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l'importanza di un buon maestro Empty l'importanza di un buon maestro

Dom 6 Ago 2023 - 17:41
Da quando sono tornato a giocare mi sto rendendo sempre più conto di quanto sia importante affidarsi ad un buon maestro e lavorare sulla tecnica. Quando, già adulto, cominciai a giocare costantemente e frequentemente feci due errori, iniziai prestissimo a far tornei di quarta e soprattutto cambiai una marea di maestri in pochissimo tempo, non trovando mai il bandolo della matassa. Abbastanza presto poi smisi di far lezioni sulla tecnica, facendo solo allenamenti e partite. Il risultato dopo una decina di anni fu abbastanza scadente, non riuscendo neanche a raggiungere la classifica di 4.1. E' vero che stare in forma fisicamente è fondamentale, ma spesso ci dimentichiamo che il tennis è uno sport dove la tecnica conta tantissimo, quindi il consiglio che mi sentirei di dare a chi vuole approcciare al tennis è di giocare magari anche di meno, ma, per un bel po' di tempo, di farlo con un bravo maestro per acquisire la giusta tecnica, che poi pagherà in termini di risultati ed anche soddisfazioni di gioco. Cosa ne pensate?
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Gio 10 Ago 2023 - 8:58
Solo Tennis ha scritto:Da quando sono tornato a giocare mi sto rendendo sempre più conto di quanto sia importante affidarsi ad un buon maestro e lavorare sulla tecnica. Quando, già adulto, cominciai a giocare costantemente e frequentemente feci due errori, iniziai prestissimo a far tornei di quarta e soprattutto cambiai una marea di maestri in pochissimo tempo, non trovando mai il bandolo della matassa. Abbastanza presto poi smisi di far lezioni sulla tecnica, facendo solo allenamenti e partite. Il risultato dopo una decina di anni fu abbastanza scadente, non riuscendo neanche a raggiungere la classifica di 4.1. E' vero che stare in forma fisicamente è fondamentale, ma spesso ci dimentichiamo che il tennis è uno sport dove la tecnica conta tantissimo, quindi il consiglio che mi sentirei di dare a chi vuole approcciare al tennis è di giocare magari anche di meno, ma, per un bel po' di tempo, di farlo con un bravo maestro per acquisire la giusta tecnica, che poi pagherà in termini di risultati ed anche soddisfazioni di gioco. Cosa ne pensate?

Penso (un pò cinicamente, ma temo sia la verità) che 8 Maestri su 10 campino di cosiddetti "vitalizi". Ossia di quei loro allievi (clienti........), rigorosamente tutti Quarta Categoria e non troppo brillanti, che hanno in comune la carogna per il Tennis la quale li porta ad allenarsi col suddetto Maestro 2/3 volte a settimana per anni (decenni........) senza mai ottenere risultati di particolare rilievo. Questi Maestri son sicuramente bravi sul lato relazionale ma ancora più bravi a gestire questo pacchetto di clienti che di fatto, dai e ridai, sono il loro zoccolo duro di fatturato. Un esempio? Presto fatto: MAI (dico proprio MAI) visto suddetti Maestri far lavorare codesti loro allievi sul footwork. E non parlo mica di tecniche avanzate tipo il crossover step, parlo di semplici split step. Mai visto uno di questi Maestri dire al loro allievo nella lezione individuale "qualsiasi cosa stia succedendo tu prima che l'avversario impatti la palla fai uno split step". Visto che non esiste buon Tennis senza un buon footwork penso che le conclusioni possiamo trarle tutti. Morale della Favola già che è raro trovare un Maestro che non sia dedito alla pratica della quale sopra concordo che se lo si trova bisogna tenerselo stretto
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Gio 10 Ago 2023 - 10:00
Andras ha scritto:
Solo Tennis ha scritto:Da quando sono tornato a giocare mi sto rendendo sempre più conto di quanto sia importante affidarsi ad un buon maestro e lavorare sulla tecnica. Quando, già adulto, cominciai a giocare costantemente e frequentemente feci due errori, iniziai prestissimo a far tornei di quarta e soprattutto cambiai una marea di maestri in pochissimo tempo, non trovando mai il bandolo della matassa. Abbastanza presto poi smisi di far lezioni sulla tecnica, facendo solo allenamenti e partite. Il risultato dopo una decina di anni fu abbastanza scadente, non riuscendo neanche a raggiungere la classifica di 4.1. E' vero che stare in forma fisicamente è fondamentale, ma spesso ci dimentichiamo che il tennis è uno sport dove la tecnica conta tantissimo, quindi il consiglio che mi sentirei di dare a chi vuole approcciare al tennis è di giocare magari anche di meno, ma, per un bel po' di tempo, di farlo con un bravo maestro per acquisire la giusta tecnica, che poi pagherà in termini di risultati ed anche soddisfazioni di gioco. Cosa ne pensate?

