Informazioni su Nuovo Coronavirus COVID-19
- drichichiVeterano
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Informazioni su Nuovo Coronavirus COVID-19
- Quello che è importante sapere sul Nuovo Coronavirus COVID-19 Virus e malattia:
- 1. Che cos'è un Coronavirus?
I Coronavirus sono una vasta famiglia di virus noti per causare malattie che vanno dal comune raffreddore a malattie più gravi come la Sindrome respiratoria mediorientale (MERS) e la Sindrome respiratoria acuta grave (SARS).
Sono virus RNA a filamento positivo, con aspetto simile a una corona al microscopio elettronico. La sottofamiglia Orthocoronavirinae della famiglia Coronaviridae è classificata in quattro generi di coronavirus (CoV): Alpha-, Beta-, Delta-- e Gammacoronavirus. Il genere del betacoronavirus è ulteriormente separato in cinque sottogeneri (tra i quali il Sarbecovirus).
I Coronavirus sono stati identificati a metà degli anni '60 e sono noti per infettare l'uomo ed alcuni animali (inclusi uccelli e mammiferi). Le cellule bersaglio primarie sono quelle epiteliali del tratto respiratorio e gastrointestinale.
Ad oggi, sette Coronavirus hanno dimostrato di essere in grado di infettare l'uomo:
· Coronavirus umani comuni: HCoV-OC43 e HCoV-HKU1 (Betacoronavirus) e HCoV-229E e HCoV-NL63 (Alphacoronavirus); essi possono causare raffreddori comuni ma anche gravi infezioni del tratto respiratorio inferiore.
· Altri Coronavirus umani (Betacoronavirus): SARS-CoV, MERS-CoV e 2019-nCoV (ora denominato SARS-CoV-2)..
2. Che cos'è un nuovo Coronavirus?
Un nuovo Coronavirus (nCoV) è un nuovo ceppo di coronavirus che non è stato precedentemente mai identificato nell'uomo. In particolare quello denominato SARS-CoV-2 (precedentemente 2019-nCoV), non è mai stato identificato prima di essere segnalato a Wuhan, Cina, a dicembre 2019.
3. Cosa è il SARS-Cov-2?
Il virus che causa l'attuale epidemia di coronavirus è stato chiamato "Sindrome respiratoria acuta grave coronavirus 2" (SARS-CoV-2). Lo ha comunicato l'[Devi essere iscritto e connesso per vedere questo link] [Devi essere iscritto e connesso per vedere questo link] che si occupa della designazione e della denominazione dei virus (ovvero specie, genere, famiglia, ecc.). A indicare il nome un [Devi essere iscritto e connesso per vedere questo link] appositamente incaricati di studiare il nuovo ceppo di coronavirus. Secondo questo pool di scienziati il nuovo coronavirus virus è fratello di quello che ha provocato la Sars (SARS-CoVs), da qui il nome scelto di SARS-CoV-2.
4. Cosa è la COVID-19?
La malattia provocata dal nuovo Coronavirus ha un nome: “COVID-19” (dove "CO" sta per corona, "VI" per virus, "D" per disease e "19" indica l'anno in cui si è manifestata). Lo ha annunciato, l’11 febbraio 2020, nel briefing con la stampa durante una pausa del Forum straordinario dedicato al virus, il Direttore generale dell’Oms Tedros Adhanom Ghebreyesus.
5. Il nuovo Coronavirus è lo stesso della SARS?
No. il nuovo Coronavirus (ora denominato SARS-CoV-2 e già denominato 2019-nCoV) appartiene alla stessa famiglia di virus della Sindrome Respiratoria Acuta Grave (SARS) ma non è lo stesso virus.
Il nuovo Coronavirus, responsabile della malattia respiratoria ora denominata COVID-19, è strettamente correlato al SARS-CoV e si classifica geneticamente all'interno del sottogenere Betacoronavirus Sarbecovirus.
6. Perché è comparso il nuovo coronavirus? (FONTE: ISS)
La comparsa di nuovi virus patogeni per l’uomo, precedentemente circolanti solo nel mondo animale, è un fenomeno ampiamente conosciuto (chiamato spill over o salto di specie) e si pensa che possa essere alla base anche dell’origine del nuovo coronavirus (SARS-CoV-2). Al momento la comunità scientifica sta cercando di identificare la fonte dell’infezione.
7. Dove posso trovare altre informazioni sul nuovo Coronavirus?
Il Ministero della Salute ha realizzato un sito dedicato: [Devi essere iscritto e connesso per vedere questo link] e attivato il [Devi essere iscritto e connesso per vedere questo link].
Altre informazioni sul sito Epicentro dell'Istituto superiore di sanità - [Devi essere iscritto e connesso per vedere questo link].
L'Istituto Spallanzani (INMI) rende noto un [Devi essere iscritto e connesso per vedere questo link] alle ore 12 circa di ogni giorno sui casi confermati in Italia e sui test dei contatti monitorati.
- Sintomi:
- 1. Quali sono i sintomi di una persona infetta da un Coronavirus?
Dipende dal virus, ma i sintomi più comuni includono febbre, tosse, difficoltà respiratorie. Nei casi più gravi, l'infezione può causare polmonite, sindrome respiratoria acuta grave, insufficienza renale e persino la morte.
2. Quanto è pericoloso il nuovo virus?
Come altre malattie respiratorie, l’infezione da nuovo coronavirus può causare sintomi lievi come raffreddore, mal di gola, tosse e febbre, oppure sintomi più severi quali polmonite e difficoltà respiratorie. Raramente può essere fatale.
Generalmente i sintomi sono lievi ed a inizio lento. Alcune persone si infettano ma non sviluppano sintomi né malessere.
La maggior parte delle persone (circa l'80%) guarisce dalla malattia senza bisogno di cure speciali. Circa 1 persona su 6 con COVID-19 si ammala gravemente e sviluppa difficoltà respiratorie.
Le persone più suscettibili alle forme gravi sono gli anziani e quelle con malattie pre-esistenti, quali diabete e malattie cardiache. Al momento il tasso di mortalità è di circa il 2%. (Fonte OMS)
3. Qual è la differenza tra i sintomi dell’influenza, di un raffreddore comune e del nuovo Coronavirus?
I sintomi sono simili e consistono in tosse, febbre, raffreddore. Sono tuttavia causati da virus differenti, pertanto, in caso di sospetto di Coronavirus, è necessario effettuare esami di laboratorio per confermare la diagnosi.
4. Quanto dura il periodo di incubazione?
Il periodo di incubazione rappresenta il periodo di tempo che intercorre fra il contagio e lo sviluppo dei sintomi clinici. Si stima attualmente che vari fra 2 e 11 giorni, fino ad un massimo di 14 giorni.
- Modalità di trasmissione:
- 1. I Coronavirus e il nuovo Coronavirus possono essere trasmessi da persona a persona?
Sì, alcuni Coronavirus possono essere trasmessi da persona a persona, di solito dopo un contatto stretto con un paziente infetto, ad esempio tra familiari o in ambiente sanitario.
Anche il nuovo Coronavirus responsabile della malattia respiratoria COVID-19 può essere trasmesso da persona a persona tramite un contatto stretto con un caso infetto.
2. Come si trasmette il nuovo Coronavirus da persona a persona?
Il nuovo Coronavirus è un virus respiratorio che si diffonde principalmente attraverso il contatto stretto con una persona malata. La via primaria sono le goccioline del respiro delle persone infette ad esempio tramite:
· la saliva, tossendo e starnutendo
· contatti diretti personali
· le mani, ad esempio toccando con le mani contaminate (non ancora lavate) bocca, naso o occhi
In casi rari il contagio può avvenire attraverso contaminazione fecale.
Normalmente le malattie respiratorie non si tramettono con gli alimenti, che comunque devono essere manipolati rispettando le buone pratiche igieniche ed evitando il contatto fra alimenti crudi e cotti.
Studi sono in corso per comprendere meglio le modalità di trasmissione del virus.
3. Quale è la definizione di contatto stretto? (fonte ECDC)
· Operatore sanitario o altra persona impiegata nell’assistenza di un caso sospetto o confermato di COVID-19, o personale di laboratorio addetto al trattamento di campioni di SARS-CoV-2.
· Essere stato a stretto contatto (faccia a faccia) o nello stesso ambiente chiuso con un caso sospetto o confermato di COVID-19.
· Vivere nella stessa casa di un caso sospetto o confermato di COVID-19.
