Chiusura del match (e/o del set)
- aes74Nuovo arrivato
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Chiusura del match (e/o del set)
Solo quest'anno (classifica 4.1) nelle partite perse:
- in due occasioni servo per il set in entrambi i set e li perdo (quando fino ad allora non avevo praticamente mai perso il servizio)
- partita con match point 5-4 al terzo ... perdo 7-5
- avanti 6-0 3-0 ... mi riduco a vincere 7-5 al terzo aiutato dall'avversario se no...
- 5-3 per me al terzo e avversario in panne ... faccio due giochi osceni e vinco 7-5 al terzo aiutato dall'avversario se no...
- avanti 6-0 5-1 30-15 ... vinco al secondo ma solo al tie break
- sotto di un set ... 5-2 per me al secondo ... avversario nervoso che lascia presagire un terzo set promettente ... spreco 4 set point e poi 4 palle per andare al tie break ... perdo 7-5
Non vorrei farla ancora più lunga anche se lo sarebbe... ma come informazione di base devo dire che tutti gli avversari erano (per la categoria) di buon livello, quasi tutti 3.5 o promossi a 3.5; il fatto è che pur non commettendo molti errori grossolani ... non riesco più a produrre come prima, in partite dove avevo dimostrato spesso una certa superiorità nel gioco e nella conduzione del match; ho provato a cercare di giocare sempre alla stessa maniera ... a volte a mettere un po' più la palla in campo, altre a spingere un po' più del solito ... ma il risultato è sempre lo stesso. E poi oramai, il pensiero di ciò che è già successo è sempre lì.
Non sono un tipo emotivo e non vivo per giocare a tennis, ma ormai, è chiaro e normale, questa cosa mi fa inc*** di brutto, soprattutto perchè non trovo rimedio. Il fregarsene del risultato ... beh questo è un po' eccessivo, se qualcuno dice che il risultato non è importante...mi fa dubitare.
Magari un solo piccolo consiglio o un "trucchetto" potrebbe darmi un grosso aiuto, ma non ne trovo, per ora.
- andyvakgjVeterano
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Re: Chiusura del match (e/o del set)
mi capita anche di guardare il campo dall'esterno e vedere due coglioni che giocano un tennis schifoso e che comunque sono in trans agonistica. mi vien dar ridere e rilassandomi gioco molto meglio.
fischietto la canzone di pippi calze lunghe (ho una bimba di 6 anni) e mi rilasso distaccandomi emotivamente da quello che sto facento. e gioco meglio
- Theo_84Utente attivo
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Re: Chiusura del match (e/o del set)
- golfoneUtente attivo
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Re: Chiusura del match (e/o del set)
a volte impossibile:D
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Re: Chiusura del match (e/o del set)
- RagionierFiliniFrequentatore
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Re: Chiusura del match (e/o del set)
Ho letto un po' in giro ed è molto frequente il consiglio di canticchiare, stare "leggeri" e non pensare si tratti di un punto chiave (se non di più...).
Andrò controcorrente. Io credo che a me aiuti concentrarmi proprio sull'importanza del punto che sto per giocare, tenere l'attenzione al massimo, pensare che quel colpo è importantissimo, vitale.
E ripetermi a mente o a voce bassa: "è ora il momento! Questo punto! Adesso!" e cose del genere.
Ho provato a canticchiare, fischiettare, dirmi "chi se ne frega, giochiamo totalmente rilassati e a mente libera" e in certi frangenti può avere anche funzionato, ricordo di averlo fatto in un torneo, ma solo nei primi game del match, ed ho giocato anche bene, ma poi ho sentito la necessità di concentrarmi sull'importanza del punto, di ogni punto e ancora di più in quelli chiave, un po' come dire: "dài ora che hai canticchiato torna sul pezzo e pensa bene a quello che stai facendo".
Non so perché, ma sento proprio la necessità di concentrarmi per sentirmi più dentro il match e deciso a fare quel che devo fare, cioè vincere il punto.
Poi un'altra cosa: quando guardate partire in TV o anche, se vi capita, dal vivo nei campionati tipo serie A o B, a me sembra che siano TOTALMENTE concentrati sul punto che stanno per giocare.
A questo punto o è una mia impressione che siano straconcentrati sul punto (mentre invece sono sereni e liberi mentalmente nonostante l'importanza della palla) o magari è un po' una cavolata questa del non pensare a quanto un punto sia importante.
Cosa ne pensate?
- Roger75Veterano
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Re: Chiusura del match (e/o del set)
RagionierFilini ha scritto:Riprendo questo argomento perché mi interessa e alcune volte mi ritrovo anche io nella stessa situazione.
Ho letto un po' in giro ed è molto frequente il consiglio di canticchiare, stare "leggeri" e non pensare si tratti di un punto chiave (se non di più...).
Andrò controcorrente. Io credo che a me aiuti concentrarmi proprio sull'importanza del punto che sto per giocare, tenere l'attenzione al massimo, pensare che quel colpo è importantissimo, vitale.
E ripetermi a mente o a voce bassa: "è ora il momento! Questo punto! Adesso!" e cose del genere.
Ho provato a canticchiare, fischiettare, dirmi "chi se ne frega, giochiamo totalmente rilassati e a mente libera" e in certi frangenti può avere anche funzionato, ricordo di averlo fatto in un torneo, ma solo nei primi game del match, ed ho giocato anche bene, ma poi ho sentito la necessità di concentrarmi sull'importanza del punto, di ogni punto e ancora di più in quelli chiave, un po' come dire: "dài ora che hai canticchiato torna sul pezzo e pensa bene a quello che stai facendo".
Non so perché, ma sento proprio la necessità di concentrarmi per sentirmi più dentro il match e deciso a fare quel che devo fare, cioè vincere il punto.
Poi un'altra cosa: quando guardate partire in TV o anche, se vi capita, dal vivo nei campionati tipo serie A o B, a me sembra che siano TOTALMENTE concentrati sul punto che stanno per giocare.
A questo punto o è una mia impressione che siano straconcentrati sul punto (mentre invece sono sereni e liberi mentalmente nonostante l'importanza della palla) o magari è un po' una cavolata questa del non pensare a quanto un punto sia importante.
Cosa ne pensate?
Il punto fondamentale penso sia proprio quello: concentrarsi su QUEL punto, dove QUEL punto è ogni punto, senza pensare al punteggio. In quel senso essere straconcentrati: non sprecare energie su questioni fuori dal nostro controllo. Insomma, non fare come Roger su quel maledetto 40-15 a Wimbly '19...