POF POF FANS CLUB – Il Fans Club del Natural Gut

Mer 7 Apr 2021 - 23:46

"E allora dopo tutti i FANS CLUB mancava forse uno dei più importanti, quello del Budello Naturale. La corda da tennis per eccellenza che ha accompagnato la gioventù e gli inizi di molti di noi.

Quando ho iniziato a giocare esistevano solo il budello sintetico, delle non altrimenti specificate corde al carbonio e il budello naturale che era sicuramente La Corda e non una corda.

Comfort, Sensazioni, Potenza e tanto altro.

Una corda unica nel suo genere.

Secondo l’articolo "The Physics and Technology of Tennis" di Rod Cross, la corda in budello naturale incordata con una tensione superiore ai 23 kg ha un impatto più morbido rispetto alle corde da tennis in nylon. Pertanto, una racchetta incordata con del nylon ha un piatto corde più rigido e meno tollerante rispetto a una racchetta incordata con il budello naturale. La maggiore morbidezza del budello naturale rispetto alle corde sintetiche è un ulteriore vantaggio che si aggiunge alle caratteristiche di gioco del budello naturale. Ciò che i giocatori chiamano “il tocco della palla”, un senso di intervallo prolungato della palla sulla corda, procura una maggiore senso di controllo quando si gioca con il budello naturale. Molti giocatori amano la sensazione trasmessa dal budello naturale in quanto hanno la sensazione di essere connessi con ciò che accade alla palla al momento dell’impatto con il piatto corde.

Ecco perché Molti giocatori attuali usano ancora il budello in full o in Ibrido, probabilmente per la resa che ha. Se molti giocatori amatoriali la utilizzassero al posto di corde mono tenute fino all'inverosimile, ci sarebbero molti infortuni in meno e molte epicondiliti in meno

Sono sempre stato innamorato di questa corda che uso sempre ma non assiduamente. Ma non sono l'unico a cui piace poiché l'idea di dar vita al POF POF FANS CLUB il Fans Club del Budello Naturale, è venuta in mente, prima che a me (se non quasi contestualmente), a [Devi essere iscritto e connesso per vedere questo link] ed a [Devi essere iscritto e connesso per vedere questo link] che invito a scrivere un loro contributo in merito poiché insieme abbiamo avuto l'idea ed insieme daremo il contributo iniziale….. e sarebbe gradito un contributo da parte dei Professionisti del settore su aneddoti e curiosità legate al Budello Naturale.

Grazie

“POF….POF”… è il suono dell’armonia e della bellezza… il “POF….POF” è il suono che scandisce il ritmo di uno scambio, la bellezza e l’armonia oltre il risultato, l’estetica del gesto contro la muscolarità di un gioco, ma, più in generale, di un mondo diventato frenetico e incapace di apprezzare la riflessività della lentezza, il divertimento puro e infantile in contrasto con l’appiattimento della monotonia ” Adriano Panatta

Gio 8 Apr 2021 - 0:04

Pof…pof…pof…pof... è il rumore della pallina all’impatto con le corde. E’ un ritmo antico, una liturgia che si consuma dai primi gesti bianchi su un prato e una rete a dividerlo.  

Pof…pof… è una eco che rimbomba tra le gradinate di pietra e un’ombra rossa che colora scarpe di tela e calzini di spugna. Una riga rossa sull’orlo di pantaloni e sul bordo delle tasche.  

Pof…pof… è il sibilo della racchetta nell’aria che accompagna ogni scoppio di energia. E’ una battaglia sul ring: pallina contro corda. Bianco contro beige, giallo contro nero.  

Pof…pof… è quell’odore di olio e vernice, colpi di vanità per ogni tacca a ogni incrocio, qualche segno sulla fibra arrotolata che sembra una cicatrice portata con orgoglio guerriero. 

Pof…pof… è una sfilata di nomi scritti di traverso, di sigle, di simboli magici verniciati. Sono tatuaggi maori, righe di colore sioux, sono grida spartane. 

Pof…pof… è il battito cardiaco del Tennis. Il cuore e l’anima.

Gio 8 Apr 2021 - 0:14

Bentornato [Devi essere iscritto e connesso per vedere questo link], grazie del tuo contributo.

Gio 8 Apr 2021 - 0:15

... e dulcis in fundo... manchi solo tu [Devi essere iscritto e connesso per vedere questo link] POF POF FANS CLUB – Il Fans Club del Natural Gut 622327

Gio 8 Apr 2021 - 8:02

Il Budello fa schifo!
(…se non lo hai mai provato)