· Aver viaggiato in aereo nella stessa fila o nelle due file antecedenti o successive di un caso sospetto o confermato di COVID-19, compagni di viaggio o persone addette all’assistenza, e membri dell’equipaggio addetti alla sezione dell’aereo dove il caso indice era seduto (qualora il caso indice abbia una sintomatologia grave od abbia effettuato spostamenti all’interno dell’aereo indicando una maggiore esposizione dei passeggeri, considerare come contatti stretti tutti i passeggeri seduti nella stessa sezione dell’aereo o in tutto l’aereo).
Il collegamento epidemiologico può essere avvenuto entro un periodo di 14 giorni prima o dopo la manifestazione della malattia nel caso in esame.
4. Come gestire un contatto stretto di un caso confermato di COVID-19?
Sulla base dell’Ordinanza “Ulteriori misure profilattiche contro la diffusione della malattia infettiva COVID-19’ del 21 febbraio 2020, le Autorità sanitarie territorialmente competenti devono applicare ai contatti stretti di un caso confermato la misura della quarantena con sorveglianza attiva, per quattordici giorni.
5. L’infezione da nuovo Coronavirus può essere contratta da un caso che non presenta sintomi (asintomatico)?
Secondo i dati attualmente disponibili, le persone sintomatiche sono la causa più frequente di diffusione del virus. L’OMS considera non frequente l’infezione da nuovo Coronavirus prima che sviluppino sintomi.
6. Chi può contrarre l’infezione?
Le persone che vivono o che hanno viaggiato in aree infette dal nuovo Coronavirus possono essere a rischio di infezione. Attualmente il nuovo Coronavirus sta circolando in Cina dove è segnalato il maggior numero di casi. Negli altri Paesi la maggioranza dei casi riportati ha effettuato recentemente un viaggio in Cina. Pochi altri casi si sono manifestati in coloro che hanno vissuto o lavorato a stretto contatto con persone infettate in Cina.
7. È vero che si può contrarre il nuovo coronavirus (SARS-CoV-2) attraverso il contatto con le maniglie degli autobus o sulla metropolitana stando vicini a una persona che tossisce? (ISS)
Sulla base dei dati disponibili, si ritiene altamente improbabile che possa verificarsi un contagio attraverso le maniglie degli autobus o sulla metropolitana. È invece certo che si è nel pieno della stagione influenzale. Pertanto, se dovessero comparire sintomi come febbre, tosse, mal di gola, mal di testa e, in particolare, difficoltà respiratorie, è opportuno rivolgersi al proprio medico curante. È comunque buona norma, per prevenire infezioni, anche respiratorie, il lavaggio frequente e accurato delle mani, dopo aver toccato oggetti e superfici potenzialmente sporchi, prima di portarle al viso, agli occhi e alla bocca.
8. Gli operatori sanitari sono a rischio a causa di un nuovo Coronavirus?
Sì, possono esserlo, poiché gli operatori sanitari entrano in contatto con i pazienti più spesso di quanto non faccia la popolazione generale. L'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) raccomanda che gli operatori sanitari applichino adeguate misure di [Devi essere iscritto e connesso per vedere questo link] in generale e delle infezioni respiratorie, in particolare.
- Superfici e igiene:
- 1. Come si diffonde il nuovo Coronavirus?
Il nuovo coronavirus è un virus respiratorio che si diffonde principalmente attraverso il contatto con le goccioline del respiro delle persone infette, ad esempio quando starnutiscono o tossiscono o si soffiano il naso. È importante perciò che le persone ammalate applichino misure di igiene quali starnutire o tossire in un fazzoletto o con il gomito flesso e gettare i fazzoletti utilizzati in un cestino chiuso immediatamente dopo l'uso e lavare le mani frequentemente con acqua e sapone o usando soluzioni alcoliche.
2. Quali sono le regole per la disinfezione / lavaggio delle mani?
Il lavaggio e la disinfezione delle mani sono la chiave per prevenire l'infezione. Dovresti lavarti le mani spesso e accuratamente con acqua e sapone per almeno 60 secondi. Se non sono disponibili acqua e sapone, è possibile utilizzare anche un disinfettante per mani a base di alcool (concentrazione di alcool di almeno il 60%).
3. Quanto tempo sopravvive il nuovo Coronavirus sulle superfici?
Le informazioni preliminari suggeriscono che il virus possa sopravvivere alcune ore, anche se è ancora in fase di studio. L’utilizzo di semplici disinfettanti è in grado di uccidere il virus annullando la sua capacità di infettare le persone, per esempio disinfettanti contenenti alcol (etanolo) al 75% o a base di cloro all’1% (candeggina).
4. È sicuro ricevere pacchi dalla Cina o da altri paesi dove il virus è stato identificato?
Si, è sicuro. L’OMS ha dichiarato che le persone che ricevono pacchi non sono a rischio di contrarre il nuovo Coronavirus, perché non è in grado di sopravvivere a lungo sulle superfici.
- Animali:
- 1. Le persone possono contrarre l'infezione da nuovo Coronavirus dagli animali?
Indagini dettagliate hanno scoperto che, in Cina nel 2002, SARS-CoV è stato trasmesso dagli zibetti agli esseri umani e, in Arabia Saudita nel 2012, MERS-CoV dai dromedari agli esseri umani. Numerosi coronavirus noti circolano in animali che non hanno ancora infettato esseri umani. Man mano che la sorveglianza migliora in tutto il mondo, è probabile che vengano identificati più Coronavirus.
La fonte animale del nuovo Coronavirus non è stata ancora identificata. Si ipotizza che i primi casi umani in Cina siano derivati da una fonte animale.
2. Posso contrarre l’infezione dal mio animale da compagnia?
No, al momento non vi è alcuna evidenza scientifica che gli animali da compagnia, quali cani e gatti, abbiano contratto l’infezione o possano diffonderla.
Si raccomanda di lavare le mani frequentemente con acqua e sapone o usando soluzioni alcoliche dopo il contatto con gli animali.
3. Sono possibili importazioni di animali o di prodotti di origine animale dalla Cina?
A causa della presenza di alcune malattie degli animali contagiose in Cina, solo pochi animali vivi e prodotti animali non trasformati sono autorizzati per l'importazione nell'Unione europea dalla Cina.
Non vi è alcuna prova che uno qualsiasi degli animali, o dei prodotti di origine animale, autorizzati all'entrata nell'Unione europea rappresenti un rischio per la salute dei cittadini dell'UE a causa della presenza di SARS-CoV-2 in Cina.
4. E’ possibile importare prodotti alimentari dalla Cina?
Come per le importazioni di animali e prodotti di origine animale, a causa della situazione sanitaria degli animali in Cina, solo pochi prodotti alimentari di origine animale sono autorizzati per l'importazione nell'UE dalla Cina, a condizione che soddisfino rigorosi requisiti sanitari e siano stati sottoposti a controlli.
Per gli stessi motivi, i viaggiatori che entrano nel territorio doganale dell'UE non sono autorizzati a trasportare nel bagaglio carne, prodotti a base di carne, latte o prodotti lattiero-caseari.
- Prevenzione e trattamento:
- 1. Esiste un vaccino per un nuovo Coronavirus?
No, essendo una malattia nuova, ancora non esiste un vaccino e per realizzarne uno ad hoc i tempi possono essere anche relativamente lunghi (si stima 12-18 mesi).
2. Cosa posso fare per proteggermi?
Mantieniti informato sulla diffusione dell’epidemia, disponibile sul [Devi essere iscritto e connesso per vedere questo link] e adotta le seguenti misure di protezione personale:
· lavati spesso le mani con acqua e sapone o con soluzioni a base di alcol per eliminare il virus dalle tue mani
· mantieni una certa distanza – almeno un metro – dalle altre persone, in particolare quando tossiscono o starnutiscono o se hanno la febbre, perché il virus è contenuto nelle goccioline di saliva e può essere trasmesso col respiro a distanza ravvicinata
· evita di toccarti occhi, naso e bocca con le mani se presenti febbre, tosse o difficoltà respiratorie e hai viaggiato di recente in Cina o se sei stato in stretto contatto con una persona ritornata dalla Cina e affetta da malattia respiratoria.
