Lo stress di una partita di torneo
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Lo stress di una partita di torneo
1. Non sono un tecnico, nè un istruttore-maestro di tennis;
2. Non è mia intenzione "pontificare" o "insegnare" a nessuno;
3. Voglio soltanto fornire spunto di confronto;
4. La mia esperienza non è altro che quella di un onesto "guerriero di quarta categoria" con anni (purtroppo molti) di battaglie da torneo alle spalle.
Ora si può cominciare.
A qualsiasi livello tennistico ci si collochi, è evidente che la partita di Torneo è MOLTO diversa dal semplice allenamento.
Questo, ovviamente, perchè ci mette lo "zampino" un nemico subdolo: Lo STRESS. Ecco che il respiro si fa corto, i battiti aumentano, le gambe diventano pesantissime... ed il nostro braccio diventa sempre più corto.
Siamo inconsciamente OSSESSIONATI dal risultato, non abbiamo piena fiducia nelle nostre possibilità e nel nostro gioco... siamo terrorizzati da un'eventuale brutta figura e dai commenti velenosi dei nostri compagni di circolo.
Poichè lo stress da competizione è fisiologico (esiste in natura per mettere in alletra il nostro fisico prima di una "battaglia"), dobbiamo cercare di INCANALARE questo nostro nemico al fine di farne un prezioso alleato.
Io ho imparato ad amare questa sensazione e ad incanalarla verso una grande concentrazione e determinazione a vincere (ovviamente dove questo è possibile).
Una qualità che tutti i miei amici (e nemici) tennisti mi attribuiscono (e di cui vado molto fiero) è infatti quella di NON PERDERE MAI CON GIOCATORI DI LIVELLO INFERIORE.
Ed è proprio questo il punto: dal modesto NC al giocatore PRO, ciò che distingue il "fighter" dal "perdente" è la capacità e la determinazione che permettono di battere sempre (o quasi) i giocatori di livello inferiore.
Il primo passo è quello di CAPIRE qual'è REALMENTE il nostro livello di gioco.... e, credetemi, non è facile essere così obiettivi da capirlo realmente...
...posso giurarvi che almeno l'80% di giocatori NC-quarta ritiene di essere ad un livello NOTEVOLMENTE SUPERIORE a quello reale. da qui esclamzioni del tipo: "HO PERSO CON UNA PIPPA".
La cruda realtà è che, nella stragrande maggioranza dei casi, quella PIPPA è un tennista più solido e consistente di voi.
Personalmente (e pure di questo sono orgoglioso), mi basta guardare pochi game di un giocatore per stabilire (con ottima approssimazione) se tale giocatore è più forte di me (quindi vincente)... allo stesso livello (lotta serrata) o più debole.
Senza questa "picture", un giocatore di Tennis, andrà sempre incontro ad amarissime sorprese e delusioni.
Passiamo ora alla gestione della partita.
Nel palleggio che precede il mactch, normalmente, il basso quarta comincia a tirare della mazzate terribili, forse per impressionare l'avversario, o forse per stemperare la tensione... o magari per farsi notare da una bella gnocca....
Resta il fatto è che è SBAGLIATO!
In palleggio bisogna colpire piano, in scioltezza (decontrazione, direbbe qualche tecnico), ripassare mentalmente la corretta sensazione del movimento, la corretta respirazione.... il RITMO, insomma.
Se poi riusciamo pure aa capire i lati deboli dell'avversario, tanto meglio.
Si arriverà poi ad un punto in cui la partita ha inizio.
In questo caso, quello che al nostro (basso, anzi bassissimo) livello NON BISOGNA MAI FARE è quello di cominciare prendendo rischi assurdi, tirando mazzate, cercando le righe...
Attenzione, amici, non sto dicendo di giocare da "vigliacchi", ma solo di giocare "ordinati", in sicurezza... evitando rischi inutili.
Non c'è nulla di più bello, per il nostro avversario... di trovarsi i primi punti dell'incontro regalati su di un piatto d'argento!
