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Mar 12 Apr 2011 - 15:06
Promemoria primo messaggio :

Cari amici,
quale è la vostra esperienza per il tennis mentale?
ho visto che in giro ci sono vari siti che ne parlano

ciao e buon tennis

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Lun 23 Mag 2011 - 8:47
secondo me dire che la testa nel tennis conta zero e ridurre tutto solo a fisico e tecnica è una cavolata. secondo me ci vuole molta più testa a gestire una partita di tennis che non ad esempio correre i 100m. che poi la testa conti un 15% metre il pacchetto tecnica gambe l'85% è fuori discussione.

ti assicuro che ho visto nadal allenarsi e sbagliava palle pure lui, e non certo per braccino, ma per errori dovuti probabilmente a momenti di sufficienza o di distrazione o altro, ma non certo perchè sentisse emotivamente l'allenamento!

vedi che mi dai ragione: cala l'attenzione e spari il drittone. è inutile: senza testa e concentrazione non vai da nessuna parte in un campo da tennis e non riesci a migliorare in allenamento ne a rendere in partita.
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Lun 23 Mag 2011 - 10:01
33bongio ha scritto:secondo me dire che la testa nel tennis conta zero e ridurre tutto solo a fisico e tecnica è una cavolata. secondo me ci vuole molta più testa a gestire una partita di tennis che non ad esempio correre i 100m. che poi la testa conti un 15% metre il pacchetto tecnica gambe l'85% è fuori discussione.

ti assicuro che ho visto nadal allenarsi e sbagliava palle pure lui, e non certo per braccino, ma per errori dovuti probabilmente a momenti di sufficienza o di distrazione o altro, ma non certo perchè sentisse emotivamente l'allenamento!

vedi che mi dai ragione: cala l'attenzione e spari il drittone. è inutile: senza testa e concentrazione non vai da nessuna parte in un campo da tennis e non riesci a migliorare in allenamento ne a rendere in partita.
nessuno ha mai detto che non serva la concentrazione per giocare i colpi correttamente, che non serva la grinta, come in tutto, o che non serva pensare a che colpo fare.
diciamo cose diverse, o forse è la stessa cosa da punti di vista diversi. io non sono d'accordo sul concetto di tennis mentale, psicologia e assenza di braccino nel tennis di quarta, come elementi fondamentali. al nostro livello è la correttezza del colpo e il fisico la cosa fondamentale. che sono di gran lunga più importanti (e si formano con l'allenamento di ore e ore) di una qualche training psicologico o di presunta forza psicologica del tennista.
su nadal, non intendevo darti torto, nel senso che confermo che non ho mai detto che bisogna staxccare uil cervello per giocare. ma insomma, su un pro il problema tecnico non esiste praticamente. se sbaglia è perchè si è deconcentrato o ha giocato il colpo con sufficienza, sbagliando qualcosa tecnicamente (perchè se sbagli, in ogni caso, alla fine è sempre per motivi intrinsecamente tecnici). con la differenza che io sbaglio perchè non ho ancora automatizzato la tecnica perfetta e anzi non la conosco ancora tutta (magari...), quindi anche con la massima concentrazione il colpo non lo faccuio giusto comunque. mentre nadal o altri pro, mettono la palla fuori o in rete perchè qualcosa hanno sbagliato per forza (altrimenti sarebbe entrata in campo), ma non perchè non abbiano automatizzato un movimento perfetto, ma perchè una qualche mancanza di concentrazione o la sufficienza nel tirare il colpo li ha indotti all'errore.
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Lun 23 Mag 2011 - 10:52
alain proust ha scritto:
su nadal, non intendevo darti torto, nel senso che confermo che non ho mai detto che bisogna staxccare uil cervello per giocare. ma insomma, su un pro il problema tecnico non esiste praticamente. se sbaglia è perchè si è deconcentrato o ha giocato il colpo con sufficienza, sbagliando qualcosa tecnicamente (perchè se sbagli, in ogni caso, alla fine è sempre per motivi intrinsecamente tecnici). con la differenza che io sbaglio perchè non ho ancora automatizzato la tecnica perfetta e anzi non la conosco ancora tutta (magari...), quindi anche con la massima concentrazione il colpo non lo faccuio giusto comunque. mentre nadal o altri pro, mettono la palla fuori o in rete perchè qualcosa hanno sbagliato per forza (altrimenti sarebbe entrata in campo), ma non perchè non abbiano automatizzato un movimento perfetto, ma perchè una qualche mancanza di concentrazione o la sufficienza nel tirare il colpo li ha indotti all'errore.

