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metodologia di insegnamento Empty metodologia di insegnamento

Ven 21 Ott 2011 - 10:13
per esperienza personale ho avuto maestri che facevano giocare molto e maestri che si concentravano molto sui singoli colpi per automatizzare il gesto.

Io sono un principiante (adulto) e vedo che i maestri tendenzialmente cercano di far giocare gli allievi forse perchè pensano a creare una lezione che faccia divertire e forse proprio perchè adulti principianti.

Io però non sono di questo avviso, a me piacerebbe essere messo un po più sotto torchio, mi piacerebbe che il maestro stesse li a correggere anche le virgole, "sono scarso ma non mi offendo se mi dici che sto sbagliando tutto, sto qui per imparare"

cosa ne pensate?

non voglio insegnare il mestiere a nessuno ma....





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metodologia di insegnamento Empty Re: metodologia di insegnamento

Ven 21 Ott 2011 - 11:39
Ti do pienamente ragione. con delle basi solide puoi col tempo costruire gioco e migliorare, se i fondamentali inizi a impostarli male non ti correggi piu..
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metodologia di insegnamento Empty Re: metodologia di insegnamento

Ven 21 Ott 2011 - 11:52
Uhm... stai parlando di lezione collettiva oppure 1a1 ? Nel primo caso, devi purtroppo sottostare al volere comune, nel secondo puoi chiedere al maestro di fare qualche lezione "a modo tuo"... ai miei tempi erano tutti molto disponibili! Wink
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Ven 21 Ott 2011 - 12:07
b52_ste ha scritto:Uhm... stai parlando di lezione collettiva oppure 1a1 ? Nel primo caso, devi purtroppo sottostare al volere comune, nel secondo puoi chiedere al maestro di fare qualche lezione "a modo tuo"... ai miei tempi erano tutti molto disponibili! Wink

non è un problema di volere comune, qui si tratta di tirare fuori il meglio dalle persone, si tratta di tenere sempre alta la concentrazione.

a me sembra che i maestri tendono a lasciarti molto libero e la soglia di attenzione si abbassa molto.
siamo adulti...ma in fondo poi torniamo tutti un po bambini.

Ho fatto lezioni collettive dove il maestro ti fermava ogni 2 colpi, ti rompeva le scatole ogni secondo e se erano i tuoi compagni a ricevere spiegazioni o correzioni tu stavi li e aspettavi il tuo turno;
ecco io ho imparato tantissimo ascoltando le spiegazioni altrui

io sono di questo avviso...poi posso pure sbagliare


Ultima modifica di fabiongio il Ven 21 Ott 2011 - 12:08 - modificato 1 volta.
alba77
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Ven 21 Ott 2011 - 12:08
Mi unisco a b52_ste.
Se la lezione è di gruppo, purtroppo molti vanno per giocare e se gli stai troppo addosso sugli errori si spazientiscono e infastidiscono.

Magari in tal caso fai sapere al maestro che può essere pignolo con te e fai anche qualche lezione individuale ogni tanto.
Così ti seguirà con un occhio di riguardo anche nella lezione id gruppo.

Se invece la lezione è personale basta parlarne e ti verrà incontro.
Al maestro piace insegnare a che è veramente motivato ad imparare "bene" che poi bene è un miraggio per noi, però almeno rincorriamolo.
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Ven 21 Ott 2011 - 12:14
fabiongio ha scritto:
Ho fatto lezioni collettive dove il maestro ti fermava ogni 2 colpi, ti rompeva le scatole ogni secondo e se erano i tuoi compagni a ricevere spiegazioni o correzioni tu stavi li e aspettavi il tuo turno;
ecco io ho imparato tantissimo ascoltando le spiegazioni altrui

io sono di questo avviso...poi posso pure sbagliare

Assolutamente d'accordo.
Purtroppo molta gente, visto che le lezioni le paga, e ha le esigenze di fare un po' di moviemnto e sport 2 volte alla settimana non le importa id crescere - si accontenta di scambiare e fare qualche partitella a ping pong ecc.., si rischia che se gli si sta addosso si stufi e se ne vada.
I maestri conoscono bene la psicologia del frequentatore di gruppo e purtroppo le regole del mercato lo richiedono.