Penso (un pò cinicamente, ma temo sia la verità) che 8 Maestri su 10 campino di cosiddetti "vitalizi". Ossia di quei loro allievi (clienti........), rigorosamente tutti Quarta Categoria e non troppo brillanti, che hanno in comune la carogna per il Tennis la quale li porta ad allenarsi col suddetto Maestro 2/3 volte a settimana per anni (decenni........) senza mai ottenere risultati di particolare rilievo. Questi Maestri son sicuramente bravi sul lato relazionale ma ancora più bravi a gestire questo pacchetto di clienti che di fatto, dai e ridai, sono il loro zoccolo duro di fatturato. Un esempio? Presto fatto: MAI (dico proprio MAI) visto suddetti Maestri far lavorare codesti loro allievi sul footwork. E non parlo mica di tecniche avanzate tipo il crossover step, parlo di semplici split step. Mai visto uno di questi Maestri dire al loro allievo nella lezione individuale "qualsiasi cosa stia succedendo tu prima che l'avversario impatti la palla fai uno split step". Visto che non esiste buon Tennis senza un buon footwork penso che le conclusioni possiamo trarle tutti. Morale della Favola già che è raro trovare un Maestro che non sia dedito alla pratica della quale sopra concordo che se lo si trova bisogna tenerselo stretto
eh si.... se imparano, finiscono le lezioni
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Gio 10 Ago 2023 - 10:38
Secondo me il maestro si tara su chi ha di fronte. La lezione che fa il maestro a me non è la stessa che fa a mia figlia. A me fa palleggiare sulle diagonali e quando faccio lo step mi dice che si accontenta che io stia sugli avanpiedi. Ma io ho 54 anni. A mia figlia, che ne ha 11, fa fare obbligatoriamente lo step, strillandola se non lo fa. Poi le dà palle dal cesto facendola correre intorno a una coppetta. Insomma il bravo maestro ha un approccio realista al suo allievo. Poi anche l'allievo deve fare la sua parte. Conosco persone che contestano i maestri e allora mi chiedo cosa ci vadano a fare. Ad es. c'è un mio amico che contesta al maestro che lo fa giocare in neutral. Il mio amico dice che non capisce perché lo voglia fare giocare in modo antico, ma in realtà il motivo c'è. Il mio amico non gira le spalle e allora il maestro per costringerlo a farlo lo fa giocare in neutral. Insomma ci vuole umiltà da parte dell'allievo e realismo da parte del maestro.
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Gio 10 Ago 2023 - 14:49
malconcio ha scritto:Secondo me il maestro si tara su chi ha di fronte. La lezione che fa il maestro a me non è la stessa che fa a mia figlia. A me fa palleggiare sulle diagonali e quando faccio lo step mi dice che si accontenta che io stia sugli avanpiedi. Ma io ho 54 anni. A mia figlia, che ne ha 11, fa fare obbligatoriamente lo step, strillandola se non lo fa. Poi le dà palle dal cesto facendola correre intorno a una coppetta. Insomma il bravo maestro ha un approccio realista al suo allievo. Poi anche l'allievo deve fare la sua parte. Conosco persone che contestano i maestri e allora mi chiedo cosa ci vadano a fare. Ad es. c'è un mio amico che contesta al maestro che lo fa giocare in neutral. Il mio amico dice che non capisce perché lo voglia fare giocare in modo antico, ma in realtà il motivo c'è. Il mio amico non gira le spalle e allora il maestro per costringerlo a farlo lo fa giocare in neutral. Insomma ci vuole umiltà da parte dell'allievo e realismo da parte del maestro.  
Trovo molto giusto quello che hai scritto. Aggiungo che a mio parere con il maestro bisogna parlare, senza dialogo nascono fraintendimenti e frustrazioni. Io, se qualcosa non mi torna, chiedo spiegazioni e in alcuni casi il maestro ha recepito le mie obiezioni, anche perché poi certe cose sono molto personali ed è anche giusto che l'allievo, specie se non è alle prime armi, possa fare delle scelte.
