- ElPNNuovo arrivato
- Numero di messaggi : 28
Data d'iscrizione : 29.05.15
Considerazioni personali
Questa mattina sono andato al parco a fare una passeggiata e stavo pensando che molte scuole della mia zona, durante l estata, organizzano delle "gite" nei centri di riabilitazione per i tossicodipendenti. Il pensiero che sta alla base di questa iniziativa è "avere due genitori modello a casa aiuta ma poter passare qualche giorno con "l antimodello" fa capire 100 volte di più i danni della droga".
Un mio amico ha partecipato una volta e mi ha detto che è un' esperienza molto forte.
Partendo con la mentalità dell' "antimodello" mi chiedevo se non fosse meglio magari fare lezioni di tennis con un nostro amico più o meno al nostro stesso livello (più meno che più) per poter vedere da esterno certi errori che facciamo pure noi anche perché so che alcuni circoli ti filmano mentre giochi per farti vedere i tuoi errori.
Cosa ne pensate? Meglio lezioni private da soli o con un altra persona con un livello simile al nostro?
Contando anche che si spende la metà
- OspiteOspite
Re: Considerazioni personali
- ElPNNuovo arrivato
- Numero di messaggi : 28
Data d'iscrizione : 29.05.15
Re: Considerazioni personali
- OspiteOspite
Re: Considerazioni personali
- kingkongyVeterano
- Numero di messaggi : 14086
Località : Nomade
Data d'iscrizione : 29.12.11
Profilo giocatore
Località:
Livello:
Racchetta:
Re: Considerazioni personali
Allora, mettiamola così: antropologicamente tendiamo a imitare e a guardarci allo specchio. Conosci altri animali a parte le scimmie che lo fanno? No, pertanto il tennista, che nella scala evolutiva è appena sopra il Cro Magnon, lo fa e si stupisce. Spulciandosi.
Ora, non tutti hanno bestie nel pelo...ma in testa (dentro)...tutti! Son bestiacce che ti fan cambiare racchette, corde, calzini e....tarli che ti fan cambiare movimento. Nel bene e nel male.
I maestri di una volta "costringevano" a guardare. In effetti fa bene: ci sono un sacco di tossici che ti gratificano e ti fanno sentire Federer: "Bella cacca di rovescio ha quello ...ma nessuno gli dice niente??! Guarda come sta sui talloni!!". E via dicendo.
Però, se una scimmia vede un'altra scimmia...difficilmente ha la capacità di capire come evolversi. Ci vuole l'illuminazione, il Monolita di 2001 Odissea nello Spazio, altrimenti si imita il branco a tirar colpi di clava...
Orbene: cerca e trova uno o un paio di monoliti a buon mercato...
- doma12Utente attivo
- Numero di messaggi : 154
Data d'iscrizione : 03.11.13
Profilo giocatore
Località:
Livello: 4.2 FIT
Racchetta: Head Speed Graphene MP
Re: Considerazioni personali
VANDERGRAF ha scritto:non è vero che si spende la metà, ad esempio qui a roma una lezione individuale (tra le più economiche) la paghi 25 euro, mentre in due costa 30. in genere gli errori che si fanno non sono mai esattamente gli stessi e non è detto che sia necessario visualizzarli su una persona che condivide con noi la lezione, perchè, a richiesta o di sua spontanea volontà, è stesso il maestro che ti fa vedere come e perchè sbagli. in più, facendo lezioni in due, c'è lo svantaggio che si va più facilmente fuori ritmo, sia tecnicamente che mentalmente, perchè devi coordinarti a suddividere le varie giocate. può essere utile solo per chi ha una condizione fisica inizialmente precaria e non regge costantemente un'ora intera, per il resto non vedo vantaggi che superano gli svantaggi.
Non diciamo sciocchezze. Una lezione individuale costa 25 euro, una in due costa 30 quindi 15 a testa ovvero risparmio di 10 euro.
Lavorare a coppie è molto utile perché permette di fare tutta una serie di lavori che da soli non si riesce a fare. Molti esercizi fatti al cesto hanno senso se organizzati in serie precise sia nella quantità di palle da colpire sia nell'intensità da proporre. Se fatti bene è necessario tirare il fiato tra una serie e l'altra, tempo durante il quale normalmente l'altro compagno di allenamento esegue lo stesso esercizio.
Poi è chiaro che molto dipende anche dal livello di gioco, ciò che deve essere simile, oltre al livello di gioco, è la tipologia di lavoro da fare, va bene che sia differente in alcune specificità ma non che sia totalmente diverso.