· se presenti febbre, tosse o difficoltà respiratorie e hai viaggiato di recente in Cina o se sei stato in stretto contatto con una persona ritornata dalla Cina e affetta da malattia respiratoria segnalalo al numero gratuito 1500, istituito dal Ministero della salute. Ricorda che esistono diverse cause di malattie respiratorie e il nuovo coronavirus può essere una di queste. Se hai sintomi lievi e non sei stato recentemente in Cina, rimani a casa fino alla risoluzione dei sintomi applicando le misure di igiene, che comprendono l’igiene delle mani (lavare spesso le mani con acqua e sapone o con soluzioni alcoliche) e delle vie respiratorie (starnutire o tossire in un fazzoletto o con il gomito flesso, utilizzare una mascherina e gettare i fazzoletti utilizzati in un cestino chiuso immediatamente dopo l'uso e lavare le mani).
3. Il virus si tramette per via alimentare?
Normalmente le malattie respiratorie non si trasmettono con gli alimenti, che comunque devono essere manipolati rispettando le buone pratiche igieniche ed evitando il contatto tra alimenti crudi e cotti.
4. Devo indossare una mascherina per proteggermi?
L’Organizzazione Mondiale della Sanità raccomanda di indossare una mascherina solo se sospetti di aver contratto il nuovo Coronavirus e presenti sintomi quali tosse o starnuti o se ti prendi cura di una persona con sospetta infezione da nuovo Coronavirus (viaggio recente in Cina e sintomi respiratori). L’uso della mascherina aiuta a limitare la diffusione del virus ma deve essere adottata in aggiunta ad altre misure di igiene respiratoria e delle mani. Non è utile indossare più mascherine sovrapposte.
5. Come devo mettere e togliere la mascherina?
Ecco come fare:
· prima di indossare la mascherina, lavati le mani con acqua e sapone o con una soluzione alcolica
· copri bocca e naso con la mascherina assicurandoti che aderisca bene al volto
· evita di toccare la mascherina mentre la indossi, se la tocchi, lavati le mani
· quando diventa umida, sostituiscila con una nuova e non riutilizzarla; infatti sono maschere mono-uso
· togli la mascherina prendendola dall’elastico e non toccare la parte anteriore della mascherina; gettala immediatamente in un sacchetto chiuso e lavati le mani.
6. Esiste un trattamento per un nuovo Coronavirus?
Non esiste un trattamento specifico per la malattia causata da un nuovo coronavirus. Il trattamento deve essere basato sui sintomi del paziente. La terapia di supporto può essere molto efficace. Terapie specifiche sono in fase di studio.
7. Gli antibiotici possono essere utili per prevenire l’infezione da nuovo Coronavirus?
No, gli antibiotici non sono efficaci contro i virus, ma funzionano solo contro le infezioni batteriche.
- Diagnosi:
- 1. Sottoporsi privatamente ad analisi del sangue, o di altri campioni biologici, permette di sapere se si è contratto il nuovo coronavirus (SARS-CoV-2)?
No. Non esistono al momento kit commerciali per confermare la diagnosi di infezione da nuovo coronavirus. La diagnosi deve essere eseguita nei laboratori di riferimento Regionale, su campioni clinici respiratori secondo i protocolli di Real Time PCR per SARS-CoV-2 indicati dall’OMS. In caso di positività al nuovo coronavirus, la diagnosi deve essere confermata dal laboratorio di riferimento nazionale dell’Istituto Superiore di Sanità.
- Viaggi e ritorno in Italia:
- 1. Cosa è raccomandato ai viaggiatori?
Si raccomanda di posticipare i viaggi non necessari in aree a rischio della Cina.
Le aree a rischio della Cina sono consultabili nelle pagine web dell'[Devi essere iscritto e connesso per vedere questo link].
Se ci si reca in Cina, nelle aree a rischio, si raccomanda di vaccinarsi contro l’influenza stagionale almeno due settimane prima del viaggio.Vaccinarsi contro l’influenza almeno due settimane prima della partenza serve a rendere più semplice la diagnosi e la gestione dei casi sospetti, dati i sintomi simili tra coronavirus e influenza, a evitare la coesistenza dei due virus in uno stesso organismo e a ridurre l'accesso al pronto soccorso per le complicanze da influenza.
È raccomandato, inoltre, di evitare di visitare i mercati di prodotti alimentari freschi di origine animale e di animali vivi, evitare il contatto con persone che hanno sintomi respiratori e lavare frequentemente le mani.
Qualora una persona sviluppi sintomi respiratori (tosse, mal di gola, difficoltà respiratorie) mentre si trova nelle aree a rischio, dovrebbe rivolgersi immediatamente a un medico.
Al ritorno, se non si è cittadini che vivono in Italia, per qualsiasi necessità contattare l’Ambasciata o il Consolato del proprio Paese.
Per tutte le persone che, negli ultimi quattordici giorni, abbiano fatto ingresso in Italia dopo aver soggiornato nelle aree della Cina interessate dall’epidemia, come identificate dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, si applica l'ordinanza del ministro della Salute del 21 febbraio:
· l’Autorità sanitaria territorialmente competente provvederà all’adozione della misura della permanenza domiciliare fiduciaria con sorveglianza attiva ovvero, in presenza di condizioni ostative, di misure alternative di efficacia equivalente.
· vige l’obbligo di comunicare al Dipartimento di prevenzione dell’azienda sanitaria territorialmente competente di aver soggiornato nelle aree suddette.
· Il mancato rispetto delle misure previste costituirà una violazione dell’Ordinanza.
Se nelle due settimane successive al ritorno da aree a rischio si dovessero presentare sintomi respiratori (febbre, tosse, mal di gola, difficoltà respiratorie):
· contattare il numero telefonico gratuito del Ministero della Salute 1500
· indossare una mascherina chirurgica se si è in contatto con altre persone
· utilizzare fazzoletti usa e getta e lavarsi le mani regolarmente.
2. Che fare se si è soggiornato di recente nelle aree a rischio?
In relazione alle evidenze scientifiche emergenti, per rafforzare ulteriormente le misure di sorveglianza sanitaria adottate, per contenere e mitigare la diffusione del COVID-19, è stata emanata la seguente Ordinanza “Ulteriori misure profilattiche contro la diffusione della malattia infettiva COVID-19’, emanata il 21 febbraio 2020.
Tale Ordinanza prevede che le persone rientrate in Italia, dopo aver soggiornato nelle aree della Cina interessate dall’epidemia, negli ultimi quattordici giorni, sono tenute a comunicarlo al Dipartimento di prevenzione dell’azienda sanitaria territorialmente competente. Quest’ultima, provvederà a far applicare la permanenza domiciliare fiduciaria con sorveglianza attiva. In caso di rifiuto, saranno adottate misure alternative di pari efficacia.
3. Come gestire l'arrivo degli atleti provenienti da aree affette da nuovo coronavirus?
In base all’ordinanza del 21 febbraio 2020, gli atleti provenienti da aree endemiche devono essere sottoposti a isolamento fiduciario con sorveglianza attiva, per 14 giorni.
4. Quali raccomandazioni dell'OMS per i Paesi?
L'OMS prevede che possano essere segnalati ulteriori casi nel mondo, pertanto incoraggia tutti i Paesi a rafforzare le misure preventive, la sorveglianza attiva, l’individuazione precoce dei casi, il loro isolamento seguendo adeguate procedure gestionali e di contenimento, e il rintraccio accurato dei contatti per prevenire l’ulteriore diffusione.
I Paesi sono incoraggiati a continuare a migliorare la loro preparazione alle emergenze sanitarie in linea con il [Devi essere iscritto e connesso per vedere questo link] (2005) e a condividere le informazioni sui casi e sulle misure implementate.
5. Dove si stanno verificando i casi di COVID-19?
Il 31 dicembre 2019 la Commissione Sanitaria Municipale di Wuhan (Cina) ha segnalato all'OMS un cluster di casi di polmonite ad eziologia ignota nella città di Wuhan, nella provincia cinese di Hubei.
Il 9 gennaio 2020, il Centro per la Prevenzione e il Controllo delle malattie (CDC) cinese ha riferito che è stato identificato un nuovo coronavirus (chiamato inizialmente 2019- nCoV ed ora denominato SARS-CoV-2) come agente causale ed è stata resa pubblica la sequenza genomica.
Il 30 gennaio 2020 l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha dichiarato che questa epidemia rappresenta un’emergenza internazionale di salute pubblica.
La situazione epidemiologica è in costante evoluzione. L’OMS pubblica ogni giorno un [Devi essere iscritto e connesso per vedere questo link].
Vedi anche link utili e informazioni nella pagina [Devi essere iscritto e connesso per vedere questo link].
