dritto in topspin: ma quanta forza ci vuole????
- 19Federer19Frequentatore
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dritto in topspin: ma quanta forza ci vuole????
Ciao a tutti.
Sto imparando a giocare il top spin. Giocandolo con una eastern c'è poco spin, allora sto cercando di cambiare impugnatura, usando una semi-western.
Diminuisce l'estensione del braccio, di conseguenza cambia la distanza con la palla, il finale è più "a uncino", più "pettinata", chiamatelo come volete insomma. E fin qui ci siamo.
Le difficoltà che incontro sono 3:
-mi si accorcia notevolmente la traiettoria, mediamente il mio dritto arriva all'altezza della linea di servizio, giocando invece il top spin con la eastern avevo più profondità.
Come faccio a raggiungere la stessa profondità con più spin? è solo questione di forza?
-mi viene più naturale avere un impatto più alto, non ad altezza anche. è giusto o bagliato?
-e soprattutto mi capita spessissimo di avere il polso molle, quando impatto mi trema e ovviamente il tiro è completamente sbagliato. E questo proprio non riesco ne a correggerlo ne a capirlo. Mistero.
Spero possiate darmi consigli utile.
Grazie.
[u]
- seneca85Assiduo
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Re: dritto in topspin: ma quanta forza ci vuole????
yokupoku ha scritto:
prova a vedere come cambia il colpo entrando in zona contatto con il piatto corde leggermente piu' "faccia a terra" ... e la spazzolata la fai quindi piu' "coperta" ... la palla dovrebbe abbassarsi e prendere piu' componente orizzontale, sempre mantenendo buona rotazione... ma occhio a non rallentare l'avambraccio senno' ti parte piatta e buchi la recinzione....
Quando si impatta il piatto corde deve essere sempre parallelo alla rete qualsiasi sia l'impugnatura dalle più classiche alle più esasperate.
Io non consiglierei di entrare con il piatto corde più inclinato verso terra ciò a lungo andare creerebbe problemi, soprattutto si incomincerebbe a schiacciare la palla cosa che sembra fino ad ora non essere successa.
Schiacciare la palla è sempre un'eccezione che si usa in casi particolarissime, se la si adotta come abitudine crea scompensi gravi.
Per ridurre la eccessiva componente verticale consiglierei:
- diminuire la pronazione avambraccio/ braccio (c.d. tergicristallo) e così facendo il gomito del braccio che impugna sale di più e a fine movimento sta alto e guarda indirezione campo avversario (l'avambraccio a fine movimemnto è parallelo al terreno) infatti chi invece dà molto top spin a fine movimento di solito ha il gomito del braccio che impigna rivolto verso il basso;
- se nonostante ciò la palla non cammina molto forse non si scarica il peso sulla palla stessa, c'è qualcosa che nelle spinte dei vari segmenti non va.
Comunque a livello amtoriale secondo me è meglio avere il difetto di avere molta componente verticale rispetto che avercene al contrario molta di orizzontale, in tal modo si ha più margine di errore e si sbaglia meno.
Naturale se oltre alla componente verticale si fa viaggiare anche la palla la musica cambia.
- yokupokuUtente attivo
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Re: dritto in topspin: ma quanta forza ci vuole????
C'era in rete un video di Sartori dove si vedeva bene la differenza dei due colpi .. se lo trovo lo posto...
- yokupokuUtente attivo
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Re: dritto in topspin: ma quanta forza ci vuole????
- seneca85Assiduo
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Re: dritto in topspin: ma quanta forza ci vuole????
- yokupokuUtente attivo
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Re: dritto in topspin: ma quanta forza ci vuole????
seneca85 ha scritto:Sì questo video è tratto dal DVD di Sartori "Tennis ..... non diamo tutto per scontato" che ho e già nel tuo mex precedente avevi parlato di "semplice entrata" con più o meno taglio ad infatti la mia puntualizzazione era solo una precisazione poiché spesso a livello amatoriale basta poco per incominciare ad entrare sulla palla da sopra non passandole sotto, infatti quando anche si colpisce più piatto si passa sempre sotto la palla e poi la si copre di meno proprio facendo andare il braccio con un movimeto più diretto (meno tergicristallo) con il gomito che finisce alto in direzione del campo avversario.
e ti diro' che secondo me, l'esercizio come lo ha impostato Sartori è fantastico a livello didattico, perchè fa fare i due tagli sia con palla discendente che con palla in salita.... insegnandoti in questo modo a sviluppare un senso critico piu' elevato ed un livello di attenzione nettamente superiore al normale sul giudizio di palla.
Ti dimostra e ti insegna come lo stesso identico taglio e swing path... dia un risultato totalmente diverso in situazione di palla che ti entra nel piatto corde da sotto.. piuttosto che da sopra, e questo vuol dire imparare a "riconoscere la palla" e sapere come puo' essere trattata... ovvero il "controllo", quello vero, non quello che ti da solo la corda X con il telaio Y .
