop era avvenuto per scelta volontaria, il secondo le era stato imposto dopo essere risultata positiva alla cocaina nel torneo di Wimbledon del 2007. Per ritrovare però la condizione migliore Martina pare aver deciso di ripercorrere le stesse tappe del 2005, quando scelse per la prima volta di tornare a disputare tornei a livello professionistico, anche se questa volta l’obiettivo è quello del doppio.

La Hingis ha scritto pagine importanti nella storia del tennis e le problematiche affrontate negli ultimi anni non possono certo oscurare i record messi a segno. In meno di 16 anni di carriera ha portato a casa 43 titoli nel singolare e 37 nel doppio, senza dimenticare il fatto che fu la più giovane giocatrice, a 16 anni e 6 mesi, a raggiungere la testa del ranking Wta. Divenuta professionista nel 1994, all’età di 14 anni, ha avutol’ abilità di riunire nel suo gioco potenza e precisione.

In campo insieme per il doppio misto nel World Team Tennis a New York qualche anno fa, John McEnroe disse di lei: “Martina è una grande giocatrice. Lei imposta il gioco come me, mettendoci tanta passione. Noi non cerchiamo di sovrastare il gioco dell’avversario, ma portiamo a casa il risultato”.

In una vecchia intervista la stessa Hingis aveva affermato: “La concentrazione in campo per me è sempre stata fondamentale. Non sono né alta, né forte fisicamente, quindi ho dovuto focalizzarmi sulla tecnica e la tattica per arrivare al successo. Mia madre è stata fondamentale in questo processo, mi ha aiutato in ogni passo e in ogni colpo messo a segno. Grazie a lei sono sempre scesa in campo serena, perché sapevo che avevo la possibilità per prepararmi bene e che per portare a casa l’incontro dovevo iniziare dal primo servizio”.

La Hingis giocherà 14 partite per i New York Buzz nel mese di luglio, più alcuni exhibition match contro Olga Savchuk e Michaela Krajicek al Nottigham Master. Secondo Billie Jean King, fondatrice del World Team Tennis, le partite che Martina disputerà il mese prossimo saranno ‘un test dell’acqua’ per saggiare la forma prima del ritorno, in doppio, nel tour Wta
(ma si sa...che l' appetito vien mangiando... RD)

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Tit 14 giugno 2010 (n.d.r.)

Il Ranking sorride a Li Na

Torna al n.10 della classifica Wta la giocatrice cinese dopo il successo di Birmingham.




Retrocede dunque di una posizione la nostra Flavia Pennetta.
Invariate le altre posizioni di vertice.

Settimana interlocutoria, senza grandi scossoni, per quanto riguarda le posizioni di vertice nella classifica Wta. Si è giocato nel circuito maggiore solamente a Birmingham e la maggior parte delle top players ha preferito rifiatare tra il Roland Garros e Wimbledon. A beneficiarne è stata dunque la cinese Na Li, trionfatrice nelle West Midlands, che eguaglia il suo best ranking tornando al n.10 del mondo, scalzando da quel gradino la nostra Flavia Pennetta che è quindi costretta a retrocedere al n.11.

Aravane.
Avanza pure la finalista del torneo sull’erba inglese. La francese Aravane Rezai, dopo il successo del mese scorso a Madrid, macina altri punti che le permettono di attestarsi in 19esima posizione, lasciandosi alle spalle due quotate atlete russe come Svetlana Kuznetsova e Dinara Safina, entrambe letteralmente in caduta libera rispettivamente al n.20 e n.21.

Serena.
Per il resto movimenti pressochè impercettibili tra le top 50.
In vetta rimane indisturbata Serena Williams che mantiene quasi 2.000 punti di vantaggio sulla sorella Venus. Almeno per il momento il loro dominio pare rimanere incontrastato. Le americane saranno in ogni caso chiamate a confermare quanto di buono fatto nei Championships di dodici mesi fa.