6. Cosa sta facendo la Cina per fermare questo focolaio? Tali misure sono efficaci?
Per limitare la diffusione del virus, le autorità cinesi hanno implementato una serie di misure di controllo straordinarie in tutto il paese, inclusa la provincia di Hubei, dove è iniziata l'epidemia. Tali misure, volte a garantire l'allontanamento sociale tra le persone, includono la chiusura di cinema e parchi a tema e l’annullamento delle celebrazioni del capodanno lunare. Inoltre, per ridurre il movimento delle persone, sono stati sospesi i trasporti pubblici ed è stato chiuso l'aeroporto internazionale di Wuhan Tianhe.
Per il monitoraggio dell'epidemia in Cina è stato migliorato il sistema di sorveglianza.
La portata di queste misure non ha precedenti e i costi economici di tali misure per l'economia cinese sono considerevoli. Sebbene l'efficacia e gli effetti collaterali di queste misure siano difficili da prevedere, si prevede che limiteranno la probabilità di un'ulteriore diffusione del virus attraverso i viaggiatori che tornano dalla provincia di Hubei e dalla Cina in generale.
7. Quanto durerà questo focolaio?
Non è al momento possibile prevedere per quanto tempo durerà l'epidemia e come si evolverà.
Abbiamo a che fare con un nuovo virus e quindi rimangono molte incertezze. Ad esempio, non è noto se la trasmissione diminuirà durante l'estate, come osservato per l'influenza stagionale.
8. Quali sono i rischi di propagazione in Europa?
Il rischio è considerato alto a livello globale.
La probabilità che si verifichino ulteriori casi importati in Europa è considerata medio-alta.
L'adesione a adeguate pratiche di prevenzione e controllo delle infezioni, in particolare nelle strutture sanitarie nei paesi UE/EEA con collegamenti diretti con le aree a rischio, fa sì che la probabilità che un caso riportato nell'UE generi casi secondari all'interno dell'UE/EEA sia bassa.
9. Quale dispositivo di monitoraggio è stato introdotto per questo virus a livello nazionale?
In Italia, è stata attivata una sorveglianza specifica per questo virus a livello nazionale.
La situazione è costantemente monitorata dal Ministero, che è in continuo contatto con l’OMS, l’ECDC, la Commissione Europea e pubblica tempestivamente ogni nuovo aggiornamento nel Portale [Devi essere iscritto e connesso per vedere questo link].
In considerazione della dichiarazione di “Emergenza internazionale di salute pubblica” da parte della OMS, il 31 gennaio 2020 il Consiglio dei Ministri ha dichiarato lo stato di emergenza in conseguenza del rischio sanitario connesso all’infezione da Coronavirus.
10. Quale misura sanitaria specifica per i viaggiatori è stata avviata nel nostro Paese?
Dopo la notifica dell’epidemia da parte della Cina, l’Italia ha immediatamente raccomandato di posticipare i voli non necessari verso Wuhan e, successivamente, con l’estendersi dell’epidemia, verso tutta la Cina.
La Cina ha cancellato tutti i voli da Wuhan.
Il ministro della Salute, con propria ordinanza, il 30 gennaio, ha disposto la sospensione del traffico aereo con la Repubblica Popolare Cinese, incluse le Regioni Amministrative Speciali di Hong Kong e Macao. Il provvedimento si applica anche a Taiwan.
Nel caso in cui sia presente un caso sospetto di nuovo Coronavirus (in base ai sintomi clinici e alle informazioni epidemiologiche), a bordo di un volo di qualsiasi provenienza, viene immediatamente adottata una procedura di emergenza che prevede il trasferimento del paziente in isolamento presso una struttura ospedaliera designata e la tracciatura dei contatti stretti.
Negli aeroporti è presente materiale informativo per i viaggiatori internazionali, in italiano, inglese e cinese.
Tutti i viaggiatori da aree a rischio sono tenuti alla permanenza domiciliare fiduciaria con sorveglianza attiva da parte della autorità sanitaria a comunicare al Dipartimento di prevenzione dell’azienda sanitaria territorialmente competente di aver soggiornato nelle aree a rischio (Ordinanza 21 febbraio 2020).
11. Quali sono le indicazioni per la gestione nel settore scolastico degli studenti di ritorno dalle città a rischio della Cina?
Il dirigente scolastico che viene a conoscenza dalla famiglia del rientro a scuola di un bambino/studente proveniente dalle aree a rischio della Cina, informa il Dipartimento di prevenzione della ASL di riferimento. In presenza di un caso che rientra in tale categoria viene messa in atto una sorveglianza attiva, quotidiana, per la valutazione della eventuale febbre ed altri sintomi, nei 14 giorni successivi all'uscita dalle aree a rischio, oppure ogni altro protocollo sanitario ritenuto opportuno ai sensi della normativa vigente. In presenza dei sintomi di cui alla definizione di caso dell'OMS viene avviato il percorso sanitario previsto per i casi sospetti. In tutti i casi viene proposta e favorita l'adozione della permanenza volontaria, fiduciaria, a domicilio, fino al completamento del periodo di 14 giorni.
Vedi [Devi essere iscritto e connesso per vedere questo link].
- Trasfusioni e trapianti:
- 1. Quali misure di prevenzione verso i donatori di sangue organi e tessuti sono state introdotte per questo virus a livello nazionale?
Il [Devi essere iscritto e connesso per vedere questo link]e il [Devi essere iscritto e connesso per vedere questo link]hanno disposto misure specifiche volte all’applicazione, da parte dei sanitari, dei criteri di sospensione temporanea dei donatori provenienti dalle aree interessate.
2. Sono un donatore di sangue. Come mi devo comportare? (da Centro Nazionale sangue)
Il sangue si può donare solo se si è in buone condizioni di salute, quindi anche un semplice raffreddore o mal di gola, senza alcun collegamento al Coronavirus, sarebbe causa di esclusione temporanea.
Ricorda che è bene aspettare 28 giorni prima di andare a donare se:
sei rientrato di recente da un viaggio nella Repubblica Popolare Cinese,
pensi di essere stato esposto al rischio di infezione da Coronavirus,
hai effettuato la terapia per l’infezione da SARS-CoV-2 (per infezione documentata o comparsa di sintomatologia compatibile con infezione da SARS-CoV-2
Quando vai a donare avverti sempre il medico selezionatore dei tuoi spostamenti, specie se in una delle aree interessate dal nuovo Coronavirus.
Comunica, inoltre, se ti è stata diagnosticata l'infezione o se hai avuto sintomi associabili a quelli causati dal Coronavirus (febbre, tosse, difficoltà respiratorie) anche quando i sintomi in questione siano già stati risolti a seguito, o meno, di una terapia; il medico addetto alla selezione, che ti visiterà, potrà decidere di sospenderti temporaneamente dalla donazione.
Se hai già donato, ricordati di contattare il tuo Servizio Trasfusionale in caso di comparsa di sintomi associabili a quelli causati dal Coronavirus.
- Gravidanza:
- 1. Le donne in gravidanza sono più suscettibili alle infezioni o hanno un rischio maggiore di sviluppare una forma severa di COVID-19?
Non sono riportati dati scientifici sulla suscettibilità delle donne in gravidanza al virus. La gravidanza comporta cambiamenti del sistema immunitario che possono aumentare il rischio di contrarre infezioni respiratorie virali, tra cui quella da SARS-CoV-2. Inoltre le donne in gravidanza potrebbero mostrare un rischio maggiore di sviluppare una forma severa di infezioni respiratorie virali.
Resta consigliato, anche per le donne in gravidanza, di intraprendere le normali azioni preventive per ridurre il rischio di infezione, come lavarsi spesso le mani ed evitare contatti con persone malate.
2. Quali sono gli effetti di COVID-19 durante la gravidanza?
Non sono riportati dati scientifici sugli effetti di COVID-19 durante la gravidanza. In caso di infezione in corso di gravidanza da altri coronavirus correlati [SARS-CoV e MERS-CoV] sono stati osservati casi di aborto spontaneo mentre la presenza di febbre elevata durante il primo trimestre di gravidanza può aumentare il rischio di difetti congeniti.
3. Le donne in gravidanza con COVID-19 possono trasmettere il virus al feto o neonato?
Dai dati presenti in letteratura, limitati, non sono stati riportati casi di trasmissione dell’infezione da altri coronavirus (MERS-CoV e SARS-CoV) da madre a figlio. I dati recenti riguardo bambini nati da madri con COVID-19 indicano che nessuno di essi è risultato positivo. Inoltre, il SARS- CoV- 2 non è stato rilevato nel liquido amniotico.