Certo è roba da bravi... ma nel nostro piccolo anche noi scarsolini, senza pretendere di riuscire ad eseguirlo come l'allieva del video, potremmo avere grosse "rivelazioni" con questo esercizio......
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Re: dritto in topspin: ma quanta forza ci vuole????
eron82 ha scritto:Assolutamente no. Quando magari avrai molta sicurezza con i colpi potrai passare anche tu ad una open stance (non troppo accentuata).
eron82 ha scritto:
Certo che no, il passaggio da eastern a semiwestern non è impossibile. I più piccoli lo fanno quasi normalmente per fronteggiare palle che data la loro altezza risultano spesso alte per loro. Il passaggio da semiwestern a eastern è leggermente più complicato.
Quoto. Sono le stesse parole del mio maestro.
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Re: dritto in topspin: ma quanta forza ci vuole????
seneca85 ha scritto:Sì questo video è tratto dal DVD di Sartori "Tennis ..... non diamo tutto per scontato" che ho e già nel tuo mex precedente avevi parlato di "semplice entrata" con più o meno taglio ad infatti la mia puntualizzazione era solo una precisazione poiché spesso a livello amatoriale basta poco per incominciare ad entrare sulla palla da sopra non passandole sotto, infatti quando anche si colpisce più piatto si passa sempre sotto la palla e poi la si copre di meno proprio facendo andare il braccio con un movimeto più diretto (meno tergicristallo) con il gomito che finisce alto in direzione del campo avversario.
Quotone. Ogni tanto mandavo a rete per questo problema.
- seneca85Assiduo
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Re: dritto in topspin: ma quanta forza ci vuole????
yokupoku ha scritto:
e ti diro' che secondo me, l'esercizio come lo ha impostato Sartori è fantastico a livello didattico, perchè fa fare i due tagli sia con palla discendente che con palla in salita.... insegnandoti in questo modo a sviluppare un senso critico piu' elevato ed un livello di attenzione nettamente superiore al normale sul giudizio di palla.
Ti dimostra e ti insegna come lo stesso identico taglio e swing path... dia un risultato totalmente diverso in situazione di palla che ti entra nel piatto corde da sotto.. piuttosto che da sopra, e questo vuol dire imparare a "riconoscere la palla" e sapere come puo' essere trattata... ovvero il "controllo", quello vero, non quello che ti da solo la corda X con il telaio Y .
Certo è roba da bravi... ma nel nostro piccolo anche noi scarsolini, senza pretendere di riuscire ad eseguirlo come l'allieva del video, potremmo avere grosse "rivelazioni" con questo esercizio......
Sì dici tutto bene, come sempre non basta fare un esercizio ma capire perché farlo e soprattutto a che cosa serve.
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Re: dritto in topspin: ma quanta forza ci vuole????
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Re: dritto in topspin: ma quanta forza ci vuole????
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Re: dritto in topspin: ma quanta forza ci vuole????
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Re: dritto in topspin: ma quanta forza ci vuole????
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Re: dritto in topspin: ma quanta forza ci vuole????
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Re: dritto in topspin: ma quanta forza ci vuole????
- chirosAssiduo
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Re: dritto in topspin: ma quanta forza ci vuole????
Il riassunto mi pare ottimo.abracadabra78 ha scritto:quello di garathiel,mi sembra un colpo molto piu' naturale per dare un'ottima rotazione alla palla.......con la eastern invece esce meno topspin ma magari la palla e' piu' tesa....nadal e' davvero l'unico che usa una presa estrema e riesce a dare oltre che rotazione velocita' di palla impressionanti,e' un caso a parte lui quindi
Se non si ha il braccio veloce come quello di Nadal, con la Western si perde un po' in profondità mentre il topspin riesce in modo obbligato. Non avendo lontanamente il braccio nadaliano io uso la eastern, considerando pure che si può generare comunque un ottimo topspin spazzolando la palla.
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Re: dritto in topspin: ma quanta forza ci vuole????
vero chiros....con la eastern si riesce cmq a imprimere spin,anche se e' perfetta per il gioco piatto,insomma,io senza volerlo(causa mal di gomito) ho girato leggermente la presa,ritrovandomi a giocare colpi di chiusura spesso piatti(che se entrano nn si prendeno,avendo piu' velocita'),giocando una eastern piena,poi ovviamente,con la stessa presa,la differenza tra il tiro piatto e arrotato,la fanno il movimento e il punto di impattochiros ha scritto:Il riassunto mi pare ottimo.abracadabra78 ha scritto:quello di garathiel,mi sembra un colpo molto piu' naturale per dare un'ottima rotazione alla palla.......con la eastern invece esce meno topspin ma magari la palla e' piu' tesa....nadal e' davvero l'unico che usa una presa estrema e riesce a dare oltre che rotazione velocita' di palla impressionanti,e' un caso a parte lui quindi
Se non si ha il braccio veloce come quello di Nadal, con la Western si perde un po' in profondità mentre il topspin riesce in modo obbligato. Non avendo lontanamente il braccio nadaliano io uso la eastern, considerando pure che si può generare comunque un ottimo topspin spazzolando la palla.
