Ripartizione allenamento nella settimana
- Schino BoysNuovo arrivato
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Ripartizione allenamento nella settimana
PS: Mi rivolgo soprattutto a quegli istruttori/istruttrici a cui non interessa solo il compenso ma hanno realmente voglia di far crescere una atleta a cui brucia il sedere quando fa un gratuito mentre vince 5 a 0, 40/0, un allievo disposto anche a bere centrifuga e pasta integrale il giorno di natale!!!
- taglia1964Fedelissimo
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Re: Ripartizione allenamento nella settimana
Giochi a tennis da due anni con discreti risultati ( che cosa vuole dire? sei un 3.2? o un 4.3? o un buon NC?) e pensi già di voler diventare un istruttore FIT ed hai già in mente tutto il percorso tuo e dei tuoi allievi futuri. Questa è davvero una grande cosa. Forse qui però avrebbe molto senso partire dalla posa della prima pietra: diventare un giocatore completo, che sa giocare tutti i colpi nelle loro varianti e con le diverse impugnature. poi farai la "gavetta" aiutando qualche mestro sul campo… passerai ore con il ghiaccio sull'avambraccio perché dopo 4-6 ore di cesto per sei giorni alla settimana il braccio non ringrazia, almeno per i primi mesi, poi si impara a restare decontratti sempre. imparerai a giocare guardando 10% di palla e 90% di allievo e questo peserà sulle tue prestazioni agonistiche.
Non voglio disincentivarti e credo che ti debba concentrare su un singolo aspetto per volta e la sequenza può solo essere una:
1) impara a giocare bene
2) diventa forte agonisticamente (almeno 3.1 2.7)
3) impara ad insegnare
4) fai il corso di istruttore
potresti fare il corso di istruttore anche con una classifica di 4.3 ma sono certo che il tuo livello di gioco agonistico a quel punto non progredirà più.
L'allenamento fisico è davvero molto semplice nel tennis.
Per il tennis servono:
- 4 km a giorni alterni di corsa a 11-12 km/h (vuole dire circa 20-25 minuti) come allenamento cardio massivo, ossia su uno sforzo abbastanza intenso anche se aerobico. E' chiaro che i 4 km a 12 km/h sono il punto di arrivo e non di partenza. Quello che è importante è non superare la mezz'ora di corsa continua per evitare di iniziare a metabolizzare (bruciare) il grasso accumulato nei tessuti che altrimenti produrrebbe tossine che risultano essere veleni per la fase anaerobica che segue. a seguire 5-10 minuti di stretching ben fatto, gambe, dorsali e braccia (bicipiti soprattutto)
riattivazione di 2 minuti di corsa blanda e poi inizio di esercizi specifici per:
- adduttori, abduttori (scatti laterali 4 mt x 2 x 8 ) x10 intervallati da 20 secondi di recupero: (4 mt a dx + 4 mt a sx) x 8 + 20 sec per 20 volte. sciogliersi sul posto per 1 minuto ogni 10 ripetizioni
- scatti avanti/indietro: (4 mt avanti + 4mt corsa indietro) x 8 + 20 scondi x 20 volte. sciogliersi sul posto per 1 minuto ogni 10 ripetizioni
Al termine di ogni scatto, eseguire uno split step e con una racchetta da padel è possibile eseguire uno swing bimane per allenare la torsione del busto e la mobilità delle braccia senza impatto
In questo modo l'allenamento dura 60 minuti circa al netto delle pause che sono di circa 10 minuti in tutto.
E' intenso, non distrugge la giornata e non richiede particolari attrezzature e lo si può fare in un qualsiasi parco, area verde o piazzale degli autobus.
Questo allenamento non prevede nè squat né altri tipici allenamenti per la forza muscolare perché non sono richiesti. Si sta solo parlando di corsa e spostamenti.
Correre per 10 km non fa male in sé, ma non consente di continuare con la preparazione, l'hanno capito anche nel calcio e in tutti gli sport in cui oltre alla resistenza cardiaca sia richiesto uno sforzo anaerobico.
