Chi è Gilles Simon?

Ho visto l'ultimo set della semifinale del ATP 500 di Amburgo.
Un certo Gilles Simon si è qualificato per la finale dove incontrerà Almagro battendo Youzhny.
La cosa strana di questo francese è che pare non avere alcun colpo vincente ma risponde a tutto e gioca come se non fosse mai stanco.
Il telecronista diceva che spesso perde il primo set (come in questa semifinale e nei quarti dove ha rifilato un 6-0 al terzo set a Monfils) ma al calare fisico dell'avversario risponde con una continuità incredibile.
Due domande:
1) solo i 4 tornei dello slam si giocano al meglio dei 5 set?
2) possibile che i top 50 accusino un calo drastico dopo 2 ore di gioco?

Chi è Gilles Simon? 4a89d00fef24b2f8b5ba864c69043a46

Chi è Gilles Simon? 4a89d00fef24b2f8b5ba864c69043a46

Gilles Simon

Data di nascita: 27 dicembre 1984
Luogo di nascita: Nizza, F
Residenza: Neuchatel, CH
Altezza: 180 cm
Peso: 69 kg
Destrorso
Pro dal 2002
(Dati ufficiali ATP)

ATP Ranking al 18.07.2011 : 18 - pts 1745

Tornei vinti in carriera
GS : 0
M 1000: 0
M 500 : 0
M 250: 8

2007 Open Marsiglia vs Baghdatis
2007 BCR Open Romania, Bucarest vs. Victor Hănescu

2008 Grand Prix Hassan II, Casablanca vs. Julien Benneteau
2008 Atlanta Tennis Championships, Indianapolis vs. Dmitrij Tursunov

2008 BCR Open Romania, Bucarest vs. Carlos Moya

2009 Thailand Open, Bangkok vs. Viktor Troicki

2010 Open de Moselle, Metz vs. Mischa Zverev

2011 Medibank International Sydney, Sydney vs. Viktor Troicki

Vediamo se, nonostante la sua tattica difensivista, riuscira' a strappare ad Almagro, oggi ad Amburgo, il primo titolo ATP 500 in carriera.

Chi è Gilles Simon? 810504

archery57 ha scritto:
Due domande:
1) solo i 4 tornei dello slam si giocano al meglio dei 5 set?

Solo i magnifici 4 si giocanosulla distanza dei 5 Set, ed i Montepremi giustificano ampiamente la Formula, per il rimanente l'ATP ha standardizzato tutto sulla distanza dei 3 Set.
Altra cosa è la Davis che è una competizione per Nazione dove i Matche si giocano ancora al meglio dei 5 Set .

2) possibile che i top 50 accusino un calo drastico dopo 2 ore di gioco?

Tutto è possibile, bisogna sempre vedere il percorso antecedente ad un match in cui uno ha reso meno il perchè sia rimasto senza benzina, "paragonabile" ad una corsa ciclistica a tappe, dove quando uno non ne ha più prende distacchi abissali .
Io sinceramente trovo più strano quando uno non concede mai alcun calo . What a Face

Archery

gli hai portato fortuna...

ha appena conquistato il suo primo 500 battendo Almagro 64 - 46 - 64

Very Happy

Ora devo concentrarmi su qualcun altro allora Very Happy

Comunque è "non gioco", forza fisica e mentale, non mi piace come gioca ma di sicuro sa cosa è "non mollare" Wink

archery57 ha scritto:Ora devo concentrarmi su qualcun altro allora

Comunque è "non gioco", forza fisica e mentale, non mi piace come gioca ma di sicuro sa cosa è "non mollare"

ehhh...penso che se avesse un fisico migliore sarebbe da top 10 in pianta stabile......e cmq quando decide di tirare il piattone vincente fa pure male....anche se non e' il suo gioco quello di bombardare da fondo...piu' che altro palleggia e tira quando si deve tirare,poi come hai giustamente detto nn molla mai,nn deve essere facile da affrontarlo quando e' in giornata

archery57 ha scritto:
Comunque è "non gioco", forza fisica e mentale, non mi piace come gioca ma di sicuro sa cosa è "non mollare"

