Partita Vs PAllettaro

Promemoria primo messaggio :

Ciao a tutti,

ho bisogno di consigli e suggerimenti: sabato gioco la mia terza partita di torneo; come sempre faccio, sono andato a vedere una partita del mio avversario, per capire come gioca, i suoi punti deboli ecc. ecc..... ed ho scoperto....che è un mega pallettarooooo: palle tirate a velocità lumaca, ma, soprattutto, altissime, anche 6 metri sopra la rete (sembrava beach tennis), a volte profonde, a volte nel rettangolo di servizio.
Gioco a tennis da poco più di anno ed è la prima volta che vedo un pallettaro...sono rimasto sbalordito, mai visto niente di simile; il suo avversario, per vincere, ha iniziato a tirare più alto di lui e la partita è diventata la barzelletta del circolo.
Premesso che non giudico lo stile di nessuno (quindi per me il pallettaro merita come qualunque altro giocatore), premesso che non ritengo di saper giocare (non ho ancora ottimi controlli, sensibilità della mano, un gran servizio...insomma non sono in grado di fare il buono e il cattivo tempo in campo) ma, assodato che non voglio perdere, vi chiedo qualche consiglio semplice per affrontare la partita, anche perché ho vinto le altre due aiutoooooooooo

Grazie a tutti

Grazie a tutti per i consigli! Dopo due ore ho vinto al tiè break al terzo set. 5-7 7-5 7-4. Non ha giocato neanche una palla alta,per sua ammissione, non si trovava col mio gioco a farle e poi c'era vento,ma prendeva di tutto Anche se lo spostavo in continuazione destra sinistra palle Corte. Tutto prendeva. Una guerra di resistenza.

bravo

ciao, com'plimenti...guerra di resistenza a chi sbagliava per primo o partita cmq divertente?

cvd
bravo

bvcf ha scritto:

ciao, com'plimenti...guerra di resistenza a chi sbagliava per primo o partita cmq divertente?

La partita è stata divertente (col senno di poi però), gli scambi erano lunghissimi (per cui mi sono davvero stancato come non mai), lui ribatteva senza né spingere, né cambiare ritmo né tanto meno direzioni (tutto incrociato, non faceva alcun lungo linea). Alla fine ha sbagliato più lui. Però mi sono preso il suo numero di telefono perché trovo davvero molto utile allenarsi giocando con lui: aumenti la resistenza, ti alleni a tenere gli scambi, ti alleni a controllare i colpi (non forzarli).

Bravo...un PALLETTARO ABBATTUTO...

Nello Bianchi ha scritto:

Bravo...un PALLETTARO ABBATTUTO...

così a naso mi sa che era un pallettaro un pò in erba

Mi sa che ha spallettato anche lui... ^_^

Ziryab ha scritto:

Mi sa che ha spallettato anche lui... ^_^

eh lo so, ma con un pallettaro di professione mettersi a spallettare è il modo più veloce per perdere

quoto, mai combattere con l'arma preferita del nostro avversario...sconfitta assicurata 

Markus ha scritto:

Grazie a tutti per i consigli! Dopo due ore ho vinto al tiè break al terzo set. 5-7 7-5 7-4. Non ha giocato neanche una palla alta,per sua ammissione, non si trovava col mio gioco a farle e poi c'era vento,ma prendeva di tutto Anche se lo spostavo in continuazione destra sinistra palle Corte. Tutto prendeva. Una guerra di resistenza.

Complimenti, vincere contro un pallettaro non è mai cosa facile e anche quando ti va bene è una battaglia all'ultima palla.
Io li soffro molto e ho adottato un paio di tattiche che mi ripropongo di giocare ogni volta che li incontro.
Se giocate con attenzione fanno la loro bella parte, anche se è più facile descriverle che attuarle, ovviamente.
Intanto, bisogna distinguere da pallettaro a pallettaro.
A - quello che ributta tutto, ma con fondamentali degni del loro nome, anche non particolarmente vincenti, ma abbastanza radenti sulla rete.
B - quello che asfissia spesso il gioco dell'avversario con candelotti passanti molto alti sopra la rete per ridurre ancor più l'incidenza degli errori e limitare la possibilità per l'avversario di rimettere con forza la  palla che senza peso è facile colpirla oltre la linea di fondo.

In entrambi i casi, solitamente soffrono lo slice che fa rimbalzare la palla più bassa e con alcune superfici accentua l'uscita della palla dal rimbalzo necessitando un'acellerazione anche nell'esecuzione del colpo, complicando il controllo delle sue amabili palle morte, che vorrebbe giocare tenendo un ritmo regolare e tranquillo. Questi rimbalzi, invece, lo portano a volte ad accorciare o allungare troppo i colpi. L'ideale sarebbe non abituralo allo slice, alternandolo con colpi più piatti in modo da sfruttare l'effetto sorpresa.
Quello che risulta più efficace, però, anche se più difficile da effettuare correttamente e senza errori è l'attacco in controtempo. Solitamente, questo giocatore, si fa forte di un uso ricorrente di palle alte sopra la rete, nel caso B, anche particolarmente alte. Se attaccata la rete, ad esempio, dopo una palla, anche lenta, ma profonda sul suo rovescio (con un approccio più veloce si rischierebbe l'errore e, comunque, potrebbe essere capita l'intenzione di scendre a rete) da dove la vista periferica delle rete è un po' più ridotta, probabilmente si potrà contare su una palla rimessa alta sopra la rete e, quindi, si potrà contare su una maggiore possibilità di riuscita della volè, possibilmente profonda (visto che prende tutto, la seconda volta si potrebbe essere passati da un pallonetto calibrato e dover, pertanto, fare i conti con il proprio smash ). Certo, non si può attaccare sempre in controtempo, ma se si riuscisse ad eseguirne un po' con successo all'inizio del match, scemerebbe la sua sicurezza nell'alzare la palla sopra la rete e per chi non è molto abituata a giocare con palle più radenti, potrebbe essere motivo di maggiori errori rispetto agli abituali standard. Provare per credere. Comunque sia sarà una battaglia mooolto dura .

