Racchetta da Tennis - Incordatura a corde singole.
Nel 1980 l'azienda austriaca Head di attrezzature per lo sport mise in commercio una racchetta da tennis innovativa con incordatura a corde singole, denominata Head Final. Le corde erano individualmente attaccate al telaio mediante speciali morsetti tronco-conici che sfruttavano la tensione stessa della corda per bloccarla sul telaio. Il vantaggio era quello di poter cambiare soltanto la corda rotta e non l'intera incordatura con conseguente risparmio consistente di tempo e di denaro, inoltre anche con una corda rotta si poteva continuare a giocare senza apprezzabile riduzione della capacità di risposta del piatto corde. Della Head Final è allegato qui un articolo su rivista del settore curato dall'esperto della materia Dott. Adelchi Fioriti. La racchetta non durò molto tempo in commercio, circa un paio di anni o poco più, e un tale tipo di racchetta non venne più riproposto da nessuna azienda del settore.
Sono ora anche qui allegate alcune foto essenziali di una incordatura di racchetta, realizzata in laboratorio in pochi esemplari sperimentali e con successo sperimentati sul campo, che riprende il concetto delle corde singole e lo attua con micro-morsetti di acciaio inox posti alle due estremità della corda singola, mentre il blocco della estremità della corda sull'archetto, in questo modello sono 6 corde, è fatto con un nodo multiplo concentrico 3x. Tale metodo di incordatura è applicabile a tutte le racchette esistenti sul mercato, meglio se non aventi fori condivisi da due corde. E’ da segnalare, nel merito tecnico specifico di questo procedimento di incordatura, che con esso viene eliminata l’azione di pinzatura/de-pinzatura della corda sotto carico/scarico della tensione, azione essa che è il momento più delicato e critico del procedimento di incordatura attualmente universalmente adottato. La macchina incordatrice è di conseguenza molto semplificata e consiste soltanto in un braccio con contrappeso a gravità e un piano di appoggio che tenga ferma la racchetta in posizione frontale rispetto al contrappeso durante il tempo di applicazione alla corda del carico tensionale e il fissaggio del morsetto inox, in tutto circa 10-15 secondi.
Il costo vivo di sostituzione di una corda è circa 60 centesimi di euro comprensivo di due morsetti inox e di uno spezzone di corda di 40-50 cm, il tempo necessario circa 4 minuti, quindi detta sostituzione di corda potrebbe costare al tennista 3-4 euro. La prima incordatura completa di un piatto corde 16x19 con 70 estremità da fissare richiede circa 4 ore di tempo e potrebbe costare al tennista 20-22 euro. La racchetta in foto, che è quella di Nadal celebrativa del suo decimo Roland Garros, è stata incordata a 21 kg di carico con una corda molto elastica poliestere monofilamento syngut di calibro 1.35 mm. In generale per avere una buona resistenza alla rottura e alla perdita di tensione bisogna usare corde syngut di calibro da 1.35 a 1.40 mm. Il peso della racchetta così incordata è di 14 grammi maggiore, uniformemente distribuiti sull'ovale. Per concludere con l’aspetto visivo dell’attrezzo in oggetto, il risultato estetico della racchetta così incordata sembra gradevole, con le testine rotonde lucide dei morsetti inox che decorano tutto il perimetro del telaio.
Una tale racchetta potrebbe interessare a chi desidera spendere qualcosa in meno in caso di rottura delle corde e avere la riparazione in tempo breve praticamente a vista; la racchetta non è certamente rivolta ai praticanti del tennis agonistico che si muovono in un diverso contesto di attrezzistica, e sempre in tema di minore spesa sarebbe adatta agli appassionati del budello naturale, magari del top di gamma VS, che in caso di rottura delle corde, evento questo frequente per le corde naturali di materiale organico, devono oggi spendere circa 60 euro per la sostituzione della corda originale VS. Saluti e buon tennis a tutti i lettori.