Il maestro è vero che sottolinea lui le cose da modificare ma è anche vero che il maestro è totalmente dall'altra parte del campo e vedere esattamente il movimento corretto avendolo abbastanza distante da noi e, soprattutto, mentre siamo impegnati a giocare e a palleggiare con lui è molto molto molto molto difficile. Quando i giocatori sono due il maestro può palleggiare con uno dei due e chiamare l'altro accanto a sé per fargli porre l'attenzione, da vicino, su alcuni movimenti. Soprattutto per i principianti o per gli NC che si avvicinano ai primi tornei giocare solo con il maestro, che ti offre una bella palla e comoda che per forza di cose riesce a lavorare soprattutto con esercizi in palleggio, rallenta la parabola di apprendimento. E' molto più utile lavorare in un gruppo di livello omogeneo di 2/3 elementi. Se lavorare in due spezza il vostro ritmo tecnico e mentale è la prova che avete BISOGNO di lavorare ancora moltissimo e che avete bisogno di giocare con altri del vostro livello che vi propongono una palla colpita male, una che esce lunga, una che rimane corta, una alta, l'altra bassa che vi obbliga ad ogni colpo a trovare una soluzione per colpire una palla scomoda!
- albs77Fedelissimo
- Numero di messaggi : 1465
Età : 46
Data d'iscrizione : 29.11.11
Profilo giocatore
Località: Oriago di Mira
Livello: itr 4.5, fit 4.3
Racchetta: Head prestige touch MP
Re: Considerazioni personali
- doma12Utente attivo
- Numero di messaggi : 154
Data d'iscrizione : 03.11.13
Profilo giocatore
Località:
Livello: 4.2 FIT
Racchetta: Head Speed Graphene MP
Re: Considerazioni personali
albs77 ha scritto:Secondo me nulla vale come la videoanalisi.
Quindi? Una volta che hai visto cosa si sbaglia pensi che sia sufficiente per modificare il movimento? Molti mentre eseguono un colpo non si rendono di come lo stanno portando. Anzi spesso ritengono, mentre fanno il colpo, di aver inserito le modifiche richieste ed evidenziate dopo la videoanalisi. Quindi non esiste un metodo che sia unico e più valevole di un altro. Esiste un percorso da tarare in base agli obiettivi prima di tutto, poi in base alle potenzialità. La videoanalisi offre un contributo valido ma non è detto che non complichi la parabola di apprendimento, secondo me va usata 2 massimo 3 volte nell'arco dell'anno per mettere a fuoco i miglioramenti e rendere ancora più in evidenza determinati aspetti da modificare. Come quelli che passano le ore a guardare i video in slow motion di Federer o di altri professionisti cercando di riprodurli su se stessi. Tempo perso se questi non sono solo meri spunti. Ho visto giocatori cercare di muovere il braccio come Federer durante l'impatto ma aprire in ritardo mostruoso e non usare per nulla le gambe e i piedi.
Quindi ogni cosa va commisurata, ogni metodologia o strumento di insegnamento o di allenamento ha una sua efficacia che ha un senso se usata nella quantità corretta e per il livello adeguato. Altrimenti si genera solo confusione
- VeteranoVeterano
- Numero di messaggi : 2827
Data d'iscrizione : 20.06.10
Profilo giocatore
Località: Spagna
Livello: ex b3
Racchetta: Wilson Blade 104 - Yonex Ezone 100
Re: Considerazioni personali
Condivido sia questo che l'altro post a rispetto della video analisi e delle lezioni di gruppo.Senza ripetere le cose...... se il maestro sa fare bene il suo lavoro impari a giocare anche in gruppo,se poi in due,non ce nessun problema.Idem per il discorso della video analisi...........serve solo per capire quanto siamo scarsi......per il resto ce un percorso da seguire ed uno swing da costruire.........se possibile sotto lo sguardo vigile di qualcuno che ci capisca qualcosa.doma12 ha scritto:albs77 ha scritto:Secondo me nulla vale come la videoanalisi.
