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A caccia di farfalle Empty A caccia di farfalle

Mar 24 Nov 2015 - 9:37
Salve a tutti
questo è il mio primo post sul vostro forum, spero di non ceffare la netiquette locale  Smile
mi sono deciso a registrarmi per chiedere prima un consiglio su cosa pensare e come comportarmi nel mio caso specifico. mi vedo da fuori e sembro l'ennessimo principiante che critica il maestro senza sapere niente, ma ho questa sensazione e vorrei buttarla fuori e avere una possibile risposta da degli sconosciuti prima di creare imbarazzi in campo  Embarassed
Ho cominciato da pochi mesi a giocare in un corso adulti con altri 4 allievi, tutti principiantissimi come me. Dato che tutti cominciamo da zero abbiamo affrontato la prima lezione sul dritto  sul rovescio, e un'altra lezione di ripresa. da lì, i primi 15 minuti sono di palleggi a tutto campo. 
I palleggi con gente che non ha idea di come si tiri sono uno strazio: su 6 palle che si mettono in gioco tre finiscono a rete, due sono pallonetti imprendibili e una finsice corta, e una su chissà quante ti permettono di far qualcosa di simile ad un palleggio, ma mai due palle una uguale all'altra che ti mermetta di capire cosa sbagli e come fare; quindi si corre in giro come fessi, si ride e ci si scusa, come tante marianne nei prati a caccia di farfalle col retino  Laughing Sad
L'unico paragone che ho sono i video che vedo su youtube che affrontano il dritto e il rovescio con tutta una serie di parametri e paletti che non ho mai sentito, senza parlare del footwork. Nei pochi secondi che la pallina impiega per arrivare da una parte all'altra del campo bisognerebbe fare tutta una serie di cose per arrivre composti sulla pallina e avere speranze di non spedirla sulla luna, ceffarla o usare la racchetta come se fosse una pala da pizza o un tamburello, ma se queste cose non fanno perchè non si sanno credo si perda solo tempo, e mi sento frustrato perchè quello che vorrei sarebeb una sparapalle che mi lanci 200 palle tutte uguali sul dritto da fermo fino a quando non lo sbaglio più, poi ci metto un passo, poi ce ne metto tre ecc, e poi si passa al rovescio  bounce
Forse questo modo di insegnare corrisponde a qualche tipo di strategia che non conosco, per cui prima chiedo qui e mi faccio dire come e quanto sbaglio nelle mie pretese e me ne faccio una ragione senza mettere in discussione il maestro sul campo...
grazie a tutti per l'aiuto
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Mar 24 Nov 2015 - 10:05
mmm... innanzitutto benvenuto!

domanda ad ampissimo spettro... per farla breve: se sei mostruosamente determinato a raggiungere un livello decente in un tempo adeguato (a seconda della tua disponibilità), lascia stare le lezioni di gruppo, procedi a fare lezioni individuali, quando riuscirai almeno a tirare di dritto o di rovescio in modo decente allora chiedi al maestro di organizzarti un gruppo con un altro di livello adeguato... se riesci a giocare almeno 2 volte a settimana entro l'estate potresti iniziare a fare qualche scambio senza "cacciare le farfalle"... 

sto dando per scontato che ti piace e vuoi migliorare... andare in campo in 5 più maestro va valutato caso per caso... se il maestro è molto bravo serve sicuramente sia a capire se sei portato o meno che ad approcciare un nuovo sport molto tecnico spendendo poco... 

un paio di cose importanti... in generale (cioè le eccezioni ci possono essere) meglio prendere un Maestro FIT e non Istruttori FIT, meglio ma non indispensabile iniziare su terra anziché sintetico, per evitare grane al braccio meglio racchetta con bilanciamento al manico e corde multifilamento la più pesante che riesci a reggere, passate le prime lezioni individuali cerca di giocare più possibile...
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Mar 24 Nov 2015 - 10:07
Il lavoro che vorresti fare immagino lo facciate i restanti 45 minuti col lavoro dal cesto, specialmente se da fermi o con brevi spostamenti. È in questo modo che si lavora sulla tecnica di esecuzione a tutti i livelli ma ovviamente ancora di più per un principiante. Poi se i primi 15 minuti vi fa provare a palleggiare può andare anche bene.
Vorrei aggiungere che per chi non ha pretese particolari le lezioni di gruppo vanno benissimo, l'importante è che il maestro lavori bene.
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lawrence90
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Mar 24 Nov 2015 - 10:15
Gio2012 ma che consigli dai? Bilanciamento al manico, racchetta pesante... E poi chi ha parlato di materiali?
Senza parlare del fatto che il maestro individuale costa molto di più a parità di ore e non tutti possono permetterselo, a prescindere dal caso specifico. Ovviamente però in gruppo si lavora in max in 4 per campo (anche con questo intendo "maestro che lavora bene").
Inoltre maestro o istruttore FIT cambia poco, specialmente per un principiante. L'importante è che il maestro abbia un po' di esperienza e voglia di lavorare secondo i canoni federali (cosa che si impara molto prima di diventare maestro nazionale, normalmente). Ci sono maestri nazionali FIT scarsi e istruttori FIT bravissimi.
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Mar 24 Nov 2015 - 10:18
Scusa per capire, ma il maestro non vi lancia le palline dal cesto per fare diritti e rovesci?
In un corso adulti devi avere pazienza, non si puo' pensare di avere tutto subito.
Per scaldarvi e' logico che facciate il palleggio tra di voi anche se fate fatica, se il meastro dovesse stare li' a scaldare tutti, sarebbe gia' finita la lezione.
Non puoi nemmeno pensare di entrare in campo e fare subito gli esercizi, e' indispensabile fare riscaldamento.
Devia vere fiducia in quello che ti dice il maestro, e' il loro lavoro insegnare il tennis. Non ti e' mai venuto in mente che se ti spiegassero troppe cose insieme faresti ancora piu' confuxione?
Altro discorso e' se il maestro non vi corregge e non vi spiega, li' allora mi sempra poco serio