- VeteranoVeterano
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Re: Ripartizione allenamento nella settimana
- Schino BoysNuovo arrivato
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Re: Ripartizione allenamento nella settimana
Il mio obbiettivo minimo è quello di raggiungere 3.2 come classifica. Il mio sogno e quello di dire la mia tra i 2 ( non diciamolo in giro se no non si avvera ). Il mio obbiettivo e dimostrare a me stesso e ad altri che certi giocano a tennis con i para occhi e non si accorgono delle occasioni che l'avversario sta dando, sbagliano soprattutto l'approccio tattico alla gara dando piu importanza ai loro punti forti e non altrettanta importanza ai pregi e difetti altrui ( per rendere l'idea, un giocatore che ha un servizio veramente efficace, riesco a creare una breccia nella sua mente se riesco ad annullare il suo servizio, se riesco sempre a risponderlo profondo senza sbagliare, senza tentare di prendere subito in mano il pallino del gioco, riesco a crearmi un vantaggio a livello mentale piu che tattico perche lui penserà che la sua prima di servizio non sta funzionando come il solito ).
Ciao e soprattutto, buon tennis a tutti ( mi rivolgo veterano in primis, visto che al suo commento non mi ci sono allacciato neanche una volta )
- framanFedelissimo
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Re: Ripartizione allenamento nella settimana
- fedmexVeterano
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Re: Ripartizione allenamento nella settimana
- taglia1964Fedelissimo
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Re: Ripartizione allenamento nella settimana
Ecco, inizia da qui e vedi che cosa to restituisce il campo. magari scopri di essere un genio della tattica e della strategia o magari scopri che fuori dal campo siam bravi tutti ad individuare pe "opportunità" ma poi in campo ci capiamo molto meno.
buon tennis
- tempestaVeterano
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Re: Ripartizione allenamento nella settimana
leggendoti si nota come tu cerchi di far diventare il tuo sogno un obiettivo raggiungibile e questo è senza dubbio una cosa da incoraggiare perchè quando uno ci mette passione riesce a dare il massimo e magari dando il massimo raggiunge l'obiettivo. Te lo auguro.
Passo però alla parte partica, sottolineando o aggiungendo cose a quanto già detto dagli amici del forum.
Il tennis non è uno sport facile da imparare in eta adulta. La tecnica la si può migliorare ottimizzare, perfezionare, ma se non si è partiti da piccoli ssarà molto difficile perfezionarla al punto per raggiungere vette alte (alto per me è 2a cat).
A livello fisico, se sei messo già bene di base, e con un programma di allenamenti specifico ed hai tempo ( magari riesci a trovare 2/3 ore al gg) in un annetto puoi arrivare ad avere una tenuta che ti può permettere bene di giocare partite intere senza problemi.
Bene, ora viene il resto......e qui non basta applicazione, non basta la volontà.
Aspetto tornei:
Sei NC, non hai mai fatto tornei, quindi non puoi sapere quanto vali realmente adesso. Quindi prima di poter pensare di insegnare agli altri direi di cercare di capire bene dove sono tutti i toui limiti (non solo tecnici)
Se dici di avere limiti in volee, demi vole e servizio....vuol dire che hai dritto e rovescio già a posto?
Lo saprai confrontandoti in torneo con chi tira forte, piano di sghimbescio (i peggiori) chi tira ciondoloni etc etc....
Aspetto mentale:
giocare in allenamento è una cosa fare partita un altra. Devi poter valutare aspetto mentale in partita.
Per afre tornei e partite serve molto tempo, che devi togliere agli allenamenti. Solo la continuità in partita ti farà crescere e migliorare e vedrai subito dove puoi arrivare.
Altra cosa:
Mettiamo che ( e lo spero) tu possa arrivare ad essere 3,5/3,4 in un annetto e mezzo) fattibile ma non sicuro. Con quella classifica se ti iscrivi al corso per istruttore nemmeno ti prendono in considerazione.