????
dubito che un pro come nadal tiri un colpo con sufficienza( forse intendevi federer, unico caso in cui ti potrei dar ragione a volte); il problema tecnico esiste a tutti i livelli anche per nadal che è il numero 1 atp (ancora per poco?), anche se non ho capito cosa vuoi dire.
il tennis, per come la vedo io, non è un problema di automatizzare la tecnica perfetta e/o di conoscerla tutta, bastasse quella tutti campioni.
ora che mi ci fai pensare il lavoro psicologico conta forse di piu' addirittura tra i pro che tra gli scarsi, i migliori giocatori sono spesso stati delle marionette nelle mani dei coach e chi non lo era o aveva problemi caratteriali che a volte paradossalmente aiutano o è stato sempre vittima del braccino che piaccia o no.
comunque per me l'emblema del braccino è wimbledon ivanisevic-Agassi 5 set serve ivanisevic [Devi essere iscritto e connesso per vedere questo link]
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Lun 23 Mag 2011 - 11:11
Secondo me si sono michiati due argomenti ben differenti: tecnica mentale e tecnica di gioco. Diamo per assodato che ogniuno di noi sa mandare una palla dall'altra parte del campo...come i professionisti.

Bartoli: tecnicamente può essere definita la peggiore giocatrice del circuito, eppure ha raccolto e raccoglie risultati importanti. Come? Con schemi di gioco, schemi mentali in cui rifugiarsi.
Nadal: perchè pulisce ogni volta linea di fondo, e si aggiusta l'elastico delle mutande? (da vedersi orribile?!)
Federer: perchè non cerca più schemi di gioco differenti, e gioca sempre da fondo, quando per anni ha vinto scendendo a rete e giocando da ogni parte del campo?
Mc Enroe: quante partite sembrava aver già vinto, e poi ha perso litigando con arbitro/cameraman/pubblico?
Soderling: che ci fa sotto l'asciugamano ad ogni cambio?

La testa ha grandi possibilità, bisogna sfruttarle. Detto questo, dico anche che non si può pensare di essere giocatori vincenti senza tecnica di gioco, a nessun livello.
Io non posso pensare di andare a fare tornei e vincerli in questo momento, perchè sono tecnicamente immaturo, per cui il drtitto mi scappa spesso, e il servizio è bello 1 volta su 10...
Diverso per i campioni: Chi può andare da Nadal e dirgli come giocare un dritto lungolinea, o da Federer/Guasquet a dire come giocare il rovescio?! Quelli sbagliano mica per carenza tecnica, ma piuttosto perchè devono sempre sparare ai limiti per cercare di vincere il punto!
Federer anche perchè si è autoconvinto di poter giocare ai livelli degli altri 2 da fondocampo... ma è un'altra storia.
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Lun 23 Mag 2011 - 11:28
CorriCorrado ha scritto:Secondo me si sono michiati due argomenti ben differenti: tecnica mentale e tecnica di gioco. Diamo per assodato che ogniuno di noi sa mandare una palla dall'altra parte del campo...come i professionisti.

Bartoli: tecnicamente può essere definita la peggiore giocatrice del circuito, eppure ha raccolto e raccoglie risultati importanti. Come? Con schemi di gioco, schemi mentali in cui rifugiarsi.
Nadal: perchè pulisce ogni volta linea di fondo, e si aggiusta l'elastico delle mutande? (da vedersi orribile?!)
Federer: perchè non cerca più schemi di gioco differenti, e gioca sempre da fondo, quando per anni ha vinto scendendo a rete e giocando da ogni parte del campo?
Mc Enroe: quante partite sembrava aver già vinto, e poi ha perso litigando con arbitro/cameraman/pubblico?
Soderling: che ci fa sotto l'asciugamano ad ogni cambio?