Diamogli l'impressione di essere CONSISTENTI, degli ossi duri non disposti a regalare nulla.
Questo ci darà fiducia, e, al contempo... metterà un poco di preoccupazione nell'avversario.
Considerate che giocare in sicurezza non significa tirare piano, ma giocare magari con un maggiore spin ed una maggiore "clarence" sulla rete, nonchè un maggior margine sulla riga di fondo.
Ricordate che giocare con più spin significa VELOCIZZARE il movimento del braccio, NON rallentarlo!
Dopo qualche game giocato "in sicurezza" la tensione svanirà... e saremo quindi in grado di esprimere un gioco più "bandalzoso" ed aggressivo.
A questo punto la partita entra nel vivo... ma noi siamo pronti ad esprimere il nostro miglior tennis... che poi è il fine ultimo (chi crede che il fine sia solo la vittoria, sarà un frustrato tennista per tutta la vita).
Ed è questo il punto focale.... quando noi abbiamo dato il massimo, abbiamo fatto goal... la vittoria (o la sconfitta) non rappresenta il problema... ma solo una normale conseguenza.
E' ovvio che se gioco contro un Seconda Categoria non posso pormi la vittoria come obiettivo (sarei un idiota)... ma posso pormi l'obiettivo di giocare al mio massimo.
Ed è questo, amici miei, il fatto importante.... entrare in campo DETERMINATI, CONCENTRATI e FIDUCIOSI DEI PROPRI MEZZI (quelli reali, non quelli che si suppone di avere...) per poter dare il nostro massimo, nella correttezza e nello spirito sportivo.
Senza ridicole giustificazioni al cospetto di una sconfitta.
Comportandosi da UOMINI, non da PUPAZZI.
Un saluto dal vecchio Sonny.
- nardacAssiduo
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Re: Lo stress di una partita di torneo
Magari c'é quello un filo piú forte di te ma che per caratteristiche di gioco sue ci giochi da dio , mentre c'e quello meno forte di te che però ha un gioco che non digerisci e fai piú fatica a batterlo.
Ovviamente intendo di livello simile al proprio , non troppo piú forte o troppo piú scarso.
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Re: Lo stress di una partita di torneo
E lo dico io che non ho mai fatto una vera partita in vita mia...
- capiUtente attivo
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Re: Lo stress di una partita di torneo
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Re: Lo stress di una partita di torneo
nardac ha scritto:Ottimi spunti , unica cosa che a volte non esiste il giocatore piú scarso o meno scarso di te , ma semplicemente piú o meno digeribile per te.
Magari c'é quello un filo piú forte di te ma che per caratteristiche di gioco sue ci giochi da dio , mentre c'e quello meno forte di te che però ha un gioco che non digerisci e fai piú fatica a batterlo.
Ovviamente intendo di livello simile al proprio , non troppo piú forte o troppo piú scarso.
Quoto... io mi riferivo al giocatore inferiore, che spesso vince perchè quello "teoricamente2 più forte è paralizzato dalla tensione.
- nardacAssiduo
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Re: Lo stress di una partita di torneo
nardac ha scritto:
Quoto... io mi riferivo al giocatore inferiore, che spesso vince perchè quello "teoricamente2 più forte è paralizzato dalla tensione.
Certo , la testa non è un optional nel tennis , basta guardare gli under che cominciano a fare i tornei , tecnicamente magari già ad ottimi livelli , ma alla fine perdono sempre con giocatori inferiori ma solidi .
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Re: Lo stress di una partita di torneo
Sembra la mia descrizione!(a parte ottimi livelli )Sonny Liston ha scritto:nardac ha scritto:
Quoto... io mi riferivo al giocatore inferiore, che spesso vince perchè quello "teoricamente2 più forte è paralizzato dalla tensione.
Certo , la testa non è un optional nel tennis , basta guardare gli under che cominciano a fare i tornei , tecnicamente magari già ad ottimi livelli , ma alla fine perdono sempre con giocatori inferiori ma solidi .
