Avete mai acquistato online su tennispro?

Ciao ragazzi piacere mi chiamo Emanuele e sono nuovo del sito.In questi giorni ho deciso di fare acquisti di abbigliamento online e tra i vari siti i quali:mistertennis,vendotennis,TW i prezzi piu consoni alle mie esigenze li ho trovati su tennispro.it.Volevo sapere se qualcuno di voi ha mai acquistato su questo sito, e come si è trovato? Chiedo informazione perchè è la prima volta che acquisto abbigliamento tennistico online,quindi prima di procedere vorrei sentire l'opinione di qualcuno che già abbia acquistato su questo sito.aspetto risposte grazie 100

Ciao proprio oggi mi è stata consegnata una borsa e una maglia da tennispro tutto bene ordinata il 22-07 avevo qualche remora per il fatto che non sono italiani ma sono rimasto molto soddisfatto vai tranquillo

parent87 ha scritto:Ciao ragazzi piacere mi chiamo Emanuele e sono nuovo del sito.In questi giorni ho deciso di fare acquisti di abbigliamento online e tra i vari siti i quali:mistertennis,vendotennis,TW i prezzi piu consoni alle mie esigenze li ho trovati su tennispro.it.Volevo sapere se qualcuno di voi ha mai acquistato su questo sito, e come si è trovato? Chiedo informazione perchè è la prima volta che acquisto abbigliamento tennistico online,quindi prima di procedere vorrei sentire l'opinione di qualcuno che già abbia acquistato su questo sito.aspetto risposte grazie 100

Vai tranquillo ..io ho acquistato la head e mi è arrivata dopo 4 giorni..si trova in francia però sono molto professionali

Grazie 1000 ragazzi,gentilissimi.Avevo solo un altra curiosità.Da come ho potuto capire il pagamento tramite contrassegno non si può effettuare vero?

si confermo ho acquistato due volte e tutto ok anche per un cambio merce

Ragazzi ho concluso l'acquisto.In questi giorni dovrebbe arrivare il corriere che è Ups.Volevo sapere visto che ho speso 130€ la fattura mi da la spedizione gratis.Ora mi chiedo:visto che il pacco arriva dall estero Il corriere Ups nonostante sulla fattura la spedizione risulti gratis,prenderà cmq un supplemento per il viaggio o no?fatemi sapere a voi come è andata .Vi ringrazio anticipatamente

No, non devi pagare niente. Io ho acquistato su TWE, che è in Germania, con una spesa superiore a 75 € (quindi con spedizione gratis) e non ho dovuto pagare niente, ho solamente pagato con la carta al momento dell'acquisto sul sito

Ho avuto modo di incappare in questo negozio per un acquisto........vi farò una bella recensione completa, dopo che avrò risolto il problemino riscontrato....

parent87 ha scritto:Ragazzi ho concluso l'acquisto.In questi giorni dovrebbe arrivare il corriere che è Ups.Volevo sapere visto che ho speso 130€ la fattura mi da la spedizione gratis.Ora mi chiedo:visto che il pacco arriva dall estero Il corriere Ups nonostante sulla fattura la spedizione risulti gratis,prenderà cmq un supplemento per il viaggio o no?fatemi sapere a voi come è andata .Vi ringrazio anticipatamente  

Il sito, per mia esperienza, è ok. Funziona come i vari tennis point, TWH etc. C' è il minimo d' ordine oltre il quale la spesa è gratuita: x tennis pro è 75 €: sei oltre, non devi pagare NULLA di più. Tutte le spese devono risultare al momento dell' ordine. Fine.
Saluti.

Tennis pro che brutta esperienza.  Ho ordinato un paio di babolat che purtroppo erano strette all'avampiede. Faccio il reso, sul sito era indicato che si poteva impacchettare e riconsegnare anche al negozio in via moricca Roma...al negozio l'addetto non sa nulla...chiamo il numero di assistenza che mi dà l'indirizzo in Francia a cui mandare il reso(ovviamente a mie spese 25 euro con poste italiane). E non finisce qui, il.reso mi ritorna da poste italiane per indirizzo errato...scrivo all'assistenza di tennis pro che ribadisce che va spedito in Francia...Insomma.se ordinate da tennis pro fate in modo di non restituire nulla, rivendete come usato o regalate ai vostri amici...probabilmente c'è l'intenzione di non incentivare queste Scomode restituzioni. Grazie burocrazia...

io l'ho usato parecchie volte quando hanno i periodi di sconti e svendite varie e mi sono sempre trovato bene. Mai avuto problemi.

