un dritto che non viaggia
- Maxillo58Nuovo arrivato
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un dritto che non viaggia
Ciao a tutti, sono nuovo del forum e dopo aver letto parecchi post provo a formulare il mio, più per avere qualche suggerimento che per trovare una risposta certa !
Dopo aver giocato per tantissimi anni in modo diciamo "casuale", non avendo mai preso lezioni, mi sono imbattuto alla tenera età di 60 anni nei video-lesson di Youtube e ne sono rimasto folgorato! Avendo ancora una condizione fisica decorosa, ho provato ad adattare il mio gioco seguendo i vari consigli on line e devo dire che ha funzionato benino, passando da un livello basso ad uno basso+ . Sicuramente mi diverto tantissimo a provare le varie opzioni, stance, impugnature, rotazioni.
A livello di risultati me la cavo con dei 4.4 - 4.3.
Vengo al punto: il mio dritto non cammina. Gioco semiwestern e inevitabilmente do troppo spin. Solo se palleggio piano riesco a metterla un po più piatta e profonda, ma come tento di spingere do un top eccessivo e la palla o va in rete o arriva a metà campo. Certo non sempre ma spesso. A volte faccio punto così perchè la palla arriva all'avversario carichissima, ma il colpo fa obiettivamente schifo!
P.S. Ho provato anche eastern ma la solfa non cambia
Secondo voi dove sbaglio maggiormente? Come posso tenere più piatto il colpo.
Grazie a tutti per l'attenzione e spero che qualche maestro possa illuminarmi.
- IronFedelissimo
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Re: un dritto che non viaggia
Il mio consiglio è sempre lo stesso:sopratutto in palleggio centrale mentre non si fa partita se la tecnica ancora non è sufficientemente buona meglio focalizzarsi su una stance neutrale che è molto piu facile da gestire di stance open o semi open che spesso a livello di club nascono esclusivamente dalla poca voglia di muovere i piedi.
- taglia1964Fedelissimo
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Re: un dritto che non viaggia
- kingkongyVeterano
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Re: un dritto che non viaggia
Ho preso i pop-corn e 'mo leggo.
Al minuto 3:00 il movimento diciamo "simbolo" del problema (nel bene e nel male).
Comunque, stiamo facendo cazzegging in poltrona hehehhehehe GRAZIE Maxillo che ci fai chiacchierare! Comunque, ci si può lavorare.
P.S. Con il video a bassa definizione, quando sei entrato in campo sembravi Mac nei tornei senior. Sono subito passato dal telefonino al pc perché mi son detto: "porca miseria, altro che non viaggia, questo la tocca a velocità Autovelox!!!"
- drichichiVeterano
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Re: un dritto che non viaggia
Fai poco lo spiritoso (scherzo) ed invece dagli tu qualche consiglio vero visto che qua dentro pochi possono parlare veramente di tecnica.
- OspiteOspite
Re: un dritto che non viaggia
- Maxillo58Nuovo arrivato
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Re: un dritto che non viaggia
kingkongy ha scritto:GRAZIE Maxillo che ci fai chiacchierare!
Almeno è qualcosa ...
Grazie a tutti dei commenti. In effetti anch'io rivedendomi (per la prima volta) sono rimasto perplesso sul ritardo nella preparazione ... dal campo non te ne rendi conto. Però la sensazione di "strappare" ,soprattutto in partita, c'è ..