La testa ha grandi possibilità, bisogna sfruttarle. Detto questo, dico anche che non si può pensare di essere giocatori vincenti senza tecnica di gioco, a nessun livello.
Io non posso pensare di andare a fare tornei e vincerli in questo momento, perchè sono tecnicamente immaturo, per cui il drtitto mi scappa spesso, e il servizio è bello 1 volta su 10...
Diverso per i campioni: Chi può andare da Nadal e dirgli come giocare un dritto lungolinea, o da Federer/Guasquet a dire come giocare il rovescio?! Quelli sbagliano mica per carenza tecnica, ma piuttosto perchè devono sempre sparare ai limiti per cercare di vincere il punto!
Federer anche perchè si è autoconvinto di poter giocare ai livelli degli altri 2 da fondocampo... ma è un'altra storia.
niente da eccepire
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Lun 23 Mag 2011 - 11:47
Cobrama ha scritto:

????
dubito che un pro come nadal tiri un colpo con sufficienza( forse intendevi federer, unico caso in cui ti potrei dar ragione a volte); il problema tecnico esiste a tutti i livelli anche per nadal che è il numero 1 atp (ancora per poco?), anche se non ho capito cosa vuoi dire.
il tennis, per come la vedo io, non è un problema di automatizzare la tecnica perfetta e/o di conoscerla tutta, bastasse quella tutti campioni.
ora che mi ci fai pensare il lavoro psicologico conta forse di piu' addirittura tra i pro che tra gli scarsi, i migliori giocatori sono spesso stati delle marionette nelle mani dei coach e chi non lo era o aveva problemi caratteriali che a volte paradossalmente aiutano o è stato sempre vittima del braccino che piaccia o no.
comunque per me l'emblema del braccino è wimbledon ivanisevic-Agassi 5 set serve ivanisevic [Devi essere iscritto e connesso per vedere questo link]
su nadal stavo parlando di allenamento, e può starci un momento di rilassamento. se il colpo fosse semrpe tecnicamente perfetto, nessun pro sbaglierebbe. secondo me nel tennis più si sta in basso (quarta) meno conta la componente psico e più conta la tecnica. il che, ripeto, non vuol dire che il giocatore di quarta debba giocare pensando alla serata in discoteca che lo aspetta o guardando gli uccellini che passano. concentrato sì, ma di sicuro non deve essere un generale di strategia sul campo di battaglia.
è in alto che, dove la tecnica e il fisico sono scontati e nei pro eccelsi, la componenete psico è fondamentale. e anche la strategia, il training psicologico ecc.
mentre per un quarta allenare i colpi per portarli alla consistenza è il vero lavoro da fare. che non esclude il dover stare sui concentrati ma non con un famigerato "tennis mentale" o trainign autogeno, ma concentrati sui colpi, la posizione, il gesto ecc.
poi certo, se vedo che l'avversario non ha rovescio e ha un bazzoka al posto del dritto, ovvio che giocherò più sol rovescio, ma questo lo farebbe anche uno con un quoziente intellettivo sotto la media.
sono mie opinioni eh, ci mancherebbe. ognuno è libero di pensare come vuole.
io dal basso del mio tennis, non mi danno l'anima a pensare alle strategie o a leggere libricini come lo zen e l'arte di giocare a tennis o manualetti di psicologia tennistica. so che fa molto di più un'ora in più di allenamento alla settimana di quanto possano fare ore di training psicologico o di studio delle tattiche.
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Lun 23 Mag 2011 - 12:20
alain proust ha scritto:
Cobrama ha scritto:

????
dubito che un pro come nadal tiri un colpo con sufficienza( forse intendevi federer, unico caso in cui ti potrei dar ragione a volte); il problema tecnico esiste a tutti i livelli anche per nadal che è il numero 1 atp (ancora per poco?), anche se non ho capito cosa vuoi dire.
il tennis, per come la vedo io, non è un problema di automatizzare la tecnica perfetta e/o di conoscerla tutta, bastasse quella tutti campioni.
ora che mi ci fai pensare il lavoro psicologico conta forse di piu' addirittura tra i pro che tra gli scarsi, i migliori giocatori sono spesso stati delle marionette nelle mani dei coach e chi non lo era o aveva problemi caratteriali che a volte paradossalmente aiutano o è stato sempre vittima del braccino che piaccia o no.
comunque per me l'emblema del braccino è wimbledon ivanisevic-Agassi 5 set serve ivanisevic [Devi essere iscritto e connesso per vedere questo link]
su nadal stavo parlando di allenamento, e può starci un momento di rilassamento. se il colpo fosse semrpe tecnicamente perfetto, nessun pro sbaglierebbe. secondo me nel tennis più si sta in basso (quarta) meno conta la componente psico e più conta la tecnica. il che, ripeto, non vuol dire che il giocatore di quarta debba giocare pensando alla serata in discoteca che lo aspetta o guardando gli uccellini che passano. concentrato sì, ma di sicuro non deve essere un generale di strategia sul campo di battaglia.
è in alto che, dove la tecnica e il fisico sono scontati e nei pro eccelsi, la componenete psico è fondamentale. e anche la strategia, il training psicologico ecc.
mentre per un quarta allenare i colpi per portarli alla consistenza è il vero lavoro da fare. che non esclude il dover stare sui concentrati ma non con un famigerato "tennis mentale" o trainign autogeno, ma concentrati sui colpi, la posizione, il gesto ecc.
poi certo, se vedo che l'avversario non ha rovescio e ha un bazzoka al posto del dritto, ovvio che giocherò più sol rovescio, ma questo lo farebbe anche uno con un quoziente intellettivo sotto la media.
sono mie opinioni eh, ci mancherebbe. ognuno è libero di pensare come vuole.
io dal basso del mio tennis, non mi danno l'anima a pensare alle strategie o a leggere libricini come lo zen e l'arte di giocare a tennis o manualetti di psicologia tennistica. so che fa molto di più un'ora in più di allenamento alla settimana di quanto possano fare ore di training psicologico o di studio delle tattiche.
detto cosi sono daccordo con te
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Lun 23 Mag 2011 - 12:29
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cheers
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Lun 23 Mag 2011 - 13:31
Che poi se ci pensi lo zen e l´arte di giocare a tennis parla in generale di come non farsi ingannare dalla mente,e di concentrarsi sulle cose importanti.Alla fine della fiera il libro dice piu' pensi e piu prendi mazzate.
Comunque scherzi a parte il libro puo essere utile a farti migliorare e a non perderti in inutili svaghi,ma sempre partendo da una base tecnico e fisica solida.
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Lun 23 Mag 2011 - 19:15
ahhh prima la testa non serve a un c...o poi tutti a leggere i libri sul tennis mentale!!!! Very Happy Very Happy Very Happy
a proposito non li conosco quale consigliate?

comunque da ex-semipro di un altro sport secondo me prima di entrare in un qualunque campo la prima cosa è sempre concentrarsi (tranne forse se corri nudo in una finale di champion's Very Happy )
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Lun 23 Mag 2011 - 20:31
E si predichiamo bene e razzoliamo male Very Happy
Comunque io ho letto il libro dello zen da poco,e mi sono ritrovato senza saperlo in molte di queste tecniche che sono consigliate nel libro per non pensare.Tipo quella di concentrarsi sulla palla e sentire il respiro,poi di mio ci aggiungevo pensiero positivo,e finito un punto malamente cancellavo subito i brutti ricordi rifacendo il mio compitino del respiro e del guardare la palla.
Io non escludo che la testa a volte faccia la differenza,am aperlaimo ad un livello dove la tecnica e la parte fisica sono gia' scontati,e raggiunti questi livelli in una partita abbastanza paritaria,la testa puo fare la differenza.
Ma in quarta si usa dare colpe alla testa quando invece i problemi sono altri........se sparo una palla alta in mezzo al campo fuori nove volte su dieci le possibilita' sono due,o non sono preparato ed allenato sul chiudere palle del genere,o se sono allenato e tecnicamente preparato vuole dire che non ho ancora capito quali sono le logiche del gioco e magari non le capiro' mai.
Lavorando con il tennis e con diverse tipologie di giocatore ne ho viste di cotte e di crude,ma la maggior parte delle volte la testa bisogna usarla per capire quali sono i prorpi limiti e cercare di lavoraci sopra,senza negare l'evidenza delle cose.Per la maggior parte delle volte si cercano scuse assurde,no solo in quarta o negli amatori ehhhh anche in terza e in categorie superiori,si entra a volte in uno stato mentale che e' difficile cambiare,l'alllenatore in questo caso io vede determinati problemi dove si dovrebbe migliorare per diciamo fare un salto di qualita' ma molte volte questi consigli ed esigenze non sono recepiti dall' alunno,molto spesso piu dagli adulti che dai bambini,il problema e' che il proprio ego molte volte ti blocca e non ti fa vedere chiaramente quali sono le cose reali.
Poi che la testa tra i pro a volte possa fare la differenza ci puo stare,ma non sempre,anche li ci sono diverse tipologie di giocatori,ed un Ferrer o un Lopez per bravi che siano,e lo sono,non saranno mai numero uno con un Nadal ed un Diokovic davanti,adesso mi piacerebbe sapere quanto questo non diventare mai numero uno dipenda piu dalla testa o dal fisico e dalla tecnica..............io la mia idea lo giá espressa.
Poi che ognuno la pensi come vuole..........siamo qua per scambiare consigli ed esperienze
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Lun 23 Mag 2011 - 20:46
la maggior parte delle volte la testa bisogna usarla per capire quali sono i prorpi limiti e cercare di lavoraci sopra,senza negare l'evidenza delle cose