- Trasmissione locale in Italia:
- 1. Cosa devono fare le persone che vivono in Lombardia
Il 21 febbraio, la Regione Lombardia ha segnalato sei casi positivi al test di Covid-19. Altri casi sono stati segnalati dalla Regione, anche tra il personale sanitario e i pazienti dell'Ospedale di Codogno. E' stata immediatamente avviata la procedura di controllo e identificazione dei contatti.
Il ministro della Salute, Roberto Speranza, e il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, hanno firmato un’ordinanza con la quale si dispongono una serie di provvedimenti per i comuni di Codogno, Castiglione d’Adda, Casalpusterlengo, Fombio, Maleo, Somaglia, Bertonico, Terranova dei Passerini, Castelgerundo e San Fiorano.
Dal 21 febbraio è stata attivata una task force regionale che opera a stretto contatto con il Ministero della Salute e con la Protezione Civile.
La situazione è in aggiornamento in base all'andamento dei casi. Consultare il sito della [Devi essere iscritto e connesso per vedere questo link].
Ministero, Protezione civile e Regione Lombardia ribadiscono che l’indicazione perentoria per coloro che riscontrino sintomi influenzali o problemi respiratori è di non recarsi in pronto soccorso ma di contattare direttamente il numero unico di emergenza 112 che valuterà ogni singola situazione e attiverà percorsi specifici per il trasporto nelle strutture sanitarie preposte oppure per eseguire, eventualmente, i test necessari a domicilio.
Numero verde regionale
Le indicazioni della Regione Lombardia:
· I cittadini che risiedono nei Comuni lombardi indicati nell'[Devi essere iscritto e connesso per vedere questo link] e hanno sintomi influenzali non devono recarsi in pronto soccorso ma chiamare il numero verde unico regionale 800.89.45.45
· Oppure chiamare il 112 o per informazioni generali il numero 1500.
2. Cosa devono fare le persone che vivono in Piemonte
Numero verde regionale
Ecco le indicazioni della Regione Piemonte:
· 800 333 444 è l'unico numero verde della Regione Piemonte.
Il numero è attivo e autorizzato a rispondere ad eventuali richieste di chiarimenti in merito all'[Devi essere iscritto e connesso per vedere questo link], oltre che a ricevere segnalazioni di cittadini che riscontrano sintomi influenzali o problemi respiratori.
Per informazioni è possibile inoltre scrivere un'email all'indirizzo: [Devi essere iscritto e connesso per vedere questo link].it
· Per tutte le persone che abbiano il sospetto di aver contratto il virus restano comunque sempre validi i numeri nazionali 1500 e 112.
Consulta il sito della [Devi essere iscritto e connesso per vedere questo link]
3. Cosa devono fare le persone dei Comuni del Veneto dove si sono verificati casi di Covid-19?
La regione Veneto ha segnalato la sera del 21 febbraio due persone positive al test di Covid-19, uno di essi, una persona di 78 anni è morta all'ospedale di Schiavonia, in provincia di Padova, dove era ricoverata. E' stata immediatamente avviata la procedura di controllo ed identificazione dei contatti.
La popolazione dei comuni interessati è invitata a seguire le disposizioni della Regione e delle autorità locali.
Numero verde regionale
Le indicazioni della Regione Veneto:
· Le persone che temono di essere entrate in contatto con soggetti infetti, ma che non hanno alcun sintomo o che presentano sintomi lievi come febbre e/o tosse senza difficoltà respiratoria, non devono chiamare il 118 e non devono recarsi in ospedale; devono rivolgersi al numero verde 800.46.23.40.
· In caso di dubbi o sospetti chiamate il 1500, in caso di sintomi non andate in ospedale ma chiamate il 118
· Seguire costantemente i canali social regionali [Devi essere iscritto e connesso per vedere questo link] e [Devi essere iscritto e connesso per vedere questo link]
(In aggiornamento)
- drichichiVeterano
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Re: Informazioni su Nuovo Coronavirus COVID-19
- taglia1964Assiduo
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Re: Informazioni su Nuovo Coronavirus COVID-19
Erre con zero è un numero che viene determinato solamente a "consuntivo" ed usarlo in un "preventivo" temo che sia da incoscenti.
Facessero un'analisi su un campione di 5000 abitanti di Milano presi a caso sulla strada per vedere quanti sono già stati contagiati e guariti… Almeno sapremmo quale è l'incidenza reale del virus.
Possibile che Francia (60 milioni di abitanti), Germania (100 Milioni), UK (60 milioni) e Spagna (40 Milioni) non abbiano lo stesso numero nostro di contagiati? Possibile si, non li contano e se ne fregano bellamente di un virus che è in circolazione da ottobre/novembre e di cui chissà quanto casi sono di fatto sconosciuti.
- drichichiVeterano
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Re: Informazioni su Nuovo Coronavirus COVID-19
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Re: Informazioni su Nuovo Coronavirus COVID-19
taglia1964 ha scritto:il sig Paolo Giordano, probabilmente, non era un genio della matematica a scuola. Purtroppo Giordano può scrivere su di un quotidiano a larga diffusione come il Corriere della Sera e la sua inconsistenza "matematica", come un virus con "R0" = 10.000, purtroppo contagerà ben più del numero dei lettori.
Erre con zero è un numero che viene determinato solamente a "consuntivo" ed usarlo in un "preventivo" temo che sia da incoscenti.
Facessero un'analisi su un campione di 5000 abitanti di Milano presi a caso sulla strada per vedere quanti sono già stati contagiati e guariti… Almeno sapremmo quale è l'incidenza reale del virus.
Possibile che Francia (60 milioni di abitanti), Germania (100 Milioni), UK (60 milioni) e Spagna (40 Milioni) non abbiano lo stesso numero nostro di contagiati? Possibile si, non li contano e se ne fregano bellamente di un virus che è in circolazione da ottobre/novembre e di cui chissà quanto casi sono di fatto sconosciuti.
... aggiungo: il caso delle zone rosse a nord viene dal fatto che, a seguito di un sospetto, è scattata la macchina dei controlli e la (giusta) "paura da contagio" tra la gente, il che ha portato all'analisi di tanti soggetti che poi si sono rivelati positivi.
Questo sta anche a significare che i soggetti positivi potrebbero essere ovunque e, fin quando non ci sono casi eclatanti che portano a far scattare la macchina dei controlli, rimangono come mine vaganti ovunque nel mondo e senza che nessuno ne sappia cosa...alias: se domani un chiunque dovesse recarsi al pronto soccorso con i sintomi da virus e con la paura di averlo davvero e dovessero riscontrarlo positivo, i numeri inizierebbero a salire anche lì.
- drichichiVeterano
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Re: Informazioni su Nuovo Coronavirus COVID-19
- AlessandroAmministratore
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Re: Informazioni su Nuovo Coronavirus COVID-19
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Re: Informazioni su Nuovo Coronavirus COVID-19
Ma anche nelle zone non interessate. L'allerta è su tutto il territorio.Alessandro ha scritto:Mi sono espresso forse male; ovviamente è scattata ovunque ma intendevo che c'è maggiore "scrupolosità", paura, prevenzione e quant'altro nelle zone maggiormente interessate.
- blwi85Assiduo
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Re: Informazioni su Nuovo Coronavirus COVID-19
- drichichiVeterano
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Re: Informazioni su Nuovo Coronavirus COVID-19
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Re: Informazioni su Nuovo Coronavirus COVID-19
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Re: Informazioni su Nuovo Coronavirus COVID-19
Se non si adottassero misure precise una gran parte della popolazione si ammalerebbe e quindi ecco che il sistema sanitario nazionale andrebbe in forte difficoltà, perchè non è pronto a lavorare così tanti casi

- Eiffel59Veterano
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Re: Informazioni su Nuovo Coronavirus COVID-19


- taglia1964Assiduo
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Re: Informazioni su Nuovo Coronavirus COVID-19
la Cina, provocata da tempo dall'OMS ha mostrato che se vuole costruisce due ospedali in 15 giorni e che blinda una città di 10 milioni di abitanti ed una provincia di 59 milioni di abitanti in un batter d'occhio. Noi italiani abbiamo lasciato passare un mese, poi abbiam chiuso le scuole della lombardia e blindato Casalpusterlengo (che se non fosse per il casello della A1 non lo conoscerebbe nessuno).
Chiaramente il risultato in cina è stato nullo (il virus è in circolazione dall'inizio di novembre!) mentre l'intelligenza nordeuropea ha mostrato che se non si fanno tamponi e analisi è una normale influenza che la maggior parte della gente fa in piedi.
