Gianluigi Quinzi

Pare che finalmente l'Italia abbia un nuovo grande talento tennistico. A 14 anni e' il numero 1 d'Europa della sua categoriaa 12 aveva gia' vinto moltissimi titoli. ora e' in America da Bollettieri.Il carattere e' un po' bizzoso, trattasi di "spaccaracchette", ma se c'e' il talento..Qualcuno lo ha mai visto giocare?

è vero, se ne parla molto bene
tuttavia ci sono dei però

a) avere un grosso talento senza un adeguato movimento alle spalle (prendete come esempio francia e spagna) sarebbe poco utile nel suo complesso e farebbe sì che se anche questo giovanotto esplodesse si sentirebbe tennisticamente molto poco italiano e tenderebbe a snobbare la propria nazione (è da almeno due anni che ormai è più fuori che in Italia);l'esempio di Murray (vedi partecipazione coppa Davis) è esemplare,

b) è tutto da vedere che Quinzi diventerà un grosso campione; è ancora troppo giovane ed il mondo professionistico è duro e spietato
mi ricordo ancora di un tedesco di qualche anno fa (non rammento il nome ma qualcuno di voi lo saprà certamente) che pareva il fenomeno del futuro ed aveva vinto tutto, dico tutto (aveva fatto anche il grande slam a livello junior), il vincibile; ebbene non solo non è esploso a livello pro, ma non si è neppure affacciato alla relativa finestra;

c) bisogna puntare sul movimento nel suo complesso, solo così si può avere la ragionevole certezza di creare un campione-fenomeno in tempi accettabili

detto questo, forza Quinzi, dacci dentro e speriamo bene

braided ha scritto:
c) bisogna puntare sul movimento nel suo complesso, solo così si può avere la ragionevole certezza di creare un campione-fenomeno in tempi accettabili

detto questo, forza Quinzi, dacci dentro e speriamo bene

Condivido tutto ciò che hai scritto e soprattutto questa parte sopra.

Braided, hai colto nel segno. Pero'e' anche vero che quando Adriano Panatta divenne il grande giocatore che tutti ricordiamo, il tennis italiano attraversava un momento particolare e dopo il grande Pietrangeli non aveva saputo piu' esprimere un grande campione. Fu proprio Adriano a far ripartire il movimento tennistico nel nostro paese o meglio a farlo diventare uno sport popolare e maggiormente praticato,da sport quasi elitario che era. Insomma, dovremmo avere la fortuna anche di trovare un talento in grado di fare da trascinatore, da riaccender la vera passione, cio' che capito' con Boris Becker in Germania, per esempio. Quel paese tennisticamente non aveva mai espresso niente di particolarmente entusiasmante, fino a quel momento. inutile ricordare cio' che successe immediatamente dopo,con Steffi Graf e tutto il resto..

Gianluigi Quinzi ha appena vinto il titolo europeo under 14, battendo tra l'altro in finale un altro italiano , Filippo Baldi!
Non male: il ragazzo continua la sua crescita. Speriamo che continui a migliorarsi e ad essere competitivo nei prossimi anni.
in bocca al lupo!

E speriamo che la smetta di fare il Koellerer, spaccando racchette ed insultando; che la smetta di fare la stellina; e se tutto va bene, che non se ne vada dall'Italia (l'USTA già gli aveva proposto la cittadinanza americana...).

Di Collarini ne basta già uno...famiglia italiana, nascita a New York e trasferimento a Buenos Aires all'età di tre anni...trilingue, capace (finalista al RG junior quest'anno)..ma per lui han fatto la guerra (tennistica) Argentina ed USA (che l'ha spuntata), ma non l'Italia
Come con Velotti (argentino) e Duilio Beretta (peruviano)

Noi, sfruttare le doppie cittadinanze a favore? Mai!

Eiffel59 ha scritto:E speriamo che la smetta di fare il Koellerer, spaccando racchette ed insultando; che la smetta di fare la stellina

aah peccato sentire queste cose. veramente si comporta così?
avevo letto un'intervista in cui la sua famiglia sottolineava l'importanza di mantenere un comportamento corretto in campo e di non rompere le racchette altrimenti si andava a casa, ma da quanto dici il ragazzo è l'esatto contrario. Sarei più preoccupato sull'emulare Koellerer rispetto allo spaccare l'attrezzatura: dalla prima malattia non si guarisce mentre la seconda si può gestire e non compromette troppo i risultati (vedi Federer, Safin,...).