questo è uno dei modi migliori di usare la testa: essere critici con se stessi, ma in modo costruttivo

io per concentrarmi (quando giocavo titolare) mi mettevo in una doccia e ripassavo ad occhi chiusi le situazioni che provavo in allenamento ed alcuni gesti tecnici mimandoli in un qualche modo (che non so visto che non mi sono mai visto). non so quanto tempo passassi in quelle docce in giro per l'italia ma ti giuro che a me sembrava un'infinità e quando finivo mi sentivo molto "profondo" (so che non vuole dire apparentemente niente, ma mi sentivo così)
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Gio 21 Lug 2011 - 21:20
33bongio ha scritto:
la maggior parte delle volte la testa bisogna usarla per capire quali sono i prorpi limiti e cercare di lavoraci sopra,senza negare l'evidenza delle cose

io per concentrarmi (quando giocavo titolare) mi mettevo in una doccia e ripassavo ad occhi chiusi le situazioni che provavo in allenamento ed alcuni gesti tecnici mimandoli in un qualche modo (che non so visto che non mi sono mai visto). non so quanto tempo passassi in quelle docce in giro per l'italia ma ti giuro che a me sembrava un'infinità e quando finivo mi sentivo molto "profondo" (so che non vuole dire apparentemente niente, ma mi sentivo così)

questo sistema della Doccia per concentrarsi prima della partita;
mi sembra averlo letto anche nel libro autobiografico di AGASSI (OPEN),
Funziona? ma quanto tempo prima della partita dovresti farlo?
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Gio 21 Lug 2011 - 21:22
a proposito qualcuno di voi ha provato ad acquistare
questo manuale di tennis mentale:
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lucastp
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Gio 8 Nov 2012 - 14:47
Potete dare un occhiata a questo articolo in Inglese che credo riguardi anche il tennis mentale e che ho trovato molto interessante;

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In particolare parla dei diversi modi per sviluppare l'attitudine mentale giusta durante una partita di tennis che e' un fattore determinante per esprimere al meglio le proprie capacita' tecniche anche
sotto la pressione del match.
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Gio 8 Nov 2012 - 19:15
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Dom 11 Nov 2012 - 9:49
Veterano ha scritto:
33bongio ha scritto:
mah, io continuo a credere (d'accordo peraltro con elementi di spicco del nostro forum) che al nostro livello la componente mentale c'entri ben poco. il che non significa che non serve star concentrati o essere grintosi. ma che al livello di quarta, ciò che conta e fa la differenza è la tecnica o, quanto meno, una tecnica (anche brutta, vedi i tanto famigerati pallettari) che permetta di sbagliare il meno possibile. mi pare che pensare al tennis mentale quando si possono aver problemi a tenere 20 scambi di fila sia pensare ad un livello superiore senza aver ancora raggiunto quello inferiore. d'altronde, posso star concentrato e grintoso e convinto di me quanto voglio, ma se sbaglio il colpo alla quinta palla che l'avversario mi rimanda indietro, posso dar l'idea di essere "debole" mentalmente, di essere meno "tignoso" dell'avversario, ma in realtà il mio è solo un problema tecnico.