Vediamo gente che mette la mascherina per non ammalarsi e che fa razzia di uova al supermercato. Esibizione di intelligenza mediterranea a tutto tondo.
mi vergogno profondamente di essere italiano: mi hanno negato ilo visto per L'india perché dovrei stare 15 giorni in quarantena prima di essere liberato per le vie di Dehli. L'india, 1 miliardo e 300 milioni di abitanti ha 0 casi e 0 morti.
- drichichiVeterano
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Re: Informazioni su Nuovo Coronavirus COVID-19

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Pillole antipanico, non aver paura di…
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ISS, 26 febbraio 2020
- Restare senza cibo: non è necessario fare scorte di generi alimentari. Gli esercizi commerciali, nelle zone che attualmente non sono sede di focolai epidemici, restano aperti e garantiscono il rifornimento di tutti i prodotti, non soltanto quelli di prima necessità.
- Rimanere senza prodotti per l’igiene delle mani: anche se, a causa della paura generata dal contagio, le farmacie e altri punti vendita possono rimanere sprovvisti di gel o soluzioni per l’igiene delle mani, va ricordato che il [Devi essere iscritto e connesso per vedere questo link], se ben effettuato, garantisce una perfetta igiene anche nei confronti del virus SARS -CoV-2. Qualora voleste approfittare della comodità di un gel o di una soluzione per l’igiene delle mani a base idroalcolica da portare con voi e da usare in qualunque situazione, segnaliamo che questi prodotti possono essere preparati anche da alcune farmacie come prodotti galenici provvisti di apposita etichetta. Suggeriamo di scegliere quelli con una percentuale di alcol pari ad almeno il 60%.
- Essere contagiati dagli animali da compagnia: sebbene si possa ipotizzare che il SARS -CoV-2 sia originato da un serbatoio animale, il contagio della malattia da coronavirus (COVID-19) è interumano. E’ comunque una buona regola igienica, per proteggersi da altri patogeni più comuni, lavarsi le mani con acqua e sapone dopo avere accudito gli animali.
Disinfettanti, sconsigliati i prodotti ‘fai da te’
Tutti i prodotti che vantano in etichetta un’azione “disinfettante” sono autorizzati come Presidi Medico Chirurgici (PMC) sul territorio nazionale dal Ministero della Salute previa valutazione della loro efficacia e sicurezza da parte dell’Istituto Superiore di Sanità. Sulla base di tali indicazioni il produttore ha l’obbligo di predisporre un’etichetta che riporti i componenti costitutivi del prodotto, nonché i pericoli associati al suo utilizzo e i relativi consigli di prudenza. L’etichetta, che deve essere validata dall’ISS e autorizzata dal Ministero della Salute, è fondamentale per evitare l’uso improprio del prodotto.
In commercio sono disponibili prevalentemente due tipologie di disinfettanti autorizzati, uno per la cute integra e uno per le superfici. Generalmente, il primo è a base di etanolo (alcol etilico ca. 75%), il secondo a base di sodio ipoclorito (Candeggina).
Nel 2009, l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), per far fronte ad alcune emergenze sanitarie a livello globale, ha reso disponibile la guida “[Devi essere iscritto e connesso per vedere questo link]” – per preparare prodotti per l’igiene delle mani. La Guida OMS non è destinata alla preparazione a scopo di vendita né alla produzione “fai da te”, bensì a produttori che intendono preparare i prodotti localmente nelle proprie strutture (non a scopo industriale).
Pertanto, la Guida OMS, che include anche informazioni sul corretto utilizzo e sull’etichettatura del prodotto finale, fornisce due ricette destinate alle farmacie o ad appositi laboratori. Le due ricette, che si riferiscono alla produzione di grandi volumi (10 litri), prevedono l’utilizzo di sostanze pericolose sia dal punto di vista degli effetti per la salute umana che dal punto di vista dei pericoli fisici.
In particolare:
- il formulato 1 prevede l’utilizzo di perossido di idrogeno (acqua ossigenata), una sostanza che può provocare gravi lesioni oculari quando è presente in concentrazioni tra il 5 e l’8%, e di alcol etilico al 96%, sostanza infiammabile;
Il formulato 2 contiene isopropil alcol (alcol isopropilico) al 99,8%, sostanza pericolosa che provoca grave irritazione oculare ed effetti narcotici quali sonnolenza e vertigini, ed è infiammabile; anche il formulato 2 prevede l’uso di perossido di idrogeno (acqua ossigenata).
Sulla base delle caratteristiche di pericolo delle sostanze previste nelle due ricette non è consigliabile preparare in casa i prodotti anche in considerazione del fatto che le sostanze di partenza devono rispondere a precisi standard di qualità, come indica l’OMS. Tuttavia, non potendo escludere una preparazione “fai da te”, si sottolinea che un preparato contenente sostanze pericolose non deve mai essere conservato in contenitori anonimi privi di etichetta e di informazioni sul contenuto e della data di preparazione; questa tipologia di prodotti deve essere conservata lontano dalla portata dei bambini, dai prodotti alimentari e da prodotti con altra destinazione d’uso.
Considerata la pericolosità delle sostanze, i produttori di prodotti analoghi sono obbligati dalla normativa europea a riportare sull’etichetta dei formulati (miscela) le seguenti indicazioni di pericolo: “liquido e vapori facilmente infiammabili; provoca grave irritazione oculare” e i seguenti consigli di prudenza: “proteggere gli occhi e il viso, tenere lontano da fonti di calore, tenere a disposizione il contenitore in caso di consultazione di un medico, tenere fuori dalla portata dei bambini, non fumare, in caso di incendio utilizzare schiuma alcol resistente, polvere chimica, acqua nebulizzata, anidride carbonica; in caso di contatto con gli occhi sciacquare accuratamente per parecchi minuti. Togliere eventuali lenti a contatto”. I produttori devono inoltre garantire che il personale addetto alla preparazione di questi prodotti, manipoli le singole sostanze (ingredienti) in condizioni di sicurezza indossando dispositivi di protezione individuali quali: guanti e occhiali protettivi ed evitando di respirare i vapori.
- taglia1964Assiduo
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Re: Informazioni su Nuovo Coronavirus COVID-19
- piccolitAssiduo
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Re: Informazioni su Nuovo Coronavirus COVID-19
taglia1964 ha scritto:Già già, germania, francia e UK sono anni luce dietro di noi. Ristoranti aperti, si gioca a calcio e a tennis, e si va a scuola. Ci si ammala di influenza e non si rompono gli zebedei con una roba che ammazza i vecchietti esattamente come l'influenza.
la Cina, provocata da tempo dall'OMS ha mostrato che se vuole costruisce due ospedali in 15 giorni e che blinda una città di 10 milioni di abitanti ed una provincia di 59 milioni di abitanti in un batter d'occhio. Noi italiani abbiamo lasciato passare un mese, poi abbiam chiuso le scuole della lombardia e blindato Casalpusterlengo (che se non fosse per il casello della A1 non lo conoscerebbe nessuno).
Chiaramente il risultato in cina è stato nullo (il virus è in circolazione dall'inizio di novembre!) mentre l'intelligenza nordeuropea ha mostrato che se non si fanno tamponi e analisi è una normale influenza che la maggior parte della gente fa in piedi.
Vediamo gente che mette la mascherina per non ammalarsi e che fa razzia di uova al supermercato. Esibizione di intelligenza mediterranea a tutto tondo.
mi vergogno profondamente di essere italiano: mi hanno negato ilo visto per L'india perché dovrei stare 15 giorni in quarantena prima di essere liberato per le vie di Dehli. L'india, 1 miliardo e 300 milioni di abitanti ha 0 casi e 0 morti.
Caro Taglia, è sempre un piacere leggerti parlare di Tennis e non solo....Siamo alla follia.
- taglia1964Assiduo
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Re: Informazioni su Nuovo Coronavirus COVID-19
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Re: Informazioni su Nuovo Coronavirus COVID-19
Il copia e incolla ci può anche stare e siamo liberi di scegliere se leggerli o meno.
In questo caso si stanno mettendo in evidenza informazioni utili a quanti ne vogliano prendere conoscenza.
Magari sarebbe anche da apprezzare chi sacrifica parte del suo tempo per dare il proprio contributo ad un argomento così serio.