Schiavone
Il capitolo tenniste italiane non può prescindere dalla Leonessa.
Francesca Schiavone resta infatti in sesta posizione, suo miglior piazzamento di tutta la carriera, dopo aver sollevato al cielo il trofeo dello Slam parigino. A Wimbledon dovrà però difendere i quarti di finale. Di Flavia abbiamo già parlato, per ciò che invece concerne Sara Errani, che ha raggiunto i quarti a Birmingham, viene consolidata la 33esima posizione in classifica. Compiono poi alcuni progressi sia Roberta Vinci (dal n.53 al n.51) e Tathiana Garbin (dal n.54 al n.53). Stabile infine anche Albertina Brianti, in 75esima posizione nel ranking Wta.

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RD 14 giugno 2010

WTA Ranking aggiornamento al 14.6.2010

La vittoria di LiNa fa scendere Flavia Pennetta all’ 11°. Risale la Rezai.

Classifica WTA/ Nominativo/ Punti

1 Williams Serena 8475
2 Williams Venus 6506
3 Wozniacki Caroline 5970
4 Jankovic Jelena 5780
5 Dementieva Elena 5570
6 Schiavone F. 4990
7 Stosur Samantha 4905
8 Radwanska A. 4010
9 Clijsters Kim 3890
10 Li Na 3475
11 Pennetta Flavia 3450
12 Bartoli Marion 3246
13 Petrova Nadia 3195
14 Peer Shahar 3175
15 Azarenka Victoria 3170
16 Wickmayer Yanina 3110
17 Sharapova Maria 3080
18 Henin Justine 2855
19 Rezai Aravane 2825
20 Kuznetsova S. 2821

Teen Ranking
(classifica delle giocatrici nate dopo il 1° gennaio 1990.
Balzo in avanti della Riske che sale al 145° dopo la semi a Birmingham
Class. Teen/nominativo/ class WTA

1 Wozniacki Caroline 3
2 Pavlyuchenkova A. 30
3 Melanie Oudin 34
4 Hercog Polona 53
5 Sevastova A. 56
6 Cirstea Sorana 57
7 Kvitova Petra 61
8 Martic Petra 77
9 Cornet Alize 78
10 Voegele Stefanie 86

Nation Ranking
Somma del Ranking delle prime tre per nazione

1 Russia 35
2 Usa 37
3 Belgio 43
4 Italia 50
5 Cina 78
6 Francia 89
7 Spagna 103
8 Germania 131
9 Slovacchia 134
10 Repubblica Ceca 147


Le Italiane
Classifica Italiana/Nome/ Classifica WTA

1 Schiavone F. 6
2 Pennetta Flavia 11
3 Errani Sara 33
4 Vinci Roberta 51
5 Garbin Tathiana 54
6 Brianti Alberta 75
7 Camerin M. E. 120
8 Oprandi Romina 140
9 Floris Anna 150
10 Dentoni Corinna 180
11 Giorgi Camila 243
12 Mayr Julia 278
13 Remondina A.G. 286
14 Vierin Nathalie 314
15 Gatto Mont. Giulia 315
16 Mayr Evelyn 330
17 Giovine Claudia 343
18 Quercia Federica 405
19 Clerico Nicole 418
20 Di Giuseppe M. 430

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29 giugno 2010

Hingis & Kournikova

l' occasione...Wimbledon...
...ma avrebbero potuto essere ovunque...come sono nella storia



(Copy: Getty Images)

da UBITennis (n.d.r.)

Non c'è il glamour degli incontri di singolare, in fondo è solo un match di doppio a inviti, ma rivedere in campo Ana Kournikova e Martina Hingis fa comunque un certo effetto.

La bella russa e la svizzera, all'ennesimo ritorno della carriera (seppur non a livello competitivo stavolta), hanno battuto 6-2 6-4 la coppia tutta britannica Anne Hobbs e Samantha Smith.