Hai provato a leggere i nomi delle graduatorie sul sito FIT ?
Ci sono ex giocatori PRO, ex seconda ora molto calati di classifica ma che SANNO giocare, che non vengono accettati.
Pertanto, forza col tuo progetto, dacci dentro, ma prima di infilarti in un progetto cerca di capire se è fattibile ovvero contatta la FIT e cerca di avere le caratteristiche MINIME per potersi iscrivere al corso istruttore.
E dopo facci avere la risposta e via via dacci i risultati del tuo percorso.
- tempestaVeterano
- Numero di messaggi : 1883
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Re: Ripartizione allenamento nella settimana
Schino Boys ha scritto:Ciao Taglia e grazie per avermi risposto. Partiamo dall'inizio con lo spiegare cosa per me significa discreti risultati. Premetto che sono un NC perche non mi sono mai tesserato e partecipato a tornei fit ma sempre e solo giocato con gente appassionata di varie eta e varie classifiche, per lo più sono una 20ina di persone che conosco con cui mi sono sempre confrontato. Ognuno di loro ha dei pregi e difetti con annessi stili di gioco. Per lo più sono tutti 4 categoria. Qualcuno di loro ha classifica falsa ma mai nessuno ha un livello agonistico ne tecnicamente e ne fisicamente ( sopratutto quest'ultimo ). Con loro riesco ad avere un buon win rate, si dovrebbe attestare intorno al 80% delle partite. In più posso aggiungere che il mio sparring partner è un 3.5 in ascesa. Riesco a eguagliarlo in allenamento ma molto meno in partita dove aimè non riesco mai a batterlo ( è la mia bestia nera, sopratutto a livello mentale ) per limiti più mentali e di tenuta per via della scarsa abitudine a giocare partite tirate dove la differenza la fa anche un solo 15/30 dove lui ci crede sempre un po più di me. Detto ciò so perfettamente di quali frecce ha bisogno la mia faretra tennistica e ci lavorerò molto per migliorare ma a tempo debito (1 di servizio, slice,voleè, demi voleè e palle corte). In questo momento sto svolgendo un lavoro più fisico che tecnico, ho abbassato drasticamente la tecnica per potenziare il fisico. Non so bene come far combaciare 3 giorni a settimana di tecnica con 2 giorni di corsa e uno di palestra ( o meglio fare 1 di corsa e 2 di palestra? ). Mi servirebbe un aiuto più a livello organizzativo dell'allenamento con i vari cicli durante i 12 mesi dove si va a sacrificare qualcosa a favore di altro ( tipo tecnico per potenziare il fisico e viceversa ). Dimenticavo di dire che sono alto 1.84 per 80 Kg, e 30 minuti di corsa a 11/12 kh riesco a farmi già di base molto dignitosamente ( in realtà posso raggiungere anche i 50 minuti a quella velocità ).
Il mio obbiettivo minimo è quello di raggiungere 3.2 come classifica. Il mio sogno e quello di dire la mia tra i 2 ( non diciamolo in giro se no non si avvera ). Il mio obbiettivo e dimostrare a me stesso e ad altri che certi giocano a tennis con i para occhi e non si accorgono delle occasioni che l'avversario sta dando, sbagliano soprattutto l'approccio tattico alla gara dando piu importanza ai loro punti forti e non altrettanta importanza ai pregi e difetti altrui ( per rendere l'idea, un giocatore che ha un servizio veramente efficace, riesco a creare una breccia nella sua mente se riesco ad annullare il suo servizio, se riesco sempre a risponderlo profondo senza sbagliare, senza tentare di prendere subito in mano il pallino del gioco, riesco a crearmi un vantaggio a livello mentale piu che tattico perche lui penserà che la sua prima di servizio non sta funzionando come il solito ).