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Gio 10 Ago 2023 - 17:39
il Maestro deve essere preparato (non solo tecnicamente).
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Gio 10 Ago 2023 - 17:52
Poi ci sono quelli che io chiamo gli "evergreen". Presente quando un Medico di Base brancola più o meno nel buio di fronte ad un assistito e gli prescrive "riposo assoluto" perché sa che 8 volte su 10 gli si attenuano i sintomi e gli smette di rompere le balle? Penso che l'equivalente per un Maestro sia dire di "piegare le gambe" a chi sta allenando. È un consiglio che sconfina nel mistico già che, tecnicamente, "le si potrebbe piegare sempre un po' di più" (e diciamo che il quarta categoria medio non ha certo le ginocchia rasoterra durante l'esecuzione). Premesso che il consiglio in se non può mai essere sbagliato da un Maestro mi aspetto che, dopo aver dato un'occhiata a come mi muovo, mi dia delle indicazioni che possano essere il classico cacio sui maccheroni. Più di 30 anni fa il mio primo Maestro vide che tendevo a lanciare sulla destra sul servizio, ne ha approfittato per esortarmi a costruirci sopra una palla slice. Ha visto che perdevo il tempo sulla palla facendo la classica "campana rovesciata" per arrivare alla trophy position, mi ha detto di pensare al servizio come se fosse uno smash e di andar su linearmente in verticale col braccio destro in salita: il timing non solo è arrivato al volo ma faccio ancora così il movimento. Consigli giusto un filo più personalizzati del "piegar le gambe" dei miei marroni 😉
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Gio 10 Ago 2023 - 18:21
Andras ha scritto:Poi ci sono quelli che io chiamo gli "evergreen". Presente quando un Medico di Base brancola più o meno nel buio di fronte ad un assistito e gli prescrive "riposo assoluto" perché sa che 8 volte su 10 gli si attenuano i sintomi e gli smette di rompere le balle? Penso che l'equivalente per un Maestro sia dire di "piegare le gambe" a chi sta allenando. È un consiglio che sconfina nel mistico già che, tecnicamente, "le si potrebbe piegare sempre un po' di più" (e diciamo che il quarta categoria medio non ha certo le ginocchia rasoterra durante l'esecuzione). Premesso che il consiglio in se non può mai essere sbagliato da un Maestro mi aspetto che, dopo aver dato un'occhiata a come mi muovo, mi dia delle indicazioni che possano essere il classico cacio sui maccheroni. Più di 30 anni fa il mio primo Maestro vide che tendevo a lanciare sulla destra sul servizio, ne ha approfittato per esortarmi a costruirci sopra una palla slice. Ha visto che perdevo il tempo sulla palla facendo la classica "campana rovesciata" per arrivare alla trophy position, mi ha detto di pensare al servizio come se fosse uno smash e di andar su linearmente in verticale col braccio destro in salita: il timing non solo è arrivato al volo ma faccio ancora così il movimento. Consigli giusto un filo più personalizzati del "piegar le gambe" dei miei marroni 😉
tutto giusto, però piegale ste cavolo di gambe  Very Happy Very Happy Very Happy
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Gio 10 Ago 2023 - 18:48
Andras ha scritto:Più di 30 anni fa il mio primo Maestro vide che tendevo a lanciare sulla destra sul servizio, ne ha approfittato per esortarmi a costruirci sopra una palla slice. Ha visto che perdevo il tempo sulla palla facendo la classica "campana rovesciata" per arrivare alla trophy position, mi ha detto di pensare al servizio come se fosse uno smash e di andar su linearmente in verticale col braccio destro in salita: il timing non solo è arrivato al volo ma faccio ancora così il movimento. Consigli giusto un filo più personalizzati del "piegar le gambe" dei miei marroni 😉