Forse, con un pizzico di perdonabile malizia, potremmo sottolineare come la notizia possa stare più nel fatto che la Hingis abbia chiuso con un'ace che nel dato freddo della vittoria.

In fondo il tennis, e soprattutto questi incontri a metà tra sport e memoria, si presta bene ogni tanto a uscire dalla serietà delle osservazioni tecniche.

mi sono perso qualcosa: dove sono finiti i post con i risultati dei tornei femminili e le classifiche aggiornate quasi giornalmente?

RD 04.10. 2010

Caroline continua la sua scalata al 1° posto del WTR R...





La teen danese ad un soffio dal trono di n° 1 della classifica mondiale 2010

Stando agli ultimi calcoli, le basterebbe arrivare ai quarti al China Open in corso a Pechino per superare Serena nel WTR R

I suoi meriti sono, solo nel 2010, di aver vinto 5 titoli WTA, in concomitanza con la prolungata assenza di Serena che nel 2010 ha giocato solo 6 tornei ed e' ferma ai box da Wimbledon.

Caroline ha vinto di più in stagione ma ha sempre fallito l’appuntamento più importante: infatti, guardando agli Slam, CW ha raggiunto la sola semifinale allo US Open, al contrario di Serena che ha fatto suoi l' AO e Wimbledon.
Caroline, d' altro canto, ha dimostrato una grande continuità di risultati mancando il sorpasso agli US, dove fu fermata in semifinale.

Qualora avvenisse il sorpasso su Serena, Caroline potrebbe chiudere il 2010 al primo posto, dato che Serena
non partecipa al torneo di Pechino dovrebbe tornare in campo ai Championship di Doha.

Ad aggravare la posizione di Serena la necessita' di difendere i punti conquistati nel 2009, mentre Caroline non ha molti punti 2009 da difendere: curioso il fatto che Caroline potrebbe diventare la n° 1, senza aver vinto uno Slam.


...sono sicuro di aver fatto piacere ad un Amico...

errex2008 ha scritto:RD 04.10. 2010

Caroline continua la sua scalata al 1° posto del WTR R...





La teen danese ad un soffio dal trono di n° 1 della classifica mondiale 2010

Stando agli ultimi calcoli, le basterebbe arrivare ai quarti al China Open in corso a Pechino per superare Serena nel WTR R

I suoi meriti sono, solo nel 2010, di aver vinto 5 titoli WTA, in concomitanza con la prolungata assenza di Serena che nel 2010 ha giocato solo 6 tornei ed e' ferma ai box da Wimbledon.

Caroline ha vinto di più in stagione ma ha sempre fallito l’appuntamento più importante: infatti, guardando agli Slam, CW ha raggiunto la sola semifinale allo US Open, al contrario di Serena che ha fatto suoi l' AO e Wimbledon.
Caroline, d' altro canto, ha dimostrato una grande continuità di risultati mancando il sorpasso agli US, dove fu fermata in semifinale.

Qualora avvenisse il sorpasso su Serena, Caroline potrebbe chiudere il 2010 al primo posto, dato che Serena
non partecipa al torneo di Pechino dovrebbe tornare in campo ai Championship di Doha.

Ad aggravare la posizione di Serena la necessita' di difendere i punti conquistati nel 2009, mentre Caroline non ha molti punti 2009 da difendere: curioso il fatto che Caroline potrebbe diventare la n° 1, senza aver vinto uno Slam.


...sono sicuro di aver fatto piacere ad un Amico...

ga° !!!!! per chi non lo sapesse vuol dire andiamo in danese

Held og lykke, ...

Doha - Qatar

7.10.2010


e' ufficiale: Francesca al Master di Doha


La WTA ha annunciato ufficialmente che Francesca sara' una delle delle partecipanti al Masters, unitamente all' australiana Samanta Stosur





da UBI Tennis 6.10.2010 (n.d.r.)