Mario hai maggiori notizie su Quinzi e visto che ci siamo, anche su Baldi che mi sembra venir su molto bene?

Si ma l'ho visto piangere un paio di volte di troppo quando sconfitto da Quinzi...d'accordo, lo soffre e ne soffre il carattere, quando l'ha fatto era un pelo più piccolo..ma bon dieu, animo!!!

Sennò diventa un Bertolucci...mi piace perchè viene a rete, ha stile (solo la smettesse di saltare sul diritto...)...niente da invidiare, e potenzialmente l'esatto contraltare di G.Q.

Allora..che "ci dia"....!!!

oggi ho visto nel circolo che frequento un allenamento tra Quinzi e Gaio, seguiti dai coach argentini. beh ragazzi quando scambiavano, la palla non si vedeva, con Gaio nettamente superiore (ma è normale vista l'età e l'esperienza in più) Di Quinzi che dire: è sicuramente forte e ben seguito, forse un po' troppo spaccone per i risultati ottenuti fin qui, dalle mie parti si racconta che alcuni tornei li facesse solo per fare classifica, ben sapendo che non c'erano grandissimi avversari, ma queste potrebbero essere solo voci di invidia, comunque il ragazzo si sta formando anche fisicamente visto che è già sopra i 180cm e non sembra ancora essersi fermato.

credo non abbia futuro sinceramente

leconte ha scritto:forse un po' troppo spaccone per i risultati ottenuti fin qui, dalle mie parti si racconta che alcuni tornei li facesse solo per fare classifica, ben sapendo che non c'erano grandissimi avversari, ma queste potrebbero essere solo voci di invidia

mi sa che è la seconda che hai detto...
non so a quale tornei "fake" ti riferisci ma il ragazzo ha già vinto: campionati nazionali americani, il nike junior tour, il bnp paribas, è numero 1 al mondo under 14 e ha appena vinto gli europei di categoria. non mi sembra poco.
non lo conosco e non l'ho mai visto giocare ma sul fatto che sia spaccone non vedo il problema: è un bambino! ha tutto il tempo per maturare.
insomma, let him be...vediamo cosa riuscirà a fare: io mi auguro che riesca ad essere così competitivo anche fra 4 anni.

guidoyouth ha scritto:

leconte ha scritto:forse un po' troppo spaccone per i risultati ottenuti fin qui, dalle mie parti si racconta che alcuni tornei li facesse solo per fare classifica, ben sapendo che non c'erano grandissimi avversari, ma queste potrebbero essere solo voci di invidia

mi sa che è la seconda che hai detto...
non so a quale tornei "fake" ti riferisci ma il ragazzo ha già vinto: campionati nazionali americani, il nike junior tour, il bnp paribas, è numero 1 al mondo under 14 e ha appena vinto gli europei di categoria. non mi sembra poco.
non lo conosco e non l'ho mai visto giocare ma sul fatto che sia spaccone non vedo il problema: è un bambino! ha tutto il tempo per maturare.
insomma, let him be...vediamo cosa riuscirà a fare: io mi auguro che riesca ad essere così competitivo anche fra 4 anni.

Uhmmm.... auguro a Quinzi ogni bene ed una felice e fortunata carriera tennistica.
Ne ho letto spesso su Tennis Italiano, ma non l'ho mai visto giocare.
Quando, come nel suo caso, si parla di "promessa", mi viene tuttavia sempre in mente la vicenda (probabilmente assai nota) di ADELCHI VIRGILI.
Tra i 14 e i 20 anni, nella vita in genere, ci sono tante e tante di quelle variabili che può davvero accadere tutto ed il contrario0 di tutto.
Spesso addirittura si tende a considerare già bruciato un giocatore che intorno ai 19 anni non abbia già conseguito risultati eccellenti; invece, nel tennis, si può raggiungere il pieno della maturità anche intorno ai 26/30 anni e fare il salto di qualità. Dieci anni di allenamenti, di prove, di cambiamenti, di sconfitte, di esperienze non sono pochi... può esplodere qualcuno che, al contrario di tanti, da ragazzino non era acclamato come tra i più promettenti.