Si vede che non hai restituito nulla. Infatti come consegna niente da dire ma se provi a fare un reso ti accollano le spese cercando di dissuaderti. È una politica scelta da loro che trovo un po' scorretta perché altri siti ( che vogliono fidelizzare i clienti) non ti fanno pagare le restituzioni! Evviva loro

Mi fa piacere che vi siate trovati tutti bene. Io volevo solo informarvi di come hanno trattato me. Comunque visto l'esperienza le scarpe babolat le ho rivendute per conto mio. Magari è capitato solo a me. Almeno concedetemi che non sono per niente chiari nelle informazioni...poi al vostro buon gusto e buon prezzo la scelta dell'acquisto. Vi faccio una bella lista dei siti dove ho comprato e mi sono trovato davvero bene: smashinn, tennis point, mister tennis, zalando(scarpe tennis) tennis corner. 
Un saluto a tutti!
Evviva loro!

Sono quasi disposto a scommettere che se vuoi una scarpa vai a provarla in un negozio fisico e poi la ordini online guardando solo il prezzo.
Il problema della delocalizzazione però fa si che su un identico modello , a causa di unità produttive diverse, la calzata non è automatico che risulti uguale (anzi, nel caso di aziende come Asics o Mizuno, hai la quasi matematica certezza che non lo sono).
Posso capire ed in un certo modo accettare  che si facciano ragionamenti del genere sui telai, meno su qualcosa che necessita della perfetta vestibilità. In base a ciò , non posso che compiacermi di quanto ti è capitato.

Ah, per inciso, il gruppo TennisPoint/TennisPro ha di recente avuto problematiche finanziare che hanno  portato ad un cambio di proprietà, con conseguenti  problematiche...

Eiffel59 ha scritto:Sono quasi disposto a scommettere che se vuoi una scarpa vai a provarla in un negozio fisico e poi la ordini online guardando solo il prezzo.
Il problema della delocalizzazione però fa si che su un identico modello , a causa di unità produttive diverse, la calzata non è automatico che risulti uguale (anzi, nel caso di aziende come Asics o Mizuno, hai la quasi matematica certezza che non lo sono).
Posso capire ed in un certo modo accettare  che si facciano ragionamenti del genere sui telai, meno su qualcosa che necessita della perfetta vestibilità. In base a ciò , non posso che compiacermi di quanto ti è capitato.

Ah, per inciso, il gruppo TennisPoint/TennisPro ha di recente avuto problematiche finanziare che hanno  portato ad un cambio di proprietà, con conseguenti  problematiche...

Il mio negozio (e incordatore) di fiducia, ha da tempo esposto un cartello in cui si precisa che se si provano scarpe senza poi procedere ad un acquisto,  iil servizio si paga 10€. 
Giuro.  
E per me fanno benissimo. 

PS Ovviamente se io - ma vale per qualsiasi cliente abituale - dovessi provare 50 scarpe senza trovarne un paio che mi soddisfino (praticamente impossibile), non mi farebbero pagare niente. Ma siccome il mondo è pieno di furbetti e di gente meschina, ribadisco che per me fanno benissimo a far pagare il servizio - perché di questo si tratta: di un servizio - di prova calzature in caso di mancato acquisto. 
“A costo di rimetterci qualche vendita; questione di principio e di rispetto per me e per i miei clienti”. (Cit.)

stefanello ha scritto:

Eiffel59 ha scritto:Sono quasi disposto a scommettere che se vuoi una scarpa vai a provarla in un negozio fisico e poi la ordini online guardando solo il prezzo.
Il problema della delocalizzazione però fa si che su un identico modello , a causa di unità produttive diverse, la calzata non è automatico che risulti uguale (anzi, nel caso di aziende come Asics o Mizuno, hai la quasi matematica certezza che non lo sono).
Posso capire ed in un certo modo accettare  che si facciano ragionamenti del genere sui telai, meno su qualcosa che necessita della perfetta vestibilità. In base a ciò , non posso che compiacermi di quanto ti è capitato.