A proposito di lancio di palla nel servizio, mi sono accorto di un mio difetto, che però finora ha funzionicchiato lo stesso, sarebbe il classico "workaround" come si dice oggi in informatichese.

L'errore è che di solito lancio la pallina senza distendere completamente il braccio, perchè? Forse ho un difetto di coordinazione, magari con l'età (sono un over 40), e quindi tendo a lanciare la pallina un po' prima, con il braccio non disteso del tutto, in modo che arrivo prima con la racchetta a colpire.

Poi l'ultima volta ho provato a fare qualche servizio un po' meglio, provando a distendere il braccio, ed ho notato due cose, la coordinazione tra le due braccia è più impegnativa ma il servizio sembra più efficace, crea più fastidio, forse ha più spin.

Da riprovare.  Basketball
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Gio 10 Ago 2023 - 23:49
Andras ha scritto:
Solo Tennis ha scritto:Da quando sono tornato a giocare mi sto rendendo sempre più conto di quanto sia importante affidarsi ad un buon maestro e lavorare sulla tecnica. Quando, già adulto, cominciai a giocare costantemente e frequentemente feci due errori, iniziai prestissimo a far tornei di quarta e soprattutto cambiai una marea di maestri in pochissimo tempo, non trovando mai il bandolo della matassa. Abbastanza presto poi smisi di far lezioni sulla tecnica, facendo solo allenamenti e partite. Il risultato dopo una decina di anni fu abbastanza scadente, non riuscendo neanche a raggiungere la classifica di 4.1. E' vero che stare in forma fisicamente è fondamentale, ma spesso ci dimentichiamo che il tennis è uno sport dove la tecnica conta tantissimo, quindi il consiglio che mi sentirei di dare a chi vuole approcciare al tennis è di giocare magari anche di meno, ma, per un bel po' di tempo, di farlo con un bravo maestro per acquisire la giusta tecnica, che poi pagherà in termini di risultati ed anche soddisfazioni di gioco. Cosa ne pensate?