Ciao e soprattutto, buon tennis a tutti ( mi rivolgo veterano in primis, visto che al suo commento non mi ci sono allacciato neanche una volta )
La mia risposta sopra è una risposta seria e di incoraggiamento....
Per quanto riguarda le cose che ho messo in grassetto....prima inizia a battere regolarmente i 4,3......4,1 poi DOPO, fai progetti di qst tipo. Parlare ora di 3,2 e 2a è alquanto presuntuoso (come minimo presuntuoso per non voler essere cattivi e dire che è una cazzata....)
Il tennis da 3,2 è un'altro sport. Da SECONDA è ancora un ALTRO SPORT.
Per quanto riguarda poi il tuo commento finale....sai in quanti pensano la stessa cosa quando servono Isner e Karlovic...... E' venuto in mente anche a me ( e non gioco contro di loro ma a volte mi alleno contro 3,3 3,4 forti che servono a 190-200).... Ma poi in campo loro fanno ace e chi è di la resta col pensiero......
- observerNuovo arrivato
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Re: Ripartizione allenamento nella settimana
Sarò franco, con te: leggendo con attenzione quello che hai scritto ho pensato due cose:
1. Sei un troll e ti sei divertito a prenderci in giro.
2. Parli seriamente, e sei convinto di quello che scrivi.
Nel caso 1 non ho nulla da dire, in quanto (eventualmente) saranno i moderatori ad intervenire.
Nel caso 2, invece, dimostri un lodevole entusiasmo... ma altrettanto palesi enorme "non conoscenza" di questo sport.
Non voglio stare a contrastare le tue argomentazioni nello specifico, in quanto il tuo lungo intervento è talmente pieno di assurdità tennistiche, che, in tutta franchezza, non saprei neanche da dove iniziare.
Spero, chiaramente, tu possa realizzare i tuoi sogni, e rispetto il tuo entusiasmo.
Ma, consentimi: impegnati per fare carriera nel tuo attuale lavoro, e goditi questo nostro meraviglioso sport come un bellissimo hobbie dopolavoristico.
Saprà regalarti grandi gioie.
Ad maiora.
- Schino BoysNuovo arrivato
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Re: Ripartizione allenamento nella settimana
Nel tennis, cosi come in altri sport, ci sono troppi istruttori che pensano solo al fine ultimo, il solo guadagno. Non trasmettono emozioni che inevitabilmente qualsiasi sport ti fa vivere ( parlo di istruttori di zona e non santopadre, piatti e via dicendo). Ovviamente questo è quello che io ho eccepito ed è solo una mia singolare opinione.
Scusa Tempesta mi potresti linkare dopo andar a porre le mie domande, cosi vi faccio anche sapere cosa dicono.
Buona serata a tutti!
- Schino BoysNuovo arrivato
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Re: Ripartizione allenamento nella settimana
- tempestaVeterano
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Re: Ripartizione allenamento nella settimana
E se ci riesci avrai un plauso da tutti i frequentatori di qst forum.
Siamo un po’ scettici ed effettivamente certe cose che hai scritto porterebbero a dirti “ lascia perdere” anche solo per evitarti future delusioni per la difficoltà nel fare quello che ti proponi,ma sei giovane ,dimostri passione, e io sono tra quelli che la passione cerca sempre di intravederla tra chi vuole fare qualcosa perché è il vero motore della riuscita nelle cose che si fanno.
Pertanto forza!
Se poi i risultati non saranno quelli sperati e saranno quelli che molti di noi ti hanno pronosticato pace.....male male ti ritroverai tra le innumerevoli Pippe di 4@ cat ( citando l’amico Giovanni.....) come noi:lol!:
- Theo_84Utente attivo
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Re: Ripartizione allenamento nella settimana
Il capitolo "diventare maestro" poi è ancora peggio: i maestri veri, bravi, capaci, degni di chiamarsi tali, sono quelli che hanno da offrire una visione, una sensibilità e una flessibilità umana e professionale che possono venire solo da una vita intera spesa nel tennis. Solo chi ha mangiato pane e tennis per anni e ci ha giocato (ma giocato davvero) almeno un po' può permettersi di pensare di insegnare questo sport. Tutti gli altri al massimo possono far palleggiare i ragazzini delle scuole agonistiche, che peraltro sarebbe il ruolo degli istruttori FIT, se i circoli non li mettessero pure a fare i "maestri"...