Ah, per inciso, il gruppo TennisPoint/TennisPro ha di recente avuto problematiche finanziare che hanno  portato ad un cambio di proprietà, con conseguenti  problematiche...

Il mio negozio (e incordatore) di fiducia, ha da tempo esposto un cartello in cui si precisa che se si provano scarpe senza poi procedere ad un acquisto,  iil servizio si paga 10€. 
Giuro.  
E per me fanno benissimo. 

PS Ovviamente se io - ma vale per qualsiasi cliente abituale - dovessi provare 50 scarpe senza trovarne un paio che mi soddisfino (praticamente impossibile), non mi farebbero pagare niente. Ma siccome il mondo è pieno di furbetti e di gente meschina, ribadisco che per me fanno benissimo a far pagare il servizio - perché di questo si tratta: di un servizio - di prova calzature in caso di mancato acquisto. 
“A costo di rimetterci qualche vendita; questione di principio e di rispetto per me e per i miei clienti”. (Cit.)

Che prezzi hanno rispetto al sito web? I ricarichi sono giustificati o costano il 30-40% in più dell'online. Se un negozio mi facesse pagare 10 euro per provare delle scarpe per me può chiudere ieri.

ExDedalus ha scritto:

stefanello ha scritto:

Eiffel59 ha scritto:Sono quasi disposto a scommettere che se vuoi una scarpa vai a provarla in un negozio fisico e poi la ordini online guardando solo il prezzo.
Il problema della delocalizzazione però fa si che su un identico modello , a causa di unità produttive diverse, la calzata non è automatico che risulti uguale (anzi, nel caso di aziende come Asics o Mizuno, hai la quasi matematica certezza che non lo sono).
Posso capire ed in un certo modo accettare  che si facciano ragionamenti del genere sui telai, meno su qualcosa che necessita della perfetta vestibilità. In base a ciò , non posso che compiacermi di quanto ti è capitato.

Ah, per inciso, il gruppo TennisPoint/TennisPro ha di recente avuto problematiche finanziare che hanno  portato ad un cambio di proprietà, con conseguenti  problematiche...

Il mio negozio (e incordatore) di fiducia, ha da tempo esposto un cartello in cui si precisa che se si provano scarpe senza poi procedere ad un acquisto,  iil servizio si paga 10€. 
Giuro.  
E per me fanno benissimo. 

PS Ovviamente se io - ma vale per qualsiasi cliente abituale - dovessi provare 50 scarpe senza trovarne un paio che mi soddisfino (praticamente impossibile), non mi farebbero pagare niente. Ma siccome il mondo è pieno di furbetti e di gente meschina, ribadisco che per me fanno benissimo a far pagare il servizio - perché di questo si tratta: di un servizio - di prova calzature in caso di mancato acquisto. 
“A costo di rimetterci qualche vendita; questione di principio e di rispetto per me e per i miei clienti”. (Cit.)

Che prezzi hanno rispetto al sito web? I ricarichi sono giustificati o costano il 30-40% in più dell'online. Se un negozio mi facesse pagare 10 euro per provare delle scarpe per me può chiudere ieri.

I maggiori costi rispetto all'online sono molto contenuti; addirittura mi è capitato di acquistare racchette ad un prezzo, alla fine, tenuto conto di corde, incordatura, overgrip ecc., inferiore. 

Ma il punto non è acquistare online o in negozio fisico; quella è una scelta personale; è più che LEGITTIMO acquistare online; io stesso lo faccio (non per il tennis, ma per altro sì); il problema sorge quando tu di proposito vai in un negozio fisico a provare (in questo caso) delle scarpe con già l'intenzione di procedere poi con l'acquisto online per speculare sul prezzo, ma senza rinunciare alla comodità di provarne quante ne vuoi; vuoi spendere meno? Liberissimo di farlo; ma dato che il maggior prezzo di un negozio fisico è dato dal servizio (almeno per i negozi seri), se lo vuoi lo paghi; e se invece vuoi risparmiare vi rinunci acquistando online, e poi facendo il reso se il modello non ti aggrada. 
Andare in negozio a provare le scarpe, far finta di non aver trovato il paio che ti aggrada, uscirtene col classico "ci penso un attimo", e poi correre ad acquistarle online per risparmiare i 10 euro è comportamento, ripeto, scorretto e meschino. 