A proposito di copia e incolla: [Devi essere iscritto e connesso per vedere questo link] in questo caso ma tutti gli altri a priori, quando incollate del testo preso altrove:
- non usate "crtl-C" per incollarlo nel post ma tasto destro del mouse e "Incolla senza formattazione" o similare. In questo modo teniamo lo stesso format del forum, avendo comunque possibilità di formattarlo con gli strumenti comuni messi a disposizione
- mettere un riferimento della fonte della notizia in cima o in calce al messaggio stesso
- drichichiVeterano
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Re: Informazioni su Nuovo Coronavirus COVID-19
Alessandro ha scritto:
Il copia e incolla ci può anche stare e siamo liberi di scegliere se leggerli o meno.
In questo caso si stanno mettendo in evidenza informazioni utili a quanti ne vogliano prendere conoscenza.
Magari sarebbe anche da apprezzare chi sacrifica parte del suo tempo per dare il proprio contributo ad un argomento così serio.
A proposito di copia e incolla: [Devi essere iscritto e connesso per vedere questo link] in questo caso ma tutti gli altri a priori, quando incollate del testo preso altrove:
- non usate "crtl-C" per incollarlo nel post ma tasto destro del mouse e "Incolla senza formattazione" o similare. In questo modo teniamo lo stesso format del forum, avendo comunque possibilità di formattarlo con gli strumenti comuni messi a disposizione
- mettere un riferimento della fonte della notizia in cima o in calce al messaggio stesso
Posto sempre contestualmente il link di provenienza, per fornire la fonte. In questo momento si diffonde come un'epidemia proprio perchè è stata sottovalutata, come dice il Ministero è un epidemia (non una pandemia) che, a differenza dell'influenza stagionale, non ha un vaccino per contrastarlo.
- drichichiVeterano
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Re: Informazioni su Nuovo Coronavirus COVID-19
- drichichiVeterano
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Re: Informazioni su Nuovo Coronavirus COVID-19
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[size=38]Coronavirus: stop a tornei in Lombardia e Veneto[/size]
[/size]

Il ministro dello Sport Spadafora ha inviato una lettera al presidente del Coni Malagò in cui chiede "di farsi interprete presso tutti i competenti organismi sportivi dell'invito del governo a sospendere tutte le manifestazioni sportive di ogni ordine e grado e disciplina (quindi anche la Serie A di calcio) previste nelle Regioni Lombardia e Veneto per la giornata di domenica 23 febbraio".
L'invito, come specificato nella stessa lettera, non è da estendere alle squadre delle due regioni colpite impegnate in trasferta, "salvo che i medesimi atleti provengano dalle aree indicate come focolai del contagio. Sono undici i Comuni del lodigiano e del Veneto interessati dall’emergenza coronavirus e dai relativi provvedimenti delle autorità per impedire la diffusione del virus. Ecco l’elenco completo. In Veneto: Vo’ Euganeo. In Lombardia: Codogno, Castiglione d’Adda, Casalpusterlengo, Fombio, Maleo, Somaglia, Bertonico, Terranova dei Passerini, Castelgerundo e San Fiorano. Saranno, a tutti gli effetti zone rosse: non si entra e non si esce.
- piccolitAssiduo
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Re: Informazioni su Nuovo Coronavirus COVID-19
A parte che il vaccino non protegge da tutti i ceppi influenzali, ma facciamo finta di si.
Il problema di non avere un vaccino, si potrebbe porre se tutti solitamente ci vaccinassimo.
Andate a vedere quanti vaccini sono stati somministrati l'anno scorso.
La conclusione non può che essere che di solito il vaccino c'è ma ce ne freghiamo altamente, ora che invece il vaccino non c'è, sembra sia la mancanza del vaccino il problema. (Tutto questo nel meraviglioso paese dei novax).
Se non credessi nella buonafede dei giornalisti, inizierei a pensare che mi stanno prendendo per il cu..

- taglia1964Assiduo
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Re: Informazioni su Nuovo Coronavirus COVID-19
Sui vaccini, non scherziamo: quando ci sarà un vaccino per il covid-19 lo stesso virus sarà già scomparso e/o mutato.
Impariamo da tedeschi e francesi, odiosi si, ma estremamente efficaci e pragmatici.
- drichichiVeterano
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Re: Informazioni su Nuovo Coronavirus COVID-19
Onorevoli colleghi,
Considero non rituale questa possibilità di riferire alla Camera dei Deputati. Oggi che più che mai serve una relazione stretta tra governo e parlamento capace di superare i vincoli ordinari delle relazioni tra maggioranza e opposizione.
A rispondere all’emergenza del nuovo Coronavirus deve essere tutto il nostro Paese. Non una parte, non una istituzione nazionale o territoriale, ma la Repubblica nel suo complesso, in una relazione positiva con i cittadini italiani che possono svolgere un ruolo fondamentale anche con i loro comportamenti individuali.
Mi sia permesso, in apertura, di esprimere la gratitudine mia, del governo, e sono convinto di tutta la comunità Nazionale nei confronti delle donne e degli uomini che, senza sosta, da giorni stanno fronteggiando l’emergenza a tutti livelli in modo particolare sui territori più colpiti. Penso prima di tutto ai nostri medici, infermieri, professionisti sanitari. Penso alla protezione civile, ai volontari, alle forze dell’ordine, ai nostri amministratori locali di tutti i livelli. Penso, in modo particolare, ai cittadini delle aree coinvolte dalle misure di prevenzione più dure. Grazie a tutti loro per lo straordinario spirito di collaborazione. Questa sfida si può vincere solo insieme. Non dovremmo mai dimenticarlo nei prossimi giorni.
Vorrei inizialmente sottolineare che le nostre scelte di queste settimane sono state sempre adottate a partire da valutazioni di carattere tecnico scientifico. È la scienza e non la politica ad orientare la nostra battaglia per arginare la diffusione del nuovo coronavirus. È la comunità scientifica a definire il livello di rischio sanitario, non altri.
A noi, spetta in una chiara distinzione di ruoli e funzioni, il compito di garantire con i nostri provvedimenti un livello di prevenzione e controllo efficace e proporzionale allo stato di allerta indicato dai nostri scienziati e dalle autorità sanitarie.
In Italia possiamo vantare scienziati di altissimo profilo. L’Istituto Superiore di Sanità è al lavoro in queste ore per ricostruire il tracciato epidemiologico di quanto accaduto. Si tratta di una istituzione che mette le radici nella storia antica della ricerca scientifica del nostro Paese. In Istituto hanno lavorato, tra gli altri, personalità come Enrico Fermi e Rita Levi Montalcini.
Dobbiamo fidarci dei nostri scienziati.
Sono loro che stanno lavorando alla ricostruzione “della catena del contagio”. I primi riscontri evidenziano che in Italia si sono sviluppati due focolai, che inizialmente sembravano distinti, ma che poi si sono dimostrati connessi, uno in Lombardia – più vasto – e un altro puntiforme in un piccolo comune del Veneto.
Da questi, allo stato di avanzamento della ricerca, derivano, in massima parte, i casi segnalati in altri centri del nord Italia, ma anche in Sicilia.
E’ stato ovviamente attivato per ogni caso, dopo una accurata indagine epidemiologica, il contact tracing e a tutti sono stati eseguiti tamponi oro faringei.
Il virus coltivato viene in queste ore “sequenziato” per definire puntualmente l’origine e le sue specifiche caratteristiche. Ad oggi, non hanno trovato conferma le ipotesi attorno al caso “zero” che ha infettato il primo paziente nell’area del Lodigiano, in Lombardia.
Sulla base dei dati che provengono anche da altri paesi europei, risulta evidente che aumentano quotidianamente sia le aree di contagio che il numero dei soggetti risultati positivi al nuovo corona virus. È un quadro in continua evoluzione, non solo nel nostro paese, che non si presta a facili previsioni.
A questa incertezza di prospettiva fa da contraltare una evidente certezza.
Gli studi finora fatti, il più autorevole su 44.000 casi in Cina, hanno dimostrato che il nuovo coronavirus, nella stragrande maggioranza dei casi, comporta sintomi molto lievi. Il paragone anche con altre epidemie è eloquente.
La Sars ha un tasso di letalità del 9,6%. Il virus Ebola, la cui epidemia in corso in Congo è tutt’ora un’emergenza internazionale di salute pubblica dell'Oms, ha un tasso di letalità stimato intorno al 50%.
Si guarisce rapidamente e spontaneamente nell’80% dei casi, e nel 15% dopo regolari cure sanitarie.
Solo il 5% presenta problemi molto gravi ed il tasso di letalità è poco sopra il 2% ed in larghissima parte legato alle preesistenti condizioni morbose di soggetti anziani.