Quindi? Una volta che hai visto cosa si sbaglia pensi che sia sufficiente per modificare il movimento? Molti mentre eseguono un colpo non si rendono di come lo stanno portando. Anzi spesso ritengono, mentre fanno il colpo, di aver inserito le modifiche richieste ed evidenziate dopo la videoanalisi. Quindi non esiste un metodo che sia unico e più valevole di un altro. Esiste un percorso da tarare in base agli obiettivi prima di tutto, poi in base alle potenzialità. La videoanalisi offre un contributo valido ma non è detto che non complichi la parabola di apprendimento, secondo me va usata 2 massimo 3 volte nell'arco dell'anno per mettere a fuoco i miglioramenti e rendere ancora più in evidenza determinati aspetti da modificare. Come quelli che passano le ore a guardare i video in slow motion di Federer o di altri professionisti cercando di riprodurli su se stessi. Tempo perso se questi non sono solo meri spunti. Ho visto giocatori cercare di muovere il braccio come Federer durante l'impatto ma aprire in ritardo mostruoso e non usare per nulla le gambe e i piedi.
Quindi ogni cosa va commisurata, ogni metodologia o strumento di insegnamento o di allenamento ha una sua efficacia che ha un senso se usata nella quantità corretta e per il livello adeguato. Altrimenti si genera solo confusione
- OspiteOspite
Re: Considerazioni personali
la matematica non è una mia opinione. l'utente parlava di spendere la metà e io gli ho fatto presente che si spende più della metà, altrimenti il prezzo sarebbe lo stesso sia per un'ora da soli che per un'ora in due. condivido sulle serie e la necessità di tirare il fiato, ma io mi stavo riferendo esclusivamente all'incipit della discussione, che era quello di sapere se fosse utile guardare i movimenti di un giocatore-allievo accanto a me mentre si fa lezione in due; per me è stato più utile fare lezione da solo, per altri può essere diverso, è normale che io risponda in base alle mie esperienze. e come dici tu dipende dal livello di partenza e dal percorso di miglioramento che si vuole fare, mirato, generico, lento, veloce, in base anche al tempo e ai soldi. tutto è relativodoma12 ha scritto:VANDERGRAF ha scritto:non è vero che si spende la metà, ad esempio qui a roma una lezione individuale (tra le più economiche) la paghi 25 euro, mentre in due costa 30. in genere gli errori che si fanno non sono mai esattamente gli stessi e non è detto che sia necessario visualizzarli su una persona che condivide con noi la lezione, perchè, a richiesta o di sua spontanea volontà, è stesso il maestro che ti fa vedere come e perchè sbagli. in più, facendo lezioni in due, c'è lo svantaggio che si va più facilmente fuori ritmo, sia tecnicamente che mentalmente, perchè devi coordinarti a suddividere le varie giocate. può essere utile solo per chi ha una condizione fisica inizialmente precaria e non regge costantemente un'ora intera, per il resto non vedo vantaggi che superano gli svantaggi.
Non diciamo sciocchezze. Una lezione individuale costa 25 euro, una in due costa 30 quindi 15 a testa ovvero risparmio di 10 euro.
Lavorare a coppie è molto utile perché permette di fare tutta una serie di lavori che da soli non si riesce a fare. Molti esercizi fatti al cesto hanno senso se organizzati in serie precise sia nella quantità di palle da colpire sia nell'intensità da proporre. Se fatti bene è necessario tirare il fiato tra una serie e l'altra, tempo durante il quale normalmente l'altro compagno di allenamento esegue lo stesso esercizio.
Poi è chiaro che molto dipende anche dal livello di gioco, ciò che deve essere simile, oltre al livello di gioco, è la tipologia di lavoro da fare, va bene che sia differente in alcune specificità ma non che sia totalmente diverso.
Il maestro è vero che sottolinea lui le cose da modificare ma è anche vero che il maestro è totalmente dall'altra parte del campo e vedere esattamente il movimento corretto avendolo abbastanza distante da noi e, soprattutto, mentre siamo impegnati a giocare e a palleggiare con lui è molto molto molto molto difficile. Quando i giocatori sono due il maestro può palleggiare con uno dei due e chiamare l'altro accanto a sé per fargli porre l'attenzione, da vicino, su alcuni movimenti. Soprattutto per i principianti o per gli NC che si avvicinano ai primi tornei giocare solo con il maestro, che ti offre una bella palla e comoda che per forza di cose riesce a lavorare soprattutto con esercizi in palleggio, rallenta la parabola di apprendimento. E' molto più utile lavorare in un gruppo di livello omogeneo di 2/3 elementi. Se lavorare in due spezza il vostro ritmo tecnico e mentale è la prova che avete BISOGNO di lavorare ancora moltissimo e che avete bisogno di giocare con altri del vostro livello che vi propongono una palla colpita male, una che esce lunga, una che rimane corta, una alta, l'altra bassa che vi obbliga ad ogni colpo a trovare una soluzione per colpire una palla scomoda!