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contro chi gioca forte e piatto e viene a rete - Pagina 2 Empty contro chi gioca forte e piatto e viene a rete

Dom 9 Mag 2021 - 20:17
Promemoria primo messaggio :

mi sto rendendo conto che quando gioco contro qualcuno che gioca piatto e forte subisco veramente tanto, consigli?

Moren
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contro chi gioca forte e piatto e viene a rete - Pagina 2 Empty Re: contro chi gioca forte e piatto e viene a rete

Mar 11 Mag 2021 - 2:20
buonasera [Devi essere iscritto e connesso per vedere questo link]. Faccio tesoro del tuo punto di vista che per quanto mi riguarda non fa una piega e ci tengo solo a chiarire (o precisare meglio) alcune cose che evidentemente sono state male interpretate e attaccate inopportunamente da alcuni nei commenti precedenti.

Innanzitutto non avevo mai visto il video di rey e il suo livello, altrimenti non gli avrei ovviamente dato quel suggerimento. Ma siamo in un forum in cui non si conosce tutto di tutti. Avevo semplicemente suggerito la tattica come una tra le soluzioni possibili da poter pensare quando si è in difficoltà con un avversario. Ovviamente non è ancora il caso di rey per cui il discorso è prematuro.

In seguito, avevo solo aggiunto una mia modesta opinione personale (derivante comunque dal pensiero del mio ex-maestro) per cui dopo aver costruito una sufficiente base tecnica (proprio esattamente come dici tu) 

"un gesto tecnico decente,e a direzionare i colpi con facilita',nonche  a muoversi con un minimo di senso a coprire il campo" 


si dovrebbe iniziare ad affiancare la parte tattica. Cosa che purtroppo per quelle che sono le mie esperienze dirette e/o visive, spesso nei corsi si tralascia. 

Infine, io ho espresso dei giudizi su scuole e istruttori per le mie esperienze dirette e non sparate a casaccio, laddove ho riscontrato in più occasioni esclusivamente il concetto di business anziché quello professionale. Perché se è vero, come detto, che la maggior parte dei corsisti sono li per passare qualche ora di svago e non vedono l'ora di fare i punticini finali, c'è anche chi desidererebbe un corso serio e professionale, con un programma chiaro e definito, un percorso che consenta di dare una crescita al massimo delle proprie possibilità, qualsiasi esse siano anche a 40 o 50 anni. E non la seratina con gli esercizi fini a se stessi, senza un programma e senza un obiettivo. 
Ho visto corsi in cui ad aprile inoltrato ancora non venivano corrette le impugnature (però magari si insegnava ad "arrootaare la palla"). 
Ho visto corsi in cui il servizio non veniva mai toccato (e non parlo di corsi base!). 
Tutto qui. 
E questo (almeno dalle mie parti) accade in molte scuole dove sei solo un numero dei tanti e per assecondare quei numeri gli imprenditori sono costretti ad inserire aiutanti che sono ancora in attesa del 1° grado Fit, altro che maestri. E non lo ritengo giusto solo per il fatto che si debbano coprire i corsi. 
La professionalità deve sempre essere in primo piano. Se mi è consentito il parallelismo è come i negozi, che certamente fanno attività commerciale ma possono svolgerla in maniera più o meno professionale. 
Io sono completamente d'accordo sul fatto che la predisposizione dell'allievo sia fondamentale per un buon percorso. Proprio per questo dovrebbe essere il maestro a dettare un programma e a rompermi la schiena. Questo ovviamente vale per chi vuole migliorare, non per chi vuole solo svagarsi. 
Poi, non ho nessun problema verso chi vuole andare ad un corso solo per svagarsi, ma si dovrebbe quantomeno garantire la giusta professionalità a chi invece vorrebbe cercare di migliorare. 
Invece vedo maestri nazionali che pensano solo a contare gli incassi al calduccio dell'ufficio, mandando in campo ragazzi e ragazze che di insegnamento sanno zero. E non lo ritengo giusto.