Ripeto: non critico chi compra online; mi dà fastidio chi fa il furbo. Che è diverso. 

PS Se uno fa una scelta del genere (cioè di far pagare il servizio di prova scarpe in caso di mancato acquisto, si assume la responsabilità commerciale della sua scelta. Ma tranquillo che non chiude; solo con il servizio incordature si mantengono alla grande; su scarpe e abbigliamento - a detta loro - ci guadagnano pochissimo, perché comunque devono tenere prezzi in linea - cioè solo leggermente superiori - all'online.

stefanello ha scritto:

ExDedalus ha scritto:

stefanello ha scritto:

Eiffel59 ha scritto:Sono quasi disposto a scommettere che se vuoi una scarpa vai a provarla in un negozio fisico e poi la ordini online guardando solo il prezzo.
Il problema della delocalizzazione però fa si che su un identico modello , a causa di unità produttive diverse, la calzata non è automatico che risulti uguale (anzi, nel caso di aziende come Asics o Mizuno, hai la quasi matematica certezza che non lo sono).
Posso capire ed in un certo modo accettare  che si facciano ragionamenti del genere sui telai, meno su qualcosa che necessita della perfetta vestibilità. In base a ciò , non posso che compiacermi di quanto ti è capitato.

Ah, per inciso, il gruppo TennisPoint/TennisPro ha di recente avuto problematiche finanziare che hanno  portato ad un cambio di proprietà, con conseguenti  problematiche...

Il mio negozio (e incordatore) di fiducia, ha da tempo esposto un cartello in cui si precisa che se si provano scarpe senza poi procedere ad un acquisto,  iil servizio si paga 10€. 
Giuro.  
E per me fanno benissimo. 

PS Ovviamente se io - ma vale per qualsiasi cliente abituale - dovessi provare 50 scarpe senza trovarne un paio che mi soddisfino (praticamente impossibile), non mi farebbero pagare niente. Ma siccome il mondo è pieno di furbetti e di gente meschina, ribadisco che per me fanno benissimo a far pagare il servizio - perché di questo si tratta: di un servizio - di prova calzature in caso di mancato acquisto. 
“A costo di rimetterci qualche vendita; questione di principio e di rispetto per me e per i miei clienti”. (Cit.)

Che prezzi hanno rispetto al sito web? I ricarichi sono giustificati o costano il 30-40% in più dell'online. Se un negozio mi facesse pagare 10 euro per provare delle scarpe per me può chiudere ieri.

I maggiori costi rispetto all'online sono molto contenuti; addirittura mi è capitato di acquistare racchette ad un prezzo, alla fine, tenuto conto di corde, incordatura, overgrip ecc., inferiore. 

Ma il punto non è acquistare online o in negozio fisico; quella è una scelta personale; è più che LEGITTIMO acquistare online; io stesso lo faccio (non per il tennis, ma per altro sì); il problema sorge quando tu di proposito vai in un negozio fisico a provare (in questo caso) delle scarpe con già l'intenzione di procedere poi con l'acquisto online per speculare sul prezzo, ma senza rinunciare alla comodità di provarne quante ne vuoi; vuoi spendere meno? Liberissimo di farlo; ma dato che il maggior prezzo di un negozio fisico è dato dal servizio (almeno per i negozi seri), se lo vuoi lo paghi; e se invece vuoi risparmiare vi rinunci acquistando online, e poi facendo il reso se il modello non ti aggrada. 
Andare in negozio a provare le scarpe, far finta di non aver trovato il paio che ti aggrada, uscirtene col classico "ci penso un attimo", e poi correre ad acquistarle online per risparmiare i 10 euro è comportamento, ripeto, scorretto e meschino. 

Ripeto: non critico chi compra online; mi dà fastidio chi fa il furbo. Che è diverso. 

PS Se uno fa una scelta del genere (cioè di far pagare il servizio di prova scarpe in caso di mancato acquisto, si assume la responsabilità commerciale della sua scelta. Ma tranquillo che non chiude; solo con il servizio incordature si mantengono alla grande; su scarpe e abbigliamento - a detta loro - ci guadagnano pochissimo, perché comunque devono tenere prezzi in linea - cioè solo leggermente superiori - all'online.