- chirosAssiduo
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Re: dritto in topspin: ma quanta forza ci vuole????
Ma in partita è troppo difficile alternare prese di dritto chiuse e aperte per variare lo spin? C'è qualcuno che lo fa?
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Re: dritto in topspin: ma quanta forza ci vuole????
Invece per i back stile squash di dritto e demivolè .. penso siano fattibili solo in eastern.
Il brutto è che se sei fuori allenamento ci vuole del tempo per riprendere il timing di ogni colpo = si ha una percentuale di errori più alta.
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Re: dritto in topspin: ma quanta forza ci vuole????
Non me ne parlare.....Garathiel ha scritto:Durante scambi lunghi ed alti da fondo .. mi capita di girare ancora un po' l'impugnatura, quasi una western, focalizzando la spinta dall'alto al basso col finale alla Nadal per capirsi. [sull'orecchio destro invece che il sinistro.]
Invece per i back stile squash di dritto e demivolè .. penso siano fattibili solo in eastern.
Il brutto è che se sei fuori allenamento ci vuole del tempo per riprendere il timing di ogni colpo = si ha una percentuale di errori più alta.
Con l'età avanzata poi...
i dolori....
Appena tornavo in forma...trakkete...l'infortunio!
Comunque ci vuole pratica ed applicazione,pratica ed applicazione,pratica ed applicazione,pratica ed applicazione,pratica ed applicazione,pratica ed applicazione,.......
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Re: dritto in topspin: ma quanta forza ci vuole????
dal canto mio, non ho mai fatto un dritto o un rovescio letteralmente piatto. nel dritto in particolare una buona dose di top la do sempre, anche quando cerco non dico il vincente a tutti i costi (ma anche) ma quando colpisco per far male e prendermi il punto a rete.chiros ha scritto:Vero, il vincente va tirato più piatto.
Ma in partita è troppo difficile alternare prese di dritto chiuse e aperte per variare lo spin? C'è qualcuno che lo fa?
il gioco piatto per me non esiste, anche perchè il piattone teso a fil di rete ha una percentuale bassissima di riuscita. e se vuoi essere sivuro di metterla dentro, devi giocoforza sacrificare la velocità, dato che non hai il top spin che te la tenga dentro.
poi da fondo, quando voglio rimettere la palla interlocutoria, arrivo ad impugnare in western piena generando dei gran topponi che, se anche non vanno vicino alla riga di fondo, sono più difficilmente attacabili, almeno da quelli al mio livello.
se poi sono anche profondi, be', ci metterei la firma a giocarli sempre così.
- chirosAssiduo
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Re: dritto in topspin: ma quanta forza ci vuole????
Il piatto assoluto esiste? Boh parola agli esperti.
Io penso che "coprendo" molto con il corpo si possono fare dei colpi che diano l'impressione del piatto, anche se un minimo di spin c'è sempre.
- GarathielFrequentatore
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Re: dritto in topspin: ma quanta forza ci vuole????
Un tipo di palla che pur essendo velocissima quando arrivi bene con le gambe non da fastidio, si lascia manipolare come vuoi tu .. se invece arrivi male, inizia la partita di Squash con colpi in allungo.
- alain proustFedelissimo
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Re: dritto in topspin: ma quanta forza ci vuole????
ma in generale impostare il proprio gioco sui colpi piatti secondo me non dà margini di miglioramento, non permetterà mai il salto di qualità in termini di net clearance e quindi solidità-regolarità e in termini di peso di palla (ossia complessità, e in effetti tu garathiel osservi giustamente che se ci arrivi bene alla palla piatta dai del tu). ho scoperto l'acqua calda.
- KirillovFrequentatore
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Re: dritto in topspin: ma quanta forza ci vuole????
dritto e rovescio di Connors, addirittura, erano quasi sempre leggermente choppati. Palle rognosissime, regolarmente a un palmo dalla riga di fondoGarathiel ha scritto:Sisi, piatto esiste .. il mio compare di allenamento è un piccolo Jimmy Connors, palla sempre tesa °_° senza rotazioni.
Un tipo di palla che pur essendo velocissima quando arrivi bene con le gambe non da fastidio, si lascia manipolare come vuoi tu .. se invece arrivi male, inizia la partita di Squash con colpi in allungo.