Chiudo dicendo: viva le scuole serie, bene impostate e con maestri veri.
E precisando che tutto quanto è basato sulle mie esperienze personali. Dove ho avuto la "sfortuna" di poter lavorare con un tecnico nazionale, che purtroppo ti fa capire bene la grande differenza tra il fare un programma e il fare palestra.
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contro chi gioca forte e piatto e viene a rete - Pagina 2 Empty Re: contro chi gioca forte e piatto e viene a rete

Mar 11 Mag 2021 - 9:38
[Devi essere iscritto e connesso per vedere questo link], fatico a capire il tuo atteggiamento. Pretendi di giudicare un intero ambiente tennistico nazionale, salvando pochi e mettendo alla gogna i cosiddetti "palleggiatori" che invece sono la salvezza dei centri sportivi in cui ci sono le SAT perchè costano relativamente poco e si impegnano come forsennati facendo turni anche di 6 ore consecutive sul campo, eseguendo nient'altro che il fatidico programma previsto dal maestro federale che gestisce la SAT. Ma forse tu preferisci i ragazzotti che dopo la scuola stanno a fare muffa davanti ad un bar imparando a bere? 
Ma fin qui siamo nell'opinabile ed hai tutto il diritto di pensarla come vuoi. 
A questo punto però, visto il tuo parere che pare quello di un critico esperto, ti chiedo: e tu che qualifiche hai per eleggerti a giudice supremo del mondo tennistico italiano? Chi sei per giudicare un maestro? Se dai l'importanza che dai alle qualifiche dei maestri, dovresti, per non risultare ipocrita, presentarti con le tue di qualifiche prima di giudicare pesantemente gente che spesso ha a che fare con saccenti maleducati (genitori, allievi già "imparati", adolescenti in crisi di identità, ed allievi adulti che pensano di poter giudicare il loro insegnante).  Se nei corsi per adulti non si insegna il servizio è proprio perchè da adulti richiederebbe un ciclo di almeno 20 ore per riuscire a mettere in campo una palla ogni 5, e senza controllo. Quale allievo adulto è disposto a fare 20 ore di servizio con la frustrazione di non sentire il progresso?  
Ben altra cosa è con i bambini delle SAT dove il servizio si insegna già dalla fine del primo anno e poi, pian piano, negli anni, si completa e si fortifica, 10 minuti a lezione.
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contro chi gioca forte e piatto e viene a rete - Pagina 2 Empty Re: contro chi gioca forte e piatto e viene a rete

Mar 11 Mag 2021 - 11:08
Ma stiamo parlando di lezioni di gruppo o individuali? In una lezione di gruppo,sopratutto di adulti ,è davvero difficile(impossibile?) fare un percorso con cambiamenti tecnici drastici
Nel mio circolo le lezioni di adulti sono definite " lezioni di mantenimento" proprio per indicare che sono piu allenamenti che scuola.Sono lezioni dove si cerca piu che altro buona intensita e ritmo
Se sei con altri 3-4 adulti in campo pensare di stravolgere la propria tecnica è impensabile.Si possono dare indicazioni(piu o meno approfondite) ma per esempio fare esercizi specifici per il problema di un singolo giocatore è complicato,si puo fare una volta ogni tanto,ma non puo essere la consuetudine
Solitamente si possono fare esercizi per migliorare problemi tecnici abbastanza comuni:preparazione incorretta o ritardata,punto di contatto arretrato....ecc ecc.Chiaramente alcuni allievi se ne benificeranno piu di altri,e altri lo potranno trovare inutile e noioso....è il problema dei gruppi...