caro alain personalmente non mi trovo assolutamente d'accordo con quanto scrivi e vado a spiegare il motivo. personalmente (e come me tanti amici 4a con cui gioco) tenere in allenamento 20 scambi non è un problema e mi accorgo che avolte, con il maestro che ti rimanda dietro tutto, mi riescono scambi interminabili fatti solo di vincenti. poi guardi una partita di quarta e non vedi mai 20 scambi in un punto. questo perchè palleggiando non hai lo stress del punto e quindi lasci andarei il braccio e fai il tuo gioco. in partita invece il punto c'è e non tutti i punti sono uguali e non sempre è utile fare quello che si fa in allenamento. es. recupero sul dritto: in alle o tiro l'incrociato o il back incrociato o il vincente lungolinea. in partita palla alta incrociata di alleggerimento che mi fa respirare e costringe l'avverario a dare lui il peso alla palla se vuole spingere. per fare questo però ci vuole testa, come ci vuole testa in tutte le altre situazioni di gioco. resta comunque il fatto che la tecnica e una chiara percezione di se stessi sia fondamentale

Il principio e' che il tennis si gioca con la racchetta che ha lo scopo di colpire la palla e ributtarla dall' altra parte della rete ed in campo.Bene partiamo dalla pallina,il punto base e' proprio questo,capacita' di concentrazione nel guardare "sempre" la pallina quando si colpisce,cosa che in allenamento si fa e a volte in partita si fa meno,perche' si entra in una fase di sovvraeccitamento che per la maggior parte distogli la mente dal punto piu' importante del gioco.
Poi se parliamo di palla alta in difesa incrociando e molle per permettermi di respirare,nulla a che vedere con il fatto mentale ma e' frutto dell esperienza di gioco,l'atleta deve entrare in campo e riconoscere determinate situazioni di gioco con l'esperienza,e per questo servono gli allenamenti situazionali,se no ci si potrebbe limitare a fare sempre e solo le stesse cose senza porsi tanti problemi,ci sono situazioni e situazioni di gioco e solo con l'allenamento si riconosceranno e si agira' di conseguenza.
Certe situazioni provate in allenamento in partita si ripetono senza pensarci molto,ma si ripetono automaticamente,a forza di ripetere una situazione o un colpo il tutto diventera' istintivo in base all' esperienza acquisita,ma tutto questo fa parte del gioco.
L'insicurezza o diversita' emotiva dall allenamento alla partita ci puo stare all'inizio,quando si incomincia a fare tornei,se poi la tecnica e sicura e si continua a fare errori di valutazione e sbagli grossolani bisogna vedere quale sia il motivo.
In genere non ho mai visto uno che in allenamento palleggi in sicurezza per 20 colpi con un suo pari che non sia in grado di farlo in partita.Non fatevi ingannare dal maestro ehhhhhhhh perche' il maestro sa giocare e sa farvi giocare in una partita vera con un buon maestro i 20 scambi ve li sognate perche' alla prima opportunita' al posto di farvi rigiocare la palla vi chiude il punto senza tanti problemi,la lezione e' una cosa l'allenamento e' un altra.
Poi ci sono avversari ed avversari tipi di gioco differenti,e per questo in torneo ci si abitua ad affrontare differenti tipologie di giocatori.
La capacita' di concentrazione si puo allenare e deve crescere per forza se si vogliono ottenere dei risultati,ma questo non solo nel tennis,ma in tutti gli aspetti della vita puo fare la diferenza.
Che poi ci siano persone che abbiano piu capacita' di concentrazione o meno e vero ma alla fine non credo che tutto questo sia determinante per giocare bene a tennis,tutto si puo migliorare,basta sapere come.
Si si Nadal parla tanto della testa e della sua capacita di concentrazione,ma datemi un fisico come il suo e magari qualche slam ci sarei arrivato a giocarlo pure io senza usare tanto la testa,ma correndo e avendo una resistenza superiore agli altri.