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Re: Lo stress di una partita di torneo
- KmoreVeterano
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Re: Lo stress di una partita di torneo
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Re: Lo stress di una partita di torneo
Kmore ha scritto:Massimo rispetto guerriero: non saprei cos'altro aggiungere alla tua disamina. Straquoto tutto quanto.
Grazie... l'esperienza ci servirà pure a qualcosa!
- OspiteOspite
Re: Lo stress di una partita di torneo
Sonny Liston ha scritto:Prima di iniziare questo post, devo doverosamente sottolineare che:
1. Non sono un tecnico, nè un istruttore-maestro di tennis;
2. Non è mia intenzione "pontificare" o "insegnare" a nessuno;
3. Voglio soltanto fornire spunto di confronto;
4. La mia esperienza non è altro che quella di un onesto "guerriero di quarta categoria" con anni (purtroppo molti) di battaglie da torneo alle spalle.
Ora si può cominciare.
A qualsiasi livello tennistico ci si collochi, è evidente che la partita di Torneo è MOLTO diversa dal semplice allenamento.
Questo, ovviamente, perchè ci mette lo "zampino" un nemico subdolo: Lo STRESS. Ecco che il respiro si fa corto, i battiti aumentano, le gambe diventano pesantissime... ed il nostro braccio diventa sempre più corto.
Siamo inconsciamente OSSESSIONATI dal risultato, non abbiamo piena fiducia nelle nostre possibilità e nel nostro gioco... siamo terrorizzati da un'eventuale brutta figura e dai commenti velenosi dei nostri compagni di circolo.
Poichè lo stress da competizione è fisiologico (esiste in natura per mettere in alletra il nostro fisico prima di una "battaglia"), dobbiamo cercare di INCANALARE questo nostro nemico al fine di farne un prezioso alleato.
Io ho imparato ad amare questa sensazione e ad incanalarla verso una grande concentrazione e determinazione a vincere (ovviamente dove questo è possibile).
Una qualità che tutti i miei amici (e nemici) tennisti mi attribuiscono (e di cui vado molto fiero) è infatti quella di NON PERDERE MAI CON GIOCATORI DI LIVELLO INFERIORE.
Ed è proprio questo il punto: dal modesto NC al giocatore PRO, ciò che distingue il "fighter" dal "perdente" è la capacità e la determinazione che permettono di battere sempre (o quasi) i giocatori di livello inferiore.
Il primo passo è quello di CAPIRE qual'è REALMENTE il nostro livello di gioco.... e, credetemi, non è facile essere così obiettivi da capirlo realmente...
...posso giurarvi che almeno l'80% di giocatori NC-quarta ritiene di essere ad un livello NOTEVOLMENTE SUPERIORE a quello reale. da qui esclamzioni del tipo: "HO PERSO CON UNA PIPPA".
La cruda realtà è che, nella stragrande maggioranza dei casi, quella PIPPA è un tennista più solido e consistente di voi.
Personalmente (e pure di questo sono orgoglioso), mi basta guardare pochi game di un giocatore per stabilire (con ottima approssimazione) se tale giocatore è più forte di me (quindi vincente)... allo stesso livello (lotta serrata) o più debole.
Senza questa "picture", un giocatore di Tennis, andrà sempre incontro ad amarissime sorprese e delusioni.
Passiamo ora alla gestione della partita.
Nel palleggio che precede il mactch, normalmente, il basso quarta comincia a tirare della mazzate terribili, forse per impressionare l'avversario, o forse per stemperare la tensione... o magari per farsi notare da una bella gnocca....
Resta il fatto è che è SBAGLIATO!
In palleggio bisogna colpire piano, in scioltezza (decontrazione, direbbe qualche tecnico), ripassare mentalmente la corretta sensazione del movimento, la corretta respirazione.... il RITMO, insomma.
Se poi riusciamo pure aa capire i lati deboli dell'avversario, tanto meglio.
Si arriverà poi ad un punto in cui la partita ha inizio.
In questo caso, quello che al nostro (basso, anzi bassissimo) livello NON BISOGNA MAI FARE è quello di cominciare prendendo rischi assurdi, tirando mazzate, cercando le righe...