Sostanzialmente concordo se i prezzi del negozio sono di poco superiori all'online. Mi è capitato di trovare negozi specializzati dove i prezzi erano di 40-50 euro superiori all'online e in quel caso mi pare che chi stesse facendo il furbo non fosse il cliente.  Resta il fatto che se le informazioni sono chiare (sia in negozio che online) per ciò che riguarda prova e resi la scelta è informata e mi sta bene così.

Mel ha scritto:Mi fa piacere che vi siate trovati tutti bene. Io volevo solo informarvi di come hanno trattato me. Comunque visto l'esperienza le scarpe babolat le ho rivendute per conto mio. Magari è capitato solo a me. Almeno concedetemi che non sono per niente chiari nelle informazioni...poi al vostro buon gusto e buon prezzo la scelta dell'acquisto. Vi faccio una bella lista dei siti dove ho comprato e mi sono trovato davvero bene: smashinn, tennis point, mister tennis, zalando(scarpe tennis) tennis corner. 
Un saluto a tutti!
Evviva loro!  

Scusa ma dove non sarebbero chiari nelle informazioni?

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Io invidio tutto il tempo che qualcuno ha a disposizione; quando io devo comprare un paio di scarpe, vado da decathlon, provo le scarpe che ha e prendo quelle che mi piacciono di più e che hanno un prezzo accettabile; non ho il tempo di andare da un negozio, poi provare le scarpe, poi andare sul web, poi andare a ritirare le scarpe presso un punto di consegna etc.

E tutto questo per risparmiare 10 euro...

Con l'occasione, da decathlon mi prendo anche qualche tubo di palline e qualche maglietta, così mi tolgo il pensiero; non è che a fine anno se facendo queste cose quel centinaio di euro che ho risparmiato mi cambia la vita; in più ho perso tempo in giro per negozi e sul web che potevo dedicare a qualcos'altro... ma tutto questo dipende dal fatto che io vivo a Roma e quindi andare in un negozio significa perdere tanto tempo solo per guidare nel traffico, trovare un parcheggio, etc.

Trovo però grave che ci siano aziende che offrono lo stesso prodotto con vestibilità diversa; per es. io compro da sempre come jeans i 501; se mi dite che c'è la possibilità che nel tempo la vestibilità sia diversa mi mettete in crisi...

Circa poi l'eticità di provare una cosa presso un negozio fisico e poi comprarlo sul web non mi esprimo; non credo però che sia statisticamente rilevante il numero di coloro che provano le cose in negozio e poi comprano sul web al punto da giustificare 10 € per prova scarpe; sarei poi curioso di sapere sullo scontrino fiscale come riportano il servizio di prova scarpe...; temo anche che se il negozio mettesse un cartello in vetrina dicendo che per provare le scarpe si spendono 10 euro nessuno entrerebbe, anche coloro che non hanno alcuna intenzione di comprare sul web; ma poi come funziona, uno entra nel negozio, chiede di provare una scarpa e il commesso gli dice "io gliela faccio provare, se però non compra mi paga comunque 10€?". Oppure nel momento in cui uno esce dopo aver provato senza acquistare il commesso lo ferma sulla porta e gli dice "mi deve 10 euro per la prova?". Una cosa del genere potrebbe, forse, funzionare in Svezia, ma qui a Roma non credo proprio... Insomma un suicidio commerciale!

Noto poi anche che tanti negozianti vendono sia sul web che nel negozio fisico a prezzi diversi; inoltre nel mercatino del paesino dove vado al mare d'estate ci sono negozianti che vendono lo stesso prodotto a un prezzo inferiore a quello che praticano nel loro negozio; l'idea quindi che mi sono fatto è che ognuno abbia le proprie strategie commerciali, sia il negoziante sia l'acquirente; magari sul web e al mercato praticano un prezzo diverso rispetto al negozio fisico, perchè sanno di avere a che fare con acquirenti diversi, che guardano più al prezzo, e quindi si regolano di conseguenza; aggiungici  poi che molti commercianti fanno un prezzo buono su una cosa per attirare persone e poi con l'occasione venderne altre; insomma tutte strategie...

