Grazie a supertennis club, ho trovato un avversario molto valido rapportato al mio livello. Lui è solido in tutti i colpi, tira prevalentemente piatto (wow!) ed ha un servizio di tutto rispetto. Molto forte fisicamente anche se non mobilissimo. Chiunque vedendoci palleggiare assieme direbbe che lui è il più forte. Lo dico pure io senza problemi.
Prima ora fatta insieme: nel palleggio è sicuramente superiore (io rendo poco). Dopo buoni 20 minuti gli chiedo se vuole fare un set. Acconsente e ci scaldiamo sui servizi. Vedo che tira ottime palle tese e slice, io ho problemi alla cuffia della spalla e inizio sempre molto piano. Mi dico che se faccio 2 game sono soddisfatto. Iniziamo e nei 30 minuti restanti riusciamo a fare 10 game con il risultato finale di 5-5 senza break. Sono estremamente soddisfatto.
Rigiochiamo dopo qualche giorno su un campo fradicio e pesantissimo. Siamo 2-1 per lui, servo io, vado veloce 40-0. prevedo un set equilibrato come l'altra volta e sono soddisfatto già prima di fare 2-2. Sbaglio la prima e decido di forzare la seconda e scendere a rete. Lui risponde a fatica, potrei chiudere con una voleè alta abbastanza comoda ma valuto la sua risposta lunga e non intervengo. La lenta parabola finisce pizzicando pochi millimetri della linea di fondo: punteggio 40-15. Esattamente su questa valutazione sbagliata sul 40-0, inizia un'altra partita dove io annaspo per le palle pesantissime, perdo forza e brillantezza e perdo il game al quarto vantaggio e il set 6-1.
Il terzo capitolo l'ho già descritto in un altro post: domenica scorsa giochiamo nuovamente, lui non è in palla, io riesco a controllare bene i colpi, sopratutto il dritto e vado facile 5-0. Poi sul 5-0 30-15 un pensiero lontano mi dice che non è giusto nè logico battere 6-0 un tipo più forte di me. Allora mi rilasso e contemporaneamente lui cambia gioco cercando di spostarmi senza forzare. Arriviamo 5-5 con game abbastanza combattuti. Mi assale lo sconforto perchè mi dico che se perdo da 5-0 vuol dire che io non sono degno di giocare con lui perchè lui è così più forte di me che può permettersi di mandarmi avanti 5-0[size=13.333333015441895]. Mi dico anche che se perdo 7-5 non avrò più il coraggio di chiedegli di giocare. Allora mi concentro sulla mia tattica migliore che è quella di piazzare e spostare l'avversario. Corriamo molto negli ultimi 2 game, lui più di me perchè lo attacco spesso controtempo senza chiudere le voleè per paura di sbagliare. Sul 6-5 per me, serve lui e siamo al secondo mio vantaggio. Attacco nuovamente controtempo e faccio una voleè da metacampo piazzandola sull'angolo destro, guadagno la rete e lui alza un pallonetto che vorrei lasciare perchè non ne ho più. Ma mi giro e corro come mai e la palla esce di due centimetri. Lo scatto mi procura un risentimento alla coscia dove negli ultimi due anni mi sono infortunato 8 volte tra contratture e stiramenti. Se la palla fosse entrata, la partita sarebbe comunque finita perchè mi sarei fermato.[/size]
[size=13.333333015441895]Ripenso ancora alla seconda partita quando sull'1-2 ero 40-0 e palla comoda da chiudere con la voleè. Sono convinto che se fossi andato 2-2, la terza partita sarebbe finita 6-0 per me. Ma nessuno lo potrà mai dimostrare.[/size]
Prima ora fatta insieme: nel palleggio è sicuramente superiore (io rendo poco). Dopo buoni 20 minuti gli chiedo se vuole fare un set. Acconsente e ci scaldiamo sui servizi. Vedo che tira ottime palle tese e slice, io ho problemi alla cuffia della spalla e inizio sempre molto piano. Mi dico che se faccio 2 game sono soddisfatto. Iniziamo e nei 30 minuti restanti riusciamo a fare 10 game con il risultato finale di 5-5 senza break. Sono estremamente soddisfatto.
Rigiochiamo dopo qualche giorno su un campo fradicio e pesantissimo. Siamo 2-1 per lui, servo io, vado veloce 40-0. prevedo un set equilibrato come l'altra volta e sono soddisfatto già prima di fare 2-2. Sbaglio la prima e decido di forzare la seconda e scendere a rete. Lui risponde a fatica, potrei chiudere con una voleè alta abbastanza comoda ma valuto la sua risposta lunga e non intervengo. La lenta parabola finisce pizzicando pochi millimetri della linea di fondo: punteggio 40-15. Esattamente su questa valutazione sbagliata sul 40-0, inizia un'altra partita dove io annaspo per le palle pesantissime, perdo forza e brillantezza e perdo il game al quarto vantaggio e il set 6-1.
Il terzo capitolo l'ho già descritto in un altro post: domenica scorsa giochiamo nuovamente, lui non è in palla, io riesco a controllare bene i colpi, sopratutto il dritto e vado facile 5-0. Poi sul 5-0 30-15 un pensiero lontano mi dice che non è giusto nè logico battere 6-0 un tipo più forte di me. Allora mi rilasso e contemporaneamente lui cambia gioco cercando di spostarmi senza forzare. Arriviamo 5-5 con game abbastanza combattuti. Mi assale lo sconforto perchè mi dico che se perdo da 5-0 vuol dire che io non sono degno di giocare con lui perchè lui è così più forte di me che può permettersi di mandarmi avanti 5-0[size=13.333333015441895]. Mi dico anche che se perdo 7-5 non avrò più il coraggio di chiedegli di giocare. Allora mi concentro sulla mia tattica migliore che è quella di piazzare e spostare l'avversario. Corriamo molto negli ultimi 2 game, lui più di me perchè lo attacco spesso controtempo senza chiudere le voleè per paura di sbagliare. Sul 6-5 per me, serve lui e siamo al secondo mio vantaggio. Attacco nuovamente controtempo e faccio una voleè da metacampo piazzandola sull'angolo destro, guadagno la rete e lui alza un pallonetto che vorrei lasciare perchè non ne ho più. Ma mi giro e corro come mai e la palla esce di due centimetri. Lo scatto mi procura un risentimento alla coscia dove negli ultimi due anni mi sono infortunato 8 volte tra contratture e stiramenti. Se la palla fosse entrata, la partita sarebbe comunque finita perchè mi sarei fermato.[/size]
[size=13.333333015441895]Ripenso ancora alla seconda partita quando sull'1-2 ero 40-0 e palla comoda da chiudere con la voleè. Sono convinto che se fossi andato 2-2, la terza partita sarebbe finita 6-0 per me. Ma nessuno lo potrà mai dimostrare.[/size]