Simon non è proprio uno qualsiasi. È stato n. 6 ATP nel 2009 e ha battuto anche gente come Nadal.
Nella finale che ha vinto con Almagro ha anche mostrato di aver capito una cosa fondamentale: che, dopo aver tirato una botta che mette in difficoltà l'avversario, è meglio farsi una corsetta a rete e chiudere con la classica benedizione, piuttosto che aspettare il recupero e tirare un'altra botta ad alto rischio.

mgraz ha scritto:Simon non è proprio uno qualsiasi. È stato n. 6 ATP nel 2009 e ha battuto anche gente come Nadal.
Nella finale che ha vinto con Almagro ha anche mostrato di aver capito una cosa fondamentale: che, dopo aver tirato una botta che mette in difficoltà l'avversario, è meglio farsi una corsetta a rete e chiudere con la classica benedizione, piuttosto che aspettare il recupero e tirare un'altra botta ad alto rischio.

Non conoscevo Simon (vedi titolo del post) l'ho visto in un set contro Monflis (vinto 6-0) e in uno contro Youzhny (vinto 6-2 mi pare).
Sul fatto che abbia una notevole intelligenza tattica penso non ci siano dubbi, sul fatto che la rete non sia proprio il suo "ambiente" ideale l'ha dimostrato proprio nella finale che citi, hai presente la volè che ha spedito sulla riga di fondo colpendola quasi fosse uno smash?
Comunque concordo con te, nei momenti topici ha trovato il coraggio di andare a rete a prendersi il punto anche se in modo tecnicamente "discutibile" Wink

Numero 6 del mondo senza mai aver vinto un ATP 500???
Come è stato possibile? Io non conosco i sistemi di punteggio plz aiutami a capire, grazie Smile

Anche Caroline Wozniacki e' la né 1 del WTA R...e non ha mai vinto uno slam.

Grazie!

Quelle pubblicate qui sopra sono le tabelle punti in vigore dal 2009
In breve 2000 punti per gli Slam, 1000 per i Masters , 500 per altri 11 tornei e 250 per tutti gli altri.
Le classifiche continuano ad essere calcolate in base ai migliori 18 risultati, ma con l' obbligo di partecipare ai 4 Slam, 8 Masters 1000 e ad almeno 4 ATP 500, ai quali è assimilato il torneo di Monte-Carlo (punteggio = ad un M 1000) ma non è obbligatorio - e la Coppa Davis, che dal 2009 attribuisce anch’essa dei riconoscimenti in classifica, ai vincitori dei singoli incontri e ai membri della squadra vincitrice del trofeo.
(Fonte UBITennis)

Più o meno avevo capito, mi restava la perplessità che un giocatore potesse raggiungere il sesto posto del ranking senza aver mai vinto un ATP 500.
Significa che deve aver avuto ottimi risultati (finali, semi e quarti) in tornei prestigiosi, o almeno così immagino...

i 27 di Gilles

Stagione da poco più che comparsa per il tennista nizzardo, che nonostante la scalata in classifica ha tradito il profilo che di lui era sempre stato fatto

Il 2012 è un anno olimpico: lo deve sapere bene Gilles Simon, che nella precedente stagione in cui sono state consacrate le due settimane canoniche allo svolgimento dei Giochi batezzati nell’Antica Grecia, si era reso protagonista di diverse prestazioni d’autore che lo avevano spinto dalla 30esima posizione della classifica ATP fino alla numero 6, con annessa partecipazione alla Masters Cup di fine anno. Uno spettatore disattento potrebbe intravedere diverse analogie con l’annata appena conclusa, dato che pure in questa il francese si è reso protagonista di una scalata, analoga numericamente, nella graduatoria mondiale. A ben guardare, però, stiamo parlando di due situazioni quasi agli antipodi.