Attenzione, amici, non sto dicendo di giocare da "vigliacchi", ma solo di giocare "ordinati", in sicurezza... evitando rischi inutili.
Non c'è nulla di più bello, per il nostro avversario... di trovarsi i primi punti dell'incontro regalati su di un piatto d'argento!
Diamogli l'impressione di essere CONSISTENTI, degli ossi duri non disposti a regalare nulla.
Questo ci darà fiducia, e, al contempo... metterà un poco di preoccupazione nell'avversario.
Considerate che giocare in sicurezza non significa tirare piano, ma giocare magari con un maggiore spin ed una maggiore "clarence" sulla rete, nonchè un maggior margine sulla riga di fondo.
Ricordate che giocare con più spin significa VELOCIZZARE il movimento del braccio, NON rallentarlo!
Dopo qualche game giocato "in sicurezza" la tensione svanirà... e saremo quindi in grado di esprimere un gioco più "bandalzoso" ed aggressivo.
A questo punto la partita entra nel vivo... ma noi siamo pronti ad esprimere il nostro miglior tennis... che poi è il fine ultimo (chi crede che il fine sia solo la vittoria, sarà un frustrato tennista per tutta la vita).
Ed è questo il punto focale.... quando noi abbiamo dato il massimo, abbiamo fatto goal... la vittoria (o la sconfitta) non rappresenta il problema... ma solo una normale conseguenza.
E' ovvio che se gioco contro un Seconda Categoria non posso pormi la vittoria come obiettivo (sarei un idiota)... ma posso pormi l'obiettivo di giocare al mio massimo.
Ed è questo, amici miei, il fatto importante.... entrare in campo DETERMINATI, CONCENTRATI e FIDUCIOSI DEI PROPRI MEZZI (quelli reali, non quelli che si suppone di avere...) per poter dare il nostro massimo, nella correttezza e nello spirito sportivo.
Senza ridicole giustificazioni al cospetto di una sconfitta.
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Un saluto dal vecchio Sonny.
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- ale.lorenzVeterano
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Re: Lo stress di una partita di torneo
Io condivido gran parte della tua disamina anche se forse nel palleggio si può essere anche un FILO aggressivi, non è un dramma.
Questo non significa certo, come giustamente scrivi, tirare mazzate a 200 all'ora, ma colpi in scioltezza che siano allo stesso tempo già decisi e sicuri.
Con alcuni 4 cat. ti aiuta a metterli già un pò sotto pressione.
Detto questo, spero di aver espresso bene il mio pensiero, ti faccio i complimenti per la tua analisi!!!
- MosianAssiduo
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Re: Lo stress di una partita di torneo
Ovviamente questa cosa vale anche al "contrario", nel senso che soprattutto per i primi game, anche se si è regolaristi come me e come sonny, è meglio non farsi troppo aggredire perchè non si è ancora in sicurezza con i colpi. Quindi ragazzuoli, massima concentrazione sui primissimi game!
- OspiteOspite
Re: Lo stress di una partita di torneo
Mosian ha scritto:Mi trovo QUASI completamente d'accordo con sonny! L'unica cosa su cui invece non mi trovo per niente d'accordo è quella del "MAI incominciare tirando mazzate assurde" poichè per esperienza personale ho notato che molto spesso (soprattutto quando i palleggi si svolgono a ritmo basso) l'avversario si trova in difficoltà a sostenere subito un palleggio duro, e per questo sarà più propenso a commettere errori gratuiti nella prima fase del match. Ovviamente non bisogna cercare le righe, ma semplicemente cercare di prendere da subito l'iniziativa dello scambio per chiudere il punto nell'arco di 3-4 colpi, ma come già detto difficilmente si arriverà alla chiusura del punto proprio perchè l'avversario (ovviamente non vale per TUTTI gli avversari) con buone probabilità commetterà un errore!