Come altri hanno già detto comunque non ha senso stare a ribattere o cercare di spiegare il perché il tuo sogno sia un po' fuori portata, sei accecato dall'entusiasmo e va benissimo così: in bocca al lupo.
- framanFedelissimo
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Re: Ripartizione allenamento nella settimana
- observerNuovo arrivato
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Re: Ripartizione allenamento nella settimana
È giusto e doveroso porsi degli obiettivi.
Ma tali obiettivi devono essere realistici.
I tuoi, semplicemente, non lo sono.
Lodevole la tua passione e dedizione all'allenamento: potresti avere anche il fisico di Tarzan, la forza di Tyson e la resistenza di un maratoneta...
Ma questo non ti fara, da NC, diventare un Seconda.
Per diventare un Seconda basta un fisico normale, ma occorre SAPER GIOCARE, e bene, a tennis, e vincere partite VERE in torneo.
Come ti ha detto Theo, questo è un processo complesso e lunghissimo.
Puoi passare 10 ore in palestra e 10 ore a fare cesti in un giorno, ma non ti servirà praticamente a niente.
Ora ti dico, senza alcuna vena polemica, quali sarebbero stati degli obiettivi ragionevoli, avendo tu imparato da poco a giocare:
*gioco da due anni con grande passione, ho un ottimo fisico e amo molto dedicarmi all'allenamento...
Il mio obiettivo ambizioso è diventare 3.5, magari 3.4, poi fare un corso basico per istruttori, e trovare un circolo che mi dia la possibilità DOPO IL LAVORO, di fare il palleggiatore.
So che sarà difficile, ma ci credo*
In amicizia, un saluto.
- Schino BoysNuovo arrivato
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Re: Ripartizione allenamento nella settimana
Observer hai centrato il segno....non ho detto quali saranno i vari step della mia crescita personale in questo sport ma sicuramente per raggiungere cime più alte bisogna passare anche dal trovare un circolo che mi dia la possibilità DOPO IL LAVORO, di fare il palleggiatore.
Ragazzi senza scaldare gli animi, indipendentemente da come vada a finire, mi divertirò da pazzi nello scendere in campo e giocare ogni partita!
Mi ritengo fortunato ad essere un " sognatore "....anche se alle volte penso che forse era meglio drogarsi come i miei coetanei .
Buona serata a tutti!
- framanFedelissimo
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Re: Ripartizione allenamento nella settimana
Appena ho due minuti vedo se riesco a far chiarezza nei tuoi sogni, il tennis è uno sport differente da qualunque altro ed il percorso va' intrapreso con cura, pena il non riuscire.
- framanFedelissimo
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Re: Ripartizione allenamento nella settimana
alura
la prima cosa che devi comprendere é che il tennis é un oceano, un oceano di técnica, físico, mentalitá, tattica, informazioni, ogni aspetto umano viene esplorato ed esplorato in maniera esagerata. E' davvero uno sport dove riuscire é difficile, dove hai milioni di possibilitá di riuscire e perdersi, la retta via non é un'unica strada, un talento e tanto sacrifício, é un arzigogolo di ipotesi e possibilitá, di pochi fatti e tante opinioni, poche certezze e tanti dubbi da risolvere.
Quello che vuoi fare é difficile, molto, ma possibile se lo prendi dal giusto verso e hai un po' di fortuna.
Cominciamo dalla preparazione física, che é il primo problema che affronti.
Um maestro di tennis non é un preparatore físico, il 90% non lo sá fare, il 9% é in grado di fare uma buona preparazione a livello básico, l' 1% é anche un preparatore físico esperto in grado di seguirti anche ad alti livelli.