Penso (un pò cinicamente, ma temo sia la verità) che 8 Maestri su 10 campino di cosiddetti "vitalizi". Ossia di quei loro allievi (clienti........), rigorosamente tutti Quarta Categoria e non troppo brillanti, che hanno in comune la carogna per il Tennis la quale li porta ad allenarsi col suddetto Maestro 2/3 volte a settimana per anni (decenni........) senza mai ottenere risultati di particolare rilievo. Questi Maestri son sicuramente bravi sul lato relazionale ma ancora più bravi a gestire questo pacchetto di clienti che di fatto, dai e ridai, sono il loro zoccolo duro di fatturato. Un esempio? Presto fatto: MAI (dico proprio MAI) visto suddetti Maestri far lavorare codesti loro allievi sul footwork. E non parlo mica di tecniche avanzate tipo il crossover step, parlo di semplici split step. Mai visto uno di questi Maestri dire al loro allievo nella lezione individuale "qualsiasi cosa stia succedendo tu prima che l'avversario impatti la palla fai uno split step". Visto che non esiste buon Tennis senza un buon footwork penso che le conclusioni possiamo trarle tutti. Morale della Favola già che è raro trovare un Maestro che non sia dedito alla pratica della quale sopra concordo che se lo si trova bisogna tenerselo stretto
Parlando di footwork tocchi un tasto dolente ed e' vero che molti "maestri" non lavorino molto sul footwork,non solo in italia.
A volte mi capita di lavorare con giocatori di buon livello tecnico ma con grandi carenze a livello di footwork e ne vengono di tutti i tipi che  magari si allenano da anni in accademie importanti o con allenatori importanti.
Mahh che dire ce di tutto....come in tutte le professioni....
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Gio 10 Ago 2023 - 23:59
malconcio ha scritto:Secondo me il maestro si tara su chi ha di fronte. La lezione che fa il maestro a me non è la stessa che fa a mia figlia. A me fa palleggiare sulle diagonali e quando faccio lo step mi dice che si accontenta che io stia sugli avanpiedi. Ma io ho 54 anni. A mia figlia, che ne ha 11, fa fare obbligatoriamente lo step, strillandola se non lo fa. Poi le dà palle dal cesto facendola correre intorno a una coppetta. Insomma il bravo maestro ha un approccio realista al suo allievo. Poi anche l'allievo deve fare la sua parte. Conosco persone che contestano i maestri e allora mi chiedo cosa ci vadano a fare. Ad es. c'è un mio amico che contesta al maestro che lo fa giocare in neutral. Il mio amico dice che non capisce perché lo voglia fare giocare in modo antico, ma in realtà il motivo c'è. Il mio amico non gira le spalle e allora il maestro per costringerlo a farlo lo fa giocare in neutral. Insomma ci vuole umiltà da parte dell'allievo e realismo da parte del maestro.  
Dunque in questo caso il tuo amico potrebbe avere ragione....dico potrebbe perche' poi magari ci sono altri particolari indipendentemente dal girare le spalle che hanno fatto prendere questa strada al maestro.
Bueno detto questo, indipendentemente da quale posizione tu arrivi a colpire le spalle le devi girare quando prepari,percio' onestamente non vedo il senso del farlo giocare solo in neutral perche' non gira le spalle....preparando punti il braccio sinistro,per i destrorsi,parallelo alla linea di fondo,ed il gioco e' fatto.
Poi puoi colpire in closed,semi open,open,o neutral....ma le spalle si girano in fase di preparazione ,per cio' non vedo il senso di farlo giocare in neutral perche' non gira  le spalle....
Magari come dicevo antecedentemente ci sono anche  altri motivi che  io non conosco e non posso vedere.....
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Ven 11 Ago 2023 - 7:59
wetton76 ha scritto:
Andras ha scritto:Più di 30 anni fa il mio primo Maestro vide che tendevo a lanciare sulla destra sul servizio, ne ha approfittato per esortarmi a costruirci sopra una palla slice. Ha visto che perdevo il tempo sulla palla facendo la classica "campana rovesciata" per arrivare alla trophy position, mi ha detto di pensare al servizio come se fosse uno smash e di andar su linearmente in verticale col braccio destro in salita: il timing non solo è arrivato al volo ma faccio ancora così il movimento. Consigli giusto un filo più personalizzati del "piegar le gambe" dei miei marroni 😉

A proposito di lancio di palla nel servizio, mi sono accorto di un mio difetto, che però finora ha funzionicchiato lo stesso, sarebbe il classico "workaround" come si dice oggi in informatichese.

L'errore è che di solito lancio la pallina senza distendere completamente il braccio, perchè? Forse ho un difetto di coordinazione, magari con l'età (sono un over 40), e quindi tendo a lanciare la pallina un po' prima, con il braccio non disteso del tutto, in modo che arrivo prima con la racchetta a colpire.

Poi l'ultima volta ho provato a fare qualche servizio un po' meglio, provando a distendere il braccio, ed ho notato due cose, la coordinazione tra le due braccia è più impegnativa ma il servizio sembra più efficace, crea più fastidio, forse ha più spin.

Da riprovare.  Basketball

Sul lancio lo stato dell'arte è estendere completamente il braccio sinistro e ruotare la mano a fine movimento in modo da avere il dorso (e non il palmo) rivolto verso di noi. Stabilizza il lancio in modo da rendere davvero minime le differenze tra i lanci stessi ottimizzando così il timing del colpo Wink
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Ven 11 Ago 2023 - 8:09
Andras ha scritto:
wetton76 ha scritto:
Andras ha scritto:Più di 30 anni fa il mio primo Maestro vide che tendevo a lanciare sulla destra sul servizio, ne ha approfittato per esortarmi a costruirci sopra una palla slice. Ha visto che perdevo il tempo sulla palla facendo la classica "campana rovesciata" per arrivare alla trophy position, mi ha detto di pensare al servizio come se fosse uno smash e di andar su linearmente in verticale col braccio destro in salita: il timing non solo è arrivato al volo ma faccio ancora così il movimento. Consigli giusto un filo più personalizzati del "piegar le gambe" dei miei marroni 😉