Ovviamente questa cosa vale anche al "contrario", nel senso che soprattutto per i primi game, anche se si è regolaristi come me e come sonny, è meglio non farsi troppo aggredire perchè non si è ancora in sicurezza con i colpi. Quindi ragazzuoli, massima concentrazione sui primissimi game!
Non posso contraddire Mosian, perchè si trova in vantaggio nei miei confronti di 2-0 in torneo...
Mi rimane solo la consolazione (magra) di avergli dato un 6-0 nel secondo set del primo incontro (da me perso al terzo)!
Alla prossima, Manuel!
- MosianAssiduo
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Re: Lo stress di una partita di torneo
Sonny Liston ha scritto:
Non posso contraddire Mosian, perchè si trova in vantaggio nei miei confronti di 2-0 in torneo...
Mi rimane solo la consolazione (magra) di avergli dato un 6-0 nel secondo set del primo incontro (da me perso al terzo)!
Alla prossima, Manuel!
Va bè se non sei d'accordo sui benefici della partenza "sprint" puoi contraddirmi eccome scusami se non mi sono fatto sentire più per giocare ma questa schiena non mi da tregua, sto giocando col contagocce! se tutto va bene tra qualche settimana dovrei essere ok! Ciao Giovanni
- OspiteOspite
Re: Lo stress di una partita di torneo
Mosian ha scritto:Sonny Liston ha scritto:
Non posso contraddire Mosian, perchè si trova in vantaggio nei miei confronti di 2-0 in torneo...
Mi rimane solo la consolazione (magra) di avergli dato un 6-0 nel secondo set del primo incontro (da me perso al terzo)!
Alla prossima, Manuel!
Va bè se non sei d'accordo sui benefici della partenza "sprint" puoi contraddirmi eccome scusami se non mi sono fatto sentire più per giocare ma questa schiena non mi da tregua, sto giocando col contagocce! se tutto va bene tra qualche settimana dovrei essere ok! Ciao Giovanni
Contattami qui, durante la settimana sono a Roma, possiamo giocare quando vuoi.
Io sto zona Centocelle-Tuscolana.
- uolter74Veterano
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Re: Lo stress di una partita di torneo
- alain proustFedelissimo
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Re: Lo stress di una partita di torneo
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Re: Lo stress di una partita di torneo
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Re: Lo stress di una partita di torneo
Kmore ha scritto:Beh dai...dal divano siamo tutti top ten...
Specie se davanti ad una buona tazza di caffè!
- mirriFedelissimo
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Re: Lo stress di una partita di torneo
Sonny Liston ha scritto:Prima di iniziare questo post, devo doverosamente sottolineare che:
Il primo passo è quello di CAPIRE qual'è REALMENTE il nostro livello di gioco.... e, credetemi, non è facile essere così obiettivi da capirlo realmente...
...posso giurarvi che almeno l'80% di giocatori NC-quarta ritiene di essere ad un livello NOTEVOLMENTE SUPERIORE a quello reale. da qui esclamzioni del tipo: "HO PERSO CON UNA PIPPA".
.
parole sante...
troppi maestri hanno detto a troppi giocatori:" hai un bel braccio.. potresti essere un c.." ma dai...! grande sonny.
- frobenius68Utente attivo
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Re: Lo stress di una partita di torneo
Sonny Liston ha scritto:Prima di iniziare questo post, devo doverosamente sottolineare che:
1. Non sono un tecnico, nè un istruttore-maestro di tennis;
2. Non è mia intenzione "pontificare" o "insegnare" a nessuno;
3. Voglio soltanto fornire spunto di confronto;
4. La mia esperienza non è altro che quella di un onesto "guerriero di quarta categoria" con anni (purtroppo molti) di battaglie da torneo alle spalle.
Ora si può cominciare.
A qualsiasi livello tennistico ci si collochi, è evidente che la partita di Torneo è MOLTO diversa dal semplice allenamento.
Questo, ovviamente, perchè ci mette lo "zampino" un nemico subdolo: Lo STRESS. Ecco che il respiro si fa corto, i battiti aumentano, le gambe diventano pesantissime... ed il nostro braccio diventa sempre più corto.