Perché allora ci preoccupiamo tanto del coronavirus?
Perché ad un basso tasso di letalità corrisponde un tasso significativo di contagio che in presenza di una diffusione incontrollata del virus potrebbe colpire soprattutto la popolazione più debole e più anziana e sovraccaricare i nostri presidi sanitari. Per questo bisogna continuare a fare tutto ciò che è necessario per limitare la diffusione del contagio.
Non essendo disponibili al momento farmaci o vaccini, per cui comunque la comunità scientifica è al lavoro, l’isolamento dei contagiati è l’unica strada che garantisce efficacemente la riduzione della diffusione del virus.
Per questa ragione il lavoro fatto in questi giorni in Italia ha avuto l’obiettivo di isolare i casi positivi e tracciare i contatti stretti.
Oggi in conferenza stampa a Roma la responsabile del Centro Europeo per la Prevenzione e il controllo delle malattie Andrea Ammon ha affermato che il numero significativo di casi riscontrati in Italia va correlato al numero molto alto di tamponi eseguiti rispetto e quelli fatti al di fuori dal nostro paese. Nella stessa sede il responsabile dell’Oms Hans Kluge ha affermato che bisogna fidarsi pienamente delle azioni messe in campo in Italia.
La stessa commissaria europea alla salute Stella Kyriakides sempre oggi ha pubblicamente sostenuto che il nostro Paese ha adottato misure molto risolute e tempestive.
Proprio qui alla Camera è stato discusso e approvato con il consenso di tutte le forze politiche, segnale molto importante, il decreto che da la facoltà alle autorità competenti di adottare ogni misura finalizzata al contenimento della diffusione del nuovo coronavirus, come:
a) la possibilità di “isolamento” dei comuni interessati dal contagio (divieto di allontanamento dagli stessi e il divieto di accesso nei medesimi); (misura adottata solo per 10 comuni in Lombardia e 1 in Veneto)
b) la possibilità di sospensione di qualsiasi manifestazione ed evento pubblico o privato (inclusi quelli ludici, sportivi e religiosi);
c) la possibilità di sospensione dei servizi scolastici e universitari e dei viaggi di istruzione;
d) la possibilità di sospensione delle attività degli uffici pubblici e delle procedure concorsuali, anche se già indette;
e) la possibilità di sospensione delle attività di trasporto (terreste, ferroviario, marittimo) di merci e persone;
f) la possibilità di sospensione delle attività lavorative e la chiusura delle attività commerciali.
Il decreto consente di adottare le richiamate misure di contenimento sia nei comuni oggetto del contagio, sia in aree limitrofe.
Tutte le misure di contenimento sopra citate sono state tempestivamente adottate dal Governo: lo stesso 23 febbraio il Presidente del Consiglio dei Ministri, a seguito della mia proposta, sentiti gli altri Ministri competenti per materia, ha applicato le prime misure citate.
Sempre al fine di contenere la crescita ed il numero di nuovi focolai, con apposita circolare, (la 5443 del 22 febbraio 2020), sono state ulteriormente precisate sia le procedure di sicurezza per il personale sanitario che le norme di prevenzione e sicurezza da adottare per i cittadini che si recano ai pronto soccorso, alle strutture ospedaliere, agli studi dei medici di medicina generale aggiornando le Circolari precedenti (n. 1997 del 22 gennaio 2020 e n. 2302 del 27 gennaio 2020).
I provvedimenti, che abbiamo prontamente assunto d’intesa con le regioni, sia quelle con cluster sia quelle senza cluster, perseguono un obiettivo prioritario: adottare tempestivamente tutte le misure necessarie volte ad arginare la diffusione del contagio e ridurre il numero di nuovi focolai.
È con questo spirito che in questi giorni abbiamo lavorato gomito a gomito con i presidenti e gli assessori alla sanità delle nostre regioni che voglio, ancora una volta, ringraziare pubblicamente.
Lo stesso possiamo e dobbiamo fare anche in Parlamento, in un rapporto di chiara e limpida sinergia istituzionale tra chi ha la responsabilità del governo nazionale e chi, opposizione in Parlamento, guida una parte significativa delle regioni italiane.
L’articolo 117 della nostra Costituzione definisce competenze concorrenti tra stato e regioni nel governo del servizio sanitario che a maggior ragione in una situazione di emergenza nazionale richiedono una solida ed efficiente collaborazione con un asse di comando chiaro e determinato. Non è il momento dei localismi, di inutili egoismi o protagonismi particolari.
Una leale e proficua collaborazione istituzionale è indispensabile per battere il Coronavirus nei prossimi mesi.
Per me unità significa abbassare le bandierine di parte e privilegiare sempre ed innanzitutto gli interessi generali.
Serve unità e responsabilità. Questo è il mio appello a tutti. Descrivere l’Italia come un paese colpito e travolto da una incontrollata emergenza sanitaria è un danno grave alle nostre imprese, al turismo, al nostro sistema paese.
Il Presidente del Consiglio e il ministro dell’economia stanno lavorando ad un piano straordinario di rilancio per affrontare le ricadute economiche di questa emergenza.
L’Italia è forte, siamo una potenza del G7 ascoltata e rispettata nel campo della tutela della salute pubblica.
Siamo tra i primi al mondo come servizio sanitario nazionale, abbiamo una delle aspettative di vita più alte del pianeta, siamo all’avanguardia nella cura di tantissime malattie.
Lo dico sinceramente, con il cuore, prima che con la testa, non si può un giorno esaltare le ricercatrici dello Spallanzani, la serietà dell’istituto superiore di Sanità, il contributo fondamentale di tanti nostri scienziati e poi mettere in dubbio le loro indicazioni.
Non dobbiamo avere paura. Ripeto, nessuna sottovalutazione o facile ottimismo ma noi, insieme agli altri paesi, affronteremo questa emergenza.
Con grande rispetto per le opinioni di tutti dico attenzione a non dare dell’Italia una rappresentazione sbagliata.
Ieri ho ricevuto a Roma i ministri della salute di Francia, Germania, Austria, Svizzera, Croazia e Slovenia. L’Italia è un Paese credibile come è apparso evidente nel documento finale che abbiamo approvato unanimemente.
È una credibilità che abbiamo consolidato con il lavoro svolto negli ultimi mesi.
Abbiamo approvato provvedimenti cautelativi dal 22 gennaio, ben prima che il 30 gennaio l’OMS dichiarasse il coronavirus emergenza di sanità pubblica. Già il 31 gennaio abbiamo proclamato lo stato di emergenza per il coronavirus e nominato commissario Angelo Borrelli che ringrazio per il lavoro che sta svolgendo.
Francia, Germania, Inghilterra e Paesi scandinavi hanno abbattuto i loro collegamenti diretti con la Cina attraverso atti di sospensione dei voli da parte delle loro compagnie di bandiera Air France, Lufthansa, British Airways e Sas proprio come noi abbiamo ridotto gli oltre 12.000 arrivi a settimana attraverso la sospensione dei 25 voli su Malpensa e dei 35 su Fiumicino alla settimana avvenuta il 30 gennaio.
Ogni giorno vengono ancora controllati con termo scanner 1.400 voli e 150.000 passeggeri provenienti da rotte internazionali anche per intercettare i voli indiretti dalla Cina. Voglio ricordare che, a differenza di come alcune volte è stato riportato, nessun Paese in Europa prevede la sorveglianza domiciliare o forme di quarantena per chi viene dalle aree a rischio ancora oggi. Noi lo abbiamo fatto per gli studenti dal 8 febbraio e per tutte le persone dal 21 febbraio.
A questi controlli vanno aggiunti quelli effettuati, mediamente, su 16 grandi navi al giorno, con circa 5.000 passeggeri e 1.700 membri di equipaggio.
Credo in questo lavoro, e ringrazio tutte le persone che si sono impegnate, per realizzarlo.
In conclusione voglio rivolgermi a cittadini che ci stanno ascoltando. Nelle prossime settimane sarà decisivo, insieme al lavoro delle istituzioni, il comportamento individuale di ciascuno di noi. Seguire le regole di igiene e le raccomandazioni dell’Istituto Superiore di Sanità è fondamentale per vincere questa sfida.
Con la piena fiducia nella nostra comunità scientifica, con una solida collaborazione istituzionale, con determinazione e tempestività nella realizzazione dei provvedimenti necessari, supereremo, tutti insieme, questa emergenza.
L’Italia è più forte del nuovo coronavirus.
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