A proposito di lancio di palla nel servizio, mi sono accorto di un mio difetto, che però finora ha funzionicchiato lo stesso, sarebbe il classico "workaround" come si dice oggi in informatichese.

L'errore è che di solito lancio la pallina senza distendere completamente il braccio, perchè? Forse ho un difetto di coordinazione, magari con l'età (sono un over 40), e quindi tendo a lanciare la pallina un po' prima, con il braccio non disteso del tutto, in modo che arrivo prima con la racchetta a colpire.

Poi l'ultima volta ho provato a fare qualche servizio un po' meglio, provando a distendere il braccio, ed ho notato due cose, la coordinazione tra le due braccia è più impegnativa ma il servizio sembra più efficace, crea più fastidio, forse ha più spin.

Da riprovare.  Basketball

Sul lancio lo stato dell'arte è estendere completamente il braccio sinistro e ruotare la mano a fine movimento in modo da avere il dorso (e non il palmo) rivolto verso di noi. Stabilizza il lancio in modo da rendere davvero minime le differenze tra i lanci stessi ottimizzando così il timing del colpo Wink
questa del dorso mi informo non l'avevo mai sentita, non si smette mai di imparare,
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Ven 11 Ago 2023 - 8:51
rey20 ha scritto:
Andras ha scritto:
wetton76 ha scritto:
Andras ha scritto:Più di 30 anni fa il mio primo Maestro vide che tendevo a lanciare sulla destra sul servizio, ne ha approfittato per esortarmi a costruirci sopra una palla slice. Ha visto che perdevo il tempo sulla palla facendo la classica "campana rovesciata" per arrivare alla trophy position, mi ha detto di pensare al servizio come se fosse uno smash e di andar su linearmente in verticale col braccio destro in salita: il timing non solo è arrivato al volo ma faccio ancora così il movimento. Consigli giusto un filo più personalizzati del "piegar le gambe" dei miei marroni 😉

A proposito di lancio di palla nel servizio, mi sono accorto di un mio difetto, che però finora ha funzionicchiato lo stesso, sarebbe il classico "workaround" come si dice oggi in informatichese.

L'errore è che di solito lancio la pallina senza distendere completamente il braccio, perchè? Forse ho un difetto di coordinazione, magari con l'età (sono un over 40), e quindi tendo a lanciare la pallina un po' prima, con il braccio non disteso del tutto, in modo che arrivo prima con la racchetta a colpire.

Poi l'ultima volta ho provato a fare qualche servizio un po' meglio, provando a distendere il braccio, ed ho notato due cose, la coordinazione tra le due braccia è più impegnativa ma il servizio sembra più efficace, crea più fastidio, forse ha più spin.

Da riprovare.  Basketball

Sul lancio lo stato dell'arte è estendere completamente il braccio sinistro e ruotare la mano a fine movimento in modo da avere il dorso (e non il palmo) rivolto verso di noi. Stabilizza il lancio in modo da rendere davvero minime le differenze tra i lanci stessi ottimizzando così il timing del colpo Wink
questa del dorso mi informo non l'avevo mai sentita, non si smette mai di imparare,

Fai presto a trovare info, è il lancio di Federer 😉
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Ven 11 Ago 2023 - 9:24
qui si vede bene