Non c'è bisogno nemmeno di aspettare il risultato di Schiavone-Zvonareva (per fortuna visto lo 0-9 dei precedenti!) per celebrare lo storico approdo di Francesca al Masters che in questo momento è praticamente quinta nella corsa al Masters femminile ....considerato che Venus non c'è. Solo in tre potevano passarla, ma se ciò accadesse _ molto improbabile se non escludibile _ Francesca finrebbe nona. E da nona (ma in realtà ottava causa assenza di venus) sarebbe fra le magnifiche otto. Prima donna italiana di sempre! Grande

Doha - Qatar


...e non e' finita qui...
(anche se ra gia' stato annunciato ufficiosamente)


la WTA ha confermato ufficialmente che la coppia piu' bella del mondo



è qualificata per il torneo riservato alle migliori quattro coppie del 2010.

Due italiane, quindi - Francesca in singolare e Flavia in doppio - al masters di Doha.

Il duo Pennetta/ Dulko occupa il 1° posto della Race di doppio stagionale

Nel 2010 hanno vinto Miami, Stoccarda, Roma, Bastad e Montreal, mentre sono state finaliste a Madrid.
Nel 2010, nei tornei Slam, hanno raggiunto i quarti agli AO, al RG ed agli US Open, e le semifinali a Wimbledon.

Oltre alla Pennetta e alla Dulko si è già qualificata anche la coppia Kveta Peschke/katarina Srebotnik.

WTA News

7 ottobre 2010


Caroline, 20a regina







La WTA ha una nuova regina: la somma dei punti conquistati negli ultimi 12 mesi dice chiaramente che la piu' forte è lei, la bella Caroline Wozniacki.


errex2008 ha scritto:WTA News

7 ottobre 2010


Caroline, 20a regina







La WTA ha una nuova regina: la somma dei punti conquistati negli ultimi 12 mesi dice chiaramente che la piu' forte è lei, la bella Caroline Wozniacki.


può avere i punti che vuole, può essere bella quanto vuole, può vincere tutto quello che vuole (ancora non ha vinto praticamente nulla), ma tanto la clijsters gliele dà di santa ragione sempre!! Kim vera numero 1!

Pa'

la vita e' piena di "se" e di "ma" ... , di ombre e di luci ...
e anche Caroline ne e' un esempio: cio' non toglie che, oggi, la n° 1 e' lei...

In quanto al "non aver vinto ancora nulla" forse e' sfuggito ai piu' che, solo nel 2010, Caro ha vinto 5 titoli WTA, seppure in concomitanza con la prolungata assenza di Serena che nel 2010 ha giocato solo 6 tornei ed e' ferma ai box da Wimbledon.

E' pur vero che Caroline ha vinto di più in stagione ma ha sempre fallito l’appuntamento più importante: infatti, guardando agli Slam, ha raggiunto la sola semifinale allo US Open, al contrario di Serena che ha fatto suoi l' AO e Wimbledon e di Kim che ha vinto gli US
Caroline, pero', ha sicuramente dimostrato una grande continuità di risultati mancando il sorpasso agli US, dove fu fermata in semifinale.
E' indubbio che si possano riaprire polemiche sulla più scarsa n.1 di sempre, col nome di Caroline che va ad aggiungersi alla lista capitanata da Jankovic e Safina.
E' altrettanto vero che una valutazione sarà possibile solo a fine carriera (quanti slam aveva vinto Kim Clijsters quando diventò n.1 per la prima volta?): il fatto certo e' che la Wozniacki ha solo 21 anni!!

Chi vivra', vedra'

cmq, al di la' di chi sia la n° 1 del mondo, credo di interpretare il pensiero di ogni italiano facendo a gran voce i complimenti alla nostra n° 1

Francesca Schiavone

che si e' ha conquistato un posto tra le 8 migliori giocatrici al mondo che, dal 26 al 31 ottobre a Doha (Qatar), daranno vita al Wta Championship.

Prima italiana a meritarsi il Master da quando si qualificano le prime 8.