Io personalmente mi affido ad un técnico specifico preparato di mia fidúcia, mi sono accorto che se anche penso di saperne qualcosa, una buona preparazione nel tennis non é alla mia portata culturale. Técnico che gioca anche a tennis, per cui é in grado di comprendere la principale necessitá di questo sport che é quella di non appesantire la muscolatura, ma mantenerla agile e sviluppare riflessi e reattivitá. Non é cosí semplice come sembra.
Il mio intervento é al massimo verificare che non faccia sbagli evidenti, come bibbia uso il testo "l'allenamento ottimale" che all'epoca mi consiglió l'allora preparatore atlético di Potito Storace.
Punto due, come sviluppare la técnica
Affrontare un oceano é impresa árdua, e l'impressione che dai é che ci stai nuotando dentro, cosí non funziona. L'unico modo di affrontarlo é intraprendere una strada, fra un po' troverai un'incrocio a 8 strade, una sola é quella giusta, devi percorrerla e ti troverai un'altro incrocio uguale e cosí via, per sempre.
Per sempre significa che le possibilitá di migliorarsi sono infinite, Federer e Nadal sono migliorati tecnicamente in questi ultimi anni, perché ? Perché ai 10.000 incroci che hanno trovato lungo la propria strada hanno preso sempre quella giusta, giusta per loro. E ognuno di noi há ad ogni incrocio la própria strada per l'infinito.
Ognuna di quelle strade sbagliate ti porterá da qualche parte, ma son tutti vicoli ciechi, alcuni si fermano a breve, alcuni lunghi migliaia e migliaia di chilometri. Vá da sé che trovare sempre quella giusta é impossibile, altrimenti saremmo tutti Federer e Nadal. Si deve trovare comunque quella buona a sufficienza per farci percorrere molta strada. Hai preso quella corta e sbagliata ? Ti fermerai lí e non migliorerai, sei nc e al massimo arrivi in quarta bassa, ci puoi mettere tutto l'impegno che vuoi e tutti i sacrifici che vuoi, ma da lí non vai avanti, dovrai tornare indietro fino all'incrocio e prendere un'altra strada. Ma nel tennis questo significa che la fática che farai a tornare indietro é la stessa se non di piú di quella a percorrerla, e piú strada sbagliata percorri piú sará difficoltoso il ritorno, a volte é impossibile.
Vá da sé che l'importante é la corretta valutazione ad ogni incrocio, la corretta verifica a breve del percorso intrapreso per evitare lunghi fallimenti.
Chi é in grado di farlo ? la tua collaborazione con chi questo oceano lo conosce a sufficienza.
Chi lo conosce a sufficienza ? Domanda da un milione di dollari, teoricamente un maestro, ma ci son 100.000 ma a questa affermazione, li vedremo in seguito. Tu da solo é comunque estremamente difficile se non impossibile
Parlando di técnica, si parla di uno sport dove mettere il pollice in maniera sbagliata o sbagliare l'inclinazione di pochi gradi nel posizionare un piede significa poter diventare un seconda o rimanere un quarta, non solo, di come mettere quel pollice o quel piede sia spesso un'opinione e non una certezza dipendendo da filosofia e filosofia di gioco, che tu specificatamente hai bisogno di mettere quel pollice e quel piede in maniera non canônica dei sacri testi.
Ovvero, é un casin !
Fine prima parte, appena ho altri due minuti continuo
- framanFedelissimo
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Re: Ripartizione allenamento nella settimana
visto come si affrontano le due basi del tennis, técnica e físico, passiamo a tutti gli altri aspetti accessori del tennis, aspetti che diventano altrettanto importanti uma volta che i primi due son debitamente assecondati.
Tattica, strategia, psicologia, mentalitá, gestione della concentrazione, intelligenza di gioco, valgono tanto quanto tutto il resto. Abbiamo qui due vantaggi rispetto all'esplorazione della técnica.
