Ciao a tutti. Seguo da diversi mesi questo forum, ma è la prima volta che scrivo un messaggio.
Mi sembra doverosa una piccola presentazione: ho 38 anni, ho giocato regolarmente dai 10 ai 25 anni e poi per vari motivi sempre meno, fino alla scorsa estate durante la quale in vacanza mi è capitato di fare qualche ora con un palleggiatore e mi si è riaccesa la fiamma.
Tornato dalle vacanze ho ripreso contatti con persone con cui ho sempre giocato e anche con nuovi sfidanti e ho iniziato a giocare regolarmente 3/4 volte a settimana. All'inizio ho usato l'ultima racchetta che avevo preso prima di smettere (wilson hammer tour) poi ho cominciato a provare alcune racchette recenti con diverse incordature fino a quando mi sono trovato bene con la blade 98s.
I primi due mesi di ripresa di attività sono stati di grande soddisfazione perché ho visto miglioramenti tangibili di volta in volta; le prime volte ho giocato con gente solo per palleggiare e poi ho ripreso a fare qualche partitella a tratti anche giocata discretamente.
A quel punto ho pensato fosse il caso di iniziare a prendere lezioni una volta a settimana per tentare un saltino di qualità. Il maestro mi ha consigliato di lavorare su alcune modifiche in particolare sul rovescio (che faccio a una mano) che secondo lui troppe volte gioco in back quando invece potrei giocare in top e per quanto riguarda il dritto mi ha dato alcuni consigli per aumentare la rotazione.
Dritto tutto bene, rovescio da allora un disastro.
E' vero, quando arrivo bene sulla palla e cerco di giocarlo in top viene molto bene, ma in generale sento grandissima insicurezza. Il problema è che adesso mi sembra si sia incasinato anche il back. Ho perso la naturalezza del mio "vecchio" movimento che al momento (non so bene come spiegarmi) mi sembra di non ricordare più.
Venendo allo psicodramma: ho iniziato a perdere sempre! (proprio adesso che pensavo di iniziare ad affacciarmi nel mondo dei tornei)
I miei avversari giocano come prima (gente normale, pochi colpi vincenti) e io faccio tutto da solo; cerco tutto il tempo di mettere in pratica quanto mi è stato detto (anche perché non so più come tornare indietro) e sbaglio moltissimo. A volte sento proprio il movimento trattenuto dal mio stesso braccio tipo freno a mano tirato.
Non so bene cosa pensare.
Secondo voi potrebbe essere bene in questa fase l'abbandono delle "partitelle" e la dedizione più intensa agli allenamenti con il maestro per concludere questo cambiamento per ora lasciato a metà?
O al contrario mollare il maestro e trovare qualcuno con cui palleggiare per provare a ritrovare la strada?
O prendermi proprio una pausa completa?
Detto questo ritenete che la racchetta con cui mi è sembrato di trovarmi bene sia in realtà alla lunga troppo ostica per me?
Mi sembra doverosa una piccola presentazione: ho 38 anni, ho giocato regolarmente dai 10 ai 25 anni e poi per vari motivi sempre meno, fino alla scorsa estate durante la quale in vacanza mi è capitato di fare qualche ora con un palleggiatore e mi si è riaccesa la fiamma.
Tornato dalle vacanze ho ripreso contatti con persone con cui ho sempre giocato e anche con nuovi sfidanti e ho iniziato a giocare regolarmente 3/4 volte a settimana. All'inizio ho usato l'ultima racchetta che avevo preso prima di smettere (wilson hammer tour) poi ho cominciato a provare alcune racchette recenti con diverse incordature fino a quando mi sono trovato bene con la blade 98s.
I primi due mesi di ripresa di attività sono stati di grande soddisfazione perché ho visto miglioramenti tangibili di volta in volta; le prime volte ho giocato con gente solo per palleggiare e poi ho ripreso a fare qualche partitella a tratti anche giocata discretamente.
A quel punto ho pensato fosse il caso di iniziare a prendere lezioni una volta a settimana per tentare un saltino di qualità. Il maestro mi ha consigliato di lavorare su alcune modifiche in particolare sul rovescio (che faccio a una mano) che secondo lui troppe volte gioco in back quando invece potrei giocare in top e per quanto riguarda il dritto mi ha dato alcuni consigli per aumentare la rotazione.
Dritto tutto bene, rovescio da allora un disastro.
E' vero, quando arrivo bene sulla palla e cerco di giocarlo in top viene molto bene, ma in generale sento grandissima insicurezza. Il problema è che adesso mi sembra si sia incasinato anche il back. Ho perso la naturalezza del mio "vecchio" movimento che al momento (non so bene come spiegarmi) mi sembra di non ricordare più.
Venendo allo psicodramma: ho iniziato a perdere sempre! (proprio adesso che pensavo di iniziare ad affacciarmi nel mondo dei tornei)
I miei avversari giocano come prima (gente normale, pochi colpi vincenti) e io faccio tutto da solo; cerco tutto il tempo di mettere in pratica quanto mi è stato detto (anche perché non so più come tornare indietro) e sbaglio moltissimo. A volte sento proprio il movimento trattenuto dal mio stesso braccio tipo freno a mano tirato.
Non so bene cosa pensare.
Secondo voi potrebbe essere bene in questa fase l'abbandono delle "partitelle" e la dedizione più intensa agli allenamenti con il maestro per concludere questo cambiamento per ora lasciato a metà?
O al contrario mollare il maestro e trovare qualcuno con cui palleggiare per provare a ritrovare la strada?
O prendermi proprio una pausa completa?
Detto questo ritenete che la racchetta con cui mi è sembrato di trovarmi bene sia in realtà alla lunga troppo ostica per me?