Allora. Dopo che nel 2006 e nel 2007, al termine di stagioni di buonissima fattura, avevamo udito l’irresistibile refrain “Simon è stato bravo perché ha ottenuto dal suo tennis più di quello che gli offriva”, il 2008 di Gilles smentì tutti, perché divenne un’inarrestabile cavalcata che spostava sempre un po’ più in là l’asticella dei limiti di un tennista capace di dare fastidio a tutti. Quello che meravigliava di Simon era la capacità di essere tanto letale coi giocatori più deboli o del suo livello, quanto con i mammasantissima considerati di un altro pianeta. La prima avvisaglia la si aveva nel torneo di Marsiglia, dove il transalpino faceva un sol boccone di Novak Djokovic, all’epoca terzo giocatore del mondo: il buongiorno si sarebbe dovuto intravedere dal mattino, perché al fianco di risultati sempre più promettenti, Gilles sistemava scalpi eccellenti. Tre i titoli che avrebbe messo in bacheca a fine stagione, dalla terra primaverile di Casablanca fino a quella tardo-estiva di Bucahrest, passando per il caldo cemento di Indianapolis. Una poliedricità che gli sarebbe tornata molto utile, quando, nel torneo indoor di Madrid, che ancora si giocava sulle superfici rapide in autunno, dopo aver eliminato al tie break del terzo set Igor Andreev, Robby Ginepri e Ivo Karlovic, il francese superò, con la stessa modalità e dopo oltre 3 ore di gioco, sua Maestà Rafa Nadal, prima di cedere, anche per stanchezza, nella finalissima del giorno dopo alla sua unica bestia nera, Andy Murray. Bestia nera, invece, Gilles lo è di diversi tennisti sul circuito, ma di uno in particolare: Roger Federer. Prima del 2008, lo svizzero e il nizzardo mai si erano incrociati, la prima volta che questo accadde fu a Toronto, manifestazione anticipata al mese di luglio proprio per l’anomalia olimpica di cui sopra, all’altezza di secondo turno. Per Roger quello era il primo match post-umiliazione Wimbledon, dove aveva perso la leadership dopo 5 titoli consecutivi, e a breve avrebbe anche ceduto il primo posto nel ranking mondiale, sempre all’avversario iberico. A questo contribuì Gilles Simon, che estromise l’elvetico in un incontro in cui, dopo un inizio fulminante, Federer cominciò a patire il gioco geometrico del suo avversario fino all’ecatombe finale. Quindi Simon, nella stessa stagione, fu in grado di sconfiggere due giocatori classificati al numero 1 della classifica: e con Federer la faida non finì lì, perché sempre in rimonta lo eliminò al primo turno del round robin della Masters Cup di Shanghai, dove si spinse fino in semifinale, prima di venire fermato da Novak Djokovic, solo per 7-5 alla terza frazione. Una stagione da grande, grandissimo giocatore.