Prima di lei, quando la competizione era allargata alle prime 16, avevano ottenuto questo risultato solo Raffaella Reggi (1986, 1987 e 1989) e Silvia Farina (2001 e 2002).





G r a z i e, F r a n c e s c a !

errex2008 ha scritto:Pa'

la vita e' piena di "se" e di "ma" ... , di ombre e di luci ...
e anche Caroline ne e' un esempio: cio' non toglie che, oggi, la n° 1 e' lei...

In quanto al "non aver vinto ancora nulla" forse e' sfuggito ai piu' che, solo nel 2010, Caro ha vinto 5 titoli WTA, seppure in concomitanza con la prolungata assenza di Serena che nel 2010 ha giocato solo 6 tornei ed e' ferma ai box da Wimbledon.

E' pur vero che Caroline ha vinto di più in stagione ma ha sempre fallito l’appuntamento più importante: infatti, guardando agli Slam, ha raggiunto la sola semifinale allo US Open, al contrario di Serena che ha fatto suoi l' AO e Wimbledon e di Kim che ha vinto gli US
Caroline, pero', ha sicuramente dimostrato una grande continuità di risultati mancando il sorpasso agli US, dove fu fermata in semifinale.
E' indubbio che si possano riaprire polemiche sulla più scarsa n.1 di sempre, col nome di Caroline che va ad aggiungersi alla lista capitanata da Jankovic e Safina.
E' altrettanto vero che una valutazione sarà possibile solo a fine carriera (quanti slam aveva vinto Kim Clijsters quando diventò n.1 per la prima volta?): il fatto certo e' che la Wozniacki ha solo 21 anni!!

Chi vivra', vedra'

la wozniacky è una che ammiro tantissime, per tante cose.. e mi sta pure simpatica.. molte volte la tifo pure mentre gioca... però il suo gioco proprio non mi piace, a momenti è anche snervante.. hai ragione, ha 21 anni, potrà fare tantissima strada e trionfare ovunque.. ma le campionesse per me sono altre!

MichaelStich ha scritto:

errex2008 ha scritto:Pa'

la vita e' piena di "se" e di "ma" ... , di ombre e di luci ...
e anche Caroline ne e' un esempio: cio' non toglie che, oggi, la n° 1 e' lei...

In quanto al "non aver vinto ancora nulla" forse e' sfuggito ai piu' che, solo nel 2010, Caro ha vinto 5 titoli WTA, seppure in concomitanza con la prolungata assenza di Serena che nel 2010 ha giocato solo 6 tornei ed e' ferma ai box da Wimbledon.

E' pur vero che Caroline ha vinto di più in stagione ma ha sempre fallito l’appuntamento più importante: infatti, guardando agli Slam, ha raggiunto la sola semifinale allo US Open, al contrario di Serena che ha fatto suoi l' AO e Wimbledon e di Kim che ha vinto gli US
Caroline, pero', ha sicuramente dimostrato una grande continuità di risultati mancando il sorpasso agli US, dove fu fermata in semifinale.
E' indubbio che si possano riaprire polemiche sulla più scarsa n.1 di sempre, col nome di Caroline che va ad aggiungersi alla lista capitanata da Jankovic e Safina.
E' altrettanto vero che una valutazione sarà possibile solo a fine carriera (quanti slam aveva vinto Kim Clijsters quando diventò n.1 per la prima volta?): il fatto certo e' che la Wozniacki ha solo 21 anni!!

Chi vivra', vedra'

la wozniacky è una che ammiro tantissime, per tante cose.. e mi sta pure simpatica.. molte volte la tifo pure mentre gioca... però il suo gioco proprio non mi piace, a momenti è anche snervante.. hai ragione, ha 21 anni, potrà fare tantissima strada e trionfare ovunque.. ma le campionesse per me sono altre!

a mio parere ha un gioco solido è un po la nadal femminile corre moltissimo però a volte riesce anche a chiudere spingendo bene con tutti i colpi