Poi come nel mio caso vuoi la cazziata sugli errori e la correzione, ne parli e fai come ti ho spiagato sopra.
Non ti preoccupare se non puoi frequentare solo lezioni private.
Il maestro sa che i mezzi sono quelli che sono e apprezza la tua voglia di crescita. Poi ogni tanto una-due lezioni individuali aiutano molto.
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Ven 21 Ott 2011 - 12:24
fabiongio ha scritto:...




ti rimando a questo 3d, che riporta la mia esperienza prima negativa e poi positiva con la categoria. ci sono alcuni spunti che non sto qui a ripetere.

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b52_ste
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Ven 21 Ott 2011 - 12:31
fabiongio ha scritto:
b52_ste ha scritto:Uhm... stai parlando di lezione collettiva oppure 1a1 ? Nel primo caso, devi purtroppo sottostare al volere comune, nel secondo puoi chiedere al maestro di fare qualche lezione "a modo tuo"... ai miei tempi erano tutti molto disponibili! Wink

non è un problema di volere comune, qui si tratta di tirare fuori il meglio dalle persone, si tratta di tenere sempre alta la concentrazione.

a me sembra che i maestri tendono a lasciarti molto libero e la soglia di attenzione si abbassa molto.
siamo adulti...ma in fondo poi torniamo tutti un po bambini.

Ho fatto lezioni collettive dove il maestro ti fermava ogni 2 colpi, ti rompeva le scatole ogni secondo e se erano i tuoi compagni a ricevere spiegazioni o correzioni tu stavi li e aspettavi il tuo turno;
ecco io ho imparato tantissimo ascoltando le spiegazioni altrui

io sono di questo avviso...poi posso pure sbagliare

Il problema non è tanto chi riceve gli insegnamenti, ma gli altri che stanno ad aspettare... pensa se, in 2 ore di tennis, devi stare fermo 40 minuti solo per spiegazioni date ad altri, non ti sentiresti un po' "fregato"? alla fine tu le tue 2 ore le hai pagate per intero... per questo dico che nelle lezioni collettive non è applicabile il fatto di insistere sul singolo colpo e sulla singola persona... cosa che invece si può fare nelle lezioni individuali, che infatti sono molto più utili (e costose) Wink
A volte fortunatamente durante i corsi effettuati da ragazzino ho potuto usufruire di entrambe le cose: lezione collettiva a 3, 2 palleggiano sulla metà campo di destra, mentre il maestro, a turno, palleggia col terzo nell'altra metà campo e corregge gli errori! i giorni particolarmente fortunati avevamo anche 2 campi adiacenti a disposizione bounce
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Ven 21 Ott 2011 - 14:43
Io ho giocato con 3 maestri, i quali tra loro sono davvero differenti!

Il primo è uno di quelli che il cesto lo fa usare solo all’inizio, poi predilige il palleggio; ti fa incrociare, ti fa fare la partitella, ti parla di tattica, ti fa giocare sicuramente bene, analizzando malto marginalmente la parte di tecnica che non gira bene. Alla fine dell’ora ti senti bene, perché indubbiamente hai fatto un’ora di grandi palleggi, con una discreta qualità, aiutata molto dalla palla pulita che ti viene restituita.



Il secondo maestro, invece, predilige il lavoro sul cesto. Si piazza sul quadrato del servizio e da palle di ogni genere, prediligendo un’impostazione di dritto chiusa, rispetto la open del primo maestro e facendo in 1 ora un passaggio su tutti i colpi che possono essere giocati (dritto/rovescio/rete/schiaffo/servizio). Anche in questo caso, si esce dal campo con una bella soddisfazione, per il semplice motivo che si è faticato (perché correre dietro al ritmo di palle che arrivano dal cesto è dura), e soprattutto si ha una buona idea degli elementi base di tecnica.