Devo dire che quelle (poche) volte col maestro non mi ha parlato di ritardi sul dritto ... forse non ne aveva voglia
Mi piacerebbe anche vedere qualche vostro video se ne avete
- OspiteOspite
Re: un dritto che non viaggia
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Re: un dritto che non viaggia
- taglia1964Fedelissimo
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Re: un dritto che non viaggia
fortunatamente potrai crescere e migliorare senza spendere molto in corde e telai, ma magari in lezioni che ti consiglierei collettive (si vedono da vicino gli errori degli altri e si capiscono le correzioni).
in sintesi, e senza usare paroloni, posso dirti quanto segue:
Preparazione: sei in ritardo, (e la discontinuità della palla che ti arriva non aiuta) con le gambe, con l'apertura e con la chiusura. Il risultato è che giochi il 70% dei diritti in back/slice. Il 30% che vorresti giocare in top con semiwestern, di fatto sono colpi in cui, per trovarli ad una distanza accettabile, sei costretto a giocare in arretramento, ossia scappando dalla palla.
nel tennis una delle maggiori difficoltà è proprio quella di muoversi in anticipo, fermarsi e riuscire a trasferire il peso del corpo sulla palla. Tu fai tutto il contrario di quello che un principiante/progredito dovrebbe fare: cerchi la palla in modo frontale (open stance) che è la più difficile da eseguire in modo corretto ma la più comoda perché non prevede l'allineamento dei piedi al busto spalla. Lavori solamente di braccio, in ritardo e scappando dalla palla. Risultato? una palla alta e senza spin, una affossata in rete, una scamorza in campo… ecc. Non ci sono due palle uguali… ma neppure simili.
Il mio consiglio, quando giochi con amici è quello di lavorare ad un ritmo più basso, tira piano e cerca ripetibilità del gesto. Gioca senza cercare angoli, in sostanza cerca di darla al tuo compagno-avversario meglio che puoi. Col maestro invece, sali di ritmo piano piano, seguendo quello che ti dà lui.
Sul lavoro delle gambe devo dire che sei un grandissimo passeggiatore. A tennis ci si muove a scatti e balzelli, soprattutto con corsa laterale, proprio per migliorare ed affinare la ricerca della giusta distanza dalla palla. per spostarsi di 50 cm si fanno due passi per un metro 3 passi, per 4 metri 6 passi. scatto, fermata ricerca fine con saltelli.
con il dispendio energetico che un tennista usa per fare 1 km durante il gioco, un maratoneta di km ne fa almeno 8.
Sul gesto tecnico della chiusura per giocare il top spin, onestamente non riesco a vedere né un corretto punto di impatto ne la testa della racchetta che scende sotto la palla per poi accelerare verso l'alto per innescare la rotazione. il movimento non è "rotondo". Troppe magagne per indicare una via d'uscita se non quella di fare qualche lezione riducendo un po' le aspettative per l'immediato.
Chiaramente i miei sono solamente i consigli di un tennista che non interessi di alcun tipo nella strada che deciderai di seguire.
buon tennis
- DagobertoFrequentatore
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Re: un dritto che non viaggia
Maxillo58 ha scritto:ciao a tutti,
sono riuscito a fare 2 video, uno di palleggio e uno estratto di partitella.
Purtroppo la qualità è scarsa ma spero sufficiente a farsi un'idea.
Attendo commenti!
Complicato ... ... però ho visto più colpi in underspin che in topspin e ciò fa un po' venir meno tutto il discorso; gli aspetti che più mi sono saltati all'occhio sono la modesta se non assente presenza di un efficace lavoro di gambe, in particolare sulla verticale. Sposti a sufficienza il peso del corpo da dietro in avanti (linea orizzontale), anche se non appare ancora ben consolidato l'automatismo e, forse, c'è anche un po' poca energia, ma è praticamente assente il piegamento con accompagnamento ascensionale quando impatti la palla, aspetto molto importante in particolare nel topspin per dare una traiettoria a salire. Insomma, giochi con le ginocchia un po' rigide, nel match un po' le pieghi, anche perchè se no non riusciresti a correre , ma non aiuti minimamente l'impatto nello swing. Prepari il colpo troppo tardi, non fai a tempo a chiudere l'impatto, spesso arretrato e l'arto non dominante fa poco o nulla. Il raquetdrop nel diritto in top non è malaccio, diciamo che lo esegui, ma mancando tutto il resto l'impatto rimane un po' poco aiutato, nel rovescio, invece, non mi sembra tu riesca ad effettuare un sufficiente raquetdrop e non piegando le gambe diventa complicato, quasi impossibile, impattare la palla da sotto per potergli dare la rotazione ... c'è un po' da lavorare. Però, se molto semplicemente, prendi uno di quei video che ti solo stati postati e confronti lo swing criticamente con il tuo registrato in questi filmati, qualche riscontro su dove lavorare dovresti riuscire a trovarlo anche da solo, cfedo.