P.s: aggiungo che se uno vuole provare una cosa a costo zero basta comprare su quei negozi virtuali che danno la possibilità di restituire la cosa a costo 0 entro 30 gg.; e questo è anche un motivo del loro successo; è vero che ogni tanto esce la notizia che per scoraggiare i furbetti limiteranno questa possibilità, ma poi non è mai cambiato nulla; state pur tranquilli che i negozi virtuali non perdono niente, ma semplicemente scaricano i costi sui prezzi praticati; ad es. su un noto sito di prenotazioni alberghiere il prezzo è maggiore se prenotando lo stesso albergo scegli l'opzione cancellabile gratuitamente.

malconcio ha scritto:....

Circa poi l'eticità di provare una cosa presso un negozio fisico e poi comprarlo sul web non mi esprimo; non credo però che sia statisticamente rilevante il numero di coloro che provano le cose in negozio e poi comprano sul web al punto da giustificare 10 € per prova scarpe; sarei poi curioso di sapere sullo scontrino fiscale come riportano il servizio di prova scarpe...; temo anche che se il negozio mettesse un cartello in vetrina dicendo che per provare le scarpe si spendono 10 euro nessuno entrerebbe, anche coloro che non hanno alcuna intenzione di comprare sul web; ma poi come funziona, uno entra nel negozio, chiede di provare una scarpa e il commesso gli dice "io gliela faccio provare, se però non compra mi paga comunque 10€?". Oppure nel momento in cui uno esce dopo aver provato senza acquistare il commesso lo ferma sulla porta e gli dice "mi deve 10 euro per la prova?". Una cosa del genere potrebbe, forse, funzionare in Svezia, ma qui a Roma non credo proprio... Insomma un suicidio commerciale!

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Se vuoi ti posto la foto, la prima volta che vado a farmi incordare le racchette; ma ti assicuro - credici o meno - che sì, c'è tanto di cartello esposto in vetrina. 
Non so come verrebbe giustificato sullo scontrino fiscale, immagino - da "economista" - allo stesso modo in cui si "batte" un servizio di matching telai. 
Non so se Verona è diversa da Roma; così a occhio non mi pare molto simile a Stoccolma, ma ti assicuro che hanno un'enorme successo commerciale; per un fatto molto semplice: sono estremamente competenti (lui, il ragazzo che dirige il negozio, incordatore ufficiale atp). 

Poi, ognuno adotta le proprie strategie di marketing.

Stefanello, innanzitutto io non dubito assolutamente delle tue parole e scusami se dalle mie parole appare il contrario, quindi non c'è assolutamente bisogno di foto.

Il mio parere è semplicemente questo: a tutti capita di entrare in un negozio, provare un vestito o un paio di scarpe e poi non comprare. Se davanti al negozio ci fosse un cartello che dice "chi prova, ma non compra deve pagare x euro", molte persone non entrerebbero, io per primo. Ora capisco la rabbia del negoziante quando entra il cliente che prova e poi compra sul web, ma credo che il numero di costoro sia di gran lunga inferiore a quello di chi non compra in buona fede e che non entrerebbe se dovesse pagare per il solo servizio di prova. Insomma per punire un furbetto perdi 10 potenziali clienti, non mi sembra una grande idea.
Poi il tuo incordatore ha tanti clienti, ma secondo me perchè è bravo e quindi gli si "perdona" il cartello.

Te ne racconto una: sabato ho comprato il materasso nuovo e il venditore ci ha detto che potevamo restituirlo gratis entro 100 giorni...

Se uno entra a chiedere di provare un capo (scarpa od abbigliamento) di una determinata taglia o colore per il 90% dei casi vuole acquistarlo online. Peraltro ormai da tempo molti commercianti si sono dotati di un software, del tutto simile a quello in uso nelle grandi catene online, che compara i prezzi segnalando le anomalie.
Se qualcuno ci chiede un oggetto tra quelli segnalati, se è cliente e conosciuto si fa provare lo stesso (e se possibile, gli si applica lo stesso prezzo) altrimenti ciccia.
Altrimenti si compra, si prova a casa e se non va bene si cambia o si fa un buono dello stesso valore.

Ma il bello di entrare in un negozio, girare lo sguardo circondati da racchette, palle, scarpe, pantaloncini e magliette, la torretta con grip, over, vibrakill, poi zaini e borsoni, 100 corde diverse e discutere per trovare quella giusta e guardare come la montano sulla tua racchetta parlando del rovescio di Dimitrov.

E pazienza per quegli orribili padelloni neri...