C’è poi il terzo maestro, che per curriculum è sicuramente il più avanzato di tutti, tanto da poter vantare una collaborazione stabile con un noto allenatore ATP (un Riccardo che allena un Riccardino, per usare un’espressione alla Eiffel… Smile). Ebbene, qui si parla di tecnica allo stato puro, con una mia crescita in tal senso molto forte già dalle prime lezioni, tanto da avere anche un passaggio a vuoto, dato da un po’ di confusione, ora fortunatamente sparito.

La lezione è strutturata da movimenti senza palla, con la sola racchetta in mano, a colpi su palle morte, a palle viariabili di dirtto e rovescio, fino al palleggio misto; essendo stato anche un bravo giocatore con una discreta classifica, nel palleggio è davvero in grado di dare e rispondere con ogni tipo di palla. Diciamo che nell’immediato dopo, questo ti lascia un po’ dubbioso; i risultati li vedi con il passare del tempo, quando inizi a cercare la palla in modo più sicuro, inizi a posizionarti ben saldo sulle gambe, quando inizi a preoccuparti prima di tutto dell’apertura e quindi poi non sei più in ritardo su palle relativamente facili.



Insomma, alla fine prediligo la 3^ scelta; il primo maestro l’ho praticamente abbandonato. ll terzo è quello con cui ho l’ora fissa, sempre che i suoi impegni glielo permettano; se salta, preferisco chiamare il secondo maestro.
fabiongio
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Ven 21 Ott 2011 - 15:19
CorriCorrado ha scritto:Io ho giocato con 3 maestri, i quali tra loro sono davvero differenti!




C’è poi il terzo maestro, che per curriculum è sicuramente il più avanzato di tutti, tanto da poter vantare una collaborazione stabile con un noto allenatore ATP (un Riccardo che allena un Riccardino, per usare un’espressione alla Eiffel… Smile). Ebbene, qui si parla di tecnica allo stato puro, con una mia crescita in tal senso molto forte già dalle prime lezioni, tanto da avere anche un passaggio a vuoto, dato da un po’ di confusione, ora fortunatamente sparito.

La lezione è strutturata da movimenti senza palla, con la sola racchetta in mano, a colpi su palle morte, a palle viariabili di dirtto e rovescio, fino al palleggio misto; essendo stato anche un bravo giocatore con una discreta classifica, nel palleggio è davvero in grado di dare e rispondere con ogni tipo di palla. Diciamo che nell’immediato dopo, questo ti lascia un po’ dubbioso; i risultati li vedi con il passare del tempo, quando inizi a cercare la palla in modo più sicuro, inizi a posizionarti ben saldo sulle gambe, quando inizi a preoccuparti prima di tutto dell’apertura e quindi poi non sei più in ritardo su palle relativamente facili.



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eccolo!!!!
io ho fatto lezioni collettive di questo tipo (il maestro è stato un coach di un num.20 del mondo)
ragazzi era qualcosa di incredibile.
oltre che preparatissimo tecnicamente era un grande motivitatore. in poco tempo mi ha insegnato moltissimo, molto anche sotto l'aspetto mentale.
Mi ha trasmesso tanta motivazione e mi ha reso molto esigente verso me stesso.
Io arrivavo a lezione motivatissimo e concentratissimo ed era un piacere solo ascoltarlo...poi era pignolo e delle volte ti faceva incaxxare.
Io e i miei compagni di corso all'inizio ci siamo trovati in difficoltà ma ci siamo rimessi tutti in gioco (lui ci ha convinti) e ci siamo fidati.
Lui dava il massimo...con tutti, ma pretendeva il massimo...un professionista esemplare.
E' stata una esperienza bellissima e non so se ci sarà di nuovo occasione di "crescere" cosi tanto in cosi poco tempo.

...ora sinceramente a lezione mi scaxxo un pochino...troppo caxxeggio!!!

ps. scusate le parolacce ma delle volte rendono bene l'idea










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