- Maxillo58Nuovo arrivato
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Re: un dritto che non viaggia
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Re: un dritto che non viaggia
- Maxillo58Nuovo arrivato
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Re: un dritto che non viaggia
Figurati, non me la prendo e grazie anche per i consigli sulla racchetta/corde
- OspiteOspite
Re: un dritto che non viaggia
- drichichiVeterano
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Re: un dritto che non viaggia
Sono più di semplici consigli di un tennista, è un'analisi dettagliata del problema.taglia1964 ha scritto:caro [Devi essere iscritto e connesso per vedere questo link],
fortunatamente potrai crescere e migliorare senza spendere molto in corde e telai, ma magari in lezioni che ti consiglierei collettive (si vedono da vicino gli errori degli altri e si capiscono le correzioni).
in sintesi, e senza usare paroloni, posso dirti quanto segue:
Preparazione: sei in ritardo, (e la discontinuità della palla che ti arriva non aiuta) con le gambe, con l'apertura e con la chiusura. Il risultato è che giochi il 70% dei diritti in back/slice. Il 30% che vorresti giocare in top con semiwestern, di fatto sono colpi in cui, per trovarli ad una distanza accettabile, sei costretto a giocare in arretramento, ossia scappando dalla palla.
nel tennis una delle maggiori difficoltà è proprio quella di muoversi in anticipo, fermarsi e riuscire a trasferire il peso del corpo sulla palla. Tu fai tutto il contrario di quello che un principiante/progredito dovrebbe fare: cerchi la palla in modo frontale (open stance) che è la più difficile da eseguire in modo corretto ma la più comoda perché non prevede l'allineamento dei piedi al busto spalla. Lavori solamente di braccio, in ritardo e scappando dalla palla. Risultato? una palla alta e senza spin, una affossata in rete, una scamorza in campo… ecc. Non ci sono due palle uguali… ma neppure simili.
Il mio consiglio, quando giochi con amici è quello di lavorare ad un ritmo più basso, tira piano e cerca ripetibilità del gesto. Gioca senza cercare angoli, in sostanza cerca di darla al tuo compagno-avversario meglio che puoi. Col maestro invece, sali di ritmo piano piano, seguendo quello che ti dà lui.
Sul lavoro delle gambe devo dire che sei un grandissimo passeggiatore. A tennis ci si muove a scatti e balzelli, soprattutto con corsa laterale, proprio per migliorare ed affinare la ricerca della giusta distanza dalla palla. per spostarsi di 50 cm si fanno due passi per un metro 3 passi, per 4 metri 6 passi. scatto, fermata ricerca fine con saltelli.
con il dispendio energetico che un tennista usa per fare 1 km durante il gioco, un maratoneta di km ne fa almeno 8.
Sul gesto tecnico della chiusura per giocare il top spin, onestamente non riesco a vedere né un corretto punto di impatto ne la testa della racchetta che scende sotto la palla per poi accelerare verso l'alto per innescare la rotazione. il movimento non è "rotondo". Troppe magagne per indicare una via d'uscita se non quella di fare qualche lezione riducendo un po' le aspettative per l'immediato.
Chiaramente i miei sono solamente i consigli di un tennista che non interessi di alcun tipo nella strada che deciderai di seguire.
buon tennis
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Re: un dritto che non viaggia
- davenrkUtente attivo
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