Siamo inconsciamente OSSESSIONATI dal risultato, non abbiamo piena fiducia nelle nostre possibilità e nel nostro gioco... siamo terrorizzati da un'eventuale brutta figura e dai commenti velenosi dei nostri compagni di circolo.
Poichè lo stress da competizione è fisiologico (esiste in natura per mettere in alletra il nostro fisico prima di una "battaglia"), dobbiamo cercare di INCANALARE questo nostro nemico al fine di farne un prezioso alleato.
Io ho imparato ad amare questa sensazione e ad incanalarla verso una grande concentrazione e determinazione a vincere (ovviamente dove questo è possibile).
Una qualità che tutti i miei amici (e nemici) tennisti mi attribuiscono (e di cui vado molto fiero) è infatti quella di NON PERDERE MAI CON GIOCATORI DI LIVELLO INFERIORE.
Ed è proprio questo il punto: dal modesto NC al giocatore PRO, ciò che distingue il "fighter" dal "perdente" è la capacità e la determinazione che permettono di battere sempre (o quasi) i giocatori di livello inferiore.
Il primo passo è quello di CAPIRE qual'è REALMENTE il nostro livello di gioco.... e, credetemi, non è facile essere così obiettivi da capirlo realmente...
...posso giurarvi che almeno l'80% di giocatori NC-quarta ritiene di essere ad un livello NOTEVOLMENTE SUPERIORE a quello reale. da qui esclamzioni del tipo: "HO PERSO CON UNA PIPPA".
La cruda realtà è che, nella stragrande maggioranza dei casi, quella PIPPA è un tennista più solido e consistente di voi.
Personalmente (e pure di questo sono orgoglioso), mi basta guardare pochi game di un giocatore per stabilire (con ottima approssimazione) se tale giocatore è più forte di me (quindi vincente)... allo stesso livello (lotta serrata) o più debole.
Senza questa "picture", un giocatore di Tennis, andrà sempre incontro ad amarissime sorprese e delusioni.
Passiamo ora alla gestione della partita.
Nel palleggio che precede il mactch, normalmente, il basso quarta comincia a tirare della mazzate terribili, forse per impressionare l'avversario, o forse per stemperare la tensione... o magari per farsi notare da una bella gnocca....
Resta il fatto è che è SBAGLIATO!
In palleggio bisogna colpire piano, in scioltezza (decontrazione, direbbe qualche tecnico), ripassare mentalmente la corretta sensazione del movimento, la corretta respirazione.... il RITMO, insomma.
Se poi riusciamo pure aa capire i lati deboli dell'avversario, tanto meglio.
Si arriverà poi ad un punto in cui la partita ha inizio.
In questo caso, quello che al nostro (basso, anzi bassissimo) livello NON BISOGNA MAI FARE è quello di cominciare prendendo rischi assurdi, tirando mazzate, cercando le righe...
Attenzione, amici, non sto dicendo di giocare da "vigliacchi", ma solo di giocare "ordinati", in sicurezza... evitando rischi inutili.
Non c'è nulla di più bello, per il nostro avversario... di trovarsi i primi punti dell'incontro regalati su di un piatto d'argento!
Diamogli l'impressione di essere CONSISTENTI, degli ossi duri non disposti a regalare nulla.
Questo ci darà fiducia, e, al contempo... metterà un poco di preoccupazione nell'avversario.
Considerate che giocare in sicurezza non significa tirare piano, ma giocare magari con un maggiore spin ed una maggiore "clarence" sulla rete, nonchè un maggior margine sulla riga di fondo.
Ricordate che giocare con più spin significa VELOCIZZARE il movimento del braccio, NON rallentarlo!
Dopo qualche game giocato "in sicurezza" la tensione svanirà... e saremo quindi in grado di esprimere un gioco più "bandalzoso" ed aggressivo.
A questo punto la partita entra nel vivo... ma noi siamo pronti ad esprimere il nostro miglior tennis... che poi è il fine ultimo (chi crede che il fine sia solo la vittoria, sarà un frustrato tennista per tutta la vita).