Oggi. A valutare l’evoluzione del suo ranking nel corso del 2011, le conclusioni che si potrebbero trarre, come anticipato, sarebbero similari: a causa di un infortunio del 2009 che lo ha limitato per diversi mesi a seguire, Gilles ha cominciato la stagione attorno alla 40esima posizione del ranking e per poco non è riuscito ad effettuare un clamoroso ritorno nella top ten, chiudendo l’anno ad un comunque onorevole 12esimo posto. E se in bacheca sono finiti il trofeo numero 8 (Sydney) e il numero 9 (Amburgo) della carriera, peraltro ottenuti in non scontatissimi tornei ATP 500, quello che è mancato quest’anno sono stati gli acuti che un tempo avevano caratterizzato il suo personaggio. A dire il vero, la stagione poteva aprirsi con un nuovo clamoroso scalpo, quello di Roger Federer agli Australian Open, ma la rimonta del transalpino, da due set sotto, fu fermata al quinto parziale, e come d’incanto si sono materializzate nuove e sconosciute paure da parte di Gilles quando incrociava i primi della classe. Con Federer è giunta un’altra sconfitta, anche se per ritiro, a Miami, con Murray i rovesci sono stati ben quattro, poi ci sono stati i k.o. con altri top-ten come Ferrer, Soderling, Melzer, a fronte di rare imposizioni, e spesso fuori superficie, su giocatori classificati nei primi 10 – Fish sulla terra del Roland Garros – a tracciarne un profilo piuttosto diverso, da quello del tennista in grado di insidiare tutti in ogni ambito. Trattasi di paure, e quindi da far risalire ad una matrice psicologica, oppure di reale ridimensionamento? A dar valore a questa seconda tesi in chiusura di stagione si sono succedute una rovinosa serie di sconfitte che gli hanno precluso, mai ne avesse avuto ambizione, la possibilità di partecipare al Masters londinese, che, come abbiamo visto, Federer e Tsonga a parte, non era esattamente ad alti livelli come in altre stagioni. E più che il numero di partite perse a preoccupare i suoi tifosi è stato il modo in cui ha concesso l’onore delle armi, soprattutto in quell’incontro conclusivo davanti ai propri connazionali nella cornice di Parigi Bercy, con un 6-0 patito da Juan Monaco che un tempo sarebbe stata considerata pura eresia.

2012. Divertitosi ed apparso in buona forma in un torneo esibizione a Bilbao disputatosi sulla terra nera (rimando alla terra blu di cui si è discusso?), peraltro vinto, Gilles Simon è chiamato ad una stagione che potrebbe rivelarsi decisiva rispetto alle proprie ambizioni. Dopo aver dimostrato di essersi completamente ripreso dall’infortunio, il francese dovrà comprendere se è ancora in grado di giocarsela con gli attuali big del settore, dando credito alle chances di proseguire la propria scalata in classifica, oppure se quanto fatto quest’anno è il massimo che da lui ormai ci possiamo attendere. E se così fosse, per una volta avrebbero ragione i critici a dire “che bravo Simon, ha già fatto molto per quello che dispone”, ma siamo certi che sarebbe un epilogo poco amato dal nostro caro Gillou.
T.it (n.d.r.)

Mer 10 Feb 2016 - 21:28

Riapro questo td dopo aver visto Simon mandare al manicomio (76 61) il malcapitato olandese di turno a Rotterdam, questo e' un pusher al massimo livello, altro che "rosicon".

Gio 11 Feb 2016 - 21:41

non sarà edberg ma a me vedere giocare Simon piace troppo..fantastico

Gio 11 Feb 2016 - 22:49

Se potete andare a vedere la partita con Zverev.... Spettacolare!

Il tedesco sarà il futuro

Ven 12 Feb 2016 - 8:29

jasper ha scritto:Se potete andare a vedere la partita con Zverev.... Spettacolare!

Il tedesco sarà il futuro

fortissimo zverev..altro che kyrgios

Ven 12 Feb 2016 - 9:37

vista ieri, ritmi altissimi, scambi molto lunghi.
han mandato in tilt anche i giudici di linea, han preso diverse cantonate... ma Simon e Zverev han tirato palle a 150 all'ora tutta sera...

Chi è Gilles Simon?

Chi è Gilles Simon?

Re: Chi è Gilles Simon?

Re: Chi è Gilles Simon?

Re: Chi è Gilles Simon?

Re: Chi è Gilles Simon?

Re: Chi è Gilles Simon?

Re: Chi è Gilles Simon?

Re: Chi è Gilles Simon?

Re: Chi è Gilles Simon?

Re: Chi è Gilles Simon?

Re: Chi è Gilles Simon?

Re: Chi è Gilles Simon?

Re: Chi è Gilles Simon?

Re: Chi è Gilles Simon?

Re: Chi è Gilles Simon?

Re: Chi è Gilles Simon?

Re: Chi è Gilles Simon?

Re: Chi è Gilles Simon?