Se tu vuoi fare esercizio come se avessi una sparapalle devi fare allora le lezioni singole con il maestro che sara' anche in grado di farti palleggiare bene.
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Mar 24 Nov 2015 - 10:19
Ciao,
considerando che siete partiti da zero, quella che descrivi mi sembra una situazione normale.
Probabilmente sarà frustante all'inizio, ma non credere che il semplice palleggio a rincorrere palle strane una diversissima dall'altra non sia utile. Questo aiuta a prendere confidenza con la palla, con la posizione, con il rimbalzo ecc.. Tutti le prime volte che abbiamo giocato abbiamo iniziato da lì!

Se il maestro vi avesse insegnato da subito per filo e per segno come fare tutti i movimenti corretti, secondo te sareste riusciti a metterli in pratica? Sicuramente no, troppe cose a cui prestare attenzione che vi creerebbero solo confusione e non ve ne riuscirebbe nemmeno una in questo momento. 
E' un po come insegnare a sciare a qualcuno, non è che lo butti subito giù dalla pista nera dicendo così giri a destra, così a destra, così rallenti ecc.. Very Happy 
Probabile che il vostro maestro inserirà nozione per nozione un po' per volta col tempo.
Se vuoi accellerare i tempi le lezioni individuali sono più utili, perchè ti permette di colpire più palline e perchè il maestro può concentrarti su di te. Ma chiaramente tutto ciò a un costo più elevato.
Secondo me devi solo avere un po di pazienza!  Wink
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andrea scimiterna
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Mar 24 Nov 2015 - 10:28
Con un altro al tuo livello c'è anche l'opzione lezione "privata" con due allievi, può essere un buon compromesso sia per l'apprendimento che per i costi
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Mar 24 Nov 2015 - 11:00
Dipende tutto dall'obiettivo che vuoi raggiungere (e dall'età/base fisica di partenza).

Se vuoi farne un diversivo per scaricarti il fine settimana dopo 5/6 giorni di lavoro stressanti va benissimo trattare in maniera strettamente ludica il tennis: è un gioco, e si spera che le cose importanti nella tua vita siano altre. E questo è l'approccio che buona parte degli istruttori/maestri adopera con chi si avvicina allo sport in età adulta. Non c'è niente di male, si va in campo con altra gente che ha lo stesso obiettivo, ci si diverte, si fa amicizia, ci si scarica e magari piano piano si impara anche a colpire la palla in un certo modo.

Se invece hai finalità di un altro tipo, se vuoi iscriverti ai tornei, se vuoi competere,  ma soprattutto se vuoi migliorare in maniera continua e costante, sappi che le energie (mentali, fisiche, economiche) necessarie sono completamente diverse. Si potrebbe quasi dire che è uno sport del tutto diverso e richiede un approccio altrettanto diverso. 
Serve pazienza: dovrai fare centinaia di ripetizioni dello stesso gesto e sarai sempre più frustrato dal fatto che quel che da fuori sembra semplice in realtà è complicatissimo da far proprio. Oltre ai mille problemi della vita ti devi sobbarcare l'ennesimo impegno, e non è facile.
Servono soldi: le lezioni di gruppo, soprattutto con così tanti colleghi, servono a poco, se mancano del tutto i movimenti e se l'istruttore mantiene un approccio del primo tipo. Te lo dico per esperienza: ci sono decine di persone, al mio circolo di riferimento, che giocano da diversi anni, fanno la lezione di gruppo settimanale col maestro (che si limita a mettere la palla in campo, dire "apri prima il movimento", e poco altro) e non sono salite di un solo gradino, tecnicamente parlando. Aggiungici i soldi necessari ad affittare il campo, quelli per l'attrezzatura, quelli per spostarti in macchina da casa al campo...
Serve tempo: giocare una sola ora a settimana non serve a molto. Va da sè che più giochi (anzi, più ti alleni) e più in fretta cresci, e il fatto di aver cominciato in età avanzata non aiuta.
Serve il fisico: il tennis è uno sport di testa, di braccia, ma soprattutto di gambe. Se non arrivi in tempo sulla palla puoi avere il braccio di Federer e la testa di Djokovic, ma non la prendi. Se affronti l'allenamento senza riscaldamento ti fai male, ti devi fermare e ritardi ancora di più il processo di crescita.