Il primo é che é molto piú scienza della técnica, per cui esistono strade dritte con pochi incroci e testi che ci possono aiutare con indicazioni abbastanza precise, di conseguenza abbiamo a disposizione per lo meno una bussola.
Il secondo é che li possiamo aggiungere dopo e di volta in volta, anche se peró é vero che interagendo direttamente sui primi due vanno sempre comunque presi in considerazione in qualunque fase dello sviluppo di un giocatore. Ma siamo sempre in tempo
Tutti questi aspetti li possiamo, anche se grosso modo, ridurre ad una única definizione "l'opzione", ovvero cosa farne della palla che ci stá arrivando. Ovvero, dove la mando, con che forza com quale e quanto effetto, con che intensitá di gioco, con quanta concentrazione, con che rischio e via via dicendo.
Nel nostro ocenao del pianeta tennis, il percorso é piú o meno rappresentebaile non come strade e incroci da azzeccare, ma come un sentiero che vá aperto col machete in una foresta, bussola a disposizione.
Son cose peró che non hanno uma tabella da usare, una formula da applicare, una regola da rispettare, si é scienza, ma la cui componente esperienza é fondanentale. Ci voglioni anni, anni e ancora anni per mettere in pratica il concetto di "buona opzione" e raggiungere dei risultati.
Oggi giorno, al contrario del passato, i pro ragazzini di 20 anni non vincono piú facilmente con i vcchietti del circuito che resistono agli anni molto piú di 30 anni fa. Questo é dovuto non solo ai progressi fatti nel campo dela preparazione física, ma anche all'importanza della capacitá di opzione che, malgrado un ventenne abbia giá 15 anni di esperienza (quella gente lí comincia fra i 5 e gli 8 anni), non há minimamente rispetto ad un trentenne.
L'esempio piú lampante é Serena Williams, tecnicamente eccezionale, ma che ormai gioca da ferma, sia per etá che per mole. Se mastichi un po' di tattica riesci a leggere nella partita di come manda di lá sempre palle che potenzialmente non gli ritornano destinate a farla correre, inchioda sempre il gioco a mantenerla il piú possibile ferma e apre il gioco solo quando é in grado di far molto male non dando possibilitá all'avversaria di gestirle gli spostamenti. Ci vogliono secoli di ore passate in campo per farlo.
Detto questo, quello che tento di farti comprendere, é di come il tennis sia un lavoro di grandíssima pazienza, con previsioni impossibili, in cui la componente fortuna, caso, contingenze favorevoli la fanno da padrone. Trovare um buon maestro é fortuna, che riesci a beccare velocemente la strada giusta agli incroci é um caso, che le componenti ci siano tutte ed al momento giusto é culo.
Per cui, parlare di voler diventare um terza, di voler dimostrare agli altri cos'é il buon tennis, di voler diventare um maestro dedicato, che te la giochi con i terza, é sbagliato, non lo devi manco pensare. E la mia non é retorica che dobbiame essere umili e cosí via per poter raggiungere dei risultati, ma é l'essenza stessa del gioco tennis che te lo impone.
Il ragionamento giusto é, voglio migliorare il mio tennis, voglio tentare di diventare um maestro, fine ! Altrimenti tenterai solo di bruciare tappe con l'unico risultato di rimanere nc., per le ragioni descritte sopra, la prima regola é la pazienza, a tennis non si bruciano tappe, mai, pena il falimento.
E la regola numero 1 é rispettare l'ordine, la sequenza imperativa che comanda ogni aspetto del tennis
1 costanza
2 profonditá
3 forza
Non si passa ala 3 senza aver completato e rifinito la 2, non si passa ala 2 senza aver completato e rifinito la 1. Non fai cosí ? Ti freghi da solo.
la terza e ultima parte definiamo cos'é l'insegnamento e come si impara, ai prossimi due minuti a disposizione.