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Nel 1980 l'azienda austriaca Head di attrezzature per lo sport mise in commercio una racchetta da tennis innovativa con incordatura a corde singole, denominata Head Final. Le corde erano individualmente attaccate al telaio mediante speciali morsetti tronco-conici che sfruttavano la tensione stessa della corda per bloccarla sul telaio. Il vantaggio era quello di poter cambiare soltanto la corda rotta e non l'intera incordatura con conseguente risparmio consistente di tempo e di denaro, inoltre anche con una corda rotta si poteva continuare a giocare senza apprezzabile riduzione della capacità di risposta del piatto corde. Della Head Final è allegato qui un articolo su rivista del settore curato dall'esperto della materia Dott. Adelchi Fioriti. La racchetta non durò molto tempo in commercio, circa un paio di anni o poco più, e un tale tipo di racchetta non venne più riproposto da nessuna azienda del settore.
Sono ora anche qui allegate alcune foto essenziali di una incordatura di racchetta, realizzata in laboratorio in pochi esemplari sperimentali e con successo sperimentati sul campo, che riprende il concetto delle corde singole e lo attua con micro-morsetti di acciaio inox posti alle due estremità della corda singola, mentre il blocco della estremità della corda sull'archetto, in questo modello sono 6 corde, è fatto con un nodo multiplo concentrico 3x. Tale metodo di incordatura è applicabile a tutte le racchette esistenti sul mercato, meglio se non aventi fori condivisi da due corde. E’ da segnalare, nel merito tecnico specifico di questo procedimento di incordatura, che con esso viene eliminata l’azione di pinzatura/de-pinzatura della corda sotto carico/scarico della tensione, azione essa che è il momento più delicato e critico del procedimento di incordatura attualmente universalmente adottato. La macchina incordatrice è di conseguenza molto semplificata e consiste soltanto in un braccio con contrappeso a gravità e un piano di appoggio che tenga ferma la racchetta in posizione frontale rispetto al contrappeso durante il tempo di applicazione alla corda del carico tensionale e il fissaggio del morsetto inox, in tutto circa 10-15 secondi.
Il costo vivo di sostituzione di una corda è circa 60 centesimi di euro comprensivo di due morsetti inox e di uno spezzone di corda di 40-50 cm, il tempo necessario circa 4 minuti, quindi detta sostituzione di corda potrebbe costare al tennista 3-4 euro. La prima incordatura completa di un piatto corde 16x19 con 70 estremità da fissare richiede circa 4 ore di tempo e potrebbe costare al tennista 20-22 euro. La racchetta in foto, che è quella di Nadal celebrativa del suo decimo Roland Garros, è stata incordata a 21 kg di carico con una corda molto elastica poliestere monofilamento syngut di calibro 1.35 mm. In generale per avere una buona resistenza alla rottura e alla perdita di tensione bisogna usare corde syngut di calibro da 1.35 a 1.40 mm. Il peso della racchetta così incordata è di 14 grammi maggiore, uniformemente distribuiti sull'ovale. Per concludere con l’aspetto visivo dell’attrezzo in oggetto, il risultato estetico della racchetta così incordata sembra gradevole, con le testine rotonde lucide dei morsetti inox che decorano tutto il perimetro del telaio.
Una tale racchetta potrebbe interessare a chi desidera spendere qualcosa in meno in caso di rottura delle corde e avere la riparazione in tempo breve praticamente a vista; la racchetta non è certamente rivolta ai praticanti del tennis agonistico che si muovono in un diverso contesto di attrezzistica, e sempre in tema di minore spesa sarebbe adatta agli appassionati del budello naturale, magari del top di gamma VS, che in caso di rottura delle corde, evento questo frequente per le corde naturali di materiale organico, devono oggi spendere circa 60 euro per la sostituzione della corda originale VS. Saluti e buon tennis a tutti i lettori.
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