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Ven 11 Ago 2023 - 9:55
federer non l'ho mai copiato, perchè è l'unico che lancia la palla molto indietro rispetto agli altri; tornando al post originale, è un pò la mia storia, tante partite pochissime lezioni, risultato uguale, navigo sempre tra 4.2-4.3 da parte mia dalle lezioni che ho fatto in passato sono rimasto deluso con un paio di maestri, quindi sono andato avanti da solo per anni, ma da un certo punto in poi diventa veramente difficile progredire da soli, finché un giorno, ho preso 5 lezioni private, mi ha fatto esercitare esclusivamente sul rovescio, e mi ha cambiato il colpo da principiante a un paio di vincenti a partita... lì ho capito la differenza tra mestro e maestro... è brutto da dire, ma se avessi trovato dall'inizio il maestro giusto sarei un giocatore molto migliore e avrei preso molte più lezioni.
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Ven 11 Ago 2023 - 10:34
rey20 ha scritto:federer non l'ho mai copiato, perchè è l'unico che lancia la palla molto indietro rispetto agli altri; tornando al post originale, è un pò la mia storia, tante partite pochissime lezioni, risultato uguale, navigo sempre tra 4.2-4.3 da parte mia dalle lezioni che ho fatto in passato sono rimasto deluso con un paio di maestri, quindi sono andato avanti da solo per anni, ma da un certo punto in poi diventa veramente difficile progredire da soli, finché un giorno, ho preso 5 lezioni private, mi ha fatto esercitare esclusivamente sul rovescio, e mi ha cambiato il colpo da principiante a un paio di vincenti a partita... lì ho capito la differenza tra mestro e maestro... è brutto da dire, ma se avessi trovato dall'inizio il maestro giusto sarei un giocatore molto migliore e avrei preso molte più lezioni.

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l'importanza di un buon maestro Empty Re: l'importanza di un buon maestro

Ven 11 Ago 2023 - 11:13
rey20 ha scritto:federer non l'ho mai copiato, perchè è l'unico che lancia la palla molto indietro rispetto agli altri; tornando al post originale, è un pò la mia storia, tante partite pochissime lezioni, risultato uguale, navigo sempre tra 4.2-4.3 da parte mia dalle lezioni che ho fatto in passato sono rimasto deluso con un paio di maestri, quindi sono andato avanti da solo per anni, ma da un certo punto in poi diventa veramente difficile progredire da soli, finché un giorno, ho preso 5 lezioni private, mi ha fatto esercitare esclusivamente sul rovescio, e mi ha cambiato il colpo da principiante a un paio di vincenti a partita... lì ho capito la differenza tra mestro e maestro... è brutto da dire, ma se avessi trovato dall'inizio il maestro giusto sarei un giocatore molto migliore e avrei preso molte più lezioni.
eh....
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l'importanza di un buon maestro Empty Re: l'importanza di un buon maestro

Sab 12 Ago 2023 - 8:23
blwi85 ha scritto:
Andras ha scritto:Poi ci sono quelli che io chiamo gli "evergreen". Presente quando un Medico di Base brancola più o meno nel buio di fronte ad un assistito e gli prescrive "riposo assoluto" perché sa che 8 volte su 10 gli si attenuano i sintomi e gli smette di rompere le balle? Penso che l'equivalente per un Maestro sia dire di "piegare le gambe" a chi sta allenando. È un consiglio che sconfina nel mistico già che, tecnicamente, "le si potrebbe piegare sempre un po' di più" (e diciamo che il quarta categoria medio non ha certo le ginocchia rasoterra durante l'esecuzione). Premesso che il consiglio in se non può mai essere sbagliato da un Maestro mi aspetto che, dopo aver dato un'occhiata a come mi muovo, mi dia delle indicazioni che possano essere il classico cacio sui maccheroni. Più di 30 anni fa il mio primo Maestro vide che tendevo a lanciare sulla destra sul servizio, ne ha approfittato per esortarmi a costruirci sopra una palla slice. Ha visto che perdevo il tempo sulla palla facendo la classica "campana rovesciata" per arrivare alla trophy position, mi ha detto di pensare al servizio come se fosse uno smash e di andar su linearmente in verticale col braccio destro in salita: il timing non solo è arrivato al volo ma faccio ancora così il movimento. Consigli giusto un filo più personalizzati del "piegar le gambe" dei miei marroni 😉
tutto giusto, però piegale ste cavolo di gambe  Very Happy Very Happy Very Happy

Touchè  Very Happy
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