Rispetto tutti i pallettari...ma io preferisco perdere ma non mettermi a pallettare...(anche se non ci ho perso fino ad ora...ma ci sono andato vicino)... 

rispetto per tutti...paura e pietà per nessuno! 

bvcf ha scritto:

rispetto per tutti...paura e pietà per nessuno! 

SEMPRE!!!!!!!

se mi posso permettere, io sto diventando un pallettaro non uno di quelli che alza campanili infiniti, ma spingo alto carico in rotazione tutte le palle o quasi, gioco profondo e l'avversario difficilmente mi mette in difficoltà, se posso dare un consiglio, ogni giocatore, ai nostri livelli sa fare bene poche cose, se uno si trova bene a fondo lo si deve far avvicinare a rete e fargli giocare la volèe 8 su 10 sbaglia. io soffro quelli che sbekkano e fanno palle corte, allora gli gioco profondo e carico e se provano a fare palle corte da un metro fuori dal campo io già sto un metro dentro e chiudo facile. il fatto è, abbiamo la capacità e le abilità di cambiare il nostro gioco in base all'avversario che abbiamo di fronte? se la risposta è si allora si invizia a vincere.
se invece insistiamo col voler giocare sempre il "nostro" gioco, diventiamo quelli limitati....

Ciao Alecs,

penso che cambiare gioco/tattica in base al proprio avversario sarebbe la cosa migliore da fare in effetti, però, immagino, anche la più difficile perché presuppone molta esperienza mentale e tecnica. A me piacerebbe molto ma, onestamente, non ho la preparazione per ciò (((
Comunque il tuo tipo di gioco (così descritto mi ricorda molto la Errani) a me piace molto...magari lo sapessi fare, ho visto, in fed cup contro la Errani, la stessa Wiliams soffrirlo...erano tutte palle ben lavorate, grande Sara

beh no, io servo a 170 e la errani se lo sogna
gioco anche benino a rete, diciamo che per il mio livello sono abbastanza completo e comunque, faccio l'agonistica al mio circolo mi alleno tecnicamente e fisicamente per migliorare.
mi sono accorto che giocando così ottengo più risultati sopratutto con quelli che non riescono a trovare una soluzione e alla fine impazziscono e mollano.
io non mollo mai non più
ieri ho battuto un 4.3 7/5 6/0 e stavo sotto 5/2 e servizio per lui nel primo set

la categoria è del tutto relativa...ho perso 62 63 e vinto 61 60 sempre contro un 4.3 
non mollare ogni 15 è un ottimo modo per sfiancare l'avversario, specie se si ha una predisposizione/preparazione fisica migliore

ps: 170km/h occhio al velox!!! 

servo bene e forte ma anche li è meglio cercare le rotazioni si fanno più punti con un bel kick sul rovescio dell'avversario che che con la botta piatta. poi mi da tanta soddisfazione vederli scavalcati dalla palla, ci godo proprio...

se servi a 170 km/h e sei completo e non molli mai...perché sei solo 4.2? problemi di tenuta mentale?

ciao 
andy

ho iniziato l'anno scorso a fare tornei ma causa strappo sono stato tre mesi fermo e quando sono rientrato avevo paura di farmi male e perso tanto, quest'anno ho iniziato bene e salvo uno stop di un mese a gennaio per distorsione alla caviglia ora sto iniziando a raccogliere i frutti di tanto lavoro...
e comunque ho scritto abbastanza completo, per il mio livello...le parole vanno misurate e capite

ho avuto problemi di testa dovuti alla fatica, non mi andava di faticare, di fare scambi lunghi cercavo sempre di accorciare gli scambi e incappavo nell'errore. ora ho capito l'importanza della costruzione del gioco e del far sbagliare l'avversario, quando incontri uno anche bravo che alla quarta o quinta palla sbaglia tu che fai? io prima continuavo col mio gioco adesso lo faccio giocare finchè non mi regala i punti, semplice oppure no?

il mio non era un intervento polemico alecs, anzi. volevo capire meglio le cose.
sono contento che finalmente ti sei sbloccato e sti iniziando ad avere risultati.

si certo se vedo che il mio avversario tende a sbagliare prima di me certo di prolungare lo scambio per vincere il punto

ciao
andy

zero polemiche assolutamente.
cercavo di far capire che, un conto è il gioco che ci piacerebbe fare, un conto è il gioco che ci serve per vincere e se uno fa i tornei li fa per avere risultati...
una volta Nadal disse: " posso servire a 210 km/h ma per il mio gioco non serve" infatti non serve mai piatto ma sempre con le rotazioni.
se uno non vince con i pallettari o sbrocca e poi molla forse non ha capito che loro vogliono quello e tu sei cascato nella trappola.
siamo in grado noi di mettere loro in trappola, a volte si pensa di trovare le soluzioni direttamente in campo ma forse e meglio pensarci prima avere un' idea di base su come comportarci ci porta meno frustrazione e stress in campo e giocare senza pressioni ... lo sanno tutti ... è meglio.

sembra tu abbia letto Winning Ugly