Questione tattica con tecnica:ci sono tantissimi esercizi semplicissimi che lavorano entrambe le cose.Il piu comune:cesto con due dritti incrociati e uno parallelo.E' lo schema tattico piu semplice ,ma fondamentale ,nel tennis.Alcuni istruttori ti spiegano il perche,altri semplicementi te lo fanno eseguire.
Molti allievi con questo tipo di esercizio si annoiano,pensando che sia inutile pensando che per lavorare tecnica o tattica ci vogliono esercizi super mega complicati
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Mar 11 Mag 2021 - 12:42
Secondo me l'offerta la fa la domanda.
L'utente tipo di un corso di tennis adulti è uno che ha voglia di giocare a tennis, perchè magari lo ha sempre  praticato in modo amatoriale, e si iscrive al corso perchè sa che le due ore settimanali di corso sono la sua unica occasione per giocare con continuità. I corsi per adulti servono a questa funzione. Il maestro ha davanti a se 4 allievi nel campo, gli fa fare qualche esercizio dal cesto, li fa palleggiare tra loro e gli dà qualche suggerimento tecnico. I praticanti 50enni non hanno alcuna voglia di cambiare un gesto tecnico, per quanto sbagliato, perchè significherebbe non divertirsi per un pò. Il maestro comunque svolge una funzione perchè gli fa fare esercizi mirati, dando un senso a quelle due ore settimanali.
Poi c'è anche qualche raro cinquantenne che vuole migliorare tecnicamente. Queste persone aggiungono alle due ore di corso (che rimangono l'occasione per giocare) qualche lezione singola con il maestro.
Io ho girato l'Italia per lavoro e ho conosciuto tanti maestri, non ne posso che parlare bene. Il motivo è semplice: se un maestro in campo non lavora, il club perde allievi e quindi manda via il maestro...
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Mar 11 Mag 2021 - 12:56
per tornare in tema...  [Devi essere iscritto e connesso per vedere questo link] devi fare cesti, cesti ed ancora cesti, quando avrai migliorato la tecnica potremo parlare di tattica. Senza tecnica come attui tattica? è alquanto complicato.
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Mar 11 Mag 2021 - 15:48
Secondo me bisogna vedere di che livello parliamo.

Non penso di essere l'unico ad aver visto gente che gioca tutto sommato bene, prenderle e pure male da gente che colpisce storto che più storto non si può.
Autodidatti di 100 kg che non hanno mai preso una lezione, che vincono contro chi va a lezione da 10 anni.
Parliamo di 4a, non certo di terza, ma ne ho visti.

Non avete mai incontrato uno che vi batte colpendo in maniera non convenzionale? Poi vi fa i complimenti e vi dice "però cavolo, giochi proprio bene".
Io un milione di volte. 
tu non hai interiorizzato la tecnica e quindi perdi.
Lui invece non ce l'ha proprio e vince.  Very Happy
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Mar 11 Mag 2021 - 15:50
taglia1964 ha scritto:[Devi essere iscritto e connesso per vedere questo link], fatico a capire il tuo atteggiamento. Pretendi di giudicare un intero ambiente tennistico nazionale, salvando pochi e mettendo alla gogna i cosiddetti "palleggiatori" che invece sono la salvezza dei centri sportivi in cui ci sono le SAT perchè costano relativamente poco e si impegnano come forsennati facendo turni anche di 6 ore consecutive sul campo, eseguendo nient'altro che il fatidico programma previsto dal maestro federale che gestisce la SAT. Ma forse tu preferisci i ragazzotti che dopo la scuola stanno a fare muffa davanti ad un bar imparando a bere? 
Ma fin qui siamo nell'opinabile ed hai tutto il diritto di pensarla come vuoi. 
A questo punto però, visto il tuo parere che pare quello di un critico esperto, ti chiedo: e tu che qualifiche hai per eleggerti a giudice supremo del mondo tennistico italiano? Chi sei per giudicare un maestro? Se dai l'importanza che dai alle qualifiche dei maestri, dovresti, per non risultare ipocrita, presentarti con le tue di qualifiche prima di giudicare pesantemente gente che spesso ha a che fare con saccenti maleducati (genitori, allievi già "imparati", adolescenti in crisi di identità, ed allievi adulti che pensano di poter giudicare il loro insegnante).  Se nei corsi per adulti non si insegna il servizio è proprio perchè da adulti richiederebbe un ciclo di almeno 20 ore per riuscire a mettere in campo una palla ogni 5, e senza controllo. Quale allievo adulto è disposto a fare 20 ore di servizio con la frustrazione di non sentire il progresso?  
Ben altra cosa è con i bambini delle SAT dove il servizio si insegna già dalla fine del primo anno e poi, pian piano, negli anni, si completa e si fortifica, 10 minuti a lezione.