Ed è questo il punto focale.... quando noi abbiamo dato il massimo, abbiamo fatto goal... la vittoria (o la sconfitta) non rappresenta il problema... ma solo una normale conseguenza.
E' ovvio che se gioco contro un Seconda Categoria non posso pormi la vittoria come obiettivo (sarei un idiota)... ma posso pormi l'obiettivo di giocare al mio massimo.
Ed è questo, amici miei, il fatto importante.... entrare in campo DETERMINATI, CONCENTRATI e FIDUCIOSI DEI PROPRI MEZZI (quelli reali, non quelli che si suppone di avere...) per poter dare il nostro massimo, nella correttezza e nello spirito sportivo.
Senza ridicole giustificazioni al cospetto di una sconfitta.
Comportandosi da UOMINI, non da PUPAZZI.
Un saluto dal vecchio Sonny.
Ottimi consigli...si vede che sei un "animale da torneo"
Quando parli di stress pre-partita, un rimedio che per me risulta molto efficace è cercare di isolarmi da tutto il resto e concentrarmi solo sulla sagoma dell'avversario e sulla pallina.
Capisco che non è facile specie se alla partita assistono anche terzi, magari sostenitori "rumorosi" dell'avversario...in questi casi la cosa importante è non perdere mai la pazienza e scaricare l'eventuale tensione accumulata sul gioco, sulla palla, anziché se stessi, aiutandosi con la respirazione o sciogliendo un po' i muscoli delle gambe e delle braccia (se si conoscono tecniche particolari tipo Yoga o training autogeno risulta ancora più semplice...). Importante è non cedere mai a scatti d'ira, il peggior nemico della concentrazione, ma se anche dovesse accadere, occorre cercare di recuperare prima possibile la padronanza di sé.
Sacrosanta verità la sopravvalutazione delle proprie capacità, specie all'inizio della carriera agonistica, quando non si è abituati al clima di torneo e si pensa di poter sopraffare anche un buon terza categoria, perché magari in palleggio non sembra un fenomeno, quando in realtà lui si sta scaldando veramente, mentre tu stai sparando a tutta per incutergli timore, ma realmente stai solo rischiando di farti male e stancarti prima dal tempo...
Dovrebbe essere molto interessante incrociare le racche con te...
P.S. Ho letto che hai dei tuoi video online ma non risultano col tuo nick, almeno su questo forum... mi piacerebbe vederli, dove sono?
- guidoyouthVeterano
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Re: Lo stress di una partita di torneo
frobenius68 ha scritto:
P.S. Ho letto che hai dei tuoi video online ma non risultano col tuo nick, almeno su questo forum... mi piacerebbe vederli, dove sono?
i video di sonny li ho visti, sono su youtube!
spero che abbia la sportività di pubblicarli anche in questo thread!
coraggio!
- OspiteOspite
Re: Lo stress di una partita di torneo
guidoyouth ha scritto:frobenius68 ha scritto:
P.S. Ho letto che hai dei tuoi video online ma non risultano col tuo nick, almeno su questo forum... mi piacerebbe vederli, dove sono?
i video di sonny li ho visti, sono su youtube!
spero che abbia la sportività di pubblicarli anche in questo thread!
coraggio!
Figuriamoci!
Non ho problemi... ma il mio video è connesso ad un altro Forum, e non vorrei creare incidenti....
Se lo trovi su You Tube, postalo tranquillo.
Se ci sta uno conscio del suo livello (niente più che un buon quarta... quindi pippa) sono proprio io!
- guidoyouthVeterano
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Re: Lo stress di una partita di torneo
Sonny Liston ha scritto:
Figuriamoci!
Non ho problemi... ma il mio video è connesso ad un altro Forum, e non vorrei creare incidenti....
Se lo trovi su You Tube, postalo tranquillo.
Se ci sta uno conscio del suo livello (niente più che un buon quarta... quindi pippa) sono proprio io!
ok ma io non li pubblico, sono tuoi.
ti mando in pm alcuni link che se vuoi puoi copia-incollare qui...