- framanFedelissimo
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Re: Ripartizione allenamento nella settimana
Fatto il preambolo, visti i presupposti, il riferimento di Theo al falegname é perfetto.
Tu sei um pezzo di legno da plasmare giorno per giorno, mese per mese, anno per anno, e l'arte dell'artigiano é l'unico mezzo per ottenere risultati.
Insegnare tennis non é scienza o teoria da applicare nella necessária pratica come fare il medico o l'ingegnere, é pratica a cui é necessária la scienza come ad un falegname artistoide . Si impara in campo, non su libri o corsi che sono peró necessario supporto.
E come in ogni buona bottega artigiana, non manca l'apprendista, e piú bravo é il mastro artigiano e piú bravo potrá diventare il discepolo.
Son segreti tramandati, é un segreto da apprendere la capacitá di analisi,i particolari della técnica, la capacitá di dare la dritta giusta al momento giusto, son segreti i mezzi per risolvere errori, di come comunicare con l'alunno, di sapere quando bisogna premere o quando rallentare.
E come ogni buon apprendista artigiano, si impara ad esserlo ancor prima di entrare in bottega, si impara facendosi domande quando si é ancora giocatorino, osservando gli altri, discutendo con gli altri giocatori, leggendo di qua e di lá e via dicendo, essere un buon maestro é avere la passione e l'attitudine alla técnica. E' il dubbio che muove sia l'apprendista che il mastro, nei dubbi la sinfonia dei giorni ancora cerca il suo compositore.
I corsi servono, servono a dare indicazioni di dove applicare i tuoi teoremi, ma i teoremi si imparano in bottega, si imparano alla corte del mastro, si imparano ogni giorno in campo prima e dopo i corsi.
Una cosa l'hai giá capita, ci son maestri soldi e ci son maestri passione, molti i primi e pochi i secondi.
I primi son stati buoni tennisti, hanno fatto i corsi, ogni tanto fanno qualche workshop di aggiornamento, e diranno ad ogni alunno le stesse cose, sempre uguali imparate al corso o su qulche libro, sia a tizio che a caio che a sempronio. I secondi sono dei curiosi, che si pongono domande e cercano risposte, hanno sviluppato in campo l'attitudine alla tecnica, usano libri e corsi come necessario supporto e considerano ogni alunno un pezzo di legno da scolpire per farne se possibile un'opera d'arte.
Ora, ti chiedi cosa devi fare per diventare maestro appassionato. Nessuno di puó dare la risposta, scoprilo, é proprio questo che é essere giá da ora un futuro maestro per passione e non da soldi
Buon lavoro e buon tennis
- fontemaranaNuovo arrivato
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Teoria
- fontemaranaNuovo arrivato
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Re: Ripartizione allenamento nella settimana
- taglia1964Fedelissimo
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Re: Ripartizione allenamento nella settimana
Tutto sommato le classifiche FIT non sono così false come le si dipinge, di falso ci sono le classifiche degli under e degli over...
- onemoreUtente attivo
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Re: Ripartizione allenamento nella settimana
Schino Boys ha scritto:Ragazzi ma non pensate che un percorso di mille passi inizi sempre da uno?....mi avete per caso sentito dire in quanto tempo voglio arrivare ai miei obbiettivi?....pensate che per caso a 24 anni sia troppo tardi iniziare a giocare a tennis e diventare un 3.2 nella lunga strada della propria vita?
Observer hai centrato il segno....non ho detto quali saranno i vari step della mia crescita personale in questo sport ma sicuramente per raggiungere cime più alte bisogna passare anche dal trovare un circolo che mi dia la possibilità DOPO IL LAVORO, di fare il palleggiatore.
Ragazzi senza scaldare gli animi, indipendentemente da come vada a finire, mi divertirò da pazzi nello scendere in campo e giocare ogni partita!
Mi ritengo fortunato ad essere un " sognatore "....anche se alle volte penso che forse era meglio drogarsi come i miei coetanei .
Buona serata a tutti!
Qualche aggiornamento?