adesso si allena con Infantino l'argentino che allenò anche un certo nalbandian, io credo che se usa la testa tra i primi cento lo possiamo vedere, poi per capire se sarà davvero un campione come già detto le variabili sono troppe.

quinzi (14 anni) ha vinto il suo primo torneo ITF under 18 (categoria G5) in Honduras.

http://www.tennisworlditalia.com/Gianluigi-Quinzi-domina-l&acuteHonduras-Bowl-articolo345.html

la sua crescita tennistica continua

e continua anche la crescita fisica: pare sia già alto 187cm

guidoyouth ha scritto:quinzi (14 anni) ha vinto il suo primo torneo ITF under 18 (categoria G5) in Honduras.

http://www.tennisworlditalia.com/Gianluigi-Quinzi-domina-l&acuteHonduras-Bowl-articolo345.html

la sua crescita tennistica continua

e continua anche la crescita fisica: pare sia già alto 187cm

1 e 87 a 14 anni? piu' che preoccuparsi della possibilita' che diventi cittadino americano, bisogna scongiurare il pericolo che diventi un giocatore di basket..

guidoyouth ha scritto:quinzi (14 anni) ha vinto il suo primo torneo ITF under 18 (categoria G5) in Honduras.

http://www.tennisworlditalia.com/Gianluigi-Quinzi-domina-l&acuteHonduras-Bowl-articolo345.html

la sua crescita tennistica continua

e continua anche la crescita fisica: pare sia già alto 187cm

tra l'altro perdendo 6 games in 5 partite !!!

beh se si allena fuori italia fa bene, sperando però che non prenda la cittadinanza estera....

kalamaro ha scritto:
tra l'altro perdendo 6 games in 5 partite !!!

e si, ha lasciato solo le briciole agli altri.
Va detto che il G5 per i tornei ITF under 18 è la categoria più "scarsa" e che in Honduras non saranno andati i migliori (visto che non è dietro l'angolo)
cmq è un ottimo risultato per acquisire punteggio e salire la classifica.

si però è torneo under 18, lui di anni ne ha 14!

tra i talenti mancati oltre a virgili volevo segnalare un certo iari natali, ve lo ricordate? gli aveva dedicato una copertina la rivista il tennis italiano