L’idea di questa discussione (aperta ovviamente a qualsiasi opinione), nasce dalle motivazioni che vedono oggi, nella maggior parte dei casi, lasciare nel dimenticatoio questo “antico” e pregiato materiale.
La prima, fondamentale, premessa è che questa è solamente una mia opinione, basata su esperienze personali e come tale va presa. Ma soprattutto, non è da ritenersi valida in senso assoluto.
Personalmente mi sono avvicinato al budello (nello specifico il Vs Touch Babolat) per curiosità, in quanto ero alla ricerca di una corda che in primis potesse “tutelarmi” fisicamente. Ovvio che su questo non incide soltanto la selezione di materiali ma, come detto più volte, anche molti altri fattori quali:
- preparazione o predisposizione fisica
- incordatura
- correttezza del gesto tecnico
- fattori esterni concomitanti
La valutazione che ha portato me a scegliere spesso il budello, è stato ritenere che fino a un determinato livello di “scarsezza tecnica” una corda non può trasformarci nel nostro campione preferito e probabilmente, ai più, neanche riesce a far notare grandi differenze prestazionali. Al contrario, però, può contribuire a far danni in caso di scelte o montaggi incauti (insieme agli altri fattori già espressi sopra). Certamente ci sarà anche chi riesce a giocare scoordinato e con una “vanga” senza risentimento alcuno e chi invece si infortuna anche stando fermo dentro ad una Rolls-Royce parcheggiata; ma tra questi due casi estremi c’è tutto il resto del mondo a cui una scelta più o meno sbagliata, può cambiare le sorti.
Il problema principale che io vedo oggi in molti amatori/appassionati/giocatori di club/quarta categoria, di livello quindi “limitato” e non di livello agonistico (di quello vero però…non di chi si sente tale) è andare inconsapevolmente alla ricerca della corda da prestazione o da “superspin”, credendo che sia sufficiente giusto scegliere la stessa che monta Nadal.
Forse sbaglierò, ma ho l’opinione che fino al raggiungimento di un determinato livello (non saprei dire quale) quel desiderio di spin o di prestazione dovrebbe essere ricercato più dal gesto tecnico e, magari, insieme ad un bravo maestro piuttosto che nella predisposizione della corda. Per questo motivo la mia scelta sulla corda antepone il comfort alla prestazione.
La famosa frase di Agassi sul monofilo (“dovrebbero renderla illegale”), a mio parere non dovrebbe essere presa in considerazione dalla maggior parte dei tennisti, in quanto non in grado di captarne ed attivarne “quel tipo” di benefici. Ma solo da un certo livello in su.
Ora, io credo che tutto questo derivi principalmente dall’inesperienza (comprensibile) degli amatori ma ancor più dall’incompetenza (meno accettabile) di chi dovrebbe saper consigliare e vendere le giuste attrezzature, oltre al saperle incordare. Cosa questa, purtroppo, molto rara da trovare se non in pochi negozi (o persone) specializzati.
Un altro dei motivi che spesso non fa avvicinare al budello, oltre a quello della suddetta inesperienza biunivoca, sembra essere quello economico. Su questo motivo, mi permetto di chiamare in causa scelte di “marketing”: ovvio che uscire da un negozio con una racchetta che costa 150 +8/10 di corde monofilo è istantaneamente diverso da 150+50/55 di budello. Il “primo prezzo”, quello del cartellino, è quello che può incentivare o dissuadere dall’acquisto soprattutto per chi è alle prime armi o che si è per la prima volta iscritto ad un corso per vedere se gli piace il tennis. Non sapendo ovviamente (anche perché nessuno glielo dice) che magari la scelta più giusta potrebbe essere già solo montare un multifilo, invece che subire l’appioppamento del primo mono che capita.
Se è vero, come studi dicono, che un monofilo ha la sua durata media di “pre-plasticizzazione” limitata a 10/12 ore e con decadimento costante, e in ogni caso a un determinato periodo temporale (2 mesi?), credo che la maggior parte degli amatori/appassionati/giocatori di club non riuscirebbero a rompere un budello in meno di 40 ore, ammortizzandone all’incirca (o anche meglio) il costo ma soprattutto beneficiando di tutti i fattori positivi. Naturalmente, le considerazioni economiche non vanno interpretate sugli “Ibridi” che avrebbero comunque la durata “comandata” dal monofilo e quindi molto più limitata, e di conseguenza più onerosa.
Il problema è che spesso sento parlare giocatori che hanno lo stesso monofilo, montato dieci mesi prima nel negozio dove hanno acquistato la racchetta! E la cosa ancor più grave, è che nella maggior parte delle “presunte” scuole tennis nessun “presunto” maestro affronti questo importante tema. Certo…così il risparmio è indiscutibile, ma non è ciò che dovrebbe essere.
Aggiungo anche (almeno con il Vs Touch che io uso) che onestamente non riesco a stargli dietro con tutte quelle attenzioni e cure indicate, limitandomi ad una veloce pulizia superficiale e avendo semplicemente la giusta attenzione a non esporre ad estrema umidità o dentro l’auto a 40°. Tutto qui. E dura, hai voglia se dura! Almeno quanti 4 o 5 monofilo (sempre che questo non si voglia tenerlo montato dieci mesi).
Concludo dicendo che a mio parere, facendo tutte le più profonde considerazioni (compresa quella di una corretta incordatura), forse il budello sarebbe la corda che gioverebbe a molti, ma molti più giocatori rispetto a quanto invece avvenga nella prassi (sinonimo di monofilo).

Gio 8 Apr 2021 - 8:53

Bravo [Devi essere iscritto e connesso per vedere questo link], ottima riflessione costo\beneficio\durata\comfort. Eh... sì, le sensazioni di gioco che da il budello non sono paragonabili a nessun altro tipo di corda.
Justin Henin, uno dei più bei rovesci ad una mano della WTA, giocava full Budello a 59lbs circa 26kg, lo stesso dicasi di Tommy Haas (altro fantastico rovescio ad una mano. Sarà una combinazione?

🧐) che montava il budello a 75lbs circa 34 kg.
Ovviamente eviterei tensioni elevate piuttosto altina per noi amatori, ma sempre sopra i 23 kg, di meno senza una più che buona tecnica si rischia di avere poco controllo e troppa potenza.
In ogni caso.... Evviva il Budello Naturale! cheers