Ciao a tutti! Mi sono appena iscritta, anche se leggo di tanto in tanto il forum, che in certi casi mi è stato davvero molto utile!
Mi chiamo Sara, vivo a Milano e ho 22 anni. Ho giocato a tennis per 3 anni da bambina e l'ho mollato per una squadra di pallavolo che mi ha dato ben poche gioie e una marea di delusioni. Dopo 2 anni (avevo 13 anni) sono tornata alla mia prima passione: il tennis. Dopo la mia prima esperienza passata solo su campi di erba sintetica e quell'altro materiale di cui sono fatte le palestre (che ho sempre odiato a morte), ho incontrato per la prima volta la terra rossa... ed è stato subito amore! Un anno dopo ho cambiato racchetta, abbandonando finalmente quella da bambini (purtroppo l'ho regalata, ora me ne pento... vorrei averla ancora con me. Una Wilson che stava in uno spettacolare fodero -molto trash anni '90 a dire il vero XD- su cui erano raffigurate Venus e Serena in completini gialli e azzurri.). La mia nuova compagna, con cui gioco ancora adesso, è una bellissima Wilson Hyper Hammer 6.2...
L'idillio è durato poco: in piena età della ribellione facevo bene o male tutto l'opposto di quello che i maestri di tennis mi chiedevano di fare. Mi impegnavo sul campo, ma quasi prevalentemente per far uscire di testa loro. Me ne ricordo uno che mi odiava...e più mi guardava storto, più io, povera scema, mi sentivo soddisfatta. Ovviamente, se poi perdevo qualche partitella, mi incavolavo e non mi passava neppure per l'anticamera del cervello che avrei dovuto imparare ad ascoltare ciò che mi veniva detto.
Con gli anni sono cambiata e c'ho messo più impegno, ma a 18 anni ho mollato di nuovo (salvo seguire i grandi in tv e guardare con gli occhi luccicanti i campi del Grande Slam), tutta presa com'ero da altre diecimila avventure che coinvolgevano la mia vita. Per 4 anni mi sono limitata a qualche partitella una volta ogni due mesi al massimo, poi (chissà com'è successo?) quest'estate ho ritrovato la passione: tre ore al giorno tutti i giorni per 20 giorni spese a sudare con impegno e cuore sul campo per grattare via la ruggine mi hanno messo le ali ai piedi e, questa volta con la maturità giusta ad affrontare questo sport che amo con serietà e gioia, per la terza volta riprenderò in mano la racchetta. Inizierò con qualche lezione, che male non mi fa...e poi si vedrà.
Stay tuned ;P
Mi chiamo Sara, vivo a Milano e ho 22 anni. Ho giocato a tennis per 3 anni da bambina e l'ho mollato per una squadra di pallavolo che mi ha dato ben poche gioie e una marea di delusioni. Dopo 2 anni (avevo 13 anni) sono tornata alla mia prima passione: il tennis. Dopo la mia prima esperienza passata solo su campi di erba sintetica e quell'altro materiale di cui sono fatte le palestre (che ho sempre odiato a morte), ho incontrato per la prima volta la terra rossa... ed è stato subito amore! Un anno dopo ho cambiato racchetta, abbandonando finalmente quella da bambini (purtroppo l'ho regalata, ora me ne pento... vorrei averla ancora con me. Una Wilson che stava in uno spettacolare fodero -molto trash anni '90 a dire il vero XD- su cui erano raffigurate Venus e Serena in completini gialli e azzurri.). La mia nuova compagna, con cui gioco ancora adesso, è una bellissima Wilson Hyper Hammer 6.2...
L'idillio è durato poco: in piena età della ribellione facevo bene o male tutto l'opposto di quello che i maestri di tennis mi chiedevano di fare. Mi impegnavo sul campo, ma quasi prevalentemente per far uscire di testa loro. Me ne ricordo uno che mi odiava...e più mi guardava storto, più io, povera scema, mi sentivo soddisfatta. Ovviamente, se poi perdevo qualche partitella, mi incavolavo e non mi passava neppure per l'anticamera del cervello che avrei dovuto imparare ad ascoltare ciò che mi veniva detto.
Con gli anni sono cambiata e c'ho messo più impegno, ma a 18 anni ho mollato di nuovo (salvo seguire i grandi in tv e guardare con gli occhi luccicanti i campi del Grande Slam), tutta presa com'ero da altre diecimila avventure che coinvolgevano la mia vita. Per 4 anni mi sono limitata a qualche partitella una volta ogni due mesi al massimo, poi (chissà com'è successo?) quest'estate ho ritrovato la passione: tre ore al giorno tutti i giorni per 20 giorni spese a sudare con impegno e cuore sul campo per grattare via la ruggine mi hanno messo le ali ai piedi e, questa volta con la maturità giusta ad affrontare questo sport che amo con serietà e gioia, per la terza volta riprenderò in mano la racchetta. Inizierò con qualche lezione, che male non mi fa...e poi si vedrà.
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