Una stagione da incorniciare per Gianluigi Quinzi , siglata dal “The Player of the year”, prestigioso riconoscimento attribuito dall’European Tennis Association (vinto tra gli altri da Gasquet nel 1999 e da Djokovic nel 2001), arrivato quasi contemporaneamente alla sua prima vittoria in un match nel circuito professionistico, nelle qualificazioni di un future messicano. Quinzi ha mantenuto per tutto l’anno la prima posizione nei due rankings internazionali Tennis Europe Tour under 14 (Tennis Europe Ranking 2010 e Race to Master 2010). Marchigiano di Porto San Giorgio, Gianluigi è nato il primo febbraio 1996. E' mancino, ma solo con la racchetta, poiché è destro in tutto quello che fa al di fuori del tennis. Ha un gioco offensivo e la capacità di adattarsi a tutte le superfici: il suo colpo migliore è il rovescio bimane, ma ha anche un ottimo servizio e non disdegna di andare a rete quando gli si presenta l’occasione. Lo scorso luglio ha conquistato il titolo ai Campionati Europei Junior Under 14 a Pilzen, nella Repubblica Ceca, battendo in finale in un derby tricolore Filippo Baldi. Sempre quest’anno si è imposto a Parigi al BNP Paribas, uno dei tornei under 14 più importanti al mondo. Il giovane marchigiano si allena attualmente con Eduardo Medica (fa parte del team di Eduardo Infantino) ma è stato anche alla famosa Academy di Nick Bollettieri in Florida.
E’ stato molto importante per me essere nominato giocatore dell’anno” - ha detto Gianluigi in un’intervista su ”Tennis Europe Magazine” -: ”un grande onore ed una bella spinta a migliorare ancora il livello del mio gioco. Ma ripaga anche me e la mia famiglia per i sacrifici fatti per raggiungere tutto questo. Sono il primo giocatore italiano ad aver ottenuto questo riconoscimento ed è davvero fantastico. I miei progetti per il futuro sono lavorare duramente ogni giorno con umiltà ed energia”. Quello appena trascorso potrebbe essere stato l’ultimo anno di Quinzi nel Tennis Europe Junior Tour. ”Credo però che giocherò ancora la Junior Davis Cup la prossima estate” - precisa -: ”lo scorso agosto a Prostejov l’Italia si è fermata in finale. Era uno dei miei obiettivi per la stagione: ho vinto cinque match ed ho chiuso il torneo imbattuto. La prossima volta voglio vincerla”.
A cavallo tra settembre ed ottobre, Gianluigi ha vinto quattro titoli junior in altrettante settimane consecutive, trionfando in Honduras, a Porto Rico, a Santo Domingo e nelle Antille Olandesi. Poi la decisione, presa con Eduardo Medica ed Eduardo Infantino, di provare il salto nel circuito professionistico. Primo match tra i pro e prima vittoria (60 60 al messicano Antonio Reynoso) per il 14enne di Porto San Giorgio nelle qualificazioni del 15mila dollari di Durango (cemento), in Messico: l’azzurrino è così entrato nel main draw dove poi ha perso al primo turno dal messicano Cesar Ramirez, numero 519 Atp. ”Avevo vinto 39 match di fila da giugno in avanti: statisticamente doveva accadere che perdessi! Lui poi è un buon giocatore, ha battuto gente forte come il bulgaro Dimitrov e gioca la Davis per il suo Paese. Un po’ troppo per me”.
Viaggiare in giro per il mondo ed allenarsi con costanza crea qualche difficoltà con lo studio. ”In Italia è complicato conciliare le due cose: negli Stati Uniti è più semplice combinare sport ed istruzione. Ad ogni modo io ho risolto il problema studiando on-line per metà dell’anno scolastico e per il resto frequentando una fantastica scuola italiana, probabilmente l’unica che può davvero capire la situazione, nella mia cittadina. Per il momento va bene così”.
L’idolo dichiarato è Rafa Nadal per la grinta che sa esprimere in campo: ”Il fatto che sia mancino come me non c’entra” - sottolinea Quinzi - ”lo ammiro perché combatte su ogni punto dall’inizio alla fine. Si deve vincere l’ultimo punto per riuscire a battermi”. A Gianluigi non piace perdere, anche se si tratta delle qualificazioni del suo primo torneo challenger in carriera, come è accaduto la scorsa settimana a Cancun, in Messico. ”Mi sentivo frustrato per aver perso contro il francese Michon. Accetto le sconfitte, ma non mi viene facile”. Infine un consiglio per chi vuole seguire la sua strada: ”Non dare troppa importanza ai primi risultati ma concentrarsi solo sul migliorare il proprio gioco. E poi dare zero importanza alla gente che dice che i risultati non significano nulla: lo sono ma solo se vengono valutati nel modo giusto, prendendo in considerazione anche la tecnica, la forma fisica e la personalità. In poche parole se vinci tutto a 12 o 14 anni questo non significa che diventerai sicuramente un top-player. Però è abbastanza vero il contrario, cioè che la maggior parte dei grandi giocatori di oggi hanno vinto molto da ragazzini”.

oggi la Gazzetta dello Sport gli ha dedicato un lungo articolo... spero solo che non si gasi troppo, perchè data la giovane età il rischio di bruciarsi è davvero alto (a proposito, 1.88 a 15 anni... ma cosa gli danno da mangiare???)

dall'articolo emerge la forte presenza della madre, per cui gli auguro di non fare la "fine" di Andy Murray...

1 e 88 a 15 anni? questo piu' che nadal potrebbe essere il nuovo bum bum Becker!

DrDivago ha scritto:
dall'articolo emerge la forte presenza della madre, per cui gli auguro di non fare la "fine" di Andy Murray...

Figurati, ho letto da qualche altra parte (credo sul Tennis Italiano) che suo padre è il presidente del circolo tennis di Porto San Giorgio. Ovviamente non ho nulla di personale contro gli interessati, ma questo è uno dei tantissimi esempi tipici dell'attuale andazzo italiano: se sei figlio di qualcuno sei messo nelle condizioni di sviluppare il tuo talento, altrimenti è molto dura...

...è un costo...e più il livello si alza e più immagino i costi lievitano :-(

nell'articolo della Gazzetta il padre parla di 100.000 euro (centomilaeuro) all'anno di spese per gianluigi...