Ti dico tutto questo non per spaventarti, ma per prepararti da subito a quel che il tennis può richiedere. Io ho ricominciato a giocare a tennis dopo vent'anni, poco più di un anno e mezzo fa, e ho scoperto a mie spese tutto ciò. Non sono ricco, per cui devo rinunciare ad altre cose per dedicare soldi al tennis. Non sono disoccupato, per cui devo trovare il tempo di stare in campo senza rinunciare al lavoro e ovviamente al rapporto con la mia compagna, i miei amici e parenti. Non sono più giovane, per cui devo arrendermi al fatto che devo compensare la perdita di energia ed esplosività in altro modo (tecnica ed esercizio fisico su tutto). Non sono umile, per cui spesso mi lascio prendere dalla tentazione del bel colpo per chiudere lo scambio quando invece al nostro livello è molto più importante essere ordinati e regolari in campo, senza forzare inutilmente.

Qualunque sia la strada che deciderai di prendere in bocca al lupo: il tennis è uno sport bastardo e che ti lascia da solo nella tua metà del campo, ma sa regalarti grandi soddisfazioni. Smile
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Mar 24 Nov 2015 - 11:38
gio2012 ha scritto:mmm... innanzitutto benvenuto!

domanda ad ampissimo spettro... per farla breve: se sei mostruosamente determinato a raggiungere un livello decente in un tempo adeguato (a seconda della tua disponibilità), lascia stare le lezioni di gruppo, procedi a fare lezioni individuali, quando riuscirai almeno a tirare di dritto o di rovescio in modo decente allora chiedi al maestro di organizzarti un gruppo con un altro di livello adeguato... se riesci a giocare almeno 2 volte a settimana entro l'estate potresti iniziare a fare qualche scambio senza "cacciare le farfalle"... 

sto dando per scontato che ti piace e vuoi migliorare... andare in campo in 5 più maestro va valutato caso per caso... se il maestro è molto bravo serve sicuramente sia a capire se sei portato o meno che ad approcciare un nuovo sport molto tecnico spendendo poco... 

Grazie per il benvenuto!

Purtroppo le lezioni di gruppo le ho già pagate per la "stagione", per cui fino alla primavera sono coperto almeno per un'ora a settimana. Ho già fatto un'ora di lezione privata e mi è piaciuta infinitamente di più, e credo che ne farò almeno una decina se non di più.

lawrence90 ha scritto:Il lavoro che vorresti fare immagino lo facciate i restanti 45 minuti col lavoro dal cesto, specialmente se da fermi o con brevi spostamenti. È in questo modo che si lavora sulla tecnica di esecuzione a tutti i livelli ma ovviamente ancora di più per un principiante. Poi se i primi 15 minuti vi fa provare a palleggiare può andare anche bene.
Vorrei aggiungere che per chi non ha pretese particolari le lezioni di gruppo vanno benissimo, l'importante è che il maestro lavori bene.

ehm... no. il lavoro col cesto dalla rete o dal fondo le ha fatte la prima e la seconda volta, poi sono tentativi (patetici) di palleggio sul lungolinea e incrociati. il livello aerobico e di sforzo fisico è proprio limitato: se non mi sforzassi io di correre dietro ad ogni palla potrei giocare col maglione addosso che non suderei una goccia.

chiaralt ha scritto:Scusa per capire, ma il maestro non vi lancia le palline dal cesto per fare diritti e rovesci?
In un corso adulti devi avere pazienza, non si puo' pensare di avere tutto subito.
Per scaldarvi e' logico che facciate il palleggio tra di voi anche se fate fatica, se il meastro dovesse stare li' a scaldare tutti, sarebbe gia' finita la lezione.
Non puoi nemmeno pensare di entrare in campo e fare subito gli esercizi, e' indispensabile fare riscaldamento.
Devia vere fiducia in quello che ti dice il maestro, e' il loro lavoro insegnare il tennis. Non ti e' mai venuto in mente che se ti spiegassero troppe cose insieme faresti ancora piu' confuxione?
Altro discorso e' se il maestro non vi corregge e non vi spiega, li' allora mi sempra poco serio

Se tu vuoi fare esercizio come se avessi una sparapalle devi fare allora le lezioni singole con il maestro che sara' anche in grado di farti palleggiare bene.

il problema è che ho come l'impressione che li abbia dati per "fatti", come se una maestra di matematica ti avesse spiegato addizione e sottrazione e poi fosse passato ad altro. 

ThirdEye_ ha scritto:Dipende tutto dall'obiettivo che vuoi raggiungere (e dall'età/base fisica di partenza).

Se vuoi farne un diversivo per scaricarti il fine settimana dopo 5/6 giorni di lavoro stressanti va benissimo trattare in maniera strettamente ludica il tennis: è un gioco, e si spera che le cose importanti nella tua vita siano altre. E questo è l'approccio che buona parte degli istruttori/maestri adopera con chi si avvicina allo sport in età adulta. Non c'è niente di male, si va in campo con altra gente che ha lo stesso obiettivo, ci si diverte, si fa amicizia, ci si scarica e magari piano piano si impara anche a colpire la palla in un certo modo.

Se invece hai finalità di un altro tipo, se vuoi iscriverti ai tornei, se vuoi competere,  ma soprattutto se vuoi migliorare in maniera continua e costante, sappi che le energie (mentali, fisiche, economiche) necessarie sono completamente diverse. Si potrebbe quasi dire che è uno sport del tutto diverso e richiede un approccio altrettanto diverso. 
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Ti dico tutto questo non per spaventarti, ma per prepararti da subito a quel che il tennis può richiedere. Io ho ricominciato a giocare a tennis dopo vent'anni, poco più di un anno e mezzo fa, e ho scoperto a mie spese tutto ciò. Non sono ricco, per cui devo rinunciare ad altre cose per dedicare soldi al tennis. Non sono disoccupato, per cui devo trovare il tempo di stare in campo senza rinunciare al lavoro e ovviamente al rapporto con la mia compagna, i miei amici e parenti. Non sono più giovane, per cui devo arrendermi al fatto che devo compensare la perdita di energia ed esplosività in altro modo (tecnica ed esercizio fisico su tutto). Non sono umile, per cui spesso mi lascio prendere dalla tentazione del bel colpo per chiudere lo scambio quando invece al nostro livello è molto più importante essere ordinati e regolari in campo, senza forzare inutilmente.

Qualunque sia la strada che deciderai di prendere in bocca al lupo: il tennis è uno sport bastardo e che ti lascia da solo nella tua metà del campo, ma sa regalarti grandi soddisfazioni. Smile
Ho 40 anni e il mio obiettivo -non so quanto realistico ma almeno mi serve per darmi uno scopo- è quello di un torneo interno del club entro l'estate: non vincere, ma partecipare, ossia arrivare ad un livello di decenza minima che mi consenta di poter interagire con altri giocatori. Gli altri tre del gruppo sono ventenni, uno più bravo di noi e le altre più... uhm... sbarazzine, molto sbarazzine.
Come dicevo sopra ho intenzione di prendere delle lezioni private, almeno una decina, ma da quello che ho capito questo corso è impostato sulla ludicità, un po' come il risveglio muscolare per gli Anni Sereni  Laughing
Solo che mi pare un esercizio futile farci scorrazzare in questo modo senza scopo, se non si sa neanche tirare un dritto decente che senso ha palleggiare? No
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Mar 24 Nov 2015 - 11:53
ThirdEye_ ha scritto:Dipende tutto dall'obiettivo che vuoi raggiungere (e dall'età/base fisica di partenza).

Se vuoi farne un diversivo per scaricarti il fine settimana dopo 5/6 giorni di lavoro stressanti va benissimo trattare in maniera strettamente ludica il tennis: è un gioco, e si spera che le cose importanti nella tua vita siano altre. E questo è l'approccio che buona parte degli istruttori/maestri adopera con chi si avvicina allo sport in età adulta. Non c'è niente di male, si va in campo con altra gente che ha lo stesso obiettivo, ci si diverte, si fa amicizia, ci si scarica e magari piano piano si impara anche a colpire la palla in un certo modo.

Se invece hai finalità di un altro tipo, se vuoi iscriverti ai tornei, se vuoi competere,  ma soprattutto se vuoi migliorare in maniera continua e costante, sappi che le energie (mentali, fisiche, economiche) necessarie sono completamente diverse. Si potrebbe quasi dire che è uno sport del tutto diverso e richiede un approccio altrettanto diverso. 
Serve pazienza: dovrai fare centinaia di ripetizioni dello stesso gesto e sarai sempre più frustrato dal fatto che quel che da fuori sembra semplice in realtà è complicatissimo da far proprio. Oltre ai mille problemi della vita ti devi sobbarcare l'ennesimo impegno, e non è facile.
Servono soldi: le lezioni di gruppo, soprattutto con così tanti colleghi, servono a poco, se mancano del tutto i movimenti e se l'istruttore mantiene un approccio del primo tipo. Te lo dico per esperienza: ci sono decine di persone, al mio circolo di riferimento, che giocano da diversi anni, fanno la lezione di gruppo settimanale col maestro (che si limita a mettere la palla in campo, dire "apri prima il movimento", e poco altro) e non sono salite di un solo gradino, tecnicamente parlando. Aggiungici i soldi necessari ad affittare il campo, quelli per l'attrezzatura, quelli per spostarti in macchina da casa al campo...
Serve tempo: giocare una sola ora a settimana non serve a molto. Va da sè che più giochi (anzi, più ti alleni) e più in fretta cresci, e il fatto di aver cominciato in età avanzata non aiuta.
Serve il fisico: il tennis è uno sport di testa, di braccia, ma soprattutto di gambe. Se non arrivi in tempo sulla palla puoi avere il braccio di Federer e la testa di Djokovic, ma non la prendi. Se affronti l'allenamento senza riscaldamento ti fai male, ti devi fermare e ritardi ancora di più il processo di crescita.

Ti dico tutto questo non per spaventarti, ma per prepararti da subito a quel che il tennis può richiedere. Io ho ricominciato a giocare a tennis dopo vent'anni, poco più di un anno e mezzo fa, e ho scoperto a mie spese tutto ciò. Non sono ricco, per cui devo rinunciare ad altre cose per dedicare soldi al tennis. Non sono disoccupato, per cui devo trovare il tempo di stare in campo senza rinunciare al lavoro e ovviamente al rapporto con la mia compagna, i miei amici e parenti. Non sono più giovane, per cui devo arrendermi al fatto che devo compensare la perdita di energia ed esplosività in altro modo (tecnica ed esercizio fisico su tutto). Non sono umile, per cui spesso mi lascio prendere dalla tentazione del bel colpo per chiudere lo scambio quando invece al nostro livello è molto più importante essere ordinati e regolari in campo, senza forzare inutilmente.

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Concordo con tutto quello che hai detto, soprattutto per quanto riguarda la parte fisica
Anche io ho ripreso con molto entusiasmo dopo 15 anni di stop, ormai sono 7 anni che gioco e quest'anno ho fatto la tessera agonistica.
Come dici tu per esigenze economiche e "fisiche" faccio due lezioni collettive settimanali aggiungendo qua e la' qualche lezione privata e qualche ora di preparazione fisica fai da te e assolutamente tanto riscaldamento prima e tanto stretching dopo il tennis.
Io ho la fortuna che sono stata messa in gruppi di persone con livello omogeneo. Ormai spesso facciamo gran parte dell'ora palleggiando tra noi e poi ogni tanto si fa qualche lavoro specifico tipo servizio, smash e volee.
Io dedico tanto tempo al tennis, spesso rinuncio ad un aperitivo con gli amici per giocare a tennis e spesso alla sera ceno tardi perche prima o vado a correre o sono a giocare.
Diciamo sono curiosa di vedere fino a che punto riesco ad arrivare senza are lezioni di tennis agonistico.
E devo dire che qualche soddisfazione sta arrivando dopo anni di delusioni e sacrifici.

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A caccia di farfalle Empty Re: A caccia di farfalle

Mar 24 Nov 2015 - 11:53
Ok, se siete principianti assoluti e il lavoro dal cesto lo avete fatto solo la prima e seconda lezione e in seguito il maestro vi ha fatti palleggiare per ore intere senza un criterio e senza la minima base tecnica per farlo (senza magari nemmeno guardarvi per correggervi a voce), mi permetto di dire che il maestro o è solo incompetente o è anche uno scansafatiche. Prova a dirgli che vuoi lavorare dal cesto e che vuoi consolidare le tue basi tecniche prima di avventurarti in ore intere di palleggio. Confrontati anche coi compagni di gruppo così potete dirlo a voce comune che è sempre meglio. Se non ti/vi ascolta fatti ridare i soldi indietro (ne hai diritto, fidati) e cambia maestro. Tutto ciò, chiaramente, ammesso che le cose siano andate come ho capito dalla tua testimonianza.

P.S. Io, personalmente, non tenterei nemmeno di farlo lavorare seriamente visto che credo che un atteggiamento simile oggi suggerisce comunque ulteriori problemi futuri.
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A caccia di farfalle Empty Re: A caccia di farfalle

Mar 24 Nov 2015 - 12:00
lawrence90 ha scritto:Ok, se siete principianti assoluti e il lavoro dal cesto lo avete fatto solo la prima e seconda lezione e in seguito il maestro vi ha fatti palleggiare per ore intere senza un criterio e senza la minima base tecnica per farlo (senza magari nemmeno guardarvi per correggervi a voce), mi permetto di dire che il maestro o è solo incompetente o è anche uno scansafatiche. Prova a dirgli che vuoi lavorare dal cesto e che vuoi consolidare le tue basi tecniche prima di avventurarti in ore intere di palleggio. Confrontati anche coi compagni di gruppo così potete dirlo a voce comune che è sempre meglio. Se non ti/vi ascolta fatti ridare i soldi indietro (ne hai diritto, fidati) e cambia maestro. Tutto ciò, chiaramente, ammesso che le cose siano andate come ho capito dalla tua testimonianza.

P.S. Io, personalmente, non tenterei nemmeno di farlo lavorare seriamente visto che credo che un atteggiamento simile oggi suggerisce comunque ulteriori problemi futuri.
dovessi descrivere la situazione purtroppo la descriverei così la dici tu a parte le correzioni a voce (ma se non ti arrivano due palle uguali le situazioni son sempre diverse e arrivi sulla palla in 1000 modi diversi, visto che non abbiamo mai parlato di footwork o stances) .

per dire, nell'ultima lezione ha esordito dicendo "ok gente siete proprio imbranati con i fondamentali (se n'è accorto!) quindi palleggiate a coppie su metà campo solo col dritto (machecazz!)"

Ho la presunzione di credere che il livello minimo di decenza si ottenga con un numero sufficientemente grande di ripetizioni, e che queste ripetizioni sebbene varino da persona a persona, siano imprenscindibili e richiedano un minimo uguale di lavoro per tutti, perchè nessuno nasce imparato con la racchetta in mano.
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Mar 24 Nov 2015 - 12:43
vabbuò, ma mi pare di aver capito che hai provato le individuali e tu piacciono enormemente di più, se puoi per un po' sostenerle economicamente continua così, non ti preoccupare... si capisce che ti piace, insisti ed amen... sulle lezioni di gruppo da quanto scrivi non pare che l'insegnante sia un fenomeno... pazienza!

[Devi essere iscritto e connesso per vedere questo link] : i consigli dati garantiscono di evitare grane in una situazione in cui non conosco maestri e cosa usa di racchetta. Si chiamano fatti. Poi se trovi uno senza qualifiche che è mostruosamente bravo ad insegnare, beh, si chiama "culo", e quindi diventa un augurio, non un consiglio.

ciao
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Mar 24 Nov 2015 - 12:56
[Devi essere iscritto e connesso per vedere questo link] il fatto è che non consiglierei a un principiante una racchetta con bilanciamento marcatamente al manico e pedante, anche se è in grado fisicamente di gestirla.
Comunque mi sembra che a prescindere da ciò, si tratti di un caso grave di carenze nell'insegnamento da parte del maestro: mai visto un maestro degno di chiamasi tale che fa palleggiare a casaccio dei principianti agli inizi senza fare cesto. Ho visto gente portata al gioco del tennis che da quasi autodidatta ha imparato a giocare discretamente come un buon amatore, ma se si prendono lezioni si deve pretendere ben altro. Lo insegnano nei corsi di formazione per maestri tra l'altro, non lo dico io.
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Mar 24 Nov 2015 - 13:21
Maffa ha scritto:
lawrence90 ha scritto:Ok, se siete principianti assoluti e il lavoro dal cesto lo avete fatto solo la prima e seconda lezione e in seguito il maestro vi ha fatti palleggiare per ore intere senza un criterio e senza la minima base tecnica per farlo (senza magari nemmeno guardarvi per correggervi a voce), mi permetto di dire che il maestro o è solo incompetente o è anche uno scansafatiche. Prova a dirgli che vuoi lavorare dal cesto e che vuoi consolidare le tue basi tecniche prima di avventurarti in ore intere di palleggio. Confrontati anche coi compagni di gruppo così potete dirlo a voce comune che è sempre meglio. Se non ti/vi ascolta fatti ridare i soldi indietro (ne hai diritto, fidati) e cambia maestro. Tutto ciò, chiaramente, ammesso che le cose siano andate come ho capito dalla tua testimonianza.

P.S. Io, personalmente, non tenterei nemmeno di farlo lavorare seriamente visto che credo che un atteggiamento simile oggi suggerisce comunque ulteriori problemi futuri.
dovessi descrivere la situazione purtroppo la descriverei così la dici tu a parte le correzioni a voce (ma se non ti arrivano due palle uguali le situazioni son sempre diverse e arrivi sulla palla in 1000 modi diversi, visto che non abbiamo mai parlato di footwork o stances) .

per dire, nell'ultima lezione ha esordito dicendo "ok gente siete proprio imbranati con i fondamentali (se n'è accorto!) quindi palleggiate a coppie su metà campo solo col dritto (machecazz!)"

Ho la presunzione di credere che il livello minimo di decenza si ottenga con un numero sufficientemente grande di ripetizioni, e che queste ripetizioni sebbene varino da persona a persona, siano imprenscindibili e richiedano un minimo uguale di lavoro per tutti, perchè nessuno nasce imparato con la racchetta in mano.

A prescindere non mi sembra un gran maestro, la mia ai principianti fa sempre fare cesto comunque...
Io non so quale sia la tua preparazione fisica, ma se gia' dici che arrivi sulla palla in mille modi diversi e' perchè ci arrivi male e di solito ci si arriva male perchè non si ha adeguata preparazione fisica e si ha il timing sbagliato.
Per quanto riguarda il footwork e' un discorso che non vedo mai fare ai principianti, non so se per non incasinarli troppo o perchè il maestro si rende conto che non hanno abbastanza fiato.
Tu ad esempio, ritieni di avere il fiato necessario per rimanere attivo sulle palle tutta l'ora di lezione? E ti ricorderesti di farlo mentre stai palleggiando o ti incasinerebbe?
Ti diro' un altra cosa.... da me il discorso stance non e' mai stato affrontato, io noto che parecchi con il passare del tempo tendono a prendere stance un po' piu' aperte, ma su questo discorso il maestro non e' mai intervenuto come non e' mai intervenuto sulle impugnature "moderne".
E' anche vero che io gioco con ragazze e di solito il tennis femminile amatoriale e' meno estremo di quello maschile sopratto per quanto riguarda impugnature

I primi anni facevo lezione anche con i ragazzi e mi ricordo che il maestro ci diva semplicemente giratevi aprite e mettetevi affiancati e cercate la giusta distanza della palla. E stop non si parlava di split step, stance, impugnature strane e cose varie
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Mar 24 Nov 2015 - 13:31
Concordo con la fanciulla: 2 lezioni (in 5) e vi mette subito a palleggiare??? Certo... Così manco "fatica"....
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Mar 24 Nov 2015 - 13:48
chiaralt ha scritto:

I primi anni facevo lezione anche con i ragazzi e mi ricordo che il maestro ci diva semplicemente giratevi aprite e mettetevi affiancati e cercate la giusta distanza della palla. E stop non si parlava di split step, stance, impugnature strane e cose varie

Già è grasso che cola. Qua la maggior parte di quelli che vedo giocare colpiscono di dritto paralleli alla rete. Ultraopen stance chiamiamola. Smile
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Mar 24 Nov 2015 - 14:07
questo è un altro problema: che trovando carente l'insegnamento comincio da autodidatta su youtube e da una parte la mia insofferenza cresce, dall'altra mi vedo come quelli (che odio e detesto) che si credono esperti perchè cercano i video su youtube  Laughing, e in ultimo faccio un gran casino tra cose da principianti e cose da "avanzati". 

Poi visto che youtube tutti possono pubblicare tutto vado "a naso", cercando le cose che mi pare abbiano più senso di altre -senza avere gran competenza in materia 

per esempio per quanto riguarda le stances ho trovato questo video che ne parla su "come e quando usarle": 


il discorso che fa ha senso, solo che chiama la neutral "closed", per cui è un campanello d'allarme. Ma è una cura ad un "male" che almeno nel mio caso bisogna curare semplicemente con un numero x di palle tutte uguali e condizionandomi a colpirle con il giusto ritmo (per quanto l'informazione sia probabilmente utile e me la lascio lì pronta per essere usata...)
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Mar 24 Nov 2015 - 14:35
Maffa ha scritto:questo è un altro problema: che trovando carente l'insegnamento comincio da autodidatta su youtube e da una parte la mia insofferenza cresce, dall'altra mi vedo come quelli (che odio e detesto) che si credono esperti perchè cercano i video su youtube  Laughing, e in ultimo faccio un gran casino tra cose da principianti e cose da "avanzati". 

Poi visto che youtube tutti possono pubblicare tutto vado "a naso", cercando le cose che mi pare abbiano più senso di altre -senza avere gran competenza in materia 

per esempio per quanto riguarda le stances ho trovato questo video che ne parla su "come e quando usarle": 


il discorso che fa ha senso, solo che chiama la neutral "closed", per cui è un campanello d'allarme. Ma è una cura ad un "male" che almeno nel mio caso bisogna curare semplicemente con un numero x di palle tutte uguali e condizionandomi a colpirle con il giusto ritmo (per quanto l'informazione sia probabilmente utile e me la lascio lì pronta per essere usata...)

Tu corri troppo!!!! Per me devi focalizzarti su quello che fanno vedere introno al minuto 1.04 e stop. Fidati non ti incasinare la vita, gli altri tipi di stance verranno con il tempo, se adessi tentassi di fare il colpo in open dall'angolo non gireresti le spalle e ti finirebbe in rete la palla. Impara ad affiancarti e prendi questo automatismo di aprire e girare le spalle prima di pensare ad altro.
E' come se pretendessi di imparare subito a servire in kick invece che piatto.
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Mar 24 Nov 2015 - 14:50
lawrence90 ha scritto:[Devi essere iscritto e connesso per vedere questo link] il fatto è che non consiglierei a un principiante una racchetta con bilanciamento marcatamente al manico e pedante, anche se è in grado fisicamente di gestirla.
Comunque mi sembra che a prescindere da ciò, si tratti di un caso grave di carenze nell'insegnamento da parte del maestro: mai visto un maestro degno di chiamasi tale che fa palleggiare a casaccio dei principianti agli inizi senza fare cesto. Ho visto gente portata al gioco del tennis che da quasi autodidatta ha imparato a giocare discretamente come un buon amatore, ma se si prendono lezioni si deve pretendere ben altro. Lo insegnano nei corsi di formazione per maestri tra l'altro, non lo dico io.
ma lawrence Smile ... sulla racchetta non spieghi perché non consiglieresti una racchetta del genere... il mio consiglio non è "perché mi piace così", ma perché ci sono dei parametri fisici che aiutano, adesso li elenco, anche se, ovviamente ci può poi essere una grande variabilità, bilanciata al manico è anche 1HL, non solo 7HL, "più pesante che riesci" non vuol dire 350gr, se non riesce oltre i 280gr, amen, ma la fisica ci dice:
- bilnciamento al manico: massimizza il controllo della racchetta a scapito di potenza (ed un po' di rotazioni)... ho sentito molti consigliare racchette potenti (bilanciate in testa), con il risultato che ben difficilmente progrediscono nel movimento corretto...

- peso: meglio pesante, assorbe meglio lo shock, quindi proteggi il braccio, poi, OVVIAMENTE senza esagerare, ma almeno hai due indicazioni pratiche e non ti fai prendere in giro

- corde: ad ognuno la sua, ma se proprio non so da che parte partire, considerando che da principiante lo sweet spot non ho idea di cosa sia, allora per non saper né leggere né scrivere, vai di multi

Sul maestro... eh, vedo che sei d'accordo, e, anche qui, è solo una questione di "abbassare il rischio", ovvero se faccio lezioni private con un maestro Fit e non istruttore, ho molte più probabilità di non sprecare tempo...che poi questo non sappia fare il suo mestiere mi pare ovvio...
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Mar 24 Nov 2015 - 14:51
@Moffa ... cerca bravi maestri, cambia circolo e trova dei compagni altrettanto interessati...
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Mar 24 Nov 2015 - 15:27
chiaralt ha scritto:Tu corri troppo!!!! Per me devi focalizzarti su quello che fanno vedere introno al minuto 1.04 e stop. Fidati non ti incasinare la vita, gli altri tipi di stance verranno con il tempo, se adessi tentassi di fare il colpo in open dall'angolo non gireresti le spalle e ti finirebbe in rete la palla. Impara ad affiancarti e prendi questo automatismo di aprire e girare le spalle prima di pensare ad altro.
E' come se pretendessi di imparare subito a servire in kick invece che piatto.
E lo so anche io che corro troppo! Laughing corro sopratutto dietro alle palle terrificanti e sporche che quelle sprovvedute (quanto me) riescono a farmi passare da oltre la rete! per cui cerco di compensare con consigli tecnici che mi consentano di arrivare sulla palla più o meno composto...

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eh, ci stavo pensando giusto oggi, è che ho pagato in anticipo e non son bruscolini. faccio ancora un paio di settimane affiancato da lezioni private di un insegnante che mi è piaciuto, e poi se la situazione continua così chiedo al responsabile tecnico se è possibile passare la quota delle elzioni che ancora non ho fatto come lezioni individuali e poi ci metto la differenza...
grazie inoltre per i consigli sulle racchette: per il momento sto pallettando con una Artengo da 25 euro, mi hanno fatto provare una prince da 200 e pussa ma non ho apprezzato differenze  -ossia non sono ancora al livello di poter apprezzare differenze...
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Mar 24 Nov 2015 - 18:04
Lascia perdere racchette, corde, palle e cazzate simili, per ora non hai bisogno di perdere tempo dietro a nulla di tutto ciò. Una racchetta vale l'altra, andrebbe bene anche una padella. Ti do un paio di consigli non richiesti:

In generale, ho scoperto a mie spese che il tennis è uno sport che va giocato "di profilo", e non frontalmente. Sia di rovescio, dove la stance dovrebbe essere chiusa (con piccole variazioni a seconda del tipo di rovescio, bimane o a una mano), sia al servizio (sempre chiusa) sia di dritto dove la stance per cominciare dovrebbe essere una neutral. 
Lascia perdere il gioco di volo per il momento, è roba avanzata, focalizzati sui due colpi principali da fondocampo: dritto e rovescio. 
Di dritto cerca di girarti di almeno 45° coi piedi rispetto alla rete e di 90° col busto, cioè apri col busto perpendicolarmente alla rete. 
Tieni i piedi belli larghi e piantati per terra, soprattutto se sei alto, hai bisogno di un punto d'appoggio e di una sorgente di forza per imprimere velocità alla palla: la rapidità della palla viene prima di tutto dalle gambe, poi dallo spostamento del peso in avanti, e poi alla fine dal braccio.
Stai sempre in movimento, non stare mai fermo con la racchetta bassa, altrimenti perdi un sacco di tempo per iniziare il movimento da zero e tirare su la racchetta: piccoli saltelli sempre.

Non fare scorpacciata di video su YouTube, spesso troverai roba troppo avanzata e alcuni video contrasteranno con altri. Rischi di fare solo confusione. Affidati a un maestro di quelli tecnici, gente che punti molto sul gesto e sappia correggere i tuoi errori. Il resto verrà da sè.
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Mer 25 Nov 2015 - 9:43
[Devi essere iscritto e connesso per vedere questo link]: per il corso se prendi anche lezioni private in virtù di evidenti progressi rispetto al gruppo puoi chiedere di passare ad un gruppo leggermente più avanzato (immagino di poco) in cui siete non più di tre in campo oltre a maestro...

sulle racchette e sulle corde, lo ri-scrivo: i consigli sono puramente indicativi, mirati ad evitare di farti male e basati su elementi non questionabili. Non è la questione principale, continua senza preoccupartenet, ma quelle due nozioni in croce è bene saperle per evitare di ascoltare nozioni prive di fondamenti scientifici dai soliti "palleggiatori insegnanti".

poi, mi raccomando, se riesci non vedere i video su youtube perché troppo avanzati e riesci a trovare la sorgente di forza in campo, che immagino sia alla portata di tutti, spero di riuscire a vedere il prossimo star wars con te...

ciao!
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A caccia di farfalle Empty Re: A caccia di farfalle

Mer 25 Nov 2015 - 11:25
Qua c'è tutto quel che ti serve, forse anche di più.

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