Vedendo gli ultimi scontri tra Nadal e Diokovic si vede quanto l'aspetto mentale faccia la differenza,Diokovic a migliorato fisicamente e tecnicamente di mentale ci vedo poco..........prima quando lo scambio era lungo e non ce la faceva piu' cercava di uscire dallo scambio in qualche modo,molto spesso con una palla corta..........bene cosa c'e di fisico e cosa c'e di mentale,e questo credo che valga un po per tutti i livelli di gioco,se giochiamo su una diagonale che non faccio fatica a tenere e anzi riesco a spingere piu' di te,quando cambio non cambio con un vincente tirato tanto per ma cambio quando vedo o mi costruisco l'opportunita' per farlo,se invece sono sempre li che remo e tengo con fatica il discorso cambia perche' alla fine so che se continuo in questa direzione il punto lo perdo e questo mi portera' a fare dei cambi piu azzardati e per la magior parte dele volte perdenti.Adesso che Diokovic tiene fisicamente lo scambio sulle diagonali e ha migliorato superando Nadal sul suo stesso terreno,la palla corta la gioca una volta ogni tanto per scelta tattica non perche' deve...........chiaramente il discorso mente e fisco vanno di pari passo,ma e' consapevolezza dei propri mezzi che si costruisce giorno dopo giorno con gli allenamenti e le vittorie sul campo che ci fa prendere le decisioni,piu sei stanco fisicamente e piu la tua mente e' annebbiata e anche le cose piu semplici ti sembreranno complicatissime.
Bisognerebbe avere la capacita' di farsi un bell esamino di coscienza a mente fredda a fine partita e vedere veramente quanto la testa abbia influito suul risultato del match e quanto invece l'abbiano fatto una buona preparazione fisica e una buona tecnica.
Purtroppo il tennis se non preso nel verso giusto puo risultare molto frustrante,ma bisogna sempre ricordarsi che dall 'altra parte della rete c'e un avversario che come noi vuol vincere la partita e se vince non ci sono scuse di testa che tengono,ci vorebbe solo un po di umilta' nell andare a vedere veramente cosa devo fare io per miglorarmi e per la maggior parte delle volte specialmente nel tennis amatoriale e di quarta i problemi son tutt 'altro che mentali........
D'accordissimo con Veterano, è proprio la nostra convinzione nei nostri mezzi, la consapevolezza o la coscienza ma anche addirittura la sfacciataggine che crediamo di vincerla ( ma non senza giocar bene ) ci aiutano. Diciamo che bisogna essere umili come il Buon David ( che salutiamo anche se Ieri è uscito dal Masters ) ma anche cocciutamente convinti di vincere come Djokovic Very Happy
Poi come diceva il veloce Alain la tecnica fa differenza in 4° e credo anche in 3°.
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Dom 11 Nov 2012 - 15:07
ciao...
a contatto con alberto castellani che sostiene il mentaltennis alla grande anch'io mi sono convinto della fondatezza...
la cosa deve partira da lontano: non solo dalla tecnica ma da un background che porta a crederci e solo allora a trasferire tutto quanto in campo.
ola
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Dom 11 Nov 2012 - 17:55
netplay ha scritto:io mi sono documentato un po', ho sentito anche varie interviste ad alcuni esperti non solo legati al mondo del tennis ma anche al nuoto. per il tennis ci sono varie cose da tenere a mente che possono aiutare a mantenere la concentrazione:
- evitare assolutamente il dialogo interno alla fine di ogni scambio
- caricarsi con un "dài!" per quanto possibile
- alla fine di ogni scambio, per evitare il dialogo interno, concentrarsi sulla racca, ad es. mettere a posto le corde o aggiustare il damper (per chi lo usa...)
magari qualcuno già lo fa, io ci ho provato, ma non sempre ci riesco a evitare il dialogo interno.................

ciao a tutti e buon tennis
Twisted Evil

Guarda, credo sia una cosa soggettiva... credo che la cosa migliore sia mantenere un atteggiamento e mentalità positiva anche quando si sbagliano 1-2-3 colpi (e non è facile). Personalmente concentrarmi sulla racca tende a farmi arrabbiare troppo, invece pensare positivo e ripetere nella testa gli aspetti positivi e cosa va fatto mi ha dato una grandissima mano,dato che sono uno che tende a far esplodere concentrazione e tensione in rabbia... così riesco a focalizzare più sulla partita Wink
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Dom 11 Nov 2012 - 18:30
Non reagire male, poi che so, non innervosirsi su palle chiamate fuori che ti sembravano buone e viceversa, non rispondere alle eventuali provocazioni. Dentro il campo in Partita, in un torneo in particolar modo, in 4°, si apre un mondo a parte. Per cui... Divertitevi !
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