[Devi essere iscritto e connesso per vedere questo link] continui a voler far polemica a tutti i costi, ma ti prego almeno di non assegnarmi cose che non ho mai detto e di fare la persona seria, se riesci ad esserlo.
Non ho mai messo alla gogna i palleggiatori, né chi vuole andare ad un corso solo per svago e non vuole perdere tempo a fare un ciclo di 20 ore di servizio. Ho detto semplicemente che a me non interessa quel tipo di offerta e visto che pago avrò la libertà di poter scegliere se la cosa mi gradisce o meno.
Se poi al 95% degli allievi sta bene quel tipo di scuola (invece che rompersi i marroni a cercar di migliorare il servizio con un ciclo di 20 ore) a me nun me ne pò frega' de meno...non lo contesto. Anzi, ti sorprenderà ma sono contento che siano lì, invece di fare la muffa al bar. E assolutamente non ho alcuna presunzione di cambiare il modus operandi, soprattutto se è più divertente per la massa e a livello economico funziona. E' giusto così: business is business! E me ne faccio una ragione. Ma sia chiaro questo però. Sennò raccontiamoci anche che i circoli aprono campi di padel per soddisfazione personale e non per soldi...

Comunque, nella parte che ho evidenziato del tuo discorso c'è il nocciolo della questione. Che è praticamente quello che, per quanto mi riguarda non accetto. E che equivale al dire che si dovrebbe fare in un altro modo, ma siccome il 95% degli allievi si diverte così allora assecondiamo loro e basta. Che sono di più rispetto a quelli che invece sarebbero disposti a tutto pur di lavorare per cercare di migliorare, anche poco, nei limiti delle possibilità.

Poi, anche il non insegnare le impugnature fa parte del programma? No...non ho nessuna qualifica, ma fino a li credo di poter giudicare un lavoro.

Purtroppo sei tu che stai generalizzando sul fatto che tutte le scuole e tutti i maestri siano perfetti difendendo a spada tratta la categoria. Quindi, ribalto la domanda: chi sei tu per capire se una scuola sia effettivamente valida senza conoscerla?


Saluti, e buone lezioni!
Moren
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Mar 11 Mag 2021 - 15:52
malconcio ha scritto:Secondo me l'offerta la fa la domanda.
L'utente tipo di un corso di tennis adulti è uno che ha voglia di giocare a tennis, perchè magari lo ha sempre  praticato in modo amatoriale, e si iscrive al corso perchè sa che le due ore settimanali di corso sono la sua unica occasione per giocare con continuità. I corsi per adulti servono a questa funzione. Il maestro ha davanti a se 4 allievi nel campo, gli fa fare qualche esercizio dal cesto, li fa palleggiare tra loro e gli dà qualche suggerimento tecnico. I praticanti 50enni non hanno alcuna voglia di cambiare un gesto tecnico, per quanto sbagliato, perchè significherebbe non divertirsi per un pò. Il maestro comunque svolge una funzione perchè gli fa fare esercizi mirati, dando un senso a quelle due ore settimanali.
Poi c'è anche qualche raro cinquantenne che vuole migliorare tecnicamente. Queste persone aggiungono alle due ore di corso (che rimangono l'occasione per giocare) qualche lezione singola con il maestro.
Io ho girato l'Italia per lavoro e ho conosciuto tanti maestri, non ne posso che parlare bene. Il motivo è semplice: se un maestro in campo non lavora, il club perde allievi e quindi manda via il maestro...
D'accordissimo con la tua disamina [Devi essere